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10 ottobre 2011 13:23
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[post_content] => Il Vietnam viaggia spedito verso la conclusione di un 2025 da record per numero di arrivi internazionali: secondo i dati diffusi dall'Ufficio Nazionale di Statistica (Ministero delle Finanze), il paese ha infatti totalizzato oltre 19,1 milioni di visitatori internazionali nei primi 11 mesi di quest'anno, pari ad una crescita del +20,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il dato rappresenta il livello più alto mai registrato, che supera i 18 milioni di visitatori del 2019, prima cioè della pandemia.
Nel solo mese di novembre 2025, il Vietnam ha accolto quasi 2 milioni di visitatori internazionali, con un aumento del 14,1% rispetto al mese precedente e del 15,6% rispetto a novembre 2024.
Le performance dei singoli mercati
Tra gennaio e novembre 2025, la Cina ha registrato un aumento del 43,1% su base annua; molto bene anche Giappone e Stati Uniti che hanno centrato una crescita rispettivamente del 15% e dell'8,4%, mentre la Corea del Sud ha segnato un leggero calo (-4,6%).
I mercati europei hanno continuato a crescere costantemente, riflettendo l'impatto dell'estensione delle esenzioni dal visto. Tra le performance più significative spiccano quelle dell'Italia con un +21,3%, e poi del Regno Unito (+20,7%), Francia (+21,4%), Germania (+16,6%). Tassi di crescita inferiori, ma sempre consistenti, anche per Spagna (+5,8%), Danimarca (+12,1%), Svezia (+15,9%), Norvegia (+19,6%), Polonia (+41,7%), Svizzera (+17,1%), Repubblica Ceca (+0,1%).
I mercati del Sud-Est asiatico hanno registrato forti aumenti: Filippine (+84,0%), Cambogia (+48,5%), Laos (+30,5%), Malesia (+15,7%), Indonesia (+13,8%), Singapore (+12,9%), Thailandia (+10,0%). Anche l'India ha registrato un aumento del 47,2%, mentre l'Australia è cresciuta del 12,8%.
Da segnalare, in particolare, l'ottimo andamento dei flussi turistici provenienti dai mercati a lungo raggio nel solo mese di novembre: i mercati nordamericani hanno registrato un +30,5% rispetto al mese precedente, mentre il Canada ha registrato un aumento del 55,9%. Anche gli arrivi dall'Europa hanno registrato un forte aumento con gli arrivi dall'Italia a +89%, a conferma del forte appeal del Vietnam durante l'alta stagione di fine anno.
Recentemente l'Unwto ha posizionato il Vietnam tra le destinazioni turistiche in più rapida crescita al mondo, insieme al Giappone.
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[post_content] => La Meeting Industry è un prodotto turistico a carattere globale che ha registrato nel 2024 oltre 11 mila meeting internazionali nel mondo, come risulta dai dati ICCA (International Congress and Convention Association).
L’Europa ne ha accolti il 56%, l’Asia il 18%, il Nord America il 10%, l’America Latina l’8% Africa e Oceania entrambe il 3% ed il Medio Oriente il 2% del totale.
Questa tipologia di incontri, infatti, rappresenta un catalizzatore economico per molte città e Paesi, dalle destinazioni mature a quelle emergenti, ospitando congressi medici (17%), tecnologici (14%), scientifici (13%), business (8%) o della formazione (8%).
La Catalogna è una regione che ha una crescita del PIL del +3,6%, oltre il +3,2% del dato totale della Spagna, e ancor più del dato Europa (+0.8%). Barcellona, contribuisce a questi risultati economici essendo in testa al rating mondiale per numero di meetings internazionali con 142 incontri nel 2024, e ha accolto circa 126 mila delegati per un fatturato di 360 milioni di US$.
Segue nel rating Londra, che con 105 meetings e oltre 79 mila delegati ha un ritorno economico di 298 milioni di US$.
Al terzo posto, Singapore il cui PIL del 2024 è cresciuto del +4,4% con il settore turismo e gli eventi business come fattori chiave di questo sviluppo, con 144 meetings, oltre 93 mila delegati e 290 milioni di US$.
Da queste statistiche si evince come Roma e Milano rientrano a pieno tra le destinazioni di punta dell’offerta turistica del comparto economico del MICE (Meetings, Incentives, Conferences, and Exhibitions):
Roma nel 2024 ha ospitato 114 incontri internazionali di rilievo con oltre 58 mila delegati per un fatturato di 200 milioni di US$;
Milano con 100 meetings internazionali e oltre 80 mila delegati ha avuto un ritorno economico di 237 milioni di US$.
E l’impatto economico diretto apportato alle destinazioni dal MICE è solo la punta dell’iceberg, un 20% del valore totale che si compone anche di scambio di conoscenze, innovazione, internazionalizzazione e impatto sociale.
Nel 2024, il nostro Paese è stato protagonista con 635 meeting internazionali, confermandosi leader europeo e secondo a livello mondiale, subito dietro agli Stati Uniti, che hanno ospitato 709 incontri. Tra le città italiane, Roma con i suoi 114 meeting brilla al 9° posto del rating mondiale e Milano si distingue per numero medio di partecipanti (803 pp) raggiungendo il bronzo dopo Dubai (899) e Barcellona (886).
La Meeting Industry si conferma un motore economico in forte crescita, come dimostrano i dati emersi da una recente indagine condotta da ENIT in collaborazione con l’Università Cattolica. Il settore mostra una vivace dinamica di investimento: ben il 77,3% delle 450 strutture coinvolte ha pianificato interventi per il 2024. Tra le realtà più attive spiccano i centri congressi (85,7%), le dimore storiche (85,0%), gli spazi alternativi (83,3%) e i poli fieristico-congressuali (82,4%). Le priorità di investimento nel 2023 hanno riguardato soprattutto la riqualificazione degli ambienti (57,7%), la formazione professionale (52,1%), l’aggiornamento delle tecnologie audio-video (46,6%) e le strategie di promozione (42,0%).
Dalle vette alpine alle coste mediterranee, l’Italia si distingue come una delle mete più ambite per eventi aziendali, congressi e viaggi incentive. La ricchezza e la varietà delle location disponibili – che spaziano da hotel di prestigio e architetture contemporanee a residenze storiche, castelli e spazi creativi – permettono di costruire esperienze personalizzate, capaci di valorizzare sia le grandi città d’arte che i borghi più suggestivi e i paesaggi naturali più spettacolari. Questa versatilità rende l’Italia competitiva anche rispetto alle destinazioni più consolidate a livello internazionale.
Il nostro Paese si distingue per l’eccellenza dei servizi e per una costante spinta all’innovazione. I centri congressuali italiani, spesso incastonati in contesti architettonici e paesaggistici di grande fascino, offrono un’esperienza immersiva che intreccia l’evento con il patrimonio culturale locale, trasformando ogni appuntamento in un’occasione memorabile.
Un ulteriore elemento di attrattività è rappresentato dal fenomeno del bleisure, che fonde esigenze professionali e piacere personale. Sempre più partecipanti agli eventi MICE scelgono di prolungare il soggiorno per esplorare il territorio, approfittando delle bellezze artistiche, dei paesaggi naturali e delle eccellenze enogastronomiche italiane. Questa tendenza rafforza il posizionamento dell’Italia come destinazione ideale non solo per il business, ma anche per un turismo esperienziale di alta qualità.
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[post_content] => E alla fine è arrivato il giorno dell'apertura ufficiale del Grand Egyptian Museum (Gem): il più grande museo al mondo dedicato all'antico Egitto, dopo decenni di attesa e innumerevoli ritardi, è stato inaugurato il 1° novembre con una cerimonia che ha visto la partecipazione di oltre 60 delegazioni straniere.
Il museo, che attrarrà fino a 5 milioni di visitatori l'anno, rappresenta uno dei punti cardine della strategia del governo per rilanciare il settore turistico, da sempre fonte fondamentale di valuta estera per il Paese.
Situato accanto alle celebri Piramidi di Giza, l’imponente struttura dal costo di un miliardo di dollari è destinata a diventare il più grande museo del mondo dedicato a una singola civiltà, su una superficie complessiva di 470.000 metri quadrati, che ospita oltre 50.000 reperti. Il museo è uno dei mega-progetti promossi dal presidente Abdel-Fattah el-Sissi che, da quando è entrato in carica nel 2014, ha avviato enormi investimenti infrastrutturali con l’obiettivo di rilanciare un’economia indebolita da decenni di stagnazione e dalle turbolenze seguite alla primavera araba del 2011.
La costruzione del museo è iniziata nel 2005, ma i lavori si sono fermati per tre anni a causa dei disordini politici successivi alla rivolta del 2011. L’inaugurazione è stata rinviata più volte, l’ultima a luglio di quest’anno per i conflitti in Medio Oriente.
Grande l'attesa per visitare la collezione del re Tutankhamon esposta nella sua interezza - per la prima volta - da quando l'archeologo britannico Howard Carter scoprì la tomba di Tutankhamon nel 1922 nella città meridionale di Luxor. Il vecchio Museo Egizio non aveva spazio sufficiente per esporre tutti i tesori. In un'apposita galleria - che da sola occupa 7.000 metri quadrati - è stato sistemato il corredo aureo della celebre tomba del faraone bambino (1341-1323 a.C.) composto da oltre 5.500 pezzi. Alcuni capolavori sono stati restaurati presso il centro di conservazione del museo, tra cui i tre letti funerari e i sei carri di Tutankhamon, ha detto Jailan Mohamed, capo restauratore del centro di conservazione. Saranno esposti insieme al suo trono d'oro, al suo sarcofago ricoperto d'oro e alla sua maschera funeraria, realizzata in oro, quarzite, lapislazzuli e vetro colorato. La barba della maschera è stata accidentalmente staccata e incollata in fretta con resina epossidica nel 2014, prima che un team di esperti tedeschi ed egiziani la riparasse l'anno successivo.
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Dall’inizio di dicembre fino al 25 del mese e oltre, grazie a una miscela unica di arte e artigianato tipico, prelibatezze festive, spettacoli musicali e attività incantevoli per tutta la famiglia, la magia stagionale di una montagna che sembra luccicare di stelle riflesse sul candido velo innevato è un continuo invito allo stupore, al divertimento e al relax.
L’11 e il 18 dicembre 2025, la fiaccolata con vin brûlé nell’affascinante paesaggio imbiancato di Nova Ponente è un’esperienza memorabile sulla coltre nevosa che brilla al chiarore della luna e degli astri. Il tracciato, della lunghezza complessiva di 4 chilometri e con 200 metri di dislivello, è percorribile in due ore circa. Il prezzo dell’attività è di 10 euro a persona per adulto e di 5 euro per i bambini di età compresa tra 6 e 13 anni.
Il 12 e il 19 dicembre 2025 è invece possibile partecipare all’escursione con lanterne al Lago di Carezza in compagnia di Helga Tschager, che aggiunge il gusto dei suoi racconti emozionanti all’incanto del paesaggio innevato e della vista sui monti del Catinaccio e del Latemar. Della durata di un’ora, l’esperienza è proposta a 10 euro per gli adulti e a 5 euro per i bambini di età compresa tra 6 e 13 anni.
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Per chi alle escursioni preferisce il caldo relax di una passeggiata tra le bancarelle allestite a festa, le mete obbligate sono i mercatini di Natale.
Il 29 e 30 novembre, 6, 7 e 8 dicembre, 13 e 14 dicembre, 20 e 21 dicembre e anche dal 26 dicembre fino al 6 gennaio 2026 (per quest’ultimo periodo giorni di apertura in via di definizione), quello organizzato presso il Santuario della Madonna di Pietralba offre ai visitatori uno scenario pittoresco in un luogo magico, che intreccia tradizione, cultura e magia natalizia, tra prelibatezze locali e regali artigianali. Sullo sfondo delle Dolomiti, gli stand e la natura dell’ambiente invitano a vivere il periodo dell’Avvento in un’atmosfera contemplativa e a sperimentare la tranquillità del luogo di pellegrinaggio.
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[post_content] => «La nostra destinazione in questi primi cinque anni ha più che raddoppiato le presenze e la prospettiva è di crescere ancora: nel 2021 abbiamo registrato 18mila presenze, nel 2024 erano 42mila e prevediamo di chiudere il 2025 a 44mila». Leonardo Van de Loo, membro cda e direttore operations del gruppo Vacanze col Cuore, sintetizza così i risultati di Lago Idro Glamping Boutique ad Anfo in provincia di Brescia, che si prepara alla quinta edizione del Winter Glamping.
Stagione invernale
La struttura rimane aperta fino al 2 novembre per la stagione autunnale e riapre dal 7 dicembre 2025 all'8 gennaio 2026 per cavalcare la magia dell’inverno. I numeri testimoniano una crescita del 144% rispetto al debutto, consolidando un format che ha riscritto le regole della stagionalità nel segmento glamping. La struttura ha ottenuto riconoscimenti internazionali tra cui Leading Camping, Adac PinCamp e Anwb.
«Credo che la nostra proposta sia così apprezzata perché abbiamo puntato su un modello di ospitalità orizzontale con una dimensione intima e a tutto relax, pensando alle famiglie anche con bambini molto piccoli e agli sportivi che in ogni stagione qui possono praticare le discipline più diverse» ha dichiarato van de Loo.
Il posizionamento strategico - a 90 minuti da Milano, Bergamo, Verona e Trento - ha contribuito al successo. Le accommodation includono mobile home e cube-suite con terrazza panoramica riscaldate, area benessere open-air con sauna finlandese, hot tub e vasca idromassaggio.
«Il Winter Glamping non è una stagione di ripiego, è la nostra stagione più emozionante» afferma Loek Van de Loo, founder del Gruppo Vacanze col Cuore, che conta nove resort tra Italia e Olanda.
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[post_content] => Nairobi è una città che sorprende. Il suo nome significa Acqua Fredda nella lingua Masai. È l'unica capitale al mondo sorta a fianco di un vasto parco nazionale: la Karura Forest, seconda foresta urbana più grande al mondo (1041 ettari), dove partecipare a safari, vedere i Big Five - leone, leopardo, rinoceronte, elefante e bufalo - e molte altre specie animali. È situata a 1800m di altitudine, quindi il clima è ottimo: nel corso dell’anno non è mai troppo caldo o troppo freddo e non ci sono zanzare. Si trova sull'equatore, quindi anche la vegetazione è unica: tra i cespugli di lavanda mediterranei e i banani tropicali. Da un lato della città c’è la foresta, verde e fresca, dall’altro la savana, con un clima semi-arido. Nairobi è l’hub dell’Africa orientale: molte aziende hanno qui i loro head-office e presto apriranno nuovi uffici delle Nazioni Unite, accrescendo le opportunità di lavoro. La città offre ottimi ristoranti internazionali immersi nel verde e si trova a soli 15’ di distanza dalle verdi piantagioni di té. Dal punto di vista culturale a Nairobi si trovano il Museo Nazionale del Kenya - che raccoglie reperti della storia del paese - la suggestiva casa/museo di Karen Blixen - l’autrice danese impegnata nella preservazione della natura keniota e conosciuta per il suo libro “La mia Africa” (da cui è stato tratto il film con Meryl Streep e Robert Redford) e l’affascinante African Heritage House, un edificio tradizionale voluto dall’americano Alan Donovan. Donovan si innamorò del paese negli anni ‘70 e volle qui conservare testimonianze artistiche di tutta l’Africa. L’Heritage House è un luogo che testimonia lo scorrere della storia in Africa e il desiderio dell'uomo di dare la propria lettura artistica del mondo che lo circonda: raccoglie opere di tutti i paesi africani e di diverse epoche. Tra mobili antichi e i panorami indimenticabili del Nairobi National Park la casa può essere affittata: per eventi o per vivere un’esperienza unica (a partire da 320euro). A Nairobi è possibile scoprire l’arte tradizionale, ma c’è anche una scena artistica contemporanea emergente. È una città dinamica con una vivace vita notturna.
«Ci si può fermare in città 2 o 3 notti perché ci sono molte cose da vedere: si possono anche fare delle visite giornaliere al Lago Naivasha o all’Hell’s Gate National Park - sottolinea Alexandre Glauser, general manager del Kwetu Nairobi -.ò È una città che cresce velocemente, popolata da persone accoglienti. Il Kenya è molto ospitale». Per scoprire gli aspetti sorprendenti della città si può soggiornare al Kwetu Nairobi, parte della Curio Collection by Hilton. «È un hotel con 102 camere che ha aperto un anno e mezzo fa - spiega Glauser - Siamo affacciati sulla Karura Forest, quindi si ha la sensazione di essere fuori dal mondo anche se siamo a soli 5’ da Westland - l’innovativo e benestante quartiere centrale di Nairobi. Ancora una volta la Curio Collection si caratterizza per gli outlet con una forte personalità. Ci sono circa 106 strutture Curio by Hilton nel mondo, ciascuna completamente diversa dall’altra. Il nostro hotel è per gran parte open-air, quindi c’è un’atmosfera molto particolare. Abbiamo due ristoranti di successo: il Meko e poi l’Upepo, un signature restaurant con un rooftop-bar che guarda la foresta. L’elegante 1893 Brew Bar, che accoglie gli ospiti all’ingresso, ricorda l’anno in cui iniziò la produzione del caffè in Kenya. La forza di questo hotel è la sua posizione unica, il suo essere un elegante urban resort nel quale ci si può sentire davvero in vacanza. Abbiamo un ottimo team di lavoro con un’elevata guest satisfaction. Gli ospiti scelgono il Kwetu Nairobi sia per il leisure che per il business: disponiamo infatti di due spazi componibili per il mice che possono ospitare 40/60 persone. - conclude Glauser - I nostri clienti provengono da tanti mercati diversi. Soprattutto dagli Stati Uniti e poi da Europa - in prevalenza UK -, India, Medio Oriente e anche dall’Africa stessa per viaggi corporate». A Nairobi è anche possibile soggiornare nel funzionale ed elegante Novotel, un cityhotel che offre tutti i servizi necessari al turista e si trova a breve distanza dall'aeroporto.
«Abbiamo aperto solo da un ano e facciamo parte del gruppo Accor, che è in Kenya da molto tempo. - afferma una responsabile - Ci troviamo nel quartiere metropolitano di Westland e offriamo 47 camere, adatte a una clientela leisure, ma anche ai viaggiatori business. Abbiamo anche diverse sale conferenze per mice e incentive, la più grande delle quali può accogliere 150 persone. Al momento il nostro più grande mercato è quello asiatico, in particolare indiano e abbiamo molti europei che prenotano sulle piattaforme internazionali. Come city-hotel centrale il nostro obiettivo è quello di riempire le nostre camere, offrendo anche possibilità di occupazione ai cittadini di Nairobi, quindi con un’attenzione alla sostenibilità sociale». Per concludere un’importante informazione logistica: il traffico a Nairobi è davvero impressionante!
Chiara Ambrosioni
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[post_content] => La Tunisia conferma il grande interesse e legame con il mercato italiano, con la partecipazione al Ttg Travel Experience. Nei primi sei mesi del 2025 la destinazione ha registrato una crescita dell’11% degli arrivi internazionali, superando i 4,3 milioni di visitatori, con un incremento degli incassi turistici superiore all’8%.
Nel primo trimestre 2025, le entrate turistiche sono aumentate del 5% rispetto allo stesso periodo del 2024, raggiungendo circa 1,21 miliardi di dinari (circa 365 milioni di euro).
Ora la strategia nazionale punta a diversificare l’offerta turistica: maggiore attenzione al turismo senior, al benessere, al turismo rurale ed ecologico, al lusso, nonché alle locazioni turistiche. Queste iniziative mirano a rafforzare la resilienza del settore e ad attrarre flussi durante la bassa stagione.
Sono in atto campagne promozionali mirate verso il mercato italiano, supportate dal potenziamento dei collegamenti aerei con l’Italia, con la valorizzazione di rotte dirette per facilitare l’accesso dei turisti italiani.
Diversi anche gli eventi di richiamo internazionale in calendario nei prossimi mesi: tra questi il Balloons Event Show – Tunisia (Hot Air Balloon & Paramotor Festival): dal 24 ottobre al 1° novembre 2025, nelle località di Djerba, Douz e Tozeur, il festival che combina spettacoli aerostatici, forum b2b, esperienze culturali, musicali, show di droni, momenti esperienziali immersivi.
E' poi confermato Issot – Salone Internazionale del Turismo del Sahara e delle Oasi, che tornerà anche quest’anno dopo il successo della prima edizione. Fiera che valorizza il turismo alternativo, sostenibile e le peculiari risorse naturali e culturali del Sahara tunisino.
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[post_content] => Dopo gli ottimi risultati di agosto, i migliori risultati del terzo trimestre nella storia del gruppo, Tui ha annunciato le sue previsioni per la fine dell'anno fiscale, che si concluderà il 31 ottobre. Per quanto riguarda l'estate, la domanda è rimasta stabile «nonostante la pressione competitiva del mercato, le molteplici ondate di calore estive nei nostri mercati di origine e l'impatto del conflitto in Medio Oriente». In questo contesto, si sono registrate 1,4 milioni di prenotazioni aggiuntive , portando il totale delle prenotazioni in tutti i mercati di origine a 14,1 milioni per la stagione. In linea generale, durante l'estate si è registrata solo una variazione minima del -2% e con le isole Canarie e le Baleari come destinazioni chiave per il medio raggio.
Guardando alla fine dell'anno fiscale, le stime, come riporta Hosteltur, indicano un aumento degli utili tra il 9% e l'11%, rispetto agli utili ottenuti nel 2024, pari a un miliardo 296 milioni di euro. In un contesto di incertezza economica e geopolitica, si prevede un aumento delle prenotazioni quest'inverno grazie alla resilienza della domanda.
Le mete chiave
Grecia, Turchia, isole Baleari e Canarie si stanno rivelando destinazioni chiave per i viaggi a corto e medio raggio , con l'Egitto che registra una crescita notevole come opzione di vacanza economica. Nel portafoglio di destinazioni a lungo raggio, Messico e Repubblica Dominicana continuano a trainare la domanda maggiore, mentre Thailandia, Emirati Arabi Uniti e Zanzibar stanno registrando una crescita significativa.
La stagione invernale è iniziata positivamente, con 1,8 milioni di prenotazioni effettuate fino ad oggi. Le prenotazioni totali sono aumentate dell'1%, a dimostrazione della resilienza della domanda per i nostri prodotti di viaggio leisure in un contesto di mercato generale difficile. Il prezzo medio continua a salire, con un totale del +3%. Tui sottolinea che, come di consueto in questo periodo della stagione, il booking per l'inverno è in una fase relativamente iniziale, con oltre un terzo dei clienti che hanno già prenotato. Le destinazioni a corto e medio raggio costituiscono il nucleo dei volumi, con le isole Canarie, l'Egitto, la Penisola Iberica e Capo Verde come opzioni più gettonate. Sul lungo raggio, la Thailandia sta registrando la crescita maggiore, mentre Messico, Repubblica Dominicana e Giamaica rimangono mete invernali chiave per i clienti Tui.
In termini di performance dei singoli mercati, le prenotazioni nel Regno Unito rimangono in linea con le previsioni per l'inverno 2024/25 , mentre la Germania, un altro mercato chiave per Tui, sta registrando un andamento positivo, con prenotazioni in aumento dell'1%. Le prospettive per la fine del 2025 rimangono invariate, con i risultati definitivi attesi a dicembre. Quest'anno, Tui ha aggiunto il Sultanato dell'Oman al suo azionariato. Inoltre, secondo Tui, con i recenti aggiornamenti delle agenzie di rating, l'obiettivo dell'azienda di tornare ai livelli pre-pandemici è stato raggiunto.
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“Sardegna!” e il pensiero corre a spiagge abbaglianti e cale spettacolari. Il binomio Isola/vacanze al mare è inevitabile e si conferma: Cala Goloritzè, ‘perla’ di Baunei (Ogliastra), è prima nella classifica 2025 di ‘50 World’s best beaches’. Gli scenari incantevoli, sul litorale e nell’interno, però, non dicono tutto. La Sardegna vanta, per esempio, una storia che ha lasciato eredità uniche, come i nuraghi. Di recente le domus de Janas, risalenti al IV-III millennio a.C., sono state dichiarate dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. Novità da presentare al World Tourism Event (Roma, 25-26 settembre).
L’arte manifatturiera è un altro straordinario veicolo promozionale da valorizzare prossimamente grazie al rilancio del marchio ISOLA e della vetrina virtuale dell’artigianato artistico. Tradizione è identità: proseguirà nel 2026 un percorso di valorizzazione degli eventi di inizio anno, capaci di rappresentare una motivazione di viaggio. A partire dal Capodanno, poi Carnevale e Settimana Santa, fino ai grandi eventi identitari.
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Altro tematismo in rampa di lancio nel 2026 è il turismo nei borghi, modello di sostenibilità ambientale, economica e sociale. La loro promozione si concentra su un cluster di 15 certificati, Bandiera Arancione e Borghi più belli d’Italia. Turismo lento fa rima con Noi Camminiamo in Sardegna: gli itinerari, a ottobre proposti nella quarta edizione, rappresenteranno l’offerta per l’anno prossimo.
Lo slow tourism è uno dei due player scelti per far scoprire il territorio. L’altro è l’active tourism: la Sardegna è una ‘palestra a cielo aperto’ dove gli appassionati di outdoor praticano le attività preferite in scenari inimitabili. Molteplici campagne sono incentrate sull’Isola quale hub per l’outdoor, anche nel 2026. (1763)
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Ci sono circa 106 strutture Curio by Hilton nel mondo, ciascuna completamente diversa dall’altra. Il nostro hotel è per gran parte open-air, quindi c’è un’atmosfera molto particolare. Abbiamo due ristoranti di successo: il Meko e poi l’Upepo, un signature restaurant con un rooftop-bar che guarda la foresta. L’elegante 1893 Brew Bar, che accoglie gli ospiti all’ingresso, ricorda l’anno in cui iniziò la produzione del caffè in Kenya. La forza di questo hotel è la sua posizione unica, il suo essere un elegante urban resort nel quale ci si può sentire davvero in vacanza. Abbiamo un ottimo team di lavoro con un’elevata guest satisfaction. Gli ospiti scelgono il Kwetu Nairobi sia per il leisure che per il business: disponiamo infatti di due spazi componibili per il mice che possono ospitare 40/60 persone. - conclude Glauser - I nostri clienti provengono da tanti mercati diversi. Soprattutto dagli Stati Uniti e poi da Europa - in prevalenza UK -, India, Medio Oriente e anche dall’Africa stessa per viaggi corporate». A Nairobi è anche possibile soggiornare nel funzionale ed elegante Novotel, un cityhotel che offre tutti i servizi necessari al turista e si trova a breve distanza dall'aeroporto.\r\n\r\n«Abbiamo aperto solo da un ano e facciamo parte del gruppo Accor, che è in Kenya da molto tempo. - afferma una responsabile - Ci troviamo nel quartiere metropolitano di Westland e offriamo 47 camere, adatte a una clientela leisure, ma anche ai viaggiatori business. Abbiamo anche diverse sale conferenze per mice e incentive, la più grande delle quali può accogliere 150 persone. Al momento il nostro più grande mercato è quello asiatico, in particolare indiano e abbiamo molti europei che prenotano sulle piattaforme internazionali. Come city-hotel centrale il nostro obiettivo è quello di riempire le nostre camere, offrendo anche possibilità di occupazione ai cittadini di Nairobi, quindi con un’attenzione alla sostenibilità sociale». Per concludere un’importante informazione logistica: il traffico a Nairobi è davvero impressionante!\r\nChiara Ambrosioni\r\n\r\n[gallery ids=\"498935,498934,498932,498929,498925,498927\"]","post_title":"Kenya: scoprire Nairobi, il gateway del’Africa","post_date":"2025-10-13T10:00:23+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1760349623000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"498586","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La Tunisia conferma il grande interesse e legame con il mercato italiano, con la partecipazione al Ttg Travel Experience. 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