22 December 2025

Bocca: «Crescono i turisti e il volume d’affari». La ripresa si consolida

Federalberghi snocciola dati finalmente positivi: crescono, infatti, nel quadrimestre estivo (giugno-settembre) gli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una breve vacanza fuori dalle proprie mura domestiche, dormendo almeno 1 notte fuori casa. Sono infatti circa il 50%, pari a 30,4 milioni le persone tra maggiorenni e minorenni che hanno già fatto o si apprestano a fare vacanze (+8,6% su 2014). La durata media quest’anno è di 8 notti rispetto alle 9 notti del 2014 e nell’81% dei casi (quasi 25 milioni) gli italiani rimarranno in Italia, mentre nel 19% dei casi (oltre 5 milioni) andranno all’estero. Il giro d’affari si attesta sui 18,3 miliardi di euro rispetto ai 17 miliardi di euro del 2014 (+7,7%). Per quanto riguarda la clientela straniera, dai dati dell’Osservatorio Federalberghi emerge un incremento tendenziale del +2,5%.  «Mentre prosegue ad un ritmo del +2,5% l’incremento della clientela estera diretta in Italia, – afferma il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – a conferma dell’ottimo rapporto qualità-prezzo del nostro sistema, affiancare a questo dato un +8,6% di italiani in vacanza nel periodo estivo da giugno a settembre di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2014, ci fa sorridere, ma restare comunque con i piedi per terra. I numeri che infatti vanno consolidandosi -analizza il Presidente degli albergatori italiani- parlano di un’estate di vacanze per 30,4 milioni di persone tra maggiorenni e minorenni, pari al 50% degli italiani, che costituisce un netto recupero di posizioni rispetto all’ultimo biennio, quando registrammo 26,8 milioni nel 2013 e 28 milioni nel 2014 di italiani in vacanza. Ma come avvenuto anche in altre circostanze – sostiene Bocca – non vogliamo illuderci o crogiolarci sugli allori. L’Italia ha bisogno di investimenti cospicui nel settore e di un piano robusto di ristrutturazioni e di promozione. Passaggi indispensabili – conclude Bocca – per consentire al sistema turistico nazionale di fare in modo che i timidi segnali positivi diventino un consolidato e strutturato aggregato economico, capace di farci rapidamente risalire la classifica mondiale dei Paesi a maggior vocazione turistica».

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