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[post_content] => Seconda apertura internazionale per Evok Collection. Dopo il Nolinski Venezia, inaugurato nel 2023, il gruppo francese fa ora rotta sulla Spagna con una new entry sulla Gran Via della capitale iberica: il Brach Madrid è stato progettato da Philippe Starck, così come è avvenuto per l'omonima struttura parigina. La proprietà dispone di 57 camere tra cui tre suite, di un ristorante guidato da chef Adam Bentalha, della spa Capsule da 400 metri quadrati con una piscina di 20 metri, camera iperbarica a ossigeno, bagno di ghiaccio, sauna a infrarossi, bagno turco, bagno galleggiante, recovery room e sale trattamenti, nonché di un cockatil bar e di una pasticceria.
Costruito tra il 1919 e il 1922 dall'architetto Jerónimo Pedro Mathet Rodriguez al numero 20 della Gran Via, l'edificio di sette piani con belvedere fu eretto su un terreno ricco di storia francese. La struttura è infatti situata dove un tempo si trovava il palacio de Masserano, in cui Victor Hugo visse tra il 1811 e il 1812. L'edificio ha ospitato anche altri inquilini illustri, come la famiglia Alfonsos, fotoreporter i cui laboratori hanno avuto sede qui dal 1939 al 1990.
La facciata è sobria ed elegante, risparmiata dall’usura del tempo e caratterizzata da alte finestre ornate da balconi. Non passa inosservata l'imponente scalinata in ferro battuto che si fonde con l'arredamento scelto da Starck. Ispirandosi alla sua visione degli anni '20 e '30, il designer ha mirato a rendere ogni spazio in grado di rivelare una forma di nostalgia moderna e ogni materiale e oggetto capace di esprimere la contrastante anima spagnola.
"Madrid è una città singolare e contraddittoria - spiega lo stesso Starck -. Segnata da 36 anni di franchismo, è passata da un estremo all'altro: dalla dittatura fascista alla movida. Per il Brach Madrid ho voluto perciò catturare lo spirito inespresso della poesia spagnola, una forma di nostalgia moderna che non guarda mai al passato. Quest'opera di narrazione e memoria mi ha particolarmente invogliato a inserirla nell'edificio che un tempo ospitava il famoso studio di Alfonso”.
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[post_content] => Per il secondo anno consecutivo la Rinascente, storico grande magazzino milanese, è il luogo dove l’industria delle vacanze incontra quella dell’abbigliamento e della distribuzione al dettaglio: la Domination Experience, inaugurata la sera del 14 gennaio, celebra il concept della nuova campagna In viaggio verso la bellezza. «È una delle operazioni che ci servono per presentarci, per avvicinare le persone al nostro brand in maniera meno convenzionale della classica pubblicità - spiega Leonardo Massa, vice president Southern Europe della divisione crociere di Msc -. È un percorso che stiamo facendo per diventare un brand lifestyle nel percepito delle persone e Milano, crocevia di ispirazione e futuro: ci permette di raccontare la bellezza dei nostri viaggi a un pubblico sempre più ampio e internazionale, perché la Rinascente si trova in una delle vie dello shopping più importanti in Italia e nel mondo».
Grande l’orgoglio per un evento che diventerà annuale e in cui si parlerà di bellezza, di fashion e design. «Siamo fieri di lavorare insieme con un’eccellenza italiana come Msc, dandogli visibilità e mezzi pubblicitari», aggiunge Pierluigi Cocchini, ceo di Rinascente. L’iniziativa ha preso il via davanti all’ingresso del negozio: la musica ha accompagnato un gioco di luci sulla facciata dell’edificio, dove onde luminose hanno rivelato il logo di Msc Crociere. E poi è stato il momento dello svelamento delle sei vetrine, che ospitano installazioni artistiche uniche realizzate dagli studenti della Naba (la Nuova Accademia di Belle Arti) ispirate ai temi della bellezza, del relax, dei sapori e delle emozioni del mare. «La bellezza continua a ispirarci e ci ha portati fin qui. - prosegue Massa -. Tailor-made Beauties è un emozionante viaggio che Msc Crociere ha fatto insieme a giovani stilisti. Le opere di alta sartoria installate nelle vetrine del grande magazzino celebrano la bellezza del creare esperienze indimenticabili, cucite addosso agli ospiti delle nostre navi».
Si racconta così la capacità di Msc Crociere di offrire a bordo momenti di benessere e un’esperienza enogastronomica ricercata, seguendo l'intrattenimento proposto da artisti internazionali e vivendo l'emozione di solcare il mare. È stata anche presentata la Capsule Collection firmata Msc e North Sails: un’esclusiva linea di abbigliamento genderless ispirata alla bellezza e all’energia del mare. Una parte dei proventi dei capi della collezione sarà devoluta al Formentera Seagrass Restoration Programme della MSC Foundation. «Fino al 27 gennaio la Domination Experience coinvolgerà i visitatori di Rinascente a 360 gradi - conclude Andrea Guanci, direttore marketing di Msc Crociere -. Il mare è la nostra casa e siamo felici di poterlo portare a Milano. Il nostro obiettivo è che chi passa davanti alle vetrine della Rinascente percepisca la magia e l’emozione di un viaggio a bordo delle nostre navi. Grazie alle partnership con North Sails e Zafferano, con il pop-up store all’interno della Rinascente e fino alle esperienze interattive, vogliamo avvicinare il pubblico al nostro mondo offrendo un assaggio dell’emozione che si prova con le nostre crociere».
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[post_content] => Spazi culturali d'avanguardia, installazioni uniche, collezioni di prestigio e mostre visionarie. Con Visit Emilia, un percorso tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia per esplorare le nuove forme di creatività e innovazione.
Il viaggio nello Slow Mix inizia da Piacenza e si conclude a Reggio Emilia, passando per Parma e toccando tutte le meraviglie di un territorio che guarda al futuro senza dimenticare le sue radici.
Si può partire da Piacenza, dove la Galleria Ricci Oddi accoglie con uno dei suoi tesori più enigmatici: il Ritratto di Signora di Gustav Klimt, scomparso nel 1997 e ritrovato nel 2019. Questo capolavoro, insieme alle opere di Boldini, Boccioni e Casorati, rende la Galleria un luogo imprescindibile per gli amanti dell’arte.
XNL Piacenza è un edificio che un tempo ospitava gli uffici della società elettrica nazionale Enel e oggi convertito in un luogo di cultura dedicato ai diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Il centro accoglie progetti di alta formazione (“Fare Cinema” - Corso di alta specializzazione in regia cinematografica, con docente di regia per la prossima edizione Giorgio Diritti) e propone attività, atelier e incontri rivolti alle scuole e al pubblico adulto.
E poi c’è Volumnia, una basilica sconsacrata trasformata in uno spazio d’arte unico, dove gli stucchi rinascimentali dialogano con opere contemporanee, in un connubio che lascia senza fiato. Qui si uniscono arte, cultura, vita sociale e cucina contemporanea grazie al recupero della falegnameria del monastero e conversione a ristorante.
C'è inoltre il “Museo della Merda” di Castelbosco dove lo sterco dei bovini diventa energia sostenibile e arte, in una dimostrazione pratica di come anche il materiale più umile possa generare bellezza e innovazione. Il coinvolgimento di artisti internazionali contemporanei del calibro di David Tremlett e Anne e Patrick Poirier, ha permesso di realizzare attività divulgative e di ricerca, oggetti d’uso quotidiano e raccogliere manufatti e storie sugli escrementi nell’attualità e nella storia, per scardinare preconcetti e norme culturali.
Il Castello di San Pietro in Cerro, a pochi chilometri da Piacenza, ospita il MIM – Museum in Motion, una collezione d’arte contemporanea che conta oltre 1.600 opere. Dipinti, sculture e installazioni vengono esposti a rotazione, in continuo movimento come suggerisce il nome stesso, con uno spazio dedicato agli artisti emergenti.
A Bobbio c'è il Museo Collezione Mazzolini. Lo si trova nell’antico monastero di San Colombano. Un tempio dell’arte contemporanea nato dall’unione delle collezioni private della famiglia Mazzolini e del medico Simonetti. Tra i nomi esposti, spiccano De Chirico, Carrà, Baj, Fontana, De Pisis e Sironi.
A Parma invece l’Abbazia di Valserena ospita il CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione). Questo museo-archivio, strutturato in cinque sezioni - Arte, Fotografia, Media, Progetto, Spettacolo - conserva circa 12 milioni di pezzi (tra sculture, dipinti, disegni di oltre 100 artisti, manifesti cinematografici, disegni di satira e fumetto, architettura e design, disegni di moda italiani, film originali e tanto altro).
Inoltre l’APE Parma Museo, centro culturale dedicato a mostre, performance ed eventi che, oltre a promuoverne la valorizzazione attraverso mostre periodiche, ha scelto di intitolare agli artisti di origine parmigiana Amedeo Bocchi e Renato Vernizzi, le eleganti sale polifunzionali stabilmente dedicate all’esposizione dei suoi capolavori, soggetti a rotazione nel tempo.
A pochi metri di distanza, a Palazzo Tarasconi, edificio del XVI secolo, oggetto di uno scrupoloso intervento di recupero e restauro, l’arte contemporanea prende vita in uno spazio dal fascino storico. Il palazzo ospita mostre di arte contemporanea e street art.
Sempre a Parma, il Complesso Monumentale della Pilotta unisce arte antica e moderna. Da non perdere l’installazione luminosa di Maurizio Nannucci, Time past, present and future, che illumina il cortile principale con un messaggio profondo.
A Mamiano di Traversetolo la Fondazione Magnani Rocca accoglie opere di Monet, Morandi e Burri, affiancate da esposizioni temporanee di grande prestigio.
Il viaggio si conclude a Reggio Emilia, città simbolo dell’arte contemporanea. Le eleganti architetture dei tre ponti di Santiago Calatrava e la futuristica Stazione Mediopadana ci danno il benvenuto in una città che sa stupire con le sue forme audaci.
La Collezione Maramotti, ospitata in un ex edificio industriale, è un vero forziere per gli appassionati d’arte. Con oltre 200 opere permanenti, questa collezione attraversa i movimenti più significativi del Novecento, dalla Pop Art all’Arte Povera.
Da non perdere le tre icone di Reggio Emilia: l’opera Whirls and Twirls 1 di Sol LeWitt, che decora la volta della Biblioteca Panizzi.
Il viaggio continua nei Chiostri di San Pietro, il più straordinario complesso monumentale di Reggio Emilia, uno dei più suggestivi del Rinascimento italiano, con una forma che porta la mano inconfondibile di Giulio Romano, centro culturale di rilievo internazionale.
E poi ancora Palazzo Magnani, dello stesso Luigi Magnani della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano (PR), dove le esposizioni avveniristiche fondono arte e teatro e Palazzo da Mosto, una delle più significative dimore reggiane quattrocentesche.
Infine, i Musei civici, da pochi anni hanno inaugurato il nuovo allestimento del secondo piano, su progetto dell’architetto Italo Rota e dei curatori dei Musei Civici, che comprende anche il vasto patrimonio fotografico del progetto di Fotografia Europea e dalle opere, esposte a rotazione, di Luigi Ghirri.
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[post_content] => Importante novità per l'hotel Capo d'Orso di casa Delphina che entra in Leading Hotels of the World: "E' un momento molto significativo per la nostra azienda e il territorio, perché è una pietra miliare di un percorso di sviluppo che sta interessando tutto il Nord Sardegna - sottolinea il direttore generale della compagnia, Libero Muntoni -. Delphina hotels & resorts ha ormai consolidato da tempo la propria proposta a 5 stelle e la filosofia che racchiude un lusso sostenibile e integrato nel territorio, assieme alla genuinità trasmessa dalle tradizioni del luogo. Con questa importantissima affiliazione, e al termine di un cospicuo ciclo di investimenti, il Capo d’Orso di Palau si colloca tra i marchi più blasonati dell’isola, grazie anche all’unicità del suo legame con la natura. Il fatto che la proprietà e la gestione sia 100% locale ci inorgoglisce e ci fa sentire fortemente la responsabilità di essere l’unico Lhw nell’area che va dalla costa Smeralda all’arcipelago della Maddalena”.
In occasione della riapertura prevista a maggio 2025, l’hotel Capo d’Orso punta quindi a soddisfare le esigenze del segmento di fascia alta con numerose camere ristrutturate, tra cui esclusive junior suite Executive e suite Caprera Open Space, tutte rigorosamente vista mare e dal design mediterraneo arricchito da manufatti di artigiani locali. E ciò oltre al restyling delle aree benessere e dei giardini. Investimenti che hanno seguito il completo rinnovamento della palestra sulla scogliera e il rafforzamento dell’offerta golf, con un simulatore professionale per giocare virtualmente sui campi più prestigiosi al mondo.
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Il romantico boutique hotel di Palau è un rifugio di privacy e relax con marina privata e una flotta di imbarcazioni per le isole, tra amache nascoste nel verde e sentieri che conducono al faro, con le spiagge di cala Capra e cala Selvaggia che guardano Caprera fino alla costa Smeralda. L'ospitalità gallurese si percepisce sin dalla colazione, servita al suono di un’arpa nella terrazza con vista sul mare o sull’Ile Flottante, location a pelo d’acqua per esperienze culinarie esclusive. Entrato a far parte della Guida Ristoranti 2025 del Gambero Rosso, il Paguro propone specialità di mare con pescato del giorno: una delle mete preferite dagli yacht che attraccano nella marina privata dell'hotel.
A pochi passi dal mare, il centro thalasso & spa l’Incantu offre un’esperienza rigenerante con piscine di acqua di mare riscaldata e massaggi en plein air tra i profumi della macchia mediterranea. Per gli appassionati di golf, il campo Pitch & Putt a nove buche è immerso nel verde in posizione panoramica con vista sulle isole. E per scoprire le bellezze dei dintorni, voli panoramici o transfer in elicottero dal vicino aeroporto internazionale di Olbia fino a esclusive imbarcazioni con skipper con partenza direttamente dalla marina privata. Tra queste anche il veliero Pulcinella, legno norvegese del 1927 che salpa alla scoperta delle isole dell’arcipelago della Maddalena.
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[post_content] => Riflettori puntati sull'Art Déco nel 2025 di Bruxelles, che celebra il centenario dell’Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne di Parigi, che nel 1925 ha sancito la definitiva affermazione del movimento su scala internazionale.
Ecco allora un ricco programma di eventi che si snoderà per tutto il 2025. “Le iniziative dell’anno Art Déco 2025 seguono il successo dell’anno Art Nouveau 2023 ed i suoi 2 milioni di visitatori dall’estero - afferma Ursula Jone Gandini, direttore Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles -. Mostre, visite guidate, conferenze e aperture straordinarie di edifici normalmente chiusi al pubblico offriranno un’occasione preziosa per riappropriarsi di una parte della storia collettiva e comprendere meglio la filosofia e le peculiarità del movimento, proponendo agli appassionati anche nuovi stimoli e prospettive inedite. Parallelamente, sono previste attività collaterali dedicate alle famiglie e ai neofiti, che consentiranno a tutti di conoscere e apprezzare pienamente la straordinaria ricchezza architettonica e artistica di Bruxelles”.
Tra le prime iniziative in programma, la mostra “Echoes of Art Déco”, ospitata fino al 25 maggio nella splendida Villa Empain; dal 26 gennaio al 2 febbraio, la 70° edizione di BRAFA Art Fair, celebre mostra-mercato annuale dedicata all’antiquariato e all’arte moderna, con elementi di design e arte etnica, ospiterà 130 espositori da 16 paesi, per un totale di oltre 20 tipologie di opere.
Art Deco Festival 2025 – weekend dal 15 al 30 marzo: anche quest’anno, il Banad Festival invita a scoprire i tesori dell’architettura Art Nouveau e Art Déco della regione di Bruxelles-Capitale, con un focus particolare proprio sull’Art Déco.
Nei mesi estivi, si potranno visitare “Camouflage”, mostra in scena al Museo Horta che si interrogherà sul ruolo delle donne nell’arte durante il periodo tra le due guerre, e “Attorno all'Art Déco. Sculture del periodo tra le due guerre”, esposizione immersiva di sculture nei Giardini Van Buuren.
Da giugno a fine anno, invece, il museo BELvue presenterà “Art Déco. Lo stile di una società in trasformazione” che affronterà le dinamiche della transizione tra Art Nouveau e Art Déco, alla luce dei cambiamenti sociali dell’epoca.
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[post_content] => Il Natale alla Spezia: 100 eventi in un mese organizzati che compongono un ricco programma di spettacoli, eventi, musica, balli che avranno luogo in tutta la città.
«Per celebrare al meglio l'atmosfera del Natale - spiega il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - abbiamo organizzato un calendario ricco di eventi pensati per coinvolgere ed emozionare grandi e piccoli. Le nostre mostre di altissimo livello nei Musei, come il Lia, il CAMeC, l’Etnografico e gli altri, si affiancano a iniziative come il Trac Festival, il circo contemporaneo nello chapiteau al Pin, concerti, musica dal vivo, laboratori per bambini, sfilate, mercatini e gli immancabili appuntamenti con Babbo Natale in piazza Europa. Fino al 6 gennaio, la Spezia offre 100 motivi per essere visitata, divertirsi e fare shopping, con un’attenzione particolare alla mobilità sostenibile. È infatti possibile raggiungere comodamente il centro storico grazie al servizio navetta, collegato ai parcheggi di interscambio in piazzale Pozzoli e piazza D'Armi, gratuiti per 12 ore, recentemente entrati in funzione».
Un programma che vedrà protagonisti i Musei e le biblioteche civiche che propongono oltre 60 appuntamenti per una ricca agenda di laboratori didattici pomeridiani in tutte le strutture dal tema “Divertiamoci imparando” per promuovere la conoscenza della storia, cultura e identità della Spezia attraverso attività ludiche nei musei e l’importanza della lettura soprattutto fra i più piccoli nelle biblioteche, con anche incontri di lettura condivisa specifici per persone adulte alla Biblioteca Civica “P. M. Beghi”. Non solo, continuano sia nella Mediateca Regionale Ligure “S. Fregoso” sia nella Biblioteca Civica “U. Mazzini” gli incontri di “Libriamoci – autori del Golfo”: incontri con scrittori locali in dialogo con autorevoli esponenti della comunità culturale spezzina.
Accanto a tutto questo le mostre attualmente in corso: al CAMeC – Centro d’Arte Moderna e Contemporanea “Nuova esposizione della Collezione permanente a cura di Gerhard Wolf”; al Museo Civico “Amedea Lia”, “L’arte di viaggiare. L’Italia e il Grand Tour” fino al 12 gennaio 2025 e dal 14 dicembre 2024 “L’Adorazione dei pastori di Luca Cambiaso”; al Museo Civico del Sigillo la splendida e unica collezione civica permanente; Museo Civico Etnografico “Giovanni Podenzana”, “En Garde! Manifatture artistiche, materiali preziosi e ritualità tradizionali nelle antiche armi del Museo Civico” e “Venite Adoremus. Un presepio di tradizione genovese al Museo” fino al 6 gennaio 2025. Alla Palazzina delle Arti le due mostre permanenti “Agostino Fossati (1830 - 1904). La Spezia e il suo golfo nell’Ottocento” e “La Città che cambia. La Spezia da Agostino Fossati ai giorni nostri”. Infine al Museo Archeologico del Castello San Giorgio – collezione civica permanente
Ma anche l’apertura nei fine settimana del ricovero antiaereo Quintino Sella che, grazie alle installazioni multimediali presenti, farà vivere un’esperienza unica ai visitatori. E ancora grandi spettacoli al “nuovo” Teatro Civico inseriti nella stagione teatrale e quelli itineranti con i trampolieri acrobati e saltimbanchi, musica, concerti, il trofeo di Natale del Palio del Golfo in passeggiata Morin, le mostre, gli spettacoli al Teatro Civico e il ritorno del TRAC festival. Le proloco che animeranno i borghi spezzini ed infine, per il mese di dicembre, la grande festa organizzata dall’Amministrazione Peracchini il 31 dicembre in Piazza Europa per salutare il 2023 e dare il benvenuto al 2024.
E per agevolare l’ingresso in città da quest’anno si possono utilizzare i dei due parcheggi di interscambio di Piazza Pozzoli e Piazza D’armi che grazie ai lavori da poco terminati hanno consentito di avere quasi 800 posti auto disponibili gratuiti ad un passo dalla città con un servizio di collegamento tramite bus navetta gratuito che proprio nel peridio natalizio verrà esteso il servizio anche la domenica a partire da domenica 8 dicembre e fino a domenica 5 gennaio 2025 (comprese).
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[post_content] => Dal 30 novembre al 14 dicembre 2024 aprono eccezionalmente al pubblico con visite guidate i bunker antiaerei della 2° Guerra mondiale di Ponte San Pietro e di Dalmine in provincia di Bergamo; di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano e quello di Brescia.
Bunker 1944 si propone di recuperare, valorizzare, mettere in rete e rendere fruibili, grazie a visite guidate, alcuni rifugi antiaerei della Lombardia per farli conoscere attraverso un percorso tra storia, memoria e forti emozioni. Durante i tour guidati si vive un’esperienza sicuramente non convenzionale, intensa e dal sicuro coinvolgimento emotivo che vuole rendere le persone più consapevoli del significato della guerra e della privazione della libertà.
Con Bunker 1944 si ricostruisce, inoltre, un pezzo di storia importante e significativa del territorio e delle sue comunità. Nei rifugi è possibile vedere fotografie e oggetti d’epoca per rivivere, anche tramite suggestioni visive e sonore, la tragica esperienza della guerra e dei bombardamenti.
«Riapriamo i bunker – spiega Giorgio Ravasio, ideatore del progetto Bunker 1944 e presidente dell’Associazione Crespi d’Adda che con l’associazione T-essere si propone di far conoscere e valorizzare luoghi, anche minori, di interesse storico per renderli fruibili evitandone lo stato di degrado e abbandono – perché la cultura è, oggi più che mai, sotto attacco ed è simbolico per noi ridare voce a chi ha vissuto la paura, l’ansia, lo sgomento in luoghi come questi, perché esistono luoghi bombardati e persone che soffrono e che si rifugiano sottoterra per sopravvivere. A volte, però, come da noi il bunker è soltanto psicologico ed è necessario uscire dalle tenebre per riportare alla luce l’importanza della conoscenza e della cultura che sono una delle cure più potenti contro l’odio, la malignità e l’ignoranza».
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[post_content] => Due nuovi bandi di gara e cinque nuovi maestri artigiani Wonder. Mano a Mano, il progetto veneziano della fondazione The Place of Wonders, la realtà di corporate social responsability del marchio italiano The Hospitality Experience, conferma la seconda edizione dell'iniziativa per l'anno 2024/2025. Nel ruolo di ambassador, il Londra Palace Venezia, con affaccio su Riva degli Schiavoni, e Venezia da Vivere, partner nella selezione degli artigiani.
Sotto la direzione di Michela Canzi Blanc, la fondazione eroga inoltre sei nuove borse di studio a totale copertura dei costi dei corsi dedicati alla formazione di giovani studenti, così da garantire accesso alle più antiche tecniche del saper fare di maestri artigiani veneziani. Di queste, quattro sono nuovamente dedicate all'arte delle perle di vetro, dichiarata Patrimonio culturale immateriale dall'Unesco nel 2020, sotto la guida di Alessia Fuga, designer e insegnante di tecniche di lavorazione a lume, e di Marisa Convento, artista nota per le sue creazioni con perle di Murano nonché una delle ultime Impiraresse.
I cinque nuovi maestri artigiani che entrano a far parte di Mano a Mano sono invece Lunardelli Venezia, dal 1967 punto di riferimento in Laguna per la lavorazione del legno; Arzanart, laboratorio artistico che crea carta marmorizzata artigianale, utilizzando la tradizionale tecnica veneziana risalente al diciassettesimo secolo; Saverio Pastor, uno degli ultimi maestri remèri, dedito alla creazione artigianale delle forcole e dei remi veneziani; Giuliana Longo, erede della famiglia Longo che dal 1901 confeziona i tradizionali cappelli da gondoliere e creazioni su misura; Martina Vidal, che reinterpreta in chiave moderna la tradizione del merletto buranese.
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[post_content] => Il circolo golf Villa d'Este torna nel perimetro dell'omonimo resort sul lago di Como. Il gruppo a monte di una delle più celebri strutture ricettive italiane è tornato infatti a esserne il socio principale, acquistando la maggioranza delle azioni e finalizzando un’operazione durata qualche mese. “Il Golf Villa d’Este rappresenta un importante tassello che torna a far parte del gruppo dopo molti anni e ne siamo profondamente orgogliosi - sottolinea il presidente del consiglio di amministrazione di Villa d'Este s.p.a., Giuseppe Fontana -. Ci impegneremo per continuare a valorizzare quella che è un’eccellenza del nostro territorio e un patrimonio per tutti noi di cui ci sentiamo custodi”.
Con la sua apertura nel 1926, il Villa d’Este è il settimo golf più antico d’Italia. Da subito scenario dei più prestigiosi tornei internazionali, a partire dal 1928 è stato ben 12 volte palcoscenico degli Open d’Italia, vantando il primato come il circolo d’Italia con più edizioni disputate. Contribuiscono al suo lustro anche numerose edizioni dei campionati internazionali dilettanti, sia maschili sia femminili, disputate a partire dal 1932. Il Golf Villa d’Este ospitò magnati d’Europa e del mondo, casate reali dai Borbone ai Windsor, tante stelle del cinema come Gregory Peck e protagonisti dell’industria mondiale come John Heinz, il re delle salse, e Sergio Arcellaschi, premiato per la sua quarantennale fedeltà a Villa d’Este. Disegnato nel 1926 da Peter Gannon, copre una distanza di 5.760 metri per un par del campo di 69 colpi. Diciotto buche, costellate di ostacoli naturali accuratamente studiati. Una cornice naturalistica e paesaggistica tra le più suggestive al mondo: oltre 30 mila alberi (pini, castagni, betulle), le Prealpi sullo sfondo e scorci del lago di Montorfano.
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