22 December 2025

Osservatorio Trivago, tariffe hotel più care del 15% in estate

spiaggia mare ItaliaMare Italia protagonista dell’estate 2015 e prezzi hotel in crescita del 15% rispetto al 2014: è quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio trivago. In testa alla classifica delle 15 mete italiane più ricercate tra luglio e agosto si piazzano Rimini-Riccione-Lido di Jesolo. Vari sali e scendi si rilevano dalla settima posizione di Otranto in poi, oltre all’ingresso in classifica di Tropea e Porto Cesareo. Tra le città europee, Barcellona conquista ancora una volta la vetta più alta del podio, seguita da Parigi e Londra. La novità è il balzo al sesto posto di Milano, solitamente “relegata” nel gruppo delle destinazioni meno ricercate per il periodo estivo. Dopo un avvio sottotono, Expo ha dimostrato la sua forza attrattiva che oggi porta la città meneghina ad essere la meta più ricercata dagli italiani tra settembre e ottobre. Venezia, meta classica per i turisti italiani, esce a sorpresa dalla top 15 dell’estate, facendo spazio all’avanzata di Napoli al penultimo posto. Le rilevazioni del trivago Hotel Price Index (tHPI) sui prezzi delle strutture ricettive tra luglio e agosto evidenziano una crescita media delle tariffe del 15% rispetto al 2014. Lo scorso anno lo scarto sul 2013 era stato del 3%. Tra le destinazioni italiane più ricercate, è Porto Cesareo a registrare il maggior incremento delle tariffe sul 2014 (28%), seguita da Milano, dove l’aumento dei prezzi si attesta in media al 28% contro il 6% dello scorso anno.

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Un Natale che non ostenta, ma invita: ad ascoltare, a condividere, a respirare un’atmosfera che avvicina più che mai alle radici del Paese.\r\nCetinje: la grazia discreta dei mercatini nella capitale storica\r\nCetinje è il luogo in cui tradizione e spiritualità trovano il proprio equilibrio naturale. Nel periodo natalizio, questa piccola città elegante, incastonata ai piedi del Lovćen, sembra un rifugio creato apposta per chi vuole vivere l’inverno con lentezza. Le sue strade storiche si illuminano di decorazioni sobrie, i piccoli mercatini si riempiono di artigiani locali, e le piazze si trasformano in salotti all’aperto dove incontrarsi, ascoltare musica e gustare specialità montenegrine.\r\n\r\nQui il Natale non è spettacolare, ma profondamente autentico. Tutto profuma di tradizione: dal miele e i formaggi di montagna ai dolci preparati secondo ricette antiche. 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È un Natale che accoglie, che invita a vivere la città in un modo diverso, più intimo e sorprendentemente caldo anche in pieno inverno.\r\nLovćen innevato: dove il silenzio diventa spiritualità\r\n\r\n\r\nSopra Cetinje si alza il profilo imponente del Lovćen, montagna simbolo del Montenegro. In inverno, quando la neve ne ricopre i crinali e il cielo assume sfumature perlacee, il parco nazionale si trasforma in uno dei luoghi più poetici del Paese.\r\n\r\nLa strada che sale verso il Mausoleo di Njegoš, con i suoi tornanti e i suoi panorami mozzafiato, diventa un viaggio nella quiete. Qui l’inverno è fatto di silenzi profondi, di aria sottile e di un senso di contemplazione che appartiene solo ai luoghi in cui la natura domina completamente il paesaggio. È un’esperienza che parla di spiritualità anche senza simboli religiosi: basta alzare lo sguardo, osservare il fiato che si condensa nell’aria e lasciarsi avvolgere dalla montagna per capire che la bellezza può essere un atto di fede.\r\nTradizioni che uniscono: il calore di un Paese che accoglie\r\nLe feste in Montenegro sono intrise di riti che raccontano l’essenza del Paese. Uno dei più sentiti è il badnjak, la tradizione della quercia bruciata la sera della vigilia ortodossa, simbolo di prosperità e rinascita. È un momento comunitario, semplice e potente, che riunisce famiglie e vicini attorno alla stessa fiamma.\r\n\r\nMa il calore più grande è quello dell’ospitalità montenegrina: tavole che si imbandiscono, porte che si aprono, sorrisi che arrivano prima delle parole. 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