22 agosto 2023 09:57
Leolandia punta a chiudere l’anno a 40 milioni di euro di fatturato e 1 milione di visitatori. Una previsione che poggia su un bilancio di mezza estate decisamente positivo. Nella prima parte dell’anno, il parco lombardo registra infatti performance in crescita rispetto al 2022 e sostanzialmente allineate al 2019.
Decisiva si è confermata in particolare la scelta di modulare l’offerta sulla base di un clima sempre più estremo, rendendo il parco attrattivo sia durante le lunghe ondate di calore, sia nel caso di maltempo. Nello specifico, con il Golfo del Drago Marino inaugurato a inizio estate, per un investimento di 5 milioni di euro, Leolandia ha aumentato del 33% l’offerta di aree bagnate, per un totale di oltre 10 mila metri quadrati, tra piscine per bambini, giochi d’acqua e vere e proprie giostre acquatiche. Il parco continua inoltre a dedicare ampie risorse alla programmazione di spettacoli, eventi, intrattenimenti dal vivo e attrazioni al chiuso, che permettono di ripararsi continuandosi a divertire anche nel caso di temporali.
“Gli investimenti degli ultimi anni, uniti all’efficientamento delle spese, ci hanno permesso di incrementare significativamente i margini operativi lordi (ebitda), che quest’anno, stando alle nostre previsioni e all’attuale andamento, cresceranno del 15% rispetto al 2022 – spiega il presidente di Leolandia, Giuseppe Ira -. Dai tempi della pandemia abbiamo dovuto immettere liquidità per tenere aperta la struttura: ancora oggi tutto quello che incassiamo viene reinvestito per migliorare il parco. Entro il 2025 sorgeranno due nuove aree acquatiche, con attrazioni dedicate a una fascia di bambini più grandi, fino ai 12 anni. Abbiamo in programma investimenti per 20 milioni di euro, destinati a rendere il parco sempre più attrattivo su scala internazionale. Già oggi, più della metà degli ospiti proviene da fuori regione e dall’estero. Per accoglierli ci appoggiamo ad alberghi convenzionati, ma non escludiamo di costruire delle unità alberghiere di proprietà”.
Sul fronte lavoro, tuttavia, nonostante i numeri siano quelli di una grande azienda, Leolandia, che in alta stagione coinvolge oltre 600 dipendenti, nel corso degli ultimi due anni ha riscontrato crescenti difficoltà nell’attività di ricerca e assunzione del personale. In passato gli inserimenti erano previsti in due momenti dell’anno: in primavera per la stagione estiva e in autunno per quella invernale, ora l’attività è costante. “Trovare personale è diventato un lavoro certosino – prosegue Ira – anche perché non siamo inseriti in un territorio a vocazione turistica e subiamo la concorrenza di tutto il sistema produttivo lombardo. Il bacino di studenti universitari che prima erano soliti arrotondare lavorando nel parco, specialmente in estate, si sta assottigliando. Nonostante i contratti, inoltre, c’è sempre qualcuno che rinuncia all’improvviso. Per ovviare al problema, abbiamo messo in campo diverse strategie: abbiamo esteso la stagione, che quest’anno è partita a metà febbraio e si concluderà dopo l’Epifania, per garantire periodi di occupazione più lunghi. Ma offriamo anche maggiore flessibilità ai lavoratori, nell’ottica di garantire il miglior bilanciamento possibile tra lavoro e vita privata. Stiamo pure studiando la possibilità di mettere a disposizione degli alloggi per chi proviene da fuori”.
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[post_content] => “Ischia is more”: non semplicemente isola del benessere termale, ma del “benvivere”. Con questo slogan si presenta al mercato e ai media la piattaforma nata durante il periodo del Covid dall’iniziativa di alcuni imprenditori ischitani, volta a valorizzare l’immagine della destinazione e a rafforzarne il posizionamento sulla mappa turistica nazionale e internazionale.
Con un territorio di 43 km quadrati che sale dal mare alla montagna, ricchissimo di acque termali curative, l’isola ha tante frecce al suo arco: una stagionalità lunga (da Pasqua a fine ottobre), una consolidata offerta termale, un patrimonio storico-artistico millenario, una lunga tradizione nei settori dell’ospitalità e nell’enogastronomia. Con una carta in più: l’autenticità dei luoghi e la genuinità delle esperienze che si possono fare in un territorio dove oltre 60 mila persone vivono tutto l’anno.
E proprio sull’autenticità punta il “racconto” della destinazione promosso da Ischia is more, come è emerso dalla presentazione dell’iniziativa organizzata a Milano, a Palazzo Kiton, a cui hanno partecipato Pietro Scaglione, presidente di Ischia Is More, Francesco De Siano, co-owner e sales director del San Montano Resort & Spa, Gaetano Regine, co-owner e gestore del Beach Club Giardino Eden e il sindaco di Ischia Porto (una delle sei municipalità dell’isola), Enzo Ferrandino.
Dalle loro testimonianze è emerso un quadro turistico in evoluzione e ricco di potenzialità, anche sul fronte dei Paesi esteri di provenienza dei visitatori, che fino a oggi ha visto una netta predominanza del mercato tedesco: «Negli ultimi anni stanno crescendo gli arrivi da Usa, l’Australia e il Regno Unito. A far conoscere la destinazione in questi mercati hanno contribuito il successo internazionale de “L’amica geniale”, gli articoli dedicati a Ischia su Travel&Leisure e sul New York Times e il programma tv Searching for Italy di Stanley Tucci, noto attore e gourmand statunitense di origine italiana» hanno raccontato Siano e Scaglione.
Per il futuro, si punta più sulla qualità che sulla quantità, anche per scoraggiare l’overtourism: «Negli ultimi anni le presenze si sono attestate a circa 3,5-4 milioni l’anno, cifre molto lontane dai record storici raggiunti nei primi anni Duemila, oltre 6 milioni. Ma abbiamo guadagnato in vivibilità: così i nostri ospiti possono far esperienza dell’isola proprio come se fossero dei residenti temporanei» ha sottolineato Ferrandino. Un occhio di riguardo è al turismo di lusso, ma sempre preservando l’autenticità delle esperienze e il rapporto con il territorio.
Uno degli obiettivi è la completa destagionalizzazione dell’offerta, puntando sulle forme di turismo slow, dall’enogastronomia alle attività open air, che sono praticabili 12 mesi l’anno. Ischia ha una crescente reputazione come wine destination, grazie all’antica tradizione dei vini vulcanici, coltivati su terrazzamenti a picco sul mare, e oggi diverse aziende vinicole locali offrono attività enoturistiche di vario genere, dalle classiche degustazioni in cantina alle escursioni fra le vigne. E proprio il trekking è un’altra nicchia di prodotto in crescita, che ha il suo punto forte nella possibilità di abbinare mare e montagna.
(v.p.)
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Al centro dell’iniziativa, ideata e organizzata dal comune di Livorno, l’ambiente, la sostenibilità e l’economia declinati sul tema del mare e dell’acqua. Quattro giorni di convegni scientifici, iniziative culturali, turistiche sportive per affrontare in modo efficace le criticità comuni a tante aree costiere, aiutando a rendere più sostenibile il rapporto fra uomo, mare e acqua.
«Una bella idea, destinata a diventare un punto di riferimento per valorizzare ciò che il mare rappresenta per tutta la Toscana, e in particolare per Livorno, che incarna il simbolo dell’approccio toscano al mare, sia dal punto di vista commerciale che dello sviluppo portuale – spiega il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani intervenuto alla prima posa della pietra della Darsena Europa - Si tratta del varo di un progetto europeo che rivoluzionerà gli scambi e i rapporti commerciali con il mondo intero, valorizzando Livorno non solo sotto l’aspetto turistico e balneare, ma anche per il suo straordinario patrimonio storico, che sempre più la rende fonte di attrazione».
La Biennale del Mare permetterà di consolidare, nel corso dei prossimi quattro anni, il profilo di Livorno come capitale della costa toscana e, al tempo stesso, proiezione di una Toscana che guarda al mondo grazie al suo porto e al suo mare.
L’iniziativa ha potuto contare anche sul contributo delle due co-ideatrici Barbara La Comba e Anna De Biasi e sull’essenziale sostegno di importanti stakeholder pubblici e privati che hanno creduto nella sua realizzazione. A seconda dei contesti, il taglio sarà scientifico, tecnico o promozionale. Ma Blu Livorno guarda da subito al grande pubblico con un’importante attività culturale, divulgativa e di intrattenimento sul tema che si espliciterà attraverso mostre, iniziative di spettacolo, proposte food sostenibili, attività sportive e di scoperta del territorio in chiave turistica con visite alle attrazioni storico-architettoniche legate al mare e all’acqua.
«In questi anni – ha spiegato il sindaco di Livorno Luca Salvetti- abbiamo inteso lavorare su due aspetti: identità della città e visione del futuro. Identità e visione per Livorno naturalmente non possono prescindere dal mare e dall'acqua da qui parte l'idea della biennale del mare. Con la prima edizione di Blu Livorno, Biennale del mare e dell' acqua abbiamo voluto creare qualcosa di livello che riguardasse due degli aspetti fondamentali che sono nel dna della città di Livorno: il rapporto con il mare e l'importanza dell'acqua. Un evento sostenuto dalla commissione europea e dal ministero del mare e del ministero dell'ambiente, mentre a livello regionale c'è stata piena adesione da parte del presidente Giani. Anche a livello locale abbiamo trovato porte aperte da parte di tutti i soggetti coinvolti. Tutti hanno voluto offrire il proprio contributo».
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[post_content] => Demoskopica stima 65,8 milioni di arrivi e 267,4 milioni di presenze. In crescita anche la spesa turistica: 39 miliardi di euro pari ad un +0,9% rispetto alla scorsa stagione estiva. In ripresa anche il mercato domestico: +5,5% per gli arrivi e +4,9% per le presenze. Demoskopika: «Dovrebbe essere un’estate positiva per il turismo italiano. Ma i segnali sono chiari: servono strategie più lungimiranti per evitare che l’aumento dei costi, a partire da quelli legati al trasporto, vanifichi il potenziale economico della stagione».
L’imminente stagione estiva segnerebbe un andamento al rialzo dei flussi turistici in Italia: 65,8 milioni di arrivi e 267,4 milioni di presenze, con un incremento rispettivamente pari al 3,4% e al 2,1% rispetto
alla stagione estiva del 2024, segnata da 63,6 milioni di arrivi e quasi 262 milioni di pernottamenti. In altri termini, a optare per una vacanza nelle località del Belpaese, tra giugno e settembre, sarebbero circa 2,2 milioni di turisti in più generando un incremento di 5,4 milioni di notti nel comparto alberghiero ed extra-alberghiero.
Le stime segnerebbero una ripresa del mercato domestico con 30,1 milioni di arrivi e 129,5 milioni di presenze registrando una tendenza al rialzo rispettivamente pari al 5,5% e al 4,9%. Sul versante dell’incoming, che rappresenta una quota del 51,6% del totale delle presenze, si registrerebbe, un andamento più stabile rispetto alla stagione estiva dell’anno precedente. In particolare, a optare per una destinazione italiana sarebbero 35,7 milioni di stranieri con un incremento dell’1,7% del dato complessivo degli arrivi previsti, generando poco meno di 138 milioni di pernottamenti (-0,4%).
Spera turistica
E, infine, i flussi in Italia potrebbero generare una spesa turistica diretta pari a 39 miliardi di euro con una variazione in crescita dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. È quanto emerge dalla consueta nota previsionale “Turism Forecast summer” dell’Istituto Demoskopika che ha stimato i principali indicatori turistici: arrivi, presenze e spesa turistica diretta.
«Sarà un’estate positiva per il turismo italiano – sottolineano i ricercatori dell’Istituto Demoskopika – con numeri che indicano una tendenza in crescita, confermando la buona salute del comparto. Un incremento significativo che si traduce in più fiducia, più movimento e più economia per i territori. Più cauta la dinamica degli stranieri – precisano ancora gli autori dello studio – che continuano comunque a scegliere l’Italia con 35,7 milioni di arrivi previsti, ma con un lieve calo delle presenze complessive.
Il dato suggerisce che i viaggiatori internazionali, pur restando affezionati alla destinazione Italia, tendano a ridurre la durata del soggiorno, forse per l’effetto combinato dei costi e della competizione crescente di altri Paesi. E proprio la spesa turistica, rappresenta un punto chiave, registrando un incremento rispetto al 2024.
Ma i segnali sono chiari: servono strategie più lungimiranti per evitare che l’aumento dei costi, a partire da quelli legati al trasporto, vanifichi il potenziale economico della stagione. Una governance più reattiva e, soprattutto, proattiva è oggi più che mai necessaria. Investire in qualità, innovazione e sostenibilità dell’offerta turistica – concludono i ricercatori di Demoskopika - potrebbe essere la chiave per trasformare questa crescita quantitativa in un vero salto di valore per il turismo italiano».
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[post_content] => Grande apprezzamento per la qualità e la varietà delle offerte turistiche è stato espresso dai 18 buyers internazionali e dalla stampa ospitati del Distretto turistico Sicilia Occidentale in un tour organizzato da ItaliAbsolutely che si è appena concluso e che ha permesso loro di immergersi a 360° nelle maggiori attrattive turistiche offerte dal territorio. Gli ospiti hanno avuto l’opportunità di scoprire borghi storici e città, paesaggi e natura, archeologia, musei, saline e realtà vitivinicole del territorio.
“Un’importante iniziativa di incoming che ha richiesto molto impegno e molta collaborazione – ha affermato la presidente del Distretto Rosalia D’Alì – Abbiamo voluto dare sostegno concreto a tutto il comparto turistico, dagli operatori delle strutture ricettive, ai ristoratori e a tutti coloro che operano nel settore. Abbiamo proposto molti itinerari e riscontrato grande entusiasmo. Il supporto dei componenti del consiglio di amministrazione, del comitato tecnico, dei soci e degli sponsor tecnici che hanno collaborato è stato decisivo per la buona riuscita della manifestazione e per questo li ringrazio sentitamente. Abbiamo dimostrato che l’area della Sicilia occidentale è una destinazione unica in cui i turisti possono venire tutto l’anno”.
Ospitalità e promozione
L’ospitalità, la promozione della Sicilia Occidentale con la conseguente possibilità di commercializzare le offerte turistiche per circa ottanta operatori turistici locali e le esperienze proposte sono stati gli obiettivi del tour che ha registrato grande interesse dei buyer provenienti da Lituania, Romania, Polonia, Spagna, Olanda, Turchia, Svezia Belgio, Regno Unito, Belgio, Croazia e Canada.
Da Mothia al Parco archeologico di Segesta, dal golfo di Castellammare, Scopello, all’agro ericino, San Vito Lo Capo, Mazara del Vallo, i tramonti alle saline, visite nelle città e nei musei, outdoor e sport all’aria aperta, gli ospiti hanno potuto conoscere ogni angolo della provincia seguendo tre programmi distinti. Il tour dei giornalisti della carta stampata, radio e riviste specializzate, ha avuto invece un taglio culturale con la visita ai musei di Gibellina, Trapani, Mozia, Museo del Satiro e Chiesa dove sono custoditi i Misteri oltre che visite alle città e al borgo di Erice.
Il Distretto Turistico Sicilia Occidentale sta lavorando ad altre iniziative specifiche nella direzione della trasformazione in corso da dmo a dmc, con un portale turistico già ricco di offerte che ha incontrato il favore di molti operatori. E il tour appena concluso, facendo incontrare direttamente la domanda e l’offerta, è stata una delle prime azioni concrete volte a dare una svolta nella strategia turistica della destinazione West of Sicily ormai consolidata.
Scopri di più sui fam trip di ItaliAbsolutely
Per organizzare il tuo fam trip con i buyer esteri scrivi a marketing@italiabsolutely.com
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Parabola ascendente per eHotelXML, il broker alberghiero online di Volonline Group che - con oltre 120 clienti nel mondo tra tour operator, ota e bed bank - assume un ruolo sempre più strategico nel contesto del gruppo guidato da Luigi Deli, impegnato nella transizione digitale.
«Da gennaio ad aprile il partito realizzato da eHotelXml ha triplicato quello consolidato nell’intero 2024, posizionandosi come uno dei principali supplier di Volonline Group e una delle nostre business unit con il maggior numero di passeggeri - ommenta Luigi Deli, founder e ceo -. La piattaforma Xml di Volonline Group è fondamentale nella digitalizzazione dei processi di distribuzione, commercializzazione e vendita, sulla quale il gruppo punta da sempre. Grazie a un fatturato in crescita e uno share dell’8% del giro d’affari del gruppo, il breakeven point è tale da permettere a eHotelXml di compiere investimenti in autonomia rispetto a Volonline Group».
Oggi eHotelXml ha un reparto prodotto e programmazione guidato da Gianni Galli, che è anche product manager di Teorema Vacanze, coadiuvato da tutti i pm del tour operator e da specialisti di supply chain digitali. Sono infatti migliaia gli hotel singoli contrattualizzati, oltre alle catene alberghiere connesse direttamente al web-service del gruppo, che rendono l’offerta di Volonline Group sempre più competitiva e unica sul mercato italiano.
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«eHotelXml sta investendo anche in ambito commerciale: di recente è entrato nel team Francesco Catalano in qualità di head of global business development, che si occuperà di sviluppo internazionale e della strategia commerciale di tutte le soluzioni di distribuzione sviluppate dal gruppo - afferma Luca Adami, brand general manager di eHotelXml -. Catalano vanta un lungo percorso in ambito internazionale in Transhotel, HotelBeds, Tourico e TeamAmerica e ottime competenze in ambito flussi e sviluppo. Una figura necessaria per eHotelXml, perché ben il 90% delle vendite proviene dall’estero. Contiamo su circa 120 clienti da 25 paesi, in maggior parte tour operator e network, seguiti da banche letti. Da gennaio ad aprile le destinazioni più gettonate in termini di prenotazioni alberghiere sono state Giappone, Emirati, USA, Spagna, Italia, Egitto, Francia, Maldive, Portogallo, Thailandia confermando il dna leisure del nostro prodotto. Sulla piattaforma i nostri clienti possono trovare oltre 25 channel manager attivi che contribuiscono a un costante sviluppo di prodotto e oltre 80 catene alberghiere contrattualizzate».
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[post_content] => Lanzarote celebra il trentesimo anniversario della firma della prima Carta mondiale del turismo sostenibile, avvenuta nel 1995 presso i Jameos del Agua, una delle opere più significative di César Manrique, artista simbolo di Lanzarote e figura chiave nella valorizzazione del territorio.
L’evento commemorativo ufficiale si terrà il 2 luglio e vedrà la partecipazione di istituzioni, esperti internazionali e rappresentanti del settore, con l’obiettivo di riaffermare l’impegno verso un turismo sostenibile, in linea con gli ‘Obiettivi di Sviluppo Sostenibile’ dell’Onu e gli accordi di Glasgow per la decarbonizzazione. Durante tutto l’anno sono previsti anche incontri e attività che coinvolgeranno istituzioni, operatori del settore turistico e comunità locali, con l’obiettivo di riflettere sui progressi compiuti e sulle sfide future del turismo sostenibile a livello globale.
«Lanzarote ha una responsabilità storica e un dovere verso il futuro - sottolinea Oswaldo Betancort, presidente del Cabildo di Lanzarote e consigliere per il turismo -. Trent’anni fa abbiamo tracciato un percorso che oggi, più che mai, dobbiamo continuare a percorrere con coraggio, innovazione e rispetto per la nostra identità e il nostro paesaggio».
«Questo anniversario rafforza la vocazione dell’isola come destinazione pioniera, dove turismo, cultura e natura convivono in equilibrio - commenta Héctor Fernández, direttore generale di Spel-Turismo Lanzarote -. "Sarà il punto di partenza per nuove azioni strategiche a favore di un turismo più consapevole e responsabile».
Dichiarata Riserva della Biosfera dall’Unesco nel 1993 e prima destinazione certificata da Biosphere Responsible Tourism nel 2015, Lanzarote rappresenta un esempio virtuoso di sviluppo sostenibile, frutto dell’impegno costante della popolazione per la salvaguardia del territorio. Tra gli esempi concreti di sostenibilità che coniugano rispetto per l’ambiente, valorizzazione culturale e partecipazione della comunità locale, spiccano il Parco Nazionale di Timanfaya, il Cact (Centro d’Arte, Cultura e Turismo), la viticoltura tradizionale della Geria, gli eco-alloggi e numerose attività a basso impatto diffuse sull’isola.
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[post_content] => Flynas punta a raccogliere fino a 4,1 miliardi di riyal (1,1 miliardi di dollari) attraverso un'Ipo che mette sul mercato una quota del 30% del capitale del vettore: si tratta della prima Ipo di una compagnia aerea del Golfo in quasi due decenni.
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[post_content] => Si allenta il braccio di ferro tra la Cina e Boeing: il Paese, secondo quanto anticipato da Bloomberg, avrebbe già rimosso il divieto imposto alle compagnie aeree cinese di ricevere aeromobili dalla casa costruttrice statunitense.
Il blocco alle consegne Boeing era stato imposto in seguito alla decisione dell'amministrazione Trump di alzare i dazi sulle merci cinesi al 145%: iniziativa che aveva scatenato la guerra commerciale tra le due super potenze.
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[post_content] => Cresce l’interesse dei viaggiatori italiani per l’emirato di Ras Al Khaimah, che nel 2024 ha registrato un incremento degli arrivi dal nostro Paese del 10,5% e un’ulteriore crescita del 12% nel primo trimestre del 2025.
In una presentazione ai media italiani, i rappresentanti del Ras Al Khaimah Tourism Development Authority (Raktda) hanno sottolineato come il nostro Paese sia un mercato strategico per Ras Al Khaimah, anche per il segmento Mice, come testimonia un recente educational organizzato nell’Emirato per alcune incentive house italiane. La destinazione è comodamente raggiungibile dall’aeroporto internazionale di Dubai, con un transfer di meno di un’ora. La meta è fruibile tutto l’anno, con un clima che nei mesi estivi è leggermente meno caldo rispetto ad altre destinazioni della penisola arabica, grazie alle montagne presenti nell’entroterra. E per incentivare i flussi nella stagione estiva, dal 15 giugno al 15 settembre, è in arrivo la campagna “Guess Where”, con condizioni speciali i viaggiatori.
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(v.p.)
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