16 giugno 2020 10:33
Cosa chiedere all’estate se non aria aperta, in montagna, in un angolo tranquillo dell’Alto Adige?
Nel piccolo paese di Mantana, l’oasi di benessere del Lanerhof è un privilegiato rifugio dove fare il pieno di energia. Il Lanerhof offre 3mila metri quadrati di area benessere con un meraviglioso mondo d’acqua, tra cui piscina esterna riscaldata, idromassaggio esterno con acqua salina, un fantastico percorso Kneipp all’aperto, diverse saune e bagni turchi, docce emozionali e nebulizzate, ampia scelta di trattamenti beauty e spa privata e un grande giardino appartato dove rilassarsi a pieni polmoni. Dopo mesi chiusi tra le mura domestiche, l’aria alpina diventa un toccasana per togliere lo stress. Ci sono poi vari punti di equilibrio per entrare in contatto con se stessi: sala relax “Steingartl” con lettini ad acqua, camino, la stanza di inalazione salina e il grande prato con siede sdraio dove riposare.
Per gli amanti della natura, della flora e della fauna che sono attratti all’aria aperta dalla vista del bellissimo paesaggio della Val Pusteria, l’hotel Lanerhof inaugura quest’anno un’esperienza molto speciale: una splendida passeggiata alla scoperta del territorio, delle sue piante, dei suoi fiori e soprattutto dei suoi animali con una guida d’eccezione, Ewald Purdeller, grande conoscitore delle montagne circostanti e di tutti i loro segreti. Ewald mostra le tracce del passaggio degli animali, con il binocolo (e con un po’ di fortuna anche senza) si possono avvistare caprioli, cervi, volpi, aquile e tanti altri ospiti di questo magnifico territorio alpino.
I fiori, le erbe e le piante svelano tutte le loro proprietà e curiosità: non emanano solo piacevoli profumi ma sono fonte di vita per l’intero eco sistema.
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[post_content] => Una serata all'Nh Collection Roma Palazzo Cinquecento dedicata al fascino del Marocco ha visto protagonista l’Inara Camp: una lussuosa struttura immersa nel deserto di Agafay, situato a circa 30 chilometri da Marrakech. L’evento, organizzato da Todra Viaggi, specialista della destinazione, è stato un'occasione esclusiva per un selezionato gruppo di agenzie per scoprire questa oasi di lusso e tranquillità. La presentazione è stata guidata da Bruno Alegi, titolare di Todra Viaggi, insieme a Vincent Jaquet, fondatore di Camp Inara, il quale ha sottolineato come "il deserto non si può raccontare, va vissuto”. Presente alla serata anche Nicole Luzzitelli, sale executive di Royal Air Maroc.
L'Inara Camp si estende su 21 ettari ed è suddiviso in tre aree principali, ognuna con una sua atmosfera distintiva. Nella parte più alta del campo si trova il ristorante Le Soukoune, aperto anche ai visitatori esterni. “Sono molti i turisti che soggiornano a Marrakech e vogliono vivere un’esperienza nel deserto - ha spiegato Jaquet-. Noi offriamo questa opportunità, organizzando anche una sola giornata con pranzo o cena e una scelta di attività, insieme ai transfer da e per Marrakech. Abbiamo anche un’area dedicata agli eventi e, per chi sceglie di aggiungere uno o più pernottamenti, abbiamo a disposizione 50 tende per due persone e una piscina panoramica”.
Il cuore del campo è rappresentato da 19 lussuose tende, ciascuna dotata di un ampio letto king-size e un bagno privato con doccia. “Le più grandi sono le Inara suite che possono ospitare fino a tre persone e hanno una spaziosa terrazza privata”. Per chi soggiorna, l’area delle tende, che non si affaccia sul resto del campo, è completata da un secondo ristorante e una piscina-laguna con vista sul deserto.
Molte le attività pensate per gli ospiti, come passeggiate a dorso di cammello, escursioni in quad o buggy, trekking, picnic nel deserto, giri a cavallo e in bicicletta, sessioni di yoga, massaggi rilassanti e voli in mongolfiera. Sia per i gruppi, sia per i soggiorni individuali è previsto un servizio di trasferimento, anche con macchine vintage, da e per Marrakech per garantire il massimo comfort agli ospiti. Completa l’offerta i campi pop-up per gruppi, che possono essere allestiti ovunque nel deserto e animati con l'intrattenimento di ballerine di danza del ventre e mangiafuoco.
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[post_content] => Novità in casa Bzar, che ha appena acquisito la gestione dell'hotel la Pace di Pisa: un 3 stelle da 63 camere. La proprietà è stata venduta pochi giorni fa dalla famiglia Romanelli a una società che ha appena rilevato anche altre attività a Cortina d'Ampezzo e a Forte dei Marmi, si legge sul Tirreno, e che ha deciso di affidare la gestione della struttura di Pisa alla compagnia capitolina.
Bzar sta vivendo una fase di forte espansione, grazie anche al recente debutto in Sicilia con il 5 stelle da 23 camere hotel Metropole di Taormina, nonché con i 4 stelle Mari del Sud resort di Vulcano, Palazzo Cavalieri di Siracusa e Garden Vulcano di Lipari.
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“A 30 anni, Alessia Melisi, Kaja Osinski e io abbiamo intrapreso un viaggio ambizioso, guidati dalla passione per l'ospitalità e dal desiderio di creare qualcosa di unico - spiega Filippo Ribacchi, presidente e socio Bzar -. Oggi, dopo dieci anni, siamo orgogliosi di vedere come il nostro impegno e la nostra visione si siano trasformati in una realtà di successo che continua a crescere e innovare".
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[post_content] => Nasce dalla riqualificazione dello storico Villa del Bosco e si propone come un lifestyle spa & wellness hotel il nuovo indirizzo Unahotels di Catania, frutto di un accordo di franchising con il gruppo Mhg Italy, già partner con l'Unahotels One Siracusa. La proprietà, attualmente in fase di ristrutturazione, aprirà ufficialmente le proprie porte il prossimo aprile, andando così a rafforzare la presenza del gruppo in città accanto al Palace Catania Una Esperienze.
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La tradizione ceramica si intreccia con l’innovazione culturale nel progetto di candidatura di Savona a Capitale italiana della cultura 2027 focalizzato sulle “Nuove rotte per la cultura”. Ed è proprio sulle rotte della manualità e del blu che Savona, attraverso due mostre e l’accoglienza di artisti under 27 nelle botteghe locali, celebra il suo passato artigianale mentre si reinventa come laboratorio culturale aperto e innovativo.
Il progetto parte dalla “Baia della Ceramica” - un territorio che abbraccia Savona, Albisola Superiore, Albissola Marina e Celle Ligure, riconosciuto per la sua eccellenza nella manifattura ceramica – per diramarsi in tutta Italia e in particolare in 9 Comuni aderenti all’AICC (Associazione Italiana Città della Ceramica): Castellamonte (TO), Cerreto Sannita (BN), Faenza (RA), Laveno Mombello (VA), Montelupo Fiorentino (FI), Pesaro, Nove (VI), Santo Stefano di Camastra (ME), Urbania (PU).
In programma, nel 2026, una mostra itinerante che racconterà Savona attraverso le sue manifatture e che percorrerà le 9 città italiane della ceramica per culminare, nel 2027, in una grande esposizione finale diffusa tra Savona e le Albisole. Durante l’anno, artisti under 27 di tutta Italia avranno l’opportunità di lavorare nelle botteghe locali, alimentando uno scambio creativo senza precedenti.
«Il ruolo nazionale di Savona e della Baia della Ceramica – sottolinea Nicoletta Negro, assessore alle Politiche comprensoriali della Cultura e del Turismo - è stato trainante nella costruzione di una parte fondante del dossier di candidatura, quella che riguarda la nostra storia millenaria, ma anche l’internazionalità che ha avuto nel ‘900, dal futurismo di Diulgheroff allo spazialismo di Lucio Fontana, attraverso grandi protagonisti della storia come Tullio d'Albisola. Da qui un grande progetto che coinvolge l'AICC, l’associazione che comprende le sessanta città di antica tradizione riconosciute da MISE e nello specifico nove di esse, coprotagoniste nella stesura del progetto, ed il nostro Museo della Ceramica, fiore all’occhiello della città. Lo scopo è quello di tornare al centro di un dibattito pubblico, che riguarda la tutela dell’artigianato ma al contempo la sua innovazione con il coinvolgimento di giovani designer provenienti da tutta Italia, in un grande e diffuso laboratorio di idee e competenze».
Il Museo della Ceramica, nel cuore del centro storico di Savona, è la casa della storia ceramica savonese e albisolese, dal Rinascimento al Novecento, dal Futurismo fino all’arte più contemporanea. Da marzo 2027 il Museo ospiterà la mostra diffusa “Le rotte del blu”, in cui dialogheranno opere di epoche diverse, unite dal colore che lega trasversalmente la storia produttiva della ceramica locale, come testimoniato dalle collezioni museali e dalla produzione contemporanea nelle botteghe artigianali.
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[post_content] => La privacy delle Maldive a Zanzibar in un resort di sole 70 ville realizzate su un'isola privata di 30 ettari. Sono i principali selling point del nuovo Bawe Island della Cocoon Collection. A parlarne di fronte a una folta platea di agenti di viaggio e addetti ai lavori, Alessandro Azzola, titolare della compagnia alberghiera e del to Azemar, intervenuto in occasione del Christmas Party capitolino griffato Travel Quotidiano: "Si tratta di un prodotto davvero unico a Zanzibar: sia per la qualità dell'offerta, sia per la location esclusiva. Ricordo infatti che nel Paese le spiagge sono tutte libere. Anche i 5 stelle qui non hanno un beach club privato. Essendo il Bawe un prodotto one island one resort gode quindi di un privilegio assoluto per la zona".
Non solo: tutte le sistemazioni della struttura hanno la vista mare, "anche questo un unicum", con la soluzione entry level da 200 metri quadrati, per arrivare sino ai 600 mq della Sultan Palace. "Abbiamo persino realizzato le prime ville over water di Zanzibar: sono otte e sono tutte dotate di vasche da bagno ocean view. A livello di servizi, una serie di maggiordomi di origine locale accoglie all'arrivo i nostri ospiti, fornendo loro supporto e preziosi consigli per l'intera durata del soggiorno. Il tutto ad appena 15 minuti dalla capitale Stone Town e a 30 minuti dall'aeroporto internazionale".
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[post_content] => Eleganza, design contemporaneo e colore sono i tratti distintivi che contraddistinguono la nuova veste dell’hotel del brand Mercure affacciato sul golfo di Napoli e sul Maschio Angioino. Con 99 camere ospitate all’interno di un prestigioso edificio storico di fine 800, il Mercure Napoli Centro Angioino è collocato in una posizione strategica, a pochi minuti dal molo Beverello, punto di partenza per le isole di Capri, Ischia e Procida. La sua posizione consente anche di accedere facilmente ai simboli della città, come piazza del Plebiscito, il palazzo Reale e la galleria Umberto I.
"Il nostro obiettivo è offrire agli ospiti un’esperienza che vada oltre il semplice soggiorno - dichiara Simona Calabrese, direttrice dell'hotel -. Vogliamo che chi entra nel nostro albergo trovi un ambiente raffinato e accogliente, dove ogni dettaglio è pensato per offrire comfort e autenticità. La struttura unisce un design contemporaneo a elementi della tradizione locale, creando spazi che riflettono l’identità del luogo e permettono agli ospiti di sentirsi accolti con calore e professionalità".
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Come commenta Simona Calabrese, “abbiamo siglato un accordo con una delle principali app dedicate al recupero del surplus alimentare per ridurre gli sprechi delle colazioni. Destiniamo anche dei prodotti alla comunità locale tramite la parrocchia nel quartiere dell’hotel. Inoltre, a livello impiantistico, abbiamo installato sistemi di rilevazione di eventuali perdite d’acqua, così da potere intervenire in tempo reale sui guasti e contenere al minimo lo spreco di un bene così prezioso, soprattutto in questa zona”.
Napoli, città dai mille contrasti e dal fascino eterno, accoglie i visitatori con i suoi quartieri vivaci come il rione Sanità e i quartieri Spagnoli, che convivono con l’eleganza delle residenze nobiliari e la modernità delle zone più commerciali. Questo mix di storia, cultura ed energia contemporanea si riflette anche nello stile e nell'offerta del Mercure Napoli Centro Angioino, ideata per gli ospiti che vogliono vivere un’esperienza autentica nella città partenopea.
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“La terrazza panoramica con vista sul Maschio Angioino è la location più apprezzata dai nostri ospiti per la colazione. Nel segno della tradizione e della sostenibilità i prodotti del buffet, come le mitiche sfogliatelle e il caffè, provengono da fornitori locali. Inoltre, presso il bar Angioino Caffè è possibile assaggiare il celebre Limoncello Spritz”.
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Mille di questi Mercure
Quest’anno Mercure Hotels ha raggiunto un importante traguardo con l'apertura del suo millesimo hotel. Il marchio è da sempre sinonimo di scoperta ed esplorazione del territorio, e al centro della propria mission e identità c'è il programma Discover Local, concepito proprio per approfondire il legame degli ospiti con il luogo che li accoglie. In questo modo ogni hotel Mercure, a qualunque latitudine, invita i propri ospiti a esplorare i sapori regionali e le esperienze culturali, facendosi così ambasciatore del territorio. Gli alberghi del brand, presenti in oltre 65 paesi, sono situati non solo nei centri città, ma anche al mare o in montagna.
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Assicurazione contro l’annullamento viaggio gratuita e inclusa nella quota di iscrizione (per pacchetti fino ai 2 mila euro). E' la novità Go World per il 2025, valida a partire dal prossimo 1° di gennaio. Rivista pure la struttura quote, in modo da ridurre quelle relative ai viaggi più economici, grazie all’adattamento all’importo per passeggero: 55 euro per pax, per viaggi con importo fino a mille euro; 85 euro per pax, per viaggi con importo tra i 1.001 e i 2 mila euro; 115 euro per pax, per viaggi con importo superiore a 2.001 euro.
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La quota di iscrizione Go World ora dunque include l'assicurazione annullamento viaggio fino a 2 mila euro con formula all risk; l'assicurazione spese mediche fino a 10 mila euro (con opzione di integrazione tramite Go World Safe Plus); la copertura bagaglio fino a mille euro con anticipo spese per necessità immediate; l'assicurazione attrezzature sportive fino a mille euro per danni o mancata riconsegna; la responsabilità civile viaggiatori fino a 50 mila euro; l'indennizzo per ritardo volo o partenza nave fino a 100 euro; l'assistenza ai familiari rimasti a casa e copertura per la casa durante l’assenza; il kit viaggio personalizzato (pochette, zaino o trolley, in base al valore del viaggio); la guida o volume fotografico in base all’importo del viaggio; la cartella e etichette bagaglio, con spese di spedizione incluse.
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[post_content] => Artigiano in Fiera, la più importante manifestazione internazionale dedicata all’artigianato, è in scena fino all'8 dicembre a Fieramilano Rho. Quest’anno la fiera conta 2.800 stand espositivi provenienti da 90 Paesi dislocati in 8 padiglioni. Dall’abbigliamento al design, dall’arredo agli accessori, dai gioielli agli alimenti, passando dai prodotti per la salute, il benessere e il tempo libero, Artigiano in Fiera è una “piazza” innovativa nata per esaltare la bellezza e il valore delle arti e dei mestieri, dove poter fare acquisti originali, autentici e di qualità attenti alla filiera e rispettosi dell’ambiente.
“Con la loro capacità di innovare e adattarsi, le micro e piccole imprese rappresentano non solo il motore dell'economia italiana ma anche un patrimonio culturale inestimabile” ha commentato Antonio Intiglietta, Presidente Ge.Fi. Gestione Fiere Spa -. Artigiano in Fiera va ben oltre l'esposizione di prodotti artigianali: è l’affermazione del saper fare come espressione della creatività umana. Con il tema di quest'anno "Essere artigiano è una scelta di vita" vogliamo sottolineare l'importanza di un approccio consapevole e sostenibile alla produzione, che valorizzi le tradizioni locali e promuova uno stile di vita più autentico".
L'inaugurazione di questa edizione è avvenuta alla presenza di numerosi ospiti tra cui Daniela Santanchè, Ministro del Turismo, Carlo Bonomi, Presidente Fiera Milano Spa, Alessia Cappello, Assessora Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro Comune di Milano, Enrico Brambilla, Presidente Comitato Direttivo Artigiano in Fiera, Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito e Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia.
La cerimonia di apertura si è svolta prima nell’area espositiva dell’Arabia Saudita, Paese dell’Anno per il Medio Oriente alla presenza di Sua Altezza il Principe Faisal bin Sattam AlSaud, Ambasciatore del regno dell’Arabia Saudita in Italia, di Mayada Badr, CEO Saudi Culinary Arts Commission e di Sumaya Al-Solaiman CEO Architecture and Design Commission e, a seguire, nel padiglione dell’Algeria, Paese dell’Anno per l’Africa rappresentato da Houria Meddahi, Ministra del Turismo e dell’Artigianato d’Algeria.
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[post_content] => In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, indetta dalle Nazioni Unite dal 1981, il CAMeC – Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, riconsegnato al pubblico il 5 ottobre con una veste rinnovata frutto della sinergia tra Comune e Fondazione Carispezia, aderisce alla iniziativa, che per il 2024 propone il tema Amplificare la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile.
È l’occasione per visitare la nuova Accessibility Room, frutto di un importante progetto autonomo, per il quale nel 2022 il Comune della Spezia si è aggiudicato il bando PNRR relativo alla “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”. L’obiettivo di ampliare la comunicazione del proprio patrimonio, offrendo a tutti la possibilità di incontrarlo e comprenderlo in autonomia, ha appunto guidato l’intervento sviluppato dal CAMeC in questo ambito.
«La città della Spezia è orgogliosa di celebrare la Giornata internazionale delle persone con disabilità - commenta il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - rendendo disponibile per le visite la nuova Accessibility Room all’interno del CAMeC, uno spazio esclusivamente dedicato alle persone con disabilità. Questo progetto, realizzato grazie al bando PNRR vinto nel 2022, rappresenta un passo concreto verso l’eliminazione delle barriere fisiche e cognitive nei luoghi della cultura, rendendo il nostro patrimonio più accessibile a tutti. Il rinnovamento del CAMeC, frutto della preziosa collaborazione con la Fondazione Carispezia, ha trasformato il nostro Centro d’Arte Moderna e Contemporanea in un luogo ancora più accogliente e inclusivo. Questo grande lavoro di sinergia è motivo di orgoglio per la città e un esempio di come l’arte possa essere uno strumento per promuovere partecipazione e inclusione».
L’intervento ha visto la realizzazione di un nuovo allestimento e la dotazione di strumenti aggiuntivi dedicati alla completa accessibilità e fruizione dei contenuti del museo: un portale web e una nuova funzionale APP specificatamente fruibili da parte delle diverse abilità, una postazione multimediale introduttiva, posta all’ingresso, la apposizione di segnali tattili plantari in prossimità delle scale e dei servizi, la realizzazione della nuova Accessibility Room, con il progetto Vedere ad occhi chiusi: percorso tattile per tutti.
Questo spazio dedicato permanente offre, con particolare riguardo a visitatori ipovedenti, non vedenti, con sordità e con difficoltà motorie, la possibilità di incontrare e conoscere un florilegio dal patrimonio del CAMeC, grazie ad apparato didascalico diversificato ed ampliato, che abbatte le barriere percettive e sensoriali. Le opere esposte sono 8, particolarmente adatte ad una fruizione inclusiva: esse si prestano in special modo ad una lettura tattile, agevole e gradevole per visitatori non vedenti o ipovedenti. Nel contempo, i 5 dipinti e le 3 sculture ben documentano la rilevanza delle raccolte del CAMeC, anche in ambito internazionale. L’opera più lontana nel tempo risale al 1949 e si deve a Renato Guttuso, vincitore del primo Premio Nazionale di Pittura “Golfo della Spezia”; è l’incipit del nucleo più antico delle collezioni del museo, che questa importante rassegna ha consegnato alla città.
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