8 gennaio 2021 15:39
«In questi giorni sto ricevendo moltissimi appelli da parte di tutto il mondo ricettivo del Veneto in difficoltà, alberghiero ed extralberghiero. Senza turisti e senza ristori per molti di loro la situazione è diventata pesante se non insostenibile». Così l’assessore al turismo del Veneto Federico Caner in merito alle richieste di aiuto giunte dal settore della ricettività del Veneto. «Come Regione stiamo facendo tutto il possibile non solo per sostenere queste attività, ma anche per creare le condizioni per ripartire quanto prima. Il piano di vaccinazione procede a pieno ritmo grazie all’intenso lavoro degli operatori sanitari e se il Governo ascolterà la richiesta del presidente di assegnare alle Regioni le dosi in base alla capacità di somministrazione saremo in grado di completare la prima fase a settimane».
L’assessore ricorda poi il lavoro di supporto svolto dalla Regione nel corso della pandemia: «Per sostenere tutte le attività del settore turistico in questi mesi difficili abbiamo dato vita al ‘pacchetto turismo’, un fondo da quasi 20milioni di euro molti dei quali derivanti dalle linee Por/Fesr e da economie precedenti per azioni di sostegno alle pmi turistiche e di adeguamento delle strutture turistico-ricettive ai protocolli di sicurezza e prevenzione, oltre che per interventi di comunicazione mirati a favore delle destinazioni e dei prodotti turistici».
Per l’assessore però è evidente che per superare questa situazione di difficoltà serviranno tutti gli aiuti possibili anche dal Governo centrale. «Nei giorni scorsi ho inviato una lettera al presidente della Commissione turismo della Conferenza Stato-Regioni Daniele D’Amario richiamando le istanze del mondo della ricettività affinché nel prossimo decreto ristori vengano individuate le coperture necessarie. Non c’è alcun intento polemico – chiarisce l’assessore – anzi. Credo piuttosto che mentre ci rimettiamo alle valutazioni dell’Istituto Superiore di Sanità e restiamo in attesa delle decisioni scientifiche che porteranno alla nuova classificazione regionale sia necessario pensare alle coperture per le attività a cui devono fare maggiori sacrifici».
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Secondo Seatrade Cruise News, la legge sui limiti alle crociere è entrata in vigore sulla Costa Azzurra la scorsa settimana.
I porti della Costa Azzurrra avranno il limite di una media annua di 2.000 crocieristi al giorno e non più di 3.000 al giorno. Solo una nave con più di 1.300 passeggeri potrà attraccare e offrire il servizio tender al giorno, con un ulteriore limite di 15 navi al mese nei mesi di luglio e agosto.
I porti interessati
I porti di crociera interessati dalle normative includono Cannes, Nizza, Monaco e Villefranche-sur-Mer. A Cannes e Villefranche, i passeggeri delle crociere raggiungono il porto a bordo di tender.
Clia Europe, come riporta Travel Weekly, ha affermato che la legge potrebbe avere un impatto sulla "vitalità economica delle regioni che accolgono le navi da crociera". «Riteniamo che sarà importante valutare gli effetti del decreto nella pratica e, se necessario, prendere in considerazione modifiche in stretta collaborazione con le parti interessate a livello locale e regionale» ha affermato Clia Europe.
I governi di Nizza e Cannes hanno tentato di imporre individualmente limitazioni alle crociere all'inizio di quest'anno. Tali sforzi si sono trasformati in un'iniziativa regionale per regolamentare l'attività delle navi, e la Clia è stata invitata alle riunioni di pianificazione. Grazie alla nuova legge, le compagnie di crociera che aderiscono agli impegni ambientali sanciti dalla Carta delle crociere sostenibili nel Mediterraneo avranno accesso prioritario alla programmazione in Costa Azzurra.
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[post_content] => Crescita record per Bluserena Hotels & Resorts, che si prepara a chiudere l'anno con il più. Si tratta della stagione più ampia mai realizzata con più di mille 800 giorni di apertura e oltre 440.000 room night vendute.
Nel corso dell’anno, Bluserena ha superato un milione 200.000 presenze, con i mercati esteri che crescono del 90% anno su anno dal 2023.
La stagione conferma anche la solidità economica del gruppo, con un utile operativo lordo costantemente in aumento dal 2022 anno su anno. Parallelamente, si è rafforzata la relazione con gli ospiti: la fanbase di utenti nel database ha superato il mezzo milione di contatti attivi. A questo si aggiunge un elevato livello di reputazione, con un punteggio record del Global Review Index pari all'89,2% e un volume crescente di oltre 12.000 recensioni raccolte nel 2025.
Il nuovo modello Inclusive Made in Italy nasce dall’ascolto attento degli ospiti e dall’osservazione delle dinamiche del mercato leisure. L’obiettivo è offrire un prodotto più contemporaneo, capace di rispecchiare l’identità di Bluserena e allo stesso tempo di rispondere in modo diretto alle esigenze delle famiglie di oggi. Viene così superato il tradizionale schema della pensione completa con le tre nuove formule — Soft-Inclusive, All-Inclusive e Ultra-Inclusive — pensate per garantire più servizi inclusi, più libertà di scelta e un livello superiore di qualità dell’esperienza.
Per Bluserena, l’eccellenza dell’ospitalità nasce dalle persone. È da questa convinzione che prende forma un investimento strutturale e continuo nel capitale umano. A conferma di questo impegno, Bluserena dedica ogni anno oltre 6.000 ore di formazione e un sistema di sviluppo professionale, il talent center crew, che accompagna tutti i collaboratori — dell’headquarter e dei resort — in un percorso di crescita costante, volto a potenziare competenze tecniche, trasversali e relazionali.
Intenso programma di formazione
Il talent center crew integra formazione in presenza, team building e percorsi online, articolati su tre linee principali: il management path, rivolto ai manager con responsabilità di team; il professional path, dedicato ai collaboratori; il percorso di onboarding, pensato per le nuove risorse e orientato. La piattaforma digitale del talent center crew consente inoltre a ogni membro della crew di accedere in modo semplice ai propri corsi, consultare materiali di approfondimento, seguire video e podcast, e monitorare le competenze acquisite attraverso test e questionari.
I risultati del 2025 sono stati condivisi in un momento importante per il Gruppo: la Bluserena annual convention & award, un evento creato per ripercorrere un anno di traguardi e risultati significativi, allineare visioni e progetti futuri e celebrare il valore delle persone. Nell’edizione 2025 oltre 250 partecipanti hanno preso parte a una serata speciale, dedicata al lavoro, all’impegno e al senso di appartenenza che unisce la community Bluserena.
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«Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti nel 2025. È stato il nostro terzo anno consecutivo di crescita record: abbiamo superato 1,2 milioni di presenze, registrato oltre 1.800 giorni di apertura (costantemente in aumento rispetto al passato) e più di 440.000 room nights vendute. Sono numeri che ci danno grande soddisfazione, perché raccontano un percorso solido e il consenso sempre più ampio da parte degli ospiti. Ed è proprio questa fiducia che ci ha spinto a compiere un passo strategico così importante come l’introduzione di tre nuove formule di soggiorno - Soft-Inclusive, All-Inclusive e Ultra-Inclusive - che rappresentano la nostra volontà di evolvere continuando ad ascoltare le persone e anticipare i loro bisogni» spiega Marcello Cicalò, ceo di Bluserena Hotels & Resorts.
«L’ingresso nella classifica Best Workplaces South Italy- aggiunge Cicalò -, insieme alla certificazione Great Place to Work, conferma la solidità della nostra cultura aziendale. Sono traguardi che ci rendono orgogliosi, perché riflettono l’impegno quotidiano delle nostre persone e la volontà di costruire un ambiente positivo dove ciascuno possa contribuire e sentirsi parte di un progetto comune».
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[post_content] => La Fiera Internazionale del Turismo, che si terrà dal 21 al 25 gennaio presso IFEMA MADRID, si conferma come cornice strategica per promuovere un turismo più resiliente in grado di integrare innovazione, competitività e sostenibilità.
Madrid, 17 dicembre 2025 - In un contesto in cui la sostenibilità si è consolidata come priorità per lo sviluppo turistico globale, FITUR riafferma il proprio ruolo di spazio di riferimento per per promuovere una trasformazione responsabile del settore. Con il Messico come Paese partner, la Fiera Internazionale del Turismo riunirà ancora una volta il mercato mondiale dal 21 al 25 gennaio 2026 presso IFEMA MADRID, stimolando gli affari, la cooperazione istituzionale e lo scambio di conoscenze in un momento di svolta per il settore.
Secondo i dati dell'ONU sul turismo, gli arrivi internazionali sono aumentati del 5% nella prima metà del 2025 e la spesa turistica globale potrebbe raggiungere i 2.100 miliardi di dollari. Queste cifre riflettono la forza di un settore in crescita, ma sottolineano anche la responsabilità di evolvere verso pratiche più efficienti e resilienti, in grado di generare benefici sociali e ambientali nel tempo.
In questo contesto, FITUR 2026 rafforza il suo impegno attraverso il Padiglione della Conoscenza, che aprirà nelle giornate dedicate ai professionisti, da mercoledì 21 a venerdì 23 gennaio. Questo spazio promuoverà approcci che integrano competitività economica, gestione responsabile delle risorse naturali e contributo al benessere delle comunità locali, favorendo visioni in grado di trasformare il turismo sia nella pratica sia nella strategia.
Innovazione turistica sostenibile in una FITUR progettata per una visita responsabile
Con lo slogan "Dove iniziano i viaggi", FITUR invita i partecipanti e i visitatori a intendere la sostenibilità come un valore che aumenta la competitività delle destinazioni e rafforza la struttura globale del turismo. Così, in occasione della 46ª edizione, la Fiera includerà per la prima volta i generatori di acqua atmosferica di GENAQ, che soddisfaranno parte del consumo idrico durante l'evento e contribuiranno a ridurre significativamente l'uso di bottiglie di plastica monouso. Verranno installate otto fontanelle in diversi punti di FITUR, riducendo l'impronta di carbonio associata al trasporto e alla distribuzione di acqua in bottiglia e sfruttando una fonte rinnovabile e locale: l'umidità dell'aria.
FITUR promuove, inoltre, l'adozione di criteri ambientali tra i suoi espositori attraverso il Premio allo stand sostenibile, che riconosce le organizzazioni che integrano pratiche responsabili nella progettazione, nella costruzione e nella gestione dei loro spazi. Il premio valuta aspetti quali l'uso di materiali riciclabili, l'efficienza energetica, la gestione dei rifiuti e l'accessibilità degli stand.
Oltre a promuovere la partecipazione e le visite consapevoli, FITUR si posiziona come piattaforma internazionale per l'identificazione e la diffusione di soluzioni sostenibili ad alto impatto. L'Osservatorio sulla sostenibilità di FITURNEXT guida questo lavoro identificando le iniziative replicabili nelle destinazioni di tutto il mondo. Per il 2026, l'osservatorio ha incentrato la Sfida FITURNEXT sulla gestione efficiente e responsabile dell'acqua, una delle risorse più vulnerabili in molti contesti turistici. Dopo aver valutato oltre 250 iniziative, le proposte vincitrici sono state Fundación Visit València (Spagna), Barceló Regen (Spagna) e Plastic Cup (Ungheria).
La crescente specializzazione di FITUR attraverso le sezioni FITUR 4all, FITUR Cruises, FITUR Lingua, FITUR LGTB+, FITUR Screen, FITUR Talent, FITUR Sports e FITUR Woman contribuisce a diversificare l'offerta turistica e a promuovere un settore più inclusivo, accessibile e decentrato sia in termini temporali che geografici. Questa struttura settoriale amplia la portata della Fiera e rafforza il suo contributo nei confronti di un turismo più equilibrato e sostenibile.
Infine, FITUR 2026 approfondirà il proprio impegno ambientale attraverso la misurazione completa dell'impronta di carbonio, sia delle emissioni dirette (Ambiti 1 e 2) che indirette (Ambito 3). Questo approccio consentirà di fare passi avanti verso un modello di evento più responsabile e genererà informazioni chiave per definire azioni di miglioramento continuo per le edizioni future.
In questa edizione, FITUR riafferma la sua leadership come catalizzatore delle trasformazioni che definiranno il futuro del turismo globale e si consolida come spazio in cui istituzioni, imprese, destinazioni e professionisti trovano ispirazione, conoscenza e alleanze strategiche in grado di promuovere un settore più resiliente, inclusivo e allineato alle principali sfide internazionali.
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[post_content] => Riva Ligure lancia un nuovo progetto di comunicazione intitolato "Riva Ligure: il cuore blu della Riviera" che ha l'obiettivo di promuovere le peculiaritò della cittadina rivierasca.
«L’abbattimento del ponte sul Torrente Argentina, che collega Riva Ligure ad Arma di Taggia lungo la pista ciclabile – spiega il sindaco Giorgio Giuffra -, ci ha posto davanti ad una criticità reale: il rischio di un temporaneo isolamento del nostro territorio. Abbiamo ritenuto doveroso affrontare questa situazione con un approccio concreto e responsabile, senza limitarci a gestire l’emergenza. Da questa consapevolezza nasce il progetto di comunicazione che presentiamo oggi, per rafforzare l’identità di Riva Ligure e valorizzarla non solo come luogo di passaggio, ma come destinazione capace di attrarre persone, iniziative ed eventi, in particolare legati alle attività all’aria aperta e alle famiglie. Vogliamo intercettare chi già frequenta la pista ciclabile, in bicicletta o a piedi, e invitarlo a fermarsi, a entrare nel centro storico, a vivere la passeggiata a mare e i servizi del nostro territorio. È un percorso che si svilupperà nel tempo, in modo graduale e compatibile con le risorse disponibili, con prime azioni nel periodo delle festività e un programma più strutturato nel corso del 2026".
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La posizione di Riva Ligure è infatti strategica, sulla pista ciclabile, perfetta per bici da strada e city bike, con panorami marini e collegamenti verso il primo entroterra, come Bussana, Pompeiana, Cipressa, Terzorio e gli altri borghi collinari da raggiungere comodamente in e-bike o mtb. Verso il parco delle Alpi Liguri, in mountain bike muscolare o elettrica, si può salire verso itinerari più impegnativi come il circuito dei Forti, il colle Melosa-Taggia o percorsi più lunghi come l'anello Pedalalpi, fino alla Via del Sale, partendo dalla costa e inoltrandosi nelle valli interne, raggiungibili tramite deviazioni dalla ciclabile.
«Riva Ligure è una località incantevole - aggiunge Luca Lombardi, assessore regionale al turismo - ma anche importante - sia dal punto di vista storico per il sito archeologico Costa Balenae, sia dal punto di vista delle tradizioni con la sua festa di San Maurizio che è stata inserita nel calendario degli Eventi Tradizionali Liguri di Regione Liguria, sia dal punto di vista turistico in quanto Bandiera Blu e per la sua ciclabile che rientra nel progetto della regione 'La Liguria degli Anelli'. Nei primi mesi del prossimo anno inizieranno i lavori che coinvolgeranno in tutta la Liguria complessivamente 400 chilometri di strade bianche e provinciali che saranno ammodernate e attrezzate con circa 20 stazioni di ricarica per un investimento totale di 9 milioni di euro. Nel nostro territorio, in provincia di Imperia, avremo l'anello dell'Alta Valle Argentina dall'estremo Ponente fino appunto a Riva Ligure per 94 chilometri, di cui 55 su strada e i restanti su ciclabile tirrenica: un meraviglioso circuito che sono certo sarà meta di migliaia di appassionati e che avrà un ritorno positivo su tutto l'indotto turistico».
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Ai nastri di partenza gli italiani che dedicheranno una vacanza a queste festività 2025: a mettersi in viaggio saranno complessivamente 19,3 milioni di persone; per il 91% sarà l’Italia la meta preferita mentre il restante 9% opterà per l’estero. Nel complesso, cresce il numero di coloro che sceglieranno soggiorni più lunghi, cioè in grado di comprendere due se non tutte e tre le ricorrenze del calendario festivo.
Questo, di impatto, il quadro del movimento turistico degli italiani per le festività di fine d’anno secondo l’indagine realizzata da Tecnè per la Federalberghi.
Analizzando i comportamenti dei viaggiatori in riferimento alle specifiche festività, il Natale conserva la “maglia rosa” come evento di maggiore partecipazione: complessivamente, saranno 12 milioni gli italiani in movimento in questa occasione, includendo in questa cifra sia chi partirà esclusivamente per questa ricorrenza, sia chi prolungherà il soggiorno fino a Capodanno ed anche all’Epifania. All’interno di questa quota, 7,9 milioni di persone decideranno di concentrare la propria vacanza tra Natale e Santo Stefano, rientrando nelle proprie case prima dell’inizio del nuovo anno.
L’indagine analizza, inoltre, l’aspetto rilevante delle vacanze lunghe, ovvero che comprendano almeno due festività tra Natale, Capodanno ed Epifania: saranno 5,9 milioni gli italiani che sceglieranno questa modalità di soggiorno. Capodanno invece, rappresenta l’occasione di viaggio più serrata e intensa; la durata della vacanza si raccorcia, ma si potenzia l’attività di spesa: a partire saranno 10,2 milioni di italiani. Tra questi, 4,6 milioni punteranno solo sui giorni della festa di apertura del 2026.
Attenzione alle grandi partenze: secondo quanto rilevato dall’indagine di Federalberghi, il bollino rosso è previsto tra il 22 ed il 23 dicembre in vista del Natale. Per il Capodanno invece, le giornate di grande picco saranno il 29 e 30 di dicembre.
“Complessivamente i dati della nostra indagine raccontano la capacità di resistenza ed adattamento dei nostri connazionali – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – Il contesto economico non è certo dei migliori oggi. Non dimentichiamo che sono proprio le scarse risorse economiche a costringere a casa molti potenziali viaggiatori. Tuttavia, resta l’istanza di onorare le tradizioni, di godersi i propri cari in un momento di serenità e relax magari evitando grandi spostamenti, di visitare località non troppo distanti dalla propria base, curiosando tra i mercatini natalizi o visitando città d’arte. Il Belpaese, abbiamo visto, resta la destinazione privilegiata, in sostanza il turismo domestico è il volto di questo Natale 2025”.
“Il calendario di quest’anno ha anche dato un forte incentivo al progetto di vacanza – ha aggiunto Bocca – Va considerato infatti, che la festività del 25 dicembre cade di giovedì, quella di Capodanno di mercoledì e quella dell’Epifania, di martedì”
“I risultati emersi – ha concluso Bocca – mostrano che assisteremo ad un sorpasso rispetto al 2024, il che rappresenta un segnale positivo. Noi leggiamo i dati sempre tenendo ben presente la prospettiva. L’apertura del nuovo anno ci proietterà velocemente verso la grande sfida delle Olimpiadi Milano Cortina 2026. E noi vogliamo che a vincere, oltre i campioni in campo, siano anche i nostri imprenditori dell’ospitalità e tutto il turismo italiano”.
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[post_content] => In occasione della 30esima edizione dei Protagonisti del Mare, l’evento in cui vengono premiate le agenzie partner di Costa Crociere, la compagnia del gruppo Carnival ha focalizzato l’attenzione sulle novità, in particolare la super commissione dedicata alle adv.
Dopo 10 anni di Segui-C arriva il nuovo programma CostaGold, che permette di guadagnare tutto l’anno ottenendo direttamente in estratto conto una Super Commissione fino al +5 sulle tariffe My Cruise, All Inclusive e Super All Inclusive su oltre 350 partenze. Un programma attivo tutto l’anno, senza obiettivo di vendita.
«Non ci sono più i run e non ci sono più gli obiettivi – commenta Riccardo Fantoni, direttore commerciale Costa Crociere - perché l'obiettivo generava tensione. Vogliamo che tutti gli agenti siano in campagna, tutto l'anno. Non c’è uno stop, le adv sono sempre in super commissione, ma c’è solo una soglia d'ingresso di 30.000 euro di fatturato nell'anno precedente. Grazie al supporto della tecnologia le adv hanno a disposizione attraverso il filtro “Costa Gold” le partenze incentivate».
Il contratto 2026 con le agenzie va in continuità perché si fonda su tre pilastri: valore, reciprocità e servizi.
Generazione di Valore
«Un’azienda come Costa Crociere – aggiunge Fantoni – è votata al valore per l'ospite e per il cliente dell'agenzia di viaggio. Ma affinché ciò avvenga, ci deve essere un ecosistema virtuoso di soddisfazione reciproca».
Reciprocità
Per Costa la parola partnership è fondamentale, significa generare valore, dare servizi, dare formazione, ma anche ricevere. «Senza la reciprocità non c'è partnership e senza la partnership non si colgono le sfide – sottolinea Fantoni -
Chiediamo agli agenti di essere preparati ad accendere uno storytelling che valorizzi la sostanza del prodotto in continuo cambiamento. Se gli agenti sono preparati, diventano amplificatori sul territorio della nostra comunicazione».
Servizi
Costa Crociere mette a disposizione una serie di servizi che siano utili alle adv a svolgere al meglio il proprio lavoro:pacchetti già preconfezionati per produrre una comunicazione digital e social, oppure nuovi strumenti tecnologici per poter parlare alle nuove e alle future generazioni di crocieristi.
Tornando all’elemento valore inteso come soddisfazione, da un punto di vista della remunerazione delle adv, Costa conferma di aver mantenuto l’impianto di commissioni ordinarie che sono crescenti al crescere del valore della tariffa venduta. «Le commissioni aumentano – commenta il direttore commerciale - all’aumentare della valore della tariffa raggiungendo il massimo con le vendite in tariffa Super All Inclusive che include il pacchetto bevande MyDrinks e il pacchetto di land experiences MyExplorations».
Così come viene confermata l’ incentivazione annuale , il programma weCare, basata su due obiettivi dell'anno corrente ed un obiettivo di early booking che mette in condizione l’agenzia di potere raggiungere alla fine dell'anno un 3% di overcommission.
Le novità riguardano anche l’ampliamento temporale della gamma dell’offerta.
«Siamo partiti il 10 dicembre e abbiamo già richieste sulle partenze di novembre 2026 – aggiunge Fantoni – Allungando il periodo di 5 mesi andiamo incontro alle agenzie di viaggio che possono avere a che fare con un cliente che vuole partire tra due settimane oppure che sta già pianificando per il prossimo inverno».
Costa Crociere ormai da un decennio ha clusterizzato le agenzie in Active, Dynamic, Energy, Top e Super Top. Una segmentazione che presuppone modelli di servizio differenti, legati al valore dell'agenzia e quindi del segmento. «Ci siamo resi conto negli anni – aggiunge Fantoni - che c'è una quota a parte: le adv codificate ma che non producono. Ai così detti “Reactive” abbiamo deciso in questo momento di mantenere i codici aperti ma di togliere a queste agenzie la proattività della forza vendite. Liberiamo la forza vendite che può concentrarsi in termini di tempo e risorse sulle agenzie “attive”». L’agenzia in “stand by” potrà tornare in Active e Costa di conseguenza tornerà a fornire i servizi.
Tra i focus di Costa Crociere c’è sempre la formazione, sia digitale con il programma di e-learning CostaAcademy, che proporrà nuovi argomenti focalizzati su prodotto, qualità della vendita e nuove competenze legate soprattutto alla comunicazione sui social media e alla storytelling efficace; sia fisica, con il lancio C-Training Days. Si tratta di 30 tappe per 60 sessioni, con oltre 450 ore di formazione dedicata ad oltre 1.800 agenti, in programma nella prossima primavera.
«Nei due mesi di C-Training Days ci concentreremo sul contatto diretto con le agenzie – conclude Fantoni – Crediamo nella formazione online ma anche nella relazione fisica. Abbiamo scelto di organizzare nella giornata di C-Training Days una formula al mattino più basic e una formula più evoluta al pomeriggio».
Maria Carniglia
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[post_content] => Jumbo Tours ha acquisito Yourttoo, società specializzata nella creazione, gestione e distribuzione di circuiti organizzati: la divisione incoming di Alpitour World rafforza e diversifica così il proprio portfolio come dmc globale, integrando servizi ad alto valore aggiunto e di elevata complessità operativa, con una chiara attenzione all’innovazione tecnologica e all’espansione internazionale.
Con questa integrazione, la società amplia la propria copertura di prodotto nei mercati di Spagna e America Latina, rafforzando il posizionamento in destinazioni chiave e gettando le basi per una strategia di crescita progressiva verso nuovi mercati di provenienza.
L’acquisizione di Yourttoo porta in casa Jumbo Tours un catalogo di oltre 3.000 circuiti internazionali, oltre ad un piano di crescita che prevede di raggiungere i 4.000 circuiti entro la fine del 2026. Un ecosistema avanzato di conoscenza, tecnologia, prodotto e connettività, che rafforza la proposta di valore verso clienti, tour operator e agenzie di viaggio; la possibilità di vendita incrociata di servizi complementari, come escursioni e notti extra all’interno dei circuiti, incrementando il valore medio di ogni operazione e la personalizzazione dell’esperienza del viaggiatore.
Il modello di distribuzione include soluzioni di connettività via Api, che facilitano l’integrazione diretta con i sistemi di clienti e fornitori, ottimizzando i processi di prenotazione, gestione e personalizzazione del prodotto. Questa architettura tecnologica permette lo sviluppo di soluzioni white label sia b2c che b2b.
Il piano strategico prevede che, dal 2026, la piattaforma e il prodotto dei circuiti vengano lanciati progressivamente nei mercati francofoni, italiano e portoghese, rafforzando la portata internazionale del gruppo e la capacità di servire molteplici mercati di provenienza attraverso un’unica soluzione tecnologica.
«Questo accordo permette a entrambe le parti di sviluppare i nostri progetti in modo congiunto, con una crescita molto più rapida rispetto a quanto avremmo potuto ottenere individualmente - ha commentato Emilio Rivas, direttore generale di Jumbo Tours -. Riponiamo piena fiducia nel lavoro svolto da Jesús e dal suo team, e così sarà anche nei prossimi anni. La loro conoscenza e visione fanno parte degli asset fondamentali che oggi integriamo».
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[post_content] => Viaggiare leggeri è diventato nel tempo non soltanto una scelta pratica, ma anche un vero e proprio approccio al viaggio. Ridurre il superfluo consente di muoversi con maggiore libertà, di affrontare gli spostamenti con meno stress e di concentrarsi maggiormente sull’esperienza complessiva. Che si tratti di un breve weekend o di una vacanza più lunga, l’organizzazione e la cura dei dettagli giocano un ruolo centrale nel rendere il viaggio più confortevole e funzionale, senza rinunciare a ciò che è davvero utile.
Il valore della leggerezza negli spostamenti moderni
Negli ultimi anni, il modo di viaggiare è profondamente cambiato. Le compagnie aeree hanno introdotto regole sempre più stringenti sui bagagli, i viaggiatori si spostano con maggiore frequenza e spesso combinano lavoro e tempo libero. In questo contesto, viaggiare leggeri significa adattarsi a una mobilità più fluida e rapida. Un bagaglio essenziale permette di ridurre i tempi di attesa, di evitare costi aggiuntivi e di gestire meglio gli imprevisti, come cambi di programma o trasferimenti improvvisi.
La leggerezza non è solo una questione di peso, ma anche di mentalità. Portare con sé meno oggetti implica una selezione più consapevole e una maggiore attenzione alle reali necessità. Questo approccio favorisce una maggiore autonomia e rende il viaggio meno dipendente da vincoli materiali.
Organizzazione del bagaglio: metodo e consapevolezza
Una buona organizzazione è alla base di un viaggio leggero e funzionale. Preparare il bagaglio con criterio significa valutare la durata del soggiorno, il clima della destinazione e le attività previste. Ogni elemento dovrebbe avere una funzione chiara ed essere facilmente reperibile. Disporre gli oggetti in modo ordinato aiuta a mantenere il controllo del contenuto e a evitare di portare duplicati inutili.
La scelta di capi versatili, facilmente abbinabili e adatti a più contesti consente di ridurre il numero di cambi necessari. Allo stesso modo, organizzare gli spazi interni del bagaglio in modo razionale permette di sfruttare al meglio il volume disponibile e di mantenere tutto in ordine anche durante il viaggio.
Comfort personale e piccoli accorgimenti quotidiani
Anche viaggiando leggeri, il comfort non dovrebbe essere trascurato. Al contrario, la selezione accurata di alcuni elementi può fare la differenza durante gli spostamenti. Gli oggetti dedicati alla cura personale, se scelti in formato compatto, consentono di mantenere le proprie abitudini anche lontano da casa senza appesantire il bagaglio. Un esempio tipico è rappresentato dal dentifricio piccolo da viaggio, che permette di rispettare le normative sui liquidi e allo stesso tempo di non rinunciare all’igiene quotidiana.
Il comfort riguarda anche la gestione del tempo e delle energie. Avere tutto l’occorrente a portata di mano, senza dover cercare o riorganizzare continuamente il bagaglio, contribuisce a rendere il viaggio più rilassante. Piccoli accorgimenti, come la disposizione logica degli oggetti o la scelta di accessori multifunzionali, aiutano a mantenere un buon livello di benessere durante tutto il percorso.
Attenzione ai dettagli pratici durante il viaggio
Viaggiare leggeri non significa improvvisare. Al contrario, richiede una pianificazione attenta e una cura particolare dei dettagli pratici. Documenti, dispositivi elettronici e oggetti di uso frequente dovrebbero essere facilmente accessibili, soprattutto durante le fasi di controllo o di trasferimento. Un’organizzazione efficace consente di affrontare le diverse tappe del viaggio con maggiore serenità.
Anche la gestione degli spazi temporanei, come camere d’albergo o alloggi brevi, beneficia di un bagaglio essenziale. Meno oggetti significa meno tempo dedicato a sistemare e più tempo a disposizione per esplorare la destinazione. Questo approccio favorisce una relazione più diretta con il luogo visitato e con le attività previste.
Mobilità, sostenibilità e scelte responsabili
La scelta di viaggiare leggeri si inserisce anche in un discorso più ampio legato alla sostenibilità. Ridurre il peso dei bagagli contribuisce a diminuire i consumi energetici, soprattutto nei trasporti aerei e su lunga distanza. Inoltre, una selezione più consapevole degli oggetti da portare con sé porta spesso a un minor utilizzo di prodotti usa e getta e a una maggiore attenzione alla durata nel tempo degli articoli scelti.
Viaggiare con meno implica anche una maggiore responsabilità nei confronti dell’ambiente e delle comunità locali. Un bagaglio essenziale favorisce uno stile di viaggio più rispettoso, meno invasivo e più attento alle risorse disponibili. Questa prospettiva si allinea con una crescente sensibilità verso forme di turismo più equilibrate e sostenibili.
Esperienza di viaggio e adattabilità
Un altro aspetto centrale del viaggiare leggeri è l’adattabilità. Essere pronti ad affrontare situazioni diverse, cambiamenti di programma o condizioni impreviste è più semplice quando non si è vincolati da un bagaglio ingombrante. La flessibilità diventa una risorsa preziosa, soprattutto in contesti dinamici o in destinazioni meno strutturate.
Questa capacità di adattamento influisce positivamente sull’esperienza complessiva del viaggio. Muoversi con agilità permette di cogliere opportunità inattese, di modificare l’itinerario senza difficoltà e di vivere il viaggio in modo più spontaneo. La leggerezza, in questo senso, diventa un elemento che arricchisce l’esperienza, rendendola più autentica e personale.
Informazione e preparazione prima della partenza
Prima di partire, informarsi sulle caratteristiche della destinazione e sulle regole di viaggio è fondamentale per mantenere un approccio leggero ed efficace. Conoscere le condizioni climatiche, le abitudini locali e le eventuali restrizioni sui bagagli consente di prepararsi in modo mirato, evitando eccessi o mancanze.
Una preparazione accurata riduce la necessità di interventi correttivi durante il viaggio e contribuisce a mantenere un equilibrio tra essenzialità e comfort. Questo tipo di attenzione preliminare permette di affrontare il viaggio con maggiore sicurezza e consapevolezza, valorizzando ogni fase dello spostamento senza appesantirlo con elementi superflui.
i.pr
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[post_content] => Al via la nuova stagione del Th Borca di Cadore – Parc Hotel Des Dolomites, storica struttura ai piedi del Pelmo e dell’Antelao, tornata alla sua vocazione ricettiva dopo un articolato percorso che l’ha vista, nel corso dei decenni, trasformarsi da hotel di lusso a ospedale militare, centro di accoglienza e, oggi, nuovamente albergo. Un luogo simbolico, set anche di numerosi film nazionali e internazionali, che ora entra in una nuova fase grazie all’investimento di Th Group.
Ad aprire i lavori è stato Graziano Debellini, fondatore e presidente di Th Group, che ha ricordato come la ristrutturazione sia stata guidata da una visione strategica capace di integrare il valore storico dell’hotel – ripercorso anche nel volume curato da Alberto Beggiolini – con una lettura contemporanea delle esigenze del territorio. Th punta a rendere il Parc Hotel Des Dolomites un motore di rivitalizzazione per l’intera valle: «Siamo leader nella ricettività in montagna e auspichiamo che, oltre alle Olimpiadi, anche questa struttura possa rappresentare un’occasione di riscatto per tutta l’area. Partiremo con nove mesi di apertura, con l’obiettivo di arrivare a un’apertura annuale, per riportare vita nei paesi e incentivare la presenza dei giovani. Il vero lusso qui è la natura, incastonata tra due giganti come Pelmo e Antelao».
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Più capitale di qualità
Nel suo intervento, Antonino Turicchi, amministratore delegato di Cdp Real Asset Sgr, ha ricordato come «il turismo rappresenti il 10% del Pil italiano» e come l’aumento della qualità dell’offerta passi necessariamente da una maggiore qualità del capitale investito. Cdp sostiene operazioni di acquisizione e rilancio delle strutture, e ha annunciato la creazione di un nuovo fondo dedicato alle iniziative che richiedono nuovi investimenti, oltre a un fondo specifico per il turismo dei giovani.
Ripensare la montagna
Giulio Lattanzi, direttore generale del Touring Club Italiano, ha posto l’accento sulla necessità di ripensare il prodotto montagna oltre la stagionalità invernale, anche per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni: «La montagna sta vivendo un segnale di crescita importante. Il cambiamento climatico ci impone di immaginare un’offerta più ampia, capace di creare un’economia continua e rigenerativa».
Molto atteso l’intervento del Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, che ha ricordato il ruolo centrale dello sport come fattore sociale: «Dove c’è sport, c’è migliore qualità della vita, e i dati lo confermano. Servirà concludere i cantieri ancora aperti, ma l’auspicio è che i sacrifici affrontati dai territori in vista delle Olimpiadi possano tradursi in benefici concreti anche dopo il 2026».
Il ministro ha sottolineato inoltre il trend positivo del turismo sportivo e la necessità di una montagna che lavori sulle quattro stagioni, con lo sport come leva per ripensare l’offerta turistica.
I rappresentanti dei comuni di Borca, San Vito e Pieve di Cadore hanno evidenziato il clima positivo con cui la valle sta vivendo l’avvicinamento alle Olimpiadi, pur tra disagi legati ai cantieri. È emersa la volontà condivisa di sfruttare la visibilità olimpica per far conoscere al mondo l’offerta dei territori minori delle Dolomiti Bellunesi e recuperare un rapporto più stretto tra comunità locali e sviluppo turistico.
Maurizio Rossini, di Trentino Marketing, ha ricordato che l’ultimo decennio è stato il migliore per il turismo regionale, grazie anche alla capacità dei territori di valorizzare l’esperienza dell’ospite e il ruolo dei visitatori come promotori digitali delle destinazioni. Barbara Casillo, direttore generale di Confindustria Alberghi, ha richiamato l’urgenza di integrare maggiormente la visione industriale con quella turistica: secondo il Centro Studi, nel 2026 sono attesi oltre 10 milioni di turisti internazionali in più rispetto allo scorso anno.
Per Alessandro Belli, Presidente del comitato hospitality di Confindustria Assimobiliare, i volumi di transazioni hospitality nel turismo supereranno i 2 miliardi nel 2026: «Ora serve la capacità manageriale per gestire sia le strutture sia i territori».
Verso performance più stabili
Alberto Peroglio Longhin, a.d. di Th Group, ha evidenziato la necessità di destagionalizzare il prodotto montagna e creare performance economiche più stabili: «La montagna non è solo sport. È cultura, identità, comunità. Gli impatti economici sui territori minori possono essere molto significativi».
Salvatore Piazza, vice direttore generale Th Group - prevede per il 2026 un +10% delle performance legate al segmento neve, con una rilevante componente di clientela internazionale. Piazza ha sottolineato l’importanza della sinergia con i territori per rendere unica l’esperienza dell’ospite.
Giulio Contini, direttore generale della Scuola Italiana di Ospitalità, ha sottolineato come sia fondamentale il riposizionamento del lavoro nell’hospitality, che deve superare la percezione di precarietà per tornare ad attrarre giovani professionisti. La formazione, ha ricordato Contini, è un fattore chiave anche per le aziende che vogliono migliorare la qualità dell’offerta.
A chiudere l’evento, Maria Debellini, vicepresidente Th Group, che ha annunciato che nei prossimi giorni sarà completata l’apertura delle 11 strutture che compongono il prodotto montagna del gruppo: «Oggi non celebriamo solo una riapertura, ma l’inizio di una nuova pagina per il Th Dolomites e per tutto il territorio».
(Enzo Scudieri)
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