18 November 2025

Trenta milioni di italiani in viaggio per l’estate. I numeri di Confcommercio

Circa 30 milioni di italiani in viaggio – uno in più rispetto al 2022 – per quasi 63 milioni di partenze tra giugno e settembre e un volume d’affari di 45 miliardi di euro: questi i due dati salienti del più recente Osservatorio Turismo di Confcommercio sulle vacanze degli italiani realizzato in collaborazione con Swg.

L’indagine analizza viaggiatori di età compresa tra 18 e 74 anni che quest’estate sceglieranno di spostarsi in Italia o all’estero. In particolare, chi sceglierà di restare entro i confini nazionali, opterà senza ombra di dubbio il mare (24% delle preferenze); a seguire le città d’arte (15%), la montagna (11%) e i piccoli borghi (9%).

”Quasi 30 milioni di italiani in viaggio quest’estate e un record di stranieri che visitano l’Italia, superando i valori del 2019, fanno del turismo il motore principale della nostra economia – ha commentato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli -. Riqualificare dunque le strutture e migliorare la formazione per sostenere le imprese della filiera turistica è l’investimento prioritario per creare nuova occupazione e rafforzare l’intero sistema paese”.

Riprende quota la domanda turistica verso l’estero: se nel 2022, 3 italiani su 4 sceglievano esclusivamente mete nazionali, tale quota scende, quest’anno, a circa il 56%, mentre salgono dal 25% al 43% coloro che faranno vacanze sia in Italia che all’estero. Raddoppiano, in particolare, sul 2022, con riferimento ai viaggi di 7 giorni o più, coloro che sceglieranno una meta fuori Europa, con la ricomparsa di destinazioni particolarmente care agli italiani prima del Covid, come mar Rosso e Stati Uniti. A dominare le scelte di vacanze oltralpe restano però comunque le vicine Francia, Austria e Slovenia, oltre a Spagna, Grecia e Regno Unito. Si aggiunge quest’anno il Portogallo, grazie anche all’effetto mediatico e di attrazione delle giornate mondiali della gioventù di inizio agosto.

Quanto all’alloggio, preferite le strutture turistico ricettive scelte da più della metà dei vacanzieri italiani per i soggiorni più lunghi, optando per un albergo in 4 casi su 10, mentre, per gli short break, lo fanno addirittura 2 su 3, optando però, in questo caso, per b&b e alberghi in pari misura. Campeggi, resort e villaggi vacanza totalizzano complessivamente una media del 20% delle preferenze mentre gli altri soggiorneranno in agriturismi e, soprattutto, in seconde case – di proprietà o in affitto – o da amici e parenti.

Il capitolo spesa

A fronte di un incremento medio dei costi dei servizi prettamente turistici nell’ordine del 12% rispetto al 2022 – con punte più alte sui trasporti, dove il 28% degli intervistati riscontra aumenti superiori al 30% – gli intervistati dichiarano mediamente di mettere a disposizione, per le vacanze tra giugno e settembre, un budget di circa 1.130 euro ciascuno, il 10% in più dello scorso anno. Nel raffronto con l’estate 2022 incoraggia quel 6% di intervistati che, non avendone fatte l’estate scorsa, torna a pianificare una vacanza, seppure breve, nell’estate 2023. Ne consegue che, per non ridurre né il numero delle partenze né la lunghezza dei soggiorni, un italiano su 2 dichiara che limiterà le spese extra in loco e uno su 3 rinuncerà ad attività a pagamento a destinazione.

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