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3 gennaio 2011 09:39
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Tour operator specializzato in incoming nel turismo ricettivo con sede a Roma cerca personale per il settore operativo Gruppi.
Indispensabile conoscenza pc con pacchetto office e lingua spagnola.
Si richiede esperienza minima biennale e disponibilità immediata.
Inviare CV a: fmtferna@tin.it o chiamare al 349 6438738.
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[post_content] => Le mire espansionistiche di Turkish Airlines si allungano su SunExpress, il vettore leisure nato dalla joint venture fra la compagnia turca e Lufthansa, con l'obiettivo di acquisire la quota del 50% attualmente detenuta dai tedeschi.
Ma Lufthansa, come riferito da Il Corriere della Sera, che cita fonti vicine ai colloqui, non sarebbe d'accordo in quanto conterebbe ancora sulla buona redditività della compagnia aerea.
Turkish Airlines, che ha registrato un utile di 2,4 miliardi di dollari nel 2024, pagherebbe probabilmente almeno 1,25 miliardi di dollari per la quota. SunExpress ha registrato un fatturato di 2,2 miliardi di dollari e un utile netto di 164 milioni di dollari nel 2024, trasportando 15 milioni di passeggeri con una flotta di 88 aeromobili.
Secondo le fonti, il vettore di bandiera turco intenderebbe integrare SunExpress per ampliare le rotte Europa-Medio Oriente e sfruttare opportunità come la riapertura dello spazio aereo siriano. Una mossa che è successiva ai recenti piani di investimento di Turkish in Air Europa.
Al momento entrambe la compagnie coinvolte non commentano.
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[post_content] => «E' molto interessante che ci siano domande crescenti da parte di operatori per essere qui a Londra, al WTM, e che ci fa capire quanto sia importante il nostro Paese, quanto interesse susciti, naturalmente nel mondo anglosassone, che attualmente ci ospita, ma anche agli altri bacini turistici. Grazie naturalmente, al ministro Daniela Santanchè, che guida il turismo con grade visione, e all'ambasciatore italiano a Londra, Inigo Lambertini. », così Ivana Jelinic, amministratore delegato dell'Enit, ha introdotto la presentazione del Padiglione Italia organizzato da Enit al WTM di Londra.
«Io sono onorata di essere qui a Londra - ha iniziato il ministro del turismo Daniela Santanchè -. Il mercato UK è il terzo per spesa turistica in Italia: Veneto, Lazio, Lombardia, Campania, Sardegna e Toscana le regioni più scelte. L’Italia si conferma regina del turismo europeo: +5,7% di presenze totali nelle strutture ricettive tra gennaio e luglio 2025, +10,4% se guardiamo esclusivamente a quelle internazionali; quasi 25 miliardi di euro dal turismo internazionale nel primo semestre (+5,9%) con un saldo della bilancia turistica dei primi sei mesi di 9,2 miliardi (in crescita del +6,5%); 105,5 milioni di passeggeri aeroportuali internazionali nei primi 8 mesi (cioè +7,4% rispetto al 2024) e una previsione di chiusura 2025 di 185 miliardi di euro di consumi turistici totali, con la spesa straniera in Italia che si stima a fine anno al +9,4% e quella domestica al +1,6%.»
A tutto questo si accompagnano i dati positivi sull’occupazione (come dalle ultime rilevazioni WTTC) tra cui emergono donne e giovani: 1,34 milioni di posti di lavoro di occupazione femminile nel turismo (filiera diretta e indiretta) in crescita sul 2019 quando erano 1,28 milioni; 17,1% di occupazione ad alta retribuzione nel turismo sul totale dell'occupazione contro il 15,4% di media europea; riduzione della disoccupazione giovanile con 134.000 giovani impiegati direttamente nei viaggi e turismo.
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[post_content] => "Rimini 4 Seasons Collection. More than a city. More than a destination": questo il claim della nuova campagna out of home 2025-26 targata VisitRimini. Una sfida «coraggiosa» che ha scelto di fare a meno delle tradizionali immagini della destinazione, puntando tutto su una grafica che ruota attorno a linee pulite, essenziali e glamour, che strizzano l'occhio alla moda e in qualche modo al ricordo di Federico Fellini.
Nel mirino, un posizionamento più elevato, per una città che vuole andare oltre il comune immaginario collettivo: «Abbiamo alzato le nostre aspettative e puntiamo a superare lo stereotipo di una Rimini legata al balneare e alla stagionalità» spiega Coralie Delaubert, destination manager di VisitRimini, sottolineando come «si stia costruendo un modello di comunicazione turistica che unisce innovazione, tecnologia e visione strategica, per affermare Rimini come destinazione autentica, dinamica e capace di ispirare e coinvolgere sempre». L'obiettivo è quello di «evocare un'atmosfera, ogni immagine porta con sè un messaggio semplice: Rimini sorprende».
La nuova campagna che ambisce a posizionare Rimini tra i grandi brand del fashion e del lifestyle internazionale, «racconta una città capace di evolversi e raccontarsi con linguaggi non comuni - aggiunge l'assessore del Comune di Rimini con deleghe allo sport e alla cultura, Michele Lari -, anche in relazione ad un cambiamento urbano che permette di raccontare la città in modo innovativo e al passo coi tempi. Questa campagna è un nuovo punto di partenza, che esalta una meta che non si esaurisce con l'estate, ma si estende alle quattro stagioni».
Un cambio preciso di direzione «supportato dai numeri che mostrano 3,7 milioni di arrivi nel 2024, su Rimini e provincia, per 15 milioni di presenze - prosegue l'assessore - di cui 7,5 milioni nella sola città; gli arrivi internazionali, in particolare, registrano una crescita del +8%. I primi dati 2025 sono confortanti: nei mesi da gennaio ad agosto la crescita è del +0,6% sul 2024, del +10% sul 2023. Nel solo primo semestre l'incremento è del +6,1% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso. Numeri che evidenziano una destagionalizzazione in corso, e l'attenzione a nuovi target turismo: non solo balneare, ma congressuale e fieristico, legato a sport e cultura».
Un «riposizionamento fondato sul dna della nostra terra e sulla qualità della vita della nostra città. Rimini rafforza come brand lifestyle e destinazione europea capace di intrecciare stile, innovazione e contemporaneità».
Tomaso Perino, Creativity & Design Manager di Italian Exhibition Group (con cui la campagna è stata realizzata) spiega la «ricerca di un linguaggio visivo elegante ed essenziale, capace di raccontare le anime della città con un tono inusuale. Un progetto che attinge a piene mani dagli stilemi della comunicazione moda, per mostrare una Rimini inattesa, contemporanea ed internazionale, a tratti glamour. Questa campagna è un lavoro a quattro mani tra Italian Exhibition Group e VisitRimini: un incontro tra la creatività dei grandi eventi e l'energia di un territorio che vive tutto l'anno».
La campagna è stata pianificata con Urban Vision Group, media company specializzata nel settore digital out of home, su un network di 164 impianti, su territorio nazionale. Si parte con l'impatto dei Maxi Urban Led di Roma e Milano, pensati per incrociare un target ampio e trasversale (tra i vari maxi-led anche le top location di Cattedrale del Duomo a Milano e di Testaccio a Roma), e si prosegue sui totem e le GoTV, sulla rete autostradale distribuiti nelle aree di servizio dal centro al nord Italia.
Le icone colorate intrecciate alle lettere della parola 'Rimini' rappresentano i sei pilastri dell'offerta turistica - Sea, Nature, Culture, Sport, Food & Wine, Wellness - e danno ritmo e riconoscibilità a una comunicazione capace di parlare a pubblici diversi, con un tono contemporaneo e sofisticato.
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[post_content] => Il comparto del turismo all’aria aperta conferma il proprio trend di crescita e si consolida come uno dei motori più dinamici del turismo italiano. È quanto emerge dal Forum Open Air 2025 organizzato da Faita Federcamping, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Crippaconcept, che si è tenuto a Roma nelle scorse settimane
Secondo le prime stime elaborate da HBenchmark e Ciset Ca’ Foscari, nel periodo compreso tra il 6 aprile e il 15 ottobre 2025 il settore ha registrato una crescita del 3,3% dell’occupazione media rispetto al 2024, con un incremento stimato di un milione di presenze, passando da 73 a 74 milioni complessivi. Il fatturato complessivo, tra diretto e indotto, raggiunge 8,5 miliardi di euro, segno di una maturazione strutturale del comparto.
«Lo slancio degli ultimi tre anni si sta trasformando in sviluppo strutturale, premiando gli investimenti delle aziende sulla sostenibilità, l’accessibilità e l’innovazione tecnologica», ha commentato Alberto Granzotto, presidente Faita Federcamping.
Le performance del settore
L’indagine condotta da Faita su un campione di 102 campeggi e villaggi turistici in dieci regioni italiane (per un totale di 37.500 unità di alloggio) offre un quadro dettagliato delle tendenze di mercato. Le piazzole restano le unità più vendute, rappresentando il 59% del totale, seguite da mobile home (29%) e bungalow (11%). Tuttavia, in termini di fatturato, sono proprio le mobile home a trainare i ricavi, con un contributo del 51%, contro il 29% delle piazzole e il 18% dei bungalow e villette.
In merito alla spesa media per l’alloggio, i turisti danesi si distinguono come i più redditizi, con 164 euro di ricavo medio per unità, seguiti da Paesi Bassi (135 euro) e Italia (94 euro). Anche la permanenza media conferma il forte appeal del prodotto open air presso il pubblico nordeuropeo: 11,6 notti per gli olandesi, 11,2 per i danesi, 10,4 per i tedeschi (che restano il primo mercato in termini assoluti), e 9,6 per gli svizzeri. Gli italiani e gli austriaci si fermano invece poco più di una settimana.
Accessibilità e sostenibilità: le nuove priorità
Tra i temi centrali del Forum, l’accessibilità si impone come fattore strategico di competitività.
Sul fronte della sostenibilità, Crippaconcept ha presentato i risultati del proprio percorso di rendicontazione ambientale con l'obiettivo di misurare e rendere comparabili le performance ambientali dell’ospitalità open air, in linea con i principi ESG e con un approccio sempre più data driven alla sostenibilità. L'azienda, che ha appena tagliato il traguardo dei 50 anni di attività nel settore dell'ospitalità open-air, ha inoltre mostrato un’evoluzione sul piano progettuale con Cocoon, una mobile home suite dal design organico e immersivo che esplora nuovi modi di abitare la natura e di coniugare comfort e sostenibilità nell’ospitalità open air.
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[post_content] => Turismo all’aria aperta: Faita Federcamping, in collaborazione con Intesa San Paolo e Crippaconcept, ha organizzato una due giorni di incontri e convegni che si conclude oggi con l'intervento del ministro del Turismo Daniela Santanchè. Al centro, le prime stime sull’andamento della stagione 2025 (dati HBenchmark e Ciset Ca’ Foscari).
Secondo i dati della federazione, dal 6 aprile al 15 ottobre 2025, il settore ha visto crescere del 3,3% l’occupazione media delle strutture rispetto al 2024, con un incremento stimato delle presenze nell’open air di 1 milione; si passa quindi dai 73 milioni di presenze del 2024 ai 74 milioni del 2025. Una crescita cui si accompagna anche un aumento del fatturato, che, tra diretto e indotto, si attesta sugli 8 miliardi e mezzo di euro.
“Lo slancio degli ultimi tre anni si sta trasformando in sviluppo strutturale premiando gli investimenti delle aziende sulla sostenibilità, l’accessibilità e l’innovazione tecnologica”, afferma Alberto Granzotto, presidente Faita Federcamping.
I dati
Dal campione di Faita sul report HBenchmark (102 campeggi e villaggi turistici in 10 regioni italiane per un totale di 37.500 unità di alloggio), risulta che le unità più vendute sono le piazzole (59% del totale), le mobile home (29%) e i bungalow (11%). Il maggior contributo al fatturato lo danno le mobile home (che concorrono per il 51%), seguite dalle piazzole (29%), e dai bungalow/villette (18%). Tra gli ospiti che spendono di più per l’alloggio spiccano i danesi, che generano un ricavo medio di 164 euro, seguiti dai Paesi Bassi (135 euro).
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Sostenibilità
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[post_content] => Il marchio Waldorf Astoria di Hilton ha fatto il suo debutto nei Paesi nordici, aprendo un hotel di lusso nel cuore di Helsinki, in Finlandia. L'hotel da 116 camere, di cui 32 suite, è ospitato in quattro edifici storici ben conservati nel quartiere Kruununhaka.
Hotel d'atmosfera
Come riporta Travelweekly, Hilton ha affermato che ogni camera del Waldorf Astoria Helsinki «incarna una raffinata fusione di minimalismo nordico e sensibilità moderna. Arredi artigianali e tonalità terrose creano un'atmosfera rilassante e tattile». Alcune suite dispongono di sauna, bagno turco e terrazza privata con vasca idromassaggio. Le suite duplex in stile mansarda offrono un'esperienza spa privata e presentano travi in legno originali, conservate dall'Agenzia per il patrimonio finlandese.
L'esclusivo Peacock Bar è un locale chic per il pranzo e una meta serale per cocktail e spuntini leggeri. L'apertura di un ristorante dell'hotel è prevista per l'inizio del 2026. La spa offre l'esperienza dell'immersione in acqua fredda e della sauna finlandese, un bagno turco, quattro sale per trattamenti e piscine idromassaggio.
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[post_content] => Segno più per il traffico passeggeri in agosto negli aeroporti europei: secondo il report Aci Europe la crescita in tutto il continente è stata del 4,9% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, superando la media annuale del 4,3%.
Un incremento trainato dai viaggi internazionali (+5,6%), a conferma della forte domanda estiva, con un volume totale di passeggeri ora superiore del 7% rispetto ai livelli pre-pandemia (2019).
Gli aeroporti dell'area Ue+ hanno registrato una crescita del 4%, con performance eccezionali in Polonia (+15,1%), Slovenia (+11,7%) e Romania (+10,3%), mentre Lettonia (-6,7%), Estonia (-4,5%) e Islanda (-2,5%) hanno registrato un calo. Al di fuori dell'Ue+, il traffico è aumentato dell'8,8%, trainato da Moldavia (+46,6%), Israele (+38,1%) e Bosnia-Erzegovina (+20,4%), mentre la Russia (-13,3%) ha continuato a registrare una contrazione.
Tra i principali aeroporti, Istanbul Sabiha Gökçen (+21,5%) è stato l'hub in più rapida crescita in Europa, mentre sia l'aeroporto di Istanbul che quello di Londra Heathrow hanno superato per la prima volta gli 8 milioni di passeggeri in un solo mese. Milano Malpensa (+10,2%), Copenaghen (+8,6%) e Atene (+6,8%) hanno guidato la crescita nella categoria dei mega-aeroporti.
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[post_content] => UNA Italian Hospitality archivia il 2024 con ricavi alberghieri per 217,7 milioni di euro e indicatori in crescita su tutta la linea. Il tasso di occupazione si attesta al 76%, l'ADR (Average Daily Rate) raggiunge i 164 euro (+2,44%) e il RevPAR (Revenue Per Available Room) cresce di oltre il 4% attestandosi a circa 125 euro.
«Quest'anno sta andando bene, sta andando anche un pochino meglio dell'anno scorso in termini di numeri -, ha commentato Giorgio Marchegiani, amministratore delegato di UNA Italian Hospitality, a margine di TTG Travel Experience a Rimini. - Abbiamo avuto un aumento di numero di pernottamenti rispetto allo scorso anno, con una tariffa media in leggerissimo aumento».
Mercati internazionali in forte espansione
I dati confermano la strategia di diversificazione internazionale della catena: alcuni mercati hanno registrato performance particolarmente brillanti con India (+22%), Far East (+21%) e UK (+20%).«Il 70% della nostra clientela è straniera - spiega Marchegiani - l'Italia resta il primo mercato con una quota del 32% e un andamento stabile, mentre gli Stati Uniti, secondo mercato con l'11,6% di share, hanno registrato una crescita del 3,4%».
Sul Nord America, Marchegiani sottolinea un risultato controcorrente:«Il mercato lamenta di non avere nord americani, noi invece ne abbiamo presi un po' di più. Sicuramente un lavoro commerciale sui segmenti specifici e la rielaborazione del brand hanno dato frutti, come quello "spirito italiano" che rende l'esperienza speciale».
Destagionalizzazione e investimenti sulla qualità
Il 2025 conferma il trend positivo con oltre 21mila room nights in più da inizio anno, pari a una crescita del 2,9%. L'estate ha registrato un incremento del 4% delle room nights vendute nei mesi di luglio e agosto rispetto allo scorso anno.
«I nostri mesi migliori sono maggio e giugno-, afferma l'AD. - Stiamo cercando di rendere alcune strutture annuali, lavorare 12 mesi invece che stagionali, lo abbiamo fatto in Versilia. La destagionalizzazione è il futuro del settore turistico in Italia».
La catena ha investito nel miglioramento qualitativo delle strutture:«Se io rifaccio i bagni, cambio le camere, rifaccio gli arredi, faccio un ristorante più bello e lavoro sul mio staff, l'albergo funziona meglio -, spiega Marchegiani. - Nel percorso 22-23-24 c'era il rischio di perdersi dei pezzi, noi ci siamo stati dietro con grande lavoro».
Strategia di espansione e focus sull'hospitality
UNA Italian Hospitality gestisce attualmente 34 strutture e ne ha 24 in affiliazione, per un totale di 58 strutture.«Stiamo cercando nuovi alberghi da aprire, da prendere in gestione e in affiliazione- , anticipa Marchegiani. -Siamo attenti a tante destinazioni italiane, non solo alle grandi città. Cerchiamo luoghi che per loro caratteristica attraggano clienti internazionali, anche con pazienza di aspettare che si sviluppino».
Sul fronte della strategia commerciale, la catena punta sulla valorizzazione del fattore umano.«All' intelligenza artificiale preferiamo quella naturale, supportata da data science, perché la tecnologia va guidata con intelligenza -, afferma l'AD. -Le 50.000 interviste cliente anno che facciamo via Trustyou ci danno per ogni struttura e ogni mese un termometro del livello di servizio. Il sorriso della persona è sempre percepito bene, è per questo che ci siamo rinominati UNA Italian Hospitality».
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[post_content] => La ristorazione si conferma la seconda componente dell'offerta turistica italiana con 11 miliardi di euro di valore aggiunto generato nel 2024. Lo evidenzia il rapporto "Il potere turistico della ristorazione", realizzato da Sociometrica per FIPE-Confcommercio e presentato in anteprima al TTG di Rimini alla presenza del Ministro del Turismo Daniela Santanchè.
Nel 2024 la spesa dei turisti italiani e stranieri in servizi di ristorazione ha superato i 23 miliardi di euro, distribuita in quasi 3.300 comuni turistici italiani. Il settore rappresenta il 9,4% della distribuzione del valore aggiunto nel comparto turistico, posizionandosi dopo le seconde case (27,0%) e prima di hotel e ricettività (16,6%).
Roma guida la classifica con 1,16 miliardi
La geografia del valore aggiunto nella ristorazione turistica vede Roma in testa con 1.163,8 milioni di euro (36,5% del totale), seguita da Milano con 452,3 milioni (14,2%), Venezia con 371,8 milioni (11,7%) e Firenze con 303,1 milioni (9,5%). Rimini si attesta a 169,5 milioni (5,3%), mentre seguono Napoli (159,3 milioni), Torino (123,0 milioni) e Lignano Sabbiadoro (91,0 milioni).
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Turismo internazionale pesa il 67,7% nei top comuni
Il dato più significativo riguarda l'incidenza del turismo internazionale nei primi dieci comuni turistici italiani, che genera complessivamente il 67,7% del valore aggiunto totale. Venezia rappresenta il caso più emblematico con l'86,6% del valore aggiunto generato da visitatori stranieri, seguita da Firenze (80,4%), Milano (71,6%) e Roma (70,3%).
Nel confronto nazionale, la spesa in ristorazione dei turisti italiani raggiunge 4.364,40 milioni di euro (52,5%), mentre quella dei turisti stranieri si attesta a 3.941,20 milioni di euro (47,5%).
Le tre Italie della ristorazione turistica
Il rapporto identifica tre diversi modelli di sviluppo turistico. Il Centro Italia, con Roma e Firenze, è caratterizzato dalla più alta incidenza di turismo internazionale (72,4%) e da un peso economico del 46,0% sul valore aggiunto totale, trainato dalle città d'arte di rilevanza mondiale. Il Nord Italia, con Milano, Venezia, Rimini, Bologna, Torino e Jesolo, registra un'incidenza di turismo internazionale del 65,2% e un peso economico del 44,8% sul totale.
Ristoranti italiani nel mondo come soft power
Il rapporto evidenzia come la cucina italiana rappresenti uno strumento di soft power globale, grazie a una rete di oltre 90.000 ristoranti italiani nel mondo che rafforzano l'immagine del Paese. «La ristorazione valorizza le economie locali ed è un patrimonio, anche immateriale, che accompagna ogni esperienza turistica», ha sottolineato Lino Enrico Stoppani, presidente di FIPE-Confcommercio. «Non è solo valore economico, ma cultura e identità attraverso cui raccontare il Paese. È un settore che contribuisce in modo determinante alla competitività del turismo italiano e alla promozione del brand Italia nel mondo».
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