14 May 2025

La Polonia punta su Cracovia e la regione Malopolska

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poloniaLa Polonia piace sempre di più al mercato italiano, a confermare la tendenza ci sono 600.000 arrivi, di cui una ampia parte a Cracovia «i turisti italiani rappresentano uno dei flussi principali per il nostro incoming su cui puntiamo molto, i risultati sono superiori al 2019 – commenta Barbara Minczewa, direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo a Roma – sia per il legame culturale ma anche grazie ai numerosi voli tra i due paesi.
 
«Cracovia e la Malopolska sono destinazioni sempre molto apprezzate e predilette dal turista italiano, una delle poche città rimaste intatte durante le guerre, che mostra il suo carattere più polacco ma che allo stesso tempo da sfoggio alle opere del Rinascimento italiano, al di fuori dell’Italia, più autentiche. Infatti abbiamo avviato una sinergia di eventi promozionali con Toscana Promozione Turismo per le peculiarità che accomunano queste due terre».
 
Tra i punti di forza della destinazione spiccano i Patrimoni Unesco – la sola regione Malopolska ne conta ben 14 – il centro storico di Cracovia, la biodiversità e la varietà dei paesaggi molto apprezzati dal turismo outdoor, ma anche cultura popolare e folklore, e l’architettura in legno di chiese uniche (anch’esse Patrimonio dell’Unesco). In crescita le attrazioni legate ai laghi, percorsi naturalistici e al vino bianco e rosato che valorizza la cultura enogastronomica locale.
 
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Un viaggio sensoriale tra festival, eventi culturali e sportivi, attività all’aria aperta e sapori della tradizione. «Il nostro ‘Cuore Verde d’Italia’ si apre a visitatori e turisti con la forza silenziosa e profonda dei suoi paesaggi, la vitalità culturale dei suoi borghi e l’intensità spirituale dei suoi cammini, senza tralasciare il lato più appetitoso capace di conquistare ogni palato – ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo, Simona Meloni, nella serata di presentazione della campagna organizzata al Museo Poldi Pezzoli di Milano  - In tutti questi casi, comunque, il nostro invito è quello di scoprire l’Umbria con occhi nuovi ma soprattutto attraverso tutti e cinque i sensi».\r\n\r\nLe novità per l’outdoor e l’enogastronomia\r\nAccanto alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico, anche al di là delle località più note, si punta a promuovere il turismo lento, interessato a praticare attività all’aria aperta e a condividere lo stile di vita e gli appuntamenti tradizionali tipici dei piccoli borghi disseminati nella regione.\r\nSul fronte dell’outdoor, una importante novità è data dal ripristino in via generale il divieto di circolazione di mezzi a motore su sentieri e mulattiere, salvo per motivi di pubblica utilità: «Una norma di civiltà e di rispetto verso il nostro paesaggio. Le nostre montagne non sono piste, sono patrimonio» ha ribadito Meloni. La rete dei cammini e dei sentieri dedicati al trekking e al cicloturismo si sviluppa in ogni parte della regione ed è in continua espansione. Fra le novità, il sentiero dei Templari sul Monte Cucco, un percorso ad anello di circa 120 km che si snoda tra Umbria e Marche, nei territori segnati dalla presenza storica – e misteriosa – dell’Ordine del Tempio, passando per l’eremo di Fonte Avellana. 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