26 febbraio 2008 12:56
L’ente del turismo della Malesia lancia il Master Malesia, il programma di apprendimento a distanza creato in esclusiva per gli agenti di viaggio. L’intero programma sarà valido fino ad agosto 2009, è online all’indirizzo internet www.malesia.travel. Master Malesia si divide in varie lezioni, ognuna dedicata ad argomenti specifici: Malesia al primo sguardo; Kuala Lumpur e dintorni; isole; natura e avventura; stati e territori federali; Malesia su misura, con focus sui mercati di nicchia, quali il Mice, il golf, il benessere e la cucina. Tutto il materiale informativo può essere scaricato al termine del corso e costituire un supporto ulteriore alla vendita. Ogni lezione è seguita da un test riepilogativo che consente di avanzare alla lezione successiva. Tutti coloro che completeranno il programma, superando con successo i test, riceveranno in agenzia il certificato di Master Malesia e potranno partecipare alle selezioni effettuate dall’ente del turismo per i prossimi fam trip. Ampio rilievo è stato dato inoltre alle informazioni di servizio, utili per la pianificazione del viaggio: all’interno della sessione “Destinazione Malesia” gli agenti troveranno l’elenco degli alberghi, la lista dei tour operator che programmano la destinazione, il calendario degli eventi 2008, i contatti e i link utili. Durante lo svolgimento del corso, è possibile partecipare al forum per scambiare opinioni, esperienze e richieste. «Il web rappresenta una delle linee strategiche del 2008 e un corso di e-learning è senz’altro lo strumento ideale per incanalare tutta la conoscenza di un Paese così complesso e multiforme come la Malesia – dichiara Shaharuddin Yahya, direttore dell’ente del turismo della Malesia in Italia -.Abbiamo deciso di sottolineare l’importanza del dialogo con le agenzie, uno dei nostri target di riferimento più importanti, creando per loro uno strumento esclusivo, strutturato con moduli snelli, informazioni in evidenza e materiali facilmente accessibili. Con Master Malesia gli agenti di viaggio hanno a disposizione un concreto strumento di vendita e assistenza».
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[post_content] => Chi ha conosciuto, lavorato, collaborato o studiato con il Professor Giovanni Peroni ha avuto una grande fortuna. Ci ha lasciato un grande maestro nel mondo accademico del turismo italiano. Professore ordinario di marketing all’Università “La Sapienza” di Roma, direttore del Centro Interfacoltà per il Turismo, Territorio e Ambiente (CITTA), fondatore del Centro Italiano di Studi Superiori sul Turismo (CST) ad Assisi, è stato un grande professionista, un uomo lungimirante, appassionato del suo lavoro e dalla grande umanità.
Ci fa piacere ricordarlo con le parole di Antonio Percario, Membre d’Honneur di Skal International e amico di lunga data del Prof. Peroni.
“Giovanni è stato un vero innovatore. Ha avuto un ruolo cruciale nel ripensare l’approccio alla formazione turistica in Italia. La sua visione era molto chiara: il turismo non doveva essere trattato solo come un settore economico, ma come un sistema integrato che coinvolge il territorio, l’ambiente e la cultura. Ha sviluppato programmi interdisciplinari che hanno formato generazioni di professionisti, preparandoli ad affrontare sfide complesse e a cogliere le opportunità offerte dal settore turistico moderno. Giovanni credeva profondamente che il turismo fosse una chiave per la crescita economica, culturale e sociale dell’Italia, e questo è stato il suo grande lascito accademico. Era un professionista meticoloso. Quando coordinava un progetto, era in grado di ascoltare le esigenze di tutte le parti coinvolte, dalle comunità locali agli operatori privati, e di trovare soluzioni che riflettessero le peculiarità di ogni territorio. Era un grande fautore dello sviluppo turistico sostenibile, e credeva fermamente che ogni luogo dovesse essere valorizzato per ciò che lo rende unico”.
Un uomo stimato sia dal mondo accademico che dall’industria turistica internazionale a cui fu conferita la laurea honoris causa dall’Universidad Catolica de Salta e riconosciuto il ruolo di Presidente del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT).
Ai suoi studenti insegnava quanto fosse importante partire dal basso e capire il lavoro di tutte le figure professionali per diventare un grande manager, in qualsiasi categoria turistica, dall’alberghiero, al tour operating, alla distribuzione.
Ci mancherai. Il Gruppo Travel si stringe alla famiglia.
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Ha chiuso l’anno finanziario 2023/2024 con ricavi operativi pari a 24 milioni di euro Trinity ViaggiStudio, che mette a segno una crescita del 5,5% rispetto all’esercizio precedente: «I risultati positivi raggiunti premiano le scelte intraprese dalla nostra azienda, che puntano a elevare lo standard qualitativo di servizio e prodotto offerto - spiega Claudia Randazzo, ceo & founder del to -. In linea con questa strategia il gruppo Trinity si è allargato acquisendo la St. Andrews college language schools, società scozzese specializzata in campi estivi e programmi culturali, che gestisce di 18 centri nel Regno Unito. Attraverso questa importante operazione prevediamo di raggiungere un consolidamento di vendite di oltre 45 milioni di euro nell’esercizio 24/25, diventando così uno dei principali attori nel nostro segmento di mercato”.
Trinity ViaggiStudio lancia inoltre il catalogo Estate 2025, con 58 destinazioni in tutto il mondo: «Anche se offriamo molte lingue, le famiglie preferiscono investire sull’inglese, che è quella più richiesta dal mondo del lavoro. I nostri percorsi consentono di acquisire delle importanti qualifiche e sono riconosciuti dai maggiori enti preposti, per l’inglese principalmente dal British Council. Abbiamo una grande fidelizzazione, con un 60%/70% di repeater. Ci rivolgiamo alle famiglia italiane che cercano la qualità anche nell’accompagnatore, che in Trinity ViaggiStudio è una figura estremamente professionale: il valore aggiunto del nostro business-model. Nei college abbiamo dei supervisor-senior, aiutati nella quotidianità dai supervisor-junior e nei centri principali mandiamo anche un medico italiano. Trinity pensa all’inclusività: da dieci anni offriamo delle vacanze-studio per ragazzi dislessici, insieme con l’Associazione italiana dislessia. Supportati dall’Associazione dei ragazzi diabetici italiani portiamo con noi anche chi ha bisogno di questo monitoraggio, con i nostri viaggiatori sempre seguiti da un medico. Un’ulteriore attenzione è l’introduzione del programma Gluten friendly su alcuni specifici college e destinazioni».
Trinity ViaggiStudio è un tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi e soggiorni studio per la conoscenza delle lingue straniere, con sede a Milano, Roma e rappresentanza nel Regno Unito e Stati Uniti. Opera in oltre 13 Paesi nel mondo e in Italia, organizzando percorsi studio suddivisi per differenti fasce di età: a partire dai sette anni, ma con un focus tra i 12 e i 17 e con programmi individuali per i ragazzi più grandi.
«Siamo una nicchia di mercato all’interno del grande mondo delle vacanze. Nasciamo nel 1998 come specialisti sull’Irlanda. Ci chiamiamo Trinity per citare il noto college di Dublino, icona dell’Irlanda, e il Trinity College London Spoken Examination: un esame sulle competenze linguistiche. Nel corso degli anni ci siamo specializzati su altre destinazioni e oggi portiamo i nostri studenti nel mondo intero. I viaggi studio all’estero sono diventati una parte importante del nostro turismo, sia trade sia consumer: tante famiglie italiane investono sul futuro dei figli, sia durante le vacanze estive, sia durante l’anno scolastico. Riteniamo sia un tema di grande interesse dal punto di vista b2b e b2c. Il nostro obiettivo è quello che si parli sempre di più di questo settore come segmento del turismo».
Il core business di Trinity ViaggiStudio sono le vacanze-studio classiche: due settimane in college e campus universitari. Ma dopo il Covid è diventato molto importante il programma High school, la scelta di frequentare per tre, sei o 12 mesi l’anno accademico all’estero. Tra le destinazioni preferite dagli studenti è in testa l’Inghilterra (52,3%), seguita da Scozia (15,9%), Irlanda (15,4%) e Stati Uniti al 9,6%. Malta e Canada si attestano rispettivamente al 2,2% e il 2%, mentre l’Italia, sede dei Summer camp, copre l’1,2% delle pratiche fatturate.
«Abbiamo destinazioni in tutto il mondo, dal 2023 anche il Giappone - conclude Claudia Randazzo -. Per noi è importante l’emisfero sud del mondo, con Sudafrica, Nuova Zelanda, Australia e Argentina, dove è possibile organizzare il trimestre durante l’estate. Nel periodo post-pandemia abbiamo proposto con successo gli Emirati Arabi e quest’anno avremo anche Mauritius».
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A Brucoli durante il confronto con le associazioni di categoria sulle sfide presenti e future del turismo, il ministro del turismo Daniela Santanchè ha lanciato l’idea di realizzare una rete di musei industriali per ampliare l’offerta turistica. «Bisogna mettere in rete tutti i
nostri musei industriali perchè abbiamo un’offerta pazzesca, bisogna lavorare ad un network per metterli a sistema per incrementare non soltanto la destagionalizzazione del turismo ma anche per attirare i giovani che sono alla ricerca di queste realtà».
Quindi si è soffermata sull’offerta ricettiva: «Siamo una nazione di qualità non di quantità, bisogna vincere la sfida dei servizi, metterci insieme, troppe aziende soffrono di nanismo nella filiera del turismo. Non abbiamo una catena di alberghi famosa nel mondo. Nei piccoli borghi, abbiamo fatto una ricerca, gli alberghi non ci sono, capisco che voi avete problemi economici ma pensiamoci insieme, troviamo soluzioni perché sono necessari», ha aggiunto.
Il ministro ha ragione, non abbiamo una catena di alberghi forte in campo internazionale. M; qui si pone la domanda: perché non l'abbiamo. siamo meno bravi? Non credo. Abbiamo delle defaillance organizzative? Neanche. Il vero problema che le nostre ricchezze, dalle auto, alla componentistica, all'industria dolciaria (tranne qualche marchio) alle catene alberghiere è tutto in mano straniera. E questo per un motivo solo: eccesso di liberismo. Chi è più ricco compra tutto. E noi vendiamo
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[post_content] => Il Milano Scala è il primo hotel in Italia a ottenere la certificazione Well Health Safety Rating e il primo al mondo a conseguire il protocollo Well Performance rating. Ottenuto inoltre il Leed O+M v4.1. Sono tre i riconoscimenti assegnati alla struttura meneghina dall’International Well Building Institute: l’organizzazione che sovrintende il Well building standard e il Green business certification (Gbci).
Nel dettaglio, il Well Health Safety Rating significa garantire la protezione dei propri ospiti, dipendenti e stakeholder, tramite spazi sicuri, sani e salubri. Il Well Performance Rating, invece, garantisce un monitoraggio continuo e costante della qualità dell’aria, dell’acqua e del comfort termico, acustico, e relativo all’illuminazione e all’esperienza di chi vi transita. Infine, il Leed O+M v4.1 presuppone un monitoraggio continuo dei consumi energetici, idrici e dei rifiuti, migliorando la qualità dell'aria interna e il benessere di chi vive gli spazi.
“Le certificazioni aiutano a comunicare con il cliente - ha spiegato l'a.d. dell'hotel, Vittorio Modena, nel corso di un evento di presentazione della novità -. Nel nostro sono di grande importanza, poiché raccontano il lavoro di 15 anni per rendere la nostra struttura eco-sostenibile a 360 gradi. Aver ottenuto quattro certificazioni autonome (c'è anche la Green Globe, standard internazionale per il turismo sostenibile, ricevuto sempre quest'anno), tutte da enti importanti, dimostra che il nostro lavoro viene riconosciuto in tutto il mondo”.
“Questo traguardo è il giusto riconoscimento alla lungimiranza di Vittorio Modena - aggiunge Cristiana Fragola, head of Esg & sustainability solutions Italy di Cbre, che ha supportato il Milano Scala nel percorso -. Il nostro contributo è consistito nell'aiutare la struttura a valorizzare investimenti già fatti e a creare ambienti in grado di rendere la customer experience sempre più orientata al benessere. Le certificazioni ottenute valorizzano non solo l’immobile, ma pure il legame tra uomo e natura, permettendo di sperimentare benessere nel cuore storico di una delle maggiori metropoli europee”.
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[post_content] => Quest’anno il Jw Marriott Venice Resort & Spa festeggia il quarantesimo anniversario del brand di lusso del gruppo americano. Le celebrazioni si sono svolte nel suo Jw Garden, fulcro verde del resort situato sull'isola delle Rose a Venezia. Dal 1983, il format Jw Garden non è solo un luogo di bellezza naturale, ma anche simbolo di sostenibilità e benessere olistico, ispirato all’amore per il giardinaggio di Alice Marriott, la sua fondatrice: un gioiello che accompagna tutti i Jw Marriott del mondo. Lussureggiante e curato, il giardino a Venezia ospita un uliveto secolare da cui si produce olio d’oliva servito nei ristoranti del resort, insieme a un orto che fornisce ingredienti a chilometri zero per le cucine del ristorante stellato Agli Amici Dopolavoro, sotto la direzione dello chef Emanuele Scarello.
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[post_content] => Ryanair e la Sicilia. Siamo alle solite. In un pezzo su Repubblica, l'ad Eddie Wilson di Ryanair riprende a fare pressioni sulle istituzioni regionali e avverte il governatore Schifani: "Ci tagli le tasse o voleremo altrove".
«La Regione Sicilia ha speso 39 milioni di euro per una campagna di sconti fallimentare. Con questa politica sposteremo i nostri aerei in Calabria». La frase la scomponiamo in due punti. Non è Wilson che deve giudicare l'operato di un'istituzione italiana. Sono i cittadini che lo possono fare. Wilson rispetto a questa situazione non è nessuno.
Avvertimenti
Secondo: questa pratica di diffidare, o come dicono quelli di Ryanair di avvertire, la regione di spostare i voli da altre parti è un giochetto che serve a fare una pressione ingiustificata sul governo della Sicilia, cosa che peraltro è già successo.
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La Lombardia celebrata dal National Geographic. La prestigiosa rivista, famosa anche per i suoi reportage esclusivi e le sue straordinarie fotografie che raccontano le meraviglie del pianeta, ha infatti dedicato un approfondimento alla nostra Regione. Nella sezione 'Viaggi' l'articolo 'Sette esperienze da fare in una sorprendente regione d'Italia, la Lombardia', esalta, in particolare, le bellezze naturali e culturali.
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[post_content] => Novità Oman per Giver Viaggi e Crociere. Sviluppata negli ultimi 12 mesi dalla product manager il Grande Nord Cristina Ferrando, in collaborazione e con il supporto del ministero della Cultura e del turismo del sultanato dell’Oman e con Turkish Airlines, il prodotto si presenta al mercato italiano con tre proposte di viaggio esclusive Giver, con accompagnatore esperto di lingua italiana, declinate in un catalogo distribuito nelle agenzie di viaggi dallo scorso mese di settembre.
“La nuova programmazione Oman - sottolinea la stessa Cristina Ferrando - prevede tre tour realizzati secondo il nostro stile e pensati per dare ai nostri clienti più affezionati la possibilità di viaggiare in altre destinazioni, ritrovando la formula che da sempre ci contraddistingue: tour esclusivi per piccoli gruppi con i nostri accompagnatori esperti. Un focus particolare del prodotto saranno i fiordi della penisola di Musandam, un angolo incontaminato dell’Oman che richiama idealmente gli scenari della Norvegia, destinazione regina della nostra proposta turistica”.
Le agenzie partner avranno la possibilità di vendere in esclusiva le singole partenze con le condizioni gruppo del to. “Il numero contenuto di passeggeri per ciascun viaggio offre la garanzia di un itinerario curato in ogni aspetto, per visitare i fiordi del Nord nella penisola del Musandam, una zona turisticamente meno conosciuta dell’Oman, oltre a un tour classico che si svolge attraverso il deserto, il mare e le oasi di montagna - aggiunge la responsabile commerciale Giver, Giorgia Paciotta -. Siamo certi che i clienti affezionati che hanno già avuto modo di apprezzare le nostre proposte di tour e crociere potranno individuare in questi programmi una nuova opportunità di viaggiare con Giver affidandosi alla nostra gestione attenta".
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[post_content] => Nuova collezione di itinerari individuali per il brand Turisanda1924. Si chiama Travelling e mira a venire incontro a chi cerca un’alternativa ai tour di gruppo e vuole viaggiare in autonomia, senza rinunciare alla distintività e alle proposte autentiche. Nati dall’idea di rendere individuale l’esperienza dei Voyager, altra linea del brand, i programmi Travelling sono studiati in ogni minimo dettaglio: dalla definizione dell’itinerario alla prenotazione di trasferimenti, dai pernottamenti alle esperienze più esclusive.
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Le prime partenze Travelling prenderanno il via il prossimo dicembre, concentrandosi però maggiormente tra la tarda primavera e l’estate. Le mete protagoniste saranno gli Stati Uniti, con New York e la West Coast, il Messico, il Perù, l’Egitto, il Sudafrica, la Namibia, la Thailandia, il Giappone, l’Indonesia e Singapore. Dieci destinazioni e 21 itinerari concepiti per vivere un viaggio intimo ed esclusivo con esperienze autentiche attraverso la scoperta di nuove culture e l’incontro con le popolazioni locali, per conoscerne usi e costumi, accompagnati da servizi distintivi. Dalla visita in Sudafrica con Christo Brand, ex guardia carceraria e amico di Nelson Mandela, all’incontro e interazione con una giovane maiko (apprendista geisha) a Kyoto, fino all’aperitivo al tramonto all’interno di una capsula del Singapore Flyer...
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