22 December 2025

CartOrange: la variante Omicron ha ridisegnato la mappa del turismo

Marco Ferrini

La diffusione della variante Omicron e il conseguente irrigidirsi delle regole per viaggiare hanno determinato nuovi disagi per i turisti italiani, ma non hanno fermato la loro voglia di partire, anche se con maggiori cautele e affidandosi a professionisti del settore in grado di garantire assistenza puntuale prima e durante il viaggio. A fare il punto della situazione è CartOrange, la più grande azienda italiana di consulenti di viaggio con oltre 450 collaboratori in Italia.

«Il mercato è ovviamente ancora lontanissimo dai livelli pre-pandemia: rispetto al periodo natalizio del 2019 il calo dei volumi di venduto è del 70% e la spesa media per passeggero si è contratta del 26% – spiega Marco Ferrini, responsabile commerciale di CartOrange –. Tuttavia, i segnali di ripresa che si erano evidenziati prima della nuova ondata pandemica tutto sommato non sono stati azzerati dall’arrivo della variante Omicron. Al di là delle cancellazioni dovute ai Paesi dove non è più possibile viaggiare, come la Giordania da inizio dicembre, e dei casi di chi non è potuto partire per motivi sanitari, in generale chi aveva prenotato una vacanza ha deciso di partire, nonostante le preoccupazioni e i disagiE, al ritorno, ha confermato la propria soddisfazione per l’esperienza fatta».

È quanto emerge dai feedback raccolti da CartOrange fra i propri collaboratori, interrogati sull’andamento della propria attività in occasione delle prime partenze invernali, quelle del periodo delle feste.

I consulenti per viaggiare CartOrange evidenziano un aumento delle ansie pre-partenza dei viaggiatori, dovute soprattutto alle difficoltà nell’organizzazione dei tamponi. Allo stesso modo, in destinazione i maggiori disagi sono stati legati ai problemi nel reperire i tamponi necessari per rientrare in Italia.

In tutto questo, a fare la differenza è stata la capacità, da parte dei consulenti, di dare un’assistenza continua e puntuale. «Si conferma che la figura del consulente di viaggio è diventata un punto di riferimento irrinunciabile – commenta Ferrini – soprattutto in un momento in cui le normative cambiano repentinamente ed è impossibile per un non addetto ai lavori orientarsi fra le regole dei vari Paesi; inoltre è fondamentale anche per consigliare e scegliere insieme al cliente la formula assicurativa più inclusiva e adatta alle necessità del momento. I clienti comprendono che solo affidandosi a dei professionisti è possibile fare una vacanza in serenità e in sicurezza e prevediamo che questa situazione si prolungherà anche nel 2022». Infine, conclude Ferrini «per viaggiare nei corridoi turistici, è necessario essere dotati di Travel Pass, che solo un professionista del settore può fornire».

Dunque, durante le vacanze di Natale, chi non ha avuto particolari impedimenti ha viaggiato, e con soddisfazione anche all’estero, nonostante le maggiori regole da seguire. Sono andate bene le destinazioni europee (e specialmente nord-europee) ma anche gli USA (15% delle prenotazioni), richiestissimi già dalla loro riapertura l’8 novembre scorso, e dove sono stati organizzati anche viaggi itineranti e combinati e non solo weekend stanziali. E poi le mete incluse fra i corridoi turistici, fra cui Maldive (32% delle prenotazioni), Dubai ed Emirati Arabi (14%)Repubblica Dominicana (6%), Mauritius (5%).

«Questa è la dimostrazione che, come già sottolineato dalle associazioni di settore, i corridoi turistici funzionano – rimarca Ferrini –. I numeri bassissimi di casi positivi registrati per i viaggi effettuati attraverso operatori che rispettano tutte le norme contenute nei protocolli confermano che muoversi in sicurezza è possibile. La cosa fondamentale è evitare il fai da te e affidarsi a chi garantisce di saper gestire tutte le situazioni problematiche».

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Capire il clima marocchino significa saper scegliere non solo quando partire, ma anche cosa mettere in valigia e quali destinazioni privilegiare in base alla stagione. La verità è che il Marocco non ha un clima unico, ma piuttosto una collezione di microclimi che variano drasticamente a seconda della regione, dell'altitudine e della vicinanza all'oceano o al deserto. Questa diversità climatica è al tempo stesso una sfida e un'opportunità: sfida perché richiede una pianificazione attenta, opportunità perché significa che in qualsiasi periodo dell'anno c'è sempre una parte del Marocco che offre condizioni meteo ideali per essere visitata. Le Quattro Zone Climatiche del Marocco Per capire davvero il clima marocchino, bisogna pensare al paese diviso in quattro zone climatiche distinte, ciascuna con le proprie caratteristiche e i propri ritmi stagionali. La Costa Atlantica: Mite tutto l'Anno La fascia costiera che si affaccia sull'Oceano Atlantico – da Tangier a nord fino a Dakhla nel sud del Sahara Occidentale – gode di un clima mediterraneo temperato dall'influenza oceanica. Città come Casablanca, Rabat, Essaouira e Agadir vivono un clima sorprendentemente mite tutto l'anno. Le temperature in queste zone raramente scendono sotto i 10°C in inverno o superano i 28-30°C in estate. L'oceano funziona come un gigantesco regolatore termico, raffreddando le estati e riscaldando gli inverni. Le mattine possono essere fresche anche d'estate, con nebbie che si dissolvono verso mezzogiorno, mentre i pomeriggi sono piacevolmente ventilati. L'inverno atlantico (dicembre-febbraio) porta occasionali piogge, generalmente concentrate e brevi piuttosto che persistenti. Le temperature diurne si aggirano sui 16-20°C, perfette per passeggiate sul lungomare ma troppo fresche per chi sogna bagni in mare. La primavera (marzo-maggio) è probabilmente il periodo più bello: temperatura dell'aria intorno ai 20-25°C, mare che inizia a scaldarsi, vegetazione verde e fiorita grazie alle piogge invernali. L'estate atlantica (giugno-agosto) sorprende i visitatori abituati ai 35-40°C del Mediterraneo: qui difficilmente si superano i 28°C grazie all'aliseo costante che soffia dall'oceano. Essaouira, in particolare, è famosa come "città del vento" ed è meta prediletta dei surfisti e kitesurfisti proprio per questo vento affidabile. Agadir, più a sud, ha un clima ancora più stabile con 300 giorni di sole all'anno e temperature che oscillano tra 20 e 26°C praticamente sempre. Le Città Imperiali: Quattro Stagioni Distinte Marrakech, Fes, Meknes e la pianura interna del Marocco vivono un clima continentale con escursioni termiche importanti sia tra giorno e notte che tra estate e inverno. Qui le stagioni sono ben definite e molto più marcate rispetto alla costa. L'inverno (dicembre-febbraio) può essere sorprendentemente freddo, soprattutto di notte. A Marrakech le temperature notturne scendono regolarmente sotto i 5°C, con occasionali gelate nelle prime ore del mattino. Fes, più a nord e circondata da montagne, può essere ancora più fredda con temperature che toccano lo zero. Le giornate sono però spesso soleggiate e piacevoli, con massime intorno ai 18-20°C. La pioggia è presente ma non abbondante – qualche giorno ogni tanto, mai settimane di pioggia continua come in Nord Europa. La primavera (marzo-maggio) è il periodo magico di queste città. Le temperature risalgono gradualmente dai 20°C di marzo ai 28-30°C di maggio, con notti ancora fresche che garantiscono un sonno riposante. I giardini sono in fiore, le montagne dell'Atlante ancora innevate sullo sfondo creano contrasti fotografici spettacolari, e l'aria ha quella limpidezza particolare che solo la primavera mediterranea regala. Aprile è probabilmente il mese ideale per visitare Marrakech e Fes. L'estate (giugno-settembre) è il vero banco di prova per chi visita le città imperiali. Marrakech diventa un forno, con temperature che regolarmente superano i 38-40°C a luglio e agosto. Il sole picchia impietoso dal mattino alla sera, l'aria è secca e il caldo secco del deserto invade la città. Molti marrakchini benestanti fuggono verso Essaouira o le montagne. Per i turisti, significa svegliarsi all'alba per visitare i monumenti, ritirarsi nelle ore più calde (12-17) e riemergere solo al tramonto. Fes è leggermente meno calda ma l'umidità maggiore rende il caldo più opprimente. L'autunno (ottobre-novembre) è l'altra stagione d'oro. Le temperature scendono gradualmente dai 30°C di ottobre ai 22-25°C di novembre, il caldo torrido si stempera lasciando posto a giornate piacevoli. I colori del tramonto sembrano ancora più intensi nell'aria limpida autunnale, e i giardini rifioriscono dopo la pausa estiva. 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L'inverno porta neve abbondante sopra i 2.000 metri, rendendo molti passi impraticabili tra dicembre e marzo. Le temperature possono scendere a -20°C sulle vette. Anche in estate, le notti sopra i 3.000 metri sono gelide, con temperature vicine allo zero, mentre le giornate possono essere calde con il sole diretto che scalda intensamente. Le valli dell'Atlante, come la Valle dell'Ourika o la Valle delle Rose, godono di un clima più mite ma comunque fresco rispetto alle pianure circostanti. Queste zone sono rifugi ideali durante l'estate torrida delle città imperiali: a 1.500-2.000 metri di altitudine, le temperature estive raramente superano i 28-30°C di giorno e scendono piacevolmente di notte. La primavera e l'autunno sono i periodi migliori per il trekking nelle montagne dell'Atlante: temperature diurne gradevoli (15-25°C a seconda dell'altitudine), sentieri accessibili, e paesaggi spettacolari con la fioritura primaverile o i colori autunnali. Il Deserto del Sahara: Estremi Climatici Il Sahara marocchino, con le sue dune iconiche di Merzouga e M'hamid, rappresenta forse l'ambiente climatico più estremo e affascinante del paese. Qui le temperature oscillano tra due estremi che sorprendono sempre i visitatori impreparati. L'inverno desertico (dicembre-febbraio) può essere gelido. Le notti nel deserto scendono regolarmente sotto lo zero, con temperature che in gennaio possono toccare i -5°C prima dell'alba. Molti turisti arrivano immaginando il deserto sempre caldo e si ritrovano a tiritar di freddo nei campi tendati. Le giornate sono però piacevoli, con temperature intorno ai 18-22°C e un sole che scalda intensamente. Questa escursione termica di 25-30 gradi tra giorno e notte è una caratteristica tipica dei climi desertici, dove l'assenza di umidità nell'aria impedisce la conservazione del calore notturno. La primavera desertica (marzo-maggio) è generalmente considerata il periodo migliore per visitare il Sahara. Le temperature notturne risalgono gradualmente sopra lo zero (5-10°C), rendendo le notti nei campi berberi più sopportabili, mentre le giornate si mantengono piacevoli sui 25-30°C. Aprile in particolare offre condizioni quasi ideali: né troppo freddo di notte né troppo caldo di giorno. È anche il periodo delle tempeste di sabbia occasionali, spettacolari anche se possono disturbare i piani. L'estate desertica (giugno-settembre) è brutale. Le temperature diurne superano regolarmente i 45°C, con picchi che a luglio e agosto possono toccare i 50°C all'ombra nelle ore più calde. Il sole del deserto è impietoso, il calore si riverbera dalla sabbia, e anche solo camminare per pochi minuti diventa estenuante. Le notti però rimangono sorprendentemente fresche, scendendo a 20-25°C – una differenza di 25-30 gradi rispetto al giorno. Solo i più avventurosi visitano il deserto d'estate, e anche loro si muovono principalmente all'alba e al tramonto. L'autunno desertico (ottobre-novembre) replica le condizioni primaverili: temperature che scendono dai 35-40°C di settembre ai 25-30°C di novembre, notti che diventano gradualmente più fresche. Ottobre è un mese eccellente per il deserto, forse anche migliore di aprile perché la sabbia ha ancora il calore accumulato durante l'estate, rendendo le notti leggermente più miti. Fenomeni Climatici Particolari Il Chergui: Il Vento del Deserto Il chergui (o scirocco) è un vento caldo e secco che soffia dal Sahara verso nord, investendo tutto il Marocco con ondate di calore improvvise. Può verificarsi in qualsiasi stagione ma è più comune in primavera e autunno. Quando arriva il chergui, le temperature possono salire di 10-15 gradi in poche ore: Marrakech può passare da 25°C a 40°C in una mattinata. L'aria diventa secca e polverosa, la visibilità si riduce per la sabbia in sospensione, e tutto sembra ricoperto da una patina ocra. I marocchini dicono che il chergui "rende tutti nervosi" – c'è persino un detto che giustifica comportamenti irrazionali durante questi giorni: "È colpa del chergui!" Le Piogge: Quando e Quanto Il Marocco non è un paese particolarmente piovoso, ma le precipitazioni si concentrano nei mesi invernali (novembre-marzo) con pattern che variano notevolmente da regione a regione. La costa atlantica e le montagne del Rif a nord ricevono le piogge più abbondanti (600-800mm annui), mentre il deserto del Sahara può rimanere senza una goccia d'acqua per anni interi. Le piogge marocchine raramente sono di lunga durata come in Nord Europa. Più tipicamente si tratta di acquazzoni intensi e brevi, spesso accompagnati da temporali spettacolari, seguiti da schiarite. Questo pattern può creare problemi di alluvioni improvvise (flash floods) nei wadi e nelle zone desertiche, dove il terreno arido non assorbe l'acqua che scorre velocemente formando torrenti impetuosi. I turisti che campano nel deserto devono sempre informarsi sulle previsioni meteo prima di dormire nei wadi. La Neve: Sì, Nevica in Marocco! Molti si sorprendono scoprendo che in Marocco nevica, e anche abbondantemente. L'Atlante riceve nevicate regolari ogni inverno sopra i 1.500-2.000 metri, con accumuli che possono superare i 2 metri sulle vette più alte. Anche città di pianura come Meknes e Fes possono vedere occasionali nevicate, rare ma non impossibili. La neve trasforma il paesaggio marocchino in qualcosa di magico e surreale: vedere kasbe di argilla rossa circondate da campi innevati, o palme coperte di neve a Midelt, crea contrasti fotografici incredibili. Per i trekker, la neve apre possibilità di escursioni invernali e persino arrampicate su ghiaccio sulle pareti nord del Toubkal. Quando Visitare il Marocco: Consigli Pratici La domanda da un milione di dollari: quando è il momento migliore per visitare il Marocco? La risposta dipende da cosa volete vedere e fare. Per le città imperiali (Marrakech, Fes, Meknes): Primavera (marzo-maggio) e autunno (ottobre-novembre) sono ideali. Temperature piacevoli, poca pioggia, giornate lunghe e soleggiate. Per il deserto del Sahara: Primavera (marzo-maggio) e autunno (ottobre-novembre) offrono il miglior compromesso tra temperature diurne e notturne. Evitate luglio-agosto a meno che non siate masochisti. Per la costa atlantica: Praticamente tutto l'anno è buono, ma l'estate (giugno-settembre) offre le temperature più calde per chi vuole fare bagni in mare. Per le montagne dell'Atlante: Dipende dall'attività. Trekking estivo (giugno-settembre) per evitare neve e freddo. Sci invernale (dicembre-marzo). Primavera per vedere la fioritura e i wadi pieni d'acqua. Per un tour completo del paese: Aprile-maggio e ottobre-novembre sono i mesi d'oro che permettono di visitare tutte le regioni in condizioni ottimali. Cosa Mettere in Valigia Il clima vario del Marocco richiede un guardaroba versatile: Primavera/Autunno: Vestiti a strati. T-shirt e camicie leggere per il giorno, ma anche un maglione o giacca leggera per serate e montagne. Scarpe comode da camminata. Cappello e occhiali da sole. Crema solare. Estate: Vestiti leggeri e traspiranti in fibre naturali (cotone, lino). Cappello essenziale. Foulard per proteggersi dal sole e dalla sabbia. Se visitate il deserto, portate comunque un pile per le serate che possono essere fresche. Inverno: Abbigliamento caldo a strati. Le case marocchine tradizionali non hanno riscaldamento centralizzato, quindi serve vestirsi bene anche al chiuso. Giacca impermeabile per la pioggia occasionale. Se andate in montagna o deserto, abbigliamento da freddo vero: pile, piumino, guanti, berretto. Tutto l'anno: Scarpe comode e robuste (si cammina molto). Abbigliamento rispettoso della cultura locale (spalle e ginocchia coperte, soprattutto per le donne nelle zone più tradizionali). Farmacia da viaggio con protezione solare alta fattore. Conclusioni: Il Marocco in Ogni Stagione La bellezza del clima marocchino sta proprio nella sua diversità. Non esiste un "periodo sbagliato" per visitare il paese – esiste il periodo sbagliato per visitare una specifica regione con aspettative specifiche. Ma c'è sempre una parte del Marocco che in quel momento offre condizioni ideali. L'inverno che rende il deserto troppo freddo di notte è lo stesso inverno che porta neve spettacolare sulle montagne e temperature miti sulla costa. L'estate che rende Marrakech un forno è la stessa estate che regala giornate perfette a Essaouira. Questa varietà climatica è un invito a tornare più volte, in stagioni diverse, per scoprire facce diverse dello stesso affascinante paese. 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Coltiviamo benessere. Raccogliamo successi”: non un semplice evento per presentare a 200 consulenti di viaggio e partner le linee di sviluppo della stagione 2026 - fra cui una nuova piattaforma booking del tour operator interno, in aggiunta a una nuova intranet aziendale - ma un invito a ritrovare concretamente equilibrio dentro e fuori se stessi. La filosofia dello “stare bene per dare il meglio” premia anche nei rapporti lavorativi. Lo dimostrano i risultati  2025 conseguiti da CartOrange: +11% di crescita come miglior dato di sempre, supportato da un +26% di crescita dell’attività del proprio tour operator, oltre che da un miglioramento di performance riscontrato addirittura nel 70% dei Consulenti per viaggiare. «Il benessere psicofisico è la chiave per ottenere grandi risultati - spiega Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange - e questo sarà anche il nostro obiettivo per il futuro: trovare il giusto equilibrio fra benessere e successo. In una parola, Armonia. 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Abbiamo pertanto chiesto all'Autorità di procedere con i provvedimenti opportuni\".\r\nIl procedimento è ora in attesa della decisione definitiva dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.\r\n“Siamo stati i primi a credere nella possibilità di collaborare sinergicamente con Ryanair, rispettando i relativi ruoli, l’accordo di aprile ne è la dimostrazione  - sostiene la vice presidente Fiavet Confcommercio, Luana De Angelis, oggi in audizione - ma è evidente che gli accordi vanno rispettati e la loro violazione ci ha indotto a riaprire il discorso con l’Antitrust per tutelare gli agenti di viaggio”.","post_title":"Fiavet dal Garante: Ryanair non rispetta il principio del \"parity rate\"","post_date":"2025-12-10T11:51:48+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1765367508000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503411","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"E ora arriva anche lo sciopero: giorni complicati quelli che sta attraversando il museo del Louvre che, a cominciare dal famigerato furto, non sembra più trovare pace.\r\n\r\nIl personale del museo simbolo della Francia - con i tre principali sindacati, Cfdt, Cgt e Sud - ha infatti indetto uno sciopero, rinnovabile, dal 15 dicembre: la decisione giunge a qualche giorno dal disastro provocato dalla fuga d'acqua che ha allagato la sala della biblioteca delle antichità egizie, provocando danni a diverse centinaia di libri.   \r\n\r\nNel loro comunicato, i sindacati parlano di \"disprezzo per l'emergenza nell'edificio\" storico del Louvre da parte della direzione. \r\n\r\nDopo il clamoroso furto dello scorso 19 ottobre, il museo è stato temporaneamente chiuso e le indagini sono tuttora in corso, con la direttrice Laurence des Cars che ha offerto le dimissioni, respinte dal presidente Emmanuel Macron. Il piano “Louvre Nouvelle Renaissance”, varato dal presidente nel gennaio 2025,  include un profondo rinnovamento della sicurezza.\r\n\r\nIn parallelo, misure urgenti post-furto di ottobre 2025 comprendono l'installazione di altre 100 telecamere interne, un coordinatore dedicato alla sicurezza, un comitato di pilotaggio guidato da Laurence des Cars, potenziamento della formazione del personale (+20% budget) e maggiore cooperazione con la prefettura di polizia, inclusa una postazione interna.\r\n\r\nIl Louvre si conferma, malgrado tutto, un polo d'attrazione incredibile per il turismo in Francia: nel 2019, ha raggiunto un record di 10,2 milioni di visitatori, confermando il suo status di museo più visitato al mondo. 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Fra i punti di froza del t.o., i viaggi accompagnati da archeologi, che vanno ad aggiungersi alla programmazione di tour con navigazione sul Nilo a bordo di motonavi 5 stelle, tradizionali dahabeya e l’esclusivo Savoy Yatch 5 stelle lusso di 12 cabine da 45 metri quadri.\r\nFocus on Cairo\r\nLa proposta Focus on Cairo con due programmi con partenze individuali, minimo 2 partecipanti, fino ad aprile 2026, consente di scoprire la città e i dintorni con visite inedite. Il primo di 4 giorni e 3 notti comprende il nuovissimo Grand Egyptian Museum, la piana di Giza con le piramidi, il museo della Cciviltà egizia, lo storico bazaar di Khan el Khalili e la Cairo islamica. 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