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10 ottobre 2011 13:27
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Agenzia Viaggi in Milano (zona sud) ricerca persona con disponibilità immediata tempo pieno.
Si richiede buona esperienza biglietteria aerea, settore business travel.
Inviare curriculum via mail: info@vs-italia.it o contattare tel 02 89367195.
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[post_content] => Sarà un 2026 nel segno della differenziazione quello di Tahiti Tourisme, che mira a presentare in Italia una destinazione che va molto oltre la classica cartolina dell’immaginario comune legato alla Polinesia Francese. L’intento è quello di fotografare una meta ricca di nuovi itinerari “che includono gli arcipelaghi delle isole Australi e delle Marchesi, finora raggiunti da pochissimi italiani”; viaggi on the road fra Tahiti e Moorea; grande focus sulle esperienze in crociera e catamarano; tour di gruppo a date fisse “perché sì, se proposti nel modo corretto questa è anche una destinazione per i gruppi”; una varietà di accomodation che “includono guest house, lodge oppure l’affitto di ville come parte dei pacchetti dei tour operator”.
Lo spiegano Hironui Johnston, chief international operations officer dell’ente del turismo delle Isole di Tahiti, affiancato da Matteo Prato ceo di Tourism Hub (che rappresenta l'ente in Italia) questa mattina a Milano per mettere a fuoco gli obiettivi 2026 e tracciare un breve bilancio dell’anno che volge al termine.
Diversificare dunque le proposte, oltre lo stereotipo delle “lagune da sogno che pur si confermano parte integrante dell’offerta”, per attrarre in parallelo “nuovi e diversi target di viaggiatori” da affiancare allo zoccolo duro degli honeymooners e delle coppie che continuano a rappresentare oggi il 68% degli arrivi italiani in Polinesia: “Negli ultimi due anni una delle priorità che ci è stata affidata è proprio quella di individuare e sviluppare nuovi target di mercato” afferma Prato, sottolineando come il valore del mercato italiano, che nell’84% dei casi si affida all’intermediazione di un’agenzia di viaggio per prenotazione il proprio viaggio in Polinesia.
Da qui l’attenzione, rinnovata per il 2026, alle attività dedicate al trade: “A cominciare dal Tahiti Specialist Program, che nel 2026 avrà anche una nuova veste, ai fam trip, agli eventi sull’intero territorio italiano incluse azioni sul cliente finale. L’intento è quello di educare gli agenti, fornire loro strumenti per interpretare le curiosità del cliente che entra in agenzia e trasformale in prenotazioni: per questo è fondamentale raccontare la ricchezza cultura di questi luoghi”.
Una strategia promozionale che include sì iniziative rivolte al segmento luxury, che trova innumerevoli attrattive e servizi in una destinazione come questa, ma che punta a portare in primo piano anche prodotti di nicchia come ad esempio il surf, il trekking alla scoperta del verdissimo entroterra, ma anche eventi quali la migrazione delle balene.
Ricettivo in evoluzione
Fermo restando che lo sviluppo della capacità di ricettiva sarà sempre e comunque commisurato alla sostenibilità per la popolazione che abita le isole, oggi “la room capacity si attesta a 756.621 camere, il 2,7% in più rispetto al 2024 - osserva Johnston -. Il settore è però in evoluzione, con tre nuove strutture nel 2026: il Reva Tahiti a Papeete, con 43 camere; il Tahiti Lagoon Resort da 142 camere e il Bloody Mary a Bora Bora, da 53 camere. Oltre a diversi rinnovi che interesseranno strutture esistenti, entro giugno del prossimo anno, mentre ulteriori novità sono in pipeline tra il 2028 e il 2029.
Italia, secondo mercato in Europa
Gli italiani si confermano mercato strategico “registrando, nei primi 9 mesi 2025, 5.707 attivi, +11,2% rispetto all’analogo periodo del 2024. Dati che ne fanno il secondo mercato in Europa - secondo solo alla Francia - e il sesto a livello mondiale. Anzi, per fine anno sarà probabilmente il quinto, superando l’Australia”.
Complessivamente i visitatori nel periodo gennaio-settembre sono stati 196.681, +8,95%. “In crescita anche le room nights dei visitatori italiani (+14%) fino a 69.644 evidenziando l’allungamento della durata media dei soggiorni oltre che una costante diversificazione della scelta delle accomodation”.
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[post_content] => Dalla “piccola Cappella degli Scrovegni” al paese dei mulini, dall’arco di roccia della Val Popena ai vecchi tabià di Auronzo. Il consorzio Tre cime Dolomiti invita a scoprire i luoghi fuori dal comune per un’esperienza davvero unica.
Una rilassante passeggiata attraverso il centro di Auronzo permette ad esempio di ammirare l’architettura originaria delle case in legno e pietra, dalle forme semplici e lineari, dallo stile rustico ed essenziale. Parte integrante della storia è il lavatoio comunale, oggi ristrutturato, che rimanda indietro nel tempo, quando i panni si lavavano a mano e questo luogo era punto d’incontro e di socializzazione per le donne del paese. Uscendo appena dal centro si può fare un’altra scoperta: i vecchi tabià. Si tratta di fienili in legno, costruzioni tipiche che risalgono agli anni 60-70, un tempo utilizzati per il bestiame e per il fieno.
Nel territorio del consorzio turistico Tre Cime Dolomiti, Vigo di Cadore racchiude dei veri e propri tesori artistici, tra cui le tre chiesette storiche. La chiesa pievanale di San Martino conserva un vero patrimonio di opere d’arte di diversi periodi storici: il trittico attribuito ad Antonio Rosso che risale al 1492, la pala lignea di Valentino P. Besarel del 1866, numerose opere dell’artista locale Tommaso Da Rin.
Detta anche “piccola cappella degli Scrovegni”, la cappella di Sant’Orsola presenta al suo interno il ciclo pittorico più bello del contesto dolomitico. Mentre Santa Margherita in Salagona è la chiesa più antica della vallata, risalente al XIII secolo. Il ciclo pittorico al suo interno è un raro esempio, nel contesto bellunese, del passaggio dall’arte bizantina all’arte gotica.
Lozzo di Cadore, nel territorio del consorzio turistico Tre Cime Dolomiti, è noto anche come “Il paese dei mulini”. Una passeggiata lungo il torrente Rio Rin permette di seguire la via dei mulini lungo la quale si sono sviluppate numerose attività produttive, mulini, fucine e segherie, ancora oggi visibili.
Lozzo ospita anche il museo della Latteria, allestito negli spazi dell’ex-latteria sociale, attiva tra il 1884 e il 1984. Oggetti e foto custoditi raccontano la procedura tradizionale della lavorazione del formaggio, del burro e della ricotta.
Dedicato alla conoscenza della cultura del posto e alla memoria delle tradizioni è anche il museo Ladino Diffuso. Un museo all’aperto, realizzato lungo le vie del paese, con installazioni e pannelli tematici che raccontano usi e costumi e descrivono le principali attività rurali della cultura ladina.
Anche una località molto attrattiva, come Misurina e il suo lago, può diventare un punto di partenza per un’escursione fuori dalle rotte del turismo di massa. Un esempio ne è l’anello del Monte Popena nel Gruppo del Cristallo, circa 5 km con un dislivello di 650 metri. Dal lago si risalgono i pascoli lungo il sentiero 224, a quota 2000 m circa si raggiungono le pale di Misurina e poco oltre si incrocia il sentiero 222 che porta a forcella Popena, il punto più alto del nostro percorso, a 2.214 metri d’altitudine. Qui si trova anche quel che resta dell’ex rifugio Popena e, poco distante, si può ammirare l’Arco di roccia, la famosa finestra naturale che si apre sul panorama.
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[post_content] => Il giro del mondo di Costa Crociere a bordo di Costa Deliziosa comincia oggi da Trieste, con possibilità di imbarco anche nelle tappe successive di Bari, Napoli e Savona. L’edizione 2026 si concluderà l’11 aprile 2026 a Trieste. A bordo, oltre 2.000 ospiti prenotati, provenienti in prevalenza da Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera e Austria.
Come nei più grandi romanzi di avventura, questo viaggio unico regalerà agli ospiti un’esperienza ai confini della terra e l’edizione più ricca di sempre: oltre 4 mesi e mezzo di navigazione per scoprire 51 destinazioni diverse in 33 paesi, attraversando 5 continenti e tre oceani sulle tracce dei grandi esploratori del passato.
L'itinerario
In 142 giorni, Costa Deliziosa compirà la circumnavigazione del globo, navigando sempre verso ovest. Dall’Italia attraverserà il Mediterraneo e l’Atlantico sino ai Caraibi, visitando Francia, Spagna Marocco e isole Canarie, prima di vivere il fascino tropicale di Barbados. Dopo il passaggio nel canale di Panama, la nave entrerà nel cuore dell’America Latina alla scoperta di Perù e Cile fino all’isola di Pasqua. L’itinerario prosegue nell’immensità dell’oceano Pacifico, tra le isole Pitcairn e la Polinesia francese, per poi toccare le isole più remote di Samoa, Tonga, Fiji, Vanuatu e Nuova Caledonia, fino a raggiungere l'Australia. Da qui la rotta continua verso nord, toccando Papua Nuova Guinea e Giappone, fino alla Corea del Sud. Ripresa la navigazione verso ovest, si raggiungeranno Taiwan, Hong Kong e le coste del Vietnam, per poi immergersi nelle atmosfere di Singapore e Malesia. Infine, l’oceano Indiano regala emozioni uniche, con Sri Lanka, Maldive e Mauritius ad anticipare l’Africa australe. E poi, dal Sudafrica, ai deserti della Namibia, fino a Capo Verde per poi riavvicinarsi all’Europa, con l’Italia come destinazione finale di questo viaggio.
Le Land Experiences
A rendere ancora memorabile questo viaggio, un ricco programma di Land Experiences: oltre 200 esperienze a terra autentiche e indimenticabili, dal trekking tra i geoglifi del deserto di Atacama alle immersioni nelle acque delle Barbados, dai safari africani nel parco Chobe alle cerimonie del tè a Kyoto, fino alle danze tribali di Mystery Island. Gli ospiti potranno poi vivere un vero viaggio nel viaggio con gli esclusivi overland, tour che regalano tempo e intensità per scoprire luoghi iconici come Machu Picchu, Angkor Wat e le cascate Vittoria.
Il giro del mondo continua anche a bordo di Costa Deliziosa. Gli ospiti potranno vivere la magia delle feste celebrando Natale e Capodanno su una nave vestita a festa, con spettacoli e party musicali dedicati. C
Costa Crociere propone altri due giri del mondo in partenza a fine 2026: a ottobre, Costa Serena salperà da Tokyo a Buenos Aires per un giro del mMondo di 66 giorni tra Asia, Oceania e Sud America, mentre a novembre tornerà protagonista Costa Deliziosa con un itinerario esclusivo di 139 giorni attraverso mete in Nord America, Hawaii e l’isola privata di Half Moon Cay.
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[post_content] => La Meeting Industry è un prodotto turistico a carattere globale che ha registrato nel 2024 oltre 11 mila meeting internazionali nel mondo, come risulta dai dati ICCA (International Congress and Convention Association).
L’Europa ne ha accolti il 56%, l’Asia il 18%, il Nord America il 10%, l’America Latina l’8% Africa e Oceania entrambe il 3% ed il Medio Oriente il 2% del totale.
Questa tipologia di incontri, infatti, rappresenta un catalizzatore economico per molte città e Paesi, dalle destinazioni mature a quelle emergenti, ospitando congressi medici (17%), tecnologici (14%), scientifici (13%), business (8%) o della formazione (8%).
La Catalogna è una regione che ha una crescita del PIL del +3,6%, oltre il +3,2% del dato totale della Spagna, e ancor più del dato Europa (+0.8%). Barcellona, contribuisce a questi risultati economici essendo in testa al rating mondiale per numero di meetings internazionali con 142 incontri nel 2024, e ha accolto circa 126 mila delegati per un fatturato di 360 milioni di US$.
Segue nel rating Londra, che con 105 meetings e oltre 79 mila delegati ha un ritorno economico di 298 milioni di US$.
Al terzo posto, Singapore il cui PIL del 2024 è cresciuto del +4,4% con il settore turismo e gli eventi business come fattori chiave di questo sviluppo, con 144 meetings, oltre 93 mila delegati e 290 milioni di US$.
Da queste statistiche si evince come Roma e Milano rientrano a pieno tra le destinazioni di punta dell’offerta turistica del comparto economico del MICE (Meetings, Incentives, Conferences, and Exhibitions):
Roma nel 2024 ha ospitato 114 incontri internazionali di rilievo con oltre 58 mila delegati per un fatturato di 200 milioni di US$;
Milano con 100 meetings internazionali e oltre 80 mila delegati ha avuto un ritorno economico di 237 milioni di US$.
E l’impatto economico diretto apportato alle destinazioni dal MICE è solo la punta dell’iceberg, un 20% del valore totale che si compone anche di scambio di conoscenze, innovazione, internazionalizzazione e impatto sociale.
Nel 2024, il nostro Paese è stato protagonista con 635 meeting internazionali, confermandosi leader europeo e secondo a livello mondiale, subito dietro agli Stati Uniti, che hanno ospitato 709 incontri. Tra le città italiane, Roma con i suoi 114 meeting brilla al 9° posto del rating mondiale e Milano si distingue per numero medio di partecipanti (803 pp) raggiungendo il bronzo dopo Dubai (899) e Barcellona (886).
La Meeting Industry si conferma un motore economico in forte crescita, come dimostrano i dati emersi da una recente indagine condotta da ENIT in collaborazione con l’Università Cattolica. Il settore mostra una vivace dinamica di investimento: ben il 77,3% delle 450 strutture coinvolte ha pianificato interventi per il 2024. Tra le realtà più attive spiccano i centri congressi (85,7%), le dimore storiche (85,0%), gli spazi alternativi (83,3%) e i poli fieristico-congressuali (82,4%). Le priorità di investimento nel 2023 hanno riguardato soprattutto la riqualificazione degli ambienti (57,7%), la formazione professionale (52,1%), l’aggiornamento delle tecnologie audio-video (46,6%) e le strategie di promozione (42,0%).
Dalle vette alpine alle coste mediterranee, l’Italia si distingue come una delle mete più ambite per eventi aziendali, congressi e viaggi incentive. La ricchezza e la varietà delle location disponibili – che spaziano da hotel di prestigio e architetture contemporanee a residenze storiche, castelli e spazi creativi – permettono di costruire esperienze personalizzate, capaci di valorizzare sia le grandi città d’arte che i borghi più suggestivi e i paesaggi naturali più spettacolari. Questa versatilità rende l’Italia competitiva anche rispetto alle destinazioni più consolidate a livello internazionale.
Il nostro Paese si distingue per l’eccellenza dei servizi e per una costante spinta all’innovazione. I centri congressuali italiani, spesso incastonati in contesti architettonici e paesaggistici di grande fascino, offrono un’esperienza immersiva che intreccia l’evento con il patrimonio culturale locale, trasformando ogni appuntamento in un’occasione memorabile.
Un ulteriore elemento di attrattività è rappresentato dal fenomeno del bleisure, che fonde esigenze professionali e piacere personale. Sempre più partecipanti agli eventi MICE scelgono di prolungare il soggiorno per esplorare il territorio, approfittando delle bellezze artistiche, dei paesaggi naturali e delle eccellenze enogastronomiche italiane. Questa tendenza rafforza il posizionamento dell’Italia come destinazione ideale non solo per il business, ma anche per un turismo esperienziale di alta qualità.
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IAG ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 1,402 miliardi di euro, in calo del 2,3% rispetto al record di 1,435 miliardi di euro registrato nello stesso periodo dell'anno precedente. Da inizio anno, la holding che comprende Iberia e Vueling ha registrato un utile netto di 2,703 miliardi di euro, in aumento del 15,5%.
I ricavi del gruppo hanno ristagnato tra luglio e settembre, raggiungendo i 9,328 miliardi, un milione in meno rispetto al 2024. Al contrario, nei primi nove mesi hanno registrato un aumento del 4,9%, a 25,234 miliardi.
Nonostante il modesto calo degli utili, Luis Gallego, ceo di IAG, sottolinea che "abbiamo ottenuto ottimi risultati nel terzo trimestre e siamo sulla buona strada per garantire un altro anno di crescita dei ricavi, profitti e rendimenti per i nostri azionisti".
"Finora quest'anno abbiamo aumentato il nostro utile operativo del 18% e l'utile per azione rettificato del 27%, oltre ad aver aumentato il nostro dividendo intermedio. Avendo quasi completato il nostro riacquisto di azioni proprie da 1 miliardo di euro, intendiamo informare il mercato sui rendimenti aggiuntivi per i nostri azionisti quando presenteremo i nostri risultati annuali 2025 a febbraio", si legge nella nota.
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[post_content] => Airbus ha rivisto al ribasso l'obiettivo di produzione dell'A220, l'aeromobile di linea più piccolo, gettando così un'ombra sui risultati positivi del trimestre, che hanno registrato profitti superiori alle attese nel resto del segmento aeronautico commerciale.
Nel 2026 la casa costruttrice europea produrrà fino a 12 esemplari al mese dell'A220 rispetto al precedente obiettivo di 14. Airbus ha attribuito la decisione a una combinazione di problemi nella catena di fornitura e all'attesa delle compagnie aeree per motori aggiornati.
Guillaume Faury, ceo di Airbus, ha dichiarato che l'azienda mira ancora a raggiungere il tasso più elevato, ma si è rifiutato di indicare quando ciò avverrà o quanto rapidamente Airbus riuscirà a ridurre le perdite sul programma, acquisito nel 2018 per coprire la fascia bassa del mercato dei jet.
«Non stiamo abbandonando l'obiettivo di 14 al mese, ma per il prossimo anno punteremo a 12 invece che a 14».
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[post_content] => «Abbiamo coinvolto importanti partner per lanciare la prossima stagione - afferma Christina Gläser, direttrice di Svizzera Turismo - Insieme con Travel Switzerland e con la Ferrovia retica promuoviamo il viaggio in treno e poi vogliamo raccontare Laax. Il comune da circa 2mila abitanti del Canton Grigioni, a sole tre ore di viaggio da Milano, punto di riferimento per l’autunno e per lo sport invernale freestyle. Laax, ancora poco conosciuto dal mercato italiano, è un’ottima opportunità di vacanza o per un weekend per le famiglie e, in particolare, per quelle del nord Italia. A Laax si trova il Rocks Resort: un hotel diffuso di altissima qualità con una ricca offerta gastronomica adatta all’estate, all’autunno e, soprattutto, all’inverno, quando aprono gli impianti sciistici e prende il via la stagione degli eventi di freesyle, adatti anche a un pubblico più giovane. Il Laax Open, in programma a gennaio, accoglierà infatti tutti i professionisti dello snowboard e sarà l’ultimo evento di freestyle per la qualificazione alle prossime Olimpiadi di Cortina.
All’interno del Rocks Resort si trova La Freestyle Academy: aperta ai bambini dagli 0 agli 8 anni. È un club al coperto ideale per i giorni di maltempo, dove apprendere i movimenti corretti per gli sport alpini con trampolini, skate, monopattini e nel parco per la mountain-bike. I bambini tra i 4 e i 12 anni potranno anche esplorare gli sport e la natura invernale rivivendo le storie del mago della natura grigionese Ami Sabi nell’Ami Sabi Show Wonderland. I genitori si rilasseranno mentre i bambini si divertono, per poi slittare insieme lungo un percorso notturno illuminato e quindi cenare con una caratteristica fonduta al formaggio». Il turismo invernale è un pilastro molto importante dell'economia svizzera, sottolinea Gläser.
«Seguendo la campagna “Travel Better” di Svizzera Turismo, che promuove un turismo più sostenibile e consapevole, non guardiamo solo al volume dei turisti ma alle loro caratteristiche. Vogliamo portare in Svizzera l’ospite giusto, al momento giusto e nel posto giusto, direzionando la promozione e sostenendo i nostri hotel quando hanno bisogno di avere un'occupazione maggiore. Rispetto all’Italia siamo molto soddisfatti dei numeri raggiunti nel 2024, con una crescita del 3,3% delle presenze da gennaio ad agosto. In particolare a luglio e agosto il dato ha raggiunto il 4,9% ad agosto! Sicuramente l’estate è andata molto bene, anche perché abbiamo avuto due eventi importanti: l'Eurovision e gli Europei Femminili, che hanno portato un aumento dei pernottamenti nelle città interessate. Anche l’autunno è molto apprezzato dagli italiani e proprio per spingere questa stagione, caratterizzata dai colori del foliage e dalle saporite esperienze gastronomiche abbiamo lanciato una vivace campagna televisiva con i nostri ambassador Michelle Hunziker e il portiere svizzero Yann Sommer, impegnato con l’Inter. Gli arrivi dei turisti italiani sono favoriti anche dalle promozioni di Svizzera Turismo con EuroCity, tra cui quella che presto lanceremo per i mercatini natalizi: un prodotto molto amato». Interessante tratteggiare il profilo del nuovo ospite della Svizzera: «Il nostro viaggiatore ha profili diversi. Pianifica le vacanze in modo nuovo rispetto al passato. - sottolinea infatti Gläser - Cerca nuove esperienze, anche in periodi diversi dell’anno. Le famiglie scelgono la Svizzera perché la vedono come un luogo molto sicuro, organizzato e di qualità per le loro esigenze. Poi abbiamo i weekender, che sfruttano i fine settimana per fare brevi gite e scelgono le città per vivere esperienze d’arte e di cultura». Francesca Rovati, Media Manager Northern Italy per Svizzera Turismo, ha presentato alcuni esempi di esperienze da vivere nel paese all’avvicinarsi dell’inverno.
«A 190km da Lugano si trova Ramosch, un paesino della Val Sinestra, in Bassa Engadina, al confine con l'Austria. La casa dei doganieri, collocata sulla mulattiera diretta al confine, risale al 1492; due anni fa il Dott.Berry ha acquistato e ristrutturato l’edificio, oggi Hotel Hof Zuort, preservandone la storia e gli arredi risalenti alla Belle Epoque. L’altra novità ci porta nel cantone rurale di Appenzello, tra le maestose Alpi svizzere, dove il 15 ottobre è stato inaugurato l’Appenzeller Huus, un hotel 5* che è un centro all’avanguardia dedicato al wellaging e al relax. Infine è interessante il work-in-progress dell’Arosa Kulm: un rinomato hotel 5* nei pressi di Laax che riaprirà nel mese di marzo dopo un’attenta ristrutturazione. Si chiamerà Grand Hotel Arosa e i i suoi interni riprodurranno gli ambienti del Grand Budapest Hotel del film di Wes Anderson. L’hotel offre anche pacchetti per lunghi soggiorni in un’atmosfera fiabesca. La Svizzera propone ai suoi ospiti tante esperienze insolite. - conclude Rovati - Dalle ciaspolate e le passeggiate con i cani San Bernardo in Val Ferret (presso il confine italiano), ai viaggi su suggestivi trenini come il Mont Blanc Express, che collega Martigny a Chamonix e attraversa valli dove la natura è davvero primordiale!».
Chiara Ambrosioni
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[post_content] => «La nostra destinazione in questi primi cinque anni ha più che raddoppiato le presenze e la prospettiva è di crescere ancora: nel 2021 abbiamo registrato 18mila presenze, nel 2024 erano 42mila e prevediamo di chiudere il 2025 a 44mila». Leonardo Van de Loo, membro cda e direttore operations del gruppo Vacanze col Cuore, sintetizza così i risultati di Lago Idro Glamping Boutique ad Anfo in provincia di Brescia, che si prepara alla quinta edizione del Winter Glamping.
Stagione invernale
La struttura rimane aperta fino al 2 novembre per la stagione autunnale e riapre dal 7 dicembre 2025 all'8 gennaio 2026 per cavalcare la magia dell’inverno. I numeri testimoniano una crescita del 144% rispetto al debutto, consolidando un format che ha riscritto le regole della stagionalità nel segmento glamping. La struttura ha ottenuto riconoscimenti internazionali tra cui Leading Camping, Adac PinCamp e Anwb.
«Credo che la nostra proposta sia così apprezzata perché abbiamo puntato su un modello di ospitalità orizzontale con una dimensione intima e a tutto relax, pensando alle famiglie anche con bambini molto piccoli e agli sportivi che in ogni stagione qui possono praticare le discipline più diverse» ha dichiarato van de Loo.
Il posizionamento strategico - a 90 minuti da Milano, Bergamo, Verona e Trento - ha contribuito al successo. Le accommodation includono mobile home e cube-suite con terrazza panoramica riscaldate, area benessere open-air con sauna finlandese, hot tub e vasca idromassaggio.
«Il Winter Glamping non è una stagione di ripiego, è la nostra stagione più emozionante» afferma Loek Van de Loo, founder del Gruppo Vacanze col Cuore, che conta nove resort tra Italia e Olanda.
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[post_content] => La ristorazione si conferma la seconda componente dell'offerta turistica italiana con 11 miliardi di euro di valore aggiunto generato nel 2024. Lo evidenzia il rapporto "Il potere turistico della ristorazione", realizzato da Sociometrica per FIPE-Confcommercio e presentato in anteprima al TTG di Rimini alla presenza del Ministro del Turismo Daniela Santanchè.
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La geografia del valore aggiunto nella ristorazione turistica vede Roma in testa con 1.163,8 milioni di euro (36,5% del totale), seguita da Milano con 452,3 milioni (14,2%), Venezia con 371,8 milioni (11,7%) e Firenze con 303,1 milioni (9,5%). Rimini si attesta a 169,5 milioni (5,3%), mentre seguono Napoli (159,3 milioni), Torino (123,0 milioni) e Lignano Sabbiadoro (91,0 milioni).
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Le tre Italie della ristorazione turistica
Il rapporto identifica tre diversi modelli di sviluppo turistico. Il Centro Italia, con Roma e Firenze, è caratterizzato dalla più alta incidenza di turismo internazionale (72,4%) e da un peso economico del 46,0% sul valore aggiunto totale, trainato dalle città d'arte di rilevanza mondiale. Il Nord Italia, con Milano, Venezia, Rimini, Bologna, Torino e Jesolo, registra un'incidenza di turismo internazionale del 65,2% e un peso economico del 44,8% sul totale.
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