17 febbraio 2025 10:00
Prospettive positive per il 2025 del turismo incoming in Germania: le stime dell’Ente Nazionale Germanico per il Turismo (Gntb) indicano circa 91 milioni di pernottamenti da parte di ospiti stranieri nel 2025.
Questo a fronte dei dati preliminari dell’Ufficio federale di statistica che mostrano che alla fine di dicembre sono stati registrati 85,3 milioni di pernottamenti internazionali, +5,4% rispetto all’anno precedente.
Secondo Tourism Economics e il GNTB, nel 2025 si prevede per la destinazione Germania una crescita del numero di pernottamenti dai mercati europei tra il 5 e il 6% e dai mercati esteri dell’11%. Pertanto si prevede che nel 2025, il turismo incoming verso la Germania aumenterà complessivamente di circa il 7%.
Secondo le analisi di IPK International, i mercati esteri saranno probabilmente i principali motori della crescita prevista. In termini di intenzioni di viaggio, la Germania si colloca al terzo posto dopo Francia e Italia come destinazione europea preferita nel 2025, con il 22,9%.
“Il turismo incoming in Germania è un importante motore di crescita per l’industria turistica del Paese, caratterizzata da piccole e medie imprese – osserva Petra Hedorfer, presidente del Consiglio direttivo del Gntb -. Secondo l’IPK Trendtelegramm, l’aumento degli arrivi e delle spese di viaggio ha portato nei primi otto mesi del 2024 a un incremento del 13% di fatturato dall’Europa rispetto all’anno precedente. Grazie ai suoi elevati standard qualitativi, alla varietà dell’offerta turistica e all’interessante rapporto qualità-prezzo, la Germania è una destinazione di prim’ordine tra le destinazioni turistiche internazionali. Secondo l’UN Tourism Barometer di gennaio 2025, gli arrivi globali sono saliti a 1,4 miliardi nel 2024 e l’Organizzazione Mondiale del Turismo prevede un ulteriore aumento dal tre al cinque per cento per il 2025. Con una crescita del sette per cento, la previsione per il 2025 del turismo in entrata in Germania è superiore alla media globale”.
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[post_content] => Il Giappone valuta l'introduzione di un sistema a due livelli per le tariffe delle principali attrazioni turistiche: iniziativa che prevede la differenziazione tra visitatori giapponesi e stranieri, con questi ultimi che pagheranno un prezzo maggiore.
Il sistema, che non ha mancato di suscitare un acceso dibattito sull'equità e sull'applicabilità, dovrebbe entrare in vigore il prossimo luglio con l'intenzione di contrastare l'overtourism, oltre cha a generare ulteriori entrate.
Il Giappone, che ha fissato l'obiettivo di 60 milioni di turisti stranieri all'anno entro il 2030, ha registrato un numero record di visitatori, in particolare dalla Cina e dalla Corea del Sud. La debolezza dello yen ha ulteriormente alimentato i flussi turistici, con 36,86 milioni di arrivi internazionali registrati nel 2024.
Un primo esempio potrebbe essere quello di Junguria Okinawa, un parco a tema naturalistico che aprirà a luglio: qui i turisti stranieri pagheranno 8.800 yen, mentre i locali 6.930 yen.
Questa politica, tuttavia, ha suscitato un dibattito sull'equità e sulla possibilità di distinguere i turisti dai residenti locali. Alcune attrazioni, come il Castello di Himeji, hanno optato per un modello di tariffazione regionale, che differenzia i residenti della città dagli altri visitatori piuttosto che basarsi sulla nazionalità.
[post_title] => Giappone e overtourism: attrazioni turistiche più costose per i visitatori stranieri?
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[post_content] => Amata da tedeschi, francesi e inglesi, ora conquista anche turisti nordamericani e asiatici, in progressiva crescita, la Val di Chiana, territorio in parte condiviso con l’Umbria, solcato a nord dall’Arno e a sud dal Tevere è una delle realtà più eclettiche ed iconiche della Toscana e nel senese promuove nove borghi, nell’ambito di Valdichiana Living, referente dell’incoming ufficiale della destinazione.
«Ben conservato dal punto di vista paesaggistico e impregnato di una storia millenaria che affonda le radici nel paleolitico e documenta i momenti salienti del passaggio dalla civiltà etrusca ai Romani, il nostro territorio offre panorami, visioni suggestive - sostiene Bruna Caira, direttore di Valdichianaliving - e una enogastronomia che éleva alcuni prodotti a veri e propri brand. Come il vino Nobile di Montepulciano, la prima Docg riconosciuta in Italia, e la Chianina, che ha dato origine alla bistecca Fiorentina”.
La Val di Chiana senese (Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, San Casciano dei Banni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanta) si pone come evasione dalle grandi città, sinonimo di turismo rigenerativo e di quel benessere a 360 gradi che nel 2019 l’ha vista premiare dal progetto Eden come prima meta europea wellness.
«In circa 60 km - dichiara Bruna Caira - condensiamo tre stabilimenti termali diversi fra loro: le Terme di Montepulciano specializzate nella cura dell’apparato respiratorio, quelle di Chianciano che puntano a varie esperienze sensoriali pensate per le famiglie, e il centro Fonteverde di San Casciano le cui piscine, alimentate da sorgenti naturali ricche di proprietà terapeutiche, affacciano su calanchi e colline della val d’Orcia” Paesaggi, architetture di pregio, manifestazioni e tradizioni di secoli, preservano tutto il loro appeal.
Le proposte del territorio sono elencate sul portale Valdichianaliving.it, da poco rinnovato, che evidenzia eventi e soggiorni programmati a date fisse: percorsi rigenerativi guidati da un’esperta, ricerche di erbe da utilizzare nella preparazione di piatti tipici, passeggiate in una faggeta secolare, degustazioni, visite nelle cantine sotterrane che si celano sotto al centro storico di Montepulciano.
Ad aggiungere emozioni, cinema e tv ambientati in zona. Dal felliniano “8 ½” ispirato dalle Terme di Chianciano, al monastero di Pienza – ora resort - de “Il Paziente inglese”, alla campagna tra Pienza e San Quirico d’Orcia de il “Gladiatore”, sino al centro storico di Montepulciano, fra i set principali de “New Moon” della sega Twilight, e de “ I Medici”.
«Il turismo cinematografico si è rivelato uno strumento di comunicazione di grande efficacia qualsiasi produzione importante determina flussi inimmaginabili. Dopo una telenovela girata da una tv brasiliana abbiamo registrata un’impennata di turisti carioca. Alcune delle scene più romantiche di War 2, sequel del blockbuster d’azione indiano War, la cui uscita nelle sale è prevista per l’estate, sono state ambientate in angoli del centro storico di Montepulciano. Intercettare, anticipare i turisti attratti da questo segmento ci permetterebbe di giocare d’anticipo».
(f.d.l.)
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[post_content] => Un viaggio che consente di vivere la Spagna unendo eleganza e comfort, nel segno del turismo slow e sostenibile: Renfe inaugura così la nuova stagione dei suoi treni turistici di lusso attraverso gli scenari più affascinanti della destinazione.
Tra i protagonisti di questa stagione i leggendari treni Transcantábrico Gran Lujo che viaggia da Oviedo, Al Ándalus che partirà il 23 marzo da Siviglia, Costa Verde Express che debutterà il 17 maggio da Santiago de Compostela, ed Expreso de La Robla in partenza da Bilbao dal 20 luglio.
I treni offrono ai passeggeri l’opportunità di viaggiare in autentici hotel su rotaia, godendo di un servizio di prima classe in eleganti cabine con bagno privato, e con una particolare attenzione all’offerta gastronomica.
I treni di lusso Renfe propongono un'esperienza che va oltre il semplice trasporto: sono viaggi sensoriali, dove i passeggeri possono ammirare paesaggi mozzafiato, scoprire il ricco patrimonio culturale spagnolo grazie a escursioni con guide esperte multilingue e degustare le migliori specialità locali con pasti serviti a bordo e, lungo il percorso, in rinomati ristoranti locali.
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[post_content] => Performance positiva per l'esercizio 2024 di El Al, che archivia l'anno con un utile netto di 545 milioni di dollari, cifra che supera nettamente i 117 milioni di dollari e i 109 milioni di dollari generati nei due anni precedenti.
La compagnia israeliana attribuisce il risultato all'aumento della domanda dei suoi voli, conseguente al conflitto e alla correlata diminuzione di collegamenti operati dai competitor verso la destinazione. I ricavi dell'anno sono aumentati del 37%, raggiungendo quota 3,43 miliardi di dollari.
El Al stima che anche il primo trimestre 2025 rifletterà questa capacità ancora sotto dimensionata, nonostante il ritorno di diversi vettori a volare su Tel Aviv: secondo il vettore israeliano l'offerta complessiva di posti all'aeroporto Ben Gurion sarà inferiore del 30% rispetto al primo trimestre 2024.
In un contesto geopolitico attuale che El Al definisce ancora «incerto» si è registrato «un graduale miglioramento del ritmo e dell'intensità del ritorno delle compagnie aeree straniere in Israele». La compagnia prevede quindi che i risultati del primo trimestre di quest'anno saranno «influenzati positivamente» e rimarranno «simili» a quelli ottenuti nel primo trimestre del 2024.
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[post_content] => Numeri da record e progetti ad ampio raggio per celebrare i 2.500 anni della città e l’avvio di un anno a dir poco straordinario. Napoli, terza città più visitata d’Italia, apprezzata da boomers e millennials, tra il 20 aprile e il 4 maggio prevede l’arrivo di un milione di visitatori e stima di attirare per il Giubileo ben 4 milioni di pellegrini, fino a superare i 14,5 milioni nel 2025.
Un momento d’oro presentato alla Btm da Teresa Armato, assessora al Turismo e alle Attività produttive del capoluogo partenopeo. “Napoli è sempre più attrattiva, vivibile e sicura, capace di soddisfare le esigenze di un pubblico eterogeneo e internazionale” – ha dichiarato l’Armato – Nel 2025 turismo, cultura e accoglienza saranno il vòlano di un percorso di crescita che farà di Napoli una delle destinazioni più affascinanti e dinamiche d’Europa. Il nostro obiettivo è rafforzare e potenziare ulteriormente il sistema turistico locale, intercettando anche nuovi target di viaggiatori, come quelli altospendenti. Il lusso è infatti è uno dei mercati a cui la città vuole puntare”.
Pochi giorni prima, all’Itb di Berlino, l’assessora Armato aveva illustrato una strategia di internazionalizzazione di lungo periodo, rivolta ai mercati più consolidati - Spagna, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti, - ma attenta ai mercati emergenti "Con la Germania abbiamo un legame speciale, di affezione, dovuto alla tipologia di viaggiatore che giunge in città, culturalmente sensibile e favorito anche dai numerosi collegamenti aerei diretti con Francoforte, Monaco e Berlino. Terza destinazione italiana preferita dai tedeschi per arrivi aeroportuali, subito dopo Roma e Milano, Napoli è meta dal 3% dei viaggiatori provenienti da Francoforte, con una permanenza media è di 5 notti, preferibilmente in hotel esclusivi”.
Per stare al passo, grandi nomi dell’hotellerie di alta gamma stanno aprendo in zone chiave, come Chiaia e Piazza Municipio. La città intanto sta portando da 4 a 7 gli infopoint così da garantire assistenza e informazioni in tutta l’area urbana, affinando la preparazione degli operatori grazie a programmi di alternanza scuola-lavoro, prolungando gli orari serali di metro e funicolari, investendo nella definizione di soggiorni personalizzati, tour privati esclusivi ed autentici, itinerari tematici incentrati sul turismo artigianale, gastronomico e naturalistico, relax sulle spiagge cittadine sempre più fruibili. In linea con la domanda di un turismo più consapevole e rispettoso delle peculiarità del territorio
A fianco dell’assessorato, la dmo istituita lo scorso giugno ha creato cataloghi di prodotto permanenti, mirati ad attrarre target con interessi specifici. Tra i segmenti individuati, spiccano il Mice, il lusso, il destination wedding e la musica, superando la tradizionale visione di Napoli come città d’arte.
Il calendario di Napoli 2500
Sarà “Napoli Milionaria” ad aprire le celebrazioni di Napoli 2500, seguita dalla prima assoluta di "Partenope" su musiche di Ennio Morricone, una mostra dedicata a Roberto De Simone al Museo Memus del Teatro San Carlo e iniziative che coinvolgeranno Palazzo Reale, il Mann, il Museo di Capodimonte, l’Archivio di Stato, il Porto di Napoli e il Complesso Monumentale dei Girolamini.
Fino al 21 dicembre "Donne di fede, carità e speranza. Percorsi giubilari nei conventi e monasteri di Napoli", proporrà 8 percorsi di scoperta attraverso la storia e la spiritualità della città. "Vedi Napoli e poi torni", clou della programmazione dell’Assessorato al Turismo, invita poi a vivere nel corso dell’anno esperienze tematiche diffuse su tutto il territorio cittadino. Dall'11 aprile, "Vedi Napoli e poi Mangia", viaggio nell’arte culinaria partenopea accompagnati da esperti, chef rinomati e testimonianze di personaggi appassionati di cucina; da luglio a settembre "Vedi Napoli d’estate e poi torni", tour ed esplorazioni di luoghi esclusivi accompagnati da testimonial d’eccezione.
In autunno "Vedi Napoli Sacra e Misteriosa e poi torni", e da novembre a gennaio a "Vedi Napoli a Natale e poi torni". Il Maschio Angioino a breve diventerà il Museo della Città, con l’apertura di vari spazi che, insieme alla Cappella Palatina, ospiteranno mostre di artisti nazionali e internazionali. Fino al 7 luglio un’opera di Rubens, sarà ospite al Museo di Capodimonte.
(f.d.l.)
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[post_content] => Ad inaugurare la ventottesima edizione della Bmt alla Mostra d’Oltremare di Napoli, il ministro del turismo Daniela Santanchè, che ha voluto porre l’accento evidenziato la crescita del turismo di alta gamma in Italia, con un aumento del 9% rispetto al 5% del turismo generale.
“Tra le regioni che più hanno investito sulla qualità dei servizi figurano Lombardia, Campania, Sardegna e Lazio”, ha sottolineato la ministra, spiegando che il turismo di lusso rappresenta una fetta sempre più rilevante del mercato nazionale.
Santanchè ha anche parlato del posizionamento internazionale dell’Italia, che ha superato la Francia per presenze turistiche, diventando la seconda nazione in Europa dopo la Spagna. “L’obiettivo è diventare primi, ma per farlo dobbiamo puntare sulla destagionalizzazione e sulla gestione dei flussi. L’AI può essere uno strumento prezioso in questa direzione”.
Guardando al futuro, le previsioni per il 2025 indicano una crescita superiore al 2% rispetto all’anno precedente, confermando il trend positivo del settore.
A sostenere questa visione è stato Gianluca Caramanna, deputato di FdI e consigliere della ministra del Turismo sottolinea il ruolo del ministero anche nei confronti dei piccoli centri e dei borghi, insistendo sul fatto che il prezzo medio che il turista lascia in Campania è superiore alle altre regioni e che questo significa turismo di qualità.
“La nostra città si sta posizionando sempre di più come meta preferita dei turisti e questo perché sappiamo come promuoverci” rivela Teresa Armato, assessora al turismo e alle Aatività produttive del comune di Napoli. Fra le iniziative della promozione “organizziamo numerosi fam trip anche settoriali: wedding, lusso e tanti altri segmenti che vogliamo diventino una presenza continua nella nostra città”.
Evidenziate anche le criticità del settore da Felice Casucci, assessore al turismo della regione Campania: “la complicazione dell’occuparsi di turismo è data dal suo essere multiforme poiché il settore è legato a molte altre aree come sicurezza, innovazione o ambiente”.
Alessandra Priante, presidente Enit, si dimostra a fianco del sud. “È il prodotto più interessante da narrare all’estero. Le fiere continuano ad essere centrali e a rappresentare un importante punto di incontro. La nuova Enit è strutturata diversamente ed è più dinamica. È una grande squadra composta all’80% da donne”
Nel 2024 il Mezzogiorno ha visto una crescita delle presenze turistiche del 2,8% rispetto al 2019, totalizzando quasi 89 mln di pernottamenti. Il settore turistico ha generato nell’anno da poco concluso un valore aggiunto di circa 103,6 miliardi di euro, contribuendo al 5,9% del PIL nazionale. Considerando l’indotto, l’impatto complessivo raggiunge il 10,8% del PIL.
E'intervenuto anche Angioletto de Negri, patron di Bmt, che ha ribadito l'importanza del turismo di qualità.
Di Elisa Biagioli
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Questa la motivazione che ha portato all’assegnazione del titolo:
«Il dossier propone un modello di valorizzazione culturale innovativo e inclusivo, capace di coniugare tradizione e contemporaneità. L’approccio strategico mira a rafforzare l’identità del territorio attraverso progetti che intrecciano patrimonio storico, arti visive, cinema e partecipazione attiva della comunità. Particolarmente apprezzata la capacità di attivare un processo di coinvolgimento diffuso che reinterpreta il legame tra memoria, territorio e creatività. Il progetto si distingue per la volontà di rendere la cultura un motore di sviluppo sostenibile con un programma articolato lungo l’intero anno, capace di attrarre un pubblico ampio e diversificato. La strategia di investimento è solida e coerente con gli obiettivi, con un impatto atteso significativo sul tessuto socio-economico. Apprezzata inoltre l’integrazione tra istituzioni culturali, sistema museale, universitario e realtà associative, che garantisce una rete solida e partecipativa. La particolare attenzione rivolta ai giovani, non soltanto come fruitori ma come protagonisti del processo creativo, conferma la visione dinamica e inclusiva del progetto. Il dossier soddisfa gli indicatori del bando ponendosi come un modello di progettazione culturale innovativa e condivisa. Il giudizio è eccellente».
Pordenone beneficerà di un finanziamento di un milione di euro per realizzare le iniziative previste nel dossier di candidatura.
L’iniziativa, promossa dal Ministero della Cultura, mira a valorizzare il patrimonio culturale italiano e a incentivare la progettualità delle città nel segno della cultura come motore di sviluppo e innovazione.
Alla corsa per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027 hanno partecipato: Alberobello (Puglia), Aliano (Basilicata), Brindisi (Puglia), Gallipoli (Puglia), La Spezia (Liguria), Pompei (Campania), Reggio Calabria (Calabria), Sant’Andrea di Conza (Campania), Savona (Liguria).
Il riconoscimento di Capitale italiana della cultura, istituto nel 2014, è stato detenuto nel 2015 dalle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, che hanno condiviso l’esperienza nell’edizione d’esordio che ha attribuito il titolo alle finaliste del titolo di Capitale europea della Cultura vinto da Matera per il 2019. Successivamente è stato attribuito a Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma per il 2020, poi esteso anche al 2021 a causa dell’emergenza sanitaria, e Procida (2022). Per il 2023 Bergamo e Brescia hanno condiviso il titolo di Capitale italiana della Cultura, una scelta del Parlamento a favore dei territori duramente colpiti dalla prima fase emergenziale della pandemia da Covid-19. Nel 2024 la Capitale italiana della Cultura è stata Pesaro, la città designata per il 2025 è Agrigento e per il 2026 sarà L'Aquila.
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[post_content] => Ita Airways sbarca anche quest'anno in Bmt a Napoli, alle porte della stagione estiva che la vedrà operare 59 destinazioni, di cui 16 domestiche, 27 internazionali e 16 intercontinentali a cui si aggiungono altre 12 destinazioni stagionali durante il picco estivo (3 nazionali e 9 internazionali).
«Il Sud Italia è per noi strategico, sia per il traffico outgoing che per quello incoming - osserva Emiliana Limosani, chief commercial officer di Ita Airways e ceo di Volare -. I dati in nostro possesso lo confermano: nel 2024 abbiamo trasportato oltre 7 milioni di passeggeri da Roma e Milano verso le destinazioni del Sud Italia e nella prossima stagione estiva offriremo oltre 500 frequenze settimanali verso Bari, Brindisi, Napoli, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Cagliari, Alghero, Palermo, Catania, Lampedusa e Pantelleria. Inoltre, Napoli ospiterà la prima delle sette tappe (Napoli-Palermo-Catania-Roma-Milano-Venezia-Bari) del nostro roadshow Italy Sales, durante il quale incontreremo circa 800 rappresentanti delle agenzie di viaggio del territorio, partner per noi essenziali».
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[post_content] => L'Oman alza la posta sul mercato Italia, forte degli ottimi risultati conseguiti nel 2024 in termini di arrivi e supportato dal potenziamento delle connessioni aeree targate Oman Air, che lo scorso dicembre ha aperto voli diretti per Muscat anche da Roma Fiumicino (con 4 frequenze settimanali, in aggiunta alle 5 da Milano Malpensa).
Obiettivo dichiarato: «Raggiungere nel 2025 i 76.000 visitatori dall'Italia - afferma Massimo Tocchetti, presidente Aigo e rappresentante per l’Italia del ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo del Sultanato dell’Oman sin dal 2010 -, che significherebbe tornare ai numeri del 2019 e gli indicatori di mercato, come ci riferiscono anche i tour operator che programmano la destinazione, sono molto positivi. E secondo la Vision 2040 del governo omanita, il contributo del turismo al Pil nazionale è destinato a passare dall'attuale 3% al 7%».
Nel 2024 il Sultanato ha registrato 72.110 arrivi italiani, +3,08% sul 2023: nel dettaglio 47.626 visitatori italiani (+6,5 %), e 24.484 crocieristi (-2,97% sul 2023). «Dati che posizionano il nostro paese al terzo posto in Europa, dopo Germania e Regno Unito, ma al secondo analizzando il solo dato crocieristico e al quarto posto considerando gli ingressi "visa", quindi alle spalle di Uk, Francia e Germania».
Lo sviluppo non è soltanto in meri termini numerici, ma prevede un significativo impegno per ampliare la stagionalità della destinazione «oggi ancora marcatamente legata al periodo fra ottobre e fine aprile», per diversificare il prodotto e promuovere le esperienze autentiche». Il tutto, sempre secondo la Vision 2040, in un'ottica di sostenibilità a tutto tondo, e dunque ambientale, sociale ed economica. Insomma, un no deciso ai flussi di massa, che privilegia un turismo di lusso «inteso come esclusività dell'esperienza».
Prodotto
«Se natura e cultura sono ormai elementi consolidati dalla proposta Oman - precisa Paola Cerri, account director Aigo - ora i riflettori puntati sulla valorizzazione del patrimonio archeologico, nell'area del Sud del paese, quella di Salalah (località d'elezione per le operazioni charter di Alpitour con Neos, che convogliano nel Sultanato un numero significativo di arrivi), con due siti Unesco (sono in totale 5 i siti già registrati e 7 quelli in nomination per diventarlo). Un ambito che coinvolge oggi ben 11 missioni delle Università italiane nel recupero di queste aree.
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Distribuzione
«Attualmente il 50% circa dei viaggiatori italiani che arriva in Oman è riconducibile al turismo organizzato (leisure e Mice) - prosegue Paola Cerri -. E a conferma di un interesse crescente verso la destinazione basti pensare che il numero dei tour operator italiani che la programmano "nel 2024 è cresciuto del 14,8% rispetto al 2023, tornando quasi ai livelli 2019 e recuperando importanza nel panorama regionale. Ma, soprattutto, ci sono nuovi operatori che hanno inserito il Paese nella loro programmazione, in particolare dal Sud Italia, come Mapo o SoGood Travel, grazie al volo diretto da Roma».
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