3 agosto 2021 10:38

Lara Corsinovi e Marco Dadone, co-founder di Ibiza Project
Ibiza Project fa chiarezza sulla situazione sanitaria e turistica nelle isole e rassicura il mercato sulla possibilità di vivere una vacanza di pieno relax e svago a Ibiza come a Formentera.
A oggi – ricorda la Dmc italiana che si occupa di incoming su misura nelle due isole – per entrare in Spagna è necessario presentare il certificato di vaccinazione completa o un test molecolare o antigenico negativo effettuato nelle 48 ore antecedenti l’ingresso nel Paese o un certificato di guarigione dal Coronavirus non antecedente i 180 giorni. Sia a Ibiza sia a Formentera non è in vigore alcun coprifuoco notturno, ma solamente la chiusura dei locali all’una di notte. Permangono l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, il divieto di feste private e le norme per ristoranti e locali pubblici, che limitano il numero di persone che possono stare sedute allo stesso tavolo. Le discoteche sono chiuse, ma alcuni locali organizzano dinner show con dj set offrendo così la possibilità di assistere a spettacoli dal vivo, nel rispetto delle regole.
«Ibiza e Formentera sono destinazioni sicure – sottolineano Lara Corsinovi e Marco Dadone, co-founder di Ibiza Project –. La situazione sanitaria è costantemente monitorata. Come in Italia, anche qui sono in vigore norme chiare che hanno l’obiettivo di tutelare i turisti e, nello stesso tempo, permettere loro di vivere una vacanza serena. Se si osservano le misure previste, si può godere davvero di un’estate all’insegna del sole e del mare e di tutte le bellezze naturalistiche che queste due meravigliose isole sono in grado di offrire, in piena sicurezza. E’ quello che ci stanno raccontando i nostri Ospiti, che riferiscono di sentirsi al sicuro perché vedono rispettate le regole e al termine del soggiorno lasciano le isole pienamente soddisfatti della vacanza».
Mai come quest’anno, infatti, Ibiza e Formentera si presentano con un’offerta ancora più ampia e diversificata, non legata solamente al divertimento.
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[post_content] => Ripensare il turismo come strumento di benessere, valorizzazione e rigenerazione dei territori e delle comunità: è stato questo il filo conduttore del convegno “Nuovi sentieri del benessere: turismo lento, sostenibilità e spiritualità”, ospitato presso la Sala Italia dell’ENIT e promosso nell’ambito delle attività di Terza Missione dell’Università Europea di Roma.
L’incontro, organizzato e coordinato da Carmen Bizzarri, professore di geografia del turismo all’Università Europea di Roma, e moderato dalla giornalista di Travel Claudiana Di Cesare, ha visto il confronto tra istituzioni, grandi player della filiera turistica e mondo accademico sulle nuove forme di viaggio orientate al benessere, alla spiritualità e alla lentezza.
Ad aprire il confronto è stato il contributo di Ilenia Cardogna, responsabile Turismo dell'Assessorato al Turismo, Ambiente e Sport della Regione Lazio, che ha posto l’accento sul ruolo delle politiche pubbliche nella gestione e redistribuzione dei flussi turistici. Le iniziative regionali sui cammini e sul turismo spirituale sono state presentate come strumenti concreti per favorire la destagionalizzazione, alleggerire la pressione sulle destinazioni mature e valorizzare borghi e aree interne attraverso esperienze lente e identitarie. Un approccio integrato che connette cultura, paesaggio, spiritualità ed enogastronomia, e che mira a costruire prodotti turistici capaci di generare valore duraturo per le comunità locali.
A questo scenario si è agganciato l’intervento di Cecilia Ponzecchi, area manager Centro Italia di Booking.com, che ha offerto una lettura chiara di come le piattaforme digitali possano sostenere la transizione verso un turismo più responsabile. Grazie a un modello di distribuzione basato sulle performance e non su investimenti iniziali, Booking.com consente anche a piccole strutture e destinazioni secondarie di raggiungere una visibilità globale, stimolando nuova domanda e incoraggiando gli operatori locali a investire in qualità e autenticità.
Ponzecchi ha illustrato come l’analisi dei dati e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale stiano cambiando il modo in cui i viaggiatori scoprono luoghi e costruiscono i propri itinerari. Cresce l’interesse per esperienze legate al silenzio, alla natura, al forest bathing e al turismo delle radici, mentre il 41% dei viaggiatori dichiara di utilizzare già strumenti di AI per creare itinerari connessi alle comunità locali. Un’evoluzione che rende le piattaforme non solo canali di vendita, ma attori capaci di orientare la domanda verso modelli di viaggio più consapevoli.
Trenitalia: accessibilità e intermodalità come leva di sviluppo
Il tema dell’accessibilità è stato approfondito da Ermanno Russo, head of services experience design di Trenitalia, che ha raccontato l’evoluzione dell’azienda da vettore di trasporto a protagonista della filiera turistica. Oggi oltre il 50% del business di Trenitalia è legato al segmento leisure, grazie soprattutto alla capillarità del network regionale, che consente di raggiungere circa 1.700 destinazioni in Italia.
Accanto al trasporto ferroviario, cresce l’impegno sull’intermodalità per collegare anche i territori non serviti direttamente dal treno, in particolare quelli legati ai cammini e al turismo spirituale. In questo contesto si inserisce il progetto editoriale “Luoghi dello Spirito”, realizzato con Opera Romana Pellegrinaggi, che valorizza itinerari religiosi e culturali accessibili su rotaia, intercettando una domanda in costante crescita.
Il prodotto esperienziale e la “sartorialità del viaggio”
A completare la riflessione sul prodotto turistico, l’intervento di Fulvio De Bonis, founder di Imago Artis Travel, ha posto l’attenzione sulla progettazione su misura costruita intorno alle motivazioni profonde del viaggiatore e al dialogo autentico con i territori, che emerge come uno degli asset chiave del turismo rigenerativo, capace di coniugare identità culturale, relazione e qualità del tempo.
La seconda parte della mattinata è stata dedicata alla presentazione dei project work realizzati dagli studenti del corso di laurea in Turismo e valorizzazione del territorio dell’Università Europea di Roma. Itinerari concreti, sviluppati secondo un metodo che integra analisi del territorio, definizione del concept, accessibilità, rete degli attori locali e narrazione. Uno spazio che ha restituito il senso più profondo del progetto di Terza Missione: mettere in contatto le giovani generazioni con le istituzioni e la filiera del turismo, offrendo loro l’opportunità di confrontarsi con dati reali, strategie operative e modelli di governance.
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[post_content] => Consolidamento, crescita marcata, soprattutto sul fronte internazionale, e uno slancio sull’innovazione (AI inclusa) che è ormai divenuto cifra distintiva del volto di Aeroporti di Roma: tanti e diversi i temi messi in risalto da Ivan Bassato, chief aviation officer di Adr, che tira le somme del 2025. Un anno che ha visto Roma Fiumicino «mantenere le 5 stelle Skytrax e confermarsi per l’ottavo anno consecutivo, “Best Airport in Europe” secondo Aci».
Che 2025 è stato per Roma Fiumicino?
«Il 2025 è stato un anno di forte consolidamento e crescita per Fiumicino, che prevediamo di chiudere superando la soglia dei 50 milioni di passeggeri, confermandoci tra i principali hub europei. Dopo un 2024 da record – in cui siamo stati l’aeroporto con la crescita più elevata tra i grandi scali dell’Ue (+21% vs 2023 e +13% vs 2019) – Fiumicino ha rafforzato la propria rete, che oggi conta circa 100 vettori, 80 Paesi serviti e oltre 230 destinazioni collegate.
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Nei primi dieci mesi dell’anno il traffico di Fiumicino è cresciuto del 4,4% rispetto al 2024 e del +17,3% rispetto ai livelli pre-Covid, con la componente internazionale come principale motore di sviluppo. Anche il settore cargo ci sta dando grandi soddisfazioni, con Fiumicino che si sta affermando non solo come polo logistico di riferimento per il Centro Italia, ma anche come nuovo hub cargo strategico all’interno dello sviluppo multi-hub di Lufthansa Cargo.
L’innovazione è sempre più centrale nella strategia di Aeroporti di Roma…
«Certo. E si tratta di un elemento strategico fondamentale: il nostro obiettivo è trasformare gli scali in una smart city digitale, sostenibile ed efficiente. Abbiamo avviato una profonda conversione industriale, integrando l'Intelligenza Artificiale nei servizi offerti ai passeggeri e nelle operazioni. Questo ci consente di migliorare la puntualità, l'efficienza e la qualità dell'esperienza di viaggio, posizionando Fiumicino e Ciampino come riferimenti per l'innovazione aeroportuale.
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Le principali novità di network e vettori per il 2026?
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Ita Airways, con l’ingresso nel gruppo Lufthansa, rafforzerà ulteriormente il posizionamento di Fiumicino come hub del Sud Europa.
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Novità per i passeggeri in arrivo dai voli internazionali?
«A inizio estate sono stati rilasciati ulteriori nastri riconsegna bagagli al T3, oltre a nuove e-gates per il controllo passaporti. L'area nastri del T1, oltre ad essere stata implementata con 3 nuovi nastri riconsegna bagagli, è stata ampliata con aree disponibili ai passeggeri e agli operatori. Sempre sul T1, entro Natale 2025, saranno disponibili due nuove lounge per i passeggeri premium. Una nuova lounge sarà inoltre disponibile all'interno del Molo E nel corso del 2026. Sempre l’anno prossimo è prevista la riconfigurazione e l'ampliamento dell'area di frontiera arrivi, per poter accogliere i passeggeri in un ambiente più nuovo e più confortevole. Dal 2022 sono presenti in aeroporto alcune Pet Area sia nelle aree di transito che in quelle di arrivo e partenza».
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«La riorganizzazione dei flussi nell’area dei controlli passaporti rappresenta un adeguamento necessario all’entrata in vigore dell’Entry-Exit System (Ees). Dallo scorso 12 ottobre, a Roma Fiumicino l’Ees è stato attivato in via anticipata, con un ripensamento dei layout e delle modalità di gestione dei flussi per consentire l’acquisizione dei dati biometrici e documentali previsti dalla normativa, nel pieno rispetto delle disposizioni europee in materia di privacy. Abbiamo già reso operativi 71 self service kiosk Ees dei quasi 200 che Adr aveva già installato da oltre 3 anni, destinati ai passeggeri di nazionalità extra-Schengen in possesso di passaporto biometrico e con età superiore ai 12 anni, con l’obiettivo di supportare il processo di registrazione e facilitare in modo progressivo l’adattamento alla nuova procedura».
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[post_content] => Unexpected Italy presenta “Genova al femminile”, un itinerario dedicato a dieci donne genovesi che grazie a talento, creatività e visione tengono viva l’anima più autentica della città.
Il progetto, firmato dalla startup travel tech fondata da Elisabetta Faggiana e Savio Losito, invita viaggiatori e cittadini a scoprire Genova attraverso i mestieri e le storie di chi, ogni giorno, la abita con passione.
Il viaggio proposto restituisce alla città il suo volto più vero. In un’epoca in cui il turismo rischia di omologare e svuotare i luoghi della loro identità, la scelta di questi luoghi e il progetto sul Manifesto dell’Ospitalità Etica nasce come un invito a scoprire l’Italia, e in questo caso Genova, con occhi nuovi, attraverso chi la vive e la trasforma ogni giorno. Il Manifesto, oggi firmato da quasi 500 host in tutta Italia, unisce ristoratori, albergatori, artigiani e produttori che scelgono l’etica alla scorciatoia, la qualità al compromesso, la responsabilità alle mode passeggere.
«Sottoscrivere il Manifesto dell’Ospitalità Etica - spiega Elisabetta Faggiana - è il primo passo per abbracciare un impegno condiviso e autentico. Alle parole devono seguire azioni concrete e responsabili, supportate da verifiche e raccomandazioni locali, per assicurare che ogni realtà mantenga un approccio etico e di valore. Chi accoglie con professionalità ed etica c’è, e va valorizzato».
Il viaggio inizia tra i vicoli di via Prè, una delle strade più complesse della città, dove Giorgia Losi all’età di 27 anni ha voluto scommettere lasciando un lavoro sicuro a Milano per tornare nella sua amata Genova. Senza esperienza nel settore, ma con dedizione e determinazione, trasforma un locale abbandonato in un’icona della cucina genovese: la Trattoria dell’Acciughetta.
Poco distante, in piazza delle Vigne, Laura Sailis apre le porte dell’Hotel Palazzo Grillo e del Residence Le Nuvole, trasformando l’ospitalità in un racconto. Come presidente di Federalberghi Genova, Laura promuove la città come destinazione d’eccellenza, valorizzando il centro storico e costruendo relazioni autentiche.
Martina Francesconi propone il suo Gelatina in via Garibaldi 20, dove il gelato diventa arte, cultura e memoria del territorio. Il laboratorio unisce gelateria artigianale, caffetteria e libreria gastronomica, con attenzione alla sostenibilità e all’inserimento di giovani diversamente abili.
Protagonista dell’atelier La Strega del Castello è Caterina Roncati. Alchimista contemporanea, Caterina crea profumi “fatti a naso” che evocano emozioni e ricordi, trasformando ogni fragranza in un racconto sensoriale. La Strega del Castello nasce dalla storica Farmacia del Castello, il cuore di una storia tutta al femminile guidata dalle tre sorelle Giovanna, Emanuela e Caterina, che hanno trasformato l’eredità paterna in un microcosmo di creatività e ricerca sensoriale.
Unexpected Italy ha selezionato due ceramiste contemporanee. Emanuela Biraghi, nel suo Studio Bira, trasforma la ceramica in poesia e spiritualità. All’interno dello studio, i visitatori possono ammirare opere originali, commissionare pezzi su misura e accedere gratuitamente alla suggestiva galleria sotterranea. Architetta e ceramista, Martina Geroni riscopre la manualità dopo esperienze in Italia e in Messico, trovando nella materia naturale il suo centro creativo.
Anche la cultura a Genova è donna, con molte figure femminili al timone dei musei, dai Musei del Mare al Museo di Arte Orientale, fino a Via del Campo 29. Tra queste, Raffaella Besta che dal 2019 ricopre l’incarico di Responsabile del Polo Musei di Arte Antica, coordinando le strutture dei Musei di Strada Nuova, tre straordinari palazzi dei Rolli che custodiscono capolavori di Veronese, Van Dyck, Caravaggio, Rubens e Canova, fino al prezioso Violino di Paganini.
A pochi passi dai Musei di Strada Nuova, in via dei Macelli 60, il ristorante I Canovacci racconta un legame profondo tra famiglia, territorio e autenticità. Le sorelle Federica e Alessandra, con il supporto della sorella più grande Paola, hanno scelto di ribaltare i ruoli tradizionali: l’uomo ai fornelli, le donne ad accogliere.
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Infine in via di Scurreria si trova il laboratorio di Elisabetta Comotto che porta avanti con eleganza la storica tradizione orafa genovese di Carlo Sforza. Le sue creazioni uniscono linee essenziali, materiali selezionati e lavorazioni antiche, trasformandosi in gioielli che dialogano tra storia e contemporaneità.
Unexpected Italy è stato recentemente premiato anche alle Nazioni Unite per il suo approccio etico e innovativo al turismo. L’app è attiva in 13 territori italiani, tra cui Venezia, Roma, Torino, Padova, Vicenza e la Valle d’Itria.
«Il nostro obiettivo è quello di offrire una selezione di realtà indipendenti o a conduzione familiare, attente alla sostenibilità – aggiunge Elisabetta Faggiana - con servizi di alto livello e un forte legame con il territorio. Siamo una piattaforma che offre visibilità e rivolta agli ospiti che cercano attività alternative. La nostra è una rete di realtà visionarie che fanno ospitalità in modo autentico. Diamo spazio anche agli eventi sul territorio. Ci avvaliamo di comunità locali e coinvolgiamo esperti che ci aiutano ad essere presenti sulle diverse zone e a dare consigli».
Maria Carniglia
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[post_content] => a&o Hostels prosegue la sua espansione internazionale acquisendo la catena berlinese Schulz Hotels. L’acquisizione supporterà la strategia di sviluppo di a&o Hostels nei mercati core e consentirà di diversificare ulteriormente la propria offerta. a&o Hostels punta a continuare a sfruttare le favorevoli tendenze che stanno sostenendo la rapida crescita di questo settore. Trainato dall’aumento del turismo, dalla crescita dei viaggiatori attenti al budget e dai progressi tecnologici, il mercato europeo degli ostelli è destinato a crescere a un tasso di crescita annuo del 5,8% dal 2025 al 2030.
I fondatori di Schulz – Nizar Rokbani, Oskar Kan e Sacha Gechter – entreranno a far parte del team di gestione e consulenza di a&o Hostels per contribuire allo sviluppo del brand e dell’offerta. Il trio è noto anche per aver fondato Meininger, azienda ibrida hotel/ostello attiva in tutta Europa, oggi con oltre 20.000 posti letto.
Schulz Hotels
Schulz Hotels rappresenta un’opzione budget premium e di design, con servizi e un’offerta f&b di livello superiore che si rivolge al tradizionale cliente degli ostelli così come a viaggiatori individuali e business più esigenti. Attualmente opera un unico hotel da 1.000 posti letto presso la stazione Ostbahnhof di Berlino, con un’altra struttura in programma nel nuovo quartiere Heide di Berlino, vicino alla stazione centrale.
Oliver Winter, fondatore e ceo di a&o Hostels, ha dichiarato: «Il know-how combinato di a&o Hostels e Schulz ammonta a 100 anni di esperienza negli ostelli, il presupposto perfetto per una crescita dinamica e creativa in posizioni privilegiate nelle città europee. Dal 2024 abbiamo investito circa 500 milioni di euro per implementare la piattaforma a&o Hostels e valorizzare l’esperienza del team nel settore immobiliare, degli investimenti e degli ostelli. Con una base di investitori solida e un mercato che offre ancora opportunità interessanti, siamo pronti a mantenere questa traiettoria di crescita in un settore in rapida maturazione che beneficia di solidi venti favorevoli demografici e tecnologici».
Sascha Gechter, co-fondatore di Meininger e Schulz, ha aggiunto: «Siamo entusiasti di unire le forze con a&o Hostels e portare l’espansione di Schulz Hotels al livello successivo. La nostra partnership è complementare: condividiamo valori, gruppi target e ambizioni. Stanno emergendo numerose sinergie negli acquisti, nelle vendite e nella tecnologia, da cui entrambi i brand trarranno vantaggio».
Nel 2024a&o Hostels ha accolto 2,8 milioni di ospiti e registrato 6,2 milioni di pernottamenti. Questo slancio è proseguito nel primo semestre 2025 con 1,4 milioni di ospiti, 3,1 milioni di pernottamenti e un tasso di occupazione del 73%.
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[post_content] => Sarà un 2026 nel segno della differenziazione quello di Tahiti Tourisme, che mira a presentare in Italia una destinazione che va molto oltre la classica cartolina dell’immaginario comune legato alla Polinesia Francese. L’intento è quello di fotografare una meta ricca di nuovi itinerari “che includono gli arcipelaghi delle isole Australi e delle Marchesi, finora raggiunti da pochissimi italiani”; viaggi on the road fra Tahiti e Moorea; grande focus sulle esperienze in crociera e catamarano; tour di gruppo a date fisse “perché sì, se proposti nel modo corretto questa è anche una destinazione per i gruppi”; una varietà di accomodation che “includono guest house, lodge oppure l’affitto di ville come parte dei pacchetti dei tour operator”.
Lo spiegano Hironui Johnston, chief international operations officer dell’ente del turismo delle Isole di Tahiti, affiancato da Matteo Prato ceo di Tourism Hub (che rappresenta l'ente in Italia) questa mattina a Milano per mettere a fuoco gli obiettivi 2026 e tracciare un breve bilancio dell’anno che volge al termine.
Diversificare dunque le proposte, oltre lo stereotipo delle “lagune da sogno che pur si confermano parte integrante dell’offerta”, per attrarre in parallelo “nuovi e diversi target di viaggiatori” da affiancare allo zoccolo duro degli honeymooners e delle coppie che continuano a rappresentare oggi il 68% degli arrivi italiani in Polinesia: “Negli ultimi due anni una delle priorità che ci è stata affidata è proprio quella di individuare e sviluppare nuovi target di mercato” afferma Prato, sottolineando come il valore del mercato italiano, che nell’84% dei casi si affida all’intermediazione di un’agenzia di viaggio per prenotazione il proprio viaggio in Polinesia.
Da qui l’attenzione, rinnovata per il 2026, alle attività dedicate al trade: “A cominciare dal Tahiti Specialist Program, che nel 2026 avrà anche una nuova veste, ai fam trip, agli eventi sull’intero territorio italiano incluse azioni sul cliente finale. L’intento è quello di educare gli agenti, fornire loro strumenti per interpretare le curiosità del cliente che entra in agenzia e trasformale in prenotazioni: per questo è fondamentale raccontare la ricchezza cultura di questi luoghi”.
Una strategia promozionale che include sì iniziative rivolte al segmento luxury, che trova innumerevoli attrattive e servizi in una destinazione come questa, ma che punta a portare in primo piano anche prodotti di nicchia come ad esempio il surf, il trekking alla scoperta del verdissimo entroterra, ma anche eventi quali la migrazione delle balene.
Ricettivo in evoluzione
Fermo restando che lo sviluppo della capacità di ricettiva sarà sempre e comunque commisurato alla sostenibilità per la popolazione che abita le isole, oggi “la room capacity si attesta a 756.621 camere, il 2,7% in più rispetto al 2024 - osserva Johnston -. Il settore è però in evoluzione, con tre nuove strutture nel 2026: il Reva Tahiti a Papeete, con 43 camere; il Tahiti Lagoon Resort da 142 camere e il Bloody Mary a Bora Bora, da 53 camere. Oltre a diversi rinnovi che interesseranno strutture esistenti, entro giugno del prossimo anno, mentre ulteriori novità sono in pipeline tra il 2028 e il 2029.
Italia, secondo mercato in Europa
Gli italiani si confermano mercato strategico “registrando, nei primi 9 mesi 2025, 5.707 attivi, +11,2% rispetto all’analogo periodo del 2024. Dati che ne fanno il secondo mercato in Europa - secondo solo alla Francia - e il sesto a livello mondiale. Anzi, per fine anno sarà probabilmente il quinto, superando l’Australia”.
Complessivamente i visitatori nel periodo gennaio-settembre sono stati 196.681, +8,95%. “In crescita anche le room nights dei visitatori italiani (+14%) fino a 69.644 evidenziando l’allungamento della durata media dei soggiorni oltre che una costante diversificazione della scelta delle accomodation”.
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[post_content] => Palladium Hotel Group si prepara ad aprire a New York con l'Only YOU Hotel. Situato in West 45th Street, a pochi passi da Times Square e a soli due minuti a piedi da Broadway, questo nuovo edificio rappresenta un punto di riferimento nell'epicentro di Manhattan. L’apertura di Only YOU Hotel New York, prevista per l'ultimo trimestre del 2026, rafforza l’espansione internazionale di Only YOU Hotels e l’impegno del gruppo nel segmento lifestyle.
Progettato dal spagnolo Lázaro Rosa-Violán, il design dell’hotel seguirà l’identità del brand, combinando estetica contemporanea, raffinatezza e un tocco urbano, dando vita a spazi caratterizzati da forte personalità, funzionalità e comfort. L’hotel sarà composto da 138 camere di diverse tipologie dotate di servizi moderni.
Tappa fondamentale
«L’inaugurazione di Only YOU Hotels negli Stati Uniti rappresenta una tappa fondamentale nell’espansione globale di Palladium Hotel Group. Con l’apertura in una città strategica come New York, ribadiamo l’impegno del brand verso una crescita solida e costante, legata a proposte differenziate e strettamente legate a ciascuna destinazione. Il nostro obiettivo è offrire un’esperienza autentica, un servizio impeccabile e un team che sarà l’immagine della città, valorizzando lo spirito di Manhattan attraverso un’ospitalità che mette al centro le persone e la città stessa», ha commentato Juan Serra, general manager della business unit lifestyle e luxury di Palladium Hotel Group.
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Per quanto riguarda gli spazi comuni e le sale riunioni, l’hotel offrirà ambienti versatili e multifunzionali progettati per adattarsi a diverse necessità. Tra questi, il piano mezzanino ospiterà una sala privata con capienza di 8 - 10 persone.
In linea con la sua visione di crescita e consolidamento internazionale, questa nuova apertura a New York rafforza l'espansione di un brand che continua a incrementare la propria presenza in destinazioni iconiche. Si tratta di un passaggio chiave nella strategia globale di Palladium Hotel Group, con prossime aperture previste a Venezia e a Ibiza.
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[post_content] => Aria di nuovo in casa di Naar. I 30 anni di attività coincidono con la creazione di una nuova divisione aziendale, Naar Ethical Project, preposta allo sviluppo di progetti che restituiscano valore e sostengano il miglioramento delle condizioni di vita nei territori visitati durante i viaggi.
Turismo veicolo di crescita
«Il turismo è uno straordinario veicolo di scambio e di crescita reciproca - conferma il managing director di Naar Bespoke Travel, Luca Battifora -. I viaggi portano con sè un valore etico in grado di trasferire conoscenza e ricchezza sui territori. Proprio per questo abbiamo deciso di strutturare un reparto ad hoc per dare continuità a iniziative in campo solidale. Il primo progetto semestrale, in vigore dal 1 gennaio al 30 giugno, prevede il sostegno a una scuola per l'istruzione dei bambini più bisognosi nella provincia di Chiang Mai in Thailandia devolvendo 30 euro a pratica. La somma verrà utilizzata per ristrutturare il refettorio, la cucina e le aree dove i bambini passano il tempo libero».
Nella seconda parte dell'anno verrà valutato un nuovo intervento in un'altra area del mondo in difficoltà.
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[post_content] => Trinity ViaggiStudio fa rotta sull'Asia. Il tour operator interpreta una tendenza di mercato emergente, che vede sempre più studenti interessati a vivere esperienze di studio fuori dalle destinazioni convenzionali, scegliendo proprio alcuni Paesi dell'Asia per esperienze più immersive e formative, che uniscono lingua, cultura, attività esperienziali e sviluppo delle soft skills.
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Le destinazioni
Le scuole partner di Trinity ViaggiStudio in queste aree si distinguono per approcci didattici moderni — dal metodo comunicativo al project-based learning, dalle classi multiculturali ai percorsi blended — capaci di stimolare autonomia, competenze interculturali, problem solving e apertura mentale. In questo scenario,il t.o. intercetta e sostiene questa evoluzione culturale e formativa arricchendo la propria programmazione con nuove mete di grande fascino come Vietnam, Malesia, Cina, Corea del Sud.. Destinazioni che combinano apprendimento linguistico, immersione culturale e scoperta, trasformando la vacanza studio in un’esperienza completa e autentica. Il Giappone, già tra le mete più amate, si conferma particolarmente richiesto: il rapido sold out ha portato Trinity ViaggiStudio a incrementare i posti disponibili per rispondere all’altissima domanda.
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[post_content] => "Above & Beyond": fedele al proprio motto El Al dà fiducia ad una progressiva ripresa dei flussi Italia-Israele e anzi investe ulteriormente sul nostro mercato - tra i primi cinque in Europa - con la conferma del collegamento da Venezia a Tel Aviv anche per la winter in corso.
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Tra le novità più recenti spicca il rinnovo del contact center europeo, a disposizione sia degli agenti di viaggio sia del cliente finale: il servizio vede ora un orario prolungato e la presenza di operatori che rispondono in cinque lingue diverse. «Di grande supporto è poi l'El Al Protect Service, che consente a chi si trova costretto a cancellare la prenotazione di un volo di ottenere, fino a 48 ore prima della partenza, un voucher dello stesso valore con validità di un anno. Voucher che non è nominativo e può quindi essere ceduto a un altro passeggero».
Infine, con l'entrata in vigore dell'orario invernale, lo scorso ottobre, El Al ha ripristinato dopo diversi anni di stop la rotta da Tel Aviv per Eilat, lo sbocco israeliano sul mar Rosso, che rappresenta una soluzione interessante sia per i residenti, sia per i visitatori europei.
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