27 ottobre 2020 09:56
«È vero: le agenzie di viaggi non sono state nominate ieri nel nuovo Decreto, ma è ormai inutile per noi restare aperti: non abbiamo il prodotto da vendere. L’unica destinazione era l’Italia, dove andranno i turisti se non possono cenare al ristorante, prenotare uno spettacolo, seguire un evento, se è loro sconsigliato spostarsi?» Ivana Jelinic, presidente di Fiavet, conferma oggi più che mai il legame del turismo al suo indotto. Non è stato nominato il turismo, quindi Fiavet vuole ribadire il valore di questa filiera, per essere certa che il sostegno non vada solo a coloro che chiudono, ma a tutti coloro che sono colpiti dalle conseguenze che derivano da questa chiusura.
Il turismo, già in ginocchio, con questo Dpcm, vede bloccarsi il minimo di mobilità che ci poteva essere per il ponte di Tutti i Santi, le settimane bianche, le prenotazioni per Natale e Capodanno. «Lo scorso anno si sono spostate 10 milioni di persone per le vacanze natalizie, eravamo già ad una perdita stimata di 4,1 miliardi nel periodo, ora questa stima è destinata a crescere».
Pur comprendendo la necessità della tutela della salute pubblica che resta il bene primario, Fiavet avverte che le aziende si trovano in una situazione insostenibile e con esse i lavoratori del comparto. «Occorre che il Governo provveda con urgenza agli aiuti di Stato perché non si può sopravvivere in questa situazione». Il quadro storico è senza precedenti: le frontiere sono chiuse, con gli spostamenti ufficialmente sconsigliati dalla Farnesina, il turismo scolastico fermo con anticipi di liquidità già dati ai fornitori bloccati, gli spettacoli e gli eventi business e sociali annullati, le cerimonie vietate con perdite importanti nel turismo wedding che perde sia in spostamenti e soggiorni, sia in viaggi di nozze.
Avverte quindi la presidente: «Abbiamo fiducia che assieme al Decreto, come ha dichiarato pubblicamente il premier Giuseppe Conte, partano in contemporanea i provvedimenti di ristoro, e noi ci auguriamo che siano proporzionali alle perdite subite, perché questa situazione non salva affatto il Natale delle agenzie di viaggio».
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Non si placano le polemiche sulla piattaforma Travel Agent Direct di Ryanair, creata per offrire alle agenzie di viaggi che operano offline un canale ufficiale e autorizzato per la prenotazione e l’acquisto dei biglietti Ryanair per conto dei propri clienti. Come spesso accade su temi molto discussi, si stanno diffondendo fake news e interpretazioni errate, con l’unica conseguenza di generare involontariamente confusione e allarmare il mercato.
Per fare chiarezza e rispondere alle principali criticità, sollevate soprattutto sui social, interviene l’avvocato Veronica Scaletta, responsabile legale Aiav che ha partecipato direttamente alla definizione dell’accordo per conto dell'associazione. L’obiettivo è offrire agli agenti di viaggio strumenti interpretativi chiari e risposte puntuali rispetto a notizie fuorvianti o interpretazioni errate diffuse nel settore.
Aiav, del resto, non solo è stata tra i promotori dell’accordo grazie al coinvolgimento di Fiavet, ma ha anche fortemente voluto un tavolo di confronto con il vettore e che l’accesso alla piattaforma fosse esteso a tutte le agenzie di viaggio, senza discriminazioni tra iscritti e non iscritti all’associazione.
Domande e risposte
D: Divieto di assistere il passeggero da parte dell'agente di viaggio che ha prenotato.
VS: È falso, non c'è nessun divieto per gli agenti di viaggio di assistere il proprio cliente. Ryanair ha chiesto di avere anche i dati del passeggero in modo da poter comunicare cancellazioni, ritardi, anche direttamente al passeggero. Ma non c'è nessun divieto per l'agente di viaggi di assistere, come sempre è stato, il proprio cliente.
D: Divieto di ricorrere all'arbitrato.
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D: Responsabilità totale dell'agenzia in caso di disservizio che genera un esborso economico per la compagnia.
VS: Assolutamente no, questo è falso. Come è sempre avvenuto e come avviene civilisticamente, se un agente di viaggio o un qualsiasi altro soggetto provoca con il proprio comportamento un danno ad un soggetto terzo — che può essere Ryanair o qualunque altro soggetto — è ovviamente obbligato a risarcire il danno. Ma dalle condizioni generali pubblicate sul sito di TAD non c'è nessuna responsabilità specifica o oggettiva dell'agente di viaggi verso Ryanair.
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VS: Il termine delle 24 ore è in effetti segnalato nelle condizioni, ma questo è uno strumento di tutela per i consumatori, per evitare che le richieste di rimborso ricevute dal passeggero verso la compagnia aerea potessero trovare degli ostacoli e potessero essere processate con ritardo. Quindi sì, il termine delle 24 ore c’è, ma non ritroviamo una decadenza: non c’è scritto da nessuna parte che, oltre le 24 ore, il passeggero perde il diritto al rimborso. Questo termine è importante anche nel caso in cui il passeggero chieda una riprotezione, per cui è necessaria una certa rapidità.
D: Divieto di utilizzo delle informazioni di volo, dello script dei voli e di qualsivoglia informazione sui siti Ryanair in forma scritta dall'agente al cliente.
VS: Non c’è ovviamente nessun divieto per l’agente di viaggi di comunicare al proprio cliente le informazioni del volo – ci mancherebbe! Come si potrebbe prenotare un volo senza avere le informazioni? Ciò che è vietato è la pratica dello screen scraping, ossia la raccolta massiva e automatizzata di dati online per rivendere voli online a condizioni vantaggiose. Ma qui parliamo di vendita offline, che è un contesto completamente diverso.
D: Foro competente Dublino.
VS: Il foro competente è Dublino per quanto riguarda le controversie che dovessero eventualmente sorgere tra due operatori economici – quindi ad esempio tra un’agenzia di viaggi e Ryanair. Per quanto riguarda invece le controversie tra il consumatore e il vettore, vige la regola italiana del foro del consumatore. Sono esistite nel tempo sentenze diverse, ma la regola generale resta quella.
D: Obbligo di dichiarare al cliente il prezzo reale del costo del trasporto aereo anche qualora si tratti di un volo utilizzato per la costruzione di un pacchetto turistico.
VS: No, non esiste un tale obbligo. L’obbligo di dichiarare il prezzo effettivo del volo separato dalla fee di agenzia vige solo per la vendita del biglietto come servizio singolo. Se il volo è incluso in un pacchetto turistico – che viene venduto a un prezzo forfettario o globale – non c’è alcun obbligo di dichiarare separatamente il prezzo del volo.
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Conclusioni
Fulvio Avataneo, presidente Aiav dichiara: “Possiamo affermare con chiarezza che oggi nulla è più come prima. Gli accordi raggiunti tra associazioni di categoria, una rappresentanza dei consumatori e una compagnia aerea come Ryanair rappresentano una svolta concreta: una soluzione equilibrata e condivisa che restituisce dignità e strumenti operativi agli agenti di viaggio. E’ un successo per tutta la collettività agenziale, non solo per le sigle che hanno partecipato al tavolo negoziale. Inoltre, grazie a questo accordo, Aiav avrà accesso a un tavolo di lavoro semestrale con Ryanair, il primo già previsto dopo l’estate: sarà un'occasione strutturata per affrontare e risolvere tutte le eventuali criticità operative. La perfezione non è di questo mondo, è vero. Ma TAD è un primo passo importante e il nostro impegno è continuare a lavorare, insieme, per arrivarci”.
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[post_content] => Una terrazza nel cuore della Capitale, illuminata dalle luci del tramonto e con lo skyline della Città Eterna a fare da sfondo: è questo il suggestivo scenario scelto dall’Ente Nazionale Croato per il Turismo per accogliere operatori e stampa italiana in occasione del party dell'estate all’hotel Six Senses. Un’occasione per festeggiare l’andamento positivo degli arrivi e rafforzare il legame con un mercato, quello italiano, considerato strategico.
«L’Italia è storicamente un mercato importante per noi – ha spiegato Viviana Vukelić, direttrice dell’ente in Italia –, tra i primi dieci per numero di arrivi e pernottamenti. Inoltre, contribuisce fortemente al prolungamento della stagione turistica, grazie alla rete capillare di collegamenti».
Accanto alle località più note, l’Ente punta ora a promuovere le aree meno conosciute ma ricche di potenzialità, come la Dalmazia, al centro di alcune recenti attività promozionali, tra cui un fam trip organizzato in collaborazione con Fiavet e Snav. A raccontarlo durante la serata è stata Luana De Angelis, vice presidente di Fiavet Nazionale, sottolineando il valore di queste esperienze per far conoscere nuovi volti della destinazione.
«Il mare è uno degli elementi distintivi della nostra offerta, con così tante isole che non basta una sola vita per visitarle – ha proseguito Vukelić – ma in Croazia c’è tanto altro. Dopo la campagna pubblicitaria per la stagione estiva, daremo il via in autunno a una serie di attività dedicate ai lati più autentici e meno esplorati del Paese».
Un’occasione conviviale, quella del Summer Party, per brindare ai risultati incoraggianti del 2025 e guardare con fiducia alla prossima stagione, che punterà su qualità, sostenibilità e un turismo sempre più diffuso e destagionalizzato. I dati recentemente pubblicati dal sistema eVisitor confermano il trend positivo: nei primi sei mesi del 2025 si sono registrati oltre 286.146 arrivi e 858.187 pernottamenti da parte di turisti italiani, con una crescita rispettivamente del +7% e +4% rispetto all’anno precedente. Le destinazioni più visitate includono Rovigno, Medulin, Parenzo, Umago, Mali Lošinj, oltre alle città di Pola, Zagabria e Dubrovnik.
Kristjan Staničić, direttore generale dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo, ha sottolineato in una nota: «Nonostante le numerose sfide degli ultimi anni, la Croazia ha mantenuto una posizione di rilievo nel panorama turistico internazionale. Vogliamo essere riconosciuti come destinazione di qualità, sostenibile e autentica, in grado di offrire esperienze di alto livello tutto l’anno. La vicinanza geografica e l’ottima rete di collegamenti sono fattori chiave per questa crescita. Oggi la Croazia è facilmente raggiungibile in auto, ma anche via mare e aereo».
Nella stagione estiva 2025, cinque aeroporti croati sono collegati con nove città italiane, grazie a 0compagnie aeree: tra le nuove rotte, Milano-Zagabria (Croatia Airlines), Palermo-Zagabria, Bari-Zara e Roma-Zara (Ryanair), Milano-Spalato (EasyJet). A ciò si aggiungono i collegamenti marittimi ripristinati con Liberty Lines da Trieste verso Parenzo, Rovigno e Mali Lošinj, oltre ai collegamenti attivi con SNAV, Jadrolinija e Gomo Viaggi.
Novità nel settore alberghiero
Il settore alberghiero croato sta vivendo una fase di forte espansione, con numerosi investimenti in strutture premium. Tra le novità già operative spiccano il nuovo Congress & Event Center dell’Hotel Pinija a Petrčane, il primo Hyatt del Paese (Hyatt Regency Zadar 5*) e l’Hotel Hilton 4* a Preko, sull’isola di Ugljan. A Zaton è stato inaugurato un nuovo complesso di piscine all’interno dello Zaton Holiday Resort 4*, mentre a Parenzo prosegue il maxi progetto dell’hotel Pical 5* firmato Valamar, il più grande investimento individuale nel turismo croato, con apertura prevista nel 2026. A Spalato, infine, Maistra è al lavoro sulla trasformazione in 5 stelle dello storico hotel Marjan, che riaprirà entro il 2027.
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[post_content] => Rilancio Ryanair su Torino con il posizionamento di un terzo aeromobile per l’inverno 2025-26 che consentirà alla low cost di proporre il suo più ampio operativo di sempre da Caselle.
Ryanair stima infatti 3 milioni di passeggeri all’anno e 32 rotte, incluse 2 nuove verso Liverpool e Pescara; viene inoltre potenziata la capacità con ulteriori voli su 16 rotte esistenti, tra cui Dublino, Londra Stansted, Madrid, Marrakech e Trapani. Complessivamente saranno 368 i voli operati ogni settimana, per una crescita del +30%.
Crescita
«Ryanair continua a registrare una crescita record in tutta Italia, investendo in aeroporti regionali come Torino dove quest’inverno offrirà 1.5 milioni di posti (+30%) su 32 rotte - ha commentato il ceo della low cost, Eddie Wilson -. L’investimento di Ryanair di $300 milioni a Torino sostiene la nostra strategia a lungo termine di supportare la crescita degli aeroporti regionali italiani, come dimostrano i 3 milioni di passeggeri che porteremo all’aeroporto di Torino quest’anno, favorendo il turismo in entrata nella regione e garantendo la connettività internazionale tutto l’anno.
"Abbiamo lavorato a stretto contatto con il team di Sagat per rendere possibile questa crescita, dimostrando che tariffe competitive e operazioni efficienti sono fondamentali per sbloccare la crescita. La nostra partnership con l’Aeroporto di Torino risale al nostro primo volo da Londra Stansted a Torino nel 1999 e, dopo 25 anni di successi, siamo impegnati a continuare a crescere nella Regione.
Opportunità
«Per consolidare ulteriormente questo successo e sbloccare opportunità ancora maggiori per l’aviazione italiana, il turismo e l’occupazione, Ryanair chiede nuovamente al governo italiano di abolire l’addizionale municipale in tutti gli aeroporti italiani per stimolare ulteriormente la crescita del traffico, del turismo e dell’occupazione».
«Grazie a una crescita bilanciata tra il segmento internazionale e domestico, Ryanair propone in vendita tanti prodotti rafforzati, pensati per soddisfare le esigenze di ogni tipo di viaggiatore - ha osservato Andrea Andorno, amministratore delegato di Torino Airport -. Dal volo per Madrid che sarà operato 7 volte a settimana, al volo per Londra Stansted con 16 frequenze settimanali, dal collegamento con Pescara anche durante l’inverno ai migliori collegamenti con tante città del Sud e delle isole, sono tante le novità di cui i passeggeri potranno beneficiare».
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[post_content] => Le tensioni geopolitiche stanno influendo sul mercato del turismo organizzato e Fiavet Confcommercio ha cercato di fotografare il fenomeno attraverso un sondaggio articolato rivolto alle agenzie di viaggio associate in tutta Italia.
Sta cambiando infatti il clima delle prenotazioni estive influenzato dagli scenari cui ci troviamo di fronte, ma l’allarme non è così grave: il 32,6% delle agenzie ha registrato solo una moderata diminuzione delle prenotazioni, il 19,2% nessun impatto significativo, e il 17,3% una lieve diminuzione delle prenotazioni. Tuttavia va considerato che a questi vanno aggiunti coloro che stanno registrando una forte diminuzione delle prenotazioni (30,7%), si arriva quindi a circa l’80% di agenzie di viaggio che, in ogni caso, sta registrando una flessione, anche piccola, a causa delle guerre che ci circondano.
Misurandosi con la clientela, le agenzie di viaggio si trovano di fronte a paure diverse, e spesso immotivate, verso destinazioni dove non ci sono sconsigli della Farnesina.
La percentuale più alta di timori per i prossimi viaggi è rivolta verso il Medio Oriente (22,09%), seguito dall’Egitto (16,8%) con particolare riferimento anche al Mar Rosso (3,4%), ma sorprendentemente si ha paura anche a viaggiare verso gli Stati Uniti (12%) ancor più temuti degli Emirati Arabi (10.47%) e della Giordania (6,98%). In generale tuttavia c’è un timore per i viaggi internazionali anche di medio raggio come quelli in Turchia, anche se in percentuale minore (5,8%). Basse le percentuali di calo prenotazioni invece per i Paesi dove evidentemente già non c’erano prenotazioni estive, come Israele, e Ucraina.
Scelte di visggio
Chiedendo alle agenzie di viaggio se hanno riscontrato preoccupazioni dei clienti a seguito della situazione geopolitica, circa il 70% replica che nelle scelte di viaggio viene manifesta paura e insicurezza per l’escalation dei conflitti.
La percentuale più importante dei turisti “spaventati” è quella di coloro che stanno pensando di cancellare o modificando il viaggio: il 55% lo ha già fatto o vorrebbe farlo a breve, anche pagando delle penali, mentre il 40% preferisce attendere sviluppi futuri delle guerre in atto prima di prenotare.
Tuttavia, nonostante questo “sentiment” di incertezza, attualmente meno del 5% dei turisti ha effettivamente cancellato un viaggio a causa di una guerra in atto nei paesi limitrofi alla destinazione scelta secondo quanto testimoniano il 54,7% delle agenzie di viaggio, Quelle che invece lamentano cancellazioni per oltre il 30% sono solo l’11,3% delle agenzie di viaggio.
Va inoltre rilevato che le persone cominciano a interessarsi sempre più alle rotte e agli scali aeroportuali (30% dei turisti) cercando di evitarne alcuni.
Di fronte a questa situazione quasi la metà degli i agenti di viaggio Fiavet Confcommercio (47,7%) non ha ancora individuato una misura concreta per arginare il problema che sembrava un fenomeno circoscritto e invece si sta dimostrando strutturale. Solo una minoranza degli agenti di viaggio è attiva (il 16,9%) e sta adottando delle strategie con un’informazione sempre puntuale sui social media, divulgando soprattutto le certezze che vengono dalla Farnesina e dal portale Viaggiare Sicuri. Si rilancia con nuove mete, ma soprattutto si ascolta il cliente per trovare assieme soluzioni (26.2%% delle agenzie).
Suporto fornitori? Poco
Poco il supporto trovato nel mondo dei fornitori secondo le agenzie di viaggio (circa il 57% delle agenzie afferma che non è stato aiutato) poiché trattano disdette e cancellazioni al di là delle motivazioni che le generano. Per fortuna c’è qualche agenzia che trova supporto nei corrispondenti all’estero (21%), volenterosi di preservare il turismo in Paesi che a volte vivono solo di questo.
Anche il turismo interno, che dovrebbe in questa situazione beneficiare della restrizione dell’offerta internazionale, non ha avuto l’exploit atteso. Secondo le agenzie Fiavet, il caro prezzi sta frenando, ancor più dello scorso anno, la scelta degli italiani che prenotano all’ultimo momento e non hanno usufruito delle offerte dell’advanced booking.
L’impatto della guerra sul business turistico resta comunque devastante per circa il 60% degli addetti a lavori, e quindi gli agenti di viaggio Fiavet si dichiarano cautamente pessimisti riguardo al turismo influenzato dalla crisi geopolitica (37%). Tuttavia, anche tra coloro che ritengono la guerra devastante, una percentuale non indifferente è invece ottimista: il 23,19%. Saranno forse gli agenti di viaggio che attendono con neutralità lo svilupparsi della situazione (27,4%) a spostare l’ago della bilancia tra le due linee di pensiero.
“Fiavet-Confcommercio si sta dedicando con sempre maggiore attenzione a studi di settore con una grande partecipazione da parte di tutti gli associati - afferma Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet – questo ci consente anche di fronte a imprevisti scellerati come può esserlo una nuova guerra, quanto l’economia, anche della più piccola agenzia di viaggi, sia toccata da ogni singolo cambiamento che avviene nello scenario internazionale, e bisogna partire dai numeri per capire che non si è soli, e che assieme si possono affrontare problemi e scelte per arginare e rilanciare di fronte ai cambiamenti”.
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[post_content] => Un semestre dai ricavi in crescita, come pure il livello di occupazione camere: Hnh Hospitality archivia così il primo semestre 2025.
Nel periodo compreso da novembre 2024 a aprile 2025, il gruppo ha registrato infatti ricavi per 34,2 milioni di euro, in crescita rispetto a quello dell’esercizio precedente (33,7 milioni).
Il toc si è attestato al 73%, in crescita rispetto al 70,3% dello stesso periodo dell’anno precedente. L'adr si mantiene stabilmente sui 125 euro. Nel medesimo periodo, l’ebitda è risultato negativo per 5,5 milioni di euro un dato influenzato principalmente dalla stagionalità tipica del settore alberghiero.
L’ebitda degli ultimi dodici mesi, da maggio 2024 ad aprile 2025, che meglio descrive l’andamento della società al netto dell’effetto stagionale, risulta pari a 14,4 milioni di euro, in calo rispetto ai 15,8 milioni registrato sullo stesso periodo alla fine del primo semestre 2024.
“Siamo soddisfatti dell’andamento del primo semestre del 2025, che conferma una crescita dei ricavi e un buon livello sia del tasso di occupazione sia del prezzo medio delle camere. Questi risultati, pur in un periodo segnato dalla consueta stagionalità che impatta l’ebitda, testimoniano la solidità del nostro modello operativo e la resilienza del nostro portafoglio – ha dichiarato Luca Boccato, ad di Hnh Hospitality (nella foto) -. Il 2025 rappresenta per noi un anno di investimenti e nuovi progetti: stiamo rafforzando la nostra presenza sul mercato e puntiamo a cogliere nuove opportunità, in linea con la nostra strategia di crescita e diversificazione. Guardiamo con fiducia alla seconda parte dell’anno, con l’obiettivo di chiudere il 2025 con un trend positivo, trainato in particolare da un incremento del fatturato e del tasso di occupazione.”
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[post_content] => Gioco d'anticipo per Trinity ViaggiStudio con il lancio del Catalogo Vacanze Studio Junior Speciale Estate 2026, un’anteprima delle vacanze studio 2026 nel Regno Unito e in Irlanda.
Per la prima volta, sarà possibile prenotare la vacanza studio 2026 prima ancora della partenza per l’estate 2025, approfittando di un’offerta unica valida fino al 31 ottobre 2025. Il vero punto di forza dell’iniziativa è lo sconto esclusivo con tariffa bloccata: il to garantisce i prezzi di dicembre 2024, assorbendo gli aumenti di mercato, per offrire ai propri clienti la massima serenità nella pianificazione.
La proposta si distingue per l’approccio attento che accompagna ogni fase del soggiorno. Lo staff Trinity ViaggiStudio è sempre presente in loco, per fornire supporto continuo agli studenti e garantire una gestione puntuale di ogni aspetto organizzativo.
A questo si affianca la figura del Quality Supervisor Senior, una presenza altamente qualificata che supervisiona direttamente i centri principali. Grazie a un’esperienza consolidata nel settore delle vacanze studio, questa figura coordina le attività, affianca lo staff locale e mantiene un collegamento diretto con l’ufficio centrale in Italia, assicurando così il rispetto degli standard qualitativi Trinity ViaggiStudio.
Un ulteriore elemento distintivo è la presenza, in diversi college, di un medico italiano, disponibile per prendersi cura del benessere fisico dei partecipanti.
Tra le destinazioni confermate figurano diverse mete nell’Area di Londra, come il Medway Campus dell’Università di Greenwich, situato sulla costa del Kent; la University of Essex, immersa in un grande parco vicino al centro storico di Colchester; il moderno campus della University of Sussex, a pochi minuti da Brighton e all’interno di un Parco Nazionale; la University of Chichester a Bognor Regis, a due passi dal mare; e ancora la Hartpury University immersa nella campagna inglese e a soli 30 minuti dal centro di Gloucester, la storica Keele University nell’omonima Keele, con il suo osservatorio astronomico e la galleria d’arte, i due campus della University of the West of Scotland (Ayr e Glosgow Paisley), e la Dublin City University, nel cuore di Dublino.
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[post_content] => Un nuovo campo tendato di lusso a Wahiba Sands e un resort nelle 'sugar dunes': sono le più recenti novità di Originaltour che arricchiscono la programmazione dedicata all’Oman.
Lo Stars Gate Camp conta sole 15 ville di lusso tra le dune del deserto, tutte con vetrate dalle quali ammirare l’alba e il tramonto e con terrazzino privato che consente di osservare la stellata notturna. Un ottimo ristorante propone un buffet di piatti internazionali ma anche ricette locali omanite, realizzate quotidianamente da esperti chef, così come opzioni vegane. Non manca una piscina.
Originaltour ha in esclusiva l’allotment di tutte le 15 ville di Stars Gate Camp per la notte di Capodanno e che propone nel suo viaggio “Fantastico Oman – Capodanno nel deserto 2026” dal 28 dicembre al 6 gennaio, con voli a/r da Milano e da Roma.
L’altra struttura è Sugar Dunes Resort, che si trova sulla costa centro-orientale dell’Oman, circondata dalle scenografiche dune di zucchero: si trova nei pressi del villaggio di Al Khaluf e dista un’ora e un quarto dall’aeroporto internazionale di Duqm. Due passerelle collegano il resort da un lato alla spiaggia e al mare, dall’altro alle sugar dunes. Gli ospiti hanno a disposizione una piscina con sauna e solarium, un ristorante a buffet e con pasti à la carte. Il resort è stato inserito nella programmazione di Originaltour nei tour che da Muscat portano a Salalah, per esempio.
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Il lungo lavoro sulla direttiva pacchetti ha portato ad un testo che è stato votato oggi in via definitiva in Commissione IMCO del Parlamento Europeo. Ora manca solo il voto finale nella seduta plenaria di settembre del Parlamento che, visto l’accordo finale di compromesso, dovrebbe essere una formalità.
L' opera di mediazione svolta dal nostro Governo su una linea condivisa con Fiavet e le altre Associazioni di categoria, e con il contributo determinante di alcuni nostri europarlamentari, ha portato dei risultati concreti, ma non completamente soddisfacenti.
La limitazione dei pagamenti anticipati previsti nel testo del relatore Alex Agius Saliba è stata eliminata come previsione obbligatoria, lasciando agli Stati membri la facoltà di introdurla eventualmente nella legislazione nazionale di recepimento; in considerazione della posizione assunta fino ad ora dalle Istituzioni italiane, Fiavet Confcommercio è ottimista che non saranno introdotte imposizioni nel nostro Paese.
La nostra Federazione accoglie inoltre con favore i miglioramenti e le semplificazioni introdotte nelle definizioni della normativa, come la esclusione della definizione di pacchetto costituito da più acquisti realizzato entro 3 ore, che offre maggiore certezza giuridica sia agli operatori che ai consumatori. La Direttiva ha infatti incluso nel novero dei pacchetti anche quelli generati da una combinazione di diversi acquisti di singoli servizi, ma limitandoli ad un arco temporale di 24 ore - più congruo- e condizionati all’unico pagamento a conclusione degli acquisti.
Normativa semplificata
L'associazione guidata da Giuseppe Ciminnisi prende atto favorevolmente anche dell’eliminazione dei servizi turistici collegati (LTA) che semplifica la normativa, ma evidenzia che, rimanendo invariate le norme introdotte per i pacchetti prenotati entro le 24 ore (c.d. click through packages), ci si potrebbe comunque trovare di fronte alle stesse incertezze normative e quindi anche pratiche per gli operatori di settore.
Le circostanze eccezionali ed imprevedibili nel luogo di partenza rimangono nel testo, ma con rilievo limitatamente ai provvedimenti emessi dall’Autorità, che sono da valutare caso per caso.
Nella normativa vi è anche una importante novità: i rimborsi B2B, che coprono il diritto di rimborso per l’organizzatore entro 7 giorni, sia per la mancata esecuzione dovuta a risoluzione o recesso del pacchetto prima della partenza, sia le cancellazioni o gli inadempimenti del servizio da parte dei fornitori.
È una disposizione fortemente auspicata da Fiavet Confcommercio, che già ne aveva ottenuto l’introduzione in Italia nel Codice del Turismo.
Si plaude poi all’introduzione dell’oggettivizzazione della valutazione di ricorrenza delle circostanze “eccezionali ed imprevedibili”, che evita il ricorso indiscriminato al recesso del consumatore per ogni causa personale o soggettiva.
Cambia anche la disciplina della protezione contro l'insolvenza: la garanzia deve coprire il livello più alto di pagamento anticipato in ogni momento (non è più quindi adattato al livello di protezione). Il rimborso è dovuto entro sei mesi e la prova del contratto del pacchetto e del pagamento dovrebbe essere sufficiente per avviare la procedura.
Viene introdotto l’obbligo degli organizzatori e venditori di mettere a disposizione del consumatore un meccanismo di presentazione e gestione dei reclami, oltre che la previsione anche per il contenzioso turistico del meccanismo alternativo di risoluzione delle controversie (ADR-Alternative Dispute Resolution), anche se non come step obbligatorio prima dell’accesso alla giustizia.
Importanti richieste
“La revisione della direttiva pacchetti è stata lunga e laboriosa. Voglio innanzitutto ringraziare i rappresentanti del governo italiano per la costante collaborazione. Un grazie anche agli Europarlamentari con i quali abbiamo avuti proficui confronti. Il risultato non ci soddisfa appieno, tuttavia abbiamo sicuramente ottenuto l’accoglimento di importanti richieste tra cui l’eliminazione dell’imposizione dei limiti su acconti e saldi, rimessa ora ai legislatori dei singoli Stati Membri, l’introduzione dell’obbligo dei fornitori dei servizi inclusi in un pacchetto a rimborsare l’organizzatore in caso in cui il pacchetto venga cancellato o il fornitore non presti il suo servizio”.
“Siamo altresì soddisfatti per l’esclusione dalla direttiva pacchetti turistici dei viaggi d’affari, anche senza la presenza del contratto quadro, finora previsto”. “In ogni caso – prosegue il presidente di Fiavet Confcommercio Giuseppe Ciminnisi – ci sono delle ombre innegabili: la riscrittura del regime di recesso per le cause eccezionali ed inevitabili è ancora troppo nebulosa.
La mancata previsione di alcune ipotesi di rimborso tramite voucher obbligatori, anziché solamente a discrezione del viaggiatore, penalizza uno strumento alternativo al rimborso pecuniario che sarebbe stato utile utilizzare anche a beneficio delle imprese; l’introduzione di onerose procedure di gestione di reclami, che duplicano procedure di ADR già presenti nel nostro ordinamento e la previsione di sanzioni sproporzionate”. “Anche la riformulazione della garanzia di insolvenza e fallimento preoccupa per la concreta attuabilità e sostenibilità da parte dei Fondi. Ci ripromettiamo di lavorare con il Governo in sede di recepimento della normativa, che avverrà entro 24 mesi, per migliorarla,”.
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