27 July 2024

Volterra candidata a “capitale italiana della cultura 2021”, tra musei e arte etrusca

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Volterra la città candidata a Capitale Italiana della Cultura 2021 che costruirà il proprio percorso di candidatura sul tema della Ri-generazione umana. Tra cultura, natura, vampiri, ecco le cose uniche che si possono fare o scoprire solo a Volterra. Dove sorge la città, sul punto più elevato del colle, si erige la maestosa Fortezza Medicea fatta innalzare da Lorenzo de Medici. Attraverso la pratica quotidiana del teatro (l’assiduità e la continuità del lavoro svolto con i detenuti è una delle caratteristiche della Compagnia della Fortezza che la contraddistingue da tutte le altre esperienze di teatro in carcere), viene prodotto in media uno spettacolo all’anno, tradizionalmente presentato a luglio all’interno del carcere durante il Festival VolterraTeatro e portato in tournée nei maggiori teatri, festival e rassegne. Negli angusti spazi a disposizione, la Compagnia della Fortezza è di fatto il primo teatro stabile in carcere al mondo. Storie di fantasmi e leggende metropolitane aleggiano intorno all’ex manicomio di Volterra, uno dei più grandi ospedali psichiatrici d’Italia che ha ospitato più di 40mila persone dal 1896 agli anni ’70 del secolo scorso. Un museo, allestito in uno degli edifici riadatti a nuovo uso, ne racconta la storia e conserva le tracce di uno dei suoi ospiti più illustri: una parte del grande graffito di 180 metri realizzato lungo il muro esterno del padiglione Ferri con la fibbia della divisa da Oreste Fernando Nannetti, N.O.F. 4, uno dei maggiori esponenti dell’Art Brut.  Il sale più puro d’Italia (e forse del mondo) arriva dalla terra. Le miniere di sale di Volterra sono coltivate fin dal tempo degli antichi etruschi ed oggi, dal sottosuolo si estrae salgemma per produrre l’unico sale puro al 99,99%. Il cuore della produzione avviene in un edificio progettato da Pier Luigi Nervi, uno dei massimi architetti del Novecento: sotto le campate di cemento, il sale cade dal soffitto formando una cascata chiamata “cascata dell’angelo”. Oltre al sale, la Locatelli Saline di Volterra produce una birra artigianale al sale dal gusto unico. La “Deposizione” è l’opera più celebre del manierista Rosso Fiorentino. Firmata e datata 1521, nel 2021 festeggerà 500 anni ed è visitabile nella Pinacoteca dei Musei Civici di Volterra. Dipinta a soli 26 anni, l’opera ricorda le anatomie di Michelangelo e la grazia di Raffaello, in un’atmosfera irreale e sognante. La “Deposizione” non è però l’unica opera celebre conservata nella Pinacoteca di Volterra: le sale del piccolo museo ospitano, infatti, anche altre due opere che si trovano sui libri di storia dell’arte, L’”Annunciazione” di Luca Signorelli e il “Compianto” di Pieter De Witte. Consacrata il 20 maggio 1120, la cattedrale di Volterra dedicata a Santa Maria Assunta, compie proprio quest’anno novecento anni. Il Duomo è un vero e proprio scrigno delle meraviglie che custodisce, sotto le stupefacenti volte in stile romanico pisano, opere di celebri artisti come il pittore fiammingo Pieter de Witte, Guido Reni, Andrea della Robbia. Volterra è una città di pietra. Tutto è costruito con questo materiale: le strade, le torri, le mura e i palazzi. E di pietra, d’alabastro, la pietra degli Dei, è anche il suo artigianato: nel 1830 erano oltre 60 i laboratori e oggi la tradizione della lavorazione continua, sia in versione classica sia riletta in chiave contemporanea attraverso il design.

 

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La vendita è l’elemento al centro della competizione, un fattore imperativo e determinante per il successo».\r\nIl percorso di Aviareps è iniziato con due-tre vettori di medie dimensioni. «Nel giro di 3 anni siamo diventati leader nel mercato tedesco, quindi in quello europeo: volevamo fornire soluzioni alle linee aeree internazionali prive di una struttura di sales marketing ottimale».\r\nPer realizzare il suo progetto Aviareps si è dotata di una intelligence-platform centrale dove condividere le idee migliori provenienti dai diversi paesi e poi adattarle alle diverse realtà. «Formiamo ogni professionista dei nostri team di lavoro. Vogliamo che il nostro staff abbia un approccio imprenditoriale capace di interpretare i valori locali e sappia relazionarsi con la cultura dei diversi paesi».\r\nImportante l’evoluzione della società che, oggi presente in 65 paesi con 70 uffici, ha saputo utilizzare la pausa della pandemia per perfezionare la formazione del suo team ed è cambiata “senza temere il cambiamento”. \r\n«Abbiamo messo a punto il nostro Digital Echosystem perché volevamo favorire lo scambio di conoscenze tra i nostri impiegati, creando momenti di incontro sia di gruppo che 1to1, anche se virtuali. 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