29 agosto 2017 15:02
Nasce “Gustosi per natura”, il marchio dei prodotti tipici del Beigua. E’ stato presentato il progetto che riunisce e valorizza 94 prodotti tradizionali dell’agroalimentare, lanciato dal Geoparco. «Un’iniziativa che può diventare un esempio esportabile anche in altri parchi liguri – sottolinea l’assessore ligure allo sviluppo dell’entroterra Stefano Mai -. Il marchio promuoverà 94 prodotti tipici del Parco del Beigua». “Gustosi per natura” mira a riunire appunto sotto un’unica denominazione una serie di prodotti agroalimentari dell’entroterra ligure e valorizzarli: lo ha lanciato proprio l’Unesco global Geopark situato sull’Appennino genovese e savonese per sottolineare il legame tra l’area protetta e le lavorazioni locali tradizionali. Al marchio hanno aderito 20 produttori. «Si tratta di un’iniziativa – spiega Mai – che può diventare un esempio esportabile anche in altri parchi liguri, perché valorizza il territorio attraverso le nostre tradizioni agroalimentari, promuovendo e tutelando i produttori locali e le lavorazioni tipiche». «Questo progetto innovativo – aggiunge il commissario straordinario dell’agenzia In Liguria, Carlo Fidanza – va esattamente nelle direzione che ci siamo dati: valorizzare il territorio attraverso l’agroalimentare di qualità. La scelta vincente è coniugare l’agrifood con il turismo esperienziale per far vivere al turista l’autenticità e l’identità della Liguria».
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«Si tratta di un gruppo di professionisti – spiega Roberto Martini, direttore di Confcommercio La Spezia – tra tour operator, alberghi, extralberghiero, ville di lusso, ristorazione, nautica e trasporto Ncc, in grado di fornire un servizio completo ai turisti che scelgono la nostra provincia».
Il Consorzio per la precisione ha debuttato alla Spezia in primavera in occasione di un Evento organizzato per i buyer stranieri, ma l’obiettivo è di elevare la qualità della partecipazione alle Fiere.
«Per questo motivo il Ttg di Rimini – aggiunge Martini – rappresenta un evento che ci consente di uscire dai nostri confini. Nel frattempo stiamo preparando un sito internet dedicato e poi pianificheremo un programma per il 2025 in funzione degli sviluppi, perché la volontà è di fare presenza anche nel campo europeo».
Gli operatori entrati in All in One Tourism Solutions La Spezia sono tutti di alto livello, legati all’identità di un territorio ricchissimo dal punto di vista storico, culturale ed ambientale, che offre non solo le conosciutissime 5 Terre, non solo mare ma anche un entroterra da scoprire con tanti borghi ricchi di storia e tradizioni.
«Gli operatori puntano prima di tutto a promuovere tutte le eccellenze e le peculiarità del territorio – commenta il direttore di Confcommercio – Lo scopo del nuovo gruppo è quello di lavorare in sinergia per portare valore aggiunto».
Nel 2025 Confcommercio La Spezia festeggerà gli 80 anni: l’associazione ha visto una città ed una provincia crescere tra industria, portuale e commercio.
«Oggi La Spezia – conclude Martini - è tra le città più importanti nel Turismo. Confcommercio, che ha sempre avuto attenzione all’economia del territorio, mantiene alta la concentrazione sugli aspetti più importanti del Turismo facendo in modo che non imploda. Questo significa puntare su accoglienza, servizi di buon livello perché il ricordo da parte del viaggiatore sia buono. Il territorio è cambiato ed oggi il turismo rappresenta un punto focale per tutta l’area per questo vogliamo aiutare le imprese a fare squadra».
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[post_content] => A un anno dalla presentazione ufficiale alla fiera di Rimini del 2023, gli obiettivi di Sicani Villages, il network di realtà sicane, rimangono quelli di promuovere le peculiarità del territorio in tutte le stagioni dell’anno, creando momenti di incontro e relazione. Quella dei Borghi Sicani è un’area della Sicilia che dalla costa sud si estende fino ai boschi dell’entroterra, abbracciando un comprensorio di 29 comuni riuniti sotto il distretto rurale di Qualità dei Sicani, vasta area geografica tra le province di Agrigento e Palermo. Una regione che invita i visitatori a scoprirne lentamente il patrimonio culturale, artistico, enogastronomico e naturalistico anche nell’imminente stagione autunnale, dove si potrà assaporare ancora un po’ della magia dell’estate.
Lontano dai flussi turistici di massa, lungo la costa Sicana è possibile godere ancora in autunno delle sue spiagge, grazie alla mite temperatura che caratterizza la zona. E se l’escursione alla Scala dei Turchi, l’imponente scogliera di marna bianca che si affaccia sul mare della costa agrigentina, è d’obbligo, la stessa emozione si potrà vivere passeggiando a Capo Bianco, Punta Bianca o percorrendo a cavallo la chilometrica spiaggia della riserva naturale Orientata Torre Salsa.
Ci si potrà poi tuffare in un viaggio enogastronomico tra chioschi gourmet, ristoranti stellati e cantine che offrono degustazioni di vini locali. Senza dimenticare però gli workshop culinari, anche definiti come “cucinare in famiglia”, termine che meglio esprime l’autenticità dell’esperienza. Un viaggio in questa terra non può quindi escludere una visita autunnale nella costa Sicana, tra le più belle della Sicilia, per vivere momenti che permetteranno di esplorare una parte della ricchezza enogastronomica della regione, offrendo un assaggio delle eccellenze locali in scenari straordinari.
“Nei borghi Sicani lungo la costa, i viaggiatori arrivano per esplorare luoghi dove ricordi e tradizioni ancora permeano la vita quotidiana della gente che vi risiede – spiega Laura Massoni di Pure Sicily, il partner capofila del progetto –. Questo stile di vita attrae i nostri esploratori, portandoli oltre l'architettura di luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, abbracciando il turismo slow. I nostri esperti, chiamati local insider in inglese o cunuscituri in siciliano stretto, accompagnano gli ospiti in un mondo vissuto nei secoli, permettendo loro di godere del territorio come facevano i loro avi. La curiosità del viaggiatore è non solo vedere i luoghi, ma anche assaporare la vita che ancora appartiene a noi. Nel borgo di Siculiana, per esempio, i visitatori possono esplorare il museo dei mestieri, un castello Chiaramontano e un ristorante dove i sapori autentici evocano un ciavuru (profumo) di tradizioni e memorie indimenticabili. Perché i luoghi senza le persone non possono trasmettere emozioni".
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[post_content] => Si è concluso lo scorso fine settimana con grande successo il primo congresso dell'Associazione Italiana dei Destination Manager (Assidema), tenutosi presso l’hub culturale Memoria Futura, sede della Dmo Sistema Monferrato, proprio in occasione della Giornata mondiale del turismo del 27 settembre. L'evento ha visto la partecipazione di oltre 50 destination manager provenienti da 15 regioni italiane, confermando l'importanza crescente di questa figura professionale nel panorama turistico nazionale.
Durante la prima giornata, che ha sviluppato il tema del congresso “Economia della relazioni”, i destination manager presenti hanno avuto l’opportunità di presentarsi e confrontarsi sulle loro esperienze, arricchendo il dibattito con idee e prospettive differenti. Uno dei momenti centrali è stato la presentazione dei risultati preliminari di una ricerca condotta dal Comitato Scientifico di Assidema, guidato dalla Prof.ssa Luna Leoni, che ha coinvolto un terzo dei destination manager italiani. I dati emersi hanno evidenziato come le competenze tecniche siano considerate fondamentali per il successo del ruolo, con particolare riferimento alla gestione delle relazioni tra stakeholder pubblici e privati. Nonostante non vi siano differenze significative nelle competenze richieste in base alla destinazione, la conoscenza diretta del territorio è stata identificata come un elemento cruciale per personalizzare le strategie di promozione e gestione turistica.
La giornata si è conclusa con un coinvolgente talk show sul ruolo del destination manager, a cui hanno partecipato Claudio Dell’Accio, presidente di Assidema, la vice presidente Flavia Coccia, insieme ai destination manager Giancarlo Dell’Orco e Andrea Cerrato. Durante il dibattito, si è sottolineato come il ruolo del destination manager non sia definito dal luogo o dall’ente in cui opera, ma dalle competenze che è in grado di mettere in campo. A chiudere l’incontro è stato l'intervento dal pubblico di Josep Ejarque, uno dei più noti destination manager europei, che ha stimolato l’associazione a definire con maggiore precisione i confini e le competenze necessarie per potersi identificare come destination manager.
Il giorno successivo si è tenuta l’assemblea conclusiva del congresso, durante la quale è stato firmato il manifesto dei Destination Manager "Vision 2030", documento che traccia le linee guida per il futuro della professione in Italia. Il manifesto pone l'accento sulle competenze chiave che deve avere il Destination Manager e i compiti fondamentali che deve portare a compimento
Queste le sette competenze chiave del Destination Manager: Destination Planning: pianificazione strategica delle destinazioni turistiche. Destination Management: gestione coordinata degli elementi che compongono una destinazione. Destination Marketing: creazione di strategie di marketing per attrarre visitatori. Destination ICT: utilizzo di dati e tecnologie per prendere decisioni informate e gestire la destinazione. Destination Fund Raising: capacità di raccogliere risorse pubbliche e private per lo sviluppo della destinazione. Destination Sustainability: Intervenire sul territorio con raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ( ambientale /economica/ sociale ) Revenue Management: ottimizzazione dei ricavi attraverso lo studio dei comportamenti di mercato e tendenze di acquisto.
Sull’ultimo punto, sempre molto dibattuto quando si tratta degli obiettivi di una DMO è intervenuto Franco Grasso, decano dei revenue manager italiani: «Ritengo che la cultura del revenue management sia necessaria affinché le strutture di un territorio possano esprimere il massimo delle loro potenzialità. Inoltre poiché il revenue funziona di più nel momento in cui sono molti a farlo penso che un approccio di questo tipo possa davvero spingere lo sviluppo di una destinazione turistica. Io finché posso darà il mio contributo e farò il tifo per Assidema».
Mentre i 6 compiti fondamentali del DM sono stati definiti come Analisi del sistema turistico: capacità di analizzare dati e tendenze del settore turistico. Co-design con la comunità locale: coinvolgimento della popolazione locale nella pianificazione strategica. Gestione delle relazioni pubblico-privato: facilitazione della collaborazione tra stakeholder pubblici e privati. Sviluppo dell’offerta turistica: creazione e miglioramento di prodotti turistici in base alle esigenze del mercato. Pianificazione delle strategie di marketing: definizione di strategie comunicative efficaci.
Attivare concrete politiche di sostenibilità: promuovere azioni misurabili che portino un impatto positivo sul territorio Commercializzazione: selezione dei canali di distribuzione adeguati per promuovere l'offerta turistica
Al termine dell’assemblea il presidente Claudio Dell’Accio ha commentato: «Siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto durante la nostra prima assemblea con oltre 50 professionisti che si sono riuniti per confrontarsi e tracciare insieme il futuro del destination management in Italia. Questo evento ha confermato la rilevanza e la necessità di riconoscere formalmente questa professione, che richiede competenze specifiche e strategiche per valorizzare le nostre destinazioni. Tuttavia, è preoccupante vedere come, nel nostro Paese, chiunque possa autodefinirsi destination manager, anche chi si occupa semplicemente di organizzare piccoli eventi privati. Essere un destination manager non significa pianificare feste, ma sviluppare e gestire strategie complesse che influenzano la competitività di un territorio. È ora che il nostro settore faccia chiarezza e tuteli la vera professionalità di chi opera per il bene delle destinazioni, definendo criteri chiari su chi può legittimamente usare questo titolo»
Per Assidema il prossimo appuntamento è al Ttg Travel Experience di Rimini dove sarà protagonista del convegno: “Veritas behind the scene. Metriche e trend per il destination management efficace. Il parere di Assidema”, giovedì 10 ottobre alle 12:10 presso la Global Village Arena (Pad. A2).
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[post_content] => Guarda al 2026 Carsten Spohr: solo per allora, secondo le previsioni del ceo del gruppo tedesco, Lufthansa Airlines «tornerà in carreggiata», mentre oggi affronta un complesso processo di ristrutturazione.
Il marchio principale del gruppo Lufthansa ha registrato una perdita operativa di 427 milioni di euro (473 milioni di dollari) nei primi sei mesi dell'anno, cui ha fatto seguito il varo di un programma di turnaround che prevede il blocco delle assunzioni nell'amministrazione e diverse altre misure che mirano a migliorare ricavi e produttività.
Spohr ha dichiarato che l'estate è stata «commercialmente positiva» grazie ad una domanda che è rimasta «estremamente forte», portando a un load factor dell'88% in tutto il network, un livello che la compagnia aerea non aveva mai raggiunto prima. Tuttavia, i problemi strutturali di Lufthansa Airlines e le continue interruzioni operative hanno portato a elevati ritardi, rendendo difficile la svolta finanziaria del vettore. Lufthansa comunicherà i risultati del terzo trimestre il 30 ottobre.
Su tutto, resta cruciale il problema dei ritardi nelle consegne dei nuovi aeromobilio: secondo Spohr, Lufthansa è attualmente in attesa della consegna di 43 velivoli Boeing che avrebbero già dovuto essere in flotta. Tra questi ci sono 15 B787-9 parcheggiati presso lo stabilimento Boeing di Charleston, in South Carolina, tutti in attesa della certificazione dei sedili di prima classe. Questa situazione ha costretto la compagnia a continuare a operare con 21 aeromobili che avrebbero già dovuto essere ritirati, tra cui soprattutto Airbus A340-300, -600 e 747-400.
Altri aerei ancora da consegnare sono i tanto attesi B777-9 di Lufthansa, che sostituiranno gli A340 e i 747-400. Boeing ha promesso di consegnare il primo 777-9 entro la fine del 2025. Ma Spohr teme che l'aeromobile potrà entrare in servizio solo nell'inverno del 2026.
In vista dell'espansione internazionale, la compagnia ha recentemente acquistato una partecipazione del 41% in ITA Airways, di cui prevede di assumere la piena proprietà nel tempo. Il Gruppo Lufthansa sta ora valutando la possibilità di acquistare TAP Air Portugal o, in alternativa, il vettore leisure spagnolo Air Europa. Anche l'investimento in AirBaltic, che è un importante fornitore di wet-lease durante il picco estivo, è una nuova opzione sul tavolo.
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Global Blue e Regione Lombardia annunciano di avere siglato un Protocollo d’intesa volto a condividere e comunicare i dati sul Tax free shopping in Lombardia, incentivare il turismo dello shopping e promuovere la regione verso i turisti internazionali.
Secondo i dati di Global Blue, infatti, la Lombardia è per distacco la regione italiana dove si spende di più in Tax Free Shopping, contribuendo per il 40% dei volumi nazionali, seguita da Lazio (21%) e Toscana (18%). Si tratta di una Regione che nel primo semestre del 2024 ha registrato una crescita della spesa Tax Free rispetto all’anno precedente (+17%), con un mix di nazionalità per contribuzione composto in prevalenza da americani e cinesi (14% ciascuna), seguiti dagli arabi (12%).
Barbara Mazzali, assessore al turismo, marketing territoriale e moda di regione Lombardia, dichiara: «L’analisi dei dati per orientare le nostre politiche e, soprattutto, le campagne di promozione turistica di Regione Lombardia, è ormai diventata una modalità di lavoro consolidata. La collaborazione con Global Blue ci permetterà di avere una visione particolareggiata sul turismo internazionale, e sulle ricadute economiche generate nel nostro territorio dalla presenza di turisti internazionali. Il nostro nuovo Osservatorio regionale del turismo e dell’Attrattività avrà a disposizione informazioni importanti, che ci permetteranno di sviluppare analisi sempre più approfondite sui trend di evoluzione dei flussi turistici».
L’intesa appena firmata è definita da un piano condiviso che si estende per un anno, con la possibilità di essere ulteriormente rinnovata. Valorizzando le rispettive competenze, l’accordo prevede diverse iniziative. In particolare, Global Blue si impegna a fornire trimestralmente un report aggiornato sui trend del Tax Free Shopping in regione, con focus specifico sulle aree esterne a quelle del Capoluogo. Inoltre, realizzerà analisi ad hoc in occasione di eventi rilevanti e metterà a disposizione di Regione Lombardia la sua VIP Lounge di Milano - situata nel cuore del Quadrilatero della Moda - per la diffusione del magazine 'Lombardia Style' e di altro materiale promozionale rivolto ai turisti internazionali.
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[post_content] => Tour a date fisse con voli intercontinentali e domestici, hotel, trasferimenti e guida in lingua italiana inclusi nella quota persona. Tour2000AmericaLatina presenta le partenze garantite per Natale e Capodanno. “Da sempre le vacanze natalizie rappresentano uno dei momenti ideali per prenotare un tour di lungo raggio verso l’estate in America Latina – spiega il general manager del to, Marino Pagni -. Per questo motivo la nostra proposta di partenze garantite è ogni anno sempre più ampia e riscuote sempre più successo presso le agenzie di viaggio che con pochi clic sull’area riservata del nostro sito possono confermare subito la prenotazione”.
Il 23 dicembre parte in particolare il tour Argentina tutto l’anno, che visita Buenos Aires, la ricca fauna della penisola Valdés, Ushuaia ed El Calafate, nonché il tour Esplorando il Brasile che va da Rio de Janeiro alle impressionanti cascate di Iguacù e Salvador de Bahia.
Ci sono poi Natale e Capodanno ai Caraibi con il tour Spirito di Cuba e mare a Cayo Ensenachos, per abbinare la scoperta dell’isola al relax sulle spiagge. Il 26 dicembre parte il tour Esplorando la Costa Rica: un viaggio per scoprire la natura dal parco Tortuguero al vulcano Arenal, dalla foresta tropicale del parco Manuel Antonio con pernottamenti in lodge esclusivi e relax sulle spiagge di Playa Tamarindo. Per trascorrere il capodanno sull’isola di Pasqua, perfetto il tour Esplorando il Cile e l’isola di Pasqua, che va passa anche dal deserto del Nord e dai ghiacci della Patagonia. Essenze colombiane, Colori del Perù ed Esplorando il Messico partono infine il 28 dicembre, mentre per Perù Express e Spirito di Cuba e mare a Varadero si decolla il 30 dicembre.
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[post_content] => Festival ed eventi dedicati ai sapori e alla cultura locali: l'Ungheria d'autunno si tinge dei colori del foliage e conduce i visitatori per mano alla scoperto del ricco patrimonio dove trovano posto i sapori più tradizionali, dalla paprika, dallo street food con i lángos e i kurtoskalacs, e le prestigiose cantine del Tokaj.
Tra le kermesse più interessanti della stagione c'è sicuramente The Tokaj Harvest Days (04-06 ottobre 2024): ogni anno dalla sua nascita, nel 1932, il festival propone tematiche sempre diverse che si pongono come obiettivo quello di approfondire il mondo enologo. Quest’anno il tema scelto è “Vini bianchi, cultura colorata” e mira a promuovere la tradizione culturale e a mostrare ai visitatori i valori della regione.
Il festival della Natura di Hortobágy si svolge invece il 26 ottobre, giornata simbolo della continuità delle tradizioni ungheresi. Durante il festival i visitatori avranno la possibilità di ammirare il suggestivo spettacolo naturale della migrazione delle gru, che rappresenta uno degli eventi faunistici più affascinanti del parco nazionale di Hortobágy. Il territorio è la più grande pianura dell'Europa dell'Est, che si estende per oltre 800 chilometri quadrati, ed è noto per le sue tradizioni agricole e le tecniche di irrigazione storiche. Le popolazioni locali, tra cui i pastori ungheresi, mantengono vive usanze secolari, come la pastorizia e danze folcloristiche, offrendo un’autentica espressione della cultura ungherese.
Non da meno, il Sausage Festival a Csaba (25-27 ottobre 2024), un evento che celebra la ricca tradizione culinaria del territorio. Le salsicce ungheresi si distinguono per il loro sapore intenso e la varietà di spezie utilizzate, come paprika e aglio, che riflettono le tradizioni gastronomiche locali. Questa festa popolare, rinomata in tutta Europa centro-orientale, si pone come un'importante vetrina per queste specialità culinarie, custodendo gelosamente le tradizioni gastronomiche della città.
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[post_content] => Il Gruppo Una presenta la versatilità della sua proposta in Sicilia: dei 54 hotel della compagnia dislocati in Italia, sei si trovano sull’isola e tre di questi sulla costa orientale, ricca di bellezza naturale e storica, alle pendici della “Muntagna”, l’Etna, che per i siciliani è una generosa genitrice, fonte di acqua potabile, di fertilità e dello scuro basalto con cui si costruiscono strade e case.
Si atterra all’aeroporto di Catania (che offrirà presto anche un volo giornaliero per New York) e si visita la città. Fondata dai greci nel 729 a.C., Catania ebbe grande importanza nel corso della storia (nel 1.400 fu capitale del Regno di Sicilia), ma è stata più volte colpita da terremoti ed eruzioni. Oggi le sue strade ampie corrono tra palazzi in stile barocco siciliano: il centro storico - patrimonio Unesco - è stato ricostruito dopo la devastante eruzione del 1.669 e il terremoto del 1.693. E' stata preservata però una parte dell’anfiteatro romano e alcuni edifici delle antiche terme. La vita scorre vivace a partire dal primo mattino, quando apre la Pescheria, il mercato del pesce. Piazze e strade si riempiono di attività di ogni tipo, tra cui l’offerta gastronomica street-food di locali. Per la sua vitalità lavorativa Catania viene definita la Milano della Sicilia.
In via Etnea il Palace Catania Una Esperienze, 4 stelle, con 94 camere e un centro congressi, è la location ideale per un turismo leisure e business: spazi ampi e luminosi, camere funzionali dalle fresche tonalità marine, nove ampie sale modulabili per congressi ed eventi e un rooftop con vista sul centro della città e sull’Etna. L’offerta è completata da una ricca proposta f&b con prodotti a chilometri zero e una grande attenzione alla sostenibilità in tutte le sue declinazioni. Tra le esperienze per gli ospiti, un giro alla scoperta dell’arte fantasiosa e rivolta alla tradizione della bottega Cartura, attiva da 25 anni a Catania.
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Con un transfer o con un’imbarcazione si raggiunge poi l'Unahotels Capotaormina: una struttura 4 stelle con 190 camere e tre ristoranti. Si annida sulla cima del promontorio e tutte le camere sono affacciate sul mare, rivolte al profilo della Muntagna, con il suo pennacchio di fumo che si perde all’orizzonte. Ampia l’offerta mice, con la possibilità di riservare la struttura per eventi e matrimoni. Un ascensore scende per oltre 50 metri nella roccia, quindi un tunnel porta alla spiaggia, con piscina e ristorante. Gli amanti del passato potranno anche visitare l’antico teatro di Taormina.
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[post_content] => Operare un aereo verso la regione Libano, Israele in questo momento comporta notevoli rischi e l'Easa, l'agenzia europea per la sicurezza, avverte le compagnie aeree che devono fermare le loro operazioni. In realtà non volava praticamente nessun europeo, ma i problemi, lungi dall'essere alleviati, si stavano aggravando.
Questo sabato si è verificato un incidente che rivela l'entità dei rischi: un aereo si stava avvicinando alla pista dell'aeroporto di Beirut quando ha ricevuto via radio l'ordine di sospendere l'operazione e allontanarsi.
Il ministro dei trasporti libanese Ali Hamieh ha confermato l'incidente, affermando che la frequenza radio dell'aeroporto era stata bloccata.
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