20 settembre 2019 10:32

Vincenzo Onorato
«Moby ha dato mandato ai propri legali di denunciare alla procura della Repubblica i gravi fatti calunniosi contenuti nel ricorso alle procedure concorsuali presentato da alcuni fondi di investimento a carattere speculativo tutti con sede in paradisi fiscali». E’ la pesante nota con cui il gruppo controllato da Vincenzo Onorato stigmatizza l’azione di un gruppo di creditori evidentemente scontenti delle performance della compagnia.
Il comunicato non fornisce dettagli su chi e per quale motivo alcuni investitori si stiano muovendo contro Moby. La sua pubblicazione giunge tuttavia dopo un’operazione piuttosto discussa, per cui la compagnia a inizio settembre ha ceduto la Wonder e la Aki al gruppo danese Dfds, in cambio di due navi più datate. Una transazione che, stando ad alcuni analisti contattati dal Fatto Quotidiano, dovrebbe portare almeno 70 milioni di euro nelle casse della società, la quale nell’ultimo anno ha visto i propri risultati virare in rosso. Il gruppo Moby ha infatti chiuso il 2018 con una perdita di 62,6 milioni di euro (rispetto ai 22,9 milioni di utili del 2017).
La difficile situazione finanziaria sta ovviamente generando pressione sulla posizione debitoria della compagnia. Il nodo principale, si legge sul Sole 24 Ore, sarebbe in particolare un’obbligazione da 300 milioni di euro con interessi al 7,75% e scadenza al 2023, la cui emissione quota oggi circa 30 centesimi. Questa è stata rilevata sul mercato secondario ed è ora nelle mani di alcuni fondi speculativi ed hedge fund, tra cui Cheyenne Capital, York Capital e Soundpoint Capital, i quali negli ultimi mesi hanno conferito un incarico ai legali di Dla Piper.
La nota del gruppo prosegue quindi denunciando l’azione di quelli che la Moby definisce come fondi di investimento a carattere speculativo: «Ultimo atto di una strategia iniziata con un’ossessiva campagna diffamatoria a mezzo stampa, più volte denunciata a diverse autorità giudiziarie. Moby confida nell’operato della magistratura italiana con serenità in quanto pienamente consapevole della calunniosità del ricorso».
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[post_content] => Il tour operator Going ha attraversato l’Italia con un roadshow tutto dedicato alla programmazione Stati Uniti 2025 per incontrare le agenzie di viaggio e aggiornare la distribuzione turistica sulle novità di prodotto e sulle collaborazioni strategiche in corso. Il percorso formativo itinerante si è svolto dal 6 al 15 maggio, con tappe a Bari, Roma, Catania e Ragusa, Treviso, Brescia e Torino. Numerosi i partner di questa edizione: Air Europa, Air France/KLM/Delta Air Lines, Brand Usa, Colorado Tourism, Disney Destinations, Europ Assistance, Ita Airways, Great America West, Hertz, MSC Crociere, United Airlines e Visit Denver.
In particolare, del parco Walt Disney World di Orlando, Going è distributore ufficiale per l’Italia e dedica parte della programmazione 2025/26 a soggiorni esclusivi all’interno del resort, completabili con estensioni su misura che valorizzano la Florida e oltre. Ad esempio, esplorando l’Ovest americano, ecco in evidenza itinerari ispirati allo stargazing alla ricerca delle Dark Sky Areas degli Stati Uniti. Nei tour che vanno a intercettare la nuova frontiera di appassionati di natura incontaminata e cieli stellati ci sono gli Stati di Arizona, Utah e Texas sulla scia di un trend che vede il 61% dei visitatori dei parchi partecipare ad attività legate al cielo notturno, come programmi di astronomia e osservazione delle stelle.
Durante il roadshow, focus anche sulle crociere Msc in un momento storico in cui la compagnia schiera la sua più ampia programmazione di sempre Oltreoceano, con sette navi posizionate tra Caraibi e Nord America. In questo caso, Going4Cruise ha presentato l’ampia gamma di pacchetti Stay & Cruise abbinati alle partenze delle navi.
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Il Going Roadshow Stati Uniti 2025 non si è limitato a proporre prodotti, ma ha voluto rafforzare il ruolo delle agenzie nella narrazione di un’America diversificata, accessibile e costruita su misura. In un contesto di crescente digitalizzazione, resta la sfida di trasformare la formazione in fidelizzazione. Un obiettivo che passa attraverso la conoscenza approfondita delle nuove esigenze dei viaggiatori, in cerca non solo di mete iconiche, ma di esperienze tematiche, slow e personalizzate. Per questo motivo il roadshow è largamente apprezzato e frequentato, annoverando supplier interessati ad affiancare Going nel contatto diretto con la distribuzione.
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[post_content] => Da anni promuoviamo questa battaglia, cioè di costringere le compagnie aeree ad avere un fondo di garanzia come ce l'hanno le agenzie e i tour operatori.
L'Ectaa da molto tempo sta lavorando su questo tema e ora rinnova la sua richiesta di una rapida introduzione di una protezione obbligatoria in caso di insolvenza
per le compagnie aeree in Europa a seguito del fallimento di Air Belgium, che ha lasciato quasi 8 milioni di euro in richieste di rimborso passeggeri in sospeso,
di cui oltre 5 milioni venduti tramite intermediari di viaggio (agenzie di viaggio e tour operator).
Il 18 settembre 2023, Air Belgium ha annunciato la cessazione di tutti i voli passeggeri di linea per concentrarsi sulle operazioni di trasporto merci
e leasing di aeromobili. La compagnia aerea è presto entrata in procedura di riorganizzazione giudiziaria e, non essendo in grado di recuperare, è stata dichiarata
fallita il 30 aprile 2025. Di conseguenza, è improbabile che migliaia di passeggeri ricevano rimborsi per i voli cancellati, poiché i crediti rimanenti sono ora oggetto
di procedura fallimentare.
Tutto sulle spalle degli intermediari
L'entità della perdita sottolinea il ruolo essenziale degli intermediari di viaggio nel mercato dei viaggi aerei. Tuttavia, evidenzia anche dolorosamente
l'esposizione degli intermediari di viaggio alle insolvenze delle compagnie aeree. Quando un intermediario di viaggio vende un biglietto aereo come
parte di un pacchetto e la compagnia aerea fallisce, l'organizzatore del pacchetto è tenuto per legge a fornire un biglietto alternativo ai propri clienti,
spesso senza alcuna prospettiva di recuperare i fondi originali dalla compagnia aerea insolvente.
Ciò comporta un onere finanziario ingiusto per gli intermediari di viaggio, che devono sopportare le perdite causate dai fallimenti delle compagnie aeree.
Gli intermediari di viaggio sono per il 98% PMI e spesso microimprese.
Biglietti in anticipo
Poiché i biglietti aerei devono essere solitamente pagati in anticipo, spesso con mesi di anticipo, esiste un rischio fondamentale per gli intermediari di viaggio,
i clienti e i contribuenti. I fallimenti delle compagnie aeree si verificano frequentemente, con circa 1200 fallimenti di compagnie aeree commerciali per passeggeri
negli ultimi 25 anni.
"Il fallimento di Air Belgium è un ulteriore duro promemoria del fatto che il sistema attuale espone sia i consumatori che gli intermediari di viaggio
a rischi inaccettabili. Le compagnie aeree devono essere tenute a fornire garanzie finanziarie a copertura delle proprie passività in caso di insolvenza",
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[post_content] => Tra nuove aperture in Italia, Austria, Croazia e Germania e strategie di crowdinvesting, il gruppo ridefinisce il modello di sviluppo nel settore turistico. E lo fa con alle spalle un fatturato di 264 milioni di euro nel 2024 e un piano di investimenti di 400 milioni per i prossimi cinque anni. Fmtg punta così a consolidare la propria presenza nei principali mercati del turismo, investendo su strutture di lusso e family-friendly, e mantenendo un approccio integrato e sostenibile.
Un modello integrato per il turismo del futuro
Falkensteiner Michaeler Tourism Group adotta un modello di business diversificato e integrato, basato su quattro aree strategiche: gestione alberghiera (Falkensteiner Hotels & Residences), sviluppo immobiliare (Fmtg Development), consulenza strategica (Michaeler & Partner) e finanziamento partecipativo (Fmtg Invest). Questa struttura permette al gruppo di affrontare il mercato con un approccio a 360 gradi, garantendo coerenza operativa e una visione di lungo periodo.
Uno degli asset innovativi del gruppo è FMTG Invest, piattaforma di crowdinvesting fondata nel 2022. “Grazie a 14 campagne di raccolta fondi, sono stati raccolti oltre 102 milioni di euro da più di 5.000 investitori attivi - dichiara Otmar Michaeler, ceo di Falkensteiner Michaeler Tourism Group - La piattaforma consente di ottenere interessi in denaro o voucher vacanza, mantenendo un forte legame con la community, che contribuisce per il 25% del capitale”.
Nell'autunno 2025 è prevista la prima campagna di crowdinvesting in Italia, una mossa strategica che punta a coinvolgere nuovi investitori locali. Anche perché, come afferma Michaeler "le forme alternative di finanziamento sono interessanti non solo per le aziende, ma anche per gli investitori che cercano qualità, trasparenza e solidità del brand" .
Sinergie e strategie per il mercato europeo
L'espansione in Italia, a Salò, Licata e Cesenatico, è parte integrante della strategia europea del gruppo, che mira a creare sinergie tra le nuove strutture e il portfolio già consolidato. Oltre alle aperture italiane ci saranno anche, a marzo 2026, le Falkensteiner Aurora Residences, nuove ville di lusso fronte mare all’interno del Falkensteiner Resort Punta Skala di Zara, in Croazia. In Austria, è previsto per il 2026 l’ampliamento del portfolio con il nuovo Falkensteiner Hotel Saalbach-Hinterglemm, un 5* da 127 camere in gestione diretta. Nel 2028, invece, verrà inaugurato il Falkensteiner Family Hotel Grömitz, prima struttura del brand in Germania. Situato a pochi passi dal Mar Baltico, l’hotel ospiterà 104 camere e suite e 26 appartamenti, con un concept orientato al segmento Family+ Active.
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L’obiettivo unire sotto un unico tetto le risorse che il Mugello possiede: turismo, storia, arte, natura, benessere, ospitalità ed enogastronomia. E il collante, una serie di percorsi (che ripercorrono sentieri Cai ma anche altre strade secondarie o ordinarie).
Tutti questi itinerari consentono di camminare tra le meraviglie paesaggistiche, incontrare e soffermarsi in luoghi di interesse e bellezze architettoniche, avere attraverso guide (cartacee e telematiche, con approfondimenti di immagini, filmati, audioguide) i racconti dei protagonisti dell’epoca per capire i luoghi e le storie che vi si sono dipanate. Inoltre, di fermarsi presso fattorie, borghi e aziende per osservare la lavorazione di prodotti artigianali e gustare sapori incredibili.
«Un progetto interessante – ha detto la vicepresidente regione Toscana e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi - che abbiamo finanziato con i progetti di comunità attraverso il Gal e che ha come obiettivo quello di valorizzare un territorio nel suo complesso. Il Mugello può offrire ai turisti una serie di eccellenze e straordinarie opportunità che vanno dal valore artistico,a quello storico, a quello turistico fino alla qualità dell’enogastronomia e i prodotti territoriali delle varie aziende agricole. Un’opportunità per i turisti ma non solo, che vogliono visitare il territorio a piedi, in bici, su nuovi percorsi, che si aggiungono a quelli già attivi, come la via degli Dei, e che ci restituiscono un Mugello tutto da vivere e che ci meraviglierà per le sue innumerevoli ricchezze».
«Il turismo lento - ha detto il sindaco di Scarperia – San Piero a Sieve e dell’Unione dei Comuni del Mugello Federico Ignesti - è sempre stato uno dei cardini del piano operativo del turismo dell’Unione dei Comuni del Mugello. Sicuramente implementarlo con questi percorsi delle Orme del Mugello, aiuta a aumentare l’offerta e a scoprire le caratteristiche del territorio, dando elementi di conoscenza ai turisti ma anche a chi ci vive» .
«Una serie di percorsi che valorizzano il Mugello come territorio unico – ha aggiunto il sindaco di Marradi Tommaso Triberti - che soprattutto in questi ultimi anni e mesi ha dovuto combattere con i disastri ambientali e il miglior modo per reagire e raccontare una storia nuova, per valorizzare le tante ricchezze che abbiamo, soprattutto quelle ambientali, è proprio presentare un progetto così, un percorso che viene da lontano, ma credo che non ci sia momento più adatto di questo per farlo conoscere e promuoverlo».
Il lavoro complesso e particolareggiato che mette in campo dieci itinerari, più quattro con un particolare tematismo, ma sarà un’offerta in continua implementazione.
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[post_content] => Il World Travel & Tourism Council prevede un calo significativo della spesa turistica dei viaggiatori internazionali negli Stati Uniti quest'anno. Prevede una flessione fino a 12,5 miliardi di dollari di entrate nel settore dei viaggi nel 2025. Questo sta potenzialmente mettendo a rischio quasi 100.000 posti di lavoro nel settore turistico. Lo studio del Wttc, in collaborazione con Oxford Economics, partner per i dati sul turismo, stima che le entrate del turismo scenderanno sotto i 169 miliardi di dollari entro la fine del 2025.
Si tratta di un calo di circa il 7% e del 22% rispetto ai livelli del 2019.
“Altri paesi stanno davvero stendendo il tappeto di benvenuto ai turisti, mentre sembra che gli Stati Uniti stiano mettendo un cartello siamo chiusi' afferma Julia Simpson, presidente e amministratore delegato del Wttc. "Il settore dei viaggi e del turismo egli Stati Uniti è il più grande a livello mondiale rispetto a qualsiasi altro Paese, con un valore di quasi 2,6 trilioni di dollari."
9% dell'economia Usa
Considerando la spesa diretta e indiretta, rappresenta circa il 9% dell'economia statunitense e impiega 20 milioni di persone. Genera circa 585 miliardi di dollari di entrate fiscali ogni anno.
Il Wttc afferma che il sentiment dei viaggiatori è cambiato a causa della retorica politica dell'amministrazione Trump e delle storie di viaggiatori trattenuti all'immigrazione per motivi talvolta infondati.
"Quello a cui stiamo assistendo ora è un cambiamento di opinione davvero molto triste", ha affermato Simpson. “I legislatori non devono confondere il settore turistico con le problematiche legate all'immigrazione illegale. Un sistema sofisticato può bilanciare entrambi senza trasformare il Paese in un'isola che nessuno vuole visitare". Gli ultimi dati sul turismo di marzo 2025 mostrano un calo degli arrivi in tutti i principali mercati di origine americani. Gli arrivi in Germania sono diminuiti del 28% e nel Regno Unito del 15% su base annua.
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L’Enac ha approvato per lo scalo salernitano la nuova denominazione “Costa d’Amalfi e del Cilento”, su istanza presentata dai sottosegretari al Mit Antonio Iannone e Tullio Ferrante.
Lo scalo, includendo l’intero territorio già dal nome, potrebbe riequilibrare la crescita e la promozione di tutta la provincia di Salerno. L’obiettivo è infatti quello di valorizzare non solo la Costa d’Amalfi ma anche quella cilentana e le aree interne, promuovendo lo sviluppo turistico, economico e sociale della regione.
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[post_content] => Firenze, Milano, Napoli, Roma e Venezia: sono le cinque grandi città, che insieme raccolgono il 17% circa delle presenze turistiche nazionali, protagoniste del progetto “Grandi destinazioni italiane per un turismo sostenibile” del ministero del turismo.
L’iniziativa, per un investimento dal valore di 6 milioni di euro, è orientata alla realizzazione di azioni puntuali e coordinate allo scopo di attivare un sistema di attività che renda più sostenibile la fruizione delle “grandi destinazioni” turistiche della nazione, anche attraverso il decongestionamento delle destinazioni più esposte al sovraffollamento, quali appunto quelle denominate “grandi attrattori turistici”, promuovendo itinerari e proposte di visita alternativi che valorizzino l’intera area urbana e diffondendo comportamenti di visita rispettosi dell’ambiente e delle comunità locali.
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Si è riunito oggi in forma totalitaria, sotto la presidenza di Biagio Mazzotta, il nuovo Consiglio di amministrazione di Fincantieri nominato dall’Assemblea degli azionisti che rimarrà in carica fino all’assemblea di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2027.
Il Consiglio ha nominato Pierroberto Folgiero quale amministratore delegato, confermandolo direttore generale della società, e ha altresì deliberato l’attribuzione delle relative deleghe ad eccezione di quanto riservato alla competenza esclusiva del Consiglio di amministrazione.
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Al centro dell’iniziativa, ideata e organizzata dal comune di Livorno, l’ambiente, la sostenibilità e l’economia declinati sul tema del mare e dell’acqua. Quattro giorni di convegni scientifici, iniziative culturali, turistiche sportive per affrontare in modo efficace le criticità comuni a tante aree costiere, aiutando a rendere più sostenibile il rapporto fra uomo, mare e acqua.
«Una bella idea, destinata a diventare un punto di riferimento per valorizzare ciò che il mare rappresenta per tutta la Toscana, e in particolare per Livorno, che incarna il simbolo dell’approccio toscano al mare, sia dal punto di vista commerciale che dello sviluppo portuale – spiega il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani intervenuto alla prima posa della pietra della Darsena Europa - Si tratta del varo di un progetto europeo che rivoluzionerà gli scambi e i rapporti commerciali con il mondo intero, valorizzando Livorno non solo sotto l’aspetto turistico e balneare, ma anche per il suo straordinario patrimonio storico, che sempre più la rende fonte di attrazione».
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L’iniziativa ha potuto contare anche sul contributo delle due co-ideatrici Barbara La Comba e Anna De Biasi e sull’essenziale sostegno di importanti stakeholder pubblici e privati che hanno creduto nella sua realizzazione. A seconda dei contesti, il taglio sarà scientifico, tecnico o promozionale. Ma Blu Livorno guarda da subito al grande pubblico con un’importante attività culturale, divulgativa e di intrattenimento sul tema che si espliciterà attraverso mostre, iniziative di spettacolo, proposte food sostenibili, attività sportive e di scoperta del territorio in chiave turistica con visite alle attrazioni storico-architettoniche legate al mare e all’acqua.
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