16 giugno 2015 10:38
Andrea Babbi si è dimesso da direttore generale dell’Enit. L’ex direttore generale lo aveva già annunciato mediante lettere al premier Renzi e al ministro Franceschini. Del resto già dall’11 giugno Andrea Babbi aveva aveva riferito al ministro che avrebbe lasciato l’incarico con la fine del commissariamento dell’Enit. Detto, fatto. In una nota dell’Ansa, Babbi dichiara di aver avuto con il commissario Radaelli un rapporto sempre leale, e continua: «Quando la pensavo diversamente, ad esempio sui delegati esteri, gliel’ho detto senza problemi. Rimango convinto che, pur abbassando gli stipendi, i delegati devono rimanere sulle piazze estere, il commissario e il ministro non erano dello stesso avviso». C’è da dire, infine che all’interno del nuovo statuto dell’Enit, appena approvato dalla Corte dei Conti, la figura del direttore generale non esiste più.
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[post_content] => L'Olympic Spa hotel, hotel di charme nel cuore della Val di Fassa in Trentino, ha riaperto con un ricco programma di attività slow, con rituali di benessere legati alle Dolomiti e alla filosofia dell’hotel basata sul Con-Tatto: la relazione autentica tra persona, natura e territorio.
In occasione delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 che si svolgeranno a 15 km. dall’hotel, l’Olympic celebra le proprie radici olimpiche con la partecipazione alle Olimpiadi di Caterina Carpano.
Spirito sportivo
Caterina Carpano ha ereditato il suo spirito sportivo dal nonno Carlo Pellegrin, fondatore dell’Olympic, che nel 1964 si preparava a realizzare il suo sogno di gareggiare ai IX Giochi Olimpici invernali di Innsbruck. Fu un incidente a poca distanza dall’evento a fermarlo.
Molte le novità che celebrano i Giochi, tra cui l’introduzione del nuovo trattamento “Dolomiti Detox” firmato dalla spa Ladina Te Jaga, e l’esposizione delle opere dell’artista Andrea Fontanari, selezionato per i manifesti ufficiali delle Olimpiadi Milano Cortina 2026.
La stagione invernale accoglie anche l’arte contemporanea con una selezione di opere di Andrea Fontanari, artista seguito sin dagli esordi da Boccanera Gallery. Fontanari è stato scelto da Fondazione Milano Cortina, Triennale Milano, Ioc e Ipc per realizzare uno dei manifesti ufficiali dei Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026.
Il suo poster non ritrae la competizione, ma racconta lo sport come spazio di incontro, rispetto e umanità condivisa.
Per chi desidera vivere appieno l’esperienza delle Olimpiadi, l’Olympic Spa hotel propone un pacchetto esclusivo, che include pernottamento in Junior Suite o camere di categoria superiore con ricca colazione inclusa, possibilità di cenare nel ristorante principale dell’hotel, possibilità di prenotare un tavolo al ristorante Ort, pogramma quotidiano di rituali di benessere guidati da Aufgussmeister professionisti.
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La vigilia di Natale si aprirà con La Fabbrica delle Lettere, un laboratorio creativo in cui i bambini potranno scrivere i loro desideri a Babbo Natale. A seguire, il laboratorio Fiabe dal Polo Nord accompagnerà i più piccoli in un viaggio tra racconti e fiabe. Non mancherà, inoltre, l’occasione di immortalare un ricordo speciale con Babbo Natale o insieme alla propria famiglia all’interno del Photobooth Natalizio, allestito con scenografie a tema.
Il 25 dicembre inizierà con Un magico risveglio: Babbo Natale arriverà in slitta per consegnare personalmente i regali ai piccoli ospiti. La giornata continuerà con una Caccia al Grinch, per salvare i doni prima che vengano rubati, e si concluderà con il Christmas Party, una minidisco pensata per ballare e festeggiare insieme.
Appuntamento speciale il 6 gennaio, quando la Befana giungerà al villaggio per regalare dolci sorprese. Fra le attività, spicca la Caccia alle Calze durante la quale bisognerà aiutare la Befana a ritrovare quelle smarrite.
Il villaggio
Al Val di Fiemme Easy Camping Village comfort, natura e libertà trovano il loro equilibrio perfetto. È l’essenza del format Full Life Holidays, un nuovo modo di vivere la vacanza, più libera di un hotel e più confortevole di un camping. Un invito a scoprire la montagna in ogni sua sfumatura: dalle discese allo sci di fondo sulle piste del Latemar Dolomites, dalle passeggiate nella natura alle attività nei family park dell’Alpe Lusia, fino ai momenti di relax all’interno del villaggio.
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[post_content] => In Montenegro l’inverno ha un ritmo tutto suo. Non è fatto di frenesia, ma di attese lente, di luci che si accendono una dopo l’altra, di profumi che avvolgono i vicoli e scaldano le case.
Qui, nel cuore dei Balcani, il mese di dicembre diventa un mosaico di atmosfere: montagne imbiancate, centri storici che si illuminano al calar del sole, tradizioni che si tramandano con naturalezza.
Pur celebrando il Natale ortodosso il 7 gennaio, il Paese vive l’intero periodo delle feste con una intensità che conquista chi è alla ricerca di calore e autenticità. È un Natale fatto di mercatini dal sapore artigianale, di eventi culturali che animano la costa anche d’inverno, di riti che parlano di un legame profondo con la natura e con la propria identità. Un Natale che non ostenta, ma invita: ad ascoltare, a condividere, a respirare un’atmosfera che avvicina più che mai alle radici del Paese.
Cetinje: la grazia discreta dei mercatini nella capitale storica
Cetinje è il luogo in cui tradizione e spiritualità trovano il proprio equilibrio naturale. Nel periodo natalizio, questa piccola città elegante, incastonata ai piedi del Lovćen, sembra un rifugio creato apposta per chi vuole vivere l’inverno con lentezza. Le sue strade storiche si illuminano di decorazioni sobrie, i piccoli mercatini si riempiono di artigiani locali, e le piazze si trasformano in salotti all’aperto dove incontrarsi, ascoltare musica e gustare specialità montenegrine.
Qui il Natale non è spettacolare, ma profondamente autentico. Tutto profuma di tradizione: dal miele e i formaggi di montagna ai dolci preparati secondo ricette antiche. E mentre si passeggia tra un palazzo storico e un museo, sembra quasi di sentire la città raccontare la sua storia: una storia fatta di fede, cultura e un’identità custodita con orgoglio.
Budva: la magia del mare anche d’inverno
D’inverno Budva cambia volto, ma non perde vitalità. La città vecchia, racchiusa da mura veneziane che profumano di storia, diventa il cuore delle celebrazioni natalizie lungo la costa. Le strade si illuminano, la musica risuona tra le pietre levigate e i mercatini si affacciano sul mare Adriatico, rendendo ancora più suggestiva l’atmosfera.
Qui il Natale ha il sapore del Mediterraneo: leggero, vivace, colorato. Gli eventi culturali animano le giornate e le serate, trasformando Budva in un punto d’incontro per famiglie, viaggiatori e comunità locali. È un Natale che accoglie, che invita a vivere la città in un modo diverso, più intimo e sorprendentemente caldo anche in pieno inverno.
Lovćen innevato: dove il silenzio diventa spiritualità
Sopra Cetinje si alza il profilo imponente del Lovćen, montagna simbolo del Montenegro. In inverno, quando la neve ne ricopre i crinali e il cielo assume sfumature perlacee, il parco nazionale si trasforma in uno dei luoghi più poetici del Paese.
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Le feste in Montenegro sono intrise di riti che raccontano l’essenza del Paese. Uno dei più sentiti è il badnjak, la tradizione della quercia bruciata la sera della vigilia ortodossa, simbolo di prosperità e rinascita. È un momento comunitario, semplice e potente, che riunisce famiglie e vicini attorno alla stessa fiamma.
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Viaggi del Mappamondo si prepara a chiudere un'annata con il più. L’operatore si avvia ad archiviare un’alta stagione molto soddisfacente e guarda al nuovo anno con ottimismo, mentre già da tempo lavora assiduamente al grande evento che, a Roma nel mese di febbraio, lo vedrà impegnato a festeggiare i suoi primi 50 anni di attività.
«I risultati commerciali e finanziari ci dicono che chiuderemo il 2025 al di sopra delle previsioni - dichiara Andrea Mele, il ceo di Viaggi del Mappamondo -. Siamo molti soddisfatti che il fatturato abbia segnato una crescita del 10% con un’ottima marginalità, e confidiamo in un 2026 altrettanto positivo considerando che il prenotato sul prossimo anno è in forte crescita e dal mercato continuano a giungerci segnali concreti molto incoraggianti».
Una sede più ampia
L’operatore arriva da un periodo importante che l’ha visto impegnato anche nell’acquisizione di un nuovo immobile che porta a 700 metri quadrati la superficie totale degli uffici della sua storica sede di Roma situata in un palazzo in stile Liberty del 1913, progettato dall'architetto Marcello Piacentini. «Questo ulteriore acquisto ci rende particolarmente orgogliosi e testimonia una visione ambiziosa per il presente e per il futuro dell’azienda» spiega Mele.
Per il 2026 c’è grande attesa. Sarà un anno speciale scandito da eventi e iniziative tutti dedicati al 50° anniversario del tour operator: un traguardo prestigioso che vedrà la messa a terra anche di importanti progetti, dei quali presto saranno annunciati ulteriori dettagli.
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Le associazioni della filiera turistica napoletana hanno espresso all'assessore al turismo del comune di Napoli Teresa Armato la loro delusione e la loro perplessità sull'istallazione del Villaggio di Babbo Natale a Piazza del Plebiscito.
Si tratta di un' installazione mediocre e raffazzonata che mortifica uno dei luoghi più belli della città .Eppure era fondamentale in queste festività natalizie esaltare la nostra città soprattutto in piazze uniche al mondo.
Le associazioni vogliono dare un valore costruttivo alla loro critica e per questo propongono all' assessorato , per
evitare di commettere gli stessi errori del Natale 2025, di programmare nei tempi giusti e con le competenze giuste la preparazione del Natale 2026 .
La proposta è la costituzione, a partire dal primo trimestre del 2026 di un gruppo di lavoro, coordinato dall'assessorato del comune di Napoli, dedicato alle festività natalizie del 2026. Le associazioni di categoria potrebbero far parte di questo gruppo.
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[post_content] => Ripensare il turismo come strumento di benessere, valorizzazione e rigenerazione dei territori e delle comunità: è stato questo il filo conduttore del convegno “Nuovi sentieri del benessere: turismo lento, sostenibilità e spiritualità”, ospitato presso la Sala Italia dell’ENIT e promosso nell’ambito delle attività di Terza Missione dell’Università Europea di Roma.
L’incontro, organizzato e coordinato da Carmen Bizzarri, professore di geografia del turismo all’Università Europea di Roma, e moderato dalla giornalista di Travel Claudiana Di Cesare, ha visto il confronto tra istituzioni, grandi player della filiera turistica e mondo accademico sulle nuove forme di viaggio orientate al benessere, alla spiritualità e alla lentezza.
Ad aprire il confronto è stato il contributo di Ilenia Cardogna, responsabile Turismo dell'Assessorato al Turismo, Ambiente e Sport della Regione Lazio, che ha posto l’accento sul ruolo delle politiche pubbliche nella gestione e redistribuzione dei flussi turistici. Le iniziative regionali sui cammini e sul turismo spirituale sono state presentate come strumenti concreti per favorire la destagionalizzazione, alleggerire la pressione sulle destinazioni mature e valorizzare borghi e aree interne attraverso esperienze lente e identitarie. Un approccio integrato che connette cultura, paesaggio, spiritualità ed enogastronomia, e che mira a costruire prodotti turistici capaci di generare valore duraturo per le comunità locali.
A questo scenario si è agganciato l’intervento di Cecilia Ponzecchi, area manager Centro Italia di Booking.com, che ha offerto una lettura chiara di come le piattaforme digitali possano sostenere la transizione verso un turismo più responsabile. Grazie a un modello di distribuzione basato sulle performance e non su investimenti iniziali, Booking.com consente anche a piccole strutture e destinazioni secondarie di raggiungere una visibilità globale, stimolando nuova domanda e incoraggiando gli operatori locali a investire in qualità e autenticità.
Ponzecchi ha illustrato come l’analisi dei dati e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale stiano cambiando il modo in cui i viaggiatori scoprono luoghi e costruiscono i propri itinerari. Cresce l’interesse per esperienze legate al silenzio, alla natura, al forest bathing e al turismo delle radici, mentre il 41% dei viaggiatori dichiara di utilizzare già strumenti di AI per creare itinerari connessi alle comunità locali. Un’evoluzione che rende le piattaforme non solo canali di vendita, ma attori capaci di orientare la domanda verso modelli di viaggio più consapevoli.
Trenitalia: accessibilità e intermodalità come leva di sviluppo
Il tema dell’accessibilità è stato approfondito da Ermanno Russo, head of services experience design di Trenitalia, che ha raccontato l’evoluzione dell’azienda da vettore di trasporto a protagonista della filiera turistica. Oggi oltre il 50% del business di Trenitalia è legato al segmento leisure, grazie soprattutto alla capillarità del network regionale, che consente di raggiungere circa 1.700 destinazioni in Italia.
Accanto al trasporto ferroviario, cresce l’impegno sull’intermodalità per collegare anche i territori non serviti direttamente dal treno, in particolare quelli legati ai cammini e al turismo spirituale. In questo contesto si inserisce il progetto editoriale “Luoghi dello Spirito”, realizzato con Opera Romana Pellegrinaggi, che valorizza itinerari religiosi e culturali accessibili su rotaia, intercettando una domanda in costante crescita.
Il prodotto esperienziale e la “sartorialità del viaggio”
A completare la riflessione sul prodotto turistico, l’intervento di Fulvio De Bonis, founder di Imago Artis Travel, ha posto l’attenzione sulla progettazione su misura costruita intorno alle motivazioni profonde del viaggiatore e al dialogo autentico con i territori, che emerge come uno degli asset chiave del turismo rigenerativo, capace di coniugare identità culturale, relazione e qualità del tempo.
La seconda parte della mattinata è stata dedicata alla presentazione dei project work realizzati dagli studenti del corso di laurea in Turismo e valorizzazione del territorio dell’Università Europea di Roma. Itinerari concreti, sviluppati secondo un metodo che integra analisi del territorio, definizione del concept, accessibilità, rete degli attori locali e narrazione. Uno spazio che ha restituito il senso più profondo del progetto di Terza Missione: mettere in contatto le giovani generazioni con le istituzioni e la filiera del turismo, offrendo loro l’opportunità di confrontarsi con dati reali, strategie operative e modelli di governance.
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[post_content] => Ulteriore crescita del turismo italiano in Polonia nei primi nove mesi del 2025: 585.000 gli arrivi, rispetto ai 537.000 del 2024 e dunque pari ad un incremento di oltre il 9%; 4.955.000 i pernottamenti e una spesa complessiva di 340 milioni di euro.
«Si tratta dei dati parziali più alti di sempre per il turismo italiano in Polonia - afferma Barbara Minczewa, direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo a Roma - che cresce anno dopo anno, e riguarda tanto le mete classiche quanto le destinazioni meno conosciute, che stanno vivendo una fase di grande trasformazione. Chi arriva in Polonia oggi cerca autenticità, natura, cultura contemporanea e nuove esperienze: un modo diverso di esplorare il Paese che sta dando risultati significativi».
L’incremento della spesa registrata nei primi nove mesi del 2025 rispetto al 2024 conferma che il viaggiatore italiano sta vivendo la Polonia in maniera più approfondita, rimanendo più a lungo, partecipando a più attività e distribuendo la sua permanenza tra città, natura, itinerari culturali e aree meno battute. «È un turismo più consapevole e più esperienziale, che non si limita alle mete iconiche, ma che esplora parchi nazionali, percorsi naturalistici, itinerari ciclabili e quartieri creativi delle grandi città».
Nel 2026 l’Ente del Turismo continuerà a puntare su due direttrici fondamentali. Da un lato, la promozione di un turismo consapevole e lento, dall’altro, la crescita del turismo esperienziale autentico, che propone attività all’aperto, percorsi enogastronomici, cicloturismo lungo gli itinerari che si sviluppano nel sud della Polonia, escursioni nella natura e visite culturali di nuova generazione.
Un ruolo importante è giocato anche dal continuo miglioramento dei collegamenti aerei, che rendono oggi la Polonia ancora più raggiungibile dalle principali città italiane grazie ai voli operati da Lot Polish Airlines e da altri vettori da Roma, Milano, Venezia, Bologna, Napoli, Bari e Catania.
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[post_content] => Transfeero, piattaforma digitale specializzata in trasferimenti aeroportuali privati e servizi con autista, ha fatto il suo debutto in Alto Adige con l'apertura di una nuova sede operativa a Bolzano.
Dopo la sede di Catania, cuore storico dell’azienda, questa apertura segna un passo strategico nell’espansione del brand sul mercato italiano ed europeo. La nuova sede consentirà a Transfeero di coordinare in modo ancora più efficiente i servizi nell’area alpina e nei principali hub del Nord Italia.
«Con Bolzano rafforziamo il nostro ruolo di ponte tra il Mediterraneo e l’Europa centrale - afferma Andrea Platania, operations manager di Transfeero -. Da Catania abbiamo iniziato un percorso che ci ha portato a costruire una rete globale. Con questa nuova sede, siamo ancora più vicini ai nostri partner del Nord Italia e a un turismo che chiede mobilità fluida, integrata e digital».
La nuova sede operativa di Bolzano nasce con l’obiettivo di rafforzare l’organizzazione interna di Transfeero, con particolare attenzione a due aree strategiche: la gestione dei partner e il supporto ai servizi informatici, dedicati al customer service.
Il nuovo centro operativo lavorerà in costante collegamento con gli uffici di Catania, integrandosi con le attività già esistenti e contribuendo a rendere l’organizzazione più efficiente, connessa e vicina sia ai partner sia ai clienti finali.
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'Business Solutions' dedicate alle aziende
Transfeero ha inoltre lanciato all'inizio di dicembre Business Solutions, una suite integrata progettata per semplificare e ottimizzare la gestione dei trasferimenti aziendali su scala globale.
Il nuovo servizio consente alle imprese di qualsiasi dimensione di prenotare e coordinare trasferimenti business all’interno della rete internazionale di Transfeero in modo rapido e uniforme. Dalle tratte aeroportuali ai trasferimenti intercity, dai viaggi executive agli itinerari multi-città, le organizzazioni possono ora fare affidamento su un’unica piattaforma progettata per soddisfare le esigenze crescenti del business travel moderno.
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Zambia e Zimbabwe al centro della proposta firmata da Controvento – Ft Collection di Ferruccio Tirone –, che promuove tre diverse strutture nei punti più suggestivi dei due Paesi a marchio Anantara Hotels & Resorts ed Avani Hotels & Resorts.
Immerse tra la natura rigogliosa e le imponenti cascate Vittoria, le strutture rappresentate in esclusiva per l’Europa da Controvento offrono lo scenario ideale per un vero e proprio viaggio da album dei ricordi. Fra i resort perfetti per una “luxury escape” in Africa spiccano Anantara Stanley & Livingstone Victoria Falls Hotel, Avani Victoria Falls Resort e The Royal Livingstone Victoria Falls Zambia Hotel by Anantara: tre indirizzi diversi in grado di interpretare il viaggio tra le meraviglie del Continente Nero in modo diverso.
Nel 2026 a completare l’offerta sull'Africa aprirà in Zambia l’Anantara Kafue River Tented Camp, che offrirà esperienze safari di lusso incentrate sulla sostenibilità e sull’ecoturismo. L’opening del primo campo tendato safari del brand di ospitalità di lusso è attesa per aprile.
Anantara Stanley & Livingstone Victoria Falls Hotel
Uno degli ultimi ingressi nel Portofolio Anantara Hotels & Resorts è il boutique hotel ai margini delle cascate Vittoria, punto di partenza ideale per immergersi nella natura selvaggia dello Zimbabwe con safari alla ricerca dei Big Five, passeggiate guidate nella natura e incontri ravvicinati con la fauna locale. La selezione di suite offr i comfort contemporanei senza prescindere dalla posizione strategica a pochi minuti da una delle sette meraviglie del mondo.
Avani Victoria Falls Resort
Il punto di partenza perfetto grazie alla vicinanza alle cascate Vittoria. Gli incontri quotidiani con la fauna locale sono garantiti, con zebre e giraffe che passeggiano nei giardini. Dall’Avani Victoria Falls Resort ognuno può scegliere di vivere la maestosità delle cascate a modo proprio: a piedi, in elicottero o in ultraleggero. Al tramonto poi, si naviga lungo il fiume Zambesi passando accanto a ippopotami e, occasionalmente, elefanti. Il resort offre 212 camere e suite tra cui scegliere.
The Royal Livingstone Victoria Falls Zambia Hotel by Anantara
La struttura si trova sulle rive del lato zambiano del fiume Zambesi nel Mosi-oa-Tunya National Park e offre a tutti gli ospiti del resort accesso gratuito e illimitato alle cascate Vittoria. Il Royal Livingstone Victoria Falls Zambia Hotel by Anantara offre una grande varietà di camere e suite, recentemente ristrutturate, affacciate sul fiume Zambesi. Moltissime le attività ed esperienze che gli ospiti possono scegliere durante il soggiorno, tra cui: crociere al tramonto, tour culturali, cena a bordo di un treno a vapore, pic-nic, prime colazioni e cene private, safari, canoa, equitazione. La struttura si trova a soli 15 minuti dall'aeroporto internazionale Harry Mwanga Nkumbula.
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