14 febbraio 2024 09:15
Yichun City e la sua provincia, per la prima volta in Italia, dalla vetrina della Bit 2024 strizzano l’occhio al mercato Italia, pronti ad affascinare i viaggiatori nostrani.
Una città situata a nord ovest della regione Jiangxi, fra le 35 aree amministrative cinesi, Yichun City e provincia puntano a far conoscere agli europei un prodotto turistico che attrae principalmente i mercati di Corea, Giappone e Africa, praticamente ancora sconosciuta al pubblico di casa nostra.
Un’area immersa nel verde, tra colline e montagne, foreste che ricoprono più del 68% del territorio. Paesaggi e panorami unici, 28 parchi forestali provinciali e 3 parchi nazionali ecologici, ricca di preziose materie prime esportate in tutto il mondo. 4503 luoghi storici e culturali da visitare e ottima cucina. La montagna Mingyue con i suoi 1736 metri sprigiona benessere anche dalle sue acque ricche di minerali che sgorga anche a una temperatura di 70 gradi, preziosa per i bagni termali. Sono numerosi infatti centri di benessere per la cura delle malattie fra terme e resort. Le strutture alberghiere, moderne e tradizionali, offrono confortevole ospitalità per tutte le tasche.
“I trasporti sono il fiore all’occhiello della Cina. È molto diffusa l’alta velocità ferroviaria in tutto il Paese – conferma Lan Ya Qing vice presidente della provincia -. Ottimi collegamenti anche con i principali aeroporti internazionali, in particolare su Pechino, Shanghai e Yuanzhou. Il Mingyue Mountain Airport collega 20 tra le principali città del Paese. Shanghai è raggiungibile in un’ora e mezza di volo e 4 ore in treno; 3 ore per Yuanzhou. Dall’Italia è comodissimo il volo diretto Milano Malpensa – Yuanzhou”.
Yichun City è una città ricca di storia, lunga oltre 2000 anni, dal patrimonio culturale e naturale di straordinaria ricchezza. Sin dall’antichità è conosciuta come il paese dell’agricoltura, tra le 28 maggiori aree produttrici di grano e bamboo e poi e prodotti organici agricoli fonte della tradizionale medicina cinese; territorio ricco di minerali. Clima mite in tutte le stagioni, immersa nel verde di colline e montagne, ricca di acque e cascate. Una città industriale in crescita che vanta primati sulla nuova energia al litio, medicina biologica, elettronica, mobili, tessile e green food.
Wanzai, una delle principali città della provincia, è custode di 4 patrimoni culturali: un particolare tessuto, un tamburo speciale, una maschera tradizionale e i fuochi d’artificio, dotati di una tecnologia avanzata, esportati in tutto il mondo, un esempio è su Disney Paris o lo spettacolo di apertura dei giochi olimpici di Pechino.
Yifeng è la città del bamboo, esportato in tutto il mondo sia come prodotto edibile sia come legno. Da qui si esporta il prezioso litio. Città conosciuta anche per le terme dalle acque molto salutari e luogo di origine della cultura Zen.
Tonguu è famosa per le piante pregiate utilizzate dalla medicina cinese. Il taxus, utilizzato contro il cancro, risulta più caro dell’oro. Seconda area in tutta la Cina per ricchezza di foreste. Ottima qualità dell’aria e dell’acqua, ricca di centri termali. Qui è famoso il té nero e la sua storia ultra millenaria, come il bamboo e la sua cucina. Qui a 1400 metri è praticabile anche lo sci.
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[post_content] => Emblems Collection, marchio di lusso del gruppo Accor, presenta Lucknam Park Hotel & Spa, la prima proprietà della nuova collezione ispirata a un lusso che non si impone, ma si svela. Lucknam Park Hotel & Spa si trova nella campagna del Wiltshire, tra le colline delle Cotswold.
Alla struttura, nei prossimi due anni i affiancheranno altre aperture in tutto il mondo, accomunate da un’unica filosofia. Ogni hotel Emblems Collection è un racconto a sé: una dimora con un’anima, un luogo dove il tempo scorre più lentamente e l’eleganza si misura nei dettagli.
Dalle grandi residenze storiche a icone architettoniche contemporanee, fino a retreat immersi nella natura, ogni proprietà celebra la propria individualità e il legame profondo con il territorio. Il brand si rivolge ai viaggiatori culturalmente curiosi, amanti dell’autenticità e della bellezza senza ostentazione. Il risultato è una collezione di luoghi dal carisma discreto, dove il servizio diventa gesto d’arte e ogni elemento racconta una storia.
La filosofia è racchiusa in una frase semplice e poetica: “It’s the soul that makes Emblems” – è l’anima a rendere unico ogni luogo.
«Emblems Collection nasce dal desiderio di riscoprire un lusso intimo e autentico, dove l’eleganza risiede nella discrezione - spiega Maud Bailly, ceo di Sofitel Legend, Sofitel, MGallery e Emblems Collection -. In un mondo sempre più rumoroso, vogliamo creare rifugi dove il lusso non si mostra, ma si sente. Ogni hotel è un invito alla calma, alla bellezza e alla connessione con sé stessi.».
L'anima della collezione
Alla base della collezione c’è un’idea di arte di vivere che combina la cultura del luogo e la grazia del servizio. Ogni proprietà è un piccolo universo, una narrazione fatta di materia, profumi e gesti. In ciascun hotel, un “Emblematic ingredient” – un ingrediente simbolico, scelto per il suo valore culturale e naturale – diventa filo conduttore dell’esperienza. Questo elemento attraversa ogni dettaglio: dai menù ispirati alle tradizioni locali ai laboratori sensoriali, dai profumi d’ambiente ai prodotti artigianali realizzati in esclusiva. Così, la mela del Wiltshire o il fico della Puglia diventano simboli del legame tra gusto e territorio, trasformando la cucina in un linguaggio universale di appartenenza.
E se l’ospitalità è fatta anche di dolcezza, Emblems la racconta attraverso le sue Travel Cakes, le torte da viaggio create dalla pastry chef coreana Yun Eunyoung. Sette ricette – dalla castagna all’Earl Grey dal Matcha al Marble – che evocano ricordi e territori, da gustare lentamente, magari durante un afternoon tea . Nei salotti di ogni hotel trova spazio anche Emblems Editions, un’antologia di romanzi, poesie e saggi ispirati allo spirito dei luoghi.
A orchestrare questa sinfonia di attenzioni è il Master of the House, figura simbolo del brand. Più che un direttore, un custode dell’anima del luogo.
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Si comincia con il Lucknam Park Hotel & Spa
Oltre nove secoli di storia abitano le mura di Lucknam Park Hotel & Spa, una tenuta che da semplice fattoria si è trasformata, nei secoli, in una residenza aristocratica immersa in oltre 200 ettari di campagna inglese. A pochi chilometri da Bath, il resort incarna la filosofia Emblems: intimità, grazia e radici. Tra due ristoranti – uno dei quali stellato Michelin da 20 anni, guidato dallo chef Hywel Jones – una spa pluripremiata, un centro equestre e giardini perfettamente conservati, Lucknam Park rappresenta l’essenza del country living britannico. Le 42 camere e suite, insieme ai nove cottage indipendenti, raccontano il dialogo tra passato e contemporaneità.
Dopo l’apertura inglese, tre nuovi indirizzi italiani porteranno la filosofia Emblems nel cuore del Mediterraneo. A Siena sorgerà Palazzo Sozzini Malavolti, Emblems Collection: un capolavoro ottocentesco impreziosito da affreschi originali del XIX secolo. A pochi passi da Piazza del Campo, offrirà 38 camere e suite, un centro benessere ricavato negli antichi spazi sotterranei e ambienti dove artigianalità e design si fondono in perfetto equilibrio.
A Perugia, l’ex convento benedettino Relais San Clemente, Emblems Collection, si trasformerà in un elegante rifugio immerso in 5 ettari di verde. Le 51 camere e 9 ville private respirano un’atmosfera di spiritualità e natura. In Puglia, la Masseria Furnirussi, Emblems Collection, nel cuore del Salento, è circondata dal più grande ficheto d’Europa. Sessanta suite con piscine e terrazze private, una lagoon pool, una spa mediterranea e un giardino di erbe e agrumi rendono omaggio alla dolcezza della vita del Sud.
Nel 2026, la collezione attraverserà l’Atlantico con Rimrock Banff, Emblems Collection, tra le Montagne Rocciose Canadesi. Dopo un ampio restauro, l’hotel offrirà un nuovo concetto di lusso alpino discreto, dove benessere e avventura convivono tra sorgenti termali e panorami incontaminati.
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Infine, nel 2027, sarà la volta di hotel Bellevue Cortina d’Ampezzo, Emblems Collection, nel cuore delle Dolomiti. Un gioiello alpino con 80 camere, 27 suite e una spa di 500 metri quadrati dove il design incontra la natura.
Con sette hotel flagship già annunciati in Europa e nelle Americhe e oltre 15 nuove proprietà in sviluppo nei cinque continenti, Emblems Collection guarda avanti con un obiettivo preciso: raggiungere 60 indirizzi d’eccezione nel mondo entro il prossimo decennio.
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[post_content] => La Tunisia e le sue attrazioni sbarcano sulla televisione italiana: l'Ente del turismo in Italia, in collaborazione con Alpitourworld, ha sostenuto, in termini di supporto logistico, la realizzazione di una nuova edizione del programma televisivo “Amarsi un po’ - Istruzioni per l’uso”, interamente ambientata nel Paese del Nord Africa.
Da ieri quindi, 9 novembre, e per otto settimane consecutive, il format andrà in onda ogni domenica mattina alle ore 10.00 su La7.
La prima puntata ha visto protagonisti i conduttori Samanta Togni e Massimiliano Rosolino, che hanno intervistato Karim Jataoui, direttore dell’Ente del Turismo della Tunisia, per raccontare la bellezza, l’autenticità e l’ospitalità di una destinazione sempre più amata dal pubblico italiano. Meta che quest’anno è entrata a pieno titolo tra le 25 mete imperdibili del 2025 secondo Lonely Planet.
Un’occasione unica per ispirare nuovi viaggi e far conoscere al grande pubblico la Tunisia come meta di cultura, natura, benessere e avventura.
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Il Forum sul Turismo di alta gamma e sostenibilità di Ecoluxury Fair si aprirà con le riflessioni di Neytrul Rinpoche, presidente della Neyphug Foundation del Buthan.
Il Forum di apertura si sofferma sul ruolo del turismo sostenibile nell’ospitalità di alta gamma, un modo diverso di intendere l’ospitalità, fondato su equilibrio, rispetto e consapevolezza.
Dalla fotografia degli hotel a 5 stelle, con un focus sugli investimenti concreti in materia di sostenibilità ambientale e sociale, al modello Ecoluxury come società benefit, il leitmotiv del Forum sarà la sostenibilità che si traduce in progetti che coniugano il rispetto dei territori e delle comunità.
Il Forum costituirà anche l’occasione per presentare in anteprima il cantiere del progetto “Iseum”, ultima creatura di Enrico Ducrot, ceo di Viaggi dell’Elefante e Ecoluxury ma anche archeologo, con l’intento di restituire alla città di Roma un prezioso e sconosciuto monumento della propria storia millenaria: l’Arco Camigliano.
Una nuova cultura del viaggio
Giunta alla sua ottava edizione, la manifestazione ideata da Enrico Ducrot si conferma, dunque, il luogo ideale dove il turismo di lusso si fa promotore di una nuova cultura del viaggio: responsabile, innovativa e capace di generare valore condiviso. Un appuntamento che guarda al futuro, dove lusso e sostenibilità diventano alleati per la crescita del settore e la tutela dei territori. La manifestazione è realizzata in partnership con Enit e gode del patrocinio dell’assessorato grandi eventi, sport, turismo e m oda di Roma Capitale, del consiglio regionale del Lazio, della Ccamera di commercio di Roma. Sono partner della manifestazione Omnia hotels, Una Hotels e Le voilà banqueting. La kermesse si avvale anche della sinergia con Roma Eterna Experiences, una chiave di accesso ai tesori della Capitale.
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[post_content] => Le terme italiane cambiano pelle a Fiuggi e la cittadina, il cui ecosistema termale è stato scientificamente certificato, si propone come prima destinazione slow. Non più semplici luoghi di cura, ma autentici laboratori di salute rigenerativa, prevenzione e “longevità sana”, capaci di trainare innovazione e sviluppo economico. È la visione emersa dal convegno “Dalla ricerca del benessere alla scoperta della salute”, che ha riunito all’Ambasciatori Place Hotel di Fiuggi, professionisti del settore, operatori turistici e amministratori.
Promosso dall'Associazione ProFiuggi, che riunisce oltre 60 operatori della filiera turistica locale, l'evento ha segnato l'avvio di un percorso strategico di confronto permanente sul futuro del settore. Il termalismo in Italia rappresenta una delle più antiche forme di medicina naturale, con 317 stabilimenti attivi e una quota del 15,9% del mercato termale europeo (dati Federterme 2024).
«Vogliamo puntare su un appuntamento annuale sul termalismo e un punto di partenza per un percorso di confronto stabile tra gli attori del territorio – spiega Antonio Russo, presidente di ProFiuggi - Nel 2026 il progetto proseguirà con tre cluster tematici dedicati a outdoor, enogastronomia e cultura, per rafforzare la collaborazione tra imprese, territorio e comunità».
Quattro i pilastri emersi: la salute intesa come prevenzione, per una "longevità sana", in cui l'individuo diventa protagonista del proprio star bene; il valore della cura idropinica e l'ecosistema termale certificato di Fiuggi come modello scientifico; il ruolo della natura intesa come biofilia, il bisogno innato di connessione con l’ambiente naturale; una nuova visione del turismo, da soggetto estrattore di valore a soggetto generatore di valore.
A livello istituzionale, Aurelio Crudeli, direttore generale Federterme, ha presentato la piattaforma europea Italcares, co-finanziata dal Ministero del Turismo, che si conferma come la prima infrastruttura digitale che valorizza la salute italiana. Nata dall’esigenza di creare flussi di “turisti della salute”, punta a renderla “un asset strategico del ‘made in Italy’, posizionando l'Italia come destinazione leader europea della longevità attiva”.
La piattaforma, operativa dal 2024, mette a sistema oltre 100 strutture termali e sanitarie d’eccellenza, con circa 300 specialità cliniche e programmi di prevenzione e longevità, connesse al Tourism Digital Hub e al progetto Italian Golden Age, che promuove soggiorni di lungo periodo per senior internazionali nei borghi termali italiani.
Sul fronte del turismo rigenerativo Virgilio Gay, direttore Simtur (Associazione nazionale dei professionisti del turismo rigenerativo), ha lanciato un invito ad agire chiaro: "Fiuggi si può riposizionare in termini di benessere ma è necessaria una coerenza: la comunità si riconosce in questo benessere? Serve una cabina di regia pubblico-privato, per proporre Fiuggi come prima destinazione slow certificata, che vada contro la velocità del Novecento e la voracità del consumismo. Il turismo deve passare da soggetto estrattore di valore a soggetto di creazione di valore».
«Da Fiuggi vogliamo ispirare il termalismo italiano: questi luoghi possono rilanciare l'economia facendo sistema tra terme, strutture ricettive e territorio" conclude Paola Rizzitelli, Wellness Economy Strategist - La volontà di essere sistema e condividere un obiettivo comune: questo per diventare laboratorio, altrimenti si rimane in una condizione di sopravvivenza, senza agire».
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[post_content] => La Nuova Caledonia è una terra dalla bellezza selvaggia e incontaminata, un’isola del Pacifico del Sud – si trova tra le Isole Fiji e l’Australia - con un'incredibile diversità di paesaggi, cultura e natura. Era parte del supercontinente di Gondwana e flora e fauna si sono evolute in condizioni di isolamento quando l’isola maggiore Grande Terre si staccò dal continente 80milioni di anni fa: per questo in Nuova Caledonia si possono ammirare specie animali e vegetali davvero uniche.
L’arcipelago si estende per 18.575km2 ed è abitato da circa 265mila persone; il clima è tropicale con umidità e temperature fino ai 30 gradi da novembre a marzo, seguite da una stagione più secca da giugno ad agosto, quando le temperature scendono a 20°. «Dopo un periodo di tensioni politiche, la situazione è tornata tranquilla e sicura, ideale per viaggiare. - spiega Hélène Bertheau, marketing director di Nouvelle Calédonie Tourisme - È in corso una ripresa positiva del turismo.
I risultati sono già visibili: negli ultimi mesi abbiamo recuperato più del 60% del traffico dall’Europa e stiamo facendo un importante lavoro per rilanciare la destinazione. In passato i turisti erano circa 200mila all’anno». Il workshop French Overseas Destinations di Atout France, che si è tenuto a Parigi, è stato l’occasione per raccontare le tante sfaccettature di una terra che si è riaperta al turismo con entusiasmo e attenzione e vuole raccontare la sua unicità.
«Abbiamo la più grande laguna al mondo, che si estende per 24mila km2 ed è un sito dell’Unesco. - prosegue Bertheau - Nel nord dell’isola maggiore, la Grande Terre, ci si può invece immergere nell’universo dei cowboy, fatto di pianure sconfinate e dove vivere avventura uniche. I più sportivi potranno esplorare la grotta d’Oumagne. Nella zona orientale di Grande Terre si può poi incontrare la tribù Kanak per vivere esperienze autentiche e tradizionali scoprendo la gastronomia locale e trascorrendo una notte in una casa tipica della Nuova Caledonia. Emozionante anche la possibilità di ammirare il famoso cuore di Voh - una radura scavata tra le mangrovie, che è il logo della Nuova Caledonia - o visitare la capitale Nouméa, un centro cosmopolita ricco di atmosfere francesi, un pezzetto di Francia nel mezzo dell’Oceano Pacifico.
Di fronte alla costa orientale si trovano anche le Isole della Lealtà con le loro spiagge bianche e le acque cristalline. È un piccolo paradiso e si è soli sulla spiaggia, perché in Nuova Caledonia ci sono meno di 14 abitanti per km2. Un isolamento che è il vero lusso della destinazione! Riguardo l’accoglienza sono disponibili strutture a 3, 4 e 5*. - conclude Bertheau -.
Il volo per raggiungere la destinazione dura 24 ore. Siamo serviti da Aircalin, la nostra compagnia di bandiera, da Air France con 3 voli a settimana da Parigi Charles-de-Gaulle - con scalo a Singapore o Bangkok - e da Air New Zealand, che opera voli da: Australia, Singapore, Bangkok e da altre destinazioni del Pacifico del Sud. In media i viaggiatori si fermano 21 notti. Il turismo è uno dei principali pilastri dell’economia della Nuova Caledonia: per questo facciamo una grande promozione in Europa, in Francia e nei nostri mercati strategici e ci rivolgiamo anche agli italiani, dicendogli che possono tornare a visitarci, perché oggi il paese è sicuro: vi aspettiamo e la Nuova Caledonia saprà conquistarvi!».
Chiara Ambrosioni
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[post_content] => In Toscana esiste una materia che ha saputo attraversare secoli e linguaggi, trasformandosi da strumento di fede a oggetto d’arte, da mezzo di conoscenza scientifica a simbolo di luce e rinascita. È la cera. E subito diventa protagonista anche di una mostra, a dicembre, alla Galleria degli Uffizi dal titolo “Cera una volta. Sculture dalle collezioni medicee”, dedicata all’arte ceroplastica fiorentina tra Cinquecento e Seicento.
Proprio a Firenze, pochi passi oltre gli Uffizi, c’è un luogo che sembra nato per proseguire quel racconto: La Specola, il più antico museo scientifico d’Europa.
Ma Firenze è anche la città dove la cera diventa il primo passo verso l’eternità del bronzo. Al Museo Nazionale del Bargello, nelle sale dedicate alla scultura barocca, i modelli in cera di Benvenuto Cellini, Alessandro Algardi e Massimiliano Soldani Benzi raccontano la fase segreta della creazione: quando l’artista studia la forma e la luce prima di affidare tutto al fuoco della fusione.
Anche più a sud, la cera diventa linguaggio di scienza. A Siena, nel Museo Anatomico Leonetto Comparini, si scopre una collezione che testimonia la passione per la conoscenza e l’osservazione.
Anche a Pisa, tra le aule storiche dell’Università, la cera continua a essere una chiave di lettura del mondo. Nel Museo di Anatomia Umana Filippo Civinini, i modelli anatomici e i preparati didattici tracciano la genealogia della medicina moderna, mentre nella vicina Certosa di Calci, il Museo di Storia Naturale raccoglie secoli di ricerca sulla vita e sulla materia, dalle cere agli animali imbalsamati, dai minerali alle collezioni zoologiche.
E quando la cera lascia il laboratorio per entrare nella fonderia, la scena si sposta in Versilia. A Pietrasanta, la “Piccola Atene”, la fusione a cera persa è una tradizione viva, ereditata dai maestri del Rinascimento e reinventata dagli scultori contemporanei.
Eppure, la cera è anche natura. È miele, alveare, luce. La Toscana la custodisce nei suoi paesaggi rurali, nei conventi e nelle campagne. A San Rossore, l’Università di Pisa ha creato il centro EMBRACE, dedicato alla biodiversità e alla tutela delle api, creature che trasformano il paesaggio e danno origine a quella stessa cera che un tempo modellava santi e anatomie. A Carrara, città di marmo e di creatività, l’eco-murale “Impollinemesi” unisce arte contemporanea e sensibilità ambientale, celebrando le api come simbolo di equilibrio naturale e rinascita. In Lunigiana il miele è una vera eccellenza: il Miele della Lunigiana DOP racconta un territorio dove le api trasformano erbe e fiori selvatici in un prodotto unico, oggi usato anche in cucina insieme al polline come ingrediente nutriente e profumato
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porti della Spezia e Carrara) ha approvato il bilancio di previsione 2026 e la programmazione triennale.
Il documento contabile conferma la resilienza dell’ AdSP, con una buona tenuta dei traffici ed una ulteriore spinta nella realizzazione di infrastrutture essenziali, grazie anche alla buona capacità di autofinanziamento dell’ente .
Il bilancio, stima in maniera prudenziale entrate correnti superiori ai 34 milioni di euro (oltre 20 milioni riferiti ai diritti portuali e 11 milioni ai canoni derivanti dalle concessioni demaniali) a fronte di spese della stessa natura per circa 21 milioni di euro, con un avanzo corrente di circa 13 milioni di euro.
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Tra gli interventi più significativi spiccano la realizzazione del dragaggio del terzo bacino nel porto della Spezia e del canale di accesso nel porto di Marina di Carrara, la realizzazione del ponte mobile in località Pagliari e gli altri interventi infrastrutturali mirati sia ad incrementare l’efficienza degli scali di competenza, sia ad armonizzare il rapporto tra le attività portuali, ambiente e tessuto cittadino, quali la fascia di rispetto. Oltre a ciò, l’attività dell’ente si concretizzerà nel portare avanti importanti interventi già avviati, in primis l’elettrificazione del porto e il nuovo molo crociere.
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[post_content] => Ci sono destinazioni che continuano a essere un must per la clientela italiana, ma che nel corso degli anni hanno radicalmente cambiato fisionomia. Un esempio eclatante è quello offerto dalla Thailandia, meta che continua a raccogliere consensi sul nostro mercato ma che deve essere interpretata e proposta in modo nuovo. A confermarlo è Loredana Santinelli, product manager Oriente di Idee per Viaggiare, che ha incontrato gli agenti di viaggio milanesi proprio per raccontare gli ultimi sviluppi sulla destinazione.
«La Thailandia è una meta in continua evoluzione - spiega Santinelli -. Alcuni prodotti "classici", come il Triangolo d'Oro, hanno perso parte del loro appeal a vantaggio di nuove esperienze emergenti per entrare in contatto con la cultura locale».
La Thailandia di Idee per Viaggiare rappresenta una delle mete più richieste nel portfolio dell'offerta del t.o., in grado di muovere «circa 2.500-2.600 passeggeri in un anno». Proprio per questo il t.o. la propone con quattro diverse linee di prodotto.
«Idee On Tour raccoglie il meglio dei tour all'insegna delle esperienze. Ad esempio, grazie al nuovo collegamento di Etihad Airways su Chiang Mai possiamo effettuare l'itinerario al Triangolo d'Oro al contrario, partendo da Chiang Mai e rientrando su Bangkok, abbinando anche la visita delle antiche capitali».
La collaborazione con Etihad Airways si rivela particolarmente importante, come sottolinea Sergio Matarazzo, key account della compagnia per il Centro-sud Italia. «La collaborazione con Idee per Viaggiare è per noi di grande rilievo. Vogliamo essere "Not the biggest but the best" e in questo senso la proposta di qualità del t.o. si sposa perfettamente alla nostra filosofia».
Una seconda linea di prodotto è Iter Experientia, che propone soluzioni di viaggio particolari, come la visita della regione di Kanchanaburi, un'area dell'ovest vicino al confine con il Myanmar che è ancora poco nota al turismo. «Presenta parchi nazionali con paesaggi spettacolari e reminescenze storiche come il ponte sul fiume Kwai» aggiunge Santinelli.
Iter Sublime, con una selezione sdi strutturee di lusso e Idee Mix, con viaggi combinati fra Thailandia e Cina o Giappone o Indocina, completano l'offerta.
Un ulteriore punto di forza riguarda poi "In viaggio con Jaime", una selezione di itinerari - 10 le partenze programmate nel 2026 - che verranno realizzati in compagnia del travel ambassador di Idee per Viaggiare e viaggiatore per vocazione. Sarà lui ad accompagnare piccoli gruppi di persone alla scoperta di diverse destinazioni fra le quali la Thailandia, nel tour in partenza il 20 gennaio.
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«Con il 50% di sconto su tutte le crociere, questo è il momento migliore per pianificare le vacanze in famiglia del 2026 - ha dichiarato Harry Sommer, president e ceo Norwegian Cruise Line Holdings -. Gli itinerari di Ncl e le esperienze a bordo permettono ai nostri ospiti di riconnettersi con le persone care, massimizzando il valore e godendo ogni momento al meglio».
Basandosi sulla sua tradizione di libertà e flessibilità, Ncl ripropone uno dei suoi pacchetti più popolari, Free at Sea. Disponibile per tutte le crociere, il pacchetto offre servizi amatidagli ospiti, tra cui il più completo pacchetto bevande a bordo, Wi-Fi, esperienze culinarie e crediti per escursioni a terra.
Per una crociera standard di sette notti, il pacchetto Free at Sea include open bar illimitato con liquori premium, 150 minuti di Internet ad alta velocità, tre pasti gourmet in ristoranti specializzati per il primo e secondo ospite della prenotazione e un credito di 50 dollari per ciascuna escursione a terra per il primo ospite della prenotazione. Il pacchetto migliorato Free at Sea è studiato per offrire più valore a un numero maggiore di ospiti, con minuti Wi-Fi aggiuntivi, ulteriori risparmi sul pacchetto bevande illimitato e crediti aggiuntivi per i pasti.
L'offerta ai Caraibi
Nel 2026, Ncl offrirà un ampio programma di 18 navi che navigheranno tra i Caraibi e le Bahamas, inclusa Norwegian Luna. Con il suo debutto in primavera 2026, la prossima nave in arrivo di Ncl presenterà molte delle celebri attrazioni della sorella Norwegian Aqua, tra cui lo Aqua Slidecoaster. Con itinerari che vanno da fughe di tre giorni fino a crociere di 10 giorni, gli ospiti avranno la flessibilità di creare la loro vacanza da sogno in crociera.
Gli ospiti potranno partire per i Caraibi da nove porti di imbarco: Miami, Port Canaveral, Jacksonville e Tampa in Florida; Galveston in Texas; New Orleans; New York City; Punta Cana nella Repubblica Dominicana e San Juan. Queste crociere includono scali in alcune delle isole più belle della regione, come St. Thomas nelle isole Vergini Americane; Tortola nelle isole Vergini Britanniche; Willemstad a Curacao; Oranjestad ad Aruba; George Town a Grand Cayman e molte altre nell’area dei Caraibi orientali. Tra le destinazioni principali dei Caraibi occidentali figurano Cozumel e Costa Maya in Messico; Roatán in Honduras e Harvest Caye, la destinazione resort di Ncl in Belize.
Molte crociere nei Caraibi e nelle Bahamas includono una visita all’isola privata esclusiva del brand, Great Stirrup Cay. L’isola è in fase di rinnovamento per offrire agli ospiti esperienze ancora più entusiasmanti. Entro la fine dell’anno aprirà una nuova area piscine di oltre 5.600 metri quadri, completa di bar in acqua e una zona giochi dedicata ai bambini, oltre al nuovo Vibe Shore Club, un’area per adulti caratterizzata da un’elegante atmosfera, lettini e ombrelloni. A partire dall’estate 2026, gli ospiti saranno inoltre tra i primi a vivere il debutto del Great Tides Waterpark, con 19 scivoli, salti dalle scogliere e un fiume dinamico per un divertimento senza fine.
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