Polonia: non solo turismo religioso
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11 febbraio 2009 13:18
«L’offerta turistica polacca è ampia e varia molto dal turismo religioso, che invece attira la maggioranza degli italiani. Città come Varsavia e Cracovia, la regione dei laghi, i siti Unesco e una fervente cultura underground sono le caratteristiche della Polonia contemporanea – dice Margherita Furdal, direttore dell’ente turistico polacco -. Inoltre, nel 2010 cadrà il primo centenario della nascita di Chopin: la Polonia sta già organizzando eventi che siano all’altezza della ricorrenza. Abbiamo un rapporto stretto con la musica: la città di Breslava ospita concerti estivi che richiamano molti turisti tedeschi».
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L'unica nave posizionata a Port Hercules, a soli 150 metri dal circuito, durante il Gran Premio di Formula 1 2025 di Montecarlo, in programma dal 22 al 25 maggio. E' una delle grandi esclusive dei programmi Explora Journeys di quest'anno. Protagonista sarà la Explora II, ma entrambe le navi della flotta lusso di casa Msc saranno posizionate nel Mediterraneo.
"È una opportunità inedita che offriremo ai nostri ospiti - spiega il chief commercial officer del marchio, Achille Staiano -. Come Msc Crociere siamo global sponsor di Formula 1. Grazie a questa partnership abbiamo stretto un accordo per cui saremo ogni anno l’unica nave posizionata nel porto. Stiamo vendendo pacchetti di hotel galleggiante sia con il Paddock club sia con il Grandstand. Non solo per gli appassionati di Formula 1, ma anche per tutti coloro che vogliono vivere l’area di Montecarlo, tanto glamour nel periodo del Gran Premio. Offriamo cinque pacchetti: la crociera precedente + cinque giorni a Montecarlo con la vendita sia del Paddock club sia del Grandstand, oppure 5 giorni + la crociera successiva, o ancora solo i cinque giorni o persino i tre pacchetti insieme: crociera + cinque giorni + crociera successiva. Sarà una proposta ricca di sorprese, perché avremo a bordo tutti i team della Formula 1 e gli ospiti potranno interagire con i piloti e il behind the scene, con calciatori, attori e vip".
Per quanto riguarda il resto del programma estivo, "Explora I navigherà verso Oriente facendo Venezia, Atene e Istambul e ritorno con tutte le piccole isole che fanno parte dell’itinerario. Explora II opererà invece sul Mediterraneo occidentale toccando oltre a Montecarlo, Barcellona, Civitavecchia, Portofino, Capri, Sorrento, Porto Santo Stefano, Carloforte in Sardegna e molte altre località minori. Nel 2026 arriverà inoltre la terza nave, Explora III, che sarà operativa in Nord Europa. Abbiamo in programma qualche crociera più lunga a Capo Nord, poi ci riposizioneremo su Canada e New York, quindi New England, scendendo successivamente a Miami. Nell’inverno 26/27 avremo le rotte su Dubai, Emirati e mar Rosso e ci stiamo anche preparando per l’Islanda".
Explora Journeys, come è noto, è il brand pensato dalla famiglia Aponte per portare un’innovazione nel mondo del lusso e delle crociere: "Explora significa esplorare qualcosa di diverso, arrivare in destinazioni uniche. Con il termine Journeys parliamo di sogno, di aspirazione, di energia. Il brand si rivolge a un cliente curioso e sofisticato che vuole vivere la propria privacy con servizi attivi h24". Le navi Explora sono yacht itineranti di 249 metri di lunghezza, con 461 suite da 35 a 280 mq, che offrono “un’esperienza per tutte le taglie, tutte le opportunità e tutte le età”, ospitando fino a 922 persone.
"L’offerta all-inclusive da mattina a sera garantisce qualità nelle scelte culinarie italiane e internazionali e importanti selezioni di vini e di champagne" prosegue Staiano. Su ogni nave di Explora ci sono 12 bar e nove diverse esperienze culinarie, quattro piscine una delle quali adults-only e spazi per l’intrattenimento dei bambini. "I nostri ospiti sono di 194 nazionalità differenti - conclude Staiano -. Vogliamo essere disponibili per tutti, portando allo stesso tempo la nostra storia e quella del Mediterraneo: con il nostro sapere, le nostre tradizioni e la nostra accoglienza. Con la nostra italianità».
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Si chiama Raro Rooms Collection ed è il soft brand ultimo nato in casa Nicolaus: integrazione di Raro Villas, mira a riunire un’offerta di camere luxury e servizi in dimore di charme. "Intendiamo offrire alle proprietà affiliate un modello operativo già collaudato, che comprende un'unica piattaforma per la commercializzazione e la prenotazione - spiega il ceo e co-founder di Raro Realty e Raro Villas, Luigi Fusco -. Il tutto centralizzando l’intera attività di creazione del pricing attraverso strategie di revenue management altamente specializzate, già applicate con successo da anni nel segmento delle ville".
La novità nasce infatti dall'esempio dei due marchi Raro dedicati appunto al segmento ville e alle transazioni real estate. Raro Villas offre ormai un portfolio di oltre 3 mila strutture. La Puglia al momento è la destinazione di punta. Le proposte spaziano però in tutte le regioni italiane, lungo la Riviera francese e in Grecia, nonché sulle Alpi transalpine, svizzere e italiane, con una selezione di chalet. Mercato di riferimento è quello americano, che da solo copre il 30% delle richieste, ma la capacità di operare globalmente ha registrato prenotazioni provenienti da ben 57 diverse nazioni.
Il 2024 ha visto un incremento del giro d'affari del 12% rispetto al 2023 e del 69% rispetto al 2022, con le Ota che rappresentino meno del 20% del giro d’affari stesso. L’outlook per il 2025 è sempre promettente, con un incremento del 60% del volume di prenotazioni rispetto allo stesso periodo del 2024 e una previsione di chiusura dell’anno di più 35% sul 2024. Segnali di destagionalizzazione della domanda si evidenziano con un incremento del 55% di prenotazioni per settembre e un +28% per ottobre.
Anche Raro Realty ha chiuso il 2024 con ottimi risultati, segnando rispetto al 2023 un incremento del 95% sia nel valore totale degli immobili intermediati sia nelle provvigioni derivanti dalle compravendite. Questo successo è accompagnato dall’apertura del nuovo ufficio di Savelletri, che fungerà da prototipo per future sedi in altre località italiane come il lago di Como, Porto Cervo, Forte dei Marmi, il Garda, la costiera Amalfitana, Taormina e le Cinque Terre.
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[post_content] => Importante operazione di consolidamento nello scenario del tour operating europeo. Il gruppo tedesco Dertour ha infatti acquisito Hotelplan da Migros, con l'unica eccezione del brand Interhome che passa a HomeToGo. Alla società di Colonia, che già in passato rivelò un altro storico to elvetico come Kuoni, passano quindi tutte le divisioni travel retail e tour operating di Hotelplan in Svizzera, Germania e Regno Unito.
L'acquisizione mira a garantire piena continuità a ospiti e partner commerciali: tutte le vacanze e i viaggi già prenotati saranno effettuati come da accordi. La compagnia al momento prevede anche di conservare i marchi Hotelplan, che saranno raggiungibili tramite i tradizionali sistemi di contatto e canali di vendita. Il gruppo Dertour si impegna infine a trattenere le risorse umane già attive in Hotelplan.
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[post_content] => Nonostante le magagne evidenti in cui galleggia il nostro Paese, la reputazione turistica rimane intatta. Infatti l’Italia festeggia - per il secondo anno consecutivo - il primato europeo con 115,5 punti superando Grecia (108,4 punti) e Spagna (102,8 punti) nella classifica generale dell’European Tourism Reputation Index (Etr Index) dell’Istituto Demoskopika.
Il nostro Paese, in particolare, ottiene il primato in due indicatori (ricerca e popolarità della destinazione) su quattro e l’argento nella valutazione dell’offerta turistica. Meno significativo il posizionamento sul versante social. Inoltre i canali istituzionali monitorati (Enit, Italia.it), non sono ancora adeguatamente sfruttati a differenza di quanto fatto da Portogallo, Grecia e Spagna.
A livello regionale, la Toscana è al primo posto, seguita dal Trentino Alto Adige e dalla Sicilia.
Sono state individuate anche le prime 10 destinazioni per arrivi in base agli ultimi dati disponibili (Eurostat, 2023): Francia, Germania, Spagna, Italia, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Svezia, Grecia e Portogallo. E così, nel 2023, i Paesi individuati, con oltre 863 milioni di arrivi, rappresentano circa l'84,7% del dato complessivo rilevato nei 27 sistemi turistici nazionali dell'Unione Europea (1.020 milioni).
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[post_content] => Sono due le promo Grimaldi attive in questa prima parte dell'anno per lanciare le vendite non solo sull'estate: la Advanced booking prevede il 20% di sconto (diritti fissi, costi Eu Ets e servizi di bordo esclusi) su partenze selezionate tra il 3 giugno e il 30 settembre da/verso Sardegna, Sicilia, Spagna e Grecia (su quest’ultima destinazione è escluso il supplemento cabina). Si applica a prenotazioni effettuate entro il 31 marzo 2025. Viaggia smart è invece una duplice promozione, dedicata a chi prenota e parte su linee selezionate entro il 31 maggio 2025: riduzione del 25% (diritti fissi, costi Eu Ets, servizi di bordo esclusi) per viaggi dal lunedì al giovedì; sconto del 20% (diritti fissi, costi Eu Ets, servizi di bordo esclusi) sul ritorno in tratta diurna.
“Alle nostre spalle c’è una stagione estiva, quella del 2024, che ci ha visti protagonisti e ci ha consentito di consolidare i volumi importanti raggiunti nell’estate 2023 - spiega Francesca Marino, head of passenger department di Grimaldi Lines –. Davanti a noi, per l’anno appena iniziato, c’è un mercato che mostra sempre più di prediligere il viaggio via mare, principalmente per ragioni di comodità. Lavoriamo ogni giorno per intercettare questa domanda in continua crescita, offrendo continuità di servizio, con alta frequenza delle partenze, e servizi di accoglienza a bordo dedicati, come per esempio quelli della suite experience”.
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[post_content] => Innovazione, autenticità ed esperienze su misura per ogni viaggiatore: sono questi i punti salienti del programma del turismo ligure. Molte le iniziative in cantiere per il 2025 pensate per attrarre visitatori 365 giorni l’anno, con un’offerta che spazia dal turismo sportivo a quello culturale, dall’enogastronomia ai percorsi esperienziali. Tutto senza dimenticare il confronto e la collaborazione tra aree diverse della regione allo scopo di poter offrire nuove esperienze al viaggiatore.
«Alla Bit di Milano abbiamo lanciato un nuovo piatto ideato dallo chef Andrea Besana (Ristorante Andree - La Spezia) - spiega Luca Lombardi, assessore al turismo di regione Liguria - il riso con le ostriche (del Golfo della Spezia) e tartufo (di Millesimo). Questa è la dimostrazione pratica che anche da un nuovo piatto esperienziale può partire un programma di valorizzazione delle aree costiere e dell’ entroterra».
«Per il 2025 - prosegue Lombardi -continueremo nelle politiche di destagionalizzazione e di promozione di tutto il territorio regionale dalla costa all'entroterra, dalle località balneari ai borghi montani. In secondo luogo, svilupperemo le Dmo (destination management organization): organismi, sostenuti e incentivati dalla regione, che dovranno offrire ai territori gli strumenti per una gestione professionale di tutto il processo migliorando la sinergia tra attori pubblici e privati . Queste attività saranno coordinate attraverso la Dms (Destination Management System): un sistema tecnologico volto alla promo-commercializzazione dei prodotti turistici condiviso con strutture ricettive, tour operator, agenzie di viaggio ed operatori per i servizi turistici. Terzo punto il turismo accessibile ed inclusivo: un tema molto sensibile per il quale la regione Liguria si è da sempre dimostrata molto attenta. A tal proposito meritano menzione la ‘guida mare accessibile’, che verrà realizzata anche nel 2025, e la sezione ‘liguria accessibile’ del sito lamialiguria.it».
Per tutto il 2025, inoltre, la Liguria è ufficialmente regione europea dello sport, un riconoscimento che conferma la vocazione outdoor del territorio e rappresenta un importantissimo volano per il turismo.
Eventi, infrastrutture dedicate e nuove esperienze immersive renderanno il 2025 un anno chiave per posizionare la regione tra le mete più dinamiche e attrattive d’Europa.
«Per quanto riguarda gli investimenti – aggiunge l’assessore – negli ultimi 3 anni sono cresciuti di anno in anno. Nel 2024 è stata fatta un'analisi dalla società Happy minds in cui è risultato che la Liguria è la prima tra le regioni italiane per performance economica dell'investimento: il rapporto euro/presenze è 0,18. Vuol dire che attrarre ogni turista in Liguria ci è costato 18 centesimi di euro”.
La promozione della Liguria è partita da tre importanti eventi in Europa: Vakantiebeurs nei Paesi Bassi, per la prima volta TravelXpo in Norvegia e Fitur di Madrid.
«L’obiettivo è essere presenti in tutte le fiere più importanti a livello mondiale – conclude Luca Lombardi - Questo perché se da un lato i dati ci indicano che sono in crescita le presenze di turisti provenienti dai mercati storici per la Liguria come, ad esempio, la Francia e la Gran Bretagna, dall'altro lato è notevole l'aumento di visitatori provenienti da mercati che possiamo definire “emergenti” come la Turchia, la Cina, la Croazia, l'India, la Bulgaria, la Polonia, la Romania e la Nuova Zelanda».
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Sport e turismo, un binomio sempre più importante. E non solo perché un numero crescente di operatori oggi include viaggi ed esperienze a tema. Il legame si rafforza anche in tema di partnership, con gli attori del turismo che vedono sempre più lo sport quale contenitore privilegiato per promuovere la propria immagine in Italia e nel mondo.
Lo dimostrano anche i casi del gruppo Bwh e di Idee per Viaggiare, freschi protagonisti di nuove sponsorship rispettivamente con il Giro d’Italia e la Sampdoria. “Per noi le valenze sono molteplici - spiega la chief executive officer di Bwh Italia e Malta, Sara Digiesi a un evento ad hoc alla Bit di Milano -. Avremo infatti la possibilità di lanciare una serie di iniziative social legate ai territori dove sono presenti le nostre strutture, protagoniste di ben undici delle 21 tappe della prossima edizione del Giro. Potremo inoltre puntellare la nostra collaborazione con gli operatori delle aree interessate”.
Non solo: “Essere sponsor di una competizione tanto importante ci permetterà anche di rafforzare la nostra visibilità nei confronti degli sportivi: un target significativo per dimensione e capacità di spesa, che effettua una media di 2,8 viaggi all’anno, spesso in famiglia o in piccoli gruppi, generando una domanda in grado di favorire la destagionalizzazione e non di rado diretta verso destinazioni secondarie o terziarie”.
Per Idee per Viaggiare la motivazione è se possibile ancora più connessa a una questione di brand awareness: “Abbiamo cercato di agganciarci a una realtà quanto più simile alla nostra in termini di originalità ed empatia - ha raccontato il ceo dell’operatore capitolino, Danilo Curzi -. E la Sampdoria, ottava per visibilità tra le squadre italiane di serie A e B, risponde perfettamente a questi requisiti. La sua storia fatta di campioni come Vialli o Mancini, nonché di un allenatore estroso come Boskov, è lì a testimoniarlo. Senza contare che in occasione di un sondaggio recente la maglia della squadra genovese è stata votata come la più bella al mondo”.
Certo, i risultati sono al momento ancora difficili da quantificare per una sponsorship di durata triennale inaugurata da così poco tempo: “Ma ci crediamo così tanto che già in fase di accordo ci siamo lasciati una finestra di opportunità per proseguire nella collaborazione anche dopo la prima scadenza - ha concluso Curzi -. La Sampdoria, insomma, è stata una scelta ponderata. Tanto più che l’entità dell’investimento ci avrebbe dato la possibilità di comparire anche sulle maglie di un club minore di Serie A. E le ricadute, peraltro, già si percepiscono, soprattutto in termini di visibilità social”.
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[post_content] => Alla BIT 2025 la Regione Puglia brilla per le performance con ottimi risultati che richiedono una governance capace di gestire e continuare a qualificare il turismo pugliese. Il turismo internazionale ha registrato un notevole incremento, con un +22,6% negli arrivi e un +21,9% nelle presenze. Dal 2015 al 2024, gli arrivi dall’estero sono aumentati del 228% e le presenze del 166%.
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«La BIT di Milano ci consente non solo di tracciare il bilancio delle attività dell'ultimo decennio e dell'ultimo anno, ma anche di avviare una riflessione con i sindaci e gli operatori per tracciare la strategia futura – ha dichiarato Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia –. Dieci anni fa, avevamo l'obiettivo di superare le 15 milioni di presenze nel 2025. Il dato di quest'anno ci parla di oltre 20 milioni».
Nel 2024 gli arrivi e le presenze totali in Puglia mostrano un aumento positivo: gli arrivi crescono del 10,6% e le presenze del 9,7%, con 5,9 milioni di arrivi complessivi e oltre 20,7 milioni di presenze. Il turismo internazionale registra un +22,6% negli arrivi e un +21,9% nelle presenze, mentre il turismo nazionale cresce più moderatamente (+3,7% arrivi e +4,3% presenze).
Tutte le province pugliesi registrano incrementi. Bari e Taranto si distinguono per l’aumento degli arrivi, seguite da Brindisi e Barletta-Andria-Trani. In termini di presenze, crescono Bari, BAT e Lecce. Forte espansione dei mercati esteri extra-europei: Stati Uniti (+21%), Canada (+22% arrivi e +30% presenze), Brasile (+34% e +44%), Argentina (+14,7% e +76,2%). Tra i mercati europei, Polonia (+50%), Germania (+20% e +14%), Francia (+15% e +28%), Svezia (+42% e +39%), Spagna (+14% e +29%).
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[post_content] => L'evoluzione dell'ospitalità verso un modello capace di generare valore condiviso per il territorio, le comunità locali e gli ospiti, ma anche l'importanza delle certificazioni ambientali e il ruolo della tecnologia sono state al centro del Simposio per l'ospitalità rigenerativa organizzato da Hotel Doctors a Roma, presso il DoubleTree by Hilton.
L’evento ha riunito i professionisti del settore, tra albergatori, esperti e rappresentanti della stampa, diventando un momento di confronto cruciale per delineare le prospettive future dell’ospitalità.
«Il settore alberghiero ha un enorme potenziale per diventare un motore di cambiamento positivo - spiega Gabriele Gneri, founder e managing director di Hotels Doctors -. Presto sentiremo parlare con frequenza anche nel settore dell’ospitalità di upcycling, un approccio di economia circolare applicato ai materiali di scarto, di design rigenerativo, di inmótica, ossia l’uso pervasivo di tecnologia applicata all’ edificio, agli impianti e ai processi interni che promette di ottimizzare costi e processi a favore dei clienti, ed infine di design basato sui principi della biofilia, una tecnica che permette di proporre al cliente esperienze immersive con la natura circostante».
Alessandro Inversini, professore associato presso la Scuola di Management di Losanna, evidenzia la necessità di un cambio di mentalità nel settore turistico, invitando gli operatori a considerare la rigenerazione come un investimento a lungo termine, capace di trasformare il turismo in un motore di benessere e crescita sostenibile. «Con l’ospitalità rigenerativa siamo un passo oltre la sostenibilità - ha spiegato -: non si tratta solo di minimizzare l’impatto ambientale, ma di offrire a un contributo positivo verso due ecosistemi fondamentali: il luogo, inteso come comunità e ambiente naturale, e le persone, includendo sia i lavoratori che gli ospiti». Questo approccio non solo risponde alle esigenze del cliente moderno, sempre più attento alla sostenibilità e alle esperienze autentiche, «ma rappresenta anche un'opportunità per costruire relazioni significative tra gli ospiti, il personale e il territorio».
Il concetto è stato ripreso e ampliato da Giorgio Caire di Lauzet, founder di Dream&Charme, che ha posto l’accento sull’importanza delle certificazioni di sostenibilità nel tradurre l’approccio rigenerativo in azioni concrete e misurabili. «Le certificazioni come la DCA ESG e la GSTC non sono solo strumenti per garantire standard elevati di sostenibilità, ma rappresentano anche una leva strategica per migliorare la reputazione delle strutture ricettive e attrarre un pubblico sempre più attento alla responsabilità d’impresa». Un'affermazione supportata anche dai dati, che dimostrano come la percezione dei viaggiatori sia radicalmente cambiata negli ultimi tempi: «Solo tre anni fa - ricorda Caire - quando si chiedeva ai consumatori se sarebbero stati disposti a spendere di più per prenotare una struttura sostenibile, solo il 2% rispondeva positivamente - sottolinea -. Oggi, invece, il 43% degli utenti risponde di sì».
La concretezza di questi principi è stata dimostrata dall’esperienza di Cristiana Rinaldi, responsabile di A.Roma Lifestyle Hotel, che ha condiviso il percorso della struttura nell’adozione della certificazione GSTC. «La certificazione GSTC non è solo un riconoscimento, ma un impegno continuo verso una gestione consapevole e sostenibile», ha spiegato Rinaldi, illustrando i benefici tangibili ottenuti in termini di riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento della reputazione.
Infine Matteo Bonfante, founder e CEO Bonfante Interior Contractor, ha delineato il futuro del design alberghiero, sottolineando l'importanza di ripensare gli spazi esistenti per rigenerare non solo gli ambienti, ma anche l’esperienza degli ospiti, con un invito a 'pensare fuori dagli schemi', superando le convenzioni per creare luoghi autentici e significativi.
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