Tutti i paesi del mondo nel "Libro dei viaggi" di Lonely Planet
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30 novembre 2007 08:57
Un "Libro dei viaggi" dedicato a tutti i Paesi del mondo, frutto della collaborazione fra fotografi e autori delle guide Lonely Planet. E’ questa l’ultima iniziativa editoriale della famosa casa editrice, che ha raccolto circa mille 200 immagini scattate in 230 paesi, pubblicate insieme a un colpo d’occhio con le informazioni essenziali su ogni destinazione. Il volume è già disponibile in libreria al costo di 49 euro.
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La partnership consente di viaggiare senza soluzione di continuità con un unico biglietto, offrendo maggiore comodità e flessibilità ai viaggiatori nazionali e internazionali. In base all'accordo, Turkish Airlines apporrà il suo codice di volo “TK” sui voli operati da Airlink, consentendo collegamenti agevoli dai servizi di Turkish Airlines a Città del Capo e Johannesburg verso un’ampia gamma di destinazioni sudafricane e continentali.
«Come Turkish Airlines, diamo importanza a questa cooperazione con Airlink per migliorare la nostra connettività in Sudafrica e nella regione - commenta il Chief Investment & Strategy Officer di Turkish Airlines, Levent Konukcu -. Puntiamo a migliorare la nostra partnership per massimizzare le opportunità di viaggio offerte ai nostri clienti. Crediamo che questa partnership non solo porterà benefici a entrambi i vettori dal punto di vista commerciale, ma migliorerà anche le relazioni culturali e turistiche tra i due Paesi».
«Questa collaborazione rappresenta un’opportunità significativa per approfondire i legami tra le due compagnie aeree. L’accordo è non solo un’ulteriore conferma per il marchio Airlink, ma significa anche per i nostri rispettivi clienti opzioni di viaggio più convenienti, con un servizio di classe mondiale e un accesso più facile alle destinazioni attraverso le nostre ampie reti di rotte combinate» aggiunte il ceo di Airlink, de Villiers Engelbrecht.
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Con 2,8 milioni di viaggiatori stranieri a giugno, la cifra rappresenta solo l'80% dei livelli del 2019. Il dato relativo all'estero esclude i visitatori provenienti da Canada e Messico.
Lo scorso mese, tra i 20 principali mercati in entrata, 11 hanno registrato una flessione: l'Ecuador, la Corea del Sud e l'Australia hanno registrato le diminuzioni più significative, con un calo rispettivo del -14,1%, -10,7% e -10,2%. Anche gli arrivi dall'Europa occidentale - una delle principali regioni di provenienza degli Stati Uniti - sono diminuiti del -2,5% a giugno.
Tutti i Paesi scandinavi hanno registrato una diminuzione a doppia cifra. Non sorprende in particolare che il numero di danesi sia in caduta libera dopo la recente posizione degli Stati Uniti sulla Groenlandia. Gli arrivi dalla Danimarca sono diminuiti del -17,8%. Anche i turisti provenienti da Norvegia, Svezia e Finlandia sono crollati rispettivamente del -13,9%, -12,8% e -12,7%.
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Il dato a consuntivo del primo semestre 2025 evidenzia un totale di 15,92 milioni di visitatori stranieri negli Stati Uniti, pari ad una flessione dell'1,2% rispetto allo stesso periodo del 2024.
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Attualmente, gli Emirati Arabi offrono il visto all'arrivo a 85 Paesi e ai 5 Paesi del Ccg. Anche il Qatar e l'Oman offrono il visto d'arrivo gratuito, a seconda della durata del soggiorno, ai cittadini di circa 100 nazionalità. I visitatori di Bahrain, Kuwait e Arabia Saudita devono richiedere un visto elettronico. Il Kuwait è l'ultimo a fornire un visto elettronico di 90 giorni, disponibile dal 1° luglio 2025.
Il nuovo sistema di visti del Ccg, che ricalca il visto europeo di Schengen, consentirà ai viaggiatori di spostarsi liberamente tra i sei Stati membri con un unico permesso di ingresso. L'obiettivo è quello di incentivare il turismo regionale, incoraggiare soggiorni più lunghi e posizionare il Golfo come destinazione turistica collettiva globale.
Come riporta Travelmole, l'iniziativa rappresenterebbe un passo fondamentale per realizzare le strategie di diversificazione turistica della regione. Semplificando i viaggi transfrontalieri, il blocco spera di attirare un maggior numero di visitatori internazionali promuovendo itinerari multi-paese. I viaggiatori potrebbero organizzare, ad esempio, un viaggio che inizia a Dubai, prosegue a Muscat e termina a Riyadh, senza la necessità di richiedere visti separati.
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Il turismo in Giappone ha registrato una forte crescita negli ultimi anni: nel 2024 il Paese accoglierà 37 milioni di visitatori, con un impressionante aumento del 47% rispetto all'anno precedente. Allo stesso tempo, Tokyo sta registrando un numero record di turisti internazionali, che la rendono la prima destinazione turistica del Giappone, con i conseguenti disagi legati all'overtourism.
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Destinazioni lontane come Sapporo, sull'isola settentrionale di Hokkaido, o Naha, sull'isola meridionale di Okinawa, diventano ora più facilmente accessibili, rendendole più attraenti per visitatori che prima, molto probabilmente, non le avrebbero prese in considerazione.
Per usufruire dell'offerta, i viaggiatori devono prenotare il loro volo internazionale per il Giappone con Japan Airlines e prenotare la tratta domestica gratuita con la stessa prenotazione. L'offerta è attualmente disponibile per i viaggiatori provenienti da Stati Uniti, Canada, Messico, Thailandia, Singapore, Australia, Nuova Zelanda, Vietnam, Indonesia, India, Cina, Taiwan e Filippine.
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La mossa è stata confermata durante una riunione del Consiglio dei Ministri, in cui il primo ministro Luís Montenegro ha dichiarato che la vendita rappresenta il compimento di un impegno elettorale e governativo fondamentale.
Secondo il governo, il 44,9% del capitale di Tap sarà aperto a uno o più investitori strategici, con un ulteriore 5% riservato ai dipendenti, in linea con la legislazione vigente in materia di privatizzazione.
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Il primo ministro ambisce ad una compagnia aerea «redditizia, ben gestita, competitiva, finanziariamente sostenibile e al servizio degli interessi strategici del Paese».
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Secondo l'Amministrazione nazionale dell'immigrazione, nel 2024 sono entrati senza visto oltre 20 milioni di visitatori stranieri, più del doppio rispetto all'anno precedente.
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[post_content] => Niente più carta d'identità fra le mani, pronta da mostrare all'assistente di volo al gate di imbarco: in Italia per i passeggeri che si apprestano a prendere un volo domestico o con destinazione nei paesi dell'area Schengen (in pratica quasi tutti i paesi dell’Unione europea oltre a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, mentre sono esclusi Cipro, Irlanda e, ovviamente, il Regno Unito) sarà dunque sufficiente presentare la propria boarding card.
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