26 febbraio 2024 10:28
La Società degli Archeologi Medievali Italiani ha deciso di assegnare il prestigioso Premio Francovich al MAGO (Museo Archeologico Grandi Opere) di Pagazzano (Bg) per “la straordinaria collaborazione tra le imprese che realizzano le infrastrutture pubbliche, il Comune di Pagazzano e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia”.
Inaugurato nel luglio del 2015 il Museo, ospitato all’interno del Castello Visconteo di Pagazzano, raccoglie gli splendidi reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi per la realizzazione della A35 Brebemi Aleatica, delle opere connesse e della linea ferroviaria Alta Velocità che corre parallela all’autostrada. Questi reperti sono stati salvaguardati, restaurati e valorizzati nel corso degli anni grazie all’importante contributo di Brebemi SpA, da sempre a fianco alle attività del Museo, oltre naturalmente a quello di Regione Lombardia, di CAL (Concessioni Autostradali Lombarde), di Cepav due, del Comune di Pagazzano e del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
«La costruzione della nostra autostrada ha dimostrato come la realizzazione di un’opera così impattante, può e deve diventare un volano anche per lo sviluppo turistico-culturale del territorio – spiega Matteo Milanesi, Direttore Generale A35 Brebemi Aleatica – A35 Brebemi e Aleatica da sempre collaborano al fine di conservare e valorizzazione i beni archeologici ritrovati durante i lavori di realizzazione delle infrastrutture, come avvenuto per il MAGO. A35 Brebemi, anche in questo caso, si conferma un connettore di esperienze al servizio non solo dell’economia locale e nazionale, ma anche una via di comunicazione utile alla promozione dei luoghi di interesse turistico, culturale, storico e ambientale di tutta l’area attraversata».
«L’inaugurazione nel 2015 è stata la prima tappa di questo percorso ed oggi l’aggiudicazione del Premio è un’opportunità per proseguirne la valorizzazione – aggiunge Daniele Bianchi, Sindaco di Pagazzano – Il MAGO è di importanza ampiamente sovracomunale e perché possa crescere sempre di più e offrirsi al visitatore, necessita di maggiori investimenti e di promozione che non possiamo mettere in campo con le sole nostre risorse: il premio rappresenta una preziosa occasione per aumentare la visibilità e stimolare ulteriori collaborazioni».
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Le prime terme sul lago di Como. Le intende realizzare il gruppo Qc Spa of Wonders, che ha recentemente annunciato il progetto per la conversione dell’ex vellutificio Redaelli di Mandello, per un investimento previsto di circa 20 milioni di euro. L'immobile, si legge sul Corriere della Sera, già di proprietà della società, verrà riqualificato e convertito in un nuovo hotel dotato di 80 camere, una spa, un parcheggio pubblico e uno privato, per un totale di 160 posti auto
Ora il progetto è in mano alla Conferenza dei servizi. Le autorizzazioni dovrebbero giungere entro la fine di aprile, mentre l’inizio dei lavori è previsto per la fine dell’anno. L'apertura delle prime terme del lago di Como sono infine in calendario per la primavera del 2027.
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[post_content] => Sarà l'intelligenza artificiale il tema principale del Global Revenue Forum 2025 che Teamwork organizzerà a Milano il prossimo 30 gennaio, in contemporanea agli appuntamenti che si terranno a Londra, Stoccolma e online. Il tema prescelto, Unlock the future of profit, mira infatti a condurre i partecipanti in un’esplorazione delle opportunità di profitto emergenti grazie ai progressi dell’Ai.
Tra i 47 relatori di questa edizione spiccano nomi come quello di Fabio Moioli di Spencer Stuart, che aiuta le aziende a comprendere le implicazioni dell’Ai nel proprio lavoro. Ma ci saranno anche Alessandro Inversini, professore all'Ecole hôtelière de Lausanne, grande esperto in digital marketing, digital communication, mobile marketing ed eTourism. Francesca Maio, direttrice revenue management presso La Dolce Vita Orient Express, luxury train del gruppo Arsenale. Alessia Conte, regional director revenue manager per l’Europa meridionale di Accor. L’ultima edizione dello scorso gennaio ha visto la partecipazione di più di 1.400 persone in presenza e online distribuite tra le città protagoniste dell'evento.
"Questa ottava edizione di un appuntamento nato come Hotel Revenue Forum e ribattezzato Global grazie alla collaborazione con le realtà di Londra e Stoccolma - spiega il presidente di Teamwork, Mauro Santinato -, si prospetta una giornata imperdibile per gli albergatori, i revenue manager, i responsabili commerciali e tutti coloro che hanno a che fare con le strategie di vendita. Il nostro appuntamento annuale è ormai un must per aggiornarsi sul revenue management, ma anche per fare networking e rivedere vecchi colleghi“.
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[post_content] => C’è una Prato colorata e multiculturale dietro al segreto del grandissimo successo del Capodanno cinese. Nel 2025 si entra nell’anno del Serpente e la città è pronta per offrire a turisti e cittadini uno spettacolo indimenticabile.
Oltre agli appuntamenti tradizionali, il programma del Capodanno cinese di Prato è arricchito da tour e degustazioni enogastronomiche, visite guidate al tempo buddista, mostre, proiezioni di film e laboratori: un programma inteso e ricco di sorprese che permetterà di esplorare la cultura cinese, passata e contemporanea.
Alle 17 di martedì 28 gennaio il suono della campana al tempio buddista Pu Hua Si darà il via al Capodanno cinese 2025. Le tradizionali e attesissime sfilate del Drago e la danza del Leone sono, invece, in programma sabato 8 e domenica 9 febbraio. I festeggiamenti sono organizzati dall’Associazione buddista della comunità cinese in Italia.
La grande festa oltre a essere un momento di incontro tra i pratesi, è divenuta negli anni in un appuntamento di richiamo turistico, proprio per la sua unicità.
Sabato 8 febbraio la festa attraverserà le vie del Macrolotto 1 e 2, cuore della comunità cinese. Domenica 9 febbraio sarà la volta del cuore della città, in un mix unico tra antico e contemporaneo che solo Prato può offrire.
Il clou del corteo di domenica 9 febbraio sarà in piazza di Santa Maria delle Carceri, dove si svolgerà la spettacolare danza del Leone: questo evento unico è il momento in cui si potrà conoscere al meglio la più grande comunità cinese d’Italia. Un prezioso momento d’incontro tra la cultura orientale e quella occidentale.
Oltre alle iniziative tradizionali, il cartellone del Capodanno cinese 2025 contiene altri appuntamenti su svariati temi e sempre incentrati sull’incontro e la condivisione sociale e culturale.
Dal 31 gennaio al 15 febbraio si potrà vedere la mostra fotografica Xiuxi: at ease! riposo: la Cina dal 1980-1984, nel suggestivo Cassero Medievale (viale Piave angolo via Cassero, Prato; in collaborazione con l’Istituto Confucio di Torino): 76 scatti in bianco e nero di Andrea Cavazzuti, uno dei più importati fotoreporter e documentaristi con un’esperienza di quarant’anni in Cina.
E ancora, venerdì 7 e sabato 8 è in programma la proiezione di due film cinesi in lingua originale sottotitolati, in collaborazione con il Mabuse cineclub e il cinema Terminale.
Sabato 8 e domenica 9 febbraio spazio, invece, alla cucina: Colazione con bacchette!, a cura della scrittrice e mediatrice Jada Bai al ristorante Xiao Meng Lou (via Marini 1, Prato) è un’occasione per conoscere la cultura cinese parlando e assaggiando una ricca colazione tipica.
Il cibo è protagonista anche del tour enogastronomico nel Macrolotto Zero, a cura di Sarah Manganotti e Le Nuvole di Drago, alla scoperta delle diverse tipologie di cucine regionali cinesi attraversando a piedi il quartiere, tra racconti di ricette e simbologie sempre legate alle celebrazioni del Capodanno cinese.
La musica sarà grande protagonista, sabato 8, al Convitto Nazionale Cicognini (piazza del Collegio 13, Prato), con l’esibizione dell’ensemble Dong Xun, che celebrerà la varietà degli strumenti classici cinesi (ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili).
Da non perdere, sia sabato che domenica, le visite guidate alla scoperta del tempio buddista Pu Hua Si, un vero e proprio hub culturale per la comunità cinese di Prato.
Significativa, poi, la cerimonia del tè che avrà luogo il 9 febbraio al Teatro Metastasio. Questo evento, mira a promuovere l’arte della cerimonia del tè orientale e il dialogo culturale tra Prato e la cultura orientale.
Altra iniziativa da sottolineare, infine, le due visite guidate organizzate dall’associazione The Land ladies Concierge ETS, domenica 9 febbraio, sul tema dell’identità culturale della città di Prato e sulle sue peculiarità: “Prato città d’arte, di mercanti e di biscotti” è un percorso di carattere storico e artistico ha la finalità di fare percepire al visitatore le radici della città di Prato e il suo patrimonio artistico e culturale nel centro storico della città; “Prato un museo d’arte contemporanea a cielo aperto” è, invece, incentrato sull’arte contemporanea e si propone di svelare ai visitatori quelle opere di arte siano esse sculture, opere architettoniche, murales che sono disseminate nel tessuto urbano di Prato.
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[post_content] => Pappalardo e Eberhard. Molte istituzioni e molti giornali si sono complimentati con Sandro Pappalardo per la nomina a presidente della nuova era di Ita Airways insieme a Lufthansa. Naturalmente glieli facciamo anche noi. Conosciamo da tempo la grande preparazione sull'aeronautica di Pappalardo, e il suo impegno nel turismo italiano. E' una figura di prima grandezza nel nostro sistema.
Ma il problema si pone in un altro ambito: i poteri. A quando si legge tutti i poteri saranno convogliati nelle mani del ceo Eberhard, uomo Lufthansa che ha guidato con mano sapiente Air Dolomiti. A questo punto a Pappalardo rimane il lavoro di rappresentanza, o come si dice di moral souasion.
Forse va bene così, ma a me sarebbe piaciuto che al presidente Pappalardo venissero assegnate aree dei competenza specifiche. Perché ne ha le qualità e conosce il sistema. Probabilmente sono state scelte imposta da Lufthansa. Una figura che possa agire anche su scelte che magari non vengono condivise serve a Ita. Sono convinto che questo diventerà un problema da discutere.
Giuseppe Aloe
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[post_content] => Domani e sabato 18 gennaio presso il Centro Polifunzionale Museo di Scicli si terrà il convegno nazionale sul ruolo delle Destination Management Organization organizzato da Enjoy Barocco - progetto di promozione turistica, progettatodal GAL (Gruppo Azione Locale) Terra Barocca, che unisce i territori di Ragusa, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina - con il patrocinio degli Assessorati regionali “Turismo, Sport e Spettacolo” e “Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea".
All'evento, che si articolerà in 5 sessioni, prenderanno parte ospiti di rilievo, esperti del settore e rappresentanti delle DMO siciliane pronti a dare il proprio contributo sulle varie esperienze territoriali.
Il programma:
Il convegno si aprirà venerdì 17 gennaio alle 15.00 con i saluti istituzionali, a cui farà seguito la prima sessione "Governance e sviluppo turistico in Italia" con l’intervento di Martha Friel, docente di Marketing del Turismo presso lo IULM, e Giovanni Battaiola, Presidente di Trentino Marketing.
La seconda sessione, intitolata "Le DMO siciliane: Iniziative e prospettive", vedrà la partecipazione di esponenti delle principali Destination Management Organisation (DMO) siciliane, tra cui Rosalia D’Alì per la DMO West of Sicily, Fabrizio La Gaipa per la DMO Valle dei Templi, Christian Del Bono per la DMO Islands of Sicily, Calogero D’Anna per la DMO Madonie e Targa Florio, Claudio Gambino per la DMO Sicilia Centrale e Salvatore Occhipinti per la DMO Enjoy Barocco.
La terza sessione sul tema "Turismo e sviluppo locale", offrirà una riflessione sul ruolo del turismo nell'economia locale, con gli interventi di Saverio Continella, Amministratore Delegato di Banca Agricola Popolare di Sicilia, Antonio Belcuore, Commissario della Camera di Commercio del Sud Est, e Patrizia Valenti, Commissario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa.
La giornata si concluderà con le riflessioni di Elvira Amata, Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, e Salvatore Barbagallo, Assessore dell'Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea della Regione Siciliana.
Sabato 18 gennaio i lavori riprenderanno alle 10.00 con una sessione dedicata a "Sviluppo e criticità delle destinazioni turistiche italiane", con gli interventi di Claudio Dell’Accio, Presidente dell'Associazione Italiana Destination Manager (ASSIDEMA), Bruno Bertero, Direttore Generale dell'Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, e Andrew Agius Muscat, Segretario Generale della Mediterranean Tourism Foundation (MTF).
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Iscrizioni al convegno su www.galterrabarocca.com
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[post_content] => Turismo lento ed esperienziale, autenticità e integrità, comunità locale: sono i valori che contraddistinguono la vacanza nei borghi, realtà molto diffusa in Italia e protagonista di Agritravel Expo – Fiera dei Territori e del Turismo Slow, dal 4 al 6 aprile 2025 nella Fiera di Bergamo Promoberg.
Giunta alla 10ª edizione, Agritravel Expo rappresenta un’importante vetrina internazionale per le destinazioni che propongono vacanze slow, sostenibili e di prossimità, sia per il pubblico sia per gli operatori di settore. Un’area tematica fieristica non poteva che essere dedicata ai borghi, luoghi dal sapore antico, con una storia dalla forte identità, immersi in paesaggi di bellezza unica. Un inestimabile patrimonio storico, culturale, paesaggistico, ma anche un’importante attrazione turistica e fonte di valore economico.
Piccoli comuni
Centri medievali o fortificati, villaggi sul mare o tra le montagne, città d’arte o legate all’artigianato. Sono 5.521 i piccoli comuni in Italia sotto i 5.000 abitanti, il 69,9% dei 7.896 comuni italiani secondo l’elaborazione IFEL-Ufficio Studi e Statistiche Territoriali su dati Istat del 2024. Una popolazione complessiva di circa 10 milioni di residenti, equivalenti al 17% della popolazione italiana e una estensione geografica che occupa il 54% del Paese.
Antichi, piccoli, affascinanti e ricchi di storia, immersi in paesaggi naturali unici tra cui perdersi: la vacanza nei borghi è un viaggio da fare almeno una volta nella vita, alla scoperta di luoghi che non ti aspetti, che si distinguono per bellezza, identità, stile e qualità della vita. Emblema del turismo sostenibile ed esperienziale, i borghi hanno un ritmo lento, sono luoghi in cui è possibile percepire il fluire delle stagioni e l’equilibrio tra uomo e natura.
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[post_content] => Per il secondo anno consecutivo la Rinascente, storico grande magazzino milanese, è il luogo dove l’industria delle vacanze incontra quella dell’abbigliamento e della distribuzione al dettaglio: la Domination Experience, inaugurata la sera del 14 gennaio, celebra il concept della nuova campagna In viaggio verso la bellezza. «È una delle operazioni che ci servono per presentarci, per avvicinare le persone al nostro brand in maniera meno convenzionale della classica pubblicità - spiega Leonardo Massa, vice president Southern Europe della divisione crociere di Msc -. È un percorso che stiamo facendo per diventare un brand lifestyle nel percepito delle persone e Milano, crocevia di ispirazione e futuro: ci permette di raccontare la bellezza dei nostri viaggi a un pubblico sempre più ampio e internazionale, perché la Rinascente si trova in una delle vie dello shopping più importanti in Italia e nel mondo».
Grande l’orgoglio per un evento che diventerà annuale e in cui si parlerà di bellezza, di fashion e design. «Siamo fieri di lavorare insieme con un’eccellenza italiana come Msc, dandogli visibilità e mezzi pubblicitari», aggiunge Pierluigi Cocchini, ceo di Rinascente. L’iniziativa ha preso il via davanti all’ingresso del negozio: la musica ha accompagnato un gioco di luci sulla facciata dell’edificio, dove onde luminose hanno rivelato il logo di Msc Crociere. E poi è stato il momento dello svelamento delle sei vetrine, che ospitano installazioni artistiche uniche realizzate dagli studenti della Naba (la Nuova Accademia di Belle Arti) ispirate ai temi della bellezza, del relax, dei sapori e delle emozioni del mare. «La bellezza continua a ispirarci e ci ha portati fin qui. - prosegue Massa -. Tailor-made Beauties è un emozionante viaggio che Msc Crociere ha fatto insieme a giovani stilisti. Le opere di alta sartoria installate nelle vetrine del grande magazzino celebrano la bellezza del creare esperienze indimenticabili, cucite addosso agli ospiti delle nostre navi».
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[post_content] => Si chiama “Pedalaria”, la nuova ciclovia che collega l'aeroporto Leonardo da Vinci alla città di Fiumicino, infrastruttura che rientra tra le opere del “Dpcm Giubileo 2025” ed è interamente finanziata da Aeroporti di Roma, con un investimento pari a 1,8 milioni di euro.
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«Con la realizzazione di ‘Pedalaria’ rafforziamo il nostro impegno per la promozione di una mobilità dolce, sostenibile e funzionale a migliaia di passeggeri e cittadini, oltre ai tanti lavoratori residenti in prossimità dell’aeroporto - ha dichiarato Marco Troncone, amministratore delegato di Adr -. Questa nuova infrastruttura rappresenta una ulteriore dimostrazione del nostro impegno ad investire nello sviluppo sostenibile del nostro aeroporto a 5 stelle, a beneficio dell’ambiente, delle persone che vivono il nostro scalo e del territorio che ci ospita».
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[post_content] => Spazi culturali d'avanguardia, installazioni uniche, collezioni di prestigio e mostre visionarie. Con Visit Emilia, un percorso tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia per esplorare le nuove forme di creatività e innovazione.
Il viaggio nello Slow Mix inizia da Piacenza e si conclude a Reggio Emilia, passando per Parma e toccando tutte le meraviglie di un territorio che guarda al futuro senza dimenticare le sue radici.
Si può partire da Piacenza, dove la Galleria Ricci Oddi accoglie con uno dei suoi tesori più enigmatici: il Ritratto di Signora di Gustav Klimt, scomparso nel 1997 e ritrovato nel 2019. Questo capolavoro, insieme alle opere di Boldini, Boccioni e Casorati, rende la Galleria un luogo imprescindibile per gli amanti dell’arte.
XNL Piacenza è un edificio che un tempo ospitava gli uffici della società elettrica nazionale Enel e oggi convertito in un luogo di cultura dedicato ai diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Il centro accoglie progetti di alta formazione (“Fare Cinema” - Corso di alta specializzazione in regia cinematografica, con docente di regia per la prossima edizione Giorgio Diritti) e propone attività, atelier e incontri rivolti alle scuole e al pubblico adulto.
E poi c’è Volumnia, una basilica sconsacrata trasformata in uno spazio d’arte unico, dove gli stucchi rinascimentali dialogano con opere contemporanee, in un connubio che lascia senza fiato. Qui si uniscono arte, cultura, vita sociale e cucina contemporanea grazie al recupero della falegnameria del monastero e conversione a ristorante.
C'è inoltre il “Museo della Merda” di Castelbosco dove lo sterco dei bovini diventa energia sostenibile e arte, in una dimostrazione pratica di come anche il materiale più umile possa generare bellezza e innovazione. Il coinvolgimento di artisti internazionali contemporanei del calibro di David Tremlett e Anne e Patrick Poirier, ha permesso di realizzare attività divulgative e di ricerca, oggetti d’uso quotidiano e raccogliere manufatti e storie sugli escrementi nell’attualità e nella storia, per scardinare preconcetti e norme culturali.
Il Castello di San Pietro in Cerro, a pochi chilometri da Piacenza, ospita il MIM – Museum in Motion, una collezione d’arte contemporanea che conta oltre 1.600 opere. Dipinti, sculture e installazioni vengono esposti a rotazione, in continuo movimento come suggerisce il nome stesso, con uno spazio dedicato agli artisti emergenti.
A Bobbio c'è il Museo Collezione Mazzolini. Lo si trova nell’antico monastero di San Colombano. Un tempio dell’arte contemporanea nato dall’unione delle collezioni private della famiglia Mazzolini e del medico Simonetti. Tra i nomi esposti, spiccano De Chirico, Carrà, Baj, Fontana, De Pisis e Sironi.
A Parma invece l’Abbazia di Valserena ospita il CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione). Questo museo-archivio, strutturato in cinque sezioni - Arte, Fotografia, Media, Progetto, Spettacolo - conserva circa 12 milioni di pezzi (tra sculture, dipinti, disegni di oltre 100 artisti, manifesti cinematografici, disegni di satira e fumetto, architettura e design, disegni di moda italiani, film originali e tanto altro).
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A pochi metri di distanza, a Palazzo Tarasconi, edificio del XVI secolo, oggetto di uno scrupoloso intervento di recupero e restauro, l’arte contemporanea prende vita in uno spazio dal fascino storico. Il palazzo ospita mostre di arte contemporanea e street art.
Sempre a Parma, il Complesso Monumentale della Pilotta unisce arte antica e moderna. Da non perdere l’installazione luminosa di Maurizio Nannucci, Time past, present and future, che illumina il cortile principale con un messaggio profondo.
A Mamiano di Traversetolo la Fondazione Magnani Rocca accoglie opere di Monet, Morandi e Burri, affiancate da esposizioni temporanee di grande prestigio.
Il viaggio si conclude a Reggio Emilia, città simbolo dell’arte contemporanea. Le eleganti architetture dei tre ponti di Santiago Calatrava e la futuristica Stazione Mediopadana ci danno il benvenuto in una città che sa stupire con le sue forme audaci.
La Collezione Maramotti, ospitata in un ex edificio industriale, è un vero forziere per gli appassionati d’arte. Con oltre 200 opere permanenti, questa collezione attraversa i movimenti più significativi del Novecento, dalla Pop Art all’Arte Povera.
Da non perdere le tre icone di Reggio Emilia: l’opera Whirls and Twirls 1 di Sol LeWitt, che decora la volta della Biblioteca Panizzi.
Il viaggio continua nei Chiostri di San Pietro, il più straordinario complesso monumentale di Reggio Emilia, uno dei più suggestivi del Rinascimento italiano, con una forma che porta la mano inconfondibile di Giulio Romano, centro culturale di rilievo internazionale.
E poi ancora Palazzo Magnani, dello stesso Luigi Magnani della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano (PR), dove le esposizioni avveniristiche fondono arte e teatro e Palazzo da Mosto, una delle più significative dimore reggiane quattrocentesche.
Infine, i Musei civici, da pochi anni hanno inaugurato il nuovo allestimento del secondo piano, su progetto dell’architetto Italo Rota e dei curatori dei Musei Civici, che comprende anche il vasto patrimonio fotografico del progetto di Fotografia Europea e dalle opere, esposte a rotazione, di Luigi Ghirri.
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Con Visit Emilia, un percorso tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia per esplorare le nuove forme di creatività e innovazione.\r\nIl viaggio nello Slow Mix inizia da Piacenza e si conclude a Reggio Emilia, passando per Parma e toccando tutte le meraviglie di un territorio che guarda al futuro senza dimenticare le sue radici.\r\n\r\nSi può partire da Piacenza, dove la Galleria Ricci Oddi accoglie con uno dei suoi tesori più enigmatici: il Ritratto di Signora di Gustav Klimt, scomparso nel 1997 e ritrovato nel 2019. Questo capolavoro, insieme alle opere di Boldini, Boccioni e Casorati, rende la Galleria un luogo imprescindibile per gli amanti dell’arte.\r\n\r\nXNL Piacenza è un edificio che un tempo ospitava gli uffici della società elettrica nazionale Enel e oggi convertito in un luogo di cultura dedicato ai diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Il centro accoglie progetti di alta formazione (“Fare Cinema” - Corso di alta specializzazione in regia cinematografica, con docente di regia per la prossima edizione Giorgio Diritti) e propone attività, atelier e incontri rivolti alle scuole e al pubblico adulto. \r\n\r\nE poi c’è Volumnia, una basilica sconsacrata trasformata in uno spazio d’arte unico, dove gli stucchi rinascimentali dialogano con opere contemporanee, in un connubio che lascia senza fiato. Qui si uniscono arte, cultura, vita sociale e cucina contemporanea grazie al recupero della falegnameria del monastero e conversione a ristorante.\r\n\r\nC'è inoltre il “Museo della Merda” di Castelbosco dove lo sterco dei bovini diventa energia sostenibile e arte, in una dimostrazione pratica di come anche il materiale più umile possa generare bellezza e innovazione. 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Questo museo-archivio, strutturato in cinque sezioni - Arte, Fotografia, Media, Progetto, Spettacolo - conserva circa 12 milioni di pezzi (tra sculture, dipinti, disegni di oltre 100 artisti, manifesti cinematografici, disegni di satira e fumetto, architettura e design, disegni di moda italiani, film originali e tanto altro).\r\n\r\nInoltre l’APE Parma Museo, centro culturale dedicato a mostre, performance ed eventi che, oltre a promuoverne la valorizzazione attraverso mostre periodiche, ha scelto di intitolare agli artisti di origine parmigiana Amedeo Bocchi e Renato Vernizzi, le eleganti sale polifunzionali stabilmente dedicate all’esposizione dei suoi capolavori, soggetti a rotazione nel tempo.\r\n\r\nA pochi metri di distanza, a Palazzo Tarasconi, edificio del XVI secolo, oggetto di uno scrupoloso intervento di recupero e restauro, l’arte contemporanea prende vita in uno spazio dal fascino storico. Il palazzo ospita mostre di arte contemporanea e street art.\r\n\r\nSempre a Parma, il Complesso Monumentale della Pilotta unisce arte antica e moderna. Da non perdere l’installazione luminosa di Maurizio Nannucci, Time past, present and future, che illumina il cortile principale con un messaggio profondo.\r\n\r\nA Mamiano di Traversetolo la Fondazione Magnani Rocca accoglie opere di Monet, Morandi e Burri, affiancate da esposizioni temporanee di grande prestigio.\r\n\r\n \r\n\r\nIl viaggio si conclude a Reggio Emilia, città simbolo dell’arte contemporanea. Le eleganti architetture dei tre ponti di Santiago Calatrava e la futuristica Stazione Mediopadana ci danno il benvenuto in una città che sa stupire con le sue forme audaci.\r\n\r\nLa Collezione Maramotti, ospitata in un ex edificio industriale, è un vero forziere per gli appassionati d’arte. Con oltre 200 opere permanenti, questa collezione attraversa i movimenti più significativi del Novecento, dalla Pop Art all’Arte Povera.\r\n\r\nDa non perdere le tre icone di Reggio Emilia: l’opera Whirls and Twirls 1 di Sol LeWitt, che decora la volta della Biblioteca Panizzi.\r\n\r\nIl viaggio continua nei Chiostri di San Pietro, il più straordinario complesso monumentale di Reggio Emilia, uno dei più suggestivi del Rinascimento italiano, con una forma che porta la mano inconfondibile di Giulio Romano, centro culturale di rilievo internazionale.\r\n\r\nE poi ancora Palazzo Magnani, dello stesso Luigi Magnani della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano (PR), dove le esposizioni avveniristiche fondono arte e teatro e Palazzo da Mosto, una delle più significative dimore reggiane quattrocentesche.\r\n\r\nInfine, i Musei civici, da pochi anni hanno inaugurato il nuovo allestimento del secondo piano, su progetto dell’architetto Italo Rota e dei curatori dei Musei Civici, che comprende anche il vasto patrimonio fotografico del progetto di Fotografia Europea e dalle opere, esposte a rotazione, di Luigi Ghirri. \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n","post_title":"Visit Emilia, un viaggio tra musei insoliti ed installazioni futuristiche","post_date":"2025-01-16T09:01:03+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1737018063000]}]}}