18 ottobre 2022 13:57
La Catalogna è di nuovo la prima regione in Spagna per arrivi di turisti internazionali, registrando il 20,6% del totale con un afflusso aumentato fortemente rispetto a un anno fa e più intensamente in Catalogna rispetto al resto della Spagna.
Nei primi otto mesi dell’anno 9,9 milioni di turisti stranieri hanno viaggiato in Catalogna, il 245% in più in termini annui e, in termini assoluti, 6,2 milioni di viaggi in più. L’Italia ha portato 662.981 turisti, 6,7% del totale, e si posiziona al quinto posto tra i mercati dietro a Francia, Regno Unito, Germania e Stati Uniti. L’estate appena chiusa è stata estremamente positiva, con luglio e agosto che hanno segnato uno dei picchi più alti dell’anno con quasi 4 milioni di turisti stranieri, il 142,8% in più a luglio e il 75,6% in più ad agosto rispetto al 2021.
“È evidente come il flusso turistico sia progressivamente in aumento, non siamo ancora ai livelli pre-pandemia, ma siamo ottimisti per i prossimi mesi – ha affermato Marta Teixidor, direttrice dell’Ente del Turismo della Catalogna in Italia -. Tutti i mercati come sempre ci danno fiducia e di questo ne siamo orgogliosi. Con il Grand Tour abbiamo arricchito l’offerta, proponendo infinite combinazioni per vivere la nostra regione e i numeri premiano la lungimiranza e l’elasticità con le quali abbiamo strutturato queste proposte”.
Conseguente alla crescita dei visitatori è la crescita della spesa per turista. Dai dati parziali la spesa in Catalogna sale a 8.825,3 milioni di euro, il 400,4% in più in termini annui e, in cifre assolute, rappresenta 7.061,8 milioni in più rispetto al 2021.
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Per tutta la summer lo scalo elbano offrirà collegamenti sei giorni su sette con gli aeroporti di Pisa e Firenze, rafforzando così la connettività con il territorio toscano e facilitando l’arrivo dei turisti italiani e internazionali. A questi si aggiungono i voli bisettimanali con Milano Linate, che consentiranno un accesso diretto anche dal capoluogo lombardo e dal Nord Italia.
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Affitti brevi
Ma non tutto luccica. La crescita costante di visitatori ha effetti pesanti sui centri urbani: traffico congestionato, servizi pubblici sotto pressione, spazi pubblici sovraffollati. A preoccupare maggiormente però è la trasformazione del mercato immobiliare. Gli affitti brevi – pensati per i turisti – stanno togliendo respiro ai residenti, facendo lievitare i prezzi delle abitazioni e rendendo sempre più difficile trovare casa.
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Il tempo delle improvvisazioni, nel turismo incoming, è scaduto; serve una progettualità e occorre investire nella destagionalizzazione con una strategìa di marketing incentrata su poli attrattori ben diversificati. E’ la visione lanciata da Fiavet Toscana Confcommercio per uscire dall’impasse di un turismo ancora male organizzato e disarticolato.
E’ un vero e proprio ‘manifesto’ in cinque punti quello che l’associazione regionale lancia proponendo una forte alleanza tra imprese e istituzioni, come spiega il presidente Pier Carlo Testa: “Governare la crescita, ovvero avviare politiche attive, valorizzare il patrimonio diffuso di arte, cultura, borghi, paesaggi, enogastronomia e investire sulla destagionalizzazione con una delocalizzazione intelligente che sfrutti esperienze diversificate nel corso delle stagioni attraverso eventi culturali, sportivi, musicali. Nel contempo realizzare reti di collaborazione perché i soggetti di una filiera così complessa come quella turistica, fatta di ricettività, trasporti, logistica, ambiente, innovazione, devono lavorare insieme. Infine definire con i referenti istituzionali, le linee guida per lo sviluppo ragionato dell’Incoming, dando supporto formativo per migliorare la qualità delle Offerte da lanciare sul mercato sempre più competitivo..”
Richiamo
In buona sostanza quello di Fiavet Toscana-Confcommercio è un forte richiamo alla politica affinchè si rapporti con la filiera dei professionisti del turismo che richiedono progettualità, operatività e investimenti. Da qui la proposta di una leadership collettiva, che affidi ai territori la competenza delle tipicità e peculiarità da mettere a sistema, e dall’altro assegni alle imprese turistiche - in primis le 7.000 agenzie di viaggi operanti in Italia – il compito di assemblarle in proposte e lanciarle sui mercati italiano e internazionale.
“E proprio ora che i numeri– conclude Testa - mostrano la valenza della nostra attrattività, con oltre 458 milioni di presenze certificate nel 2024, occorre assumersi la responsabilità di superare le criticità del sistema in termini di ospitalità, mobilità, per ottimizzare la fruibilità del prodotto Italia. La congestione nei periodi di punta, la pressione insostenibile su alcune destinazioni iconiche, le carenze infrastrutturali, gli squilibri territoriali non si risolvono con qualche divieto… ovvero non va adottato il ‘modello Barcellona’, ma si impone una concreta attenzione operativa da parte della politica, per una solida leadership collettiva tra istituzioni, territori e imprese. Noi ci siamo e siamo pronti a fare la nostra parte.”
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Volonline Tour Operator potenzia il reparto dedicato a Regno Unito, Nord Europa e Mediterraneo con nuovi product manager, oltre che con personalizzazione di viaggi e soggiorni nel vecchio continente.
La business unit dedicata al tailor made il cui payoff è Il Mondo a tua Misura - risponde alla recente tendenza di mercato che vede un ritorno in agenzia di viaggiatori che vogliono un’esperienza originale e unica anche in destinazioni spesso disintermediate come il Regno Unito, la penisola iberica, Grecia e isole.
“Abbiamo optato per un ampliamento della programmazione dopo un’analisi di mercato che ha visto in crescita la domanda da parte delle agenzie di viaggi di prodotti tailor made - spiega Giulia Parma, responsabile del reparto Europa di Volonline e pm di Spagna, Portogallo e Grecia -: Volonline ha deciso di investire in risorse umane con l’ingresso di una specialista per il Regno Unito e l’Irlanda, Paola Breazzano, in azienda dal 2023, e ora anche di Matteo Cazzaniga, per il Nord Europa.
A tutt’oggi il Regno Unito e l’Irlanda, complice la lunga stagionalità, hanno uno share del 53% per quanto riguarda le richieste di viaggi in Europa, seguiti dalla Grecia con un 20% di share e poi dalle altre mete. I numeri sono in crescita, sia per i gruppi sia per gli individuali, abbiamo importanti aspettative per il Nord Europa”.
La personalizzazione del soggiorno o del viaggio e la ricerca di proposte non convenzionali sono alla base della filosofia di Paola Breazzano, specializzata in “unique experience” in Regno Unito, che da oltre 15 anni propone questa destinazione. "Come Volonline proponiamo una serie di tour che si svolgono nei luoghi dove sono state girate serie tv e film di grande successo, ma anche tour letterari, come quello sulle tracce di Jane Austen, a 250 anni dalla nascita o le esperienze legate alla Royal Family, con viaggio nei luoghi amati dalla Regina Elisabetta accompagnati da un giornalista royal expert".
Volonline strizza l’occhio al Nord Europa e amplia la propria offerta tailor made puntando a esperienze autentiche, lontano dai soliti circuiti turistici. Matteo Cazzaniga si occupa di sviluppare il prodotto Nord Europa, con particolare enfasi su destinazioni scandinave, Finlandia, Islanda, Isole Faroe, Svalbard e Groenlandia. "Il mio obiettivo è scovare esperienze autentiche, fuori dalle rotte di massa, con un focus orientato alla qualità, senza trascurare il budget, anche se è doveroso parlare di mete non proprio economiche". Tra le proposte più interessanti "le slitte trainate dai cani nordici, gli incontri con i Sami, il popolo nativo della Lapponia, le crociere esplorative alle Svalbard, le aurore boreali da ammirare all’aperto o dal proprio letto, all’interno di una struttura panoramica o un igloo di vetro immerso nel silenzio artico”.
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[post_content] => Nel 2024, i lavoratori dipendenti stranieri nelle imprese italiane del settore turismo sono stati 420.528 in media d’anno, ovvero il 28,1% del totale. Il dato è in costante aumento, con una variazione positiva del +12,4% rispetto all’anno precedente e del +29,5% rispetto al 2019. Merita sottolineare che il tasso di crescita è superiore a quello medio del settore, che si è attestato rispettivamente al +7,4% e +15,1%.
Il 44,8% dei lavoratori stranieri del turismo è di sesso femminile. I giovani sotto i 40 anni sono quasi il 60% (59,7%). Più della metà (51,2%) ha un contratto a tempo indeterminato. Se si considerano i dati in valore assoluto, la regione con il maggior numero di lavoratori stranieri è la Lombardia (84.914), seguita dal Lazio (47.499), dal Veneto (44.658) e dall’Emilia-Romagna (44.578).
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[post_content] => L’Ente bilaterale nazionale del settore turismo (Ebnt), il ministero del lavoro, il ministero dell'interno e il ministero del turismo hanno siglato un protocollo per favorire l'inserimento socio lavorativo di persone titolari di protezione internazionale e temporanea e di altri cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità.
“Abbiamo promosso quest’intesa - ha dichiarato Alessandro Nucara, presidente di Ebnt - con l’obiettivo di coniugare le esigenze del mercato del lavoro con l’esercizio di una responsabilità volta a facilitare e sostenere processi di inclusione sociale e lavorativa.” “Siamo fortemente convinti – ha detto Stefano Franzoni, vicepresidente di Ebnt – che un mercato del lavoro più equo e inclusivo non solo favorisca la crescita economica, ma contribuisca anche a costruire comunità più coese e resilienti”.
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Inoltre, gli interventi formativi previsti dal protocollo potranno beneficiare del sostegno del fondo interprofessionale per la formazione continua nel settore terziario
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Nei primi quattro mesi di quest'anno la Calabria ha fatto registrare un aumento di presenze turistiche del +10,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. A trainare il risultato è la componente estera.Il turismo internazionale, in particolare, mostra una crescita rilevante: gli arrivi dei non residenti aumentano del 45,8% e le presenze del 50,1%.
È quanto emerge dal report congiunturale illustrato nel corso di una conferenza stampa, dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, dall'assessore al turismo, Giovanni Calabrese, e dal dirigente generale del dipartimento turismo, Raffaele Rio.
"Vorremmo inaugurare - ha detto Occhiuto - una stagione nuova per la Calabria e vorremmo che questo appuntamento diventi strutturale, illustrando ogni quattro mesi una discovery delle presenze e degli arrivi in Calabria". Secondo il presidente, che ha definito i dati del report "estremamente positivi", "c'è un vero e proprio boom di presenze turistiche trainato soprattutto da turisti stranieri. A dimostrazione del fatto che la scelta strategica di investire in un piano di incoming turistico attraverso gli aeroporti sta producendo risultati".
I numeri
In particolare, secondo i dati contenuti nel report, il 24,1% dei turisti stranieri proviene dalla Germania, l'8,6% dalla Polonia, il 6,4% dalla Francia, il 5,3% dagli Stati Uniti, il 3,9% dalla Spagna, il 3,8% dalla Svizzera, il 3,4% dal Canada e il 2,9% dalla Gran Bretagna. "Si tratta di un dato peraltro in controtendenza - ha commentato ancora il presidente Occhiuto - rispetto al dato nazionale, che mostra una leggera contrazione del turismo nei primi quattro mesi di quest'anno. In Calabria c'è invece un aumento anche molto consistente".
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[post_content] => L'aeroporto di Roma Fiumicino, per il settimo anno, si posiziona in cima alla classifica di Aci Europe come migliore aeroporto d’Europa, nella categoria degli scali oltre i 40 milioni di passeggeri.
In occasione della 35ª assemblea generale dell'associazione, sono stati insigniti anche quest'anno i “Best Airport Award” agli scali che si sono distinti per l’eccellenza del personale, per la trasformazione digitale, l’innovazione tecnologica e la ecosostenibilità delle infrastrutture aeroportuali.
Le valutazioni sono state svolte da una giuria indipendente composta da 8 rappresentanti istituzionali del settore dell’aviazione europea tra cui la Commissione Europea, Eurocontrol, Itf, Ecac, Sesar Ju e altri.
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