2 maggio 2023 11:51
Aprirà il prossimo 1° settembre, sull’atollo di Male Nord, a circa 40 minuti di motoscafo dall’aeroporto di Male, Joy Island, il nuovo resort maldiviano griffato The Cocoon Collection – Azemar. Sarà dotato di 150 camere, di cui 90 sulla spiaggia e 60 su palafitte, nonché di ampi spazi comuni e molta privacy tra una stanza e l’altra. Disponibili anche numerose attività sportive e di intrattenimento, mentre il ristorante The Market sarà un vero e proprio mercato all’aperto con pescheria, rosticceria, panettiere e persino un carretto di gelati artigianali. Il Basilico sarà invece un piccolo angolo f&b d’Italia a bordo piscina. Al Chiringuito si potrà inoltre gustare la paella a pranzo e partecipare a bbq sulla spiaggia la sera.
“La scelta di costruire un hotel sull’atollo di Male, ci è venuta per andare incontro alle esigenze della nostra clientela, che in alcuni casi non vuole affrontare il trasferimento in idrovolante – racconta l’amministratore delegato di Azemar, Mariarosaria Campora -. E quindi abbiamo individuato in questo stupendo angolo dell’atollo il punto giusto dove realizzare il nostro nuovo resort”.
Il Joy Island si affianca ai due fratelli maggiori, il Cocoon Maldives e lo You & Me Maldives, per un totale di 409 camere nella destinazione, distribuite su tre isole molto diverse l’una dall’altra. “Questi primi quattro mesi dell’anno si sono chiusi con ottimi risultati (+20% sul 2022) – conclude Mariarosaria Campora -. Siamo davvero contenti e stiamo attendendo con entusiasmo l’apertura il 1° settembre del Joy Island”.
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[post_content] => Nell’atmosfera di una magnifica serata di inizio giugno, l'edizione capitolina del Glamour Hotel Event si è tenuta su una delle più belle terrazze nel cuore di Roma: stile glam e magnifica vista sul parco di Villa Borghese per il rooftop Adele Mixology lounge dell’hotel Splendid Royal; un albergo dallo stile classico e raffinato simbolo dell’hôtellerie romana che fa da contraltare al nuovo e contemporaneo che sta arrivando. La regia della kermesse romana, che segue l'appuntamento milanese dello scorso maggio, è da sempre affidata a Monia Ronconi, founder & web editor di HotelmyPassion.
Oggi Roma al pari di tutte le grandi capitali, accoglie con entusiasmo l’onda crescente di rinnovamento e adegua il suo stile di ospitalità ai moderni trend del lusso: ne sono una prova il debutto di brand e di nuove catene alberghiere come Anantara e Six Senses, icone di uno stile orientale che ha nelle ampie spa, nell’esperienzialità e nella cura dell’ospite la propria ragion d’essere. Il tutto, naturalmente, strizzando l’occhio a una ristorazione ricercata curata da grandi chef. Da marchi fashion come Bulgari, dove l’estrema attenzione ai dettagli e il servizio impeccabile sono l’essenza di lusso del brand, al cosmopolita Intercontinental, primo in Italia, fino al maltese Corinthia e all’iconico Nobu, il cui debutto è previsto per la fine dell’anno.
Tra i protagonisti dell’evento, solo per citarne alcuni, Valeriano Antonioli, ceo Lungarno Collection, Marina Toti, owner Le Meridien Gran Visconti Palace e Capo d’Africa, Francesco e Riccardo Lazzarini, owner Omnia Hotels, Ernesto Albanese, Fattore Italia, Guido Guidi, president The Begin Hotels, Natalino Gisonna, owner, Hotel del Corso 281, Giuseppe De Martino, general Mm. Regis Rome, Christian Zandonella, general manager W Rome, Marc Lannoy, complex gm Excelsior & St. Regis Rome, Luca de Stefano, general manager Intercontinental Rome Ambasciatori Palace, Daniele Saladini, general manager Parco dei Principi Grand Hotel & Spa, Daniele Colombo, hotel manager Eden Roma, Giacomo Guzzardi, general manager Le Meridien Gran Visconti Palace, Danilo Zucchetti, managing director e Kenneth Borg, Corinthia Palace. E ancora, Filippo Papa, Marriott director development Italy, Alan Mantin, Hilton managing director development Southern Europe, Harry Mill Sciò, Marriott development, Fabio Braidotti, Ernst & Young, Antonello Cocco, Lvgh Maire Investment.
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[post_content] => Decisa accelerata nello sviluppo di VRetreats, che annuncia l'arrivo di cinque new entry pressoché in contemporanea a Firenze, Siracusa (Ortigia), Lecce, Olbia e Cervinia, con altri tre in previsione entro la fine dell'anno. Fondato nel 2021, il brand lusso dell'hotellerie griffato Alpitour fa un importante salto in avanti nei suoi progetti di espansione, passando da quattro a nove strutture in poche settimane, per un totale di 570 camere. Il tutto grazie a un investimento di più di 24 milioni di euro. "E l'idea è quella di crescere ancora, con tre nuovi arrivi in previsione entro la fine dell'anno (Milano, Puglia, la zona dei laghi e la costiera amalfitana tra le aree di maggiore interesse; strutture sotto le 100 camere gli obiettivi, ndr)", racconta il presidente e amministratore delegato di Alpitour World, Gabriele Burgio, in occasione della presentazione ufficiale della new entry fiorentina Tornabuoni: di proprietà di Hines e precedentemente a gestione Ag Hotels, la struttura si fregia pure del soft brand The Unbound Collection (gruppo Hyatt), destinato a rimanere anche con l'insegna VRetreats. "D'altronde non possiamo ignorare la forza dei programmi fedeltà dei grandi gruppi e network alberghieri internazionali, come dimostrano anche le affiliazioni di una delle nostre due proprietà di Tormina ai Leading Hotels of the World e di quella di Venezia a Small Luxury Hotels of the World".
In un contesto in cui il segmento del lusso gode di ottima salute, come testimoniano tutti i numeri del 2022 praticamente in ogni angolo d'Italia, pure il brand lusso di Alpitour snocciola performance di tutto rispetto: "L'anno scorso abbiamo chiuso a quota 33 milioni di fatturato - aggiunge Burgio -. Grazie anche ai nuovi arrivi, per il 2023 miriamo a superare i 57 milioni, con margini operativi lordi per oltre 20 milioni". Il marchio, che presto potrebbe chiamarsi VR, "per questioni di semplicità", ha una netta vocazione internazionale, tanto che l'80%-85% degli ospiti proviene da oltre confine. Ma soprattutto l'idea del gruppo è quella di sfruttare appieno le sinergie con le altre realtà della compagnia, a partire dalla linea aerea Neos e dalle attività di tour operating: "Il modo classico di fare hotellerie è ormai qualcosa che appartiene al passato", è la convinzione di Burgio. Oggi occorre un approccio nuovo al business dell'ospitalità. "E noi ci stiamo provando, portando il dna del tour operator all'interno della nostra divisione hospitality, in modo non solo da ottimizzare i conti economici ma anche le informazioni degli ospiti lato crm".
D'altronde l'a.d. e presidente del gruppo l'aveva già ribadito in altre occasioni: l'attività legata all'ospitalità serve a dare solidità al gruppo, proprio perché in grado di garantire marginalità nettamente più elevate rispetto a quelle delle altre divisioni della compagnia, in particolare di quella del tour operating che normalmente si attesta poco sopra al 2%. Certo, le sfide non mancano. A partire dal personale, "ma questo è un problema che accomuna l'intero settore, in tutto il globo", per arrivare sino all'aumento dei tassi di interesse: "In effetti, prima del recente picco d'inflazione lo yield medio atteso dagli investitori partner in Italia si aggirava attorno al 5% - 5,5%, con qualche fisiologica oscillazione in alto e in basso a seconda della destinazione e dello stato dell'immobile - conclude ancora Burgio -. Oggi le richieste sono aumentate, perché l'aumento dei tassi d'interesse ha delle ovvie ripercussioni su operazioni immobiliari che mediamente si portano avanti con un 30%-40% di equity. Allo stesso tempo, però, va detto che nel segmento lusso le tariffe sono quasi raddoppiate rispetto all'epoca pre-Covid. Con questo non voglio dire che le vendite stiano compensando del tutto gli aumenti dei livelli di yield attesi, però stiamo sicuramente vivendo una fase di assestamento interessante. Senza dimenticare che forse nel prossimo futuro potranno nascere nuove opportunità, se chi magari si è esposto con leve di finanziamento dell'80% dovesse finire in default".
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[post_content] => E' un 4 stelle situato nel centro storico di Tirano, non lontano da Sondrio, in Valtellina l'ultima new entry del gruppo Bwh in Italia. La novità rafforza l'offerta della compagnia nelle aree che saranno interessate dalle competizioni dei prossimi giochi olimpici invernali Cortina - Milano 2026. Il Bw Signature Collection Hotel Centrale è una struttura appartenente al gruppo Saintjane Hotels & Suites, con 16 gestioni di cui sei in Valtellina e altre dalla Sardegna alla Puglia fino al Trentino,
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[post_content] => Sono molteplici i dati che emergono dall’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi relativamente alle scelte degli italiani per le vacanze estive, una fotografia significativa per i comportamenti e non solo per i numeri.
La maggior parte degli indicatori sono positivi, considerando che l’estate è solo all’inizio. Le prenotazioni registrate al 31 maggio dagli associati Astoi parlano di un incremento dei ricavi dell’11% rispetto alla rilevazione alla stessa data della stagione estiva 2019 a fronte di un calo del 4% dei passeggeri. La distonia del dato va letta nel quadro dell’aumento dei costi medi generato dall’inflazione.
Fuori dal pericolo
Commenta Pier Ezhaya, presidente Astoi: “Questa è la prima estate che ci certifica ufficialmente fuori dal periodo pandemico; è indubbio l’impatto dell’inflazione ma i clienti non rinunciano ai viaggi, divenuti un bene incomprimibile. Il nostro Osservatorio rileva dati nettamente positivi, in crescita rispetto alla stagione 2019. La propensione a viaggiare si esprime nelle forme più variegate e si assiste ad una maggior magnitudo del Turismo Organizzato verso i consumatori più inclini al “fai da te”, specialmente nei mesi di “spalla” dell’alta stagione.
Certamente ci sono ancora alcuni italiani che stanno attendendo a prenotare le proprie vacanze, quelli più attenti al prezzo e che cercano, in cambio di una propria flessibilità nella scelta della destinazione o del periodo di vacanza, di orientarsi verso le migliori opportunità che talvolta si aprono sotto data, sebbene ciò avvenga più difficilmente in alta stagione.
Tuttavia, per quanto riguarda il turismo organizzato e l’Osservatorio Astoi i nostri dati ratificano che ben oltre il 75% dei nostri obiettivi di budget e delle nostre capacità aeree ed alberghiere sono già sature. Questo perché il nostro segmento di offerta s rivolge meno a chi ricerca solo il prezzo più basso e più a chi considera la vacanza un bene primario da scegliere per tempo e da consegnare in mani più sicure, appunto quelle dei tour operator”.
Per quanto riguarda le destinazioni preferite dagli italiani, la crescita più alta, in termini di ricavi, è rappresentata dall’Egitto che registra un + 46% sul 2019, mentre la Tunisia ha triplicato i volumi rispetto all’ultimo anno pre-pandemico.
Bene l'Italia
Anche l’Italia si riconferma come meta prediletta dagli italiani e registra un incremento superiore al 6% rispetto all’estate 2019; da sottolineare che non si tratta del solo prodotto club e villaggi a crescere ma anche del cosiddetto “prodotto generalista”, che comprende alberghi, residence e aparthotel; questa inversione di tendenza è da leggere come una maggior propensione dei consumatori, che prima della pandemia prenotavano direttamente ”disintermediando”, ad affidarsi al Turismo Organizzato. Le regioni protagoniste dell’estate con i Tour Operator sono Sardegna, Sicilia e Puglia.
Per l’Europa mediterranea Spagna e Grecia si riconfermano, mentre per i soggiorni mare nei Caraibi tiene la Repubblica Dominicana, mentre Cuba e le altre destinazioni caraibiche registrano una significativa flessione; va a gonfie vele l’East Africa rappresentato da Kenya, Zanzibar e Madagascar. La meta più brillante dell’Oriente è il Giappone mentre nel sud-est asiatico svetta l’Indonesia trainata da Bali. L’Africa Australe è scelta per viaggi naturalistici, principalmente Sudafrica, Namibia e Botswana.
Molto positivi i dati del settore crocieristico, con ottimi livelli di occupazione e aumentata soddisfazione da parte della clientela, relativamente a servizio, esperienza e food & beverage; mete preferite per la vacanza in navigazione in estate sono il Mediterraneo e l’Europa.
Cresce la durata
La durata dei soggiorni che si potrebbe definire “mainstream” si aggira attorno ai 7,9 giorni, in leggera crescita sul 2019, mentre quelli “tailor made” scendono a 12,6 giorni rispetto ai 13,4 del 2019. Il numero medio di passeggeri per pratica è di 2,8 indicatore dell’interesse delle famiglie a prenotare attraverso il sistema del Turismo Organizzato.
Le tipologie di viaggio sono estremamente eterogenee per durata, destinazioni e modalità di fruizione dei servizi. Dalla vacanza balneare stanziale ai tour di gruppo, dagli short break ai Fly & Drive, ogni logica di viaggio ha visto una ripresa delle vendite.
Si evidenzia la tendenza a prenotare viaggi e vacanze con partenze nei mesi di “spalla” dell’alta stagione: +15,6% in maggio, +15,8% in settembre con ottime vendite anche in ottobre, dato molto positivo in quanto indica nettamente un allungamento della stagione estiva. La durata dei soggiorni in questi mesi è mediamente più bassa rispetto a quelli di alta stagione mentre il numero medio di passeggeri per pratica è invece analogo.
Per quanto attiene alla prenotazione anticipata, la maggior parte avviene tra 45 e 60 giorni prima della partenza, anche se un dato completo lo si potrà avere soltanto nei prossimi mesi. Non è pertinente un paragone con l’estate 2022 visto il ritardo con il quale sono partite le prenotazioni per effetto delle restrizioni sanitarie.
Viaggi studi
Una sezione separata si apre sui Viaggi studio, che tornano protagonisti con un incremento dei ricavi di circa il 12% dopo un triennio di impasse dovuto alla pandemia. I viaggi studio di gruppo privati rappresentano circa il 65% dei volumi. Questo specifico segmento registra un +25% rispetto al 2019, mentre quelli individuali sono in sostanziale parità. La durata media è di 15 giorni, con destinazioni di lingua anglofona che prevalgono su quelle ispaniche. Alla luce dell’incremento dei rincari mondiali dovuti all’inflazione, si è assistito ad una confluenza maggiore verso destinazioni come Regno Unito, Irlanda e Spagna rispetto agli Stati Uniti. L’Italia è stata scelta per i piccoli di fascia 8-12 anni. Complessivamente, a fronte del boom delle richieste e della scarsità di disponibilità, ci si è avvicinati al sold-out già da marzo.
L’incremento del costo dei voli ha generato alcune distorsioni sul prezzo finale dei pacchetti turistici. Nel trasporto aereo sono aumentati non solo i costi del carburante e delle materie prime ma anche i costi operativi come diritti di traffico e di sorvolo, di catering e di manutenzione.
Tuttavia, il valore del turismo organizzato non viene leso dall’aumento dei costi perché la maggior parte dei consumatori propende verso maggiori tutele e non aspetta le offerte last minute. I to sono stati messi decisamente alla prova nel corso degli ultimi anni, ma hanno gestito la selezione di vettori e corrispondenti, cancellazioni e riprotezioni, overbooking e imprevisti di ogni tipo; il mercato e i consumatori non hanno potuto non riconoscere questo valore.
Assicurazioni
Connesso all’imprevedibilità degli eventi, il ricorso ad assicurazioni facoltative integrative continua ad essere molto elevato; tre pratiche su quattro le comprendono. Le persone aumentano i massimali, soprattutto si proteggono se il viaggio è verso Paesi nei quali le cure sanitarie sono molto costose, come Stati Uniti ed Egitto, ad esempio, ma crescono anche assicurazioni particolari come le polizze per gli animali da portare in viaggio. I Tour Operator stanno adattando premi e coperture in funzione delle situazioni contingenti, con attenzione anche alle logiche di cancellazione che hanno subìto vari cambiamenti nel corso del triennio.
Sempre nell’ottica di incontrare il più possibile i bisogni dei clienti, i to si evolvono; implementano App per favorire l’accesso ai reparti di customer care, sistemi di up-selling e cross-selling. Investono affinché la navigabilità sia responsive con contenuti fruibili dai vari device, secondo logiche di multicanalità e omnicanalità. Migliorano gli strumenti di CRM e la comunicazione sulle reti social. Selezionano prodotti non solo per varietà e qualità ma valutando anche gli aspetti di sostenibilità ambientale e sociale per intercettare clienti sempre più consapevoli.
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[post_content] => Sarà un resort da 350 camere arredate in stile contemporaneo e con vista panoramica sul mare la struttura di debutto a Ras Al Khaimah del brand di casa Marriott, Le Méridien. La novità è frutto di un accordo recentemente siglato tra il gruppo con sede nel Maryland e lo sviluppatore immobiliare emiratino Three Musketeers Hospitality (Tmh). La proprietà sorgerà sull'isola di Al Marjan, dove è attualmente in corso un progetto turistico di grande portata. "Il nuovo Le Méridien Al Marjan Island Resort & Spa si inserisce perfettamente sull'isola, che continua a incrementare il suo numero di hotel e ad accrescere il suo fascino come destinazione di investimento e di lifestyle", sottolinea l'amministratore delegato del master-developer Marjan, Abdulla Abdouli.
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[post_content] => Non si ferma l'incremento dell'offerta alberghiera di lusso in Italia, tanto che c'è già chi si preoccupa di un'eccessiva inflazione del mercato lato prodotto. Soprattutto a Roma, destinazione nella quale si attendono ben 19 new entry nel segmento più alto dell'ospitalità entro i prossimi tre anni. Eppure, il segmento sta attualmente vivendo un paradosso, per cui la disponibilità a spendere dei clienti è tale che, persino a fronte di una domanda tutto sommato contenuta, i prezzi camera continuano a salire. Lo ha rivelato al Sole 24 Ore Federico Lalatta, partner di Boston Consulting Group.
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Ricavi medi
Tale tendenza peraltro non riguarda solo il capoluogo lombardo: anche a Firenze, Venezia e Roma, infatti, le tariffe sono oggi su livelli del 30%-50% superiori a quelli del 2019. E pure in questo caso i tassi di occupazione sono lontani dalle quote pre-Covid. In quattro anni i ricavi medi per camera disponibile (revpar) sono quindi saliti del 40% a Roma, la città con il risultato migliore, e del 20%-25% nelle altre destinazioni.
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[post_content] => Per il terzo anno consecutivo Tourmeon sceglie il mese di giugno per promuoversi in Italia con un tour commerciale che, come da tradizione, percorrerà lo stivale da sud a nord toccando alcune città strategiche per il business dell’operatore di Dubai. Da oggi, giovedì 8, a martedì 13, infatti, il team Tourmeon sarà impegnato in un tour de force, che toccherà Messina e Taormina, l'8 giugno (Camera di Commercio di Messina e hotel Excelsior Palace Taormina), Roma il 9 (Hotel Nord Nuova Roma), Torino il 12 (Starhotels Majestic) e infine Milano il 13 (Unahotels Cusani).
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Dopo le voci raccolte già a inizio aprile arriva ora la conferma. L'offerta di ospitalità del complesso di Portopiccolo a Sistiana, vicino a Trieste, sarà brandizzata Tivoli. Il marchio di casa Minor Hotels fa così il proprio debutto nel mercato italiano. Il resort giuliano comprende l’hotel a 5 stelle da 58 camere Falisia Luxury Collection Resort & Spa, 203 appartamenti di lusso e 110 posti barca. La riapertura è prevista entro la fine di giugno, con il nome Tivoli Portopiccolo Sistiana Resort.
L'accordo tra il gruppo Minor (che include anche i brand Nh) e la proprietà è stata siglato lo scorso 31 maggio. Il complesso è detenuto da Hig Realty Partners: la divisione dedicata agli investimenti real estate del fondo internazionale Hig Capital aveva rilevato il complesso turistico nel 2020 per 150 milioni di euro, di cui circa 36 milioni per la sola struttura a 5 stelle, in collaborazione con l’asset management company InvestiRe. A vendere era stata la Rilke (società controllata dal gruppo Rizzani de Eccher), che però ha mantenuto una quota di minoranza
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