9 settembre 2019 10:03
Claudio Dell’Accio entra nel team del Gruppo Travel.
Grande conoscitore del mondo del turismo e dell’innovazione, Dell’Accio ha mosso i primi passi nel settore con Dante Colitta in HP Vacanze.
Negli ultimi anni, le sue attività si sono focalizzate sull’inboud e sul prodotto esperienziale, grazie all’esperienza con Bizzeffe, la prima rete d’impresa di agenzie inbound italiane di cui Dell’Accio è stato network manager. Importante anche l’impegno nell’innovazione turistica, espresso attraverso le attività da consigliere in Startup turismo.
La nuova avventura nel Gruppo Travel vedrà Dell’Accio impegnato come business development manager per due brand del gruppo, Travel Quotidiano e Travel Open Daily, e per la sezione fiere ed eventi. «Siamo molto contenti di avere Claudio nel nostro team – commenta Daniela Battaglioni, direttore generale del Gruppo Travel -. La sua approfondita conoscenza del mondo delle agenzie di viaggio e dell’incoming saranno fondamentali per lo sviluppo di un fitto programma di nuove iniziative ed eventi che stiamo lanciando e per cui abbiamo ideato inediti e innovativi format».
Dell’Accio è già operativo su due progetti che vedranno il Gruppo Travel schierato in prima linea nei prossimi mesi: la nuova edizione di Bitesp – Borsa dell’Incoming e del Turismo Esperienziale, in scena a Venezia dal 25 al 27 Novembre 2019, e Roma Travel Show, il primo Salone del turismo della Capitale, dal 31 gennaio al 2 febbraio 2020 a Palazzo dei Congressi.
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Nel 2024 la spesa dei turisti italiani e stranieri in servizi di ristorazione ha superato i 23 miliardi di euro, distribuita in quasi 3.300 comuni turistici italiani. Il settore rappresenta il 9,4% della distribuzione del valore aggiunto nel comparto turistico, posizionandosi dopo le seconde case (27,0%) e prima di hotel e ricettività (16,6%).
Roma guida la classifica con 1,16 miliardi
La geografia del valore aggiunto nella ristorazione turistica vede Roma in testa con 1.163,8 milioni di euro (36,5% del totale), seguita da Milano con 452,3 milioni (14,2%), Venezia con 371,8 milioni (11,7%) e Firenze con 303,1 milioni (9,5%). Rimini si attesta a 169,5 milioni (5,3%), mentre seguono Napoli (159,3 milioni), Torino (123,0 milioni) e Lignano Sabbiadoro (91,0 milioni).
Il totale dei dieci comuni genera complessivamente 3.186 milioni di euro, con una media di 318,6 milioni per comune, sebbene solo quattro comuni superino effettivamente questa media.
Turismo internazionale pesa il 67,7% nei top comuni
Il dato più significativo riguarda l'incidenza del turismo internazionale nei primi dieci comuni turistici italiani, che genera complessivamente il 67,7% del valore aggiunto totale. Venezia rappresenta il caso più emblematico con l'86,6% del valore aggiunto generato da visitatori stranieri, seguita da Firenze (80,4%), Milano (71,6%) e Roma (70,3%).
Nel confronto nazionale, la spesa in ristorazione dei turisti italiani raggiunge 4.364,40 milioni di euro (52,5%), mentre quella dei turisti stranieri si attesta a 3.941,20 milioni di euro (47,5%).
Le tre Italie della ristorazione turistica
Il rapporto identifica tre diversi modelli di sviluppo turistico. Il Centro Italia, con Roma e Firenze, è caratterizzato dalla più alta incidenza di turismo internazionale (72,4%) e da un peso economico del 46,0% sul valore aggiunto totale, trainato dalle città d'arte di rilevanza mondiale. Il Nord Italia, con Milano, Venezia, Rimini, Bologna, Torino e Jesolo, registra un'incidenza di turismo internazionale del 65,2% e un peso economico del 44,8% sul totale.
Ristoranti italiani nel mondo come soft power
Il rapporto evidenzia come la cucina italiana rappresenti uno strumento di soft power globale, grazie a una rete di oltre 90.000 ristoranti italiani nel mondo che rafforzano l'immagine del Paese. «La ristorazione valorizza le economie locali ed è un patrimonio, anche immateriale, che accompagna ogni esperienza turistica», ha sottolineato Lino Enrico Stoppani, presidente di FIPE-Confcommercio. «Non è solo valore economico, ma cultura e identità attraverso cui raccontare il Paese. È un settore che contribuisce in modo determinante alla competitività del turismo italiano e alla promozione del brand Italia nel mondo».
Alla presentazione, curata da Antonio Preiti di Sociometrica, sono intervenuti anche Daniele D'Amario, coordinatore della Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni, Chiara Bergadano del Consorzio Langhe Experience e lo chef patron Moreno Cedroni.
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Il sistema, che non ha mancato di suscitare un acceso dibattito sull'equità e sull'applicabilità, dovrebbe entrare in vigore il prossimo luglio con l'intenzione di contrastare l'overtourism, oltre cha a generare ulteriori entrate.
Il Giappone, che ha fissato l'obiettivo di 60 milioni di turisti stranieri all'anno entro il 2030, ha registrato un numero record di visitatori, in particolare dalla Cina e dalla Corea del Sud. La debolezza dello yen ha ulteriormente alimentato i flussi turistici, con 36,86 milioni di arrivi internazionali registrati nel 2024.
Un primo esempio potrebbe essere quello di Junguria Okinawa, un parco a tema naturalistico che aprirà a luglio: qui i turisti stranieri pagheranno 8.800 yen, mentre i locali 6.930 yen.
Questa politica, tuttavia, ha suscitato un dibattito sull'equità e sulla possibilità di distinguere i turisti dai residenti locali. Alcune attrazioni, come il Castello di Himeji, hanno optato per un modello di tariffazione regionale, che differenzia i residenti della città dagli altri visitatori piuttosto che basarsi sulla nazionalità.
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Dalle 21.30, sul lungarno Trento e Trieste e dei Cantieri, gli equipaggi dei quattro Rioni daranno vita ad una gara in cui, alla fatica del tratto di fiume da percorrere in barca, quasi 400 mt, in una competizione di velocità tra i gozzi, si aggiunge la difficoltà di arrampicarsi su una corda sospesa sull'Arno.
«In Toscana si celebrano ogni anno numerose feste popolari – spiega il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani- che hanno una tradizione secolare. Il Palio è una di queste e proprio un anno fa ha ottenuto il riconoscimento di rievocazione storica, grazie alla sua importanza e al grande sforzo che un’intera comunità si sobbarca di anno in anno per mantenerla in vita. Il Palio non rappresenta soltanto una rievocazione storica ma è una festa collettiva che ha come protagonista l’Arno».
«Il Palio con la Montata è una manifestazione simbolo della tradizione del territorio, che entra a pieno titolo nelle rievocazioni storiche della Regione Toscana perché capace di rappresentare sia il legame col fiume Arno, sia l’importanza della cantieristica navale, eccellenza della Regione Toscana conosciuta a livello internazionale. La Canottieri Limite – afferma il Consigliere Regionale Enrico Sostegni - non è solo storia e folklore ma anche una società sportiva che cresce talenti, capaci di grandi risultati per la nostra nazionale, come la medaglia d’oro vinta pochi giorni fa da Leonardo Sostegni e dal suo equipaggio ai mondiali di St. Catharines in Canada nella specialità 4 senza».
«Il Palio con la Montata è un appuntamento annuale clou della programmazione culturale e sportiva della nostra comunità - commenta Alessandro Giunti, sindaco di Capraia e Limite - Riesce sempre a rievocare le radici cantieristiche e remiere di Limite sull' Arno, che ha dato origine alla nautica da diporto italiana, vanta una tradizione cantieristica plurisecolare e ha visto nascere nel 1861 la Canottieri Limite, la società di canottaggio più antica d'Italia, capace di farci gioire molto spesso con grandi vittorie anche internazionali. Anche nel tempo libero, oltre al lavoro, la popolazione ha sempre vissuto in rapporto stretto con il fiume , con gare in barca, e proseguire oggi con il Palio significa rinnovare la tradizione a cui sentiamo di appartenere e che dobbiamo tutelare e valorizzare».
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