25 novembre 2024 10:55
In Germania la stagione che porta al Natale è ricca di tradizioni e di vivaci mercatini natalizi, dove vivere lo spirito delle feste anche in modo inaspettato, in un percorso alla scoperta delle regioni della Germania.
Traben-Trarbach si trova in un’affascinante ansa della Mosella, a soli 45’ da Treviri: ogni anno nei weekend fino al primo gennaio, nelle cantine del XVI secolo viene allestito il mercatino natalizio del “Vino della Mosella”. Il progetto prevede degustazioni di vini pluripremiati insieme con piatti tipici, letture interessanti e un prezioso artigianato locale. Si vuole ridare vita alle prestigiose cantine della Mosella, che nel 900 hanno reso famoso questo territorio con il commercio del Riesling. La città offre anche un ricco programma di eventi culturali, tradizionali e musicali (https://www.mosel-wein-nachts-markt.de).
L’Assia è una regione caratteristica della Germania centro occidentale, di cui Francoforte è la città più popolosa. Quest’anno, per celebrare il periodo dell’Avvento, è stata allestita la “City Alm”, un’accogliente baita sul tetto del parcheggio della Konstablerwache, da dove si ammira lo skyline della città. Negli ultimi giorni di novembre e per tutto il mese di dicembre intorno alla baita viene allestito il mercatino di Natale più alto di Francoforte, con un mix irresistibile di delizie culinarie, piatti rustici, birra alla spina, musica dal vivo e momenti di divertimento (https://www.visitfrankfurt.travel/erleben/feste-und-veranstaltungen/frankfurter-weihnachtsmarkt).
A poco più di un’ora e mezza di viaggio da Francoforte si trova poi la città-castello di Schlitz dove nei fine settimana dell’Avvento, a partire quindi da domenica primo dicembre, viene accesa la candela più grande del mondo. È il torrione del castello Hinterburg, che viene decorato con grandi strisce colorate. Sulla cima centinaia di lampadine rappresentano la fiamma di una candela che, da 42m di altezza, risplende sul mercatino di Natale. I visitatori potranno anche partecipare a un nutrito programma di eventi come musica dal vivo, mostre ed esposizioni (www.schlitz.de#).
Tra le colline innevate e della Foresta Nera e sotto gli imponenti archi del viadotto della ferrovia più ripida della Germania, la Höllentalbahn, si trova il pittoresco mercatino “Ravennaschlucht”. Oltre a una quarantina di curiose e tipiche bancarelle ospita l’ufficio postale di Natale, dove i bambini possono inviare la loro letterina dei desideri a Gesù Bambino (Christmas market in the Ravenna Gorge | Black Forest Highlands).
Sempre nella Foresta Nera il municipio di Gegenbach si trasforma nel più grande calendario d’Avvento del mondo, composto da 24 immagini del famoso illustratore tedesco Olaf Hajek. Si apriranno una per volta la sera alle 18, e si potranno ammirare dal mercatino: l’Historischer Marktplatz (https://www.gengenbach.info/gengenbach-entdecken/adventskalender). Tra i Monti Metalliferi si trova il mercatino di Schwarzenberg, uno dei più antichi e romantici della Sassonia. Qui è possibiile seguire le parate delle fiabe, alla presenza di 146 musicisti e 320 figuranti (www.schwarzenberg.de). Per tornare ai tempi della Lega Anseatica si potrà invece raggiungere Brema e il tradizionale “Schlachte-Zauber” dove un mercato medievale con artigiani, giocolieri e musicisti accoglie i visitatori e la sera si accende di luce blu, trasformandosi in un villaggio di bucanieri (https://www.bremen.eu/tourism/culture-and-events/christmas-markets).
Ogni anno a Rostock, sul mar Baltico, viene allestito il “Rostocker Weihnachtsmarkt”, oltre a uno speciale mercatino per i bambini presso la porta Kröpeliner Tor, dove tra le bancarelle si nascondono i personaggi delle fiabe (https://www.rostocker-weihnachtsmarkt.de/de/index/). Infine arriviamo a Mittenwald, sulla catena montuosa del Karwendel, a una ventina di chilometri da Garmisch-Partenkirchen. Il borgo bavarese, noto per le sue case affrescate con motivi sacri e profani e per l’arte liutaia – grazie a Matthias Klotz che imparò quest’arte a Cremona nel 1684 – nel periodo natalizio accoglie numerosi commercianti che, nelle loro capanne, vendono principalmente oggetti di artigianato e prodotti alpini, come articoli in lana e feltro, decorazioni per l’albero di Natale, giocattoli in legno e presepi (www.alpenwelt-karwendel.de).
Articoli che potrebbero interessarti:
Array
(
[0] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482606
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Non si attenua la voglia di Slovenia tra i viaggiatori italiani: nel 2024, infatti, il nostro paese ha consolidato la sua posizione come secondo mercato per numero di arrivi e pernottamenti fino al mese di novembre, rappresentando il 10% degli arrivi esteri, con un incremento del 3,6% rispetto all’anno precedente.
Un trend positivo che è proseguito anche nel mese di dicembre, con un aumento dei flussi turistici italiani verso la destinazione.
«Assistiamo senza dubbio a un momento di svolta - commenta Aljoša Ota, direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo in Italia - che in due decenni ha posizionato la Slovenia al centro dell’attenzione dei flussi europei ed internazionali per la qualità della propria offerta turistica, sostenibile e rispettosa delle linee guida per la tutela ambientale, ricca dal punto di vista culturale, di alta qualità per servizi e strutture, unica per quanto riguarda il turismo termale e in netta affermazione sul panorama eno-gastronomico mondiale, con un numero crescente di stellati Michelin».
Appuntamento all'8 febbraio
A rafforzare ulteriormente il legame tra i due paesi, l'appuntamento dell'8 febbraio quando, lungo il confine tra i due paesi, ci sarà a Nova Gorica/Gorizia da stazione a stazione, l’evento di apertura di GO! 2025, il primo degli eventi della nuova Capitale Europea della Cultura, che sarà per la prima volta transfrontaliera.
[post_title] => Slovenia, meta prediletta degli italiani che rappresentano il 10% degli arrivi stranieri
[post_date] => 2025-01-16T14:23:47+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1737037427000
)
)
[1] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482581
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Non sono passati forse neppure dieci anni da quando gli hotel erano compresi tra le proprietà Cenerentole del mercato real estate. Inseriti nel cluster generico alternative asset, gli alberghi erano considerati investimenti troppo complicati e rischiosi da molti investitori. Ma i tempi sono davvero cambiati e grazie anche a un aumento dell'interesse, e delle competenze, di molti player finanziari, unito a performance in costante crescita, oggi gli hotel sono ormai tra i target principali del mercato.
Lo dimostrano anche gli ultimi dati Cbre sull'Italia: nel 2024 le strutture alberghiere sono risultate la seconda asset class più ricercata, con un totale di 2,1 miliardi di euro di investimenti complessivi (+36% sul 2023), di cui 650 milioni registrati nel quarto trimestre. Durante il periodo ottobre-dicembre si è verificato in particolare un aumento delle operazioni effettuate da parte dei capitali value-add, dopo un anno fortemente caratterizzato dalle acquisizioni in vacant possession da parte di owner-operator. "Questo dato sottolinea la fiducia degli investitori nei confronti del settore, in particolare nei mercati leisure e nelle principali città d’arte - spiega una nota Cbre -. Gli investimenti core rimangono invece ancora limitati, anche se la disponibilità di capitali verso queste operazioni sta progressivamente aumentando. Dopo la rapida ripresa del post-pandemia, la crescita dei prezzi medi per camera nei mercati principali si sta progressivamente normalizzando, ma il sentiment degli operatori rimane positivo, anche nei mercati meno maturi".
In generale, i volumi d’investimento del commercial real estate italiano nel 2024 sono stati pari a 9,9 miliardi di euro, segnando un aumento del 47% rispetto allo scorso anno. A questo risultato hanno contribuito i 3,6 miliardi di euro del quarto trimestre, in crescita del 23% sul medesimo periodo del 2023. Prima asset class si è confermata il retail, con volume complessivi pari a 2,9 miliardi. Dopo gli hotel, sul gradino più basso del podio si trovano gli uffici a quota 1,9 miliardi (+55% rispetto all'anno precedente). A seguire, il segmento industrial & logistics (1,6 mld), il living (715 mln) e l'alternative, proprio quello in cui una volta erano inseriti gli hotel, con 440 mln.
[post_title] => Cbre: gli hotel seconda asset class più popolare tra gli investitori real estate
[post_date] => 2025-01-16T11:44:05+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1737027845000
)
)
[2] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482545
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => «Nel 2024, la previsione per i turisti internazionali è di circa 94 milioni, il 10% in più rispetto al 2023. La Spagna continua quindi a battere record», Jordi Hereu, ministro dell'Industria e del Turismo della Spagna, commenta così i risultati dell'anno appena chiuso.
La spesa dei turisti stranieri lo scorso anno è stimata in circa 126 miliardi di euro, con un aumento del 16% rispetto al 2023, aggiunge Hereu, ricordando che il comparto turistico rappresenta il 12,3% del prodotto interno lordo del Paese.
Ma il boom ha generato un contraccolpo nelle località turistiche: i cittadini lamentano sempre più spesso che l'aumento del numero di visitatori sta facendo lievitare gli affitti e modifica il tessuto stesso dei quartieri.
Barcellona, Malaga solo soltanto due dei più recenti esempi di località turistiche che hanno annunciato misure per limitare gli affitti turistici a breve termine, nel tentativo di contenere il malcontento degli abitanti per la crescita spropositata dei prezzi degli alloggi.
[post_title] => La Spagna supera nuovamente il record di arrivi nel 2024 con 94 mln di visitatori
[post_date] => 2025-01-16T10:46:11+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1737024371000
)
)
[3] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482544
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Consolidamento dell'offerta. E' questa la chiave con cui leggere il 2024 del gruppo Nicolaus, che ha saputo comunque raggiungere gli obiettivi dichiarati, toccando quota 158 milioni di euro di fatturato aggregato: appena 2 milioni sotto il livello stimato lo scorso novembre e in crescita di circa il 5% rispetto al 2023. «Un risultato importante per noi, ancora di più se si considera che quello scorso è stato un esercizio durante il quale abbiamo deciso di accantonare destinazioni e prodotti non affini al nostro attuale posizionamento. E ciò al fine di concentrare gli sforzi sul nostro core, in termini di brand, di offerta e di importanti novità di gestione – spiega l’a.d. della compagnia, Giuseppe Pagliara -. Mi riferisco, per esempio, al pugliese Valtur Baia del Gusmay introdotto giusto l’anno scorso: una scelta coraggiosa ma responsabile che, ora possiamo dirlo, ha pagato e che risulterà ancora più efficace nel prossimo futuro».
A livello di singole destinazioni, l’Italia è andata molto bene sia per i Nicolaus Club, sia per Valtur, «con numeri in crescita e decisamente importanti». Dopo un inizio complesso, da luglio in poi sono arrivati segnali più che positivi anche dell'Egitto, che ha ottenuto volumi interessanti e in aumento, grazie pure all'innesto fra marzo e luglio di due nuovi club a marchio Valtur: il Marsa Alam Pickalbatros Portofino e il nuovissimo Marsa Alam Suakin Resort, che consolida la partnership del gruppo con il marchio Reef Oasis già attiva sulla destinazione Sharm. «Risultati ottimi sono giunti poi dalla Tunisia: sia da Djerba, sia dai due club della costa. Un chiaro indizio che il Paese nordafricano sta ritornando nei desideri di vacanza dei clienti. Numeri più misurati ma comunque positivi li abbiamo infine registrati nei due Valtur Escape di Zanzibar e alle Maldive, che consolidano il posizionamento upscale del marchio e ne sostengono il percorso».
[post_title] => Pagliara: il 2024? Un anno di consolidamento. Fatturato a quota 158 mln
[post_date] => 2025-01-16T10:30:57+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
[0] => in-evidenza
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => In evidenza
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1737023457000
)
)
[4] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482516
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Spazi culturali d'avanguardia, installazioni uniche, collezioni di prestigio e mostre visionarie. Con Visit Emilia, un percorso tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia per esplorare le nuove forme di creatività e innovazione.
Il viaggio nello Slow Mix inizia da Piacenza e si conclude a Reggio Emilia, passando per Parma e toccando tutte le meraviglie di un territorio che guarda al futuro senza dimenticare le sue radici.
Si può partire da Piacenza, dove la Galleria Ricci Oddi accoglie con uno dei suoi tesori più enigmatici: il Ritratto di Signora di Gustav Klimt, scomparso nel 1997 e ritrovato nel 2019. Questo capolavoro, insieme alle opere di Boldini, Boccioni e Casorati, rende la Galleria un luogo imprescindibile per gli amanti dell’arte.
XNL Piacenza è un edificio che un tempo ospitava gli uffici della società elettrica nazionale Enel e oggi convertito in un luogo di cultura dedicato ai diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Il centro accoglie progetti di alta formazione (“Fare Cinema” - Corso di alta specializzazione in regia cinematografica, con docente di regia per la prossima edizione Giorgio Diritti) e propone attività, atelier e incontri rivolti alle scuole e al pubblico adulto.
E poi c’è Volumnia, una basilica sconsacrata trasformata in uno spazio d’arte unico, dove gli stucchi rinascimentali dialogano con opere contemporanee, in un connubio che lascia senza fiato. Qui si uniscono arte, cultura, vita sociale e cucina contemporanea grazie al recupero della falegnameria del monastero e conversione a ristorante.
C'è inoltre il “Museo della Merda” di Castelbosco dove lo sterco dei bovini diventa energia sostenibile e arte, in una dimostrazione pratica di come anche il materiale più umile possa generare bellezza e innovazione. Il coinvolgimento di artisti internazionali contemporanei del calibro di David Tremlett e Anne e Patrick Poirier, ha permesso di realizzare attività divulgative e di ricerca, oggetti d’uso quotidiano e raccogliere manufatti e storie sugli escrementi nell’attualità e nella storia, per scardinare preconcetti e norme culturali.
Il Castello di San Pietro in Cerro, a pochi chilometri da Piacenza, ospita il MIM – Museum in Motion, una collezione d’arte contemporanea che conta oltre 1.600 opere. Dipinti, sculture e installazioni vengono esposti a rotazione, in continuo movimento come suggerisce il nome stesso, con uno spazio dedicato agli artisti emergenti.
A Bobbio c'è il Museo Collezione Mazzolini. Lo si trova nell’antico monastero di San Colombano. Un tempio dell’arte contemporanea nato dall’unione delle collezioni private della famiglia Mazzolini e del medico Simonetti. Tra i nomi esposti, spiccano De Chirico, Carrà, Baj, Fontana, De Pisis e Sironi.
A Parma invece l’Abbazia di Valserena ospita il CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione). Questo museo-archivio, strutturato in cinque sezioni - Arte, Fotografia, Media, Progetto, Spettacolo - conserva circa 12 milioni di pezzi (tra sculture, dipinti, disegni di oltre 100 artisti, manifesti cinematografici, disegni di satira e fumetto, architettura e design, disegni di moda italiani, film originali e tanto altro).
Inoltre l’APE Parma Museo, centro culturale dedicato a mostre, performance ed eventi che, oltre a promuoverne la valorizzazione attraverso mostre periodiche, ha scelto di intitolare agli artisti di origine parmigiana Amedeo Bocchi e Renato Vernizzi, le eleganti sale polifunzionali stabilmente dedicate all’esposizione dei suoi capolavori, soggetti a rotazione nel tempo.
A pochi metri di distanza, a Palazzo Tarasconi, edificio del XVI secolo, oggetto di uno scrupoloso intervento di recupero e restauro, l’arte contemporanea prende vita in uno spazio dal fascino storico. Il palazzo ospita mostre di arte contemporanea e street art.
Sempre a Parma, il Complesso Monumentale della Pilotta unisce arte antica e moderna. Da non perdere l’installazione luminosa di Maurizio Nannucci, Time past, present and future, che illumina il cortile principale con un messaggio profondo.
A Mamiano di Traversetolo la Fondazione Magnani Rocca accoglie opere di Monet, Morandi e Burri, affiancate da esposizioni temporanee di grande prestigio.
Il viaggio si conclude a Reggio Emilia, città simbolo dell’arte contemporanea. Le eleganti architetture dei tre ponti di Santiago Calatrava e la futuristica Stazione Mediopadana ci danno il benvenuto in una città che sa stupire con le sue forme audaci.
La Collezione Maramotti, ospitata in un ex edificio industriale, è un vero forziere per gli appassionati d’arte. Con oltre 200 opere permanenti, questa collezione attraversa i movimenti più significativi del Novecento, dalla Pop Art all’Arte Povera.
Da non perdere le tre icone di Reggio Emilia: l’opera Whirls and Twirls 1 di Sol LeWitt, che decora la volta della Biblioteca Panizzi.
Il viaggio continua nei Chiostri di San Pietro, il più straordinario complesso monumentale di Reggio Emilia, uno dei più suggestivi del Rinascimento italiano, con una forma che porta la mano inconfondibile di Giulio Romano, centro culturale di rilievo internazionale.
E poi ancora Palazzo Magnani, dello stesso Luigi Magnani della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano (PR), dove le esposizioni avveniristiche fondono arte e teatro e Palazzo da Mosto, una delle più significative dimore reggiane quattrocentesche.
Infine, i Musei civici, da pochi anni hanno inaugurato il nuovo allestimento del secondo piano, su progetto dell’architetto Italo Rota e dei curatori dei Musei Civici, che comprende anche il vasto patrimonio fotografico del progetto di Fotografia Europea e dalle opere, esposte a rotazione, di Luigi Ghirri.
[post_title] => Visit Emilia, un viaggio tra musei insoliti ed installazioni futuristiche
[post_date] => 2025-01-16T09:01:03+00:00
[category] => Array
(
[0] => incoming
)
[category_name] => Array
(
[0] => Incoming
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1737018063000
)
)
[5] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482444
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Ras Al Khaimah snocciola i dati conclusivi del 2024 che rappresentano numeri da record per l'emirato: sono stati 1,28 milioni gli arrivi con pernottamento nel 2024, pari ad una crescita del 12% delle entrate turistiche e un notevole aumento del 15% dei visitatori Mice.
Cifra che ben posizionano la destinazione verso il raggiungimento del target di oltre 3,5 milioni di visitatori all'anno entro il 2030.
«Il 2024 è stato un anno fondamentale per Ras Al Khaimah, che ha messo in evidenza il nostro impegno per la sostenibilità, la connettività potenziata e le diverse esperienze su misura per ogni viaggiatore - commenta Raki Phillips, ceo di Ras Al Khaimah Tourism Development Authority -. Guardando al futuro, la nostra visione va oltre l'attrazione di un maggior numero di visitatori; miriamo a posizionare Ras Al Khaimah come destinazione del futuro. Con investimenti significativi, eventi di livello mondiale e sviluppi innovativi all'orizzonte, il 2025 sarà un altro anno straordinario».
Diversi fattori hanno contribuito a questa solida performance nel 2024, tra cui l'apertura di nuovi hotel e resort, un calendario crescente di eventi internazionali, una maggiore connettività con l'aeroporto internazionale di Ras Al Khaimah, le migliori campagne di marketing e oltre 2,200 attività internazionali e coinvolgimento dei mercati di 70 città.
[post_title] => Ras Al Khaimah archivia il 2024 con risultati record per l'industria turistica
[post_date] => 2025-01-15T10:06:11+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1736935571000
)
)
[6] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482423
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Trasporto aereo. Quello appena trascorso è stato un Natale nero sul fronte dei disservizi aerei e dei prezzi dei biglietti. Tra scioperi, condizioni meteo avverse e il forte aumento dei flussi dei viaggiatori il comparto ha dovuto fare i conti con criticità strutturali che si sono tramutate in una raffica di ritardi e cancellazioni a spese i viaggiatori, le cui richieste di rimborso sono salite del 133% rispetto al 2023, mentre i prezzi dei voli nazionali sono rincarati di oltre il 21% in un solo mese. I dati arrivano da una analisi di Assoutenti e da un report realizzato da RimborsoAlVolo.
I problemi sul fronte dei voli iniziano il 15 dicembre 2024 quando si è svolto uno sciopero nazionale che ha coinvolto il personale chiave del trasporto aereo. Le condizioni meteorologiche nel Nord Europa hanno poi aggravato i disagi: durante il periodo natalizio, fitte nebbie hanno limitato la visibilità in aeroporti chiave come Heathrow e Gatwick, con conseguenze dirette sui voli da e per l’Italia.
Segnalazioni
Ryanair risulta la compagnia con il maggior numero di segnalazioni, con il 30,4% del totale delle richieste di rimborso per ritardi o cancellazioni durante le festività. Al secondo posto troviamo Wizzair, che ha accumulato l’11,9% delle segnalazioni, seguita da EasyJet con l’11,1%. Vueling e ITA Airways hanno rappresentato rispettivamente il 7,8% e il 5,6% delle segnalazioni. Delle partenze problematiche registrate, Malpensa rappresenta il 56,1%, Orio al Serio il 35% e Linate il 7,9%. Roma ha rappresentato l’8,9% dei disagi totali, di cui l’82,6% a Fiumicino e il 17,4% a Ciampino.
Anche aeroporti come Catania (8,5%), Firenze (6,8%) e Bologna (6,8%) hanno evidenziato criticità, soprattutto su tratte domestiche e verso mete europee di grande attrattiva durante le festività. Londra e Cracovia emergono come le destinazioni estere con il maggior numero di criticità, seguite da Parigi e Madrid.
Disagi
Disagi che hanno portato ad una crescita enorme del +133% delle richieste di rimborso da parte dei passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2023, per un controvalore di circa 500mila euro considerando solo le pratiche aperte da RimborsoAlVolo: la stragrande maggioranza delle richieste, pari al 94,6% del totale, ha riguardato ritardi superiori alle tre ore e cancellazioni di voli. Gli smarrimenti di bagagli, seppur meno frequenti, hanno rappresentato il 5,4% delle richieste totali.
[post_title] => Trasporto aereo: sempre più segnalazioni di ritardo e prezzi troppo alti
[post_date] => 2025-01-15T08:57:28+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1736931448000
)
)
[7] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482408
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Grégoire Desforges è ufficialmente il nuovo presidente di Baglio di Pianetto. Ha acquisito le quote di maggioranza dell’azienda localizzata sulle alture palermitane, ampliando il progetto di rinnovamento già inaugurato nell’anno precedente puntando su prodotto, brand identity e strategie aziendali mirate.
Il giovane presidente, nato a Parigi e “cittadino del mondo” - come ama definirsi -, ha deciso di trasferirsi stabilmente a Santa Cristina Gela. Un ritorno alle origini che porta con sé la leadership dinamica di un giovane appassionato, deciso a portare avanti il sogno vitivinicolo avviato nel 1997 da Paolo e Florence Marzotto, suoi nonni materni, con uno sguardo attento alle nuove tecnologie e alle esigenze dei wine lovers di oggi.
«Abbiamo deciso di concentrare l’area di coltivazione di tutte le nostre vigne esclusivamente nel comprensorio di Santa Cristina Gela e Piana degli Albanesi - area estremamente vocata - e stiamo di conseguenza rimodulando il portfolio prodotti e il packaging affinché ogni vino possa comunicare la distintività della nostra nuova identità di marca - spiega Dante Bonacina, Amministratore Delegato dell’azienda - La sfida del valore, che ha come obiettivo l’eccellenza produttiva e distributiva, deve tradursi nel miglioramento delle marginalità. Ogni operazione - dal vigneto alla cantina - è stata riconsiderata per minimizzare l'impatto ambientale, promuovere la biodiversità, ottimizzare risorse e costi di produzione attraverso investimenti mirati ed economie di scala, che saranno fonte e risultato di un assortimento vini più ristretto e curato. Il Piano Industriale su cui stiamo lavorando avrà necessariamente un orizzonte temporale ampio, in virtù della complessa ristrutturazione del patrimonio viticolo e delle aree aziendali. Un driver per i prossimi anni, dal quale ci attendiamo un sensibile miglioramento delle performance ed un concreto rilancio e risanamento dell’azienda».
Tra gli obiettivi non solo il rilancio non solo dell’azienda, ma anche dell’intero comprensorio di cui essa è parte attiva.
«Stiamo riscrivendo logiche e filosofie produttive - aggiunge il nuovo presidente - posizionamenti e distribuzione nazionale e internazionale concentrando investimenti ed energie sulla salvaguardia dell’ambiente, la gestione responsabile delle risorse idriche e la costruzione di un ambiente motivazionale e coinvolgente per tutti i collaboratori. Guardiamo con grande interesse ai progetti di sviluppo della promozione del territorio, così come dell'hospitality, strettamente legata alla visione del vino come consumo esperienziale e consapevole».
[post_title] => Baglio di Pianetto, Grégoire Desforges è il nuovo Presidente
[post_date] => 2025-01-14T12:19:29+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1736857169000
)
)
[8] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482399
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => La Tunisia si lascia alle spalle un 2024 che ha totalizzato 2,3 miliardi di dollari di entrate turistiche, che hanno trainato la crescita economica e gettato le basi per arrivi turistici da record.
Il dato si riferisce al 20 dicembre 2024 e rappresenta un significativo incremento del 7,8% rispetto all'anno precedente, mettendo in luce la resistenza e il crescente appeal della Tunisia come destinazione turistica. L'Agenzia di Stampa Tedesca (Dpa) attribuisce questa crescita a un aumento dei visitatori internazionali, sostenuto dal miglioramento delle infrastrutture e da campagne di marketing strategiche.
Con oltre dieci milioni di turisti previsti per il 2024, il paese nordafricano è sulla buona strada per raggiungere cifre da record. Obiettivo da centrare attraverso lo sviluppo delle infrastrutture e dunque investimenti in aeroporti, trasporti e strutture ricettive per accogliere un numero crescente di visitatori.
Oltre che tramite la promozione del turismo culturale e la diversificazione dell'offerta, al turismo d'avventura, al benessere e all'ecoturismo.
[post_title] => Tunisia: le entrate turistiche 2024 hanno raggiunto i 2,3 mld di dollari
[post_date] => 2025-01-14T11:51:11+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1736855471000
)
)
)
{
"size": 9,
"query": {
"filtered": {
"query": {
"fuzzy_like_this": {
"like_text" : "germania un avvento alla scoperta dei mercatini di natale piu insoliti"
}
},
"filter": {
"range": {
"post_date": {
"gte": "now-2y",
"lte": "now",
"time_zone": "+1:00"
}
}
}
}
}, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } }
}{"took":85,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":1651,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482606","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Non si attenua la voglia di Slovenia tra i viaggiatori italiani: nel 2024, infatti, il nostro paese ha consolidato la sua posizione come secondo mercato per numero di arrivi e pernottamenti fino al mese di novembre, rappresentando il 10% degli arrivi esteri, con un incremento del 3,6% rispetto all’anno precedente.\r\n\r\nUn trend positivo che è proseguito anche nel mese di dicembre, con un aumento dei flussi turistici italiani verso la destinazione.\r\n\r\n«Assistiamo senza dubbio a un momento di svolta - commenta Aljoša Ota, direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo in Italia - che in due decenni ha posizionato la Slovenia al centro dell’attenzione dei flussi europei ed internazionali per la qualità della propria offerta turistica, sostenibile e rispettosa delle linee guida per la tutela ambientale, ricca dal punto di vista culturale, di alta qualità per servizi e strutture, unica per quanto riguarda il turismo termale e in netta affermazione sul panorama eno-gastronomico mondiale, con un numero crescente di stellati Michelin».\r\n\r\nAppuntamento all'8 febbraio\r\n\r\nA rafforzare ulteriormente il legame tra i due paesi, l'appuntamento dell'8 febbraio quando, lungo il confine tra i due paesi, ci sarà a Nova Gorica/Gorizia da stazione a stazione, l’evento di apertura di GO! 2025, il primo degli eventi della nuova Capitale Europea della Cultura, che sarà per la prima volta transfrontaliera.","post_title":"Slovenia, meta prediletta degli italiani che rappresentano il 10% degli arrivi stranieri","post_date":"2025-01-16T14:23:47+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1737037427000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482581","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Non sono passati forse neppure dieci anni da quando gli hotel erano compresi tra le proprietà Cenerentole del mercato real estate. Inseriti nel cluster generico alternative asset, gli alberghi erano considerati investimenti troppo complicati e rischiosi da molti investitori. Ma i tempi sono davvero cambiati e grazie anche a un aumento dell'interesse, e delle competenze, di molti player finanziari, unito a performance in costante crescita, oggi gli hotel sono ormai tra i target principali del mercato.\r\n\r\nLo dimostrano anche gli ultimi dati Cbre sull'Italia: nel 2024 le strutture alberghiere sono risultate la seconda asset class più ricercata, con un totale di 2,1 miliardi di euro di investimenti complessivi (+36% sul 2023), di cui 650 milioni registrati nel quarto trimestre. Durante il periodo ottobre-dicembre si è verificato in particolare un aumento delle operazioni effettuate da parte dei capitali value-add, dopo un anno fortemente caratterizzato dalle acquisizioni in vacant possession da parte di owner-operator. \"Questo dato sottolinea la fiducia degli investitori nei confronti del settore, in particolare nei mercati leisure e nelle principali città d’arte - spiega una nota Cbre -. Gli investimenti core rimangono invece ancora limitati, anche se la disponibilità di capitali verso queste operazioni sta progressivamente aumentando. Dopo la rapida ripresa del post-pandemia, la crescita dei prezzi medi per camera nei mercati principali si sta progressivamente normalizzando, ma il sentiment degli operatori rimane positivo, anche nei mercati meno maturi\".\r\n\r\nIn generale, i volumi d’investimento del commercial real estate italiano nel 2024 sono stati pari a 9,9 miliardi di euro, segnando un aumento del 47% rispetto allo scorso anno. A questo risultato hanno contribuito i 3,6 miliardi di euro del quarto trimestre, in crescita del 23% sul medesimo periodo del 2023. Prima asset class si è confermata il retail, con volume complessivi pari a 2,9 miliardi. Dopo gli hotel, sul gradino più basso del podio si trovano gli uffici a quota 1,9 miliardi (+55% rispetto all'anno precedente). A seguire, il segmento industrial & logistics (1,6 mld), il living (715 mln) e l'alternative, proprio quello in cui una volta erano inseriti gli hotel, con 440 mln.","post_title":"Cbre: gli hotel seconda asset class più popolare tra gli investitori real estate","post_date":"2025-01-16T11:44:05+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1737027845000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482545","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"«Nel 2024, la previsione per i turisti internazionali è di circa 94 milioni, il 10% in più rispetto al 2023. La Spagna continua quindi a battere record», Jordi Hereu, ministro dell'Industria e del Turismo della Spagna, commenta così i risultati dell'anno appena chiuso.\r\n\r\nLa spesa dei turisti stranieri lo scorso anno è stimata in circa 126 miliardi di euro, con un aumento del 16% rispetto al 2023, aggiunge Hereu, ricordando che il comparto turistico rappresenta il 12,3% del prodotto interno lordo del Paese.\r\n\r\nMa il boom ha generato un contraccolpo nelle località turistiche: i cittadini lamentano sempre più spesso che l'aumento del numero di visitatori sta facendo lievitare gli affitti e modifica il tessuto stesso dei quartieri.\r\n\r\nBarcellona, Malaga solo soltanto due dei più recenti esempi di località turistiche che hanno annunciato misure per limitare gli affitti turistici a breve termine, nel tentativo di contenere il malcontento degli abitanti per la crescita spropositata dei prezzi degli alloggi.\r\n\r\n ","post_title":"La Spagna supera nuovamente il record di arrivi nel 2024 con 94 mln di visitatori","post_date":"2025-01-16T10:46:11+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1737024371000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482544","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Consolidamento dell'offerta. E' questa la chiave con cui leggere il 2024 del gruppo Nicolaus, che ha saputo comunque raggiungere gli obiettivi dichiarati, toccando quota 158 milioni di euro di fatturato aggregato: appena 2 milioni sotto il livello stimato lo scorso novembre e in crescita di circa il 5% rispetto al 2023. «Un risultato importante per noi, ancora di più se si considera che quello scorso è stato un esercizio durante il quale abbiamo deciso di accantonare destinazioni e prodotti non affini al nostro attuale posizionamento. E ciò al fine di concentrare gli sforzi sul nostro core, in termini di brand, di offerta e di importanti novità di gestione – spiega l’a.d. della compagnia, Giuseppe Pagliara -. Mi riferisco, per esempio, al pugliese Valtur Baia del Gusmay introdotto giusto l’anno scorso: una scelta coraggiosa ma responsabile che, ora possiamo dirlo, ha pagato e che risulterà ancora più efficace nel prossimo futuro».\r\n\r\nA livello di singole destinazioni, l’Italia è andata molto bene sia per i Nicolaus Club, sia per Valtur, «con numeri in crescita e decisamente importanti». Dopo un inizio complesso, da luglio in poi sono arrivati segnali più che positivi anche dell'Egitto, che ha ottenuto volumi interessanti e in aumento, grazie pure all'innesto fra marzo e luglio di due nuovi club a marchio Valtur: il Marsa Alam Pickalbatros Portofino e il nuovissimo Marsa Alam Suakin Resort, che consolida la partnership del gruppo con il marchio Reef Oasis già attiva sulla destinazione Sharm. «Risultati ottimi sono giunti poi dalla Tunisia: sia da Djerba, sia dai due club della costa. Un chiaro indizio che il Paese nordafricano sta ritornando nei desideri di vacanza dei clienti. Numeri più misurati ma comunque positivi li abbiamo infine registrati nei due Valtur Escape di Zanzibar e alle Maldive, che consolidano il posizionamento upscale del marchio e ne sostengono il percorso».","post_title":"Pagliara: il 2024? Un anno di consolidamento. Fatturato a quota 158 mln","post_date":"2025-01-16T10:30:57+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1737023457000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482516","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Spazi culturali d'avanguardia, installazioni uniche, collezioni di prestigio e mostre visionarie. Con Visit Emilia, un percorso tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia per esplorare le nuove forme di creatività e innovazione.\r\nIl viaggio nello Slow Mix inizia da Piacenza e si conclude a Reggio Emilia, passando per Parma e toccando tutte le meraviglie di un territorio che guarda al futuro senza dimenticare le sue radici.\r\n\r\nSi può partire da Piacenza, dove la Galleria Ricci Oddi accoglie con uno dei suoi tesori più enigmatici: il Ritratto di Signora di Gustav Klimt, scomparso nel 1997 e ritrovato nel 2019. Questo capolavoro, insieme alle opere di Boldini, Boccioni e Casorati, rende la Galleria un luogo imprescindibile per gli amanti dell’arte.\r\n\r\nXNL Piacenza è un edificio che un tempo ospitava gli uffici della società elettrica nazionale Enel e oggi convertito in un luogo di cultura dedicato ai diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Il centro accoglie progetti di alta formazione (“Fare Cinema” - Corso di alta specializzazione in regia cinematografica, con docente di regia per la prossima edizione Giorgio Diritti) e propone attività, atelier e incontri rivolti alle scuole e al pubblico adulto. \r\n\r\nE poi c’è Volumnia, una basilica sconsacrata trasformata in uno spazio d’arte unico, dove gli stucchi rinascimentali dialogano con opere contemporanee, in un connubio che lascia senza fiato. Qui si uniscono arte, cultura, vita sociale e cucina contemporanea grazie al recupero della falegnameria del monastero e conversione a ristorante.\r\n\r\nC'è inoltre il “Museo della Merda” di Castelbosco dove lo sterco dei bovini diventa energia sostenibile e arte, in una dimostrazione pratica di come anche il materiale più umile possa generare bellezza e innovazione. Il coinvolgimento di artisti internazionali contemporanei del calibro di David Tremlett e Anne e Patrick Poirier, ha permesso di realizzare attività divulgative e di ricerca, oggetti d’uso quotidiano e raccogliere manufatti e storie sugli escrementi nell’attualità e nella storia, per scardinare preconcetti e norme culturali.\r\n\r\nIl Castello di San Pietro in Cerro, a pochi chilometri da Piacenza, ospita il MIM – Museum in Motion, una collezione d’arte contemporanea che conta oltre 1.600 opere. Dipinti, sculture e installazioni vengono esposti a rotazione, in continuo movimento come suggerisce il nome stesso, con uno spazio dedicato agli artisti emergenti.\r\n\r\nA Bobbio c'è il Museo Collezione Mazzolini. Lo si trova nell’antico monastero di San Colombano. Un tempio dell’arte contemporanea nato dall’unione delle collezioni private della famiglia Mazzolini e del medico Simonetti. Tra i nomi esposti, spiccano De Chirico, Carrà, Baj, Fontana, De Pisis e Sironi.\r\n\r\nA Parma invece l’Abbazia di Valserena ospita il CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione). Questo museo-archivio, strutturato in cinque sezioni - Arte, Fotografia, Media, Progetto, Spettacolo - conserva circa 12 milioni di pezzi (tra sculture, dipinti, disegni di oltre 100 artisti, manifesti cinematografici, disegni di satira e fumetto, architettura e design, disegni di moda italiani, film originali e tanto altro).\r\n\r\nInoltre l’APE Parma Museo, centro culturale dedicato a mostre, performance ed eventi che, oltre a promuoverne la valorizzazione attraverso mostre periodiche, ha scelto di intitolare agli artisti di origine parmigiana Amedeo Bocchi e Renato Vernizzi, le eleganti sale polifunzionali stabilmente dedicate all’esposizione dei suoi capolavori, soggetti a rotazione nel tempo.\r\n\r\nA pochi metri di distanza, a Palazzo Tarasconi, edificio del XVI secolo, oggetto di uno scrupoloso intervento di recupero e restauro, l’arte contemporanea prende vita in uno spazio dal fascino storico. Il palazzo ospita mostre di arte contemporanea e street art.\r\n\r\nSempre a Parma, il Complesso Monumentale della Pilotta unisce arte antica e moderna. Da non perdere l’installazione luminosa di Maurizio Nannucci, Time past, present and future, che illumina il cortile principale con un messaggio profondo.\r\n\r\nA Mamiano di Traversetolo la Fondazione Magnani Rocca accoglie opere di Monet, Morandi e Burri, affiancate da esposizioni temporanee di grande prestigio.\r\n\r\n \r\n\r\nIl viaggio si conclude a Reggio Emilia, città simbolo dell’arte contemporanea. Le eleganti architetture dei tre ponti di Santiago Calatrava e la futuristica Stazione Mediopadana ci danno il benvenuto in una città che sa stupire con le sue forme audaci.\r\n\r\nLa Collezione Maramotti, ospitata in un ex edificio industriale, è un vero forziere per gli appassionati d’arte. Con oltre 200 opere permanenti, questa collezione attraversa i movimenti più significativi del Novecento, dalla Pop Art all’Arte Povera.\r\n\r\nDa non perdere le tre icone di Reggio Emilia: l’opera Whirls and Twirls 1 di Sol LeWitt, che decora la volta della Biblioteca Panizzi.\r\n\r\nIl viaggio continua nei Chiostri di San Pietro, il più straordinario complesso monumentale di Reggio Emilia, uno dei più suggestivi del Rinascimento italiano, con una forma che porta la mano inconfondibile di Giulio Romano, centro culturale di rilievo internazionale.\r\n\r\nE poi ancora Palazzo Magnani, dello stesso Luigi Magnani della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano (PR), dove le esposizioni avveniristiche fondono arte e teatro e Palazzo da Mosto, una delle più significative dimore reggiane quattrocentesche.\r\n\r\nInfine, i Musei civici, da pochi anni hanno inaugurato il nuovo allestimento del secondo piano, su progetto dell’architetto Italo Rota e dei curatori dei Musei Civici, che comprende anche il vasto patrimonio fotografico del progetto di Fotografia Europea e dalle opere, esposte a rotazione, di Luigi Ghirri. \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n","post_title":"Visit Emilia, un viaggio tra musei insoliti ed installazioni futuristiche","post_date":"2025-01-16T09:01:03+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1737018063000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482444","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ras Al Khaimah snocciola i dati conclusivi del 2024 che rappresentano numeri da record per l'emirato: sono stati 1,28 milioni gli arrivi con pernottamento nel 2024, pari ad una crescita del 12% delle entrate turistiche e un notevole aumento del 15% dei visitatori Mice. \r\n\r\nCifra che ben posizionano la destinazione verso il raggiungimento del target di oltre 3,5 milioni di visitatori all'anno entro il 2030.\r\n \r\n«Il 2024 è stato un anno fondamentale per Ras Al Khaimah, che ha messo in evidenza il nostro impegno per la sostenibilità, la connettività potenziata e le diverse esperienze su misura per ogni viaggiatore - commenta Raki Phillips, ceo di Ras Al Khaimah Tourism Development Authority -. Guardando al futuro, la nostra visione va oltre l'attrazione di un maggior numero di visitatori; miriamo a posizionare Ras Al Khaimah come destinazione del futuro. Con investimenti significativi, eventi di livello mondiale e sviluppi innovativi all'orizzonte, il 2025 sarà un altro anno straordinario».\r\n \r\nDiversi fattori hanno contribuito a questa solida performance nel 2024, tra cui l'apertura di nuovi hotel e resort, un calendario crescente di eventi internazionali, una maggiore connettività con l'aeroporto internazionale di Ras Al Khaimah, le migliori campagne di marketing e oltre 2,200 attività internazionali e coinvolgimento dei mercati di 70 città.","post_title":"Ras Al Khaimah archivia il 2024 con risultati record per l'industria turistica","post_date":"2025-01-15T10:06:11+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1736935571000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482423","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Trasporto aereo. Quello appena trascorso è stato un Natale nero sul fronte dei disservizi aerei e dei prezzi dei biglietti. Tra scioperi, condizioni meteo avverse e il forte aumento dei flussi dei viaggiatori il comparto ha dovuto fare i conti con criticità strutturali che si sono tramutate in una raffica di ritardi e cancellazioni a spese i viaggiatori, le cui richieste di rimborso sono salite del 133% rispetto al 2023, mentre i prezzi dei voli nazionali sono rincarati di oltre il 21% in un solo mese. I dati arrivano da una analisi di Assoutenti e da un report realizzato da RimborsoAlVolo.\r\n\r\nI problemi sul fronte dei voli iniziano il 15 dicembre 2024 quando si è svolto uno sciopero nazionale che ha coinvolto il personale chiave del trasporto aereo. Le condizioni meteorologiche nel Nord Europa hanno poi aggravato i disagi: durante il periodo natalizio, fitte nebbie hanno limitato la visibilità in aeroporti chiave come Heathrow e Gatwick, con conseguenze dirette sui voli da e per l’Italia.\r\nSegnalazioni\r\nRyanair risulta la compagnia con il maggior numero di segnalazioni, con il 30,4% del totale delle richieste di rimborso per ritardi o cancellazioni durante le festività. Al secondo posto troviamo Wizzair, che ha accumulato l’11,9% delle segnalazioni, seguita da EasyJet con l’11,1%. Vueling e ITA Airways hanno rappresentato rispettivamente il 7,8% e il 5,6% delle segnalazioni. Delle partenze problematiche registrate, Malpensa rappresenta il 56,1%, Orio al Serio il 35% e Linate il 7,9%. Roma ha rappresentato l’8,9% dei disagi totali, di cui l’82,6% a Fiumicino e il 17,4% a Ciampino.\r\n\r\nAnche aeroporti come Catania (8,5%), Firenze (6,8%) e Bologna (6,8%) hanno evidenziato criticità, soprattutto su tratte domestiche e verso mete europee di grande attrattiva durante le festività. Londra e Cracovia emergono come le destinazioni estere con il maggior numero di criticità, seguite da Parigi e Madrid.\r\nDisagi\r\nDisagi che hanno portato ad una crescita enorme del +133% delle richieste di rimborso da parte dei passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2023, per un controvalore di circa 500mila euro considerando solo le pratiche aperte da RimborsoAlVolo: la stragrande maggioranza delle richieste, pari al 94,6% del totale, ha riguardato ritardi superiori alle tre ore e cancellazioni di voli. Gli smarrimenti di bagagli, seppur meno frequenti, hanno rappresentato il 5,4% delle richieste totali.","post_title":"Trasporto aereo: sempre più segnalazioni di ritardo e prezzi troppo alti","post_date":"2025-01-15T08:57:28+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1736931448000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482408","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":" Grégoire Desforges è ufficialmente il nuovo presidente di Baglio di Pianetto. Ha acquisito le quote di maggioranza dell’azienda localizzata sulle alture palermitane, ampliando il progetto di rinnovamento già inaugurato nell’anno precedente puntando su prodotto, brand identity e strategie aziendali mirate.\r\n\r\nIl giovane presidente, nato a Parigi e “cittadino del mondo” - come ama definirsi -, ha deciso di trasferirsi stabilmente a Santa Cristina Gela. Un ritorno alle origini che porta con sé la leadership dinamica di un giovane appassionato, deciso a portare avanti il sogno vitivinicolo avviato nel 1997 da Paolo e Florence Marzotto, suoi nonni materni, con uno sguardo attento alle nuove tecnologie e alle esigenze dei wine lovers di oggi.\r\n\r\n«Abbiamo deciso di concentrare l’area di coltivazione di tutte le nostre vigne esclusivamente nel comprensorio di Santa Cristina Gela e Piana degli Albanesi - area estremamente vocata - e stiamo di conseguenza rimodulando il portfolio prodotti e il packaging affinché ogni vino possa comunicare la distintività della nostra nuova identità di marca - spiega Dante Bonacina, Amministratore Delegato dell’azienda - La sfida del valore, che ha come obiettivo l’eccellenza produttiva e distributiva, deve tradursi nel miglioramento delle marginalità. Ogni operazione - dal vigneto alla cantina - è stata riconsiderata per minimizzare l'impatto ambientale, promuovere la biodiversità, ottimizzare risorse e costi di produzione attraverso investimenti mirati ed economie di scala, che saranno fonte e risultato di un assortimento vini più ristretto e curato. Il Piano Industriale su cui stiamo lavorando avrà necessariamente un orizzonte temporale ampio, in virtù della complessa ristrutturazione del patrimonio viticolo e delle aree aziendali. Un driver per i prossimi anni, dal quale ci attendiamo un sensibile miglioramento delle performance ed un concreto rilancio e risanamento dell’azienda».\r\n\r\nTra gli obiettivi non solo il rilancio non solo dell’azienda, ma anche dell’intero comprensorio di cui essa è parte attiva.\r\n\r\n «Stiamo riscrivendo logiche e filosofie produttive - aggiunge il nuovo presidente - posizionamenti e distribuzione nazionale e internazionale concentrando investimenti ed energie sulla salvaguardia dell’ambiente, la gestione responsabile delle risorse idriche e la costruzione di un ambiente motivazionale e coinvolgente per tutti i collaboratori. Guardiamo con grande interesse ai progetti di sviluppo della promozione del territorio, così come dell'hospitality, strettamente legata alla visione del vino come consumo esperienziale e consapevole».","post_title":"Baglio di Pianetto, Grégoire Desforges è il nuovo Presidente","post_date":"2025-01-14T12:19:29+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1736857169000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482399","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La Tunisia si lascia alle spalle un 2024 che ha totalizzato 2,3 miliardi di dollari di entrate turistiche, che hanno trainato la crescita economica e gettato le basi per arrivi turistici da record.\r\n\r\nIl dato si riferisce al 20 dicembre 2024 e rappresenta un significativo incremento del 7,8% rispetto all'anno precedente, mettendo in luce la resistenza e il crescente appeal della Tunisia come destinazione turistica. L'Agenzia di Stampa Tedesca (Dpa) attribuisce questa crescita a un aumento dei visitatori internazionali, sostenuto dal miglioramento delle infrastrutture e da campagne di marketing strategiche.\r\n\r\nCon oltre dieci milioni di turisti previsti per il 2024, il paese nordafricano è sulla buona strada per raggiungere cifre da record. Obiettivo da centrare attraverso lo sviluppo delle infrastrutture e dunque investimenti in aeroporti, trasporti e strutture ricettive per accogliere un numero crescente di visitatori.\r\nOltre che tramite la promozione del turismo culturale e la diversificazione dell'offerta, al turismo d'avventura, al benessere e all'ecoturismo.","post_title":"Tunisia: le entrate turistiche 2024 hanno raggiunto i 2,3 mld di dollari","post_date":"2025-01-14T11:51:11+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1736855471000]}]}}