6 marzo 2017 10:16
L’aumento della domanda turistica per il Giappone (24 milioni i visitatori internazionali nel 2016, un numero mai toccato fino ad ora) e l’attesa dei due grandi eventi che lo vedranno protagonista (Rugby World Cup 2019 e le Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo 2020) stanno accrescendo l’attenzione dei media sul Paese del Sol Levante. Così la destinazione ha deciso di offrire loro supporti aggiornati con Japan online Media Center, lo strumento che Japan National Tourism Organization ha messo a disposizione ad agosto scorso: un database in continua crescita che in poco tempo ha raddoppiato il numero dei prodotti disponibili raggiungendo la quota di mille 700 video e 12 mila 500 foto. Il materiale è disponibile gratuitamente semplicemente registrandosi al sito https://jomc.jnto.go.jp/
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[post_content] => Si chiama KM Malta Airlines la nuova compagnia aerea di Malta, che decollerà il 31 marzo 2024, cioè dopo la chiusura di Air Malta. Il nuovo vettore, che vede come unico azionista il governo di Malta, è il risultato di un'operazione negoziata con Bruxelles dall'esecutivo della Valletta dopo che la Commissione europea ha rifiutato l'avallo all'ennesima iniezione di aiuti di stato.
KM Malta Airlines manterrà livrea, logo e nome commerciale perché questi sono di proprietà del governo stesso che li affitterà alla nuova compagnia.
Il Primo Ministro, Robert Abela, ha assicurato che la compagnia aerea manterrà anche l'attuale forza lavoro e le dimensioni della flotta, continuando a servire 17 rotte.
"Poiché non sarebbe stato possibile per Air Malta diventare redditizia senza continui sussidi statali - spiega una nota del vettore - in accordo con la Commissione europea il governo ha deciso di creare una nuova compagnia aerea costruita su un modello di business realistico supportato da una strategia sostenibile a lungo termine. Il giusto mix commerciale è altrettanto importante. Basandosi sulla completa segmentazione della clientela, la nuova compagnia aerea presenterà un’offerta di prodotti completamente disaggregata con servizi economy e premium, sulla base di un’analisi che indica una chiara domanda di voli premium e premium economy class che servano Malta".
Il vettore opererà con una flotta di aeromobili di unica tipologia composta da otto Airbus 320Neo, in una configurazione a due classi con una cabina flessibile di classe premium con una media di 168 posti totali vendibili per un massimo di 36 posti di classe premium. La flotta comprenderà una struttura mista di proprietà e di leasing per aeromobili e motori di riserva.
Dall'aeroporto internazionale di Luqa a Malta la compagnia volerà direttamente a Amsterdam, Berlino, Bruxelles, Catania, Dusseldorf, Heathrow e Gatwick, Lione, Madrid, Milano, Monaco, Parigi, Praga, Roma, Vienna e Zurigo. Sono in corso trattative per aprire una rotta su Copenaghen, ma tra i collegamenti tagliati ci sono quelli con Palermo, Napoli, Lisbona, Tel Aviv, Nizza e Ginevra.
Air Malta cesserà le operazioni il 30 marzo 2024, ma continuerà a operare come previsto tutti i suoi voli fino al 30 marzo 2024. I clienti potranno continuare a prenotare e acquistare i biglietti normalmente e Air Malta onorerà tutti i biglietti per i voli fino al 30 marzo 2024. I voli con date di viaggio dal 31 marzo 2024 in poi saranno operati dalla nuova compagnia aerea.
La vecchia compagnia rimborserà ai passeggeri il costo totale di tutti i biglietti già emessi con date di viaggio a partire dal 31 marzo 2024. I rimborsi sono garantiti dal governo di Malta in quanto principale azionista di Air Malta. Dal 1° dicembre 2023, i clienti i cui biglietti saranno rimborsati da Air Malta nell'ambito di questa transizione, avranno la possibilità di prenotare gli stessi voli con la nuova compagnia aerea.
[post_title] => KM Malta Airlines: ecco la nuova compagnia di bandiera che prenderà il posto di Air Malta
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[post_content] => Importanti risultati raggiunti nell’attività di recruiting di Stars be Original, società che seleziona e forma le risorse umane per autorevoli tour operator nell’ambito dell’intrattenimento e non solo.
Nell’evoluzione della figura di colui che un tempo veniva chiamato animatore è stato necessario introdurre un nuovo modello per fare formazione che ha motivato i candidati che cercano una vera e propria opportunità di carriera.
Più di 4000 cv ricevuti prima della stagione estiva, più di 3000 persone colloquiate e oltre 2000 persone invitate agli eventi di formazione che ha registrato 1300 partecipanti agli eventi di formazione che sono stati 51 tra digital factory, factory e 1 importantissima campus factory che ha visto la partecipazione di persone da tutta Italia.
Circa 500 persone attualmente ancora impiegate nei villaggi che si apprestano a terminare la stagione di cui quasi il 60% proseguiranno anche per la stagione invernale.
A fianco della classiche attività di animazione sono state introdotte anche le nuove figure di content creator.
L’introduzione della figura dello human coach, a costante supporto dei team di animazione, permette una formazione ancora più approfondita direttamente in destinazione e l’intervento su tutte le aree dell’animazione per cercare di far crescere le persone e individuare i nuovi talenti.
Da un punto di vista social l'azienda é cresciuta molto nell’ultimo anno rispetto al precedente, lavorando in maniera approfondita attraverso la figura del community manager e raggiungendo risultati di engagement decisamente rilevanti.
Gli iscritti al canale Youtube sono raddoppiati nell’ultimo anno, i follower di IG crescono regolarmente e anche tik tok è avviato verso ottimi risultati grazie anche al lavoro dei creator. I social rimangono uno dei principali canali di contatto con il target di riferimento dell'azienda e pertanto costituiscono una voce rilevante nel media mix degli investimenti.
«Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti perché abbiamo constatato un nuovo interesse per la professione - dicono i co-founder di Stars Be Original Manuel Ricci e Andrea Skizzo Mulargia - Lavoriamo in maniera costante e approfondita sulla selezione e la formazione con grande attenzione agli aspetti più importanti per la GEN Z. Vogliamo assicurare un percorso di carriera e delle opportunità di crescita ad ognuna delle persone che lavorano con noi, sempre con la massima attenzione alle esigenze di una generazione in continua evoluzione che ci permette sempre di rimetterci in gioco con nuovi stimoli».
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[post_content] => E' boom di visitatori italiani a Malta che sorpassano, per volume di arrivi, i britannici, tradizionalmente primo mercato per l'arcipelago. Lo scorso luglio è stata infatti registrata la migliore performance dell'Italia in questo mese, con 64.697 turisti e un aumento del 15,7% rispetto al luglio 2022. Anche la durata del soggiorno cresce, superando ogni record raggiungendo una media di 6,4 notti a persona per un totale di 411.420 notti, sempre nel solo luglio, mese che ha segnato una spesa totale italiana di 46,8 milioni di euro, per un aumento del 16,9% rispetto al 2022.
I risultati sono ancora più positivi considerando il periodo gennaio-luglio 2023, quando i visitatori dall’Italia sono stati 293.268 per un incremento del 50,7% rispetto al 2022, facendo dell’Italia il primo mercato per Malta, a conferma della bontà e del successo delle strategie di destagionalizzazione attuate dall’ente. Nei primi sette mesi del 2023 gli italiani hanno generato un totale di 1.672.592 notti (+34,6%), con una media di soggiorno di 5,7 notti. La spesa totale di questi sette mesi è stata di 166,2 milioni di euro, per un aumento del 48,3%.
“Realizzato l’obiettivo destagionalizzazione e visti i numeri da record che abbiamo registrato quest’anno, non ci resta che dedicarci al turista di qualità, rivolgendoci a quelle nicchie di mercato in cerca di novità, esperienze particolari e ricercate che Malta sa sicuramente garantire” sottolinea Ester Tamasi, direttore VisitMalta Italia.
L’interesse per Malta è confermato dagli operativi dei collegamenti aerei: per l'inverno Ryanair volerà da 12 aeroporti (Bari, Bologna, Cagliari, Milano Bergamo, Milano Malpensa, Napoli, Pisa, Torino, Treviso, Trieste), Ita Airways da Roma Fiumicino mentre AirMalta, ai consueti voli da Roma Fiumicino, Milano Linate e Catania, aggiunge anche l’operativo giornaliero di Milano Malpensa.
VisitMalta parteciperà anche quest'anno alla fiera di Rimini (pad C1 – stand 436) insieme ai seguenti co-espositori: Excelsior Grand Hotel, Robert Arrigo & Sons, SIT Malta, Corinthia Group of Hotels, AX Hotels, Oswald Arrigo Ltd, Event Solutions Malta e Cavalieri Hotel.
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[post_content] => Emirates celebra i suoi primi 10 anni di voli diretti tra Milano e New York, periodo in cui ha trasportato sulla rotta oltre 1,8 milioni di passeggeri. Più di 6.000 voli in entrambe le direzioni hanno contribuito a soddisfare la domanda su una rotta poco servita, a favorire fruttuosi i collegamenti commerciali e turistici, oltre ad aver avvantaggiato entrambe le economie.
Emirates è l'unica compagnia aerea a offrire un servizio di First Class per questa rotta e a operare in regime di quinta libertà dall'Italia; la tratta è servita da aeromobili Airbus A380 e Boeing 777. Per ospitare l'A380, Emirates ha aperto - nel 2013 - una lounge dedicata nell'aeroporto di Malpensa.
Al termine del suo decimo anniversario di servizi tra la "capitale della moda del mondo" e la città più visitata degli Stati Uniti, « voli di Emirates hanno trasportato oltre 37.000 tonnellate di merci tra Milano e New York, con esportazioni dall'Italia che vanno dall'abbigliamento agli articoli alimentari e gioielli - sottolinea una nota del vettore di Dubai -. Dagli Stati Uniti, in cima alla lista delle materie prime frequentemente esportate in Italia, si trovano abbigliamento, tessuti, ricambi e prodotti chimici utilizzati in vari settori. In media, ogni anno, la divisione cargo della compagnia aerea, Emirates Skycargo, trasporta quasi 4.000 tonnellate di merci tra i due gateway, a ulteriore dimostrazione dell’impegno di Emirates nel sostenere le economie e le imprese locali in entrambi i Paesi».
Oltre al servizio tra Milano e New York, Emirates opera due ulteriori voli transatlantici tra le Americhe e l'Europa, collegando Atene e Newark attraverso un volo diretto così come Città del Messico a Barcellona.
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“Siamo nuovamente presenti da un anno in Italia con tante nuove attività e per fare formazione in collaborazione con i to e in particolare con Quality Group – annuncia Josephine Ando trade director Italy di Brand Usa –. Ma soprattutto per far conoscere agli italiani quell’America che gli italiani non conoscono”. Da Brand Usa giunge quindi la proposta di andare alle scoperta delle località meno note degli Stati Uniti, oggi sempre più richieste dalla clientela alla ricerca di nuove esperienze.
“Nella nuova programmazione di America World sono in arrivo le second destination, itinerari e destinazioni meno conosciute – conferma Damien Tamburo, product manager e titolare di America World del Quality Group -. Una tendenza facile da seguire se si tratta di un Paese di 50 stati e dalle soluzioni numerose. Viaggi più naturalistici, enogastronomia, storia e cultura per attrarre i repeaters: quei clienti che hanno già conosciuto certe mete e vogliono approcciarsi a un viaggio diverso e avere un contatto più autentico con le realtà locali”. Diversificazione dell’offerta, insomma, con viaggi più active per instagrammare con foto qualcosa di diverso rispetto alla maggior parte dei viaggiatori e attrarre i giovani.
Tamburo racconta poi di un 2022 molto difficile per gli Stati Uniti. Un momento complicato per la gestione degli alberghi. Una situazione di understuff generalizzata, mancanza di guide, di autisti, di personale alberghiero, dopo i licenziamenti in massa durante il Covid, in cui il traffico domestico però non si è mai fermato, concentrato principalmente nelle grandi città. Alla ripartenza post pandemia molte società di noleggio auto si sono ritrovate senza auto, essendo state costrette a vendere più della metà della flotta. Un grosso problema per la vacanza fly and drive e servizi non soddisfacenti. “Quest’anno sta andando molto meglio. Il problema rimane sulle compagnie aeree, ancora con mancanza di personale e di piloti. Gli americani hanno iniziato a viaggiare all’estero e la loro prima meta è stata proprio l’Italia – afferma Tamburo - I voli sono stati pieni di turisti americani. Questo ha comportato poca disponibilità e prezzi alti”.
“Il turismo americano ha comunque alimentato e ricevuto più traffico in tutto il mondo sia in incoming, sia in outgoing. – sottolinea Marco Peci, direttore commerciale di Quality Group -. Gli Usa sono tra le destinazioni più vendute e più richieste tra i tour operator. Quest’anno si cercherà di valorizzare quegli stati meno conosciuti e che offrono opportunità di ritorno”.
E' quindi previsto un road show per tutta Italia per far conoscere il Kentuchy e il Massachusetts attraverso la degustazione di cocktail con un po’ di sapori americani. I parchi nazionali rimangono il grosso business dei viaggi in Usa insieme alle grandi città: Miami, New York, Los Angeles, San Francisco, New Orleans, Charleston e Savannah (considerate le due città più belle d’America). Presto una nuova programmazione di America World raccoglierà le città e i luoghi più belli degli Usa, quelli meno visitati dagli italiani, in collaborazione con Brand Usa. Continua infine sul sito la formazione Accademy di Quality Group dedicata agli agenti di viaggio.
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[post_content] => Segnali positivi per il mondo dei viaggi dall'edizione 2023 del Changing Traveller Report della piattaforma SiteMinder, che raccoglie le risposte di oltre 10 mila viaggiatori a livello globale, Italia inclusa. A livello globale, l’analisi sottolinea infatti il proposito dei consumatori di trascorrere più tempo in viaggio (57%). Sono della stessa opinione anche gli italiani: il 58% afferma di voler viaggiare di più. E quali saranno le mete più ambite? Dopo la pandemia, che ha visto un periodo di revenge travelling in cui la voglia di viaggiare è stata più forte dell’aumento dell'inflazione, anche se caratterizzata da una continua limitazione degli spostamenti all’estero, i risultati mostrano che per l’anno a venire il 42% dei viaggiatori a livello globale desidera partire principalmente per destinazioni internazionali. L’attenzione alle località oltreoceano si conferma anche per gli italiani, quest’anno più che raddoppiata, passando dal 19% del 2022 al 43% del 2023.
Per quanto riguarda gli alloggi, il 19% dei nostri connazionali sceglierà di pernottare in un b&b, un dato che supera di gran lunga la media globale pari all’8%, mentre il 25% ha in programma di soggiornare in catene alberghiere o in resort, anche in questo caso, percentuale che si distingue rispetto alla media globale (19%), e il 6% in boutique hotel o strutture di lusso. Tuttavia, l'aumento dei prezzi sta costringendo i consumatori ad adattarsi. E la ricerca mostra come gli italiani siano tra i più colpiti dall’inflazione. L'88% afferma infatti che i rincari avranno un impatto sulla scelta dell'alloggio (rispetto alla media globale dell'80%): il 26% rimarrà perciò nella struttura preferita ma sceglierà una camera più economica; il 20% invece ridurrà la durata del soggiorno. Nonostante ciò, l'85% dei viaggiatori italiani è disposto a spendere di più per ottenere una sistemazione di qualità. Secondo il 76% degli intervistati il rapporto qualità-prezzo è peraltro uno dei tre motivi principali per cui tornerebbe in una struttura (nove punti percentuali in più rispetto alla media globale). L’attenzione ai prezzi e alla qualità coincide inoltre con le nuove necessità: quasi tre italiani su quattro affermano di avere esigenze diverse in fatto di alloggi rispetto all’ultimo anno. Lo spazio per la famiglia e gli amici è ciò che i viaggiatori del Bel Paese desiderano di più (30%), mentre per il 28% è più importante ora rispetto all'anno scorso che la struttura ricettiva offra opzioni di benessere o di cura personale.
Quando si tratta di unire viaggio e lavoro, invece, il numero di persone intenzionate a farlo è sceso marginalmente dal 31% dell'anno scorso al 29% di quest'anno. Infatti, il 71% staccherà davvero la spina: mantenendo la stessa durata di vacanze, quasi il 35% dei viaggiatori si concederà una vera pausa senza lavorare; circa il 22% opterà, invece, per un soggiorno più lungo, anche in questo caso senza svolgere alcuna attività professionale, e non lavorerà neanche il poco meno 15% che ridurrà la durata del soggiorno.
“La ricerca scatta una fotografia del viaggiatore italiano di oggi, desideroso sì di viaggiare ma con un’attenzione al budget - spiega Simone Portaluri, regional manager per l’Italia di SiteMinder -. Il trend del revenge travelling, evidenziato nella scorsa edizione del Changing Traveller Report, ha portato a nuovi desiderata dei viaggiatori. Dopo lo stop obbligato dalla crisi sanitaria seguito dal voler viaggiare a ogni costo, gli italiani stanno pianificando in maniera più ponderata le proprie trasferte dando priorità a mete straniere (difficili o impossibili da raggiungere nel periodo del Covid), al benessere e alla comodità, nonché valutando con attenzione le spese e gli extra. I risultati hanno infatti sottolineato che, sebbene nel complesso il viaggiatore italiano sia leggermente meno propenso a spendere in loco, è più probabile che possa optare per un trattamento termale (il 28% contro il 23% a livello globale) e che scelga la disponibilità di un parcheggio in struttura (il 25% contro il 20%)”.
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[post_content] => Nuovo convention centre Omnia da 13 sale riunioni per oltre 1.800 metri quadrati di superficie al Shangri-La Roma. “Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto che diventa finalmente realtà – sottolinea il ceo del gruppo Omnia Hotels, Francesco Lazzarini -. La riqualificazione dello Shangri-La avviata in questi anni ci permette di riportare alla città un punto di riferimento importante, con tutti i servizi adeguati”.
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“Proponiamo le Maldive dal 1995 e, data la loro importanza per noi, abbiamo valutato fosse necessario aggiungere alla rosa di 30-35 strutture da noi selezionate negli anni una sorta di casa nostra - sottolinea il ceo dell'operatore capitolino, Danilo Curzi -. Abbiamo individuato questa struttura che ci rappresenta, perché ha una raffinatezza non ingessata e perché rispetta la destinazione in termini di impatto ambientale. L’accordo prevede un’esclusiva per il mercato italiano della durata di tre anni. È frutto di una collaborazione di lunga data con il brand Sun Siyam, basata sulla fiducia reciproca e sulla condivisione di un’eleganza da vivere a piedi nudi”.
Il Sun Siyam Iru Veli sorge su un’isola di media grandezza, con un lato dal fondale digradante particolarmente indicato per i bambini, e l’altro da cui partire con pinne e maschera per accedere alla barriera corallina senza necessità di barca. Si raggiunge in 40 minuti di idrovolante dall’aeroporto internazionale di Malé. Si compone di tre ristoranti, altrettanti bar, 125 sistemazioni, di cui 68 beach villa e residence di minimo 93 metri quadrati e 57 over water di minimo 124 mq, tutte con piscina privata. È proposto con formula Premium all inclusive, che comprende non solo pasti e bevande (con etichette premium e minibar rifornito quotidianamente) ma anche esperienze: accesso alla lounge in arrivo in aeroporto, alcune escursioni, crediti da utilizzare nella spa e nel centro diving, attrezzatura per snorkeling e sport acquatici.
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Ecuador protagonista di un vero e proprio rilancio dopo lo stop della pandemia. Con la campagna di comunicazione 'Ecuador, it’s time to reset' l’obiettivo è quello di incrementare i flussi turistici dall’Europa e in generale la conoscenza di un paese ancora poco noto come meta di viaggio, e che ha davvero molto da offrire.
Come ha dichiarato il sottosegretario alla promozione turistica, Diego Fernando Andrade Murtinho «Gli Stati Uniti sono il nostro primo mercato e questa è la prima volta che veniamo in Europa dopo la pausa del Covid. Vogliamo far conoscere maggiormente il nostro Paese anche all’Italia, che attualmente è posizionata al decimo posto tra i principali paesi di provenienza dei turisti in Ecuador».
Quattro highlights in grado di rendere la varietà e la ricchezza di questo territorio: isole Galápagos, Costa del Pacifico, Ande e Amazzonia. Con una superficie di circa 280.000 kmq e un territorio esteso su quattro fusi orari, non può che offrire una davvero straordinaria varietà di ecosistemi.
Collegato al resto del mondo grazie alla presenza di due aeroporti internazionali, uno a Quito e l’altro a Guayaquil, i turisti possono esplorare i 4 mondi del Paese con maggior facilità in base all'aeroporto di arrivo.
I collegamenti aerei dall’Europa partono da Madrid e da Amsterdam: 11 voli settimanali dalla Spagna, sei invece dall’Olanda.
Per viaggiare in Ecuador per turismo non è necessario alcun visto, è sufficiente un passaporto in corso di validità. Dal 2020 la valuta del paese è il dollaro statunitense adottato come valuta ufficiale, in sostituzione del sucre ecuadoriano a seguito di una grave crisi finanziaria.
Sicuramente dei 4 mondi dell’Ecuador, il più noto nel panorama turistico sono le Galápagos, isole ricche di animali selvatici e con una natura incontaminata.
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«La maggior parte dei turisti che solitamente scelgono l’Ecuador hanno come meta di viaggio le Galápagos - ha dichiarato il sottosegretario - ma il nostro obiettivo non è quello di incrementare il turismo nell’arcipelago, perché è un'area protetta e va preservata. Il nostro Paese ha un rapporto speciale con la natura, siamo l'unico paese al mondo che ha inserito i diritti della natura nella Costituzione. La tipologia di turisti che scelgono le Galápagos ha un’età media che varia dai 55 ai 65 anni, perché l’offerta è molto alta come qualità e quindi anche costosa. Nel continente invece da alcuni anni abbiamo iniziato ad attirare un turismo più giovane, con proposte economicamente più abbordabili».
Ma quello che invece si conosce ancora troppo poco di questo splendido paese sono, ad esempio, le sue montagne.
Dal vulcano Chimborazo, che è il punto più alto del paese a 6.268 metri, al vulcano Pichincha, che è la montagna più vicina alla capitale Quito, le montagne dell'Ecuador sono davvero una delle sue caratteristiche naturali più iconiche. Situate nella parte occidentale della Cordigliera delle Ande, rappresentano un vero e proprio paradiso per gli escursionisti, gli scalatori e gli amanti della natura, con una varietà di paesaggi, dai ghiacciai ai vulcani attivi, dalle foreste pluviali alle praterie alpine.
Qualcosa di strabiliante se si pensa alla collocazione geografica dell’Ecuador, sull’equatore appunto. E in solo mezz’ora di volo interno, dalle Ande è possibile andare alla scoperta di un altro paradiso naturale, l'Amazzonia: la parte ecuadoriana è un vero e proprio tesoro naturale e culturale che va protetto e preservato. Al suo interno infatti ci sono non solo parchi nazionali, ma anche riserve etniche e indigene.
Proseguendo nel sud del Paese, incontriamo Cuenca. Situata nella regione di Azuay, a circa 250 chilometri a sud-ovest di Quito. La città è nota anche come la piccola Firenze del sud America, per la sua architettura coloniale ben conservata, che le è valsa il titolo di Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco.
La ricchezza paesaggistica e naturalistica dell’Ecuador lo rende una meta fruibile in qualunque periodo dell’anno.
Tra i prodotti ecuadoregni più famosi nel mondo ci sono le banane, i gamberetti e le rose. Per non dimenticare il famoso cappello di Panama. Che in realtà viene prodotto proprio in Ecuador. Realizzato con le fibre della pianta Carludovica Palmata, che cresce nelle foreste pluviali dell'Ecuador, rappresenta un'importante fonte di reddito per le comunità locali.
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