28 febbraio 2022 11:10
Le Seychelles accolgono con entusiasmo l’abolizione dei “corridoi turistici” e dell’obbligo di quarantena una volta tornati in Italia al ritorno da un viaggio in Paesi extra-Ue.
“Accogliamo questa nuova ordinanza con grande gioia, sicuri di vedere un sostanziale aumento nel numero di arrivi di turisti italiani alle Seychelles per una vacanza all’insegna del relax e per vivere un’esperienza indimenticabile in totale sicurezza – ha dichiarato Danielle Di Gianvito, marketing representative Tourism Seychelles in Italia –. Le Seychelles sono sempre state una destinazione molto ambita dagli italiani e siamo fiduciosi che lo saranno ancor più nel 2022″.
Si potrà quindi viaggiare per turismo, da svolgere “secondo specifiche misure di sicurezza sanitaria”, con permanenza in strutture ricettive selezionate ma finalmente non ci sarà l’obbligo della quarantena che tanto condizionava la scelta dei viaggi a lungo raggio. Sarà anche possibile organizzare il viaggio anche come “turista fai da te” ossia senza dover prenotare necessariamente attraverso to o agenzie di viaggi.
I viaggiatori in partenza per le Seychelles dovranno effettuare un tampone Pcr avente esito negativo massimo 72 ore prima della partenza (esito in inglese). Esclusi bambini sotto i 2 anni. Per chi ha contratto la malattia tra le 2 e le 12 settimane dalla partenza, tampone antigenico rapido e prova di guarigione. Dovranno inoltre Compilare la “Health Travel Authorisation” sul sito www.seychelles.govtas.com (procedura a pagamento). Il risultato del test e la “Health Travel Authorisation” verranno richiesti dalla compagnia aerea al momento del check-in e senza di essi potrà essere negato l’imbarco. È altresì obbligatoria la stipula di un’assicurazione sanitaria Covid-19 che copra eventuali costi di quarantena e trattamenti medici. E’ necessario il Green Pass. I viaggiatori potranno alloggiare solamente all’interno di strutture autorizzate che siano alberghi, guest house o appartamenti e non è previsto alcun periodo di isolamento o quarantena.
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[post_content] => Innovazione, autenticità ed esperienze su misura per ogni viaggiatore: sono questi i punti salienti del programma del turismo ligure. Molte le iniziative in cantiere per il 2025 pensate per attrarre visitatori 365 giorni l’anno, con un’offerta che spazia dal turismo sportivo a quello culturale, dall’enogastronomia ai percorsi esperienziali. Tutto senza dimenticare il confronto e la collaborazione tra aree diverse della regione allo scopo di poter offrire nuove esperienze al viaggiatore.
«Alla Bit di Milano abbiamo lanciato un nuovo piatto ideato dallo chef Andrea Besana (Ristorante Andree - La Spezia) - spiega Luca Lombardi, assessore al turismo di regione Liguria - il riso con le ostriche (del Golfo della Spezia) e tartufo (di Millesimo). Questa è la dimostrazione pratica che anche da un nuovo piatto esperienziale può partire un programma di valorizzazione delle aree costiere e dell’ entroterra».
«Per il 2025 - prosegue Lombardi -continueremo nelle politiche di destagionalizzazione e di promozione di tutto il territorio regionale dalla costa all'entroterra, dalle località balneari ai borghi montani. In secondo luogo, svilupperemo le Dmo (destination management organization): organismi, sostenuti e incentivati dalla regione, che dovranno offrire ai territori gli strumenti per una gestione professionale di tutto il processo migliorando la sinergia tra attori pubblici e privati . Queste attività saranno coordinate attraverso la Dms (Destination Management System): un sistema tecnologico volto alla promo-commercializzazione dei prodotti turistici condiviso con strutture ricettive, tour operator, agenzie di viaggio ed operatori per i servizi turistici. Terzo punto il turismo accessibile ed inclusivo: un tema molto sensibile per il quale la regione Liguria si è da sempre dimostrata molto attenta. A tal proposito meritano menzione la ‘guida mare accessibile’, che verrà realizzata anche nel 2025, e la sezione ‘liguria accessibile’ del sito lamialiguria.it».
Per tutto il 2025, inoltre, la Liguria è ufficialmente regione europea dello sport, un riconoscimento che conferma la vocazione outdoor del territorio e rappresenta un importantissimo volano per il turismo.
Eventi, infrastrutture dedicate e nuove esperienze immersive renderanno il 2025 un anno chiave per posizionare la regione tra le mete più dinamiche e attrattive d’Europa.
«Per quanto riguarda gli investimenti – aggiunge l’assessore – negli ultimi 3 anni sono cresciuti di anno in anno. Nel 2024 è stata fatta un'analisi dalla società Happy minds in cui è risultato che la Liguria è la prima tra le regioni italiane per performance economica dell'investimento: il rapporto euro/presenze è 0,18. Vuol dire che attrarre ogni turista in Liguria ci è costato 18 centesimi di euro”.
La promozione della Liguria è partita da tre importanti eventi in Europa: Vakantiebeurs nei Paesi Bassi, per la prima volta TravelXpo in Norvegia e Fitur di Madrid.
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[post_content] => Destination Canada ha lanciato un nuovo strumento di misurazione per ridefinire il modo in cui viene valutato l'impatto del turismo al di là degli indicatori convenzionali come la spesa e gli arrivi dei visitatori.
Il Tourism Wealth & Wellbeing Index fornisce una visione completa dei contributi del settore, sottolineando il suo ruolo nel rafforzamento delle comunità, nella conservazione del patrimonio culturale, nella salvaguardia delle risorse naturali e nella promozione della resilienza economica. Un'iniziativa che mette in luce il turismo come motore fondamentale della prosperità locale e della competitività globale del Canada.
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[post_content] => Secondo le statistiche più recenti, gli italiani continuano ad amare non poco i viaggi, tanto che il 59% va in vacanza con una cadenza annuale regolare, preferendo il periodo estivo ma non disdegnando nemmeno quello invernale.
Dal momento che le condizioni climatiche risultano particolari, in estate come in inverno, occorre sempre mettersi nelle condizioni di viaggiare in totale sicurezza e godersi pienamente la tanto agognata vacanza. Quali sono gli aspetti a cui prestare maggiore attenzione? Per scoprirlo non vi resta che proseguire nella lettura.
Più sereni, con un’assicurazione viaggio
Viaggereste mai con un'auto sprovvista di assicurazione, perlopiù in un periodo in cui gli imprevisti tendono di per sé a essere di maggiore rilevanza ed impatto?
La stessa cosa dovrebbe valere per una situazione quale la vacanza, per la quale è possibile sottoscrivere una polizza ad hoc come l'assicurazione viaggio, disponibile secondo molteplici formati e tipologie a seconda della compagnia che la propone.
Sotto questo punto di vista, appare cruciale affidarsi a una realtà dalla comprovata esperienza e affidabilità, in maniera tale da ottimizzare i benefici di questa soluzione nell'intervenire tempestivamente in diverse situazioni. Tra le proposte più interessanti, spiccano quelle di Europ Assistance per l’assicurazione viaggio, in grado di intervenire quando si tratta di tutelare in casi quali infortuni, sostenimento di spese mediche e smarrimento del bagaglio. Tutti imprevisti molto più frequenti di quanto non si possa immaginare e che, se non gestiti adeguatamente, potrebbero letteralmente rovinare il soggiorno.
Per chi viaggia in auto, un check degli pneumatici è d'obbligo
La maggior parte delle località del Belpaese risultano facilmente raggiungibili in auto, cosa che vale anche per quelle di Stati vicini come Austria, Svizzera, Slovenia e Francia. Il mezzo, però, deve essere in perfette condizioni, in particolar modo per una componente, ovvero le gomme.
Si tratta d’altronde di una questione di sicurezza: parliamo infatti di un elemento che se non monitorato adeguatamente può provocare sinistri o comunque situazioni poco piacevoli.
La fretta? Non esiste in vacanza
Una vacanza è un'occasione eccellente per lasciare a casa una compagna che spesso fa da sfondo alle giornate di chi vive in città. Parliamo della fretta, che tende a rivelarsi una cattiva consigliera, rovinando potenzialmente il soggiorno.
Perché, allora, non prendersela comoda, godendo della lentezza ma allo stesso tempo programmando nel dettaglio le giornate, con le varie attività da fare? Tra queste non potrà mancare un po’ di relax presso la spa dell'hotel, presente nella maggior parte delle strutture, così da concedersi dei piacevoli momenti di stacco.
Abbigliamento: pochi capi ma davvero indispensabili
Quanti di noi tendono a portare più del necessario in valigia approfittando del bagagliaio della macchina? Sicuramente la maggior parte.
Eppure, questa abitudine pregiudica il fatto di poter mettere più cose nel vano posteriore al ritorno, come prodotti tipici, souvenir e, perché no, persino capi di vestiario con standard di eccellenza. Le località turistiche presentano diversi negozi interessanti e altamente specializzati che difficilmente si trovano anche nella propria città.
Il consiglio è quello di fare una lista, definendo tutto ciò che è indispensabile avere ma nulla di più, in maniera tale da godersi pienamente il viaggio.
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[post_content] => Codeshare, programmi fedeltà, accesso alle lounge sono solo alcune delle prime, tangibili sinergie che scaturiscono dall'accordo fra Ita Airways e il Gruppo Lufthansa, alle porte della stagione estiva 2025.
Volare e Miles&More: i 2,7 milioni di soci Volare hanno la possibilità di accumulare e utilizzare punti sui voli Lufthansa, Swiss, Austrian Airlines e Brussels Airlines e, allo stesso tempo, i 36 milioni di membri di Miles&More, possono accumulare e utilizzare i punti sui voli Ita.
Dal 1° marzo al 15 aprile 2025 i membri di Volare accumuleranno miglia aggiuntive sul loro primo volo con le altre compagnie del gruppo.
E dalla summer che inizierà il prossimo 30 marzo sono previsti ulteriori benefici per i passeggeri: accesso lounge: i passeggeri Ita potranno accedere alle circa 130 lounge del Gruppo tedesco e, per i passeggeri dei vettori del gruppo Lufthansa, sarà possibile utilizzare le lounge di Ita Airways.
Terminal
Terminal presso gli aeroporti di Francoforte e Monaco: Ita Airways sposterà le proprie operazioni nei terminal del gruppo Lh nei due hub tedeschi, facilitando e velocizzando così i trasferimenti dei passeggeri mentre negli altri hub del Gruppo Lufthansa la compagnia opera già nei terminal in cui sono posizionati gli altri vettori del gruppo.
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Connessioni armonizzate: i voli tra gli hub del gruppo Lufthansa (Francoforte, Monaco, Zurigo, Vienna e Bruxelles) e i due principali aeroporti su cui opera Ita (Roma Fiumicino e Milano Linate) vedranno frequenze e orari armonizzati e una migliore distribuzione durante la giornata, offrendo così ai passeggeri una scelta più ampia e connessioni più brevi tra i voli.
La stagione estiva
La summer 2025 di Ita Airways prevede 59 destinazioni, di cui 16 domestiche, 27 internazionali e 16 intercontinentali. Inoltre, per il picco estivo la compagnia opererà ulteriori 12 destinazioni stagionali, di cui la maggior parte saranno raggiungibili con voli diretti da Roma Fiumicino e Milano Linate, in particolare: da Roma Fiumicino e da Milano Linate: Rodi, Ibiza, Palma di Maiorca, Minorca, Heraklion, Corfù, Lampedusa e Pantelleria; da Roma Fiumicino: Zante e Cefalonia.
Inoltre, dal 26 luglio al 6 settembre saranno attivati i collegamenti settimanali con la città di Olbia da e per Torino.
Ultima novità della prossima stagione summer di Ita Airways è infine la nuova rotta internazionale Milano Linate-Monaco, operativa dal prossimo 30 marzo con due frequenze giornaliere dal lunedì al venerdì, con partenza da Milano Linate alle 07:30 e alle 17:30 e da Monaco di Baviera alle 9:35 e alle 19:35. Il sabato sarà operata soltanto la frequenza della mattina e la domenica solo quella pomeridiana.
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[post_content] => La Spezia alla Bit di Milano con il claim “always different”, un’offerta che coniuga mare, cultura, enogastronomia e la grande vocazione della città per il commercio. La città è inoltre tra le dieci finaliste per il titolo di capitale italiana della cultura 2027.
«La nostra città si presenta con tante esperienze ed eventi che ne raccontano la storia, la tradizione e il profondo legame con il mare. Fra gli eventi di quest’anno avremo la celebrazione dei cento anni del ‘Palio del Golfo’, disfida remiera che vede protagoniste le borgate che si affacciano sulla nostra baia con tanti appuntamenti spettacolari. Troveranno spazio anche i sapori della nostra città con ‘Oyster Fest’, festival gastronomico dedicato a uno dei prodotti tipici del nostro mare – spiega Maria Grazia Frijia, vicesindaco della Spezia e assessore al turismo e al palio del Golfo – Questi e altri eventi fanno parte di un programma ricco e variegato, frutto di una rinnovata governance del turismo che ci ha permesso di destagionalizzare e ampliare la nostra destinazione turistica esaltandone esperienze, tradizioni, enogastronomia e cultura. La Spezia è infatti candidata e finalista a capitale italiana della cultura 2027. Un connubio perfetto per un’esperienza indimenticabile».
Tantissimi eventi nella prima parte dell’anno. Dalla Bitesp – fiera del turismo dal 31 marzo al 2 aprile che coinvolge tutta l’Area Vasta, al Festival dell’Outdoor a fine aprile, fino all’Oyster Fest a maggio.
A giugno prenderanno il via le celebrazioni del 100° Palio del Golfo, con la presenza di numerosi velieri e del Vespucci (che sarà visitabile dal 16 al 21). Seguiranno spettacoli, iniziative ed eventi, fino ad arrivare alla prima domenica d’agosto con la Festa del Palio, tra sfilate per la città, la cena delle borgate e la disfida remiera.
«A chiudere il mese di agosto saranno le frecce tricolori – aggiunge l’assessore Frijia – La seconda parte dell’anno sarà dedicata ad eventi culturali e alle fiere enogastronomiche. La Spezia si muove e cresce mettendo in campo una serie di iniziative che le consentiranno di essere attrattiva in ogni periodo dell’anno».
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[post_content] => Una serie di offerte sia per itinerari di gruppo (garantiti da minimo due a massimo 25 persone), sia per viaggi individuali, con proposte che spaziano dall’archeologia (Tunisia oasi e città romane, otto giorni) all’avventura (Mini tour Deserto del Sahara e dintorni, sei giorni), lasciando spazio anche a soggiorni in combinazione mare come La costa tunisina e l’isola di Djerba (otto giorni) o a itinerari indipendenti in formula fly & drive Tunisia. Il tutto, col supporto di una crescente rete di collegamenti aerei che trova in Tunisair e Ita Airways due suoi pilastri, grazie ai quali la destinazione limita il generale aumento dei prezzi di mercato oggi stimato attorno al 10%.
La Tunisia è tornata, ma non è più la stessa. Con il lancio del primo catalogo monografico dedicato al Paese maghrebino, Europa World di casa Quality invita a toccar con mano la rinascita turistica di una destinazione quanto mai sicura, votata a itinerari culturali e naturalistici oggi disponibili per l’intero territorio, nonché in grado di offrire un rapporto qualità/prezzo notevolmente competitivo.
“I nuovi itinerari puntano a valorizzare non solo l’anima mediterranea della Tunisia - spiega Marco Peci, direttore commerciale e marketing Quality Group - ma anche la sua antica cultura del deserto, che ricopre il 40% del Paese e che, per anni, è rimasto appannaggio di soli pochi gruppi. Ora diamo la possibilità di pernottare in campi tendati di grande suggestione nel periodo climaticamente più piacevole, da ottobre a maggio, benché godere delle bellezze più remote del Paese sia possibile tutto l’anno grazie alla notevole diversificazione dell’offerta ricettiva. Anche le località meglio conosciute hanno in serbo tante novità: a dicembre, per esempio, ha riaperto dopo lungo tempo il museo del Bardo di Tunisi con le sue più importanti collezioni al mondo di mosaici romani, mentre cucina e ospitalità si sono arricchite di soluzioni per qualsiasi fascia di viaggiatore”.
Per agevolare la conoscenza della nuova Tunisia, Europa World ha poi in programma due fam trip, uno a marzo e uno agli inizi dell’autunno, oltre che eventi tematici presso Casa Quality e itineranti per le città italiane. Facendo leva su guide di altissimo livello selezionate a Torino attraverso un programma di formazione ad hoc, obiettivo dichiarato è infatti portare la destinazione a numeri importanti entro i prossimi tre anni avvicinandoci al fatturato oggi prodotto dalla Turchia. La Tunisia sta inoltre accrescendo il proprio livello di gestione dei flussi internazionali: dal 1° gennaio 2025 e indistintamente dalla categoria dei viaggiatori, arrivi e partenze sono consentiti solo se in possesso di passaporto con validità sino a tre mesi. Per velocizzare le procedure, è fra l’altro atteso i in tempi brevi il lancio di un servizio e-Visa.
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[post_content] => "Venite in Giordania e scoprite l'unicità di una destinazione da conoscere oltre i luoghi comuni": Wael Al-Rousan, deputy managing director del Jordan Tourism Board, invita il trade a riscoprire un Paese che ha molto da offrire in termini di nuove esperienze, di itinerari inediti fra natura e avventura, che si affiancano allo zoccolo duro della proposta culturale tradizionale.
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[post_content] => Alla BIT 2025 la Regione Puglia brilla per le performance con ottimi risultati che richiedono una governance capace di gestire e continuare a qualificare il turismo pugliese. Il turismo internazionale ha registrato un notevole incremento, con un +22,6% negli arrivi e un +21,9% nelle presenze. Dal 2015 al 2024, gli arrivi dall’estero sono aumentati del 228% e le presenze del 166%.
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[post_content] => L'evoluzione dell'ospitalità verso un modello capace di generare valore condiviso per il territorio, le comunità locali e gli ospiti, ma anche l'importanza delle certificazioni ambientali e il ruolo della tecnologia sono state al centro del Simposio per l'ospitalità rigenerativa organizzato da Hotel Doctors a Roma, presso il DoubleTree by Hilton.
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«Il settore alberghiero ha un enorme potenziale per diventare un motore di cambiamento positivo - spiega Gabriele Gneri, founder e managing director di Hotels Doctors -. Presto sentiremo parlare con frequenza anche nel settore dell’ospitalità di upcycling, un approccio di economia circolare applicato ai materiali di scarto, di design rigenerativo, di inmótica, ossia l’uso pervasivo di tecnologia applicata all’ edificio, agli impianti e ai processi interni che promette di ottimizzare costi e processi a favore dei clienti, ed infine di design basato sui principi della biofilia, una tecnica che permette di proporre al cliente esperienze immersive con la natura circostante».
Alessandro Inversini, professore associato presso la Scuola di Management di Losanna, evidenzia la necessità di un cambio di mentalità nel settore turistico, invitando gli operatori a considerare la rigenerazione come un investimento a lungo termine, capace di trasformare il turismo in un motore di benessere e crescita sostenibile. «Con l’ospitalità rigenerativa siamo un passo oltre la sostenibilità - ha spiegato -: non si tratta solo di minimizzare l’impatto ambientale, ma di offrire a un contributo positivo verso due ecosistemi fondamentali: il luogo, inteso come comunità e ambiente naturale, e le persone, includendo sia i lavoratori che gli ospiti». Questo approccio non solo risponde alle esigenze del cliente moderno, sempre più attento alla sostenibilità e alle esperienze autentiche, «ma rappresenta anche un'opportunità per costruire relazioni significative tra gli ospiti, il personale e il territorio».
Il concetto è stato ripreso e ampliato da Giorgio Caire di Lauzet, founder di Dream&Charme, che ha posto l’accento sull’importanza delle certificazioni di sostenibilità nel tradurre l’approccio rigenerativo in azioni concrete e misurabili. «Le certificazioni come la DCA ESG e la GSTC non sono solo strumenti per garantire standard elevati di sostenibilità, ma rappresentano anche una leva strategica per migliorare la reputazione delle strutture ricettive e attrarre un pubblico sempre più attento alla responsabilità d’impresa». Un'affermazione supportata anche dai dati, che dimostrano come la percezione dei viaggiatori sia radicalmente cambiata negli ultimi tempi: «Solo tre anni fa - ricorda Caire - quando si chiedeva ai consumatori se sarebbero stati disposti a spendere di più per prenotare una struttura sostenibile, solo il 2% rispondeva positivamente - sottolinea -. Oggi, invece, il 43% degli utenti risponde di sì».
La concretezza di questi principi è stata dimostrata dall’esperienza di Cristiana Rinaldi, responsabile di A.Roma Lifestyle Hotel, che ha condiviso il percorso della struttura nell’adozione della certificazione GSTC. «La certificazione GSTC non è solo un riconoscimento, ma un impegno continuo verso una gestione consapevole e sostenibile», ha spiegato Rinaldi, illustrando i benefici tangibili ottenuti in termini di riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento della reputazione.
Infine Matteo Bonfante, founder e CEO Bonfante Interior Contractor, ha delineato il futuro del design alberghiero, sottolineando l'importanza di ripensare gli spazi esistenti per rigenerare non solo gli ambienti, ma anche l’esperienza degli ospiti, con un invito a 'pensare fuori dagli schemi', superando le convenzioni per creare luoghi autentici e significativi.
Al centro del discorso, l'urgenza di definire una chiara identità di ospitalità: un approccio coerente e distintivo, che privilegi la qualità dell’esperienza senza cercare di accontentare tutti.
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Presto sentiremo parlare con frequenza anche nel settore dell’ospitalità di upcycling, un approccio di economia circolare applicato ai materiali di scarto, di design rigenerativo, di inmótica, ossia l’uso pervasivo di tecnologia applicata all’ edificio, agli impianti e ai processi interni che promette di ottimizzare costi e processi a favore dei clienti, ed infine di design basato sui principi della biofilia, una tecnica che permette di proporre al cliente esperienze immersive con la natura circostante».\r\n\r\nAlessandro Inversini, professore associato presso la Scuola di Management di Losanna, evidenzia la necessità di un cambio di mentalità nel settore turistico, invitando gli operatori a considerare la rigenerazione come un investimento a lungo termine, capace di trasformare il turismo in un motore di benessere e crescita sostenibile. «Con l’ospitalità rigenerativa siamo un passo oltre la sostenibilità - ha spiegato -: non si tratta solo di minimizzare l’impatto ambientale, ma di offrire a un contributo positivo verso due ecosistemi fondamentali: il luogo, inteso come comunità e ambiente naturale, e le persone, includendo sia i lavoratori che gli ospiti». Questo approccio non solo risponde alle esigenze del cliente moderno, sempre più attento alla sostenibilità e alle esperienze autentiche, «ma rappresenta anche un'opportunità per costruire relazioni significative tra gli ospiti, il personale e il territorio».\r\n\r\nIl concetto è stato ripreso e ampliato da Giorgio Caire di Lauzet, founder di Dream&Charme, che ha posto l’accento sull’importanza delle certificazioni di sostenibilità nel tradurre l’approccio rigenerativo in azioni concrete e misurabili. «Le certificazioni come la DCA ESG e la GSTC non sono solo strumenti per garantire standard elevati di sostenibilità, ma rappresentano anche una leva strategica per migliorare la reputazione delle strutture ricettive e attrarre un pubblico sempre più attento alla responsabilità d’impresa». Un'affermazione supportata anche dai dati, che dimostrano come la percezione dei viaggiatori sia radicalmente cambiata negli ultimi tempi: «Solo tre anni fa - ricorda Caire - quando si chiedeva ai consumatori se sarebbero stati disposti a spendere di più per prenotare una struttura sostenibile, solo il 2% rispondeva positivamente - sottolinea -. Oggi, invece, il 43% degli utenti risponde di sì».\r\n\r\nLa concretezza di questi principi è stata dimostrata dall’esperienza di Cristiana Rinaldi, responsabile di A.Roma Lifestyle Hotel, che ha condiviso il percorso della struttura nell’adozione della certificazione GSTC. «La certificazione GSTC non è solo un riconoscimento, ma un impegno continuo verso una gestione consapevole e sostenibile», ha spiegato Rinaldi, illustrando i benefici tangibili ottenuti in termini di riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento della reputazione.\r\n\r\nInfine Matteo Bonfante, founder e CEO Bonfante Interior Contractor, ha delineato il futuro del design alberghiero, sottolineando l'importanza di ripensare gli spazi esistenti per rigenerare non solo gli ambienti, ma anche l’esperienza degli ospiti, con un invito a 'pensare fuori dagli schemi', superando le convenzioni per creare luoghi autentici e significativi.\r\n\r\nAl centro del discorso, l'urgenza di definire una chiara identità di ospitalità: un approccio coerente e distintivo, che privilegi la qualità dell’esperienza senza cercare di accontentare tutti.","post_title":"Hotel Doctors: il futuro dell'ospitalità è rigenerativa","post_date":"2025-02-11T12:44:23+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1739277863000]}]}}