22 marzo 2023 09:40
Nuova struttura umbra per Exolury Retreats che, dopo l’Eremito, aggiunge al proprio catalogo anche i Borghi dell’Eremo: una proprietà di 500 ettari composta da tre borghi distinti, San Giovanni, La Crocicchia e Corvignano. Gli antichi edifici sono stati restaurati conservando l’impronta delle destinazioni d’uso originali, ma fornendoli al contempo dei comfort più moderni. I tre complessi sono stati in particolare pensati per ospitare rispettivamente suite, spazi interni ed esterni per eventi e una serie di ville di prossima costruzione. Le suite del borgo San Giovanni, che può essere preso anche in esclusiva, possono in particolare ospitare fino a 36 persone.
Il complesso si presta facilmente ad attività quali passeggiate nei boschi, nordic walking e bicicletta. I campi sportivi nei pressi del Borgo San Giovanni consentono inoltre di praticare diverse attività, mentre la vasta offerta enogastronomica del territorio facilita le degustazioni dei prodotti tipici dei produttori locali, che i Borghi dell’Eremo sostiene e incoraggia anche attraverso l’attività del proprio ristorante Essenza.
“Siamo onorati di avere nella nostra collection Borghi dell’Eremo: un rappresentante dell’ospitalità italiana di alta gamma volto a promuovere la propria attività nel rispetto del recupero del patrimonio architettonico della campagna umbra – sottolinea Enrico Ducrot, ceo di Ecoluxury e amministratore delegato di Viaggi dell’Elefante –. Un retreat di charme immerso nella natura, la cui gestione sostiene l’agricoltura del territorio con 40 ettari della tenuta dedicati alla coltivazione di prodotti d’eccellenza. Il tutto svolto prestando attenzione all’impatto ambientale del proprio esercizio”. Borghi dell’Eremo sarà presente alla sesta edizione dell’Ecoluxury Fair, che si terrà a Roma i prossimi 9 e 10 novembre.
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[post_content] => Come annuncia il suo claim, “Umbria in tutti i sensi”, la nuova campagna di promozione della regione centroitaliana punta sulla capacità di offrire esperienze ed emozioni ai visitatori. Un viaggio sensoriale tra festival, eventi culturali e sportivi, attività all’aria aperta e sapori della tradizione. «Il nostro ‘Cuore Verde d’Italia’ si apre a visitatori e turisti con la forza silenziosa e profonda dei suoi paesaggi, la vitalità culturale dei suoi borghi e l’intensità spirituale dei suoi cammini, senza tralasciare il lato più appetitoso capace di conquistare ogni palato – ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo, Simona Meloni, nella serata di presentazione della campagna organizzata al Museo Poldi Pezzoli di Milano - In tutti questi casi, comunque, il nostro invito è quello di scoprire l’Umbria con occhi nuovi ma soprattutto attraverso tutti e cinque i sensi».
Le novità per l’outdoor e l’enogastronomia
Accanto alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico, anche al di là delle località più note, si punta a promuovere il turismo lento, interessato a praticare attività all’aria aperta e a condividere lo stile di vita e gli appuntamenti tradizionali tipici dei piccoli borghi disseminati nella regione.
Sul fronte dell’outdoor, una importante novità è data dal ripristino in via generale il divieto di circolazione di mezzi a motore su sentieri e mulattiere, salvo per motivi di pubblica utilità: «Una norma di civiltà e di rispetto verso il nostro paesaggio. Le nostre montagne non sono piste, sono patrimonio» ha ribadito Meloni. La rete dei cammini e dei sentieri dedicati al trekking e al cicloturismo si sviluppa in ogni parte della regione ed è in continua espansione. Fra le novità, il sentiero dei Templari sul Monte Cucco, un percorso ad anello di circa 120 km che si snoda tra Umbria e Marche, nei territori segnati dalla presenza storica – e misteriosa – dell’Ordine del Tempio, passando per l’eremo di Fonte Avellana. Sul fronte del cicloturismo, di prossima realizzazione è un anello ciclabile di circa 80 km che collegherà Orvieto, Montecchio e Baschi.
Quanto all’offerta enogastronomica, la principale novità è la prossima apertura, prevista dopo l’estate, del progetto Lab nella storica sede della Perugina a Perugia: si tratta del cuore didattico della futura “Città del Cioccolato”, un luogo interamente ripensato come polo esperienziale con fabbrica "bean to bar", choco-shop, chocolate bar, spazi didattici e un’attenzione speciale all’inclusività. L’intenzione è restituire centralità culturale ed esperienziale a uno dei luoghi simbolo del cioccolato, grazie a un'importante sinergia tra le società Destinazione Cioccolato SB e Luisa Spagnoli. Lab sarà un hub del sapere e del saper fare, con masterclass, degustazioni, laboratori creativi e conferenze, dedicato a chi vuole scoprire i segreti del cioccolato in modo coinvolgente e formativo.
Ma l’Umbria, ha ribadito Meloni, non è solo meta per viaggiatori di passaggio, ma anche un territorio pronto ad accogliere in maniera permanente: «Le possibilità offerte dallo smart working e dalla digitalizzazione aprono scenari nuovi: vogliamo anche attrarre nuovi residenti, interessanti alla qualità della vita che i borghi della nostra regione offrono». Un modo, anche, per frenare il fenomeno dello spopolamento dei comuni più piccoli e isolati.
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Dal 22 al 25 maggio torna in provincia di Viterbo il VisiTuscia, la Borsa del turismo e dell’enogastronomia della Tuscia, organizzata dalla dmo Expo Tuscia che si appresta a vivere l’ennesimo tassello della sua mission.
Operando in continuità con quanto già fatto dalla dmo, nell’ambito del suo progetto finanziato dalla Regione Lazio, giunto peraltro a conclusione, il lavoro di valorizzazione e promozione continua.
L’obiettivo resta sempre quello di presentare le eccellenze viterbesi con il coinvolgimento delle aziende per far conoscere quanto di interessante il territorio può offrire non solo dal punto di vista dell’ospitalità ricettiva, ma anche in ambito enogastronomico, culturale, ambientale, termale e, soprattutto, religioso considerato l’attuale anno giubilare.
"Le attività della dmo - ha dichiarato il suo presidente Vincenzo Peparello - ideatore e promotore dell’iniziativa, hanno rappresentato uno strumento attuativo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi inseriti nei Piani Strategici della Regione quali la ridistribuzione dei flussi, la destagionalizzazione e l’aumento della durata del soggiorno sul territorio. Obiettivi raggiunti anche grazie all’azione mirata della collaborazione attivata con le Reti d’Impresa locali che ha permesso di rendere maggiormente competitivo il territorio”.
“Preminente – continua Peparello - rimane l’esigenza di far conoscere il patrimonio ambientale e culturale della Tuscia, capace di soddisfare la crescente domanda di turismo esperienziale, religioso e responsabile, attento alla sostenibilità ma con particolare orientamento all’enogastronomia ed alla scoperta di borghi autentici, ricchi di storia e fascino. La dmo, partita con 16 soci fondatori ne conta attualmente 35, a dimostrazione della volontà di una crescita condivisa. Un progetto che continua, quindi, anche se adesso con fondi propri e nuove progettualità, nella convinzione che Expo Tuscia sia un importante volano di crescita e sviluppo di un intero territorio”.
In questa direzione si è attivata la sinergia di Expo Tuscia con la Rete di imprese Enjoy Viterbo+ che, nei primi giorni della manifestazione (22-23 maggio), avrà una sezione dedicata. La città di Viterbo, infatti, ospiterà il workshop dedicato alla Rete di imprese, alle sue aziende e al territorio oltre a un educational e press tour dedicato che toccherà anche le frazioni di Viterbo. Negli altri giorni, invece, è previsto un educational/press tour itineranti che toccherà altri Comuni della provincia.
In particolare buyer, i giornalisti e blogger accreditati andranno alla scoperta dei Comuni di Celleno, Montefiascone, Valentano e Calcata, secondo un programma realizzato in collaborazione con le reti di imprese “Cilenia”, “Montefiascone in Vetrina”, Il Mascherone” e “Conosci Calcata”
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[post_content] => Oltre 3 milioni di passeggeri trasportati nei primi 25 anni di Delta Air Lines da Venezia: la compagnia aerea americana, che nel 2025 celebra anche il suo centenario, festeggia il suo primo quarto di secolo di attività dallo scalo veneto, dove ha inaugurato il suo primo volo per New York Jfk il 10 maggio del 2000.
Oggi il collegamento dal Marco Polo per New York prevede frequenze giornaliere, dall’inizio di marzo fino alla fine dell’anno; mentre l'Hartsfield-Jackson di Atlanta viene servito con un collegamento stagionale giornaliero operativo dalla fine di marzo, al quale si aggiungeranno ulteriori tre frequenze settimanali a partire dall’11 giugno. Una volta raggiunti gli hub Usa i passeggeri in partenza da Venezia hanno poi la possibilità di continuare il proprio viaggio con collegamenti in coincidenza verso numerose destinazioni in tutto il Nord America.
“Questo anniversario arriva in concomitanza all'anno in cui Delta festeggia il suo primo secolo di storia, che l’hanno portata a solcare i cieli di tutto il globo e a raggiungere moltissimi traguardi nel mondo dell’aviazione - ha detto Matteo Curcio, senior vice president Delta per l’Europa, il Medio Oriente, l’Africa e l’India -. Dal 2000 abbiamo più che raddoppiato i nostri servizi dall’aeroporto Marco Polo, permettendo a milioni di americani di visitare la città lagunare e il Veneto, ma anche a moltissimi veneti di recarsi negli Stati Uniti, per lavoro, turismo o per studiare. Negli anni, Delta è cresciuta non solo a Venezia, ma in tutta Italia, diventando il primo vettore per numero di collegamenti offerti tra Italia e Stati Uniti. Quest’estate, Delta offrirà un totale di 110 collegamenti settimanali tra il Belpaese e gli Usa”.
“L’anniversario di Delta a Venezia è per noi l’occasione di sottolineare come l’attivazione del volo su New York, 25 anni fa, abbia costituito l’inizio dello sviluppo del nostro scalo verso il Nord America - ha dichiarato Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save -. La compagnia fu la prima a crederci e la linea sull’hub di Jfk fece letteralmente da apripista a quanto seguì negli anni, fino ai giorni nostri, in cui il Marco Polo è collegato complessivamente con otto scali tra Usa e Canada. Possiamo dire che Delta, con i suoi voli su New York e Atlanta, è stata fondamentale per lo sviluppo dell’aeroporto come terzo gateway intercontinentale italiano”.
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[post_content] => C’è anche la Toscana tra le regioni che ospiteranno l’edizione speciale 2025 di Cammini aperti. L’iniziativa, che si terrà i prossimi 10 e 11 maggio, è promossa dal Ministero del turismo e dalla regione Umbria, capofila del progetto, ed è patrocinata dalla conferenza delle regioni e province autonome e da Sport e salute S.p.A.. La seconda edizione coinvolge anche Emilia Romagna, Lazio e Marche con i cammini giubilari Vie e Cammini di San Francesco, Vie e Cammini Lauretani e Cammino di San Benedetto.
Sono 6 le escursioni organizzate in Toscana alle quali è possibile iscriversi gratuitamente.
Ad accompagnare i partecipanti ci saranno guide ambientali escursionistiche., che illustreranno i territori attraversati e condivideranno consigli preziosi sulla preparazione e l'attrezzatura necessarie.
Le sei escursioni interesseranno i tratti regionali delle Vie e i Cammini di San Francesco e delle Vie e Cammini Lauretani.
La novità 2025 è l’apertura straordinaria di luoghi del patrimonio culturale e spirituale italiano, solitamente non visitabili dal pubblico. Il 10 maggio ad esempio insieme ad una guida turistica sarà possibile scoprire la Pieve di Sant’Ippolito, chiesa più antica del paese di Asciano dove durante i lavori di restauro è stato ritrovato un affresco nascosto dall’intonaco, oggetto di studio poiché potrebbe essere stato dipinto da un giovane Raffaello che, con il suo maestro Pinturicchio, si trovava proprio nel territorio per affrescare chiese e cappelle per il Giubileo di Mezzo Millennio.
«Questa edizione speciale di Cammini Aperti - commenta l’assessore a turismo ed economia Leonardo Marras - è un’occasione preziosa per promuovere un turismo sostenibile e inclusivo, capace di valorizzare i borghi, le aree interne e il nostro straordinario patrimonio naturale e culturale. Crediamo fortemente nel turismo lento come motore di sviluppo locale e come strumento per rafforzare comunità, identità e relazioni. Un’opportunità unica per residenti e visitatori di riscoprire il territorio, in un’esperienza che unisce benessere, conoscenza e rispetto per l’ambiente».
«La Toscana - aggiunge il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Tapinassi - è da sempre il cuore dei cammini, e il turismo lento rappresenta il modo ideale per apprezzare pienamente le straordinarie bellezze che il nostro territorio offre. Camminare significa immergersi con lentezza nella natura, nella cultura e nell’anima dei nostri luoghi, compiendo al tempo stesso un viaggio interiore. In questo processo, emerge anche una straordinaria contemporaneità, con il messaggio di San Francesco, che invita al rispetto profondo del mondo che ci circonda».
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[post_content] => Il territorio delle Marche torna a essere protagonista della scena turistica con l’edizione 2025 dell’Itinerario della bellezza, il progetto promosso da Confcommercio Marche Nord che da otto anni valorizza i borghi dell’entroterra pesarese e che vanta, da quest’anno, 4 new entry. Con l’ingresso di San Costanzo, Monte Cerignone, Monte Grimano Terme e Corinaldo, il circuito tocca quota 28 Comuni. Un’espansione significativa che rafforza la rete territoriale nata nel 2018, pensata per promuovere destinazioni poco conosciute ma ricche di storia, arte, cultura, natura ed enogastronomia.
«Le Marche sono arte, sono storia, sono architettura - racconta l'onorevole Antonio Baldelli aprendo la conferenza stampa di presentazione del progetto, tenutasi oggi a Montecitorio nella prestigiosa Sala della regina -, ma anche sapori autentici e memoria viva. Dai resti romani di Fano al museo dei Bronzi dorati di Pergola, fino ai nostri teatri condominiali: tutto è bellezza. Questo itinerario è nato da una sfida raccolta da cinque sindaci visionari ed è diventato oggi un esempio concreto di riscatto territoriale».
« Il progetto è nato come gesto d’amore verso questa terra - spiega Amerigo Varotti, ideatore del progetto -. Dalle nostre colline si vede il mare, su ogni collina una città fortificata, un teatro storico, un’attrazione. Ogni anno costruiamo itinerari tematici, sul mare, sul romanticismo, sul silenzio e sulla fede, con l’obiettivo di strutturare un vero ente di rete. Nel 2024, la Regione Marche ha registrato 2.725.811 arrivi e 11.795.484 presenze, con un incremento del +15% di turisti stranieri rispetto all’anno precedente».
Il progetto si fonda su strumenti concreti: 130.000 copie della guida distribuite, la partecipazione a fiere nazionali e internazionali, press tour tematici (il prossimo con focus sull'enogastronomia) e una rete crescente di eventi locali.
Tra le iniziative previste nei nuovi borghi: la Festa del Bustreng a Monte Cerignone, la Sagra della Polenta a San Costanzo (oltre 20.000 porzioni ogni anno), la Scuola della Crescia a Stacciola, la Notte dei Borghi a Monte Grimano Terme e il Jazz Festival a Corinaldo.
Accanto al patrimonio culturale, il progetto valorizza anche le eccellenze agroalimentari, tra cui il prosciutto di Carpegna DOP, la Casciotta di Urbino DOP, l’olio extravergine di Cartoceto DOP, le tipologie di tartufo e il farro di Isola del Piano, oltre ai vini Bianchello del Metauro, Colli Pesaresi e Pergola DOC.
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«È davvero un viaggio tra i nostri borghi, fatto di bellezza, emozione e sinergie - evidenzia Barbara Marcolini, vicepresidente Confcommercio Marche Nord -. Si creano relazioni tra sindaci, tra territori, tra amministratori. Questo è il valore aggiunto di un progetto che ha saputo unire l’entroterra al mare». Soddisfazione anche da parte dell’assessora regionale alla Cultura Chiara Biondi, che ha ribadito il valore strategico del progetto: «Grazie alla legge regionale sui borghi e a investimenti mirati, cultura e turismo camminano oggi insieme. Nelle Marche la cultura è impresa ed è una leva di sviluppo reale per il territorio».
L'iniziativa si propone di supportare anche gli obiettivi di destagionalizzazione del territorio. «L’Itinerario della bellezza aiuta anche a promuove un territorio che va raccontato e valorizzato anche al di fuori dei periodi estivi - spiega Agnese Trufelli, direttore Confcommercio Marche Nord -. Grazie ai piccoli borghi, riusciamo a lavorare efficacemente sui mesi di spalla. E attraverso la rete dei poli culturali contribuiamo ad arginare lo spopolamento, offrendo nuove opportunità a territori che rischiavano l’abbandono».
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[post_content] => Si svolgerà dal 10 all'11 maggio l'edizione 2025 di cammini aperti.
Si tratta della seconda edizione dell’iniziativa di grande successo lanciata lo scorso anno, con la regione Umbria capofila ed il supporto del Ministero del turismo.
Il progetto "cammini aperti" ha saputo rispondere alla crescente voglia di esperienze autentiche e rigenerative, creando una nuova opportunità gratuita per viverle: un weekend in cui è possibile percorrere un itinerario lungo al massimo 12 chilometri, ideale per una prima volta, in compagnia di una guida professionista.
Le regioni coinvolte nel 2025 saranno Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Toscana e Umbria, nuovamente in veste di capofila, e le escursioni si svolgeranno lungo le vie e i cammini di San Francesco, le vie e cammini Lauretani e il cammino di San Benedetto, percorsi tra i più suggestivi e significativi d’Italia. Obiettivo dell’iniziativa è anche favorire la conoscenza su larga scala dei cammini proposti per il 2025 e “Cammini aperti” è uno degli strumenti creati per promuoverli, che si inserisce in un articolato piano strategico, declinato attraverso un ampio ventaglio di azioni su scala nazionale e internazionale.
Sostenibilità, accessibilità e spiritualità i valori cardine dell’evento, con un supporto fondamentale di realtà come il Club Alpino Italiano, impegnato nella messa a punto delle escursioni accessibili e delle escursioni legate al tema della sostenibilità;
Fish (federazione italiana per i diritti delle persone con disabilità e famiglie), che ha offerto un prezioso supporto metodologico per la definizione dei requisiti di accessibilità, redigendo anche un vademecum, e per la formazione di base per le guide ambientali escursionistiche coinvolte nella conduzione dei cammini.
FederTrek, che si occuperà di garantire un’esperienza rispettosa delle diverse necessità dei partecipanti con disabilità, e la rete nazionale donne in Ccmmino.
Forte valore aggiunto della manifestazione è la strategia unitaria tra regioni, ministero del turismo e attori locali, che ha fatto sì che, attraverso 27 escursioni accompagnate da guide ambientali escursionistiche, si possano scoprire 3 dei cammini più rilevanti d’Italia.
Novità del 2025, le aperture straordinarie di cinque gemme nascoste, solitamente non aperte al pubblico, che meritano di essere raccontate in dettaglio:
In Emilia-Romagna sarà il convento francescano a Sant’Agata Feltria ad aprire le proprie porte al pubblico nel corso della manifestazione per una speciale visita guidata.
Nel Lazio, lungo le Vie e i Cammini di San Francesco, l’apertura straordinaria permetterà di visitare un luogo speciale come il Monastero delle Clarisse Eremite e il suo fiore all’occhiello: il Museo del Silenzio.
Nelle Marche, l’apertura straordinaria porterà alla scoperta di un prezioso monumento sulle Vie e Cammini Lauretani come l’Abbazia di San Firmano.
In Toscana, la visita guidata aprirà le porte della Pieve di Sant’Ippolito, chiesa più antica del paese di Asciano, citata in un prezioso documento dell’età longobarda, risalente all’anno 714.
In Umbria, l’apertura straordinaria riguarderà un luogo di grande suggestione come la cripta a tre navatelle della Basilica di San Benedetto a Norcia, edificio risalente nell’impianto attuale al XIII secolo.
Ogni regione proporrà tre percorsi per cammino che le attraversa (27 in totale) e ci si potrà iscrivere gratuitamente attraverso il portale dedicato https://www.italia.it/it/viaggio-italiano/cammini-aperti, dove si potranno vedere in dettaglio tutte le escursioni disponibili dei giorni 10 e 11 maggio, con tracciati prevalentemente ad anello tra i 7 e i 12 chilometri e un dislivello massimo di 300 metri e tutte le aperture straordinarie.
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[post_content] => Da domani, 3 maggio, Air Transat torna a collegare Venezia con il Canada: si comincia con il volo diretto per Toronto, che sarà seguito, il 5 maggio, da quello per Montréal, entrambi operativo sino al prossimo mese di ottobre.
Dal Marco Polo sarà quindi possibile raggiungere Toronto con una frequenza alla settimana che, dal 10 giugno, salirà a due. Anche Montreal partirà con un volo diretto a settimana; destinato a raddoppiare, dal 13 giugno.
“Il consolidamento dei collegamenti diretti tra Venezia e le principali città canadesi dell’est Toronto e Montreal rafforza i legami culturali ed economici che Air Transat porta avanti dal 2009 - ha dichiarato Tiziana Della Serra, md Rephouse che rappresenta la compagnia aerea in Italia e head sales & marketing - Questi voli stagionali da Venezia rappresentano un'offerta strategica per il Veneto verso il Canada, stimolando sia il turismo che le opportunità di business in entrambe le direzioni”.
I voli saranno operati con aeromobili A330-300 o A330-200, offrono ai passeggeri il massimo comfort durante il viaggio transatlantico. La programmazione è stata studiata per garantire comode coincidenze anche in Canada.
“La ripresa estiva dei voli di Air Transat riflette una crescita dei volumi di traffico che negli ultimi anni contraddistingue i flussi tra il Canada e la nostra regione - commenta Camillo Bozzolo, direttore sviluppo Aviation del Gruppo Save -. Per il bacino d’utenza dell’aeroporto di Venezia, il Canada costituisce un mercato importante, con volumi di traffico alimentati da flussi turistici, d’affari e da viaggi per ricongiungimenti familiari. L'auspicio è che, anche in vista delle Olimpiadi 2026 che rappresentano per le Nazionali Canadesi un importante appuntamento, la compagnia prolunghi i voli anche nella stagione invernale”.
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[post_content] => Continua a crescere l’interesse per l’Ungheria come destinazione turistica, sia a livello internazionale che tra i viaggiatori italiani. Nel 2024, il settore turistico ha raggiunto i 18 milioni di ospiti, con un incremento dell'11% rispetto al 2023.
«L’Ungheria è una destinazione che affascina viaggiatori grazie alla sua anima autentica e alla straordinaria offerta ricca di attrazioni, spazi verdi, musei interattivi, esperienze outdoor e dolci tradizioni. - afferma Mate Terjek, responsabile mercato Italia, Uk e Spagna di Visit Hunagry - Il patrimonio culturale millenario si intreccia con una natura sorprendente: dalle atmosfere romantiche di Budapest, con i suoi ponti storici sul Danubio e le celebri terme tradizionali, fino alle campagne, i villaggi caratteristici e, ancora, il “mare d’Ungheria”. Quel Lago Balaton che, con i suoi paesaggi, i parchi naturali e l’opportunità di praticare ciclismo, escursionismo e sport acquatici, rende il paese una meta ideale per gli appassionati di sport e avventura.
Visitare l'Ungheria significa immergersi in un mosaico di arte, storia, gastronomia e paesaggi da cartolina, scoprendo una destinazione capace di parlare a ogni tipo di visitatore, dal più curioso al più avventuroso. Gli amanti del vino, ad esempio, troveranno un vero paradiso nelle regioni di Tokaj, Villány ed Eger, dove storia e innovazione si intrecciano per regalare emozioni uniche. Per i fans del motociclismo, invece, nel prossimo mese d’agosto si correrà la MotoGP: il ritorno della competizione mondiale, dopo 30 anni di attesa, richiamerà tifosi da tutto il mondo, confermando la vocazione internazionale dell’Ungheria»
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Tra le proprietà di quest'ultimo c'è anche un immobile in via delle Vergini a Roma, che diverrà una nuova struttura di lusso: 131 camere a marchio Baglioni Hotels&Resorts. Situato nel rione Trevi, lungo la strada che si snoda da via delle Muratte a via dell’Umiltà, l'hotel si affiancherà quindi all'altro indirizzo del gruppo nella Capitale, il 5 stelle Baglioni Hotel Regina.
Complessivamente, The Palace Company conta 17 strutture, di cui dieci ai Caraibi, e lo scorso anno ha registrato un fatturato di 1,7 miliardi di dollari, di cui oltre un miliardo è stato generato attraverso il modello vacation club.
“Vogliamo arrivare a 20 strutture entro i prossimi cinque-sette anni - ha affermato Massimo Baldo, vice president Europa di The Palace Company in occasione dell'ultimo Pambianco Hotellerie Summit – crescendo nel posizionamento di lusso a livello di prodotto, servizio ed esperienze, per le quali abbiamo creato una linea dedicata, la Palace Vacation Planning”.
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