5 December 2025

Hnh Hospitality approda in Trentino con la gestione del Grand Hotel Trento

Il Grand Hotel di Trento entra nell’orbita Hnh Hospitality, grazie all’intesa raggiunta dal gruppo con la famiglia Frizzera Stefenelli per rilevarne la gestione alberghiera. 

Comincia così una nuova fase di sviluppo e crescita strategica per lo storico indirizzo del capoluogo trentino che continuerà ad operare con la medesima insegna “Grand Hotel Trento”, a tutela della sua identità, del suo posizionamento, valore e tradizione. Hnh Hospitality subentra nella gestione dell’azienda alberghiera, mentre la proprietà dell’immobile resta interamente alla famiglia Frizzera Stefenelli. La struttura, situata nel cuore di Trento, conta 136 camere, un importante centro congressi e un ristorante.

Il Grand Hotel Trento si inserisce nell’ampio portafoglio di hotel gestiti da Hnh Hospitality, segnando l’ingresso del gruppo in una nuova regione che consolida la propria presenza sul territorio nazionale. L’operazione rappresenta un momento importante in un anno altrettanto significativo per Hnh, che ha già annunciato diversi progetti strategici volti all’espansione e all’innovazione nel settore alberghiero.

«Questa operazione – sottolinea in una nota la famiglia Frizzera Stefenelli – è frutto di una scelta ponderata e di lungo periodo: abbiamo voluto affidarci a un gruppo di primaria importanza per accompagnare il Grand Hotel Trento in una nuova fase di crescita, preservandone il prestigio e la centralità per la città, mantenendo al contempo la proprietà dell’immobile».

«Entrare a far parte della storia del Grand Hotel di Trento significa per noi consolidare l’impegno nell’eccellenza alberghiera e aprire nuove prospettive in una regione chiave. Questo annuncio si inserisce in un 2025 di crescita, caratterizzato dall’avvio di diversi progetti strategici, a conferma della nostra volontà di unire tradizione, innovazione e qualità nel settore alberghiero» aggiunge Luca Boccato, ceo di Hnh Hospitality.

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Sauro Mariani, ad di Nordelaia, ha sottolineato che oggi innovare significa «valorizzare territori meno conosciuti senza invaderli, creando connessioni virtuose con il tessuto socioeconomico locale». A seguire, Enzo Carella, èresidente di Filiera Turismo Italia, ha ricordato quanto sia necessario «reingegnerizzare l’organizzazione del turismo» per attivare davvero processi di destagionalizzazione e promozione equilibrata.\r\nUn punto di vista orientato alle opportunità del settore è arrivato da Giorgio Palmucci, hospitality development advisor, che ha evidenziato come nuovi modelli di accoglienza possano rappresentare leve strategiche per la competitività. Sul fronte dell’innovazione tecnologica, Edoardo Colombo, presidente di Turismi.AI, ha parlato del ruolo crescente dell’intelligenza artificiale, destinata a rivoluzionare il modo di costruire e distribuire i contenuti turistici: «Non basta più ragionare in logica seo, dobbiamo imparare a comunicare in ottica AI».\r\n\r\nA chiudere la cornice introduttiva, Nicola Romanelli, founder di Travel Hashtag Advisory, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un maggiore coinvolgimento degli attori della filiera: «Il turismo ha bisogno di una visione condivisa e di un dialogo continuo tra operatori, istituzioni e comunità».\r\nSlow tourism, identità e comunità\r\nNel panel dedicato al turismo lento e sostenibile, moderato da Massimo Terracina, diversi professionisti hanno offerto un’analisi sul valore dell’identità locale come leva di sviluppo.\r\n L’intervento dell’Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica della provincia di Alessandria ha evidenziato l’importanza della riconoscibilità territoriale; Andrea Cerrato, presidente del Consorzio degli Operatori turistici, ha ricordato la necessità di modelli di accoglienza costruiti sulle diverse esigenze delle comunità; Giancarlo Dell’Orco, destination manager, ha insistito sul concetto di equilibrio tra crescita e tutela.\r\nSul fronte dei media, Simona Tedesco, direttore di Dove, ha invitato a mutare lo storytelling «passando dalle icone alle trame», restituendo così valore all’imperfezione e alla verità. Secondo Tedesco la vera sfida, oggi, è dare un senso a parole come tempo, sostenibilità e relazione, che devono diventare pratiche misurabili. «Parlare di turismo lento significa accettare che sia un territorio che ti chiede di cambiare rotta, trovando un equilibrio tra il proprio ritmo e il ritmo del luogo» ha dichiarato la direttrice di Dove.\r\n\r\nLa docente Carmen Bizzarri ha posto invece l’accento sul turismo rigenerativo, che crea relazione con natura e persone, superando il concetto di semplice fruizione.\r\nCompetenze, formazione e cultura dell’eccellenza\r\nIl panel dedicato alle professioni del turismo ha messo in luce l’importanza crescente della personalizzazione. Maria Paola De Rosa, responsabile trade di Trenitalia - ha raccontato come anche sulle tratte regionali si stiano ridefinendo i target di qualità, richiedendo nuove competenze al personale. Giulio Contini, direttore generale della Scuola Italiana di Ospitalità, ha spiegato come la formazione sul campo avvicini gli studenti al vero significato di eccellenza.\r\n In collegamento da Dubai, Flavio Ghiringhelli (Emirates) ha portato invece una visione internazionale sulle nuove esigenze del cliente.\r\nCucina, accoglienza e storytelling gastronomico\r\nNel dialogo tra Charles Pearce, Executive Chef di Nordelaia, e Sauro Mariani, è emerso un punto chiave: il valore dell’equilibrio tra tradizione ed evoluzione in cucina. Team giovani e consapevoli e identità gastronomica coerente sono essenziali per raccontare il territorio attraverso il gusto.\r\nShopping tourism: un driver che non conosce stagionalità\r\nMolto atteso l’intervento di Daniele Rutigliano, senior tourism manager di Serravalle Designer Outlet. Rutigliano ha ricordato come, in oltre 25 anni di attività, Serravalle sia diventata una destinazione globale, contribuendo alla valorizzazione del territorio e intercettando flussi internazionali costanti grazie a un calendario che annulla di fatto la stagionalità. La sfida? Potenziare l’offerta di servizi e l'ospitalità del territorio durante tutto l’anno.\r\nEventi, Mice e nuove forme di esperienza\r\nIl confronto dedicato agli eventi – con Aci blueteam, RelazionExpo, Stile Divino Italy, Wim – We Inspire Memories, Flyness e Travel Hashtag Advisory – ha approfondito le prospettive del settore tra innovazione, sostenibilità e capacità di integrare l’identità locale in meeting, team building e matrimoni.\r\nWellness e turismo medicale: il benessere che evolve\r\nL'ultimo panel ha offerto una panoramica sulla crescita del turismo del benessere e del turismo medicale. Federica Mancinelli ha evidenziato come «dalla Pandemia ad oggi il turismo del benessere e il turismo termale hanno registrato un sempre maggiore interesse e contribuito fortemente alla destagionalizzazione». Anche i dati lo confermano; infatti secondo il Global Wellness Institute in Italia il mercato vale oltre 50 miliardi di euro.\r\n Cinzia Galletto, giornalista specializzata in turismo del benessere, ha parlato del viaggio in senso olistico «che parte dal corpo per rigenerare la mente»,  mentre Roberta Farinola, founder di Faro Comunicazione, ha ribadito l’importanza di creare reti territoriali basate sul genius loci, e ha posto in luce l'urgenza di «cambiare la narrazione legata al benessere, trovando nuovi linguaggi che integrino il tema termale con il tema medicale, senza dimenticare l'importanza di trasmettere emozioni».\r\nCondividere valore, costruire futuro\r\n[caption id=\"attachment_502694\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Il senatore Gian Marco Centinaio con Nicola Romanelli, founder Travel Hashtag advisory[/caption]\r\n\r\nNel corso della giornata è emersa con chiarezza una visione comune: il turismo non può crescere senza comunità coinvolte, identità rispettate e un equilibrio tra tradizione e innovazione.\r\n\r\nIl senatore Gian Marco Centinaio ha ricordato infatti che «l’Italia è il Paese dei turismi», dove la vera sfida però è far emergere oggi le destinazioni fuori dai circuiti consolidati.\r\n Per Nicola Romanelli, «tutta la filiera deve includere il valore emozionale tra le priorità da comunicare: è l’impatto emotivo a rendere autentica la scoperta dei territori».\r\n\r\nLa XXIII edizione, patrocinata dal Ministero del Turismo, conferma ancora una volta il ruolo di Travel Hashtag come laboratorio di idee e piattaforma trasversale di confronto, capace di dare visibilità ai territori meno battuti e di proporre nuovi modelli per il futuro del turismo incoming italiano.","post_title":"Turismo che ascolta: la nuova rotta di Travel Hashtag tra comunità, innovazione e identità","post_date":"2025-12-01T12:25:46+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":["incoming","monferrato","travel-hashtag"],"post_tag_name":["Incoming","Monferrato","Travel hashtag"]},"sort":[1764591946000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502632","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Nel  centro storico di Cortina d’Ampezzo  prende forma una nuova destinazione per il turismo di eccellenza: il Grand Hotel Ampezzo. 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