11 febbraio 2009 16:06

Viaggi del Mappamondo punta alla formazione agenziale e rilancia il nuovo roadshow Mappamondo Around Italy 2009, che nel corso di quattro incontri metterà in contatto diretto agenti di viaggio e storici partner del tour operator nel Sud-est asiatico. «Dopo il successo dell’anno scorso è con grande piacere che organizziamo di nuovo questa iniziativa – dichiara Andrea Mele, presidente e amministratore delegato Viaggi del Mappamondo -, che favorisce l’incontro tra i nostri fornitori e gli agenti di viaggio. L’evento è fondamentale per consolidare la collaborazione con la rete agenziale e migliorare la conoscenza del prodotto Oriente. La novità di quest’anno sarà lo spazio dedicato alla formazione sui prodotti web only Mappamondo Unique Trails e Mappamondo Unique Escapes. E’ importante sottolineare – prosegue Mele - che i fornitori che parteciperanno ai workshop rappresentano per noi il top dei servizi nel Sud-est asiatico, che copre attualmente il 60% del nostro fatturato». Il roadshow farà tappa a Roma il 16 marzo, a Firenze il 17 marzo, il 18 marzo a Padova e il 20 marzo a Milano.
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Norvegia, Finlandia, Danimarca e Islanda hanno dato vita al Nordic Workshop, l'appuntamento annuale dedicato agli operatori di viaggio italiani per incontrare fornitori e organizzatori turistici nordici. Insieme per offrire aggiornamenti, novità e nuove tendenze dell'offerta turistica 2025. Assente all’appuntamento la Svezia rimasta quest’anno senza rappresentanza in Italia.
Parola d’ordine destagionalizzare e incrementare i flussi turistici dall'Italia, che si confermano già in costante crescita. Il mercato italiano, sempre più attratto dal fascino nordico, si mantiene tra le prime 10 posizioni per arrivi e sembra ormai aver superato anche lo scoglio stagionale delle rigide temperature invernali. Nuove proposte nel turismo esperienziale all’insegna del food e dell’outdoor, cucina della tradizione, turismo di arte, storia, cultura e lifestyle nordico per ogni tipologia di viaggiatore, fruibili tutto l'anno.
L’offerta turistica spazia dai soggiorni brevi ai tour self-drive, dai city break ai viaggi panoramici in treno, dalle escursioni nella natura alle avventure all’aria aperta, fino alle spettacolari luci del nord. Il tutto è arricchito dalla gastronomia locale, cucina creativa, l'architettura innovativa, le città intelligenti, festival ed esperienze culturali, soluzioni perfette sia per chi viaggia in gruppo che per chi preferisce esperienze individuali.
Le cifre del mercato Italia
Sono stati 482.804 i pernottamenti italiani in Danimarca nel 2024 con un + 17,6% rispetto al 2023. La Finlandia ha raggiunto quota 220.000 pernottamenti con un incremento del 20% rispetto all'anno precedente. L’Islanda ha registrato un 21% in più di arrivi turistici dall'Italia rispetto al 2023. Per la Norvegia la crescita dei pernottamenti è stata del +20%.
I numeri in costante crescita mostrano il fascino della destinazione anche a livello internazionale. Sono 34.085.953 i pernottamenti stranieri in Danimarca nel 2024 in crescita del +4,7% rispetto al 2023. In Islanda sono giunti oltre 2,2 milioni di visitatori nel 2024. Infine, 6,3 milioni di pernottamenti in Finlandia, con una crescita del 10,7% rispetto al 2023.
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[post_content] => Negli Usa sono in aumento i casi di viaggiatori bloccati alle dogane al loro in arrivo. A volte respinti, in altri casi portati in centri di permanenza temporanea. Il Corriere della Sera ha scritto su questa materia e ha messo in evidenza come questo può impattare sul turismo e sulle prenotazioni verso gli States.
Di recente il ministero degli Esteri della Germania ha modificato le raccomandazioni di viaggio per gli Stati Uniti avvertendo che “le false dichiarazioni sul motivo del soggiorno o anche un leggero superamento della validità del visto possono portare all’arresto, alla detenzione e all’espulsione”.
Si sono moltiplicati i casi di cittadini europei respinti alla frontiera statunitense. Alcuni tedeschi sono stati trattenuti per giorni, come accaduto a Jessica Brösche, bloccata per 46 giorni, o Lucas Sielaff, trattenuto per 16 giorni in un centro di deportazione. A uno studioso francese è stato negato l’ingresso nel Paese, secondo l’Afp per le sue idee. Gli sono stati controllati telefono e pc in cui sono state trovate critiche alle politiche di Trump nei confronti del mondo accademico.
Opportunità
Come spiega il Corriere della Sera, chi viaggia verso gli Usa comincia a fare valutazioni sull’opportunità di rimandare o cancellare il volo in direzione Stati Uniti. L’argomento sarà affrontato nella prossima riunione dell’organizzazione che riunisce gli aeroporti. Per ora questa nuova linea di fermezza alla dogane statunitensi non ha impattato significativamente sulle prenotazioni aeree, spiegano le compagnie.
Ma il timore è che i vacanzieri possano a breve iniziare a scegliere altre destinazioni. Secondo Tourism Economics i viaggi internazionali verso gli Usa caleranno del 5% quest’anno a causa delle “politiche e la retorica divisiva dell’amministrazione Trump”, con una perdita di 64 miliardi di dollari per il settore turistico.
Il quotidiano milanese nella sua analisi ha verificato che secondo i dati del Dipartimento americano della sicurezza interna, nei primi due mesi del 2025 si nota un calo degli stranieri in ingresso negli Usa rispetto al bimestre del 2024: -9,5% dall’Italia, -6% dalla Francia, -7% dalla Germania.
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[post_content] => Dopo Cernobbio, Bawe Islands ancora protagonista di un'altra serata lombarda a firma Azemar - Emirates. Questa è stata la volta del ristorante da Mimmo di Bergamo Alta, in cui ancora una volta il to della famiglia Azzola ha parlato agli agenti insieme alla compagnia emiratina del nuovo one island one resort di Zanzibar.
"Ma Bawe non è che l’ultimo tassello di un piano di espansione che procede su più fronti - spiega il key account Azemar, Loris Giusti -. La nostra attività di tour operator sull’oceano Indiano prosegue in parallelo a quella di gestore dei nostri The Cocoon Collection, ovvero il brand che racchiude le nostre sei proprietà alle Maldive e Zanzibar. E’ molto importante poter offrire ai nostri clienti un ventaglio sempre più ampio di opportunità in modo da aumentare la percentuale di clienti repeaters".
Oltre allo stesso Giusti, per Azemar alla serata bergamasca era presente il managing director Alessandro Azzola, mentre per Emirates hanno partecipato il senior sales executive, Marco Bianchi e la responsabile aree Bergamo e Brescia, Viviana Fosso. Tra gli agenti, Stefano Mologni della Borgo Viaggi, Pamela Rocca e Morris Colleoni della Roxteam Viaggi, Delia Amboni della Ovet Viaggi, Lorena Corti della Le Chic Viaggi, Felice Beretta della Gattinoni Travel Store e Matteo Lippolis della Istante Viaggi di Bergamo, nonché Nicoletta Bonacina e Claudio Gotti della Brembo Viaggi di Ponteranica, Patrick Quistini della Baja Viaggi di Albino, Debora Nicoli della Banco Viaggi di Montello, Gianluigi Cologni della Capricorn Travel di Almè, Diego Bertuletti della Viaggi in Corso di Seriate, Patrizia Costantini della Destinazione Sole di Alzano Lombardo, Laura Valaguzza della Istante Viaggi di Zogno, Valentina Visioni della Istante Viaggi di Rovetta, Giulia Moleri della Le Petit Atelier Du Voyage di Palazzolo sull’Oglio e Giovanna Capitanio, Cristina Carzaniga e Claudia Saredi di CartOrange.
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[post_content] => Il turismo esperienziale si afferma sempre più come stile di viaggio capace di influenzare le scelte dei viaggiatori sin dalla pianificazione dell'itinerario. Se per molti operatori rappresenta una tendenza da inseguire, per Evolution Travel costituisce l'essenza stessa della propria filosofia aziendale perseguita fin dalla fondazione.
Tantissimi gli esempi di viaggi esperienziali nel catalogo online di Evolution Travel, che rispecchiano questa tendenza. Come il tour "sabor cubano" a Cuba, che non si limita a proporre le classiche tappe turistiche, ma invita i viaggiatori a fare un tuffo nei laghetti vicino a Vinales, godersi una serata al ritmo della suadente musica cubana per le strade di Trinidad, seguendo magari le orme di Ernest Hemingway nei suoi bar preferiti de L'Avana.
Oppure il "festival sing sing e uccelli del paradiso" in Papua Nuova Guinea: un viaggio etnografico tra popolazioni indigene e colorati festival tradizionali, dove i viaggiatori possono assistere a manifestazioni culturali originali, lontane dai circuiti turistici convenzionali.
In Mongolia, le proposte di Evolution Travel includono il "festival delle aquile", per partecipare al tradizionale raduno nei monti Altaj con cacciatori a cavallo che si esibiscono con le loro aquile addestrate, e il "Festival del Naadam", una festa che risale a oltre tremila anni fa e rievoca le gesta di Gengis Khan.
Per un'esperienza spirituale più profonda, il "viaggio di gruppo Holi festival e notte in monastero buddista" in Nepal permette di celebrare la festa dei colori e vivere emozioni indimenticabili alloggiando in un monastero buddista, interagire con i monaci e prendere parte alla loro routine quotidiana.
Evolution Travel propone viaggi esperienziali anche in Italia, come la "vacanza breve nella città dei sassi", per immergersi nella storia millenaria di Matera, tra le case-grotta, sfarzosi palazzi barocchi e chiese rupestri.
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Evolution Travel si trova in una posizione privilegiata, avendo anticipato questa tendenza con largo anticipo, costruendo ogni viaggio attorno all'elemento umano, culturale e naturalistico che rende unica ogni destinazione. È la rete di relazioni costruita nel tempo con le comunità locali che consente a Evolution Travel di proporre esperienze realmente immersive, lontane dal turismo di massa.
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[post_content] => Ethiopian Airlines ed Etihad Airways fanno coppia in una joint venture tra Africa, Medio Oriente e Asia, una partnership strategica che include anche un accordo di codeshare.
Al via quindi nuovi voli tra Abu Dhabi e Addis Abeba: Ethiopian Airlines avvierà i collegamenti da Addis Abeba Bole all’aeroporto di Abu Dhabi 15 luglio, mentre Etihad Airways introdurrà voli giornalieri per Addis.
Soggetto all’approvazione delle autorità competenti, la jv consentirà alle due compagnie di collaborare allo sviluppo e all’espansione delle rotte tra gli Emirati Arabi Uniti e l’Etiopia, migliorando al contempo la connettività tra le rispettive reti.
L’accordo migliorerà i collegamenti tra le principali destinazioni africane servite da Ethiopian Airlines, tra cui Dar es Salaam, Kampala, Kinshasa e Lusaka, e le città chiave negli Emirati Arabi Uniti e in Asia, come le destinazioni di Etihad in India, Giappone e Sud-est asiatico, tra cui Kuala Lumpur, Osaka e Phuket, oltre a nuove rotte previste per Phnom Penh e Hanoi.
"Questa collaborazione rappresenta un traguardo significativo nei nostri sforzi per migliorare la connettività tra Africa, Medio Oriente e Asia - commenta Mesfin Tasew, ceo del Gruppo Ethiopian Airlines -. Sfruttando le sinergie tra le nostre reti, ci impegniamo a offrire ai nostri passeggeri maggiore comodità di viaggio e un servizio eccellente. Il lancio del nuovo volo per Abu Dhabi segna la nostra terza destinazione negli Emirati Arabi Uniti, dopo Dubai e Sharjah (cargo) e porta a oltre 120 i voli settimanali, tra passeggeri e cargo, verso il Medio Oriente e i Paesi del Golfo”.
Ethiopian opererà la nuova rotta con Boeing 777 e Airbus A350-1000 mentre Etihad Airways, impiegherà gli aeromobili della famiglia A320.
"L’avvio dei voli tra Addis Abeba e Abu Dhabi rafforza le nostre reti in espansione, garantendo ai viaggiatori un accesso senza soluzione di continuità a un numero sempre maggiore di destinazioni attraverso i nostri hub. Inoltre, apriamo la strada a future collaborazioni in vari ambiti, come i programmi frequent flyer, la formazione del personale e il settore cargo" aggiunge il ceo di Etihad, Antonoaldo Neves.
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Una Boston tutta da riscoprire. Una città che porta con sé numerose nuove attrattive e che, dal prossimo maggio, sarà ancora più facilmente raggiungibile da Milano grazie al nuovo volo di Delta Air Lines.
Città eclettica, smart, inclusiva e dinamica, la destinazione che è tra le porte d'accesso privilegiate agli Usa, «è sicuramente conosciuta dagli italiani, ma credo che pubblico e trade siano fermi alla 'vecchia Boston', quella del Fenway Park e del Freedom Trail - osserva Martha J. Sheridan, presidente e ceo di Meet Boston -. Non conoscono, invece, le numerose novità degli ultimi anni: è quindi importante per noi rimanere costantemente in contatto, non solo con il consumer ma in particolare con il trade, poiché sappiamo che molti turisti europei prenotano ancora i loro viaggi attraverso agenzie e tour operator. Vogliamo quindi assicurarci di educare non solo i consumatori, ma anche il settore dei viaggi, in modo che abbiano a portata di mano tutto ciò di cui hanno bisogno per pianificare l'esperienza perfetta per i loro clienti».
In particolare, la destinazione è ben presente sul mercato Italia grazie «alla solida collaborazione con Thema Nuovi Mondi di Olga Mazzoni, che rappresenta il nostro link diretto con il canale trade», e proprio questa settimana affianca Meet Boston nella mission milanese di presentazione dell'offerta, insieme a Delta Air Lines: «Abbiamo con noi circa 15 bostoniani per parlare della nostra incredibile città e durante la serata di ieri abbiamo accolto un'ottantina membri del settore turistico e dei media, che speriamo di rivedere al prossimo Ipw di Chicago e in occasione del Discover New England».
In crescita gli arrivi dall'Italia
Posizione di tutto rispetto per l'Italia in relazione al numero di arrivi: «Quasi 60.000 visitatori italiani all'anno vengono a Boston e il trend è in crescita» precisa David O’Donnell, vice president of strategic communications di Meet Boston, dato che posiziona il nostro mercato al quarto posto tra quelli più importanti in Europa «in un testa a testa con l'Irlanda, alle spalle di Regno Unito, Francia e Germania».
A livello globale Boston accoglie «circa 20 milioni di viaggiatori all'anno e abbiamo completamente recuperato i livelli pre-Covid. Di questi, 3 milioni sono turisti internazionali e di questi ultimi, 2 milioni provengono da oltre oceano: quindi non Canada (nostro mercato principale) o Messico». Una tappa strategica che apre ad un approfondimento della destinazione Usa: «Abbiamo 60 rotte dirette senza scalo verso Boston, che naturalmente è la porta d'ingresso non solo per il Massachusetts, ma per il New England e, come mi piace dire, per gli Stati Uniti, perché è il volo transatlantico più vicino per molte aree. In particolare, per i visitatori internazionali che magari trascorreranno qui sette o dieci giorni, Boston è il luogo ideale da cui partire per raggiungere luoghi come Cape Cod, il Maine, il New Hampshire, il Nord del New England».
Boston Logan International
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L'aeroporto di Boston «Il Logan ha ampliato in modo significativo il numero di rotte verso l'Europa e il Regno Unito negli ultimi sette-dieci anni - sottolinea Martha Sheridan -. E nonostante il Covid, ogni lancio è stato molto positivo. Crediamo quindi che anche il volo per Milano sarà molto, molto popolare. Abbiamo già un collegamento diretto per Roma, ma l'aggiunta di Milano ci mette in contatto con un nuovo pubblico: penso in particolare a operatori del settore Mice e del business travel, in virtù del posizionamento della città quale hub per la tecnologia e l'innovazione. Ma anche per il settore farmaceutico, che si allineerà molto bene con alcuni degli interessi delle aziende basate a Milano. E molte delle nostre aziende statunitensi con sede a Boston hanno anche uffici in questa regione».
Il nuovo panorama gastronomico
Se i prossimi mesi e il 2026 saranno caratterizzati da eventi di richiamo internazionale - uno su tutti, le 7 partite dei Mondiali di calcio 2026 che si svolgeranno proprio a Boston - che contribuiranno a fare da richiamo ai viaggiatori nella città, una vivace e sorprendente proposta gastronomica è diventata una vera e propria attrattiva della destinazione. Un assaggio di questa nuova food experience è arrivato anche a Milano, con i tre chef che hanno partecipato alla missione dell'ente in Italia: Tracy Chang (Pagu Restaurant, Cambridge), Douglass Williams, Mida (Boston) e Tom Schlesinger Guidelli (Alcove Boston).
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[post_content] => Riceviamo una lettera dal presidente di Astoi, Pier Ezhaya e volentieri la pubblichiamo.
«Mettiamola così: se si vuole danneggiare un settore al punto da farlo chiudere, la nuova direttiva europea sui pacchetti turistici è la strada più breve. Esagerato? No. Semplicemente razionale. Questa è la direttiva più iniqua, più ideologica, più miope, più violenta e più ingiusta che si potesse proporre.
Se verrà approvata, e lo dice un europeista convinto, bisognerà augurarsi che il nostro Paese vada in infrazione. Se l’Italia la recepirà, in infrazione dovremo andarci noi del turismo organizzato, non applicando questa direttiva e riempiendo i tribunali di cause. Le perderemo tutte? Pazienza. Almeno falliremo lottando.
Il vaso è colmo
Ma perché prendo questa posizione così estrema che di solito non mi contraddistingue? Perché il vaso è colmo, perché le posizioni ideologiche mi hanno stancato e perché l’unica tutela che il consumatore può avere quando viaggia la può avere dal turismo organizzato. Per il resto ognuno fa quel che vuole e auguri. Ma io dico, già la normativa attuale sui pacchetti turistici stratutela il consumatore rispetto alle banche letti o ai vettori aerei e allora, c’era pure bisogno di irrigidirla aumentando il gap?
E perché è così facile colpire il turismo organizzato? Forse perché l’Unione Europea non ha il coraggio di attaccare le lobby dei giganti tecnologici o quelle delle compagnie aeree? Il Draft Report presentato dal relatore in Parlamento della proposta di modifica della Direttiva Pacchetti, l’eurodeputato maltese Alex Agius Saliba, è qualcosa di semplicemente inconcepibile. Si tratta di una proposta che non tiene in alcuna considerazione la voce delle imprese europee del turismo organizzato.
Vediamone alcune perle
Reintroduzione tetto acconto del 25% e previsione possibilità di richiedere saldo non prima dei 28 giorni data partenza.
Ora io dico, ma questo tetto agli acconti è previsto anche per i vettori aerei o per gli alberghi quanto applicano le tariffe non rimborsabili? E se l’operatore, per favorire il proprio cliente dovesse acquistare dal vettore una tariffa ad emissione immediata (e, quindi, soggetta a pagamento immediato) dovrebbe coprire finanziariamente il delta tra il 25% che impone la legge e il 100% che chiede il fornitore? E perché mai questo dovrebbe accadere?
Istituzione di un Trust per garantire gli acconti.
Qui siamo davvero all’apoteosi; ma non c’è già una legge che impone a tutti gli attori del Turismo organizzato, tour operator e agenzie (non certo a vettori aerei o alle banche letti) di avere un fondo per insolvenza e fallimento che copre sia acconto che saldo? E allora a che cosa serve questo trust? È incredibile; non solo questo obbligo esiste per gli operatori del turismo organizzato e non per gli altri attori turistici, ma addirittura adesso bisogna anche creare un trust. W la fantasia.
Nessun perimetro e nessuna oggettività sulle circostanze straordinarie che regolano il recesso senza penale. In più, se il ministero degli affari esteri emana un travel warning c’è la possibilità per il cliente di annullare senza penale a 28 giorni data partenza.
Niente perimetro
Già oggi, con la direttiva attualmente in vigore, in caso di circostanze inevitabili e straordinarie (es. catastrofi naturali) verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze, il tour operator deve riproteggere il viaggiatore e, se questo non accetta, lo stesso ha diritto di recedere dal contratto ottenendo il rimborso integrale del costo del pacchetto. Nella “nuova versione” della direttiva non c’è alcun perimetro oggettivo per tali circostanze eccezionali, un passaggio che specifichi ad esempio che le stesse sono limitate alle sole catastrofi naturali, pandemie, etc.
In questo modo si apre il fronte ad un’interpretazione che potrebbe condurre a ricomprendere qualsiasi ipotesi di impedimento personale, soggettivo, del consumatore. Non contenti, si vorrebbe introdurre anche la possibilità di recedere in virtù di un “travel warning” emanato dal ministero degli affari esteri.
Anche questa è molto fantasiosa; ci sono state fatte lezioni sul fatto che i warning del Ministero degli Esteri erano solo avvisi e non dovevano rappresentare dei divieti e adesso il cliente può cancellare senza problemi, addirittura 28 giorni prima della partenza, senza nemmeno attendere l’evolversi di una situazione, che potrebbe anche rientrare? Domanda: questo vale anche per i vettori? Se c’è un travel warning devono rimborsare il biglietto? E se non sono comunitari ci si è posti il problema?
Riduzione del timing di rimborso per fallimento e insolvenza da 9 a 3 mesi.
Beh, certo; non solo dobbiamo avere un fondo per insolvenza e fallimento che altri non hanno ma anche sbrigarci a rimborsare senza nemmeno avere il tempo di esaminare la copiosa documentazione che potrebbe essere prodotta magari da migliaia di clienti? Mica si perde tempo qui.
Sono previste sanzioni pecuniarie fino al 4% del fatturato in caso di violazione delle previsioni della Direttiva.
Mi sembra giusto. In un settore che se va bene fa un ebitda del 5%, imporre una sanzione del 4% se non si ubbidisce mi sembra in minimo.
Davvero non comprendo l’accanimento; ma che vi ha fatto questo settore? Vi sembra un settore che specula sui consumatori? Se lo facesse non avrebbe dei profitti un pochino diversi?
Colpo di sciabola
E allora perché, ancora una volta, infliggere questo colpo di sciabola al Turismo organizzato e risparmiare tutti gli altri attori? Sono così ingenuo che pensavo che si sarebbe riequilibrato il gap e invece? Ma no, divarichiamolo ancora. A morte il Turismo organizzato, fatto da approfittatori cinici e ingordi di ricchezza!
Il ministro Santanchè ha assicurato il proprio impegno per contrastare questa pericolosa deriva e noi la ringraziamo sentitamente. Se necessario la questione va affrontata anche a livello di Presidenza del consiglio perché il rischio di chiusura di migliaia di imprese è più che concreto. Non si può affossare così un settore che aveva appena rimesso la testa fuori dall’acqua dopo l’apnea del covid.
Ma che vi abbiamo fatto?
Su questa cosa serve davvero coraggio e spirito combattivo. Fosse l’ultima cosa che farò per questo settore, questa volta, lo giuro, sono pronto a “tutto”
La diplomazia va bene, ma questo è davvero troppo».
Pier Ezhaya presidente Astoi Confindustria Viaggi
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[post_content] => Aeroitalia spinge dalla Sardegna e, con l'introduzione dell'orario estivo il prossimo 30 marzo, aumenta i voli giornalieri da Cagliari e Olbia per Roma e Milano.
Sulla rotta Cagliari-Fiumicino i voli passeranno da sette a dieci frequenze giornaliere, con l'introduzione di nuovi orari da Cagliari nella fascia compresa tra le 11.10 e le 18:30, e quattro voli da Roma tra le 13.20 e le 18.30. I nuovi orari vanno a coprire fasce temporali ben precise, in modo da rispondere alle esigenze di maggiore flessibilità per i passeggeri. I voli extra si aggiungono a quelli già previsti nell’ambito della continuità territoriale e al decreto aggiuntivo della Regione Sardegna.
Una crescita che interessa anche Milano Linate, dove si passa da cinque a sette frequenze giornaliere. A partire dal 30 marzo, saranno disponibili i voli delle 16.10 e delle 17.30 da Linate, e delle 13.50 e delle 18.40 da Cagliari.
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“Aeroitalia sta collaborando attivamente con la Regione Sardegna per migliorare la mobilità dei sardi - precisa Massimo Di Perna, chief commercial officer della compagnia aerea -. Abbiamo deciso, inoltre, di aumentare ulteriormente le frequenze richieste per confermare il nostro impegno con i passeggeri che usufruiscono della continuità territoriale, favorire il turismo e le economie locali. Siamo convinti di poter stimolare la domanda per il periodo estivo, anche grazie all’appealing della Sardegna, una delle mete più ambite dai turisti».
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[post_content] => Sarà dedicato alle nuove prospettive di sviluppo turistico del territorio il convegno Turismi emergenti in provincia di Brescia. Opportunità di sviluppo da Nord America e Medio Oriente. Organizzato da Visit Brescia si terrà il prossimo giovedì 27 marzo, presso la Camera di commercio industria artigianato e agricoltura della città lombarda a partire dalle ore 18 fino alle 20.
L’evento vedrà la partecipazione dell'economista e storico Giulio Sapelli, che offrirà una visione economica di ampio respiro, dell'assessore al Turismo, marketing territoriale e moda di regione Lombardia, Barbara Mazzali, nonché dei presidenti di Visit Bresca e della Camera di commercio locale, Eugenio Massetti e Roberto Saccone. L'ingresso è libero con prenotazione obbligatoria.
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