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[post_content] => Ita Airways partecipa alla Fitur di Madrid, dove sarà presente al padiglione 4, all’interno dello spazio Enit, nell’area dedicata all’Italia. La fiera rappresenta un'occasione per illustrare il network che, nella winter in corso, conta 55 destinazioni, di cui 15 intercontinentali, 24 internazionali e 16 domestiche.
Attualmente Ita opera 42 frequenze settimanali (84 voli) tra Spagna e Italia, con collegamenti diretti da Madrid (21 frequenze) e Barcellona (21 frequenze) verso Roma Fiumicino. Da qui, i passeggeri possono usufruire di comode connessioni con le destinazioni internazionali e intercontinentali della compagnia, tra cui le rotte verso il Sud America, come San Paolo, Buenos Aires e Rio de Janeiro.
Nell'estate 2024 il network del vettore italiano si arricchirà con i voli stagionali dalle Isole Baleari (Ibiza, Maiorca e Minorca) verso Roma Fiumicino e Milano Linate, oltre ai collegamenti per Rodi, Heraklion, Corfù, Lampedusa, Pantelleria, Zante e Cefalonia.
Tra le destinazioni recentemente inaugurate spiccano il volo diretto per Tripoli, operativo dallo scorso 12 gennaio, che si aggiunge ai nuovi collegamenti avviati nel 2024 verso Chicago e Toronto in Nord America, Riad, Gedda e Dubai nella Penisola Arabica, Accra e Dakar nell’Africa Subsahariana, Bangkok in Thailandia e Malé.
Le destinazioni dell’Estremo Oriente sono operate con l’Airbus A330neo, mentre quelle del Medio Oriente con l’Airbus A321neo: entrambi gli aeromobili sono di nuova generazione e sono configurati con 3 classi di servizio: Business, Premium Economy ed Economy.
Un’ulteriore novità riguarda l’offerta gastronomica a bordo. Nella stagione invernale, infatti, i passeggeri dei voli di lungo raggio potranno assaporare il nuovo menù di business class firmato dallo chef Gian Piero Vivalda, due stelle Michelin.
La flotta di Ita conta oggi 99 aeromobili Airbus, di cui 64 di nuova generazione, tra cui 7 A321neo, 19 A320neo, 11 A220-300, 10 A220-100 e 11 A330-900.
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[post_content] => La storia di Explora Journey inizia nel 2008, racconta Leonardo Massa, vice president Southern Europe di Msc Crociere: «Con l’arrivo della Fantasia abbiamo inserito nella nostra flotta il prodotto Yacht Club. Il concetto era quello di una nave sulla nave: un’area dedicata per offrire al passeggero un’esperienza privilegiata, con un servizio esclusivo. In questi 15 anni lo Yacht Club ci ha dato enorme soddisfazione, facendoci capire che esiste un mercato interessato a questo prodotto. La nostra è un’azienda familiare e gli Aponte hanno voluto cogliere la sfida di interpretare la crociera in modo diverso e ha creato un nuovo brand, dando vita a un progetto che ha portato al varo di Explora I nel luglio del 2023 e di Explora II lo scorso settembre. Il nuovo brand si rivolge a un segmento di clientela che non aveva mai pensato alla crociera come prima scelta di vacanza, un cliente abituato a vacanze di lusso, molto attento al servizio, alla qualità del food e, soprattutto, attratto dall’idea di un viaggio di scoperta. Un percorso di esplorazione di nuove destinazioni, nuove culture e attività, navigando sul mare e vivendo l’armonia dell’Ocean State of Mind. Questo è un tema fondamentale per Explora e per i suoi ospiti, che trascorrono la loro vacanza su navi che sono degli yacht privati, offrono il maggior spazio per passeggero dell’industria e garantiscono una cura estrema del dettaglio. Siamo molto contenti perché oltre a svilupparci con il nostro brand Msc, legato al mercato più ampio, con Explora Journey stiamo crescendo anche nella nicchia legata alle vacanze di lusso».
Le navi di questa flotta oggi sono due, presto diventeranno tre e poi sei nel corso degli anni. Tutte realizzate da Fincantieri. Ogni nave porta un massimo di 900 ospiti e le cabine sono 462. «Ci presentiamo come un hotel di lusso dove ogni giorno hai una vista differente - sottolinea Massa -. L’elemento distintivo di Msc Crociere, per cui lavoro da quasi 25 anni, è questa costante voglia di ascoltare l’ospite e di innovare a 360 gradi: nella tecnologia, nel prodotto, nel modello realizzativo e anche nelle navi e negli itinerari. In questo modo offriamo un’esperienza sempre nuova al passeggero».
Una delle emozioni da non perdere sarà tra gli altri la tappa di Explora II al Formula 1 Grand Prix di Monaco dal 22 al 25 maggio 2025. La nave attraccherà nel cuore del Principato, nell'iconico Port Hercule, regalando agli ospiti la possibilità di vedere le auto sfrecciare sul circuito di Monaco da una posizione privilegiata, a soli 150 metri di distanza. Explora Journeys sarà l'unico marchio di viaggi oceanici di lusso con una nave attraccata a Monaco durante i giorni di gara. La nave offrirà un accesso esclusivo ai festeggiamenti della corsa per tutto il weekend. Oltre all'evento monegasco, il brand sarà presente ai prossimi eventi di Formula 1 in tutto il mondo: una collaborazione che prosegue con successo dal 2022, quando Msc Crociere è diventata global partner di questo sport.
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Come già anticipato lo scorso luglio con l'uscita Ramón Aragonés, dal 1° gennaio di quest'anno Gonzalo Aguilar ha assunto il ruolo di chief executive officer di Minor Hotels Europe & Americas. Aguilar è entrato a far parte del gruppo a ottobre 2024 e succede appunto all’ex ceo Aragonés, che si è ritirato a fine anno e continua a ricoprire il ruolo di membro del consiglio di amministrazione e vicepresidente non esecutivo.
Con oltre 30 anni di esperienza nel settore dell’ospitalità, incluso il suo recente ruolo di leadership come chief operating officer per l’Europa presso Marriott International, Aguilar apporta in Minor Hotels una comprovata esperienza nel guidare la crescita e la redditività. La sua leadership è stata determinante nell’integrazione del brand Ac Hotels in Marriott e nel raggiungimento di importanti traguardi aziendali in un percorso professionale che lo ha visto avanzare rapidamente, partendo dal suo primo incarico come restaurant manager in Colorado.
In Minor Hotels Europe & Americas Aguilar si concentrerà sul rafforzamento dell’integrazione internazionale del portfolio di brand di Minor e sull’accelerazione delle aperture di hotel in mercati chiave, in particolare nei segmenti del lusso e dei resort, nell’ambito della strategia aziendale asset right, che promuove una crescita sostenibile attraverso un mix ottimale tra modelli di proprietà diretta, management e franchising.
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[post_content] => Un ente filantropico pensato per rispondere alle sfide del cambiamento climatico attraverso progetti socio-ambientali: la neonata Kel 12 Foundation si pone l'obiettivo di connettere i viaggiatori ad ambienti e comunità umane per generare un impatto positivo sul pianeta, nonché per dare continuità e supporto a tutte le iniziative benefiche intraprese dall’operatore milanese nel corso degli anni.
“La relazione è il concetto chiave che ci ha spinto a dar vita alla fondazione, desiderando promuovere progetti dagli impatti positivi. Grazie alle competenze ecologiche, sociali ed etnografiche acquisite sul campo, insieme siamo infatti in grado di creare opportunità che accrescano la capacità di resilienza delle comunità più a rischio, ma anche la conservazione e il ripristino dei territori", spiega Piergianni Addis: il presidente di Kel 12 Foundation siede nel consiglio di amministrazione dell'ente insieme a Paola Delmonte (una delle protagoniste del settore del social housing in Italia, già direttrice della fondazione Housing Sociale) e a Cristina Motta (chief transformation & organization officer di Intesa San Paolo e già consigliere di amministrazione della fondazione Intesa San Paolo ente filantropico).
Tutti i viaggiatori e le persone interessate potranno dare il loro contributo alle iniziative promosse attraverso Kel 12 Foundation con donazioni dirette o attraverso il 5 per mille. Primo esempio è il progetto Water & Beyond in Ladakh, una delle regioni più remote e fragili dell’India nord-occidentale. Ideato da Angelica Pastorella, laureata in antropologia culturale, etnologia ed etnolinguistica che lavora come sustainability project manager di Kel 12, il piano d’intervento accende i riflettori sull’arida valle dello Zanskar. La regione Himalayana è alimentata in via quasi esclusiva da acque prodotte dal discioglimento della neve e dei ghiacciai, non potendo contare su altre sorgenti o piogge stagionali. Costruiti in quota, i monasteri buddhisti finiscono così per essere alla mercé di riserve idriche sempre più ridotte e difficilmente compensabili mediante canalizzazioni, a causa del notevole dislivello rispetto ai fiumi a valle.
Il progetto mira a costruire un sistema di approvvigionamento idrico, un monastero femminile e una scuola elementare per novizie, offrendo un'opportunità educativa fondamentale per le ragazze della regione, oggi costrette a viaggi di oltre 500 chilometri per studiare. In un'area dove le scuole monastiche non ricevono supporto governativo, l'iniziativa promuove l'uso di materiali locali, energie rinnovabili e tecnologie sostenibili per affrontare le sfide climatiche. Inoltre, un sistema idrico a energia solare garantirà l'autosufficienza del monastero e contribuirà a preservarne la cultura indigena e la sostenibilità ambientale.
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C'è un cambio ai vertici di Air Dolomiti, tra le prime conseguenze dell'insediamento del nuovo cda di Ita Airways a conclusione dell'investimento del gruppo Lufthansa nel vettore italiano.
Stefan Kreuzpaintner, già membro del consiglio di amministrazione di Air Dolomiti, è stato nominato presidente non esecutivo all’interno del board della compagnia, incarico precedentemente ricoperto da Joerg Eberhart, oggi ad di Ita Airways.
Kreuzpaintner è un dirigente di lunga data del Gruppo Lufthansa, con una carriera iniziata nel 2003. Attualmente è senior vice president commercial customer offer responsabile della gestione della rete, del pricing & revenue management, delle alleanze e delle partnership per tutte le compagnie aeree passeggeri del gruppo tedesco.
Resta confermato il ruolo di membro del cda e ceo di Air Dolomiti per Steffen Harbarth, che guida il vettore dal 2022.
Intanto, Air Dolomiti ha chiuso il 2024 con oltre 3,7 milioni di passeggeri trasportati e in tre anni ha strutturato e messo in atto un percorso di crescita ambizioso che ha visto un aumento della flotta da 15 a 26 macchine, l’apertura di due basi operative a Venezia e Firenze (oltre la sede di Verona) e l’incremento di assunzione di personale navigante e di terra che conta ad oggi 1.200 dipendenti.
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Fiavet Confcommercio è sollevata per l’ordinanza cautelare del Tar del Lazio pubblicata nei giorni scorsi che sospende alcune delle disposizioni contenute nel decreto interministeriale 266 del 16 ottobre 2024 incentrato sul settore del Noleggio con conducente.
Agli inizi di dicembre scorso Fiavet Confcommercio si era schierata con gli Ncc nella loro protesta riguardante il decreto per quanto attiene l’introduzione di alcune limitazioni e l’assenza di specifiche indicazioni riguardanti l’intermediazione della vendita del servizio Ncc tramite agenzia di viaggio, servizio che è spesso parte integrante di un pacchetto turistico.
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Dichiara il presidente di Fiavet Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi: “Prendiamo atto della ordinanza del Tar che va nella direzione auspicata anche da Fiavet Confcommercio; in particolare relativamente alla sottoscrizione dei contratti di durata, e siamo convinti che si possa rivedere la normativa soprattutto nelle parti non collimanti con gli interessi degli operatori del turismo e restrittive per le agenzie di viaggio, oltre che per gli Ncc. Siamo per regole proporzionate e ragionevoli, che agevolino la prestazione e vendita dei servizi incoming, fondamentali per il mercato del turismo del nostro Paese”.
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[post_content] => Prosegue la crescita del gruppo Alpitour, che anche nell'anno finanziario chiuso a fine ottobre vede il proprio fatturato salire del 7%, arrivando a sfiorare i 2,1 miliardi di euro complessivi. E questo nonostante la crisi mediorientale abbia generato un crollo delle prenotazioni verso una destinazione core come l'Egitto. Un calo che è perdurato fino alla scorsa estate, rivela Gabriele Burgio al Corriere della Sera, quando i flussi per il Paese dei faraoni hanno cominciato a riprendersi.
Neos
Nel frattempo. aggiunge il presidente e amministratore delegato della compagnia, Alpitour ha reagito proponendo mete alternative come Capo Verde e la Repubblica Dominicana, grazie anche alla flessibilità garantita dall'avere una compagnia aerea in house. Nell'anno finanziario 2023-34 Neos ha in particolare trasportato 2,3 milioni di passeggeri, di cui 206 mila turisti internazionali in arrivo in Italia. La divisione tour operating ha invece toccato il milione di clienti con i suoi cinque brand, di cui circa 240 mila hanno scelto proprio l'Egitto.
Il futuro del turismo è roseo, prosegue Burgio: secondo il World Travel & Tourism Council nel 2025 e nel 2026 l’industria del travel sarebbe infatti destinata a crescere di una percentuale compresa fra il 3% e il 5% a livello globale, mentre nel 2030 il numero dei viaggi si prevede che raddoppierà rispetto al 2024, passando da uno a due miliardi.
Sviluppi
C'è quindi spazio per ulteriori sviluppi ma ci sono dei colli di bottiglia che ne rallentano l'espansione. Il problema è che aeroporti, aerei e ferrovie sono già al limite, rivela l'a.d. di Alpitour: il gruppo italiano vorrebbe da tempo potenziare la flotta Neos, portandola da 16 a 19 aerei, ma le difficoltà di Boeing stanno rallentando le consegne, tanto che il diciassettesimo vettore arriverà solo ad aprile.
Uno tra i segmenti a maggiore potenziale è poi quello del lusso, in un contesto di mercato che si sta sempre più polarizzando tra fascia alta e bassa. L'idea sarebbe quindi quella di potenziare l'offerta di hotel di alta gamma del brand VRetreats portandola a dieci strutture, ma in questo caso è la concorrenza di fondi e brand internazionali a rendere il progetto più complicato.
Strutture alberghiere
L'anno scorso l'80% del totale investito in strutture alberghiere italiane è arrivato infatti dall'estero, mentre i costi dei contratti di management sono triplicati rispetto al 2019. Senza contare l'appeal che le grandi major dell'hotellerie globale esercitano sugli stessi fondi d'investimento, se non altro per affinità culturale. Nonostante l'Italia abbia visto l'offerta a 5 stelle crescere del 35%, lo spazio per ulteriori sviluppi però ci sarebbe, conclude Burgio: tanto che le proprietà VRetreats nel 2024 hanno viaggiato con tassi di occupazione del 73%.
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[post_content] => “L'anno sarà caratterizzato da una crescente attenzione per la sostenibilità a lungo termine e la qualità del servizio, mentre l'industria si adatta per soddisfare le richieste di un viaggiatore sempre più esigente e consapevole”. Così il ceo di Les Roches, Carlos Díez de la Lastra, vede l'evoluzione dell'hotellerie nel 2025.
Secondo l'amministratore delegato della scuola elvetica di specializzazione in hospitality management, i viaggiatori danno infatti sempre più priorità alla sostenibilità nella scelta delle destinazioni e delle esperienze, privilegiando quelle che rispettano l'ambiente e promuovono la responsabilità sociale. Stando al rapporto Energy Insight di Cepsa, il 74% dei viaggiatori globali si impegnerebbe a ridurre la propria impronta ambientale e quattro su dieci valuterebbero l'impatto ecologico quando pianificano i loro viaggi. In tale contesto, l'intelligenza artificiale sta quindi emergendo come strumento di trasformazione per il settore dell'ospitalità, ottimizzando il consumo di risorse e riducendo al minimo gli sprechi.
Oltre a scegliere destinazioni che promuovono il benessere ambientale, i turisti optano poi sempre più spesso per quelle che danno priorità al benessere personale. Secondo un rapporto annuale Hilton, più della metà dei viaggiatori è disposta a investire in vacanze specificamente progettate per migliorare la qualità della vita e prolungare la salute. Anche in questo caso l'intelligenza artificiale, combinata con i dispositivi intelligenti, sta trasformando il settore del turismo del benessere, offrendo programmi personalizzati basati sui dati e sulle preferenze individuali in materia di salute. I resort e le destinazioni del benessere sfrutteranno queste tecnologie per progettare esperienze uniche e personalizzate, in linea con i desideri dei viaggiatori di sfuggire allo stress urbano e di immergersi in ambienti che favoriscono l'equilibrio mentale e fisico.
All'interno di queste fughe orientate al benessere, è emersa un'ulteriore tendenza in crescita: il bleisure, che unisce affari e tempo libero. Un numero sempre maggiore di professionisti, dopo aver portato a termine i propri impegni lavorativi, sceglie di prolungare il proprio soggiorno per godersi la destinazione in modo più rilassato. Questo fenomeno permette di bilanciare la produttività con i tempi morti, creando un'esperienza di viaggio più ricca ed equilibrata. La flessibilità del lavoro a distanza ha facilitato questo cambiamento, offrendo ai viaggiatori la libertà di allungare i loro viaggi e di esplorare nuovi luoghi mantenendo le prestazioni professionali. Questo cambiamento di paradigma non solo risponde all'esigenza di benessere personale, ma incoraggia anche una forma di turismo più sostenibile. Consentendo soggiorni più lunghi, il bleisure contribuisce a ridurre la pressione sui tradizionali punti di interesse turistico, a bilanciare la domanda e a promuovere viaggi più distribuiti e consapevoli.
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[post_content] => Si chiude un ottimo 2024 per i Grandi Viaggi. "Uno tra i migliori di sempre, sia in termini di volumi, sia di margini", sottolinea il direttore vendite Ciro La Rocca. E in effetti i numeri parlano chiari: Il consiglio di amministrazione della compagnia ha da poco approvato il progetto di bilancio per l'anno finanziario terminato lo scorso 31 ottobre, rivelando ricavi consolidati per 62,59 milioni di euro (57 mln nel 2023, +9,8%), nonché margini operativi lordi per 7,2 milioni (ebitda; 5,9 mln nel 2023, +22%). Il risultato netto è quindi salito a quota 3,29 milioni dai 2,84 mln dell’anno scorso (+15,5%).
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