17 May 2024

La riscossa dei Caraibi nei numeri del 41° Caribbean Travel Marketplace

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Il Caribbean Travel Marketplace, il più importante tra gli eventi turistici dell’intera regione caraibica, è giunto al termine e molti sono molti gli elementi emersi. Ospitato in questa 41 edizione da Barbados, ha visto la partecipazione di 159 fornitori, 125 buyers, 25 Paesi dell’area area caraibica; numeri indicativi del successo dell’evento, che ha registrato la maggior partecipazione di sempre e ha creato anche quest’anno l’opportunità di fare incontrare domanda e offerta, fornendo al contempo trend, dati e approfondimenti sulla regione nel suo complesso.

Tra le tematiche affrontate nel forum di apertura: il multi-destination marketing, spostamenti e collegamenti tra le diverse zone dell’area caraibica, la sostenibilità, l’innovazione tecnologica, l’occupazione, il capitale umano e la tassazione.

Nicola Madden-Greig, presidente della Caribbean Hotel and Tourism Association, ha affermato: “Nei Caraibi abbiamo avuto un post pandemia molto promettente, infatti, l’intera area si conferma a livello globale, la più performante per velocità di ripresa nel comparto turistico.  Alcune regioni  stanno già registrando volumi a doppia cifra, altre sono più in difficoltà ma dobbiamo fare in modo che vi sia massima collaborazione e supporto reciproco. Le isole caraibiche sono tutte sorelle, gemme molto simili tra loro, ma ciascuna con le sue peculiarità”.

Il turismo si riconferma chiave per l’economia dell’intera regione, con un’incidenza sul Pil del 36,6%, contribuendo a creare livelli di occupazione pari al 13,4%.

Sebbene ancora non ai livelli pre-pandemia, con un -22% di arrivi dagli Usa e un –25% dall’Europa, il traffico internazionale è in forte ripresa.  Alcune destinazioni come US Vergin Islands, Turks & Caicos, Guadalupe, Martinica, Aruba e St. Martin si distinguono per numero di presenze nel primo trimestre del 2023, queste ultime, spesso penalizzate dalla mancanza di collegamenti.  Si registra, invece, un incremento (+14%) di provenienza latino americana in particolare da Perù, Colombia, Argentina.

“È fondamentale che i vettori locali uniscano le loro forze per creare strategie aggressive che consentano di offrire pacchetti multi-destinazione e, ove necessario, attivare collaborazioni in sinergia con vettori internazionali” ha sottolineato Nicola Madden-Greig.

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