7 October 2024

Cina: nel 2020 i ricavi del turismo domestico sono calati del 61%

[ 0 ]

Bilancio pesante anche per il turismo domestico della Cina che nel 2020 è stato ovviamente penalizzato dalla pandemia: secondo le statistiche divulgate dal Ministero cinese della Cultura e del Turismo l’anno scorso sono stati effettuati 2,88 miliardi di viaggi turistici a livello nazionale, segnando un crollo del 52,1% su base annua, proprio a causa del Covid-19. Come spiega Ansa, il trend fra inizio e fine anno è comunque ben diverso e indica una graduale ripresa del settore grazie al progressivo attenuarsi della situazione epidemica.

Il numero di viaggi turistici nazionali è passato infatti dai 295 milioni dei primi tre mesi del 2020 ai 946 milioni del quarto trimestre.
La Cina ha registrato l’anno scorso 2.230 miliardi di yuan (circa 345 miliardi di dollari) di introiti dal turismo interno, in calo del 61% su base annua.
Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 476032 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => I primi 29 hotel italiani per fatturato nel 2023 hanno generato da soli 1 miliardo di euro di ricavi. E' una delle cifre più significative contenute nella preview dell'ormai tradizionale Luxury Hospitality Report, giunto quest'anno alla sua quinta edizione. Lo studio rappresenta una sorta di censimento delle proprietà di lusso in Italia, che attualmente sono 710 per 47.335 camere complessive, con un ricavo medio totale per camera disponibile pari a 611 euro (trevpar) e marginalità operative al 24,4% (ebitda margin). Il fatturato medio per stanza nel 2023 ammontava invece a 144 mila euro all'anno, pari al 15% in più rispetto al 2022. "Si tratta di un comparto in salute, che vede richiesta e prodotto crescere in maniera sostenuta ma equilibrata ormai da dieci anni", ha spiegato in occasione della Luxury Hospitality Conference organizzata a Milano da Teamwork Giorgio Ribaudo, managing director di Thrends, la società a monte della ricerca. Tra 2013 e 2023 il tasso di incremento composto annuo della domanda è stato infatti del 3,37%, mentre per l'offerta tale valore è stato del 3,74% (cagr). "Percentuali di tutto rispetto, dato che in tale periodo sono inclusi anche gli anni del Covid. Il ritmo di sviluppo equivale infatti a poco meno di una trentina di nuovi alberghi di lusso all'anno. Il che vuol dire oltre due aperture al mese. Non si ferma neppure la spinta del mercato, con la domanda domestica e internazionale salita di un ulteriore 14% tra 2023 e 2022". A fronte di ciò non stupisce scoprire che il contributo degli hotel di lusso al fatturato alberghiero nazionale sia particolarmente consistente: in pratica, le camere del segmento più elevato del mercato sono il 4,8% del totale, ma generano il 26% del revenue dell'ospitalità tricolore presa nel suo complesso, che l'anno scorso ammontava a circa 25,3 miliardi di euro. In tale contesto, la domanda internazionale contribuisce per il 75% delle vendite totali, con i mercati Usa (28%), tedesco (14%) e Uk (9%) a fare la parte del leone. Da segnalare negli ultimi quattro anni anche la crescita della domanda proveniente da Brasile, Canada e Australia, mentre quella dalla Cina e dal Giappone continua a rimanere ben al di sotto dei livelli pre-Covid.   [post_title] => Ospitalità del lusso: Thrends, tutti i numeri di un comparto in salute [post_date] => 2024-10-07T12:32:01+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1728304321000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 476043 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Ha chiuso l’anno finanziario 2023/2024 con ricavi operativi pari a 24 milioni di euro Trinity ViaggiStudio, che mette a segno una crescita del 5,5% rispetto all’esercizio precedente: «I risultati positivi raggiunti premiano le scelte intraprese dalla nostra azienda, che puntano a elevare lo standard qualitativo di servizio e prodotto offerto - spiega Claudia Randazzo, ceo & founder del to -. In linea con questa strategia il gruppo Trinity si è allargato acquisendo la St. Andrews college language schools, società scozzese specializzata in campi estivi e programmi culturali, che gestisce di 18 centri nel Regno Unito. Attraverso questa importante operazione prevediamo di raggiungere un consolidamento di vendite di oltre 45 milioni di euro nell’esercizio 24/25, diventando così uno dei principali attori nel nostro segmento di mercato”. Trinity ViaggiStudio lancia inoltre il catalogo Estate 2025, con 58 destinazioni in tutto il mondo: «Anche se offriamo molte lingue, le famiglie preferiscono investire sull’inglese, che è quella più richiesta dal mondo del lavoro. I nostri percorsi consentono di acquisire delle importanti qualifiche e sono riconosciuti dai maggiori enti preposti, per l’inglese principalmente dal British Council. Abbiamo una grande fidelizzazione, con un 60%/70% di repeater. Ci rivolgiamo alle famiglia italiane che cercano la qualità anche nell’accompagnatore, che in Trinity ViaggiStudio è una figura estremamente professionale: il valore aggiunto del nostro business-model. Nei college abbiamo dei supervisor-senior, aiutati nella quotidianità dai supervisor-junior e nei centri principali mandiamo anche un medico italiano. Trinity pensa all’inclusività: da dieci anni offriamo delle vacanze-studio per ragazzi dislessici, insieme con l’Associazione italiana dislessia. Supportati dall’Associazione dei ragazzi diabetici italiani portiamo con noi anche chi ha bisogno di questo monitoraggio, con i nostri viaggiatori sempre seguiti da un medico. Un’ulteriore attenzione è l’introduzione del programma Gluten friendly su alcuni specifici college e destinazioni». Trinity ViaggiStudio è un tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi e soggiorni studio per la conoscenza delle lingue straniere, con sede a Milano, Roma e rappresentanza nel Regno Unito e Stati Uniti. Opera in oltre 13 Paesi nel mondo e in Italia, organizzando percorsi studio suddivisi per differenti fasce di età: a partire dai sette anni, ma con un focus tra i 12 e i 17 e con programmi individuali per i ragazzi più grandi. «Siamo una nicchia di mercato all’interno del grande mondo delle vacanze. Nasciamo nel 1998 come specialisti sull’Irlanda. Ci chiamiamo Trinity per citare il noto college di Dublino, icona dell’Irlanda, e il Trinity College London Spoken Examination: un esame sulle competenze linguistiche. Nel corso degli anni ci siamo specializzati su altre destinazioni e oggi portiamo i nostri studenti nel mondo intero. I viaggi studio all’estero sono diventati una parte importante del nostro turismo, sia trade sia consumer: tante famiglie italiane investono sul futuro dei figli, sia durante le vacanze estive, sia durante l’anno scolastico. Riteniamo sia un tema di grande interesse dal punto di vista b2b e b2c. Il nostro obiettivo è quello che si parli sempre di più di questo settore come segmento del turismo». Il core business di Trinity ViaggiStudio sono le vacanze-studio classiche: due settimane in college e campus universitari. Ma dopo il Covid è diventato molto importante il programma High school, la scelta di frequentare per tre, sei o 12 mesi l’anno accademico all’estero. Tra le destinazioni preferite dagli studenti è in testa l’Inghilterra (52,3%), seguita da Scozia (15,9%), Irlanda (15,4%) e Stati Uniti al 9,6%. Malta e Canada si attestano rispettivamente al 2,2% e il 2%, mentre l’Italia, sede dei Summer camp, copre l’1,2% delle pratiche fatturate. «Abbiamo destinazioni in tutto il mondo, dal 2023 anche il Giappone - conclude Claudia Randazzo -. Per noi è importante l’emisfero sud del mondo, con Sudafrica, Nuova Zelanda, Australia e Argentina, dove è possibile organizzare il trimestre durante l’estate. Nel periodo post-pandemia abbiamo proposto con successo gli Emirati Arabi e quest’anno avremo anche Mauritius».   [post_title] => Si espande l'offerta Trinity ViaggiStudio che punta a quota 45 mln di ricavi operativi [post_date] => 2024-10-07T12:26:08+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1728303968000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 475956 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Un anno particolare, ricco di sfide ma anche di soddisfazioni per Arcadia Tour Operator & Dmc. “Grazie alle numerose partnership strette con clienti internazionali tra cui tour operator, network, Ota e bedbanks, durante l’estate abbiamo registrato una crescita dei volumi del 50%. Ma avremmo anche potuto raddoppiare i ricavi, se non fosse stato per il fallimento a fine maggio di Fti, storicamente il nostro cliente principale”, racconta Matteo Mambelli, portavoce dell’operatore con base a Cesenatico. Anche per Arcadia il mercato ha inoltre mostrato una certa polarizzazione delle tempistiche di prenotazione: “Durante i primi mesi dell’anno viaggiavamo a un ritmo di 200-250 conversioni al giorno. A maggio e giugno siamo scesi a 150, mentre da luglio il trend ha ripreso decisamente a salire e ora registriamo già una domanda consistente anche per il 2025”. Arcadia al momento lavora su quattro destinazioni. Oltre all’Italia, con 3 mila strutture alberghiere contrattualizzate, c’è la Croazia con 250, la Slovenia con 50 e Cuba con 300. “Serviamo il comparto turistico mondiale. In Europa i nostri principali bacini di domanda sono i paesi di lingua tedesca, la cosiddetta area Dach, nonché la Repubblica Ceca, l’Ungheria, la Polonia, la Spagna e l’Inghilterra. Ma è estremamente importante anche il mercato asiatico, che sviluppa con noi flussi di incoming veramente consistenti, così come avviene per Usa e gli Emirati Arabi”. Nonostante i numeri positivi, in Arcadia non manca però la consapevolezza delle criticità che l’incoming Italia deve affrontare: “Oggi nel mondo esistono moltissime nuove destinazioni turistiche che fino a 20-30 anni fa erano praticamente inesistenti, ma che hanno saputo rinnovarsi e valorizzare l’offerta, aumentando notevolmente la concorrenza e attirando tra l’altro parte della nostra domanda domestica. Non solo: gli stessi alberghi oggi fanno sempre più fatica a far fronte ai costi, così come a reperire personale qualificato. L’offerta è in sofferenza. D’altra parte, però, possiamo contare su un prodotto unico, che varia dal mare alla montagna, passando per le più ricercate città d’arte, per una proposta termale che andrebbe ulteriormente valorizzata e soprattutto per le esperienze e le attrazioni turistiche del territorio: food and wine, sport, musei, arte in generale». Non manca insomma la fiducia per un futuro che Arcadia affronta aumentando ogni anno di circa il 20% il proprio prodotto alberghiero: “A ciò si aggiungono le esperienze e le activities, che sono ormai un nostro tassello importantissimo: dai parchi divertimento nazionali come Mirabilandia a Ravenna, Magicland a Roma, Fiabilandia a Rimini e Poseidon a Ischia, alle grandi realtà espositive, fino ad arrivare a tutto il prodotto legato alla Motorvalley (Ferrari, Lamborghini, Ducati…), delle cui fabbriche e musei siamo esclusivisti e che distribuiamo in tutto il mondo, comprese realtà quali Booking, Expedia o TripAdvisor”. Per il 2025 l’operatore romagnolo prevede quindi un’ulteriore crescita: “Il tutto grazie soprattutto allo scouting di nuovi importanti clienti internazionali – conclude Mambelli -. Siamo inoltre impegnati a cercare di aumentare le operazioni charter, che ci vedono già protagonisti su diverse regioni italiane”. [post_title] => Estate a +50% per Arcadia To & Dmc. Volumi trainati dall'area Dach [post_date] => 2024-10-04T12:11:13+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1728043873000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 475941 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Nuova collezione di itinerari individuali per il brand Turisanda1924. Si chiama Travelling e mira a venire incontro a chi cerca un’alternativa ai tour di gruppo e vuole viaggiare in autonomia, senza rinunciare alla distintività e alle proposte autentiche. Nati dall’idea di rendere individuale l’esperienza dei Voyager, altra linea del brand, i programmi Travelling sono studiati in ogni minimo dettaglio: dalla definizione dell’itinerario alla prenotazione di trasferimenti, dai pernottamenti alle esperienze più esclusive. I viaggiatori potranno partire in totale indipendenza, in compagnia di chi desiderano, seguendo i propri ritmi e interessi, vivendo la destinazione in totale libertà. Le partenze sono pensate per piccoli gruppi che, pur alloggiando nelle stesse strutture, potranno godere della massima autonomia e, in aggiunta a un programma di esperienze uniche già incluse nel pacchetto, avranno a disposizione tanto tempo libero da gestire a proprio piacimento. Presente pure un assistente dedicato, che accoglierà gli ospiti sin dal primo giorno, in hotel o in aeroporto, illustrando a ognuno le tappe del proprio viaggio e fornendo supporto in ogni momento della vacanza. Le prime partenze Travelling prenderanno il via il prossimo dicembre, concentrandosi però maggiormente tra la tarda primavera e l’estate. Le mete protagoniste saranno gli Stati Uniti, con New York e la West Coast, il Messico, il Perù, l’Egitto, il Sudafrica, la Namibia, la Thailandia, il Giappone, l’Indonesia e Singapore. Dieci destinazioni e 21 itinerari concepiti per vivere un viaggio intimo ed esclusivo con esperienze autentiche attraverso la scoperta di nuove culture e l’incontro con le popolazioni locali, per conoscerne usi e costumi, accompagnati da servizi distintivi. Dalla visita in Sudafrica con Christo Brand, ex guardia carceraria e amico di Nelson Mandela, all’incontro e interazione con una giovane maiko (apprendista geisha) a Kyoto, fino all’aperitivo al tramonto all’interno di una capsula del Singapore Flyer... Le novità Turisanda1924 per la nuova stagione però non finiscono qui e si arricchiscono di mete inedite, tra cui la Corea del Sud firmata Voyager, per un viaggio della durata di nove giorni e sette notti, con partenze previste da maggio a ottobre 2025, per un minimo garantito di due partecipanti e un massimo di 16. Altra destinazione che va ad aggiungersi al catalogo Turisanda1924 è l’isola di Rodrigues, al largo delle coste di Mauritius. Il prossimo anno vedrà anche il ritorno della Cina, con tre itinerari Voyager e partenze programmate da aprile a ottobre 2025. Infine, dopo il successo del grande basket Nba dello scorso anno, l’offerta di Made by Turisanda dedicata agli eventi sportivi si arricchisce, includendo anche tennis, Formula 1 e MotoGp. [post_title] => Turisanda lancia la linea Travelling: itinerari tailor made per piccoli gruppi [post_date] => 2024-10-04T11:00:48+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1728039648000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 475923 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Klm avvia un severo piano di ristrutturazione che prevede il taglio dei costi e il rinvio degli investimenti. L'obiettivo dichiarato è quello di migliorare il risultato operativo di 450 milioni di euro nel breve termine, aumentando il margine di profitto a oltre l'8% entro il 2028, rispetto al 5,4% del 2023. "Come molte altre compagnie aeree, Klm soffre di costi elevati e di carenze di personale e di attrezzature”, ha dichiarato in un comunicato l'amministratore delegato Marjan Rintel. E ancora: "I nostri aerei sono pieni, ma la nostra capacità non è ancora tornata ai livelli pre-Covid. Dobbiamo fare scelte chiare e decisive ora". Il nuovo operativo di voli dovrebbe garantire un “migliore equilibrio” tra i voli europei e quelli intercontinentali, nel tentativo di ottimizzare l'utilizzo della capacità della compagnia e di ottenere più ore di volo dal personale di volo esistente. Il vettore ha spiegato che “riconsidererà e posticiperà” gli investimenti, come quelli previsti per una nuova sede e nuovi edifici per l'ingegneria e la manutenzione, mentre cercherà di mantenere gli investimenti miliardari previsti per il rinnovo della flotta. Cercherà inoltre di aumentare le entrate di almeno 100 milioni di euro all'anno introducendo nuovi prodotti a bordo, come un'offerta di catering ampliata. Le attività che non contribuiscono direttamente alle operazioni di volo potrebbero essere esternalizzate, dismesse o interrotte. La compagnia aerea olandese ha iniziato l'anno con una perdita di 31 milioni di euro, a fronte di un utile di 129 milioni di euro nel primo semestre del 2023, nonostante un aumento dei ricavi lordi di 400 milioni di euro a 6 miliardi di euro. Il Gruppo KLM, comprese le sue filiali, ha visto i  profitti mancare gli obiettivi, con 260 milioni di euro di utili a fronte di 3,2 miliardi di euro di ricavi.  L'utile del Gruppo Klm per il 2023 è sceso a 650 milioni di euro, rispetto ai 706 milioni di euro dell'anno precedente. Questo nonostante un forte aumento delle entrate, da 10,7 miliardi di euro nel 2022 a 12,1 miliardi di euro nel 2023. [post_title] => Klm taglia i costi e posticipa gli investimenti: parte il piano di ristrutturazione [post_date] => 2024-10-04T09:21:37+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1728033697000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 475865 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Aeroitalia conferma la volontà di crescere in Sicilia con il posizionamento di due aeromobili all'aeroporto di Comiso, a supporto dell'ampliamento del network che presenta quattro nuove rotte per Firenze, Cuneo, Parma e Perugia, in aggiunta a quelle già attiveverso Milano Bergamo, Roma Fiumicino e Bologna. «L'ampliamento delle operazioni a Comiso è un passo importante per la crescita di Aeroitalia - commenta l'amministratore delegato del vettore, Gaetano Intrieri -. Con due aeromobili fissi in aeroporto, rafforziamo la nostra rete, mantenendo la puntualità al centro del nostro servizio». «Aeroitalia ha investito enormemente non solo su Comiso, ma anche nel resto della Sicilia, contribuendo in modo sostanziale alla crescita economica e turistica del nostro territorio - dichiara Nico Torrisi, ad di Sac -. Questo è un esempio lampante di come la sinergia tra le compagnie aeree, gli stakeholder e le autorità locali possa generare opportunità concrete per tutti. È necessario però garantire una continuità territoriale efficace e quindi che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, insieme all'Unione europea, sblocchi le questioni legate ai collegamenti aerei. Per la crescita di tutto il territorio poi è importante la tematica dell'intermodalità, un aspetto cruciale per il futuro del trasporto nella nostra regione. Come gestore aeroportuale, Sac è impegnata a investire con dedizione: il Governo Schifani ha già stanziato 20 milioni di euro per il cargo e 30 milioni per le infrastrutture. Tuttavia, è essenziale che tutti gli attori coinvolti nel settore dei trasporti si uniscano in uno sforzo collettivo per migliorare le infrastrutture e i servizi».   [post_title] => Aeroitalia a tutta Sicilia: due aeromobili basati a Comiso e quattro nuove rotte [post_date] => 2024-10-03T10:32:09+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1727951529000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 475864 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Si è concluso lo scorso fine settimana con grande successo il primo congresso dell'Associazione Italiana dei Destination Manager (Assidema), tenutosi presso l’hub culturale Memoria Futura, sede della Dmo Sistema Monferrato, proprio in occasione della Giornata mondiale del turismo del 27 settembre. L'evento ha visto la partecipazione di oltre 50 destination manager provenienti da 15 regioni italiane, confermando l'importanza crescente di questa figura professionale nel panorama turistico nazionale.  Durante la prima giornata, che ha sviluppato il tema del congresso “Economia della relazioni”, i destination manager presenti hanno avuto l’opportunità di presentarsi e confrontarsi sulle loro esperienze, arricchendo il dibattito con idee e prospettive differenti. Uno dei momenti centrali è stato la presentazione dei risultati preliminari di una ricerca condotta dal Comitato Scientifico di Assidema, guidato dalla Prof.ssa Luna Leoni, che ha coinvolto un terzo dei destination manager italiani. I dati emersi hanno evidenziato come le competenze tecniche siano considerate fondamentali per il successo del ruolo, con particolare riferimento alla gestione delle relazioni tra stakeholder pubblici e privati. Nonostante non vi siano differenze significative nelle competenze richieste in base alla destinazione, la conoscenza diretta del territorio è stata identificata come un elemento cruciale per personalizzare le strategie di promozione e gestione turistica. La giornata si è conclusa con un coinvolgente talk show sul ruolo del destination manager, a cui hanno partecipato Claudio Dell’Accio, presidente di Assidema, la vice presidente Flavia Coccia, insieme ai destination manager Giancarlo Dell’Orco e Andrea Cerrato. Durante il dibattito, si è sottolineato come il ruolo del destination manager non sia definito dal luogo o dall’ente in cui opera, ma dalle competenze che è in grado di mettere in campo. A chiudere l’incontro è stato l'intervento dal pubblico di Josep Ejarque, uno dei più noti destination manager europei, che ha stimolato l’associazione a definire con maggiore precisione i confini e le competenze necessarie per potersi identificare come destination manager. Il giorno successivo si è tenuta l’assemblea conclusiva del congresso, durante la quale è stato firmato il manifesto dei Destination Manager "Vision 2030", documento che traccia le linee guida per il futuro della professione in Italia. Il manifesto pone l'accento sulle competenze chiave che deve avere il Destination Manager e i compiti fondamentali che deve portare a compimento Queste le sette competenze chiave del Destination Manager: Destination Planning: pianificazione strategica delle destinazioni turistiche. Destination Management: gestione coordinata degli elementi che compongono una destinazione. Destination Marketing: creazione di strategie di marketing per attrarre visitatori. Destination ICT: utilizzo di dati e tecnologie per prendere decisioni informate e gestire la destinazione. Destination Fund Raising: capacità di raccogliere risorse pubbliche e private per lo sviluppo della destinazione. Destination Sustainability: Intervenire sul territorio con raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ( ambientale /economica/ sociale ) Revenue Management: ottimizzazione dei ricavi attraverso lo studio dei comportamenti di mercato e tendenze di acquisto. Sull’ultimo punto, sempre molto dibattuto quando si tratta degli obiettivi di una DMO è intervenuto Franco Grasso, decano dei revenue manager italiani: «Ritengo che la cultura del revenue management sia necessaria affinché le strutture di un territorio possano esprimere il massimo delle loro potenzialità. Inoltre poiché il revenue funziona di più nel momento in cui sono molti a farlo penso che un approccio di questo tipo possa davvero spingere lo sviluppo di una destinazione turistica. Io finché posso darà il mio contributo e farò il tifo per Assidema». Mentre i 6 compiti fondamentali del DM sono stati definiti come Analisi del sistema turistico: capacità di analizzare dati e tendenze del settore turistico. Co-design con la comunità locale: coinvolgimento della popolazione locale nella pianificazione strategica. Gestione delle relazioni pubblico-privato: facilitazione della collaborazione tra stakeholder pubblici e privati. Sviluppo dell’offerta turistica: creazione e miglioramento di prodotti turistici in base alle esigenze del mercato. Pianificazione delle strategie di marketing: definizione di strategie comunicative efficaci. Attivare concrete politiche di sostenibilità: promuovere azioni misurabili che portino un impatto positivo sul territorio Commercializzazione: selezione dei canali di distribuzione adeguati per promuovere l'offerta turistica Al termine dell’assemblea il presidente Claudio Dell’Accio ha commentato: «Siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto durante la nostra prima assemblea con oltre 50 professionisti che si sono riuniti per confrontarsi e tracciare insieme il futuro del destination management in Italia. Questo evento ha confermato la rilevanza e la necessità di riconoscere formalmente questa professione, che richiede competenze specifiche e strategiche per valorizzare le nostre destinazioni. Tuttavia, è preoccupante vedere come, nel nostro Paese, chiunque possa autodefinirsi destination manager, anche chi si occupa semplicemente di organizzare piccoli eventi privati. Essere un destination manager non significa pianificare feste, ma sviluppare e gestire strategie complesse che influenzano la competitività di un territorio. È ora che il nostro settore faccia chiarezza e tuteli la vera professionalità di chi opera per il bene delle destinazioni, definendo criteri chiari su chi può legittimamente usare questo titolo» Per Assidema il prossimo appuntamento è al Ttg Travel Experience di Rimini dove sarà protagonista del convegno: “Veritas behind the scene. Metriche e trend per il destination management efficace. Il parere di Assidema”, giovedì 10 ottobre alle 12:10 presso la Global Village Arena (Pad. A2). [post_title] => Assidema: primo congresso dell'associazione dei destination manager [post_date] => 2024-10-03T10:21:51+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1727950911000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 475825 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Guarda al 2026 Carsten Spohr: solo per allora, secondo le previsioni del ceo del gruppo tedesco, Lufthansa Airlines «tornerà in carreggiata», mentre oggi affronta un complesso processo di ristrutturazione. Il marchio principale del gruppo Lufthansa ha registrato una perdita operativa di 427 milioni di euro (473 milioni di dollari) nei primi sei mesi dell'anno, cui ha fatto seguito il varo di un programma di turnaround che prevede il blocco delle assunzioni nell'amministrazione e diverse altre misure che mirano a migliorare ricavi e produttività. Spohr ha dichiarato che l'estate è stata «commercialmente positiva» grazie ad una domanda che è rimasta «estremamente forte», portando a un load factor dell'88% in tutto il network, un livello che la compagnia aerea non aveva mai raggiunto prima. Tuttavia, i problemi strutturali di Lufthansa Airlines e le continue interruzioni operative hanno portato a elevati ritardi, rendendo difficile la svolta finanziaria del vettore. Lufthansa comunicherà i risultati del terzo trimestre il 30 ottobre. Su tutto, resta cruciale il problema dei ritardi nelle consegne dei nuovi aeromobilio: secondo Spohr, Lufthansa è attualmente in attesa della consegna di 43 velivoli Boeing che avrebbero già dovuto essere in flotta. Tra questi ci sono 15 B787-9 parcheggiati presso lo stabilimento Boeing di Charleston, in South Carolina, tutti in attesa della certificazione dei sedili di prima classe. Questa situazione ha costretto la compagnia a continuare a operare con 21 aeromobili che avrebbero già dovuto essere ritirati, tra cui soprattutto Airbus A340-300, -600 e 747-400. Altri aerei ancora da consegnare sono i tanto attesi B777-9 di Lufthansa, che sostituiranno gli A340 e i 747-400. Boeing ha promesso di consegnare il primo 777-9 entro la fine del 2025. Ma Spohr teme che l'aeromobile potrà entrare in servizio solo nell'inverno del 2026.  In vista dell'espansione internazionale, la compagnia ha recentemente acquistato una partecipazione del 41% in ITA Airways, di cui prevede di assumere la piena proprietà nel tempo. Il Gruppo Lufthansa sta ora valutando la possibilità di acquistare TAP Air Portugal o, in alternativa, il vettore leisure spagnolo Air Europa. Anche l'investimento in AirBaltic, che è un importante fornitore di wet-lease durante il picco estivo, è una nuova opzione sul tavolo.   [post_title] => Spohr: «Lufthansa tornerà in carreggiata solo nel 2026» [post_date] => 2024-10-03T09:47:25+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1727948845000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 475777 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Tour a date fisse con voli intercontinentali e domestici, hotel, trasferimenti e guida in lingua italiana inclusi nella quota persona.  Tour2000AmericaLatina presenta le partenze garantite per Natale e Capodanno. “Da sempre le vacanze natalizie rappresentano uno dei momenti ideali per prenotare un tour di lungo raggio verso l’estate in America Latina – spiega il general manager del to, Marino Pagni -. Per questo motivo la nostra proposta di partenze garantite è ogni anno sempre più ampia e riscuote sempre più successo presso le agenzie di viaggio che con pochi clic sull’area riservata del nostro sito possono confermare subito la prenotazione”. Il 23 dicembre parte in particolare il tour Argentina tutto l’anno, che visita Buenos Aires, la ricca fauna della penisola Valdés, Ushuaia ed El Calafate, nonché il tour Esplorando il Brasile che va da Rio de Janeiro alle impressionanti cascate di Iguacù e Salvador de Bahia. Ci sono poi Natale e Capodanno ai Caraibi con il tour Spirito di Cuba e mare a Cayo Ensenachos, per abbinare la scoperta dell’isola al relax sulle spiagge. Il 26 dicembre parte il tour Esplorando la Costa Rica: un viaggio per scoprire la natura dal parco Tortuguero al vulcano Arenal, dalla foresta tropicale del parco Manuel Antonio con pernottamenti in lodge esclusivi e relax sulle spiagge di Playa Tamarindo. Per trascorrere il capodanno sull’isola di Pasqua, perfetto il tour Esplorando il Cile e l’isola di Pasqua, che va passa anche dal deserto del Nord e dai ghiacci della Patagonia. Essenze colombiane, Colori del Perù ed Esplorando il Messico partono infine il 28 dicembre, mentre per Perù Express e Spirito di Cuba e mare a Varadero si decolla il 30 dicembre. [post_title] => Tour2000AmericaLatina: partenze garantite per Natale e Capodanno [post_date] => 2024-10-02T10:18:46+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1727864326000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "cina nel 2020 i ricavi del turismo domestico sono calati del 61" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":50,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":1138,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"476032","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"I primi 29 hotel italiani per fatturato nel 2023 hanno generato da soli 1 miliardo di euro di ricavi. E' una delle cifre più significative contenute nella preview dell'ormai tradizionale Luxury Hospitality Report, giunto quest'anno alla sua quinta edizione. Lo studio rappresenta una sorta di censimento delle proprietà di lusso in Italia, che attualmente sono 710 per 47.335 camere complessive, con un ricavo medio totale per camera disponibile pari a 611 euro (trevpar) e marginalità operative al 24,4% (ebitda margin). Il fatturato medio per stanza nel 2023 ammontava invece a 144 mila euro all'anno, pari al 15% in più rispetto al 2022.\r\n\r\n\"Si tratta di un comparto in salute, che vede richiesta e prodotto crescere in maniera sostenuta ma equilibrata ormai da dieci anni\", ha spiegato in occasione della Luxury Hospitality Conference organizzata a Milano da Teamwork Giorgio Ribaudo, managing director di Thrends, la società a monte della ricerca. Tra 2013 e 2023 il tasso di incremento composto annuo della domanda è stato infatti del 3,37%, mentre per l'offerta tale valore è stato del 3,74% (cagr). \"Percentuali di tutto rispetto, dato che in tale periodo sono inclusi anche gli anni del Covid. Il ritmo di sviluppo equivale infatti a poco meno di una trentina di nuovi alberghi di lusso all'anno. Il che vuol dire oltre due aperture al mese. Non si ferma neppure la spinta del mercato, con la domanda domestica e internazionale salita di un ulteriore 14% tra 2023 e 2022\".\r\n\r\nA fronte di ciò non stupisce scoprire che il contributo degli hotel di lusso al fatturato alberghiero nazionale sia particolarmente consistente: in pratica, le camere del segmento più elevato del mercato sono il 4,8% del totale, ma generano il 26% del revenue dell'ospitalità tricolore presa nel suo complesso, che l'anno scorso ammontava a circa 25,3 miliardi di euro.\r\n\r\nIn tale contesto, la domanda internazionale contribuisce per il 75% delle vendite totali, con i mercati Usa (28%), tedesco (14%) e Uk (9%) a fare la parte del leone. Da segnalare negli ultimi quattro anni anche la crescita della domanda proveniente da Brasile, Canada e Australia, mentre quella dalla Cina e dal Giappone continua a rimanere ben al di sotto dei livelli pre-Covid.\r\n\r\n ","post_title":"Ospitalità del lusso: Thrends, tutti i numeri di un comparto in salute","post_date":"2024-10-07T12:32:01+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1728304321000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"476043","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\r\n\r\nHa chiuso l’anno finanziario 2023/2024 con ricavi operativi pari a 24 milioni di euro Trinity ViaggiStudio, che mette a segno una crescita del 5,5% rispetto all’esercizio precedente: «I risultati positivi raggiunti premiano le scelte intraprese dalla nostra azienda, che puntano a elevare lo standard qualitativo di servizio e prodotto offerto - spiega Claudia Randazzo, ceo & founder del to -. In linea con questa strategia il gruppo Trinity si è allargato acquisendo la St. Andrews college language schools, società scozzese specializzata in campi estivi e programmi culturali, che gestisce di 18 centri nel Regno Unito. Attraverso questa importante operazione prevediamo di raggiungere un consolidamento di vendite di oltre 45 milioni di euro nell’esercizio 24/25, diventando così uno dei principali attori nel nostro segmento di mercato”.\r\n\r\nTrinity ViaggiStudio lancia inoltre il catalogo Estate 2025, con 58 destinazioni in tutto il mondo: «Anche se offriamo molte lingue, le famiglie preferiscono investire sull’inglese, che è quella più richiesta dal mondo del lavoro. I nostri percorsi consentono di acquisire delle importanti qualifiche e sono riconosciuti dai maggiori enti preposti, per l’inglese principalmente dal British Council. Abbiamo una grande fidelizzazione, con un 60%/70% di repeater. Ci rivolgiamo alle famiglia italiane che cercano la qualità anche nell’accompagnatore, che in Trinity ViaggiStudio è una figura estremamente professionale: il valore aggiunto del nostro business-model. Nei college abbiamo dei supervisor-senior, aiutati nella quotidianità dai supervisor-junior e nei centri principali mandiamo anche un medico italiano. Trinity pensa all’inclusività: da dieci anni offriamo delle vacanze-studio per ragazzi dislessici, insieme con l’Associazione italiana dislessia. Supportati dall’Associazione dei ragazzi diabetici italiani portiamo con noi anche chi ha bisogno di questo monitoraggio, con i nostri viaggiatori sempre seguiti da un medico. Un’ulteriore attenzione è l’introduzione del programma Gluten friendly su alcuni specifici college e destinazioni».\r\n\r\nTrinity ViaggiStudio è un tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi e soggiorni studio per la conoscenza delle lingue straniere, con sede a Milano, Roma e rappresentanza nel Regno Unito e Stati Uniti. Opera in oltre 13 Paesi nel mondo e in Italia, organizzando percorsi studio suddivisi per differenti fasce di età: a partire dai sette anni, ma con un focus tra i 12 e i 17 e con programmi individuali per i ragazzi più grandi.\r\n\r\n«Siamo una nicchia di mercato all’interno del grande mondo delle vacanze. Nasciamo nel 1998 come specialisti sull’Irlanda. Ci chiamiamo Trinity per citare il noto college di Dublino, icona dell’Irlanda, e il Trinity College London Spoken Examination: un esame sulle competenze linguistiche. Nel corso degli anni ci siamo specializzati su altre destinazioni e oggi portiamo i nostri studenti nel mondo intero. I viaggi studio all’estero sono diventati una parte importante del nostro turismo, sia trade sia consumer: tante famiglie italiane investono sul futuro dei figli, sia durante le vacanze estive, sia durante l’anno scolastico. Riteniamo sia un tema di grande interesse dal punto di vista b2b e b2c. Il nostro obiettivo è quello che si parli sempre di più di questo settore come segmento del turismo».\r\n\r\nIl core business di Trinity ViaggiStudio sono le vacanze-studio classiche: due settimane in college e campus universitari. Ma dopo il Covid è diventato molto importante il programma High school, la scelta di frequentare per tre, sei o 12 mesi l’anno accademico all’estero. Tra le destinazioni preferite dagli studenti è in testa l’Inghilterra (52,3%), seguita da Scozia (15,9%), Irlanda (15,4%) e Stati Uniti al 9,6%. Malta e Canada si attestano rispettivamente al 2,2% e il 2%, mentre l’Italia, sede dei Summer camp, copre l’1,2% delle pratiche fatturate.\r\n\r\n«Abbiamo destinazioni in tutto il mondo, dal 2023 anche il Giappone - conclude Claudia Randazzo -. Per noi è importante l’emisfero sud del mondo, con Sudafrica, Nuova Zelanda, Australia e Argentina, dove è possibile organizzare il trimestre durante l’estate. Nel periodo post-pandemia abbiamo proposto con successo gli Emirati Arabi e quest’anno avremo anche Mauritius».\r\n\r\n ","post_title":"Si espande l'offerta Trinity ViaggiStudio che punta a quota 45 mln di ricavi operativi","post_date":"2024-10-07T12:26:08+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1728303968000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"475956","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un anno particolare, ricco di sfide ma anche di soddisfazioni per Arcadia Tour Operator & Dmc. “Grazie alle numerose partnership strette con clienti internazionali tra cui tour operator, network, Ota e bedbanks, durante l’estate abbiamo registrato una crescita dei volumi del 50%. Ma avremmo anche potuto raddoppiare i ricavi, se non fosse stato per il fallimento a fine maggio di Fti, storicamente il nostro cliente principale”, racconta Matteo Mambelli, portavoce dell’operatore con base a Cesenatico.\r\n\r\nAnche per Arcadia il mercato ha inoltre mostrato una certa polarizzazione delle tempistiche di prenotazione: “Durante i primi mesi dell’anno viaggiavamo a un ritmo di 200-250 conversioni al giorno. A maggio e giugno siamo scesi a 150, mentre da luglio il trend ha ripreso decisamente a salire e ora registriamo già una domanda consistente anche per il 2025”.\r\n\r\nArcadia al momento lavora su quattro destinazioni. Oltre all’Italia, con 3 mila strutture alberghiere contrattualizzate, c’è la Croazia con 250, la Slovenia con 50 e Cuba con 300. “Serviamo il comparto turistico mondiale. In Europa i nostri principali bacini di domanda sono i paesi di lingua tedesca, la cosiddetta area Dach, nonché la Repubblica Ceca, l’Ungheria, la Polonia, la Spagna e l’Inghilterra. Ma è estremamente importante anche il mercato asiatico, che sviluppa con noi flussi di incoming veramente consistenti, così come avviene per Usa e gli Emirati Arabi”.\r\n\r\nNonostante i numeri positivi, in Arcadia non manca però la consapevolezza delle criticità che l’incoming Italia deve affrontare: “Oggi nel mondo esistono moltissime nuove destinazioni turistiche che fino a 20-30 anni fa erano praticamente inesistenti, ma che hanno saputo rinnovarsi e valorizzare l’offerta, aumentando notevolmente la concorrenza e attirando tra l’altro parte della nostra domanda domestica. Non solo: gli stessi alberghi oggi fanno sempre più fatica a far fronte ai costi, così come a reperire personale qualificato. L’offerta è in sofferenza. D’altra parte, però, possiamo contare su un prodotto unico, che varia dal mare alla montagna, passando per le più ricercate città d’arte, per una proposta termale che andrebbe ulteriormente valorizzata e soprattutto per le esperienze e le attrazioni turistiche del territorio: food and wine, sport, musei, arte in generale».\r\n\r\nNon manca insomma la fiducia per un futuro che Arcadia affronta aumentando ogni anno di circa il 20% il proprio prodotto alberghiero: “A ciò si aggiungono le esperienze e le activities, che sono ormai un nostro tassello importantissimo: dai parchi divertimento nazionali come Mirabilandia a Ravenna, Magicland a Roma, Fiabilandia a Rimini e Poseidon a Ischia, alle grandi realtà espositive, fino ad arrivare a tutto il prodotto legato alla Motorvalley (Ferrari, Lamborghini, Ducati…), delle cui fabbriche e musei siamo esclusivisti e che distribuiamo in tutto il mondo, comprese realtà quali Booking, Expedia o TripAdvisor”.\r\n\r\nPer il 2025 l’operatore romagnolo prevede quindi un’ulteriore crescita: “Il tutto grazie soprattutto allo scouting di nuovi importanti clienti internazionali – conclude Mambelli -. Siamo inoltre impegnati a cercare di aumentare le operazioni charter, che ci vedono già protagonisti su diverse regioni italiane”.","post_title":"Estate a +50% per Arcadia To & Dmc. Volumi trainati dall'area Dach","post_date":"2024-10-04T12:11:13+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1728043873000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"475941","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Nuova collezione di itinerari individuali per il brand Turisanda1924. Si chiama Travelling e mira a venire incontro a chi cerca un’alternativa ai tour di gruppo e vuole viaggiare in autonomia, senza rinunciare alla distintività e alle proposte autentiche. Nati dall’idea di rendere individuale l’esperienza dei Voyager, altra linea del brand, i programmi Travelling sono studiati in ogni minimo dettaglio: dalla definizione dell’itinerario alla prenotazione di trasferimenti, dai pernottamenti alle esperienze più esclusive.\r\n\r\nI viaggiatori potranno partire in totale indipendenza, in compagnia di chi desiderano, seguendo i propri ritmi e interessi, vivendo la destinazione in totale libertà. Le partenze sono pensate per piccoli gruppi che, pur alloggiando nelle stesse strutture, potranno godere della massima autonomia e, in aggiunta a un programma di esperienze uniche già incluse nel pacchetto, avranno a disposizione tanto tempo libero da gestire a proprio piacimento. Presente pure un assistente dedicato, che accoglierà gli ospiti sin dal primo giorno, in hotel o in aeroporto, illustrando a ognuno le tappe del proprio viaggio e fornendo supporto in ogni momento della vacanza.\r\n\r\nLe prime partenze Travelling prenderanno il via il prossimo dicembre, concentrandosi però maggiormente tra la tarda primavera e l’estate. Le mete protagoniste saranno gli Stati Uniti, con New York e la West Coast, il Messico, il Perù, l’Egitto, il Sudafrica, la Namibia, la Thailandia, il Giappone, l’Indonesia e Singapore. Dieci destinazioni e 21 itinerari concepiti per vivere un viaggio intimo ed esclusivo con esperienze autentiche attraverso la scoperta di nuove culture e l’incontro con le popolazioni locali, per conoscerne usi e costumi, accompagnati da servizi distintivi. Dalla visita in Sudafrica con Christo Brand, ex guardia carceraria e amico di Nelson Mandela, all’incontro e interazione con una giovane maiko (apprendista geisha) a Kyoto, fino all’aperitivo al tramonto all’interno di una capsula del Singapore Flyer...\r\n\r\nLe novità Turisanda1924 per la nuova stagione però non finiscono qui e si arricchiscono di mete inedite, tra cui la Corea del Sud firmata Voyager, per un viaggio della durata di nove giorni e sette notti, con partenze previste da maggio a ottobre 2025, per un minimo garantito di due partecipanti e un massimo di 16. Altra destinazione che va ad aggiungersi al catalogo Turisanda1924 è l’isola di Rodrigues, al largo delle coste di Mauritius. Il prossimo anno vedrà anche il ritorno della Cina, con tre itinerari Voyager e partenze programmate da aprile a ottobre 2025. Infine, dopo il successo del grande basket Nba dello scorso anno, l’offerta di Made by Turisanda dedicata agli eventi sportivi si arricchisce, includendo anche tennis, Formula 1 e MotoGp.","post_title":"Turisanda lancia la linea Travelling: itinerari tailor made per piccoli gruppi","post_date":"2024-10-04T11:00:48+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1728039648000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"475923","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Klm avvia un severo piano di ristrutturazione che prevede il taglio dei costi e il rinvio degli investimenti. L'obiettivo dichiarato è quello di migliorare il risultato operativo di 450 milioni di euro nel breve termine, aumentando il margine di profitto a oltre l'8% entro il 2028, rispetto al 5,4% del 2023.\r\n\r\n\"Come molte altre compagnie aeree, Klm soffre di costi elevati e di carenze di personale e di attrezzature”, ha dichiarato in un comunicato l'amministratore delegato Marjan Rintel. E ancora: \"I nostri aerei sono pieni, ma la nostra capacità non è ancora tornata ai livelli pre-Covid. Dobbiamo fare scelte chiare e decisive ora\".\r\n\r\nIl nuovo operativo di voli dovrebbe garantire un “migliore equilibrio” tra i voli europei e quelli intercontinentali, nel tentativo di ottimizzare l'utilizzo della capacità della compagnia e di ottenere più ore di volo dal personale di volo esistente.\r\n\r\nIl vettore ha spiegato che “riconsidererà e posticiperà” gli investimenti, come quelli previsti per una nuova sede e nuovi edifici per l'ingegneria e la manutenzione, mentre cercherà di mantenere gli investimenti miliardari previsti per il rinnovo della flotta. Cercherà inoltre di aumentare le entrate di almeno 100 milioni di euro all'anno introducendo nuovi prodotti a bordo, come un'offerta di catering ampliata.\r\n\r\nLe attività che non contribuiscono direttamente alle operazioni di volo potrebbero essere esternalizzate, dismesse o interrotte.\r\n\r\nLa compagnia aerea olandese ha iniziato l'anno con una perdita di 31 milioni di euro, a fronte di un utile di 129 milioni di euro nel primo semestre del 2023, nonostante un aumento dei ricavi lordi di 400 milioni di euro a 6 miliardi di euro. Il Gruppo KLM, comprese le sue filiali, ha visto i  profitti mancare gli obiettivi, con 260 milioni di euro di utili a fronte di 3,2 miliardi di euro di ricavi. \r\n\r\nL'utile del Gruppo Klm per il 2023 è sceso a 650 milioni di euro, rispetto ai 706 milioni di euro dell'anno precedente. Questo nonostante un forte aumento delle entrate, da 10,7 miliardi di euro nel 2022 a 12,1 miliardi di euro nel 2023.","post_title":"Klm taglia i costi e posticipa gli investimenti: parte il piano di ristrutturazione","post_date":"2024-10-04T09:21:37+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1728033697000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"475865","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Aeroitalia conferma la volontà di crescere in Sicilia con il posizionamento di due aeromobili all'aeroporto di Comiso, a supporto dell'ampliamento del network che presenta quattro nuove rotte per Firenze, Cuneo, Parma e Perugia, in aggiunta a quelle già attiveverso Milano Bergamo, Roma Fiumicino e Bologna.\r\n\r\n«L'ampliamento delle operazioni a Comiso è un passo importante per la crescita di Aeroitalia - commenta l'amministratore delegato del vettore, Gaetano Intrieri -. Con due aeromobili fissi in aeroporto, rafforziamo la nostra rete, mantenendo la puntualità al centro del nostro servizio».\r\n\r\n«Aeroitalia ha investito enormemente non solo su Comiso, ma anche nel resto della Sicilia, contribuendo in modo sostanziale alla crescita economica e turistica del nostro territorio - dichiara Nico Torrisi, ad di Sac -. Questo è un esempio lampante di come la sinergia tra le compagnie aeree, gli stakeholder e le autorità locali possa generare opportunità concrete per tutti. È necessario però garantire una continuità territoriale efficace e quindi che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, insieme all'Unione europea, sblocchi le questioni legate ai collegamenti aerei. Per la crescita di tutto il territorio poi è importante la tematica dell'intermodalità, un aspetto cruciale per il futuro del trasporto nella nostra regione.\r\n\r\nCome gestore aeroportuale, Sac è impegnata a investire con dedizione: il Governo Schifani ha già stanziato 20 milioni di euro per il cargo e 30 milioni per le infrastrutture. Tuttavia, è essenziale che tutti gli attori coinvolti nel settore dei trasporti si uniscano in uno sforzo collettivo per migliorare le infrastrutture e i servizi».\r\n ","post_title":"Aeroitalia a tutta Sicilia: due aeromobili basati a Comiso e quattro nuove rotte","post_date":"2024-10-03T10:32:09+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1727951529000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"475864","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Si è concluso lo scorso fine settimana con grande successo il primo congresso dell'Associazione Italiana dei Destination Manager (Assidema), tenutosi presso l’hub culturale Memoria Futura, sede della Dmo Sistema Monferrato, proprio in occasione della Giornata mondiale del turismo del 27 settembre. L'evento ha visto la partecipazione di oltre 50 destination manager provenienti da 15 regioni italiane, confermando l'importanza crescente di questa figura professionale nel panorama turistico nazionale. \r\nDurante la prima giornata, che ha sviluppato il tema del congresso “Economia della relazioni”, i destination manager presenti hanno avuto l’opportunità di presentarsi e confrontarsi sulle loro esperienze, arricchendo il dibattito con idee e prospettive differenti. Uno dei momenti centrali è stato la presentazione dei risultati preliminari di una ricerca condotta dal Comitato Scientifico di Assidema, guidato dalla Prof.ssa Luna Leoni, che ha coinvolto un terzo dei destination manager italiani. I dati emersi hanno evidenziato come le competenze tecniche siano considerate fondamentali per il successo del ruolo, con particolare riferimento alla gestione delle relazioni tra stakeholder pubblici e privati. Nonostante non vi siano differenze significative nelle competenze richieste in base alla destinazione, la conoscenza diretta del territorio è stata identificata come un elemento cruciale per personalizzare le strategie di promozione e gestione turistica.\r\nLa giornata si è conclusa con un coinvolgente talk show sul ruolo del destination manager, a cui hanno partecipato Claudio Dell’Accio, presidente di Assidema, la vice presidente Flavia Coccia, insieme ai destination manager Giancarlo Dell’Orco e Andrea Cerrato. Durante il dibattito, si è sottolineato come il ruolo del destination manager non sia definito dal luogo o dall’ente in cui opera, ma dalle competenze che è in grado di mettere in campo. A chiudere l’incontro è stato l'intervento dal pubblico di Josep Ejarque, uno dei più noti destination manager europei, che ha stimolato l’associazione a definire con maggiore precisione i confini e le competenze necessarie per potersi identificare come destination manager.\r\nIl giorno successivo si è tenuta l’assemblea conclusiva del congresso, durante la quale è stato firmato il manifesto dei Destination Manager \"Vision 2030\", documento che traccia le linee guida per il futuro della professione in Italia. Il manifesto pone l'accento sulle competenze chiave che deve avere il Destination Manager e i compiti fondamentali che deve portare a compimento\r\nQueste le sette competenze chiave del Destination Manager: Destination Planning: pianificazione strategica delle destinazioni turistiche. Destination Management: gestione coordinata degli elementi che compongono una destinazione. Destination Marketing: creazione di strategie di marketing per attrarre visitatori. Destination ICT: utilizzo di dati e tecnologie per prendere decisioni informate e gestire la destinazione. Destination Fund Raising: capacità di raccogliere risorse pubbliche e private per lo sviluppo della destinazione. Destination Sustainability: Intervenire sul territorio con raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ( ambientale /economica/ sociale ) Revenue Management: ottimizzazione dei ricavi attraverso lo studio dei comportamenti di mercato e tendenze di acquisto.\r\nSull’ultimo punto, sempre molto dibattuto quando si tratta degli obiettivi di una DMO è intervenuto Franco Grasso, decano dei revenue manager italiani: «Ritengo che la cultura del revenue management sia necessaria affinché le strutture di un territorio possano esprimere il massimo delle loro potenzialità. Inoltre poiché il revenue funziona di più nel momento in cui sono molti a farlo penso che un approccio di questo tipo possa davvero spingere lo sviluppo di una destinazione turistica. Io finché posso darà il mio contributo e farò il tifo per Assidema».\r\nMentre i 6 compiti fondamentali del DM sono stati definiti come Analisi del sistema turistico: capacità di analizzare dati e tendenze del settore turistico. Co-design con la comunità locale: coinvolgimento della popolazione locale nella pianificazione strategica. Gestione delle relazioni pubblico-privato: facilitazione della collaborazione tra stakeholder pubblici e privati. Sviluppo dell’offerta turistica: creazione e miglioramento di prodotti turistici in base alle esigenze del mercato. Pianificazione delle strategie di marketing: definizione di strategie comunicative efficaci.\r\nAttivare concrete politiche di sostenibilità: promuovere azioni misurabili che portino un impatto positivo sul territorio Commercializzazione: selezione dei canali di distribuzione adeguati per promuovere l'offerta turistica\r\nAl termine dell’assemblea il presidente Claudio Dell’Accio ha commentato: «Siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto durante la nostra prima assemblea con oltre 50 professionisti che si sono riuniti per confrontarsi e tracciare insieme il futuro del destination management in Italia. Questo evento ha confermato la rilevanza e la necessità di riconoscere formalmente questa professione, che richiede competenze specifiche e strategiche per valorizzare le nostre destinazioni. Tuttavia, è preoccupante vedere come, nel nostro Paese, chiunque possa autodefinirsi destination manager, anche chi si occupa semplicemente di organizzare piccoli eventi privati. Essere un destination manager non significa pianificare feste, ma sviluppare e gestire strategie complesse che influenzano la competitività di un territorio. È ora che il nostro settore faccia chiarezza e tuteli la vera professionalità di chi opera per il bene delle destinazioni, definendo criteri chiari su chi può legittimamente usare questo titolo»\r\nPer Assidema il prossimo appuntamento è al Ttg Travel Experience di Rimini dove sarà protagonista del convegno: “Veritas behind the scene. Metriche e trend per il destination management efficace. Il parere di Assidema”, giovedì 10 ottobre alle 12:10 presso la Global Village Arena (Pad. A2).","post_title":"Assidema: primo congresso dell'associazione dei destination manager","post_date":"2024-10-03T10:21:51+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1727950911000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"475825","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Guarda al 2026 Carsten Spohr: solo per allora, secondo le previsioni del ceo del gruppo tedesco, Lufthansa Airlines «tornerà in carreggiata», mentre oggi affronta un complesso processo di ristrutturazione.\r\n\r\nIl marchio principale del gruppo Lufthansa ha registrato una perdita operativa di 427 milioni di euro (473 milioni di dollari) nei primi sei mesi dell'anno, cui ha fatto seguito il varo di un programma di turnaround che prevede il blocco delle assunzioni nell'amministrazione e diverse altre misure che mirano a migliorare ricavi e produttività.\r\n\r\nSpohr ha dichiarato che l'estate è stata «commercialmente positiva» grazie ad una domanda che è rimasta «estremamente forte», portando a un load factor dell'88% in tutto il network, un livello che la compagnia aerea non aveva mai raggiunto prima. Tuttavia, i problemi strutturali di Lufthansa Airlines e le continue interruzioni operative hanno portato a elevati ritardi, rendendo difficile la svolta finanziaria del vettore. Lufthansa comunicherà i risultati del terzo trimestre il 30 ottobre.\r\n\r\nSu tutto, resta cruciale il problema dei ritardi nelle consegne dei nuovi aeromobilio: secondo Spohr, Lufthansa è attualmente in attesa della consegna di 43 velivoli Boeing che avrebbero già dovuto essere in flotta. Tra questi ci sono 15 B787-9 parcheggiati presso lo stabilimento Boeing di Charleston, in South Carolina, tutti in attesa della certificazione dei sedili di prima classe. Questa situazione ha costretto la compagnia a continuare a operare con 21 aeromobili che avrebbero già dovuto essere ritirati, tra cui soprattutto Airbus A340-300, -600 e 747-400.\r\n\r\nAltri aerei ancora da consegnare sono i tanto attesi B777-9 di Lufthansa, che sostituiranno gli A340 e i 747-400. Boeing ha promesso di consegnare il primo 777-9 entro la fine del 2025. Ma Spohr teme che l'aeromobile potrà entrare in servizio solo nell'inverno del 2026. \r\n\r\nIn vista dell'espansione internazionale, la compagnia ha recentemente acquistato una partecipazione del 41% in ITA Airways, di cui prevede di assumere la piena proprietà nel tempo. Il Gruppo Lufthansa sta ora valutando la possibilità di acquistare TAP Air Portugal o, in alternativa, il vettore leisure spagnolo Air Europa. Anche l'investimento in AirBaltic, che è un importante fornitore di wet-lease durante il picco estivo, è una nuova opzione sul tavolo.\r\n\r\n ","post_title":"Spohr: «Lufthansa tornerà in carreggiata solo nel 2026»","post_date":"2024-10-03T09:47:25+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1727948845000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"475777","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Tour a date fisse con voli intercontinentali e domestici, hotel, trasferimenti e guida in lingua italiana inclusi nella quota persona.  Tour2000AmericaLatina presenta le partenze garantite per Natale e Capodanno. “Da sempre le vacanze natalizie rappresentano uno dei momenti ideali per prenotare un tour di lungo raggio verso l’estate in America Latina – spiega il general manager del to, Marino Pagni -. Per questo motivo la nostra proposta di partenze garantite è ogni anno sempre più ampia e riscuote sempre più successo presso le agenzie di viaggio che con pochi clic sull’area riservata del nostro sito possono confermare subito la prenotazione”.\r\n\r\nIl 23 dicembre parte in particolare il tour Argentina tutto l’anno, che visita Buenos Aires, la ricca fauna della penisola Valdés, Ushuaia ed El Calafate, nonché il tour Esplorando il Brasile che va da Rio de Janeiro alle impressionanti cascate di Iguacù e Salvador de Bahia.\r\n\r\nCi sono poi Natale e Capodanno ai Caraibi con il tour Spirito di Cuba e mare a Cayo Ensenachos, per abbinare la scoperta dell’isola al relax sulle spiagge. Il 26 dicembre parte il tour Esplorando la Costa Rica: un viaggio per scoprire la natura dal parco Tortuguero al vulcano Arenal, dalla foresta tropicale del parco Manuel Antonio con pernottamenti in lodge esclusivi e relax sulle spiagge di Playa Tamarindo. Per trascorrere il capodanno sull’isola di Pasqua, perfetto il tour Esplorando il Cile e l’isola di Pasqua, che va passa anche dal deserto del Nord e dai ghiacci della Patagonia. Essenze colombiane, Colori del Perù ed Esplorando il Messico partono infine il 28 dicembre, mentre per Perù Express e Spirito di Cuba e mare a Varadero si decolla il 30 dicembre.","post_title":"Tour2000AmericaLatina: partenze garantite per Natale e Capodanno","post_date":"2024-10-02T10:18:46+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1727864326000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti