14 May 2025

Primavera e musica di Chopin per la promozione della Polonia

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Un assaggio di Polonia a Milano al consolato polacco tra gli elementi primaverili della sede e la musica di Chopin. “Quest’anno presentiamo un tema nuovo per il turismo polacco: “la Primavera Polacca” – esordisce Anna Golec Mastroianni, console generale della Repubblica di Polonia a Milano -. Una primavera presente anche all’interno del nostro consolato con un edificio in stile liberty ricco di elementi floreali”.

Ad accompagnare la presentazione delle proposte di viaggio della “Primavera” ed estate polacca, le note di Chopin in un concerto all’aperto nel verde giardino del consolato milanese, eseguito dal maestro Claudio Soviero. “La primavera in Polonia si risveglia in questo periodo. Maggio è completamente in fiore – spiega Barbara Minczewa, direttrice dell’ente nazionale polacco per il turismo in Italia – e le città polacche cambiano aspetto. Il decoro urbano si veste di fiori. Le città “rifiorisco” sia nella natura che nella cultura”.

Città e castelli sono ricchi di eventi culturali, arte e musica. Cracovia si veste di fiori nella sua maestosa regalità con il Castello di Wawel, il Castello Reale, storica residenza dei re al tempo della vecchia capitale, così come il Castello di Malbork, la più grande costruzione in mattoni al mondo nei pressi di Danzica.

Nel 2019 sono stati oltre 600 mila i visitatori italiani, terzo mercato incoming dopo la Germania e la Gran Bretagna. Puntiamo a riconquistare quei numeri – aggiunge Barbara Minczewa – Per l’Italia abbiamo messo in campo un programma sia rivolto al trade sia ai viaggiatori. A giugno partono una grande campagna promozionale e corsi di formazioni rivolti agli agenti di viaggio. A luglio, in Toscana, si terranno eventi per promuovere la regione di Cracovia in collaborazione con Toscana Promozione, un ponte tra i due enti.”

Attualmente sono una settantina i voli diretti dall’Italia. Milano, in particolare, è collegata con tutte le principali città: Varsavia, Cracovia, Breslavia, Danzica, Katowice, Poznan, Torun e Lubino.

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Sempre venerdì (ore 18:30, cortile d’onore di Casa della musica) spicca Sofia Pasotto che converserà con Federico Taddia di crisi climatica. Per chi invece cerca riflessioni sul rapporto genitori-figli, la psicoterapeuta Stefania Andreoli presenterà “Il bandolo della matassa” (ore 21:30, piazzale San Francesco). Alla stessa ora il divulgatore ambientale e stand up comedian Fill Pill farà “Divulgazione Coatta Ambientale” (ore 21:30 – Colonne 28).\r\n\r\nSabato 7 giugno (ore 14:30, sala concerti Casa della musica) vedrà protagonisti, tra gli altri, Espérance Hakuzwimana con il suo libro “Tra i bianchi di scuola”, una guida per immaginare una scuola plurale e aperta, mentre Simone Pieranni (sabato 7 giugno, ore 16:00, Colonne 28) ci proietterà nel futuro con “2100, Come sarà l'Asia, come saremo noi”. Per chi ama Rodari, Massimo Vitali (sabato 7 giugno, ore 17:30, cortile d’onore Casa della Musica) proporrà un viaggio verso lo scrittore meno conosciuto, “oltre l'infanzia”. Alla sera (21:30) tornano protagoniste le questioni ambientali, con lo spettacolo “Le ragazze salveranno il mondo” di e con Annalisa Corrado e Monica Morini.\r\n\r\nDomenica 8 giugno sarà il momento di Gad Lerner (ore 12:00, Cortile d’onore Casa della musica) che presenterà il suo libro “Gaza”, mentre Antonio Scurati – Premio Strega – parlerà di “M. La fine e il principio”, ultima tappa della sua monumentale opera sul fascismo (domenica 8 giugno, ore 18:00, piazzale San Francesco). \r\n\r\nA concludere il festival, un concerto del violoncellista Mario Brunello (domenica 8 giugno, ore 21:30, Chiesa di San Francesco del Prato), che poi proseguirà con un trekking natur-gastro-eno-musicale sull'Appennino Parmense (da lunedì 9 a mercoledì 11 giugno). \r\n\r\nIl bello del Festival è anche il coinvolgimento del quartiere ospitante, con un laboratorio creativo condotto dalla compagnia teatrale Anellodebole in collaborazione con Progetto Itàca e Università di Parma, che vede la partecipazione di studenti universitari, educatori e residenti; e la collaborazione con due scuole superiori, il liceo classico Romagnosi e il liceo artistico Toschi.\r\n\r\n«Il festival della lentezza – spiega Michele Guerra, sindaco di Parma - si è ritagliato un ruolo importante nel cartellone di attività culturali della città di Parma. 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