4 novembre 2021 09:52
La Spagna torna a macinare numeri significativi in termini di arrivi internazionali, tanto da puntare a raggiungere i livelli di visitatori stranieri pre-pandemia entro il 2022: la previsione giunge direttamente dal governo spagnolo, a seguito della pubblicazione degli arrivi del mese di settembre, che mostrano una crescita netta.
Intatti, i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica, evidenziano che il numero di turisti stranieri che hanno visitato la Spagna è più che quadruplicato durante il mese di settembre, rispetto a un anno fa: “Questi dati confermano che è in corso una ripresa del turismo internazionale e che nel 2022 potremmo recuperare i livelli pre-pandemia”, ha commentato il ministro del turismo Reyes Maroto, che ha indicato le numerose attrazioni turistiche naturali della Spagna e l’elevato tasso di vaccinazione – circa l’80% della popolazione – come elementi trainanti del recupero.
Malgrado ciò, gli arrivi complessivi nel Paese restano decisamente al di sotto degli 8,8 milioni registrati in Spagna nel settembre del 2019, prima cioè della diffusione della pandemia.
I turisti hanno speso un totale di 5,04 miliardi di euro in Spagna, un’impennata vera e propria rispetto ai 964 milioni di euro dell’anno precedente, ma per contro sempre lontana dai 9,62 miliardi di euro spesi nel settembre 2020. In pole position tra i visitatori stranieri, ci sono i tedeschi, seguiti da britannici e francesi.
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[post_content] => La riforma del bilancio firmata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, farà praticamente raddoppiare il prezzo dell'Esta - l'Electronic System for Travel Authorization - necessario alla maggior parte dei viaggiatori stranieri per entrare negli Usa.
L'ampio piano di risparmio varato dall'amministrazione statunitense noto come One Big Beautiful Bill Act, prevede che l'Esta passerà quindi dagli attuali 21 a 40 dollari nel 2026 (la data precisa dell'entrata in vigore non è ancora nota). In altri termini, un aumento di quasi il 90%.
Il governo Usa giustifica l'aumento con la necessità di investire nella modernizzazione dello spazio aereo, nella formazione dei funzionari doganali e nell'installazione di un maggior numero di portali biometrici all'ingresso e all'uscita del Paese. Paese che vuole investire più di 600 milioni di dollari per pianificare e garantire due grandi eventi mondiali: la Coppa del Mondo di calcio (2026) e i Giochi Olimpici e Paralimpici di Los Angeles (2028).
La travel industry a stelle e strisce non può che esprimere timori sull'iniziativa, che potrebbe indurre la clientela straniera ad optare per altre destinazioni di viaggio. Il presidente della U.S. Travel Association, Geoff Freeman, ha spiegato in una nota che queste “nuove tasse ingiustificate sui visitatori stranieri” sono tanto più “difficili da accettare” in quanto gli investimenti annunciati sono destinati a migliorare l'esperienza dei viaggiatori che arrivano negli Stati Uniti.
Più in generale, l'associazione è preoccupata per la riduzione dei finanziamenti a Brand Usa, che quest'anno ha visto tagliare i supporti federali da 100 a 20 milioni di dollari.
Secondo Freeman, “aumentare le tasse per i visitatori internazionali regolari equivale a imporre una tassa su una delle maggiori esportazioni della nostra nazione: la spesa dei viaggiatori internazionali”. L'associazione teme che queste nuove tasse “scoraggino i visitatori in un momento in cui sono già preoccupati per l'accoglienza che ricevono e per il livello dei prezzi”.
Trend negativo degli arrivi da oltreoceano
Dall'insediamento del presidente Trump, il turismo internazionale ha imboccato una parabola negativa. Lo scorso giugno gli arrivi di turisti stranieri sono diminuiti del 3,4% su base annua, come evidenziato dall'ultimo report del National Travel & Tourism Office; nell'intero anno, il numero di arrivi è diminuito dell'1,2%. Ad oggi, gli Usa hanno accolto 15.920.724 turisti stranieri, pari all'80% della performance 2019.
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A cinquant’anni dall’apertura dello Stork Family Collection, primo villaggio nella storia del gruppo, Roseto segna dunque il ritorno di Club del Sole in Abruzzo con una seconda struttura: un passo simbolico che rinsalda il legame autentico con questa terra e le sue origini.
«L’Abruzzo per noi non è solo una regione: è un’emozione. È la culla di una visione che, cinquant’anni fa, con il nostro primo villaggio, sembrava un sogno e che oggi è diventata un modello di vacanza unico: le Full Life Holidays. Tornare qui con una seconda struttura significa chiudere un cerchio e, allo stesso tempo, aprirne uno nuovo, ancora più ambizioso» ha dichiarato Riccardo Giondi, presidente di Club del Sole.
Roseto degli Abruzzi fa parte della linea Club del Sole Easy Camping Village, il cluster di strutture pensate per chi desidera una vacanza rilassante, autentica, essenziale ma con tutti i comfort che contano davvero. Soluzioni abitative flessibili, atmosfera informale, contatto diretto con la natura e servizi funzionali: il perfetto equilibrio tra libertà, autenticità e benessere.
A pochi passi dalla spiaggia e circondato dal verde della Costa Teramana, il villaggio propone Lodge e bungalow dal design rinnovato, area camping immersa nel verde con piazzole adatte per camper, roulotte e tende, due piscine (per adulti e bambini), spiaggia privata, noleggio bici e impianti sportivi per tutti i gusti: basket, calcetto, beach volley, ping-pong e un nuovo campo da tennis per vivere ogni giornata in modo attivo e divertente.
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Negli ultimi anni, l’interesse verso i viaggi organizzati per giovani è cresciuto in modo significativo. Complice il desiderio di scoprire nuovi luoghi in compagnia di coetanei, senza doversi occupare della logistica, molti giovani adulti decidono di affidarsi a tour operator specializzati. Questo fenomeno si inserisce in una più ampia tendenza che vede il turismo giovanile orientarsi verso formule strutturate, capaci di unire esperienze autentiche, sicurezza e socializzazione.
I viaggi organizzati non rappresentano una novità, ma la declinazione pensata per i più giovani ha caratteristiche ben precise, che rispondono a esigenze specifiche. A partire dalle mete selezionate fino alle attività proposte, ogni dettaglio è studiato per offrire un’esperienza coinvolgente e accessibile, spesso a costi contenuti.
Cosa si intende per viaggio organizzato per giovani
Un viaggio organizzato per giovani è un pacchetto turistico ideato appositamente per una fascia d’età che, indicativamente, va dai 18 ai 30 anni. La definizione può variare leggermente da operatore a operatore, ma il principio resta lo stesso: si tratta di esperienze guidate che comprendono trasporti, alloggi, itinerari prestabiliti e una serie di attività pensate per stimolare la condivisione e la scoperta.
A differenza delle formule tradizionali rivolte a un pubblico generalista, i viaggi giovani si distinguono per un approccio dinamico, spesso informale, con un’attenzione particolare all’aspetto relazionale. I partecipanti non sono semplici turisti, ma membri di un gruppo coeso che condivide tappe, emozioni e momenti di svago.
Il supporto di accompagnatori esperti, spesso anch’essi giovani, garantisce un riferimento costante, utile non solo per le questioni organizzative ma anche per favorire l’integrazione tra i partecipanti. In alcuni casi, le agenzie offrono anche brevi sessioni introduttive prima della partenza, per chiarire le aspettative e spiegare nel dettaglio il programma.
Le destinazioni più richieste e come vengono scelte
Le mete dei viaggi organizzati per giovani seguono spesso le tendenze del momento, ma non mancano i grandi classici. L’Europa resta una delle scelte preferite per la sua varietà e accessibilità: città come Lisbona, Berlino, Amsterdam e Budapest sono tra le più gettonate, così come le isole del Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia. Anche l’Asia, con destinazioni come Bali, Bangkok o Hanoi, attrae sempre più giovani in cerca di avventura e cultura.
La selezione delle tappe tiene conto di vari fattori: il budget medio dei partecipanti, la facilità negli spostamenti interni, l’offerta culturale e il potenziale di divertimento. I tour operator, specializzati nel settore, svolgono un ruolo fondamentale nell’identificare località che possano risultare stimolanti e sicure allo stesso tempo.
Spesso vengono proposti itinerari misti, che alternano visite culturali ad attività all’aria aperta, escursioni nella natura o momenti di relax. Il tempo libero è solitamente previsto in ogni tappa, permettendo ai partecipanti di esplorare anche in autonomia.
I vantaggi di scegliere un viaggio organizzato
Uno degli aspetti più apprezzati è la semplificazione. Partecipare a un viaggio organizzato elimina la necessità di pianificare ogni dettaglio: gli spostamenti, i pernottamenti, le escursioni e talvolta anche i pasti sono gestiti in anticipo. Questo consente di concentrarsi sull’esperienza in sé, riducendo lo stress legato alla logistica.
Un altro vantaggio importante riguarda la sicurezza. I tour operator garantiscono un’assistenza continua e, in caso di imprevisti, sono in grado di fornire supporto immediato. Per molti giovani che viaggiano per la prima volta fuori dall’Europa o in paesi con usanze molto diverse, questo rappresenta un elemento rassicurante.
Il viaggio in gruppo, inoltre, favorisce l’incontro con persone nuove. Non è raro che nascano amicizie durature tra partecipanti che si sono conosciuti durante un tour. Per chi parte da solo, si tratta anche di un’opportunità per superare timidezze o barriere linguistiche, vivendo un’esperienza collettiva intensa e memorabile.
Va inoltre sottolineato che molte agenzie propongono partenze da più città italiane, facilitando l’accesso anche a chi non abita in grandi centri urbani. La possibilità di rateizzare il costo del viaggio è un’ulteriore forma di incentivo, specie per studenti o neolaureati con un budget contenuto.
Il ruolo dei tour operator specializzati
Negli ultimi anni si sono affermati numerosi operatori specializzati nel segmento dei viaggi per giovani. Questi soggetti offrono una proposta studiata nei minimi dettagli, con pacchetti tematici che spaziano dai viaggi avventura a quelli culturali, passando per esperienze incentrate sul benessere, il trekking o la musica.
Alcuni tour sono pensati per chi desidera esplorare mete esotiche con uno spirito “zaino in spalla”, ma con la tranquillità di un’organizzazione alle spalle. Altri propongono viaggi in camper, crociere dedicate a un target giovane o esperienze di volontariato all’estero. I formati sono tanti, ma ciò che li accomuna è l’attenzione alla qualità dell’esperienza e alla costruzione di un gruppo affiatato.
Esistono inoltre community online dove è possibile leggere testimonianze, guardare foto delle precedenti edizioni e ricevere consigli dai partecipanti degli anni passati. Questo passaparola digitale ha contribuito in modo determinante alla crescita del settore.
Proprio per questo motivo, molte agenzie hanno scelto di puntare sulla comunicazione social e su campagne pubblicitarie mirate, sfruttando l’immaginario visivo dei luoghi visitati e l’energia dei gruppi che prendono parte ai tour.
A chi sono consigliati e quali aspetti considerare
I viaggi organizzati per giovani sono indicati per chi desidera scoprire nuove destinazioni senza affrontare la complessità della pianificazione autonoma. Rappresentano una soluzione pratica anche per chi non ha mai viaggiato da solo o per chi preferisce vivere esperienze condivise.
Tuttavia, è importante valutare alcuni elementi prima della prenotazione. Ogni viaggio ha una propria struttura: alcuni sono molto dinamici, con ritmi serrati e continui spostamenti, mentre altri privilegiano tempi più distesi e flessibilità. Informarsi sul programma giornaliero è fondamentale per evitare fraintendimenti.
Altro aspetto da considerare è il tipo di alloggio previsto. Molti pacchetti prevedono sistemazioni in ostelli, guesthouse o campeggi, scelte che puntano a contenere i costi e incentivare la socialità. Alcuni operatori propongono opzioni di upgrade a pagamento per chi desidera maggior comfort.
Chi ha esigenze alimentari particolari o condizioni mediche specifiche deve comunicarle in anticipo. Le agenzie serie forniscono sempre assistenza in tal senso, ma è fondamentale che le informazioni siano chiare sin dalla fase di prenotazione.
Infine, la questione del rapporto qualità-prezzo: prima di scegliere, può essere utile confrontare diverse proposte e verificare cosa è realmente incluso nel pacchetto. Il prezzo iniziale potrebbe non comprendere escursioni facoltative, pasti o assicurazioni.
I.pr.
[post_title] => Viaggi organizzati per giovani: cosa sono e perché farne uno
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[post_content] => EasyJet non riprenderà i collegamenti aerei verso Israele prima della primavera del 2026: la compagnia, che avrebbe dovuto riattivare le sue operazioni di volo alla fine di ottobre, ha invece deciso per la sospensione di tutte le rotte da e per Tel Aviv fino al 28 marzo 2026.
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EasyJet ha prolungato la sospensione dei collegamenti da e per Tel Aviv quando lo spazio aereo di Israele è stato chiuso lo scorso 13 giugno con lo scoppio della guerra con l'Iran.
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[post_content] => Una crescita «stabile» che segue i risultati positivi del 2024, che si traduce in un aumento medio dei ricavi del 5%: questo il dato evidenziato dall'ultimo Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi sull'estate 2025, una stagione senza picchi, anche in virtù del grande boom della domanda registrato nei mesi primaverili, con le vacanze di Pasqua “alta” e dei Ponti che hanno concentrato molti viaggi importanti tra aprile e maggio. Un effetto che ha parzialmente diluito la domanda sull’alta stagione estiva, pur mantenendo flussi stabili. Le recenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno disorientato la domanda proprio nel momento di accelerazione, con un impatto negativo sugli ordini e sulle prenotazioni che, fortunatamente, è andato via via scemando.
«Viviamo in un contesto in continuo mutamento, dove le incertezze geopolitiche influenzano la geografia dei flussi turistici - sottolinea Pier Ezhaya, presidente Astoi Confindustria Viaggi -: ciononostante il desiderio di viaggiare resta fortissimo e gli italiani continuano a scegliere il turismo organizzato, riconoscendone qualità, tutela e affidabilità.
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A spiccare è stato il trend delle prenotazioni anticipate: in molti casi effettuate oltre 120 giorni prima della partenza già tra fine 2024 e i primi mesi dell’anno. Settembre mostra ottime performance, non solo per ragioni di prezzo, ma anche per un desiderio di vacanza lontano dai picchi di affollamento.
Le destinazioni più gettonate
Spetta al mare la parte del leone, con Grecia, Spagna e Italia. Anche il Nord Europa evidenzia un forte interesse. L’Egitto ed il Nord Africa hanno vissuto un anno di rilancio dopo il complicato 2024 dovuto al conflitto israelo-palestinese, e le recenti tensioni belliche nell’area non hanno sostanzialmente modificato il trend positivo che si attesta al +23%. Sul lungo raggio, ottima performance per East Africa e Sud Africa; il Giappone si riconferma tra le mete più amate dagli italiani, alta la richiesta anche per Cina e Thailandia. In calo gli Stati Uniti, penalizzati da un clima di incertezza politica e da messaggi altalenanti percepiti dal pubblico.
Crociere sempre più richieste
Il comparto crocieristico registra una risposta molto positiva nella prima metà del 2025, con un forte anticipo sulle prenotazioni già per il 2026. Il cliente valuta sempre più le promozioni “Early Booking” e riconosce valore alla varietà delle esperienze offerte a bordo e a terra. Il comparto continua a innovare e ad attrarre nuovi target.
La vacanza organizzata evolve insieme alla società e ai desideri di un viaggiatore sempre più attento al contenuto. La richiesta non riguarda solo il soggiorno, ma l’esperienza da vivere: attività autentiche, contatto con il territorio, momenti “unici”.
Lieve aumento dei costi
Il delicato tema prezzi registra leggeri aumenti, legati soprattutto a voli e trasferimenti ma più contenuto rispetto ai precedenti due anni che avevano avuto effetti più evidenti. In generale, l’inflazione non ha inciso in modo significativo sulle scelte dei clienti soprattutto per chi ha prenotato con anticipo giovandosi dei prezzi migliori. I pacchetti “tutto incluso” e le coperture assicurative rappresentano elementi di tranquillità e fiducia. Cresce anche l’interesse verso formule di pagamento dilazionato, soprattutto per viaggi familiari di valore economico medio-alto, anche se la modalità prevalente resta ancora quella con acconto e saldo.
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[post_content] => Il tema dei dazi Usa, con la relativa incertezza su livelli ed entrata in vigore, continua ad abbattersi sul trasporto aereo: secondo Willie Walsh, direttore generale della Iata, le compagnie aeree potrebbero infatti essere riluttanti a prendere in consegna gli aeromobili ordinati a causa dell'incertezza che regna intorno ai dazi statunitensi e al loro impatto sul costo dei velivoli.
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[post_content] => Un milione e mezzo di passeggeri movimentati su Rimini per Ryanair, dal 1998 ad oggi: per l'estate in corso la low cost irlandese opera dal Fellini otto rotte da/per Budapest, Cagliari, Cracovia, Kaunas, Palermo, Praga, Londra Stansted e Vienna, con oltre 50 voli settimanali.
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«Nel 2025, con le 8 destinazioni in programma, stimiamo di superare con loro i 270.000 passeggeri. Nel prossimo futuro siamo convinti che continueremo comunque a crescere con Ryanair ma la vera sfida da vincere, con cui realizzare un importante salto dimensionale qualora si creassero anche qui condizioni simili a quelle di altre regioni italiane, sarebbe quella di convincere la compagnia irlandese ad investire pesantemente su Rimini con l’apertura di una base operativa come già avvenuto a Pescara, Trieste, Reggio Calabria e altri aeroporti italiani che possono beneficiare di condizioni favorevoli in termini di addizionale municipale».
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