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12 settembre 2012 09:17
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Responsabile commerciale per tutto il Centro Nord Italia con base Milano, pluriennale esperienza, ottima conoscenza rete adv, valuta proposte di collaborazione di tour operator. Contattare 349 5062506.
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[post_content] => Record di turisti in Egitto, lo scorso aprile. Secondo i dati rivelati dal ministro egiziano del Turismo e delle Antichità, Ahmed Issa, il Paese ha accolto circa 1,35 milioni di visitatori, in pratica il maggior numero di turisti di sempre registrato in un mese.
E durante i primi cinque mesi del 2023, gli arrivi sono stati circa 7 milioni: l'obiettivo dichiarato, per l'intero anno in corso, è quello di raggiungere quota 15 milioni, con un'ulteriore crescita verso i 18-20 milioni per il prossimo anno.
Il ministro aveva precedentemente evidenziato come i principali indicatori del rapporto "Barometro del Turismo" del Centro di Informazione e Supporto alle Decisioni, mostrassero l'ottimismo dei funzionari delle strutture turistiche riguardo alle prestazioni del comparto, nonché le loro prospettive positive sull'impatto delle procedure governative adottate nel settore turistico.
La "Strategia nazionale per il turismo", che mira ad attrarre 30 milioni di turisti entro il 2028, si focalizza sul miglioramento dei collegamenti aerei e dell'esperienza turistica, oltre che su nuovi incentivi agli investimenti e all'espansione della capacità ricettiva della destinazione.
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[post_content] => E' stato un 2022 da record quello di Terme di Sirmione. Sull'onda della ripresa generale del turismo gardesano, l'impresa controllata dalla Franco Gnutti Holding (Fgh) ha infatti chiuso il suo miglior bilancio di esercizio di sempre: ricavi a 40,4 milioni di euro, +49% rispetto al 2021 (+1,5% vs 2019), con un utile di 3,6 milioni di euro al netto di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 3,1 milioni e imposte per oltre 1,35 milioni. I margini operativi lordi (ebitda) hanno infine superato quota 8,7 milioni, pari al 21,7% dei ricavi.
"Nel 2022 i business dell’ospitalità e del benessere sono cresciuti in linea con il mercato del Garda - si legge in una nota -, assorbendo la mancanza del turismo russo e beneficiando di incentivi quali il bonus terme. L’area salute invece è stata ancora limitata dalle conseguenze del Covid e dal rispetto della compliance tecnica in materia (sospensione cure inalatorie e altri contingentamenti). I prodotti a marchio proseguono nel trend di crescita, grazie anche al forte contributo di Acqua di Sirmione. Se da un lato i risultati aziendali sono stati quindi soddisfacenti, il 2022 ha visto un quadro europeo indebolito da eventi macro-economici che hanno sconvolto equilibri e scenari geopolitici, con conseguenti ricadute sociali ed economiche pesanti a partire dall’incremento dei prezzi delle materie prime, del gas e dell’energia".
"Il reperimento del personale - prosegue il documento - è rimasto un tema critico comune a molti operatori del settore turistico, al punto tale da limitare la vendita di servizi. In questo contesto Terme di Sirmione ha risposto dando maggiore stabilità all’organico, trasformando sempre più contratti da stagionali a tempo indeterminato e investendo in migliaia di ore di formazione. Il 2022 si chiude con la punta massima di 454 dipendenti, di cui 254 a tempo indeterminato. Nel 2022 sono stati contabilizzati investimenti pari a oltre 1.55 milioni di euro, che si aggiungono a investimenti in corso per di più di 4 milioni, volti al completo restyling dello storico hotel Fonte Boiola (uno dei quattro alberghi della compagnia, a cui si aggiungono l'area termale, l'Acquaria spa, la linee cosmetiche e farmaceutiche Terme di Sirmione e Acqua di Sirmione, nonché il Golf Bogliaco, ndr). L’anno trascorso ha visto inoltre l’apertura nel cuore della penisola gardesana del nuovo flaghship store a firma dell’architetto Massimo Iosa Ghini: uno spazio commerciale, in cui acqua e fango sono elementi centrali, dedicato interamente alla linea Terme di Sirmione Cosmetici".
“L’industria del turismo è una delle attività chiave per poter costruire uno sviluppo diffuso e sostenibile del Paese - commenta il presidente e amministratore delegato di Terme di Sirmione, Giacomo Gnutti -. Oggi stiamo pagando la polverizzazione delle imprese turistiche e una governance spezzettata. Sono in particolare da incentivare percorsi di formazione e crescita tecnica sviluppati con una logica industriale che il turismo in Italia ancora non ha, allontanando opportunismi che non fanno crescita strutturale. La stessa crisi del personale, soprattutto nel nostro settore, corrisponde alla crisi della formazione scolastica e alla presenza diffusa di fenomeni d’impiego anomali che non tutelano né la qualità del servizio, né il dipendente, ma privilegiano solo il breve tempo a danno del Paese e di chi fa correttamente impresa. Chi opera nella regolarità contrattuale e contributiva dei rapporti di lavoro affronta una concorrenza sleale in un mercato contraffatto dal sommerso e da assunzioni con modalità anomale: un paradosso per un settore che dovrebbe fare della professionalità dei propri collaboratori una leva strategica”.
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[post_content] => Il Marocco ha registrato un balzo in avanti del 52% delle entrate turistiche nel primo trimestre 2023.
Secondo i dati dell'Unwto, l'industria del turismo ha centrato una crescita significativa dall'inizio dell'anno, con arrivi e incassi turistici che hanno superato i livelli pre-pandemia. Le cifre indicano un aumento del 17% degli arrivi rispetto al primo trimestre del 2019, con un picco raggiunto a febbraio.
Dai paesaggi ipnotici delle montagne dell'Atlante ai vivaci mercati di Marrakech, il variegato patrimonio culturale e le bellezze naturali del Marocco continuano ad affascinare i viaggiatori.
I risultati del rapporto dell'Unwto sono in linea con i dati del ministero del turismo del Marocco che indicano che il Paese ha accolto 4 milioni di turisti nei primi quattro mesi del 2023, con un aumento del 13% rispetto al 2019.
Alla fine di marzo 2023, le entrate turistiche hanno raggiunto i 2,4 miliardi di dollari, con un aumento del 51% rispetto al 2019, ha dichiarato il ministro del Turismo Fatim-Zahra Ammor.
Il più recente piano di rilancio del turismo 2023-2026 che prevede stanziamenti per 606 milioni di dollari punta ad attrarre 17,5 milioni di turisti e a riposizionare il turismo come settore fondamentale dell'economia nazionale. Il piano mira (11,9 miliardi di dollari) di entrate in valuta estera e a creare 200.000 nuovi posti di lavoro diretti e indiretti.
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[post_content] => Sarebbe fissato per domani, 25 maggio, l'incontro fra il ministro Giancarlo Giorgetti e il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr, per la firma dell'accordo che - ottenuto l'avallo della Commissione europea - segnerà il passaggio del 40% del capitale di Ita Airways al gruppo tedesco.
Lufthansa, secondo i rumors comparsi sulla stampa, avrebbe alzato l'offerta fino a 320 milioni di euro, che saranno versati attraverso un aumento di capitale riservato, dopo l'ok dell'Ue, probabilmente in autunno. Il previsto shareholder agreement è fissato al 2025, quando cioè Ita dovrebbe aver raggiunto il break even, con il conseguente acquisto da parte dei tedeschi di un altro 50-55% per circa 500 milioni di euro. A quel punto al ministero resterebbe il 5-10%.
Nodo Malpensa
Confermato il versamento nelle casse di Ita da parte del Mef de l’ultima tranche di 250 milioni di euro, come previsto dagli accordi con l’antitrust europea arrivando ai 1,35 miliardi di euro.
Le medesime indiscrezioni di stampa evidenziano un ruolo sempre più in bilico per l'aeroporto di Milano Malpensa - dove sarebbe in forse anche l'unico volo per New York, che potrebbe essere trasferito al City Airport utilizzando aeromobili differenti - a fronte di una sempre crescente presenza su Linate e Roma Fiumicino.
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[post_content] => Dispone di 207 camere ed è situato nel cuore della città il nuovo Unahotels T Hotel Cagliari, new entry sarda con contratto di franchising del gruppo Una. La struttura è composta da quattro blocchi interconnessi sviluppati su una superficie di 20 mila metri quadrati. Parte del complesso è la famosa torre di 15 piani, in passato conosciuta in città come il Matitone, che con i suoi 62 metri di altezza si eleva sulla città. La posizione dell’hotel, vicino al parco della Musica, al teatro Lirico e ai quartieri storici di Villanova e Castello, offre ai viaggiatori viste panoramiche e la possibilità di raggiungere facilmente tutti i punti di interesse della città.
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L'ingresso della nuova struttura in Unahotels è stato realizzato grazie al supporto del team hospitality di Ey, guidato dal partner Marco Zalamena. “L’inserimento della nuova struttura porta a 18 il numero di hotel affiliati, che costituiscono, accanto alla gestione diretta per un totale di 52 strutture, un elemento centrale della nostra strategia di crescita", sottolinea l'amministratore delegato de Gruppo Una, Giorgio Marchegiani. “Ringrazio Gualtiero Cualbu (proprietario dell'albergo, ndr), per averci scelto - aggiunge il direttore generale della compagnia, Fabrizio Gaggio -. L’hotel cagliaritano è un punto di riferimento per la città e per l’isola”.
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[post_content] => Ryanair vola alto sull'estate 2023, forte di un anno fiscale (chiuso al 31 marzo scorso) che ha registrato un utile netto di 1,43 miliardi di euro, rispetto ad una perdita di 355 milioni di euro dell'esercizio precedente. I ricavi sono cresciuti di oltre il 160%, raggiungendo i 6,93 miliardi di euro.
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Allungano lo sguardo ai prossimi mesi, la compagnia aerea stima per l'intero anno un "aumento del traffico a circa 185 milioni (+10%), anche se i "recenti ritardi nelle consegne di Boeing potrebbero spingere una parte di questa crescita verso i voli del secondo semestre".
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[post_content] => All Nippon Airways dopo aver celebrato nel 2022 i 70 anni dalla nascita, festeggia quest’anno il trentesimo anniversario della rotta Francoforte-Tokyo e presenta le tante novità di una flotta in continua crescita che, anche grazie a nuove livree, racconta di una grande attenzione per i suoi passeggeri e per la sostenibilità.
«Già nel 1985 il numero totale dei passeggeri trasportati sulle rotte domestiche raggiungeva i 300 milioni; nel 1986 è stato attivato il servizio su Guam e poi su Los Angeles e, tre anni dopo, il primo volo Ana tra l’Europa e il Giappone, in partenza da Londra - ricorda Katsuya Goto, executive vice president Emea -. Nel 1999 siamo entrati in Star Alliance di cui fa parte anche Lufthansa e nel 2011 abbiamo avviato con il vettore tedesco una joint-venture per le rotte Europa-Giappone. Se inizialmente il nostro percorso è stato difficile, oggi siamo fra le linee aeree principali che collegano l’Europa a una delle più attrattive destinazioni turistiche del mondo: il Giappone».
Guardando all’attualità, finalmente il Giappone ha annullato tutte le restrizioni legate alla pandemia: «Il Covid ha cambiato molte cose. Prima Ana connetteva molte città europee come Londra, Parigi, Francoforte, Monaco, Düsseldorf, Vienna e Bruxelles e da aprile a luglio del 2020 erano state annunciate quattro nuove rotte verso Milano, Stoccolma, Istanbul e Mosca. Con l’arrivo della pandemia molti voli sono stati sospesi. Ma il nuovo problema per noi è la crisi russa, anche dal punto di vista geo-politico. Non possiamo volare sul territorio russo e dobbiamo aggirarlo. Questo significa più piloti, più aeromobili, più ore di volo e maggiori consumi. Sarà una sfida raggiungere la capacità precedente al 2019».
Importante il rapporto con il mercato italiano: «Gli italiani sono affascinati dal Giappone tanto quanto i giapponesi amano l’Italia. Se i nostri ospiti europei arrivano principalmente da Regno Unito, Germania e Francia, al quarto posto c’è l’Italia. I viaggiatori italiani scelgono Ana per l’ottimo servizio. Grazie alle connessioni garantite dal Gruppo Lufthansa possono volare verso il Giappone dagli aeroporti di: Francoforte (2 voli al giorno), Monaco di Baviera (3 voli a settimana, 4 a partire da giugno) e Bruxelles (2 voli a settimana). Una volta arrivati a Tokyo, grazie ai nostri collegamenti domestici, potranno raggiungere oltre 40 destinazioni nel paese. All Nippon Airways ha ottenuto molti premi e ha ricevuto per il decimo anno consecutivo il riconoscimento di compagnia a 5 stelle di Skytrax. Gli aeromobili sono dotati di tre classi di servizio: la business con poltrone che si trasformano in letti con accesso diretto al corridoio, la premium economy che garantisce spazio personale e comfort e l’economy con poltrone slim che offrono più spazio per le gambe».
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[post_content] => Ryanair si lascia alle spalle il mese di aprile con un totale di 16 milioni di passeggeri trasportati, pari ad una crescita del 13% rispetto all'anno precedente e registrando il terzo mese più trafficato di sempre. Il load factor si è attestato al 94% rispetto al 91% dello stesso mese 2022 (periodo in cui i dati di traffico erano stati però influenzati dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia).
La low cost segnala in una nota di aver cancellato più di 650 voli, che hanno interessato circa 118.000 passeggeri, a causa degli scioperi del controllo del traffico aereo francese del mese scorso.
Solo due volte Ryanair ha superato i 16 milioni di passeggeri in un mese, lo scorso luglio e agosto, quando ha trasportato rispettivamente 16,8 e 16,9 milioni di passeggeri.
Nel frattempo, il vettore prevede di tagliare alcuni voli in luglio e agosto a causa dei ritardi nelle consegne da parte di Boeing, ma ha dichiarato che raggiungerà comunque l'obiettivo di aumentare il numero di passeggeri a 185 milioni nell'attuale anno fiscale, rispetto ai 169 milioni dei 12 mesi fino alla fine di marzo.
Su una base di 12 mesi, Ryanair ha trasportato un totale di 170,3 milioni di passeggeri, con un aumento del 55% rispetto ai 110,2 milioni trasportati nello stesso periodo dei 12 mesi precedenti.
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[post_content] => Roma sta vivendo un vero e proprio rinascimento alberghiero. Sono innumerevoli infatti le aperture di prestigio previste a breve nella capitale. "Gli sviluppi riguardano però principalmente il segmento più alto del mercato. C'è spazio perciò per un prodotto di lusso accessibile come il nostro che, secondo la classificazione internazionale del prodotto alberghiero, si potrebbe posizionare a metà tra i cluster midscale e upscale", ha spiegato in occasione dell'ultimo 196+ forum organizzato a Milano da Pkf hotelexperts, la group senior manager development di Ruby Hotels, Catherine Hilt.
La compagnia tedesca con base a Monaco di Baviera ha infatti annunciato da poco l'approdo nella Città eterna, con l'apertura nel 2025 di una nuova struttura ricavata dalla conversione di un ex ufficio della polizia situato nei pressi della Scalinata di Trinità dei Monti. L'albergo, il secondo del gruppo dopo l'indirizzo fiorentino in arrivo il prossimo anno, sarà dotato di circa 160 camere, con bar e terrazzo sul rooftop.
"Abbiamo selezionato l'edificio circa un anno e mezzo fa, ma l'annuncio ufficiale risale appena a un mesetto orsono" ha raccontato Torsten Kuttig. Il director hotel development di Ece Work & Live, lo sviluppatore del progetto, ha quindi svelato alcuni interessanti dietro le quinte dell'operazione. Come è risaputo, infatti, negli ultimi tempi lo scenario è cambiato: soprattutto, negli ultimi 18 mesi sono saliti i costi di finanziamento e di costruzione: "Gli investitori si sono fatti più cauti e noi abbiamo dovuto adottare un approccio più conservativo. Se fino a un paio di anni fa le discussioni vertevano soprattutto sulle questioni di design, ora il focus si è naturalmente spostato sui costi. C'è grande attenzione anche sui minimi dettagli. Nel caso del Ruby Roma, per esempio, un punto critico è stata la questione della piscina sul tetto. Confermo che alla fine ci sarà, ma sarà un po' più piccola rispetto al piano originario". Un altro aspetto delicato è stato poi quello del numero delle camere. Ma questa volta il problema era più strutturale che economico. "All'inizio pensavamo a un hotel da 175 camere. L'ufficio tecnico ci ha però comunicato che per ragioni di sicurezza non saremmo potuti andare oltre le 150 stanze - ha proseguito Kuttig -. Alla fine siamo riusciti ad arriva a circa 160".
"La sfida - ha aggiunto Lorenzo Chiarugi, fondatore e ceo dello studio International Opera, che ha curato il design dell'hotel - sta oggi nell'ottimizzare l'efficienza di ciascun elemento. Se i margini si riducono, gli spazi di correzione degli errori diventano infatti ancora più stretti. I costi, altrimenti, lievitano troppo".
Sul fronte operativo, ha concluso quindi Catherine Hilt, "stiamo ripensando un po' il progetto per far fronte alla crescita dell'inflazione. Quello che però sono convinta ci aiuterà sarà soprattutto la stessa crescita del mercato alberghiero romano. Basti pensare che nella prima metà del 2022 la città ha sperimentato livelli di domanda superiori a quelli del 2019. E all'epoca c'era ancora il problema della variante Omicron. Credo quindi che ci sia spazio per una riconsiderazione generale delle nostre politiche tariffarie".
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