20 maggio 2025 09:15
Sulla costa sud orientale della Repubblica Dominicana, presso La Romana, si trova Casa de Campo Resort & Villas, che celebra quest’anno il suo 50° anniversario.
Affacciata sul mar dei Caraibi e nata come zuccherificio a metà ‘500 ad opera dei coloni spagnoli, è diventata negli anni Settanta un resort privato. Per la completezza della sua offerta è una destinazione; una comunità turistica privata dove si trovano numerose luxury hotel room e suites – tra cui le nuove ed esclusive Premier Room con lounge dedicata – e circa 3000 ville di diverse grandezze dai 3 a 12 letti, tutte con piscina privata. Numerosi bar e oltre 10 ristoranti garantiscono un’offerta gastronomica diversificata.
Casa de Campo significa rilassarsi al sole su spiagge private e giocare a golf con dei professionisti su campi pluripremiati, progettati dal noto Pete Dye.
Il Teeth of the Dog® (18 buche) è il primo campo da golf dei Caraibi e il 27esimo al mondo – è in ristrutturazione con un investimento da 8mln di dollari – quindi il Dye Fore (27 buche) e The Links (18 buche). A Casa de Campo si possono praticare tanti altri sport: dal tennis, al padel, al pickleball – un’attualissima rilettura del tennis giocata su campi di circa 13x6m e molto richiesta dal mercato americano; dall’equitazione con il campo da polo al tiro sportivo; dalla pesca alla scuola di calcio per i giovani sportivi.
Meno di due anni fa è stata inaugurata la nuova The Spa at Casa de Campo che è diventata essa stessa meta per una vacanza. Con oltre 2.000 metri quadrati di ricche strutture interne ed esterne è il più grande wellness center della Repubblica Dominicana, offre trattamenti termali, diverse esperienze di benessere e tecnologie all’avanguardia, con un interessante circuito di idroterapia.
Il concept di The Spa è quello di immergere l’ospite nella natura e non manca l’obiettivo sostenibile, con l’impegno per la riforestazione legato alla Moringa Oleifera: una pianta utilizzata da secoli per le sue proprietà cosmetiche, a cui The Spa ha dedicato una linea di prodotti la cui vendita sosterrà il progetto.
Casa de Campo è dotata di una marina, un porto per gli yacht dove affittare barche per fare escursioni alla vicine isole di Catalina e Saona, parte del parco nazionale dell’Est. Infine, c’è Altos de Chavon: la suggestiva replica di un villaggio mediterraneo del XVI secolo voluta dall’amministrazione di Casa de Campo e progettata dall’architetto dominicano José Antonio Caro e dal maestro italiano Roberto Coppa. È un centro culturale per residenti, turisti e artisti di tutto il mondo. Accoglie gallerie di artisti dominicani e internazionali, un museo sulla cultura Taino con oltre 3000 reperti originali – meta delle locali scolaresche – e ha al suo centro la chiesetta dedicata a S.Stanislao di Cracovia.
Edificata nel ’79 e consacrata dal papa Giovanni Paolo II è la location ideale per i tanti matrimoni che vengono celebrati e poi festeggiati a Casa de Campo.
Altos de Chavon è anche sede di un’importante School of Design: sede dei talenti sudamericani, è stata fondata nel 1983 ed è affiliata alla Parsons School of Design di New York. Il suo suggestivo anfiteatro accoglie oltre 5000 persone ed è ideale per i concerti: inaugurato da Frank Sinatra nel 1982, ha poi ospitato artisti come Santana, Jlo e noti musicisti latini. Casa de Campo è una destinazione amata dal mercato italiano e può essere raggiunta con i voli Neos in partenza da Milano Malpensa, diretti all’aeroporto internazionale de La Romana.
(Chiara Ambrosioni)
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Al centro dell’iniziativa, un servizio esclusivo che mette a disposizione biciclette personalizzate con il logo dell’hotel: mezzi iconici, eleganti e funzionali, pensati per accompagnare i viaggiatori alla scoperta della città da una prospettiva diversa, fatta di ritmo lento, sguardo attento e rispetto per i luoghi attraversati.
A rendere il viaggio ancora più coinvolgente, una collezione di suggerimenti realizzata in collaborazione con il Touring Club Italiano, che invita a esplorare Milano e i suoi paesaggi urbani e naturali attraverso percorsi pensati per connettere il presente con la storia, l’architettura con il verde, la cultura con la quotidianità cittadina.
L’iniziativa si fonda su un legame profondo tra le realtà coinvolte. L’edificio che oggi ospita l’hotel è infatti la sede storica del Touring Club Italiano, fondato nel 1894 da un gruppo di 56 velocipedisti guidati da Luigi Vittorio Bertarelli. In un’epoca in cui la bicicletta rappresentava una delle prime forme moderne di mobilità individuale, il Touring Club Italiano ne intuì il potenziale come strumento di conoscenza del territorio e di educazione al viaggio. Da quella visione ha preso forma un’idea di turismo accessibile, formativo e rispettoso dei luoghi.
Rossignoli, con radici a Milano e oltre un secolo di storia, rappresenta un punto di riferimento nella produzione di biciclette realizzate secondo principi di funzionalità, bellezza e accessibilità. La collaborazione con l’hotel si inserisce in questa continuità di intenti, con l’obiettivo di proporre un modo di viaggiare che non sia solo spostamento, ma anche osservazione, ascolto e comprensione dei luoghi attraversati.
«Questa iniziativa rappresenta perfettamente lo spirito del Radisson Collection Hotel, Palazzo Touring Club Milano: coniugare l’eleganza del nostro heritage con esperienze autentiche e accessibili, capaci di mettere in connessione i nostri ospiti con la città in modo sostenibile e significativo» afferma Laurent Heras Guerquin, general manager del Radisson Collection Hotel, Palazzo Touring Club Milano.
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(Chiara Ambrosioni)
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Un progetto fortemente voluto dalla famiglia Dimarno, imprenditori altamurani con un’esperienza di 40 anni nel settore alimentare, che vede i fratelli Giovanni, Pasquale e Donato e i loro figli Anna, Domenico e Annamaria direttamente coinvolti in questo nuovo inizio contraddistinto da visione, cura e grande amore per il proprio territorio.
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[post_content] => Una Italian Hospitality debutta in Calabria con l'affiliazione della Tenuta Contessa Farm & Spa Cosenza, all’interno della collezione Una Hotels.
La struttura, ricavata all’interno di un antico casale del XIX secolo, è situata nel cuore della Valle del Crati, in uno scenario mozzafiato che accompagna lo sguardo dal Massiccio del Pollino fino all’altopiano della Sila, in prossimità di alcuni dei centri urbani più importanti del territorio, nonché di caratteristici borghi locali, tutti comodamente raggiungibili in macchina.
Un 4 stelle che si propone come base di partenza ideale per coppie e famiglie che desiderano visitare l’entroterra calabrese, concedendosi qualche giorno di riposo alla scoperta delle bellezze regionali tra cultura e gastronomia, ma è adatto anche ai viaggiatori d’affari che scelgono di soggiornare nella tranquillità della campagna, dove comfort e buona cucina si uniscono alla comodità di collocarsi vicino alle principali vie di comunicazione per i centri urbani circostanti.
La struttura, facilmente raggiungibile dallo svincolo autostradale A2 di Montalto Uffugo, permette di spostarsi comodamente sul territorio per prendere parte a meeting, conferenze e incontri di lavoro tra Cosenza, Rende e altre località vicine. Circondato da vigneti e uliveti, Una Hotels Tenuta Contessa Farm & Spa Cosenza dispone di 23 suite con vista sul paesaggio circostante.
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[post_content] => Un evento che richiamerà l’attenzione della città e dei turisti. Un palco galleggiante tra cielo e mare nel Golfo dei Poeti, l’Amerigo Vespucci come scenografia d’eccezione, un cast di 200 artisti, tra cui molti giovani, e una storia che è un omaggio alla città della Spezia: il ‘Simon Boccanegra’ di Giuseppe Verdi, in scena sul Molo Italia il 19 giugno prossimo alle 21.00, con replica la sera successiva, è sicuramente tra gli eventi più suggestivi e attesi del programma per le celebrazioni del centenario del Palio del golfo, promosso dal comune della Spezia, Comitato delle borgate e coordinato da Italian blue growth. L’opera, nata da un’idea dell’Associazione Amici del Loggiato, sarà a ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria.
Un progetto unico, uno spettacolo d’eccellenza che non è semplicemente ospitato alla Spezia ma nasce per La Spezia. Un'opera site-specific, concepita per il Molo Italia e la maestosa presenza della nave scuola Amerigo Vespucci. La scenografia naturale del golfo, lo skyline della città e la spettacolarità del veliero diventano parte integrante dello spazio scenico, in un’esperienza visiva e teatrale senza precedenti, dove la potenza del canto si fonde con la bellezza del mare e la magia della vela.
Un’opera che è anche una rappresentazione simbolica per il Centenario del Palio: fu proprio Simone Boccanegra, durante il suo primo mandato come doge di Genova, a riconoscere l’importanza strategica della Spezia. Nel 1343, su suo ordine, fu infatti istituita la Podesteria della Spezia, riconoscendo ufficialmente la città come un centro significativo per la produzione e il commercio del sale. Questo atto sottolineò il ruolo crescente della città nell’ambito della repubblica di Genova. Un tributo potente e suggestivo alla tradizione spezzina, un viaggio artistico che intreccia passato e futuro, dove la voce del melodramma si unisce al respiro profondo del Golfo dei Poeti.
L’evento, che è nato da un’idea dell’associazione "gli amici del Loggiato e rientra nella terza edizione de ‘La Spezia Lirica Forum’ è promosso dal Comune della Spezia e coordinato da Italian Blue Growth, in collaborazione con Marina Militare, Regione Liguria e Autorità di sistema del Mar ligure orientale, con il contributo di Baglietto - Main Sponsor - e Sitep Italia, Contrepair e Fonderie Patrone, ed è la messa in scena del melodramma verdiano in un prologo e tre atti di Francesco Maria Piave e Arrigo Boito. La direzione artistica dello spettacolo è di Roberto Sèrvile, la regia, le luci e il concept firmati da Paolo Panizza e le scenografie di Franco Armieri. Sul palco 200 artisti tra cui 14 giovani cantanti solisti de ‘La Spezia Lirica’ accompagnati dall’Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane e da Genova Vocal Consort con la direzione di Stefano Giaroli.
«La rappresentazione del Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi ai piedi dell’Amerigo Vespucci di base alla Spezia e appena rientrato dopo un viaggio di circa un anno e mezzo, è un evento di portata mondiale, mai realizzato prima – dichiara il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - destinato a segnare la storia del Palio del Golfo, della Marina Militare e di tutta la provincia. Dopo la Madama Butterfly sull’incrociatore Garibaldi, la sinergia tra comune e Marina Militare dà vita a una nuova produzione eccezionale, che aprirà ufficialmente i festeggiamenti per il centenario del palio del Golfo. Celebrazione che vivremo con tre mesi di eventi, molti dei quali unici, come lo spettacolo di luci con 400 droni sul nostro golfo. E questo sarà solo l’inizio di un calendario ricco di iniziative, per un’estate davvero straordinaria».
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[post_content] => La Ferrocarril turistica Chihuahua-Pacifico, meglio nota come El Chepe, è una meraviglia ingegneristica con i suoi 656 km di binari, 37 ponti e 86 gallerie. Collega il cuore del Messico all’oceano attraversando paesaggi maestosi scavati nei millenni dai fiumi e sagomati dal vento.
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(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Il paese di Capodimonte, sul lago di Bolsena,il è un paese ricco di storia, arte e natura. La Rete di imprese Naturalmente Capodimonte (beneficiaria dell’Avviso pubblico per il finanziamento dei programmi relativi alle Reti di Imprese tra Attività Economiche, ammessa con Determinazione n. G05757 del 28/04/2023 della Regione Lazio) in collaborazione con il Comune e la sezione locale dell’Avis Odv organizzano una nuova iniziativa che intreccia storia, favola e leggenda ovvero una giornata dedicata a “La Bella e la Bestia, Capodimonte” – Una storia d’amore tra le vie del borgo che si svolgerà sabato 14 giugno 2025 e che rientra nel programma volto a sviluppare la conoscenza e l’attrattività del territorio.
L’evento inizierà alle ore 17 in zona la Piaja (incrocio tra via Annibal Caro, Via Roma e Viale Marconi) con la presentazione del progetto “Pomeriggio insieme 2025 – La Bella e la Bestia” e l’incontro con gli studenti dell’Istituto comprensivo statale ‘Paolo Ruffini’ di Valentano. Alle 17.30 avrà luogo l’inaugurazione del percorso “La Bella e la Bestia, Capodimonte” – Una storia d’amore tra le vie del borgo cui seguirà la passeggiata racconto “La Bella e la Bestia” a cura delle Comunità Narranti. Alle ore 19, in via delle Capanne, si svolgerà il percorso con artisti ed artigiani, musica dal vivo, aperitivo al tramonto e cena su prenotazione.
La favola della Bestia e la Bestia è una delle più affascinanti e conosciute ma è proprio a Capodimonte che si svolse la vera storia d’amore avvenuta nel XVI secolo i cui protagonisti sono in realtà Pedro González e Catherine Raffelin. Il percorso che si snoderà nel centro storico – dicono gli organizzatori – “farà scoprire ai partecipanti gli angoli più suggestivi di Capodimonte attraverso l’itinerario dedicato a Pedro e Catherine e si svilupperà nei luoghi dove questa coppia eccezionale trascorse serenamente gli ultimi anni di vita, dopo decenni di peregrinazioni attraverso le corti europee.
L’itinerario propone un’esperienza che va oltre la semplice visita turistica: attraverso nove tappe significative, offre una riflessione sui valori universali dell’accettazione, del rispetto per la diversità e della capacità di guardare oltre le apparenze. Il racconto ripercorre il viaggio di Pedro, ragazzo di Tenerife affetto da ipertricosi – una rara condizione che causa la crescita di peluria su tutto il corpo – dalla sua cattura fino all’integrazione nella società europea del tempo e al suo incontro con Catherine che seppe riconoscere in lui un uomo colto e gentile al di là dell’aspetto fisico.
Per informazioni e per prenotare la cena si possono contattare gli organizzatori al seguente recapito telefonico 342 5105387 (signora Ilaria). Per info si possono visitare i canali social della Rete di imprese Naturalmente: (email) ri.naturalmentecapodimonte@gmail.com, (Facebook) Naturalmente Capodimonte, (sito web) www.naturalmentecapodimonte.it.
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“La governance del turismo, oggi più che mai, si fonda sulla capacità di generare sinergie internazionali, valorizzare l’identità dei territori e promuovere un modello di sviluppo che sia realmente sostenibile. In questo senso, l’azione del segretario di stato al turismo, Federico Pedini Amati, rappresenta un esempio virtuoso: San Marino dimostra che anche una realtà di piccole dimensioni può esercitare una leadership di proposta, capace di incidere in modo concreto sulla qualità dell’offerta turistica e sulla visione complessiva del settore”.
Lo ha detto Alessandra Priante, presidente Enit, intervenendo alla prima edizione del "NEXT – Tourism Innovation Forum" di San Marino, appuntamento internazionale di alta rilevanza dedicato al futuro del turismo, all’innovazione e alla sostenibilità nel settore
“La centralità dei borghi, dei villaggi, del turismo rurale e lento - ha aggiunto Priante - è la chiave per un turismo diffuso, inclusivo, rigenerativo. Un turismo che dialoga con le comunità locali, che promuove cultura e bellezza, che investe sulla connettività e sull’accessibilità come strumenti di coesione territoriale”.
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Tre nuovi prodotti, itinerari on the road, che non si raccontano solo con le immagini ma vanno vissuti attraverso percorsi autentici.
Potenziamento del Gran Tour della Patagonia, fiore all’occhiello dell’operatore, un itinerario che piace, venduto bene, tanto da raddoppiarne le partenze. Da dieci passano a sedici le partenze garantite che vanno da ottobre 2025 a marzo 2026.
«L’Argentina è un Paese dieci volte l’Italia, lunga come da Rovaniemi a Reggio Calabria. Cambiano i paesaggi, la natura, con dislivelli importanti dal mare ai quattromila metri. Gli Itinerari classici prevedono cinque o sei voli interni. Da dieci anni spingiamo un prodotto come la Patagonia che prevede solo due voli interni. Si giunge a Buenos Aires, si visita la capitale. Si passa a Ushuaia, la città più australe del mondo. Via terra si arriva a El Calafata e da qui in volo per Buenos Aires. Un viaggio nato come alternativa alla programmazione classica con più voli. La tendenza del momento infatti predilige itinerari che non comportano molti voli interni - spiega Francesco Vitali, founder e general manager di Latitud Patagonia -. Ci si sposta con bus di linea moderni, comodi, di tipo business o first, lungo la Terra del Fuoco verso il mito del “fin del mundo” prima di attraversare lo stretto di Magellano. Oggi è tra i nostri best seller, un tratto poetico di questo itinerario, un’esperienza che merita, compresa l’attesa del passaggio nello stretto. Se c’è vento infatti la marina non consente il passaggio e l’attesa può essere anche di tre ore. Fa parte dell’avventura!».
Anche La Mitica Ruta 40, altra strada mitica, è un viaggio con soli due voli interni. Un itinerario lungo la famosa arteria dall’Atlantico alle Ande, dal nord al sud del Paese che attraversa siti archeologici di 9 mila anni, il Lago del Desierto per giungere al Ghiacciaio Perito Moreno, con volo interno a El Calafate.
Il terzo ititnerario è quello dedicato al Nord dell’Argentina e Puna Experience. La Puna è la zona più estrema dell’Argentina che si attraversa solo in quattro per quattro: «Con telefoni satellitari, autisti che conoscono bene il territorio perché non ci sono strade ma piste di terra. Unica zona dove non vendiamo i self drive. Considerando la tendenza e domanda in crescita, noi spingiamo i self drive solo grazie ai nostri uffici in loco di El Calafata e Buenos Aires che offrono assistenza 24 su 24. È la nostra stessa struttura, non sono corrispondenti – sottolinea -. Un viaggio straordinario dove c’è un luogo, il Campo de Piedra Pomez, un’enorme distesa scolpita dal vento di formazioni alte 30/40 metri». Nel nord dell’Argentina si giunge nella Salinas Grandes con pernottamento in tenda al Pristine Camp, nelle spedizioni desertiche specializzate della parte andina. Un glamping a 3400 metri.
Prodotto di punta dell’operatore sono anche i Pristine Camps, 3 itinerari esclusivi per il mercato italiano dal 2022. Dal deserto salino delle Salinas Grande alla Selva Misionera a Iguazù fino al Ghiacciaio Perito Moreno per vivere la destinazione e scoprire tre delle principali destinazioni turistiche argentine. A Iguazù si dedica del tempo a visitare le cascate, vivere nella foresta e pernottare nei lodge tipo africano all’interno di una riserva privata affacciata con piscina infinity su Rio Paranà, il secondo più grande dopo Rio delle Amazzoni per ammirare tramonti magnifici. “Vivere l’esperienza della foresta”.
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Tutta l'area di El Fuerte è facilmente raggiungibile perché connessa dai binari del Ferrocarril El Chepe, da diversi autobus e anche dall'aereo che collega poi Los Mochis a Cabo San Lucas in Baja California. \r\n\r\nL’ultima parte del “Messico insolito” di Idee per Viaggiare si svolge proprio nella parte meridionale della Baja California, tra San José del Cabo e Cabo San Luca, che distano solo mezz'ora l’una dall’altra e saranno presto collegate da un rapido tunnel sotterraneo. San José è meta del turismo locale, mentre Cabo San Lucas, con le sue case di design affacciate sul mare e i campi da golf, è la destinazione prediletta dagli stranieri. Al di fuori dei centri abitati il territorio della Baja California è arido e brullo, coperto da una vegetazione bruciata dal sole nei mesi estivi, ma di un verde acceso a novembre. Qui si vive un percorso di scoperta a bordo di jeep che seguono la costa lungo strade sterrate, rivelando un panorama unico. Le onde dell'oceano rotolano verso le spiagge, cavalcate da surfer di ogni provenienza che, attenzione, non bisogna disturbare mentre osservano il mare e aspettano di riconoscere il suono dell'onda giusta.\r\n\r\nSalendo verso nord si raggiunge il Cabo Pulmo National Park: l’area marina protetta più estesa al mondo dove rilassarsi al sole, fare escursioni in canoa o immersioni con maschere e pinne per ammirare flora e fauna sottomarine. In particolare, tra gennaio e marzo, si possono ammirare nove specie di balene che arrivano dall’Artico nelle lagune della Baja California per dare alla luce i piccoli e insegnargli a vivere.Punto di riferimento per l'accoglienza è l'hotel El Ganzo di San José del Cabo, a soli 20’ dall’aeroporto. El Ganzo si rivela all'ospite in uno stile casual-luxury che si sviluppa a partire da un concept basato su arte, musica comunità e sostenibilità. 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