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12 aprile 2011 10:38
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DIRETTORE TECNICO iscritta all’albo provinciale della Provincia di Venezia disponibile per copertura titolo.
Per informazioni e contatti: turismotst@gmail.com
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[post_content] => L'A321Xlr è pronto a fare il suo ingresso nella flotta Qantas, che diverrà così il primo vettore dell’Asia-Pacifico a introdurre in servizio il nuovo aeromobile, assemblato negli stabilimenti Airbus di Finkenwerder, ad Amburgo.
Equipaggiato con motori Pratt & Whitney Gtf, l’A321Xlr di Qantas presenta una configurazione a due classi con 20 posti in Classe Business e 177 nella cabina principale. In una prima fase l'aeromobile sarà impiegato su rotte domestiche in Australia, con la possibilità di aprire in futuro nuove tratte secondarie verso l’Asia.
Il Gruppo Qantas ha effettuato complessivamente un ordine fermo per 40 A321Xlr nell’ambito del programma di rinnovo della flotta: 28 di questi saranno destinati a Qantas e 12 alla controllata low cost Jetstar. Gli A321Xlr fanno parte di un ordine più ampio con Airbus che include in totale 128 aeromobili a corridoio singolo e 24 widebody A350-1000.
Nel servizio tipico di linea il velivolo offre la maggiore autonomia tra tutti gli aeromobili a corridoio singolo – fino a 4.700 miglia nautiche – e una riduzione dei consumi di carburante e delle emissioni di CO₂ del 30% rispetto agli aeromobili concorrenti della generazione precedente. A oggi, Airbus ha già registrato oltre 500 ordini per questo modello.
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CartOrange raggiunge per prima l’obiettivo del turismo 6.0 attraverso la convergenza fisico-digitale propiziata da “Lysa”: l’Intelligenza Artificiale a supporto dei circa 400 consulenti CartOrange e del tour operator interno all’azienda, responsabile della finalizzazione di proposte tailor made su oltre 40 destinazioni al mondo. A tre mesi dall’entrata in servizio di Lysa, gli effetti del nuovo metamarketing sul rapporto consulenza-tour operating sono infatti rilevabili sia nei consumer behaviors, sia negli ottimi risultati di bilancio.
“La scelta di puntare su nuove destinazioni come India, Madagascar, Indocina e Argentina - dichiara Claudio Asborno, head of tour operator department CartOrange - è stata premiata immediatamente dal mercato, perché le abituali complessità inerenti il lungo raggio sono ora risolvibili con maggior efficienza, grazie alla rapidità con cui suggestioni di viaggio, esigenze personali e disponibilità d’informazioni possono essere correlate all’attività del tour operator CartOrange mediante supporto tecnologico unito al know-how del nostro staff .
Destinazioni e pratiche
"Analoghi effetti sono stati registrati su mete già popolari, ma in grado di crescere con tassi sorprendenti rispetto alla passata stagione: Giappone (+23%), Sudafrica (+20%), Namibia (+32%) e Australia (+32%) si confermano Top Destination anche nel 2025, ma la performance migliore spetta senza dubbio alle Maldive. Grazie anche all’accordo di partnership avviato con The Residence at Falhumaafushi, coadiuvato da un‘intensa attività di promozione e comunicazione, l’arcipelago indiano registra addirittura un incremento a tre cifre: +127%”. In decisa crescita anche le destinazioni dell’Africa Australe (Sudafrica e Namibia) insieme al Perù, mentre resta costante la domanda su Bali/Indonesia.
Il deciso orientamento sul lungo raggio produce oggi pratiche dal valore medio di circa 11.000 euro (+12% sul 2023/2024), permettendo di consolidare il giro d’affari attorno ai 12 milioni di euro (+20%).
Competitività
Questa modalità di sviluppo dell’offerta, prendendo forma nell’immediatezza collaborativa cliente-consulente-IA-tour operator, porta l’attività di CartOrange a un livello di competitività superiore: ciascuna componente che concorre al confezionamento del prodotto agisce di fatto sullo stesso piano, creando uno “spirito di squadra” molto diverso dall’usuale ricerca di mediazione fra intelligenze o professionalità a se stanti, dal momento che il timore di non essere pienamente compresi, così come di non restituire quanto atteso, può indurre più facilmente a compromessi meno soddisfacenti.
“I risultati definitivi generati dal nostro tour operator saranno disponibili dal 31 agosto - aggiunge Asborno - ma già ora rileviamo un andamento molto soddisfacente, anche perché la stagione 2024/2025 è stata caratterizzata da un ulteriore anticipo delle prenotazioni rispetto all’annata precedente, concentrandosi in particolare nel periodo fra fine 2024 e febbraio 2025, il mese di maggior picco. Va inoltre evidenziato che la domanda estiva è stata influenzata e rallentata dal lungo ponte fra aprile e maggio, a tal punto che la maggior parte delle richieste sono ora focalizzate sull’autunno-inverno, nonché sul 2026. Grazie all’evoluzione strutturale del tour operator CartOrange, possiamo però guardare al futuro con la consapevolezza di disporre finalmente di una piattaforma booking in perfetta continuità con le esigenze del consulente di viaggio e dei nostri clienti”.
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[post_content] => Nel 2025 la spesa per i viaggi internazionali in Europa dovrebbe aumentare dell'11%, raggiungendo gli 838 miliardi di dollari: la stima è quella firmata dall'ultimo rapporto del Wttc, che individua inoltre in Francia e Spagna i Paesi destinati ad accogliere un numero record di turisti.
Previsioni decisamente rosee, che potrebbero essere in parte influenzate dal fatto che alcuni viaggiatori sarebbero propensi ad evitare gli Stati Uniti: il Wttc stima infatti che la spesa dei visitatori stranieri negli Usa diminuirà quest'anno di circa il 7%.
Julia Simpson, ceo dell'associazione, ha dichiarato in un incontro con la stampa che i vicini canadesi e messicani potrebbero scegliere di non viaggiare negli Stati Uniti alla luce delle politiche commerciali e migratorie del presidente Donald Trump, o di tassi di cambio sfavorevoli, «il che significa che più persone verranno in Europa».
Il Wttc ha previsto che quest'anno i turisti spenderanno in Spagna il 6% - o 113,2 miliardi di euro (127,7 miliardi di dollari) - in più rispetto al 2024, con un numero di visitatori compreso tra i 98 e i 100 milioni che supererà il record dello scorso anno di 94 milioni. «Gli americani continueranno a viaggiare all'estero... e saranno i benvenuti in Spagna» ha commentato Simpson.
Il rapporto indica poi che la Francia continuerà ad accogliere un numero maggiore di turisti della Spagna, mentre gli Stati Uniti si confermano il più grande mercato turistico del mondo.
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[post_content] => Si chiama "healiday” e sarà il trend dell'estate 2025. È un mix tra "to heal” (curare, rigenerare) e "holiday” (vacanza), un neologismo che descrive la vacanza dedicata alla rigenerazione fisica e psicologica, utile a ritrovare l'equilibrio e riconnettersi con sé stessi e con l'ambiente circostante. una vacanza lontana dal caos urbano (per il 79,3% degli intervistati), a contatto con la natura (77,5%), che garantisce la possibilità di "svegliarsi senza sveglia” (74,2%), offrire comfort (inteso come "massima comodità e servizi a disposizione”, 69,7%), privacy (67,8%), silenzio (62,5%) e disconnessione digitale (53,4%) oltre a permettere di sentirsi assistito e coccolato (64,6%).
A intercettare e definire per la prima volta questo trend è Emma Villas, azienda che propone ville e casali di pregio con oltre 600 proprietà in Italia, che lo ha presentato in occasione della quarta edizione del suo Osservatorio, realizzato con AstraRicerche.
L'Italia si conferma la destinazione preferita scelta come meta unica dal 43,4%, 3 su 10 prevedono di alternare vacanze in Italia e all'estero. Le regioni del Sud e la Sardegna le mete più ambite: la Sicilia spicca col 29,4%, seguita dal Salento (26,1%), dalla costiera Amalfitana (24,1%), dal Sud Sardegna (18,1%) e dalla Costa Smeralda (16,2%). Questo desiderio di viaggiare si combina con un focus crescente sul benessere e sulla rigenerazione. La vacanza viene vista, infatti, come un'opportunità per staccare dallo stress (tra gli obiettivi irrinunciabili per il 36,7%) e ricaricare le energie fisiche e mentali (33,5%). Insomma, per il 2025 c'è una visione (quasi) unanime sul fatto che la vacanza sia un'opportunità fondamentale per prendersi cura di sé e tornare alla vita quotidiana rigenerati.
In questo scenario, la villa rappresenta la risposta ideale al desiderio di "healiday", offrendo lo spazio, la privacy e la flessibilità necessarie per un'esperienza di rigenerazione autentica. «La villa, nel suo concetto più puro, incarna perfettamente l'essenza della Healiday - commenta Giammarco Bisogno, amministratore delegato di Emma Villas - Non è solo un luogo dove soggiornare, la villa garantisce agli ospiti una dimensione privata e permette di staccare completamente dalla routine, immersi nella natura, godendo di comfort e servizi esclusivi. I dati del nostro osservatorio lo confermano: la lontananza dal caos, il contatto con la natura, la privacy, la possibilità di avere servizi personalizzati a disposizione sono gli elementi più ricercati per una vacanza rigenerativa, e sono intrinsecamente legati all'esperienza in villa».
Il mare è la destinazione più adatta (41,5%), seguito da campagna o montagna (32,7%) e dal lago (18,5%), segno che la rigenerazione è un'esigenza trasversale, che cerca pace e bellezza in ogni luogo. A questo si aggiunge che per 6 italiani su 10 la villa indipendente è la soluzione ideale per abbracciare davvero questo nuovo modo di prendersi una pausa. Il dato è ancora più forte nella fascia tra i 30 e i 39 anni, che cerca spazi privati dove sentirsi liberi e con tempi dettati unicamente delle proprie esigenze.
«Guardando all'estate 2025 - conclude Giammarco Bisogno - possiamo osservare un quadro che riflette un consolidamento e alcune dinamiche interessanti nel settore delle ville in affitto. Il nostro osservatorio registra oltre 5.400 settimane prenotate riferite all'intero anno 2025, per un valore complessivo del venduto che è pari a circa euro 28,2 milioni, in crescita del +4,15% rispetto a euro 27,0 milioni dello stesso periodo nel 2024. La permanenza media dei soggiorni si attesta a 1,37 settimane, un dato in leggero incremento rispetto all'1,27 settimane registrato nel 2024. Parallelamente, il prezzo medio a settimana ha raggiunto 5.200€, mostrando un aumento rispetto ai circa 4.640€ dell'anno precedente».
[post_title] => Emma Villas, la tendenza dell’estate 2025 è l’healiday, la vacanza tra zero stress e massimo comfort
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[post_content] => Tutto il fascino dell'Uzbekistan e della Via della Seta in un itinerario firmato Originaltour cui si aggiunge, al termine, un breve soggiorno a Istanbul, con un’intera giornata libera per visitare la città a cavallo tra Europa e Asia.
Il tour operator propone un tour di gruppo con partenza l’11 agosto e rientro il 22 agosto da Milano Malpensa, per un totale di 12 giorni: un viaggio che tocca tre città simbolo della Via della Seta, tutte patrimonio Unesco: Samarcanda, Bukhara e Khiva.
Samarcanda è la più nota località sulla Via della Seta, con la piazza Registan sulla quale si affacciano le tre madrasse di Uklugbek, Sherdor e Tillakori e la Moschea d’Oro. Si visita anche l’osservatorio astronomico di Ulugbek e naturalmente Gur-Emir, il luogo dove sono stati sepolti Tamerlano e i suoi seguaci, Siabla, il colorato bazar orientale e il complesso di Shakhi-Zinda, dove si possono trovare tutti i processi artistici della decorazione islamica.
Bukhara, una delle città più antiche del mondo e centro del Regno Islamico per oltre 200 anni, con le sue madrasse e moschee, come quella di Magoki-Attari e il Minareto Kalyanm alto 47 metri, simbolo della città.
Khiva, città da mille e una notte, con alle spalle venti secoli di storia, ha ben 20 moschee e madrasse islamiche, tra le quali la moschea di Juma edificata nel X secolo e il Palazzo Toshhavli.
Tra le esperienze che questo viaggio offre, la visita a una fabbrica di carta di seta a Samarcanda, dove si utilizzano ancora i metodi tradizionali. A Tashkent, d’obbligo una visita alla metropolitana, l’unica in tutta l’Asia Centrale, inaugurata nel 1977, quando ancora il paese faceva parte dell’Unione Sovietica, e che oggi conta con 3 linee e 29 stazioni, ognuna di loro diversa dall’altra, con marmi, stucchi e straordinari lampadari.
Infine, tappa a Shakhrisabz, la “città verde”, sviluppatasi nel corso del IX e X secolo nonostante i numerosi conflitti tra samanidi e turchi, con la moschea di Kok-Gumbaz, utilizzata per le preghiere del venerdì, la cui cupola dal diametro di 46 metri, offre un’acustica perfetta.
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[post_content] => Tra nuove aperture in Italia, Austria, Croazia e Germania e strategie di crowdinvesting, il gruppo ridefinisce il modello di sviluppo nel settore turistico. E lo fa con alle spalle un fatturato di 264 milioni di euro nel 2024 e un piano di investimenti di 400 milioni per i prossimi cinque anni. Fmtg punta così a consolidare la propria presenza nei principali mercati del turismo, investendo su strutture di lusso e family-friendly, e mantenendo un approccio integrato e sostenibile.
Un modello integrato per il turismo del futuro
Falkensteiner Michaeler Tourism Group adotta un modello di business diversificato e integrato, basato su quattro aree strategiche: gestione alberghiera (Falkensteiner Hotels & Residences), sviluppo immobiliare (Fmtg Development), consulenza strategica (Michaeler & Partner) e finanziamento partecipativo (Fmtg Invest). Questa struttura permette al gruppo di affrontare il mercato con un approccio a 360 gradi, garantendo coerenza operativa e una visione di lungo periodo.
Uno degli asset innovativi del gruppo è FMTG Invest, piattaforma di crowdinvesting fondata nel 2022. “Grazie a 14 campagne di raccolta fondi, sono stati raccolti oltre 102 milioni di euro da più di 5.000 investitori attivi - dichiara Otmar Michaeler, ceo di Falkensteiner Michaeler Tourism Group - La piattaforma consente di ottenere interessi in denaro o voucher vacanza, mantenendo un forte legame con la community, che contribuisce per il 25% del capitale”.
Nell'autunno 2025 è prevista la prima campagna di crowdinvesting in Italia, una mossa strategica che punta a coinvolgere nuovi investitori locali. Anche perché, come afferma Michaeler "le forme alternative di finanziamento sono interessanti non solo per le aziende, ma anche per gli investitori che cercano qualità, trasparenza e solidità del brand" .
Sinergie e strategie per il mercato europeo
L'espansione in Italia, a Salò, Licata e Cesenatico, è parte integrante della strategia europea del gruppo, che mira a creare sinergie tra le nuove strutture e il portfolio già consolidato. Oltre alle aperture italiane ci saranno anche, a marzo 2026, le Falkensteiner Aurora Residences, nuove ville di lusso fronte mare all’interno del Falkensteiner Resort Punta Skala di Zara, in Croazia. In Austria, è previsto per il 2026 l’ampliamento del portfolio con il nuovo Falkensteiner Hotel Saalbach-Hinterglemm, un 5* da 127 camere in gestione diretta. Nel 2028, invece, verrà inaugurato il Falkensteiner Family Hotel Grömitz, prima struttura del brand in Germania. Situato a pochi passi dal Mar Baltico, l’hotel ospiterà 104 camere e suite e 26 appartamenti, con un concept orientato al segmento Family+ Active.
L’obiettivo dichiarato è ottimizzare le risorse e massimizzare il ritorno sugli investimenti, rafforzando ulteriormente il posizionamento di Fmtg come leader nel settore turistico.
Grazie a un modello integrato e all’apertura verso forme di finanziamento innovative come il crowdinvesting, Falkensteiner Michaeler Tourism Group dimostra di voler ridefinire il concetto di turismo moderno, puntando su qualità, diversificazione e coinvolgimento diretto della propria community.
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[post_content] => Singapore Airlines ha messo a segno un utile netto annuale record nel 2024, favorito da un guadagno una tantum derivante dalla fusione di Air India e Vistara, ma il calo delle tariffe aeree in risposta all'aumento della concorrenza ha pesato sull'utile operativo.
I ricavi del gruppo sono aumentati di 527 milioni di dollari (+2,8%) rispetto all'anno precedente, toccando la cifra record di 19.540 milioni di dollari di Singapore , grazie alla domanda stabile di viaggi aerei e all'aumento delle merci nell'esercizio.
Nell'anno, Sia e Scoot hanno trasportato 39,4 milioni di passeggeri, dato record per il gruppo, con un aumento dell’8,1%. Il load factor è sceso di 1,4 punti percentuali all’86,6%, poiché la crescita del traffico passeggeri del 6,4% non è stata al livello dell'incremento di capacità dell’8,2%.
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[post_content] => Con oltre 260 milioni di euro di fatturato nel 2024, e un piano di investimenti di 400 milioni di euro per i prossimi cinque anni, Falkensteiner Michaeler Tourism Group continua il proprio percorso di crescita e annuncia anche nuove aperture in Italia, Croazia, Austria e Germania.
Espansione e nuove aperture europee
L’Italia si conferma un mercato strategico per il gruppo, e sono ben quattro i nuovi progetti in via di realizzazione o progettazione. Fra questi spicca il Falkensteiner Hotel Bozen WaltherPark, un city hotel 4* superior in apertura il 10 luglio 2025, con 113 camere e suite e il primo ristorante Mochi d’Italia sul rooftop. L’hotel, parte della Premium Collection, sarà situato all’interno del nuovissimo complesso Waltherpark che prevede anche un centro commerciale, uffici e appartamenti.
Nel marzo 2026 invece vedrà la luce il Falkensteiner Park Resort Lake Garda, nella pittoresca cittadina di Salò. Questo complesso sarà formato da un hotel a 5 stelle di 97 camere e 170 Appartamenti Premium Living e 4 Ville. Affacciata sulle sponde del Lago di Garda ed immersa in un grande parco botanico, la struttura è stata progettata dall'architetto Matteo Thun e dal paesaggista Joao Nunes di Proap. Nell'estate del 2026 è prevista invece l’inaugurazione del Falkensteiner Hotel Licata in Sicilia. Con 125 stanze, il resort 5* si distinguerà per la sua anima family e active.
Come dichiarato dal presidente Erich Falkensteiner, “tra i numerosi progetti in fase di sviluppo, il Falkensteiner Resort Cesenatico rappresenta una delle iniziative più rilevanti sul territorio italiano. Il masterplan prevede la realizzazione di un ampio complesso con circa 150 camere e 130 appartamenti”.
A completare la lista delle nuove aperture del gruppo Fmtg ci sono in cantiere per marzo 2026 le Falkensteiner Aurora Residences, nuove ville di lusso fronte mare all’interno del Falkensteiner Resort Punta Skala di Zara, in Croazia. E in Austria è previsto per il 2026 l’ampliamento del portfolio con il nuovo Falkensteiner Hotel Saalbach-Hinterglemm, un 5* da 127 camere in gestione diretta.
Con uno sguardo proiettato ancora più nel futuro, nel 2028 il gruppo inaugurerà la prima struttura del brand in Germania, il Falkensteiner Family Hotel Grömitz. Situato a pochi passi dal Mar Baltico, l’hotel ospiterà 104 camere e suite e 26 appartamenti, con un concept orientato al segmento Family + Active.
Importanti investimenti economici
Nel corso di un incontro con la stampa che si è tenuto nei giorni scorsi a Milano, il gruppo ha illustrato i risultati economici più recenti e i principali sviluppi previsti per i prossimi anni. Nel 2024, Fmtg ha registrato un fatturato di 264 milioni di euro, con una crescita dell’11,1% rispetto all’anno precedente, e oltre 886.461 pernottamenti (+7.8%).
"Il piano di investimenti previsto per i prossimi cinque anni ammonta complessivamente a 400 milioni di euro, di cui 240 milioni già allocati per progetti in corso in Italia e Croazia - ha affermato Otmar Michaeler, ceo di Falkensteiner Michaeler Tourism Group - A questi investimenti si affiancano le nuove aperture previste in Austria e in Germania".
I 30 anni del gruppo Fmtg
Il 2025 rappresenta un traguardo importante per il gruppo nato nel 1957 da una pensione a conduzione familiare in Alto Adige e che festeggia quest’anno il 30° anniversario, affermandosi a tutti gli effetti un operatore turistico internazionale, oggi attivo in sette Paesi europei.
“La nostra storia di successo è frutto dell’impegno e della passione delle nostre collaboratrici e dei nostri collaboratori - ha dichiarato Erich Falkensteiner -. Siamo rimasti un’impresa familiare, con una gestione diretta, radicata ancora ai nostri valori originari ma capace di guardare al lungo termine”.
Questa identità di family business è una parte centrale della strategia di FMTG: un modello imprenditoriale che consente rapidità decisionale, coerenza strategica e un legame autentico con mercati e stakeholder. In un contesto globale incerto, il gruppo conferma il proprio impegno a operare e crescere nei suoi mercati di riferimento – area Dach, Italia e Paesi Cee – dove gode di una forte riconoscibilità e reputazione.
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[post_content] => Cresce ancora il traffico crocieristico nei porti italiani, a conferma di un trend evidenziato già nel 2024, come conseguenza della forte ripresa della domanda da parte del mercato. Lo rivela l'ultima stima elaborata da Cemar Agency Network. “Le nostre previsioni lo indicano con chiarezza - ha sottolineato il presidente Sergio Senesi durante l’annuale presentazione dei dati al Seatrade Cruise Global di Miami –. L’ingresso nel settore dei più prestigiosi luxury brand dell’hotellerie attirerà inoltre una nuova tipologia di ospiti, con elevato potenziale di spesa e presumibilmente alla prima esperienza di crociera. Questo nuovo scenario avrà ricadute significative sulle economie locali”.
Saranno in particolare 14,8 milioni i crocieristi che passeranno nei porti italiani nell’arco del 2025, con un aumento del 4,05% rispetto all’anno precedente. Si prevede anche un incremento delle toccate navi, che raggiungeranno quota 5.482 (+6,76% sul 2024), con ben 179 unità che solcheranno le acque italiane in rappresentanza di 57 compagnie di navigazione. Settantaquattro saranno poi i porti della Penisola interessati dal traffico crocieristico: il primato rimarrà a Civitavecchia, che raggiungerà i 3,53 milioni di passeggeri, seguita da Napoli con 1,9 milioni e Genova con 1,7 milioni. A seguire, con alcune novità, Palermo, Livorno, Messina, Savona, La Spezia, Venezia e Cagliari.
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“L’Italia mantiene saldamente il proprio primato di più importante destinazione crocieristica del mar Mediterraneo - ha concluso Senesi -. Sono senza dubbio molteplici i fattori che concorrono a questa crescita costante in termini di passeggeri movimentati e numero di toccate: tra questi gioca un ruolo chiave la politica di destagionalizzazione, conseguita anche dalle compagnie americane che da alcuni anni hanno scelto di essere presenti nel Mediterraneo non solo in estate ma anche nei mesi invernali”.
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Lo rivela l'ultima stima elaborata da Cemar Agency Network. “Le nostre previsioni lo indicano con chiarezza - ha sottolineato il presidente Sergio Senesi durante l’annuale presentazione dei dati al Seatrade Cruise Global di Miami –. L’ingresso nel settore dei più prestigiosi luxury brand dell’hotellerie attirerà inoltre una nuova tipologia di ospiti, con elevato potenziale di spesa e presumibilmente alla prima esperienza di crociera. Questo nuovo scenario avrà ricadute significative sulle economie locali”.\r\n\r\nSaranno in particolare 14,8 milioni i crocieristi che passeranno nei porti italiani nell’arco del 2025, con un aumento del 4,05% rispetto all’anno precedente. Si prevede anche un incremento delle toccate navi, che raggiungeranno quota 5.482 (+6,76% sul 2024), con ben 179 unità che solcheranno le acque italiane in rappresentanza di 57 compagnie di navigazione. Settantaquattro saranno poi i porti della Penisola interessati dal traffico crocieristico: il primato rimarrà a Civitavecchia, che raggiungerà i 3,53 milioni di passeggeri, seguita da Napoli con 1,9 milioni e Genova con 1,7 milioni. A seguire, con alcune novità, Palermo, Livorno, Messina, Savona, La Spezia, Venezia e Cagliari.\r\n\r\nSul podio delle regioni spicca coerentemente il Lazio con 3,54 milioni di passeggeri (24% del totale), seguito dalla Liguria (3,36 milioni, 23% del totale), dalla Campania (2,05 milioni, 14% del totale), dalla Sicilia (2,03 milioni, 14% del totale), dalla Toscana (0,97 milioni, 6% del totale) e dalla Sardegna (0,77 milioni, 5% del totale). Per quanto riguarda i gruppi crocieristici, Msc si conferma leader del settore, movimentando circa 5,23 milioni di crocieristi. Seguiranno Carnival con 4,63 milioni, Royal Caribbean con 1,90 milioni, e Ncl Holding con 1,20 milioni.\r\n\r\nI mesi più intensi saranno maggio con 816 scali, ottobre con 760 e settembre con 748. Domenica 18 giugno sarà invece il giorno più affollato con ben 38 navi ormeggiate nei porti italiani e oltre 95.900 crocieristi movimentati. La crescita non si arresterà neanche nel 2026, quando secondo l’analisi preliminare di Cemar Agency Network, il numero di passeggeri movimentati nei porti italiani supererà certamente i 15 milioni.\r\n\r\n“L’Italia mantiene saldamente il proprio primato di più importante destinazione crocieristica del mar Mediterraneo - ha concluso Senesi -. Sono senza dubbio molteplici i fattori che concorrono a questa crescita costante in termini di passeggeri movimentati e numero di toccate: tra questi gioca un ruolo chiave la politica di destagionalizzazione, conseguita anche dalle compagnie americane che da alcuni anni hanno scelto di essere presenti nel Mediterraneo non solo in estate ma anche nei mesi invernali”.","post_title":"Cemar: crociere ancora in crescita nel 2025. Italia sempre leader nel Med","post_date":"2025-04-08T14:12:54+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1744121574000]}]}}







