14 gennaio 2025 15:05

Da sinistra, Tommaso Giorgetti, Alexander Creyf e Mickey Creyf
Un nuovo network consulenziale sbarca in Italia. Fondato in Belgio nel 2007 dal gruppo Bts approda nel nostro Paese Travel Experts. “Siamo consapevoli che nella Penisola esiste già un marchio simile (Travel Expert, ndr), da cui peraltro proviene il nostro support and onboarding manager, Tommaso Giorgetti – ci tiene subito a precisare l’operation director, Alexander Creyf, che dallo scorso febbraio si è trasferito a Milano per avviare la nuova divisione -. Abbiamo anche ragionato sulla possibilità di cambiare il nome per il debutto tricolore. Ma avrebbe complicato la nostra immagine internazionale, per cui abbiamo deciso di mantenere l’identità originaria. Tanto più che il brand in Italia è ufficialmente registrato dal 2013″.
Il modello è quello della tipica rete consulenziale con focus però sulla specializzazione (per destinazione, ma anche per prodotto), nonché sui target upscale e luxury. Il tutto anche grazie alla partnership con Virtuoso, di cui Bts è membro fondatore. “Agli affiliati non chiediamo nessuna fee di entrata, applicando solo un rapporto 70-30 sulle marginalità e non sui ricavi. Abbiamo pure un fondo di garanzia di proprietà, per cui riceviamo dai consulenti un piccolo contributo basato sui volumi ma solitamente pari ad appena 300 euro all’anno”.
I servizi offerti spaziano dalla centralizzazione delle procedure amministrative e dei contratti con tour operator, aerei e hotel, all’assistenza completa sulla biglietteria, sino al marketing e al supporto su contabilità e su altri aspetti burocratici. Travel Experts mette pure a disposizione degli spazi in cui i consulenti possono incontrarsi tra di loro o con i propri clienti. In Italia, al momento ce ne sono due, a Milano e a Torino, ma altri ne potranno seguire con lo sviluppo del network. La rete ha realizzato un fatturato di 100 milioni di euro nel 2024 nel solo Belgio, dove conta circa 125 consulenti. L’obiettivo è ora quello di raggiungere i 250 milioni complessivi entro cinque anni.
In Italia si punta ad avere una ventina di partner prima della fine del 2025, in Portogallo dieci, mentre in Svezia, dove già ce ne sono una decina, si pensa di arrivare a 25. In Belgio il target 2025 è quota 135. Ai consulenti viene lasciata completa autonomia, nonché la possibilità di mantenere il proprio brand e persino il proprio punto vendita. Il modello prevede poi la condivisione delle competenze, in modo da dirigere ogni volta i clienti presso il consulente specializzato sul singolo prodotto o destinazione richiesta.
“La nostra mission – aggiunge il ceo di Bts Travel Group, Mickey Creyf – è quella di aiutare gli agenti ad aumentare i tassi di conversione e le marginalità. Normalmente meno del 50% di chi entra in adv effettua poi l’acquisto vero e proprio, mentre quando si lavora per appuntamenti tale percentuale sale al 95%. Non solo: la marginalità media di un agente in Europa è attorno all’8%-10%. Noi puntiamo a rimanere costantemente sopra al 15%. In Svezia raggiungiamo persino il 20%”.
Grande attenzione viene infine rivolta al dynamic packaging, elemento chiave per ogni proposta tailor made dedicata ai segmenti più elevati del mercato. “A tal fine sono molto utili i contratti con hotel e catene, che in alcuni casi garantiscono commissioni fino al 20% – conclude Giorgetti -. Ciò naturalmente non vuol dire che non collaboreremo con i tour operator, che al contrario per noi rimangono fornitori essenziali”.
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[post_content] => In attesa della Fiera del Cicloturismo, la cui quinta edizione si terrà a Padova dal 27 al 29 marzo 2026, ecco alcune proposte per il cicloturista, con itinerari da percorrere anche in inverno.
Le mete tra cui scegliere sono numerose e adatte a ogni esigenza: la Fiera del Cicloturismo riunisce oltre 100 destinazioni ciclistiche in tutto il mondo, tanto da aver recentemente ottenuto il riconoscimento ufficiale di “evento internazionale”.
Il mercato delle destinazioni cicloturistiche stia vivendo una forte crescita, guidata dall’interesse per un turismo esperienziale. Sono sempre più numerosi gli itinerari tematici che seguono la cultura e tradizione locale, unendo la conoscenza del territorio all’esperienza del viaggio in bici.
Nel 2025, l’Europa ha rappresentato oltre il 43% del mercato globale del cicloturismo, confermandosi una meta attrattiva per cicloturisti di tutto il mondo. L’Italia è al primo posto come destinazione, seguita da Francia e Germania.
Chi sceglie la Sicilia invernale trova percorsi per ogni tipo di ciclista: dalla tranquillità delle strade costiere ai sentieri sterrati dell’entroterra, l’isola offre itinerari per esperti e per chi è alla prima avventura. Ci sono tracciati ideali per la gravel o la mountain bike, ma anche strade perfette per le bici da turismo o le e-bike.
Un esempio è la “Via dei Tramonti”, da Palermo ad Agrigento: un itinerario che segue la costa occidentale attraversando luoghi iconici come Scopello, la Riserva dello Zingaro, e poi giù fino alla Valle dei Templi. Chi vuole proseguire può addentrarsi verso l’interno lungo la Magna Via Francigena, tra colline e paesi in pietra che profumano di legna e pane appena sfornato.
In Portogallo tra le esperienze più affascinanti c’è la Via Algarviana: un percorso escursionistico che si estende per 300 km attraverso l’entroterra. Il tracciato parte da Alcoutim, vicino al fiume Guadiana, e termina a Capo San Vincenzo, a Sagres.
Un’alternativa è percorrere l’Ecovia Costiera, composta da 12 segmenti per circa 214 km lungo la costa dell’Algarve, o il percorso di San Vincenzo, che si estende per oltre 400 km tra Capo San Vincenzo e Santiago do Cacém.
In Turchia, più precisamente nella zona di Antalya, tra Mediterraneo e montagne, nasce una specie di “triathlon” naturale che non ha bisogno di cronometri né di medaglie: bici da corsa, sci e nuoto.
L’Antalya è già conosciuta tra i ciclisti grazie all’UCI Gran Fondo World Series, una delle tappe più suggestive del calendario internazionale.
Con più giorni a disposizione, le vacanze invernali possono trasformarsi in un suggestivo viaggio in bicicletta nelle Isole Ionie, combinando pedalate e spostamenti in barca tra Corfù, Lefkada, Cefalonia, Itaca (la leggendaria patria di Ulisse) Paxi, nota per i suoi uliveti secolari, e la piccola Meganisi. I percorsi si snodano su terreni vari, alternando strade panoramiche lungo la costa a tratti immersi nell’entroterra verde e rigoglioso, offrendo un’esperienza di viaggio intensa ma rilassata anche nei mesi più freddi.
Andalusia e Catalogna sono mete perfette per le vacanze invernali in bici, grazie al clima mite e ai percorsi adatti a tutti i livelli. La varietà del territorio spagnolo permette di pedalare tra vallate, pianure, coste, altopiani, catene montuose e foreste, con itinerari che soddisfano sia chi ama le tranquille pedalate su strade rurali, sia chi cerca sfide più impegnative tra colline e alte vette.
Gli amanti del cicloturismo non devono perdersi le Vie Verdi (o Greenways), ideali per pedalare su percorsi pianeggianti immersi nella natura: si tratta di oltre 3.500 km di linee ferroviarie dismesse riconvertite in itinerari cicloturistici, che attraversano tutta la Spagna offrendo percorsi ben segnalati e scenari spettacolari.
Tra i percorsi più celebri il Cammino di Santiago con le sue numerose diramazioni, la Via dell’Argento (un’antica strada romana da Siviglia a Gijón in 12 tappe), il Cammino del Cid, percorso letterario da Vivar a Orihuela, e la TransAndalus, un itinerario ad anello di 2.000 km in mountain bike che attraversa tutta l’Andalusia.
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Formazione, competenze e nuovi ecosistemi: con Next Level e Future Travel Minds, BIT diventa la piattaforma che connette changemakers, professionisti emergenti e imprese alla ricerca di nuove visioni.
In un momento in cui i cambiamenti nell’industria del turismo richiedono energie sempre nuove, a BIT 2026, presentata da Fiera Milano da martedì 10 a giovedì 12 febbraio prossimi, gli operatori dialogano con chi il futuro lo sta già immaginando: studenti d’eccellenza, innovatori e professionisti emergenti. Con questo focus su professionalità e talento, BIT 2026 amplia e rafforza la propria vocazione di piattaforma evoluta, un hub di contenuti e relazioni di qualità dove i giovani talenti incontrano l’industria per creare connessioni che generano valore per tutta la filiera. L’obiettivo è costruire un ecosistema che metta al centro persone, competenze e territori, permettendo ai nuovi Travel Expert di formarsi, ispirarsi e inserirsi nel mercato in modo consapevole e preparato.
Future Travel Minds e Next Level: due arene per i professionisti di domani
L’investimento sui giovani passa innanzitutto da Future Travel Minds, l’evento pensato per dare voce alla nuova generazione di professionisti, studenti universitari e changemaker che stanno immaginando un turismo più sostenibile, digitale, inclusivo e umano. Una giornata intera dedicata a leadership, sviluppo delle soft skill, innovazione e tecnologia, destinazioni smart, sostenibilità, ESG, marketing e storytelling, personal branding, start-up e imprenditorialità.
Una visione che si esprime anche in Next Level, il programma di workshop tematici pensato per fornire formazione pratica e avanzata agli operatori del settore. Dalla Travel Agents Academy all’Hospitality Academy, fino alla Storytelling Farm dedicata a narrazione dei territori, scrittura creativa, social media e fotografia, e alla Discovery Italy Academy focalizzata sul racconto dell’offerta italiana ai buyer nazionali e internazionali: un arco di tre giorni che parla la lingua delle competenze reali richieste dal mercato.
Come le aziende attirano i giovani talenti: l’employer branding
L’employer branding sarà uno dei temi affrontati al Future Travel Minds per aiutare le aziende a dialogare con i nuovi talenti. Nel turismo infatti, ancora più che in altri settori, il capitale umano incide direttamente sulla qualità della customer experience e presentarsi come un datore di lavoro credibile e attrattivo è diventato essenziale.
Ma da dove parte una strategia efficace nel Travel? Dal racconto chiaro della propria identità: cultura aziendale, valori, opportunità di crescita, attenzione al benessere. Come ricorda Luca Limongelli, Responsabile Ufficio Commerciale & Marketing di AlmaLaurea per le Imprese, “fare employer branding significa coinvolgere in un dialogo costante i potenziali candidati”, comunicando cosa distingue davvero un’azienda dalle altre. È un percorso che si costruisce nel tempo, combinando presenza online, pagine careers curate e contenuti che mostrino in modo autentico cosa significa lavorare in quell’organizzazione. “Fare employer branding significa coinvolgere in un dialogo costante i potenziali candidati, comunicando cosa distingue davvero un’azienda dalle altre. È un percorso che si costruisce nel tempo, combinando presenza online, pagine careers curate e contenuti che mostrino in modo autentico cosa significa lavorare in quell’organizzazione”.
Nel turismo, questo approccio si traduce in percorsi formativi, piani di sviluppo, iniziative di welfare e momenti di confronto dal vivo che, secondo Limongelli, “potenziano la credibilità del brand e portano candidature più qualificate. Anche strumenti come gli employee referral contribuiscono a rafforzare la reputazione interna: quando sono i collaboratori stessi a farsi ambassador, l’immagine dell’azienda si consolida”.
In un mercato competitivo e caratterizzato da forte stagionalità, come il turismo, l’employer branding diventa così una leva per attrarre e trattenere i profili migliori, offrendo ai giovani un ingresso nel settore fondato su crescita, valori condivisi e un forte senso di appartenenza. A BIT 2026, questo tema trova una piattaforma dedicata in cui aziende e talenti possono incontrarsi in modo diretto, concreto e qualificato.
Empatia, la nuova abilità per muoversi nel mondo (anche nelle professioni del turismo)
Altrettanto importanti del talento sono nel turismo le soft skill relazionali, che a BIT 2026 saranno un altro dei focus di Future Travel Minds. A cominciare dall’empatia, che diventa uno strumento concreto per migliorare la qualità delle relazioni, sia all’interno delle organizzazioni sia nell’incontro quotidiano con i viaggiatori. Un percorso che parte da una provocazione: da “terza parola più ricercata al mondo dopo Resilienza e Trump” a nuovo significato, quello di un luogo-terzo che co-creiamo insieme. Verranno esplorati temi come l’impatto delle emozioni, l’intelligenza emotiva, il senso della diversità, la ricerca di un cambiamento personale e collettivo, e la distinzione tra cambiamento – ciò che ci accade – ed evoluzione, cioè ciò che scegliamo di far accadere.
Ne parlerà Andrea De Beni, coach, formatore e speaker motivazionale oltre che cofondatore e vicepresidente dell’associazione Bionic People, che porta sul palco un approccio profondamente umano: “Quando dico che per me l’empatia è la creazione di un luogo-terzo, intendo uno spazio condiviso che sovrascrive due stati emotivi diversi e li trasforma in una connessione nuova e generativa. Quando lavoriamo sulle nostre competenze emotive cambia il modo in cui stiamo in relazione: l’empatia non è solo sostegno nei momenti difficili, è anche la capacità di celebrare insieme i successi senza pregiudizi e senza paura di essere visti. La diversità è una lente che può bloccarci oppure aprirci possibilità: sta a noi decidere se viverla come limite o come un’occasione per evolvere, nelle aziende come nei viaggi”.
Per De Beni, empatia significa generare uno spazio condiviso in cui le emozioni, anche quelle difficili, diventano terreno fertile per la comprensione reciproca e per la collaborazione: “Anche il riconoscimento delle nostre fragilità può trasformarsi in risorsa professionale”, conclude.
Una piattaforma che amplifica i talenti
Con una community che coinvolge buyer italiani e internazionali, professionisti della filiera, giornalisti, esperti viaggiatori, storyteller, content creator, rappresentanti dei territori e innovatori, BIT diventa una piattaforma amplificata che riconosce tutti come Travel Makers: protagonisti diversi, ma accomunati dalla capacità di generare valore condiviso. È questa pluralità – fatta di chi progetta prodotti turistici, di chi li racconta, di chi li distribuisce e di chi li vive – a definire l’identità della manifestazione e a rendere il viaggio un’esperienza multidimensionale, ricca di competenze e punti di vista.
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Appuntamento a Fiera Milano, quartiere di Rho, da martedì 10 a giovedì 12 febbraio 2026.
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Intrattenere e divertire, promuovendo al contempo strumenti educativi funzionali alla crescita emotiva dei bambini e consigli indirizzati ai genitori, affinché possano accompagnare con la giusta consapevolezza i progressi dei loro piccoli: da sempre in prima linea nell’accoglienza delle famiglie, il parco a tema Leolandia presta grande attenzione alla selezione dei contenuti rivolti ai propri ospiti.
Un esempio tra i più significativi è la storica presenza al parco di Bing, personaggio della serie animata che, oltre a rappresentare un fenomeno internazionale dell’intrattenimento per bambini in età prescolare è riconosciuto dagli esperti dell’infanzia come modello positivo per la sua capacità di riflettere il mondo interiore dei più piccoli e prepararli al grande viaggio della vita.
Progetto collettivo
Un ruolo, questo, valorizzato recentemente dalla campagna “Essere pronti alla vita… È una cosa da Bing!”, realizzata con l’avvallo di psicologi, pedagogisti, educatori e operatori sociali. La campagna ha identificato una selezione di episodi della serie mettendo in luce come, attraverso le sue peripezie, Bing aiuti i bambini a riconoscere emozioni primarie quali sorpresa, frustrazione, entusiasmo e tristezza, inserendole in esperienze quotidiane comprensibili e autentiche. In questo modo, i piccoli spettatori imparano, tra le altre cose, a rialzarsi dopo una caduta, fare nuove amicizie, accettare il distacco o chiedere scusa.
Il contributo di Leolandia al progetto si concretizza nella promozione degli episodi alla fine degli appuntamenti live giornalieri dedicati a Bing e Flop, nei quali i bambini ripercorrono insieme ai loro beniamini le avventure vissute al parco, tra giostre, sorprese e scoperte. A ciò si aggiunge un’attivazione social dedicata alla diffusione del messaggio, fondato sul connubio tra divertimento e qualità educativa.
Giuseppe Ira, Presidente Leolandia, dichiara: “Siamo consapevoli del valore del tempo libero trascorso in famiglia, per questo puntiamo alla qualità: il nostro obiettivo è offrire esperienze che vadano oltre il semplice incontro con un personaggio o il divertimento fine a sé stesso, trasformandole in vere occasioni di crescita, all’interno di un luogo che da anni pone la famiglia al centro della propria identità”.
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[post_content] => American Cruise Lines salpa verso il 2026 con grandi novità, tra cui tre nuove navi e 11 nuovi itinerari. La compagnia contribuirà anche a celebrare il 250° anniversario del Paese, visitando quasi 200 porti Usa. I nuovi itinerari del marchio spaziano dalle "Crociere nei parchi nNazionali del Nord-Ovest" di 15 giorni alle "Crociere nelle Great Smoky Mountains" di 11 giorni.
Come riporta Travelpulse, i viaggiatori possono anche godere di nuovi itinerari sul fiume Mississippi e sui suoi affluenti, come la "crociera sul fiume Arkansas" di 9 giorni tra Memphis e Tulsa. Sono disponibili anche tre nuovi itinerari sui Grandi Laghi.
Obiettivo Grandi Laghi
«American Cruise Lines ha pianificato crociere nei Grandi Laghi fin da quando abbiamo fondato la nostra affiliata Pearl Seas - afferma Charles B. Robertson, presidente e amministratore delegato di American Cruise Lines -. Pearl offre un'esperienza fantastica, ma i nostri ospiti ci chiedono spesso perché non spostiamo anche una nave American sui laghi. Negli ultimi anni la crescita di American è stata prioritaria in altre regioni del Paese, ma ora che abbiamo almeno cinque navi in ogni principale area crocieristica degli Stati Uniti, è tempo di sbarcare nei Grandi Laghi con alcune nuove opzioni nazionali".
Nel 2026 la compagnia lancerà anche tre nuove navi: un nuovo battello fluviale chiamato American Encore e due nuove piccole navi costiere, American Maverick e American Ranger. Il mese scorso, American Cruise Lines ha battezzato la sua nuova nave, American Pioneer, durante una cerimonia a Key West.
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Viaggi del Mappamondo conferma il solido rapporto con la distribuzione e sta lavorando a una serie di iniziative per il 2026.
Dopo aver condotto nel mese di novembre un gruppo di agenti alla scoperta del Perù e dell’Uzbekistan marchiati Shiruq, è già tutto pronto per il fam trip che nel mese di marzo, in collaborazione con Emirates, porterà un gruppo di agenzie a scoprire alcuni dei prodotti esclusivi che Mappamondo propone da 50 anni a Bali e Lombok.
A gennaio è prevista invece la partenza del fam trip in Algeria firmato Shiruq. Un’importante occasione di formazione diretta per conoscere l’anima più profonda di una destinazione ancora poco conosciuta ma sorprendente, per la quale Shiruq propone tre itinerari di viaggio differenti sempre accompagnati da esperti.
La formazione con Shiruq
Da qualche mese proprio Shiruq sta lavorando intensamente sulla formazione delle agenzie coinvolgendole con webinar dedicati a specifiche destinazioni e proposte di viaggio. Il calendario è fitto e da segnare in agenda c’è sicuramente l’appuntamento del 2 dicembre dedicato all’Algeria e alla Mauritania, e quello del 16 dicembre per scoprire tutte le peculiarità dei viaggi che Shiruq propone in Cina e in Laos.
«Crediamo molto nella relazione diretta e costante con selezionate agenzie di viaggio che si confermano il nostro unico canale di vendita - commenta Francesco Maio, direttore commerciale di Viaggi del Mappamondo -, per questo continuiamo ad investire molte risorse affinchè possano conoscere a fondo tutte le specificità ed unicità della nostra ricca programmazione ed essere quindi preparate per una perfetta consulenza».
E’ con questo approccio che l’operatore coinvolgerà le agenzie anche in un evento speciale dedicato al Qatar, nel mese di gennaio a Roma: l’iniziativa, in collaborazione con Qatar Airways e Visit Qatar, rappresenterà la conclusione di un percorso di promozione congiunta e celebrerà lo storico legame di Mappamondo con il vettore e l’ente del turismo del Paese.
Dall’8 al 14 marzo infine, il tradizionale appuntamento con il roadshow “Mappamondo Around Italy” che, con focus Thailandia e Bali, farà due tappe in Sicilia a Palermo e a Catania, e due tappe nel nord Italia a Monza e a Como, durante le quali gli agenti potranno conoscere le novità della programmazione e incontrare face to -face gli hotel top partner dell’operatore.
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[post_content] => Tradizione, innovazione e meraviglia sono stati i tre assi portanti della XXIII edizione di Travel Hashtag | Italy Edition, ospitata il 26 novembre negli spazi di Nordelaia Resort e Hemanaire, a Cremolino (Al). Un appuntamento denso di contenuti che ha raccontato un nuovo modo di guardare al turismo incoming: più consapevole, più integrato e, soprattutto, più capace di dare voce ai territori e alle comunità che li abitano.
Verso una nuova visione dell’incoming
Ad aprire i lavori sono stati gli interventi istituzionali, seguiti da una serie di contributi che hanno delineato un nuovo modo di intendere il turismo incoming. Sauro Mariani, ad di Nordelaia, ha sottolineato che oggi innovare significa «valorizzare territori meno conosciuti senza invaderli, creando connessioni virtuose con il tessuto socioeconomico locale». A seguire, Enzo Carella, èresidente di Filiera Turismo Italia, ha ricordato quanto sia necessario «reingegnerizzare l’organizzazione del turismo» per attivare davvero processi di destagionalizzazione e promozione equilibrata.
Un punto di vista orientato alle opportunità del settore è arrivato da Giorgio Palmucci, hospitality development advisor, che ha evidenziato come nuovi modelli di accoglienza possano rappresentare leve strategiche per la competitività. Sul fronte dell’innovazione tecnologica, Edoardo Colombo, presidente di Turismi.AI, ha parlato del ruolo crescente dell’intelligenza artificiale, destinata a rivoluzionare il modo di costruire e distribuire i contenuti turistici: «Non basta più ragionare in logica seo, dobbiamo imparare a comunicare in ottica AI».
A chiudere la cornice introduttiva, Nicola Romanelli, founder di Travel Hashtag Advisory, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un maggiore coinvolgimento degli attori della filiera: «Il turismo ha bisogno di una visione condivisa e di un dialogo continuo tra operatori, istituzioni e comunità».
Slow tourism, identità e comunità
Nel panel dedicato al turismo lento e sostenibile, moderato da Massimo Terracina, diversi professionisti hanno offerto un’analisi sul valore dell’identità locale come leva di sviluppo.
L’intervento dell’Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica della provincia di Alessandria ha evidenziato l’importanza della riconoscibilità territoriale; Andrea Cerrato, presidente del Consorzio degli Operatori turistici, ha ricordato la necessità di modelli di accoglienza costruiti sulle diverse esigenze delle comunità; Giancarlo Dell’Orco, destination manager, ha insistito sul concetto di equilibrio tra crescita e tutela.
Sul fronte dei media, Simona Tedesco, direttore di Dove, ha invitato a mutare lo storytelling «passando dalle icone alle trame», restituendo così valore all’imperfezione e alla verità. Secondo Tedesco la vera sfida, oggi, è dare un senso a parole come tempo, sostenibilità e relazione, che devono diventare pratiche misurabili. «Parlare di turismo lento significa accettare che sia un territorio che ti chiede di cambiare rotta, trovando un equilibrio tra il proprio ritmo e il ritmo del luogo» ha dichiarato la direttrice di Dove.
La docente Carmen Bizzarri ha posto invece l’accento sul turismo rigenerativo, che crea relazione con natura e persone, superando il concetto di semplice fruizione.
Competenze, formazione e cultura dell’eccellenza
Il panel dedicato alle professioni del turismo ha messo in luce l’importanza crescente della personalizzazione. Maria Paola De Rosa, responsabile trade di Trenitalia - ha raccontato come anche sulle tratte regionali si stiano ridefinendo i target di qualità, richiedendo nuove competenze al personale. Giulio Contini, direttore generale della Scuola Italiana di Ospitalità, ha spiegato come la formazione sul campo avvicini gli studenti al vero significato di eccellenza.
In collegamento da Dubai, Flavio Ghiringhelli (Emirates) ha portato invece una visione internazionale sulle nuove esigenze del cliente.
Cucina, accoglienza e storytelling gastronomico
Nel dialogo tra Charles Pearce, Executive Chef di Nordelaia, e Sauro Mariani, è emerso un punto chiave: il valore dell’equilibrio tra tradizione ed evoluzione in cucina. Team giovani e consapevoli e identità gastronomica coerente sono essenziali per raccontare il territorio attraverso il gusto.
Shopping tourism: un driver che non conosce stagionalità
Molto atteso l’intervento di Daniele Rutigliano, senior tourism manager di Serravalle Designer Outlet. Rutigliano ha ricordato come, in oltre 25 anni di attività, Serravalle sia diventata una destinazione globale, contribuendo alla valorizzazione del territorio e intercettando flussi internazionali costanti grazie a un calendario che annulla di fatto la stagionalità. La sfida? Potenziare l’offerta di servizi e l'ospitalità del territorio durante tutto l’anno.
Eventi, Mice e nuove forme di esperienza
Il confronto dedicato agli eventi – con Aci blueteam, RelazionExpo, Stile Divino Italy, Wim – We Inspire Memories, Flyness e Travel Hashtag Advisory – ha approfondito le prospettive del settore tra innovazione, sostenibilità e capacità di integrare l’identità locale in meeting, team building e matrimoni.
Wellness e turismo medicale: il benessere che evolve
L'ultimo panel ha offerto una panoramica sulla crescita del turismo del benessere e del turismo medicale. Federica Mancinelli ha evidenziato come «dalla Pandemia ad oggi il turismo del benessere e il turismo termale hanno registrato un sempre maggiore interesse e contribuito fortemente alla destagionalizzazione». Anche i dati lo confermano; infatti secondo il Global Wellness Institute in Italia il mercato vale oltre 50 miliardi di euro.
Cinzia Galletto, giornalista specializzata in turismo del benessere, ha parlato del viaggio in senso olistico «che parte dal corpo per rigenerare la mente», mentre Roberta Farinola, founder di Faro Comunicazione, ha ribadito l’importanza di creare reti territoriali basate sul genius loci, e ha posto in luce l'urgenza di «cambiare la narrazione legata al benessere, trovando nuovi linguaggi che integrino il tema termale con il tema medicale, senza dimenticare l'importanza di trasmettere emozioni».
Condividere valore, costruire futuro
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Nel corso della giornata è emersa con chiarezza una visione comune: il turismo non può crescere senza comunità coinvolte, identità rispettate e un equilibrio tra tradizione e innovazione.
Il senatore Gian Marco Centinaio ha ricordato infatti che «l’Italia è il Paese dei turismi», dove la vera sfida però è far emergere oggi le destinazioni fuori dai circuiti consolidati.
Per Nicola Romanelli, «tutta la filiera deve includere il valore emozionale tra le priorità da comunicare: è l’impatto emotivo a rendere autentica la scoperta dei territori».
La XXIII edizione, patrocinata dal Ministero del Turismo, conferma ancora una volta il ruolo di Travel Hashtag come laboratorio di idee e piattaforma trasversale di confronto, capace di dare visibilità ai territori meno battuti e di proporre nuovi modelli per il futuro del turismo incoming italiano.
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[post_content] => In coincidenza con l’inaugurazione dei mercatini dell’Avvento a Bolzano, CartOrange ha organizzato la convention “Harmonia. Coltiviamo benessere. Raccogliamo successi”: non un semplice evento per presentare a 200 consulenti di viaggio e partner le linee di sviluppo della stagione 2026 - fra cui una nuova piattaforma booking del tour operator interno, in aggiunta a una nuova intranet aziendale - ma un invito a ritrovare concretamente equilibrio dentro e fuori se stessi.
La filosofia dello “stare bene per dare il meglio” premia anche nei rapporti lavorativi. Lo dimostrano i risultati 2025 conseguiti da CartOrange: +11% di crescita come miglior dato di sempre, supportato da un +26% di crescita dell’attività del proprio tour operator, oltre che da un miglioramento di performance riscontrato addirittura nel 70% dei Consulenti per viaggiare.
«Il benessere psicofisico è la chiave per ottenere grandi risultati - spiega Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange - e questo sarà anche il nostro obiettivo per il futuro: trovare il giusto equilibrio fra benessere e successo. In una parola, Armonia. Ecco perché continueremo a concentrarci con coerenza e costanza sul raggiungimento degli obiettivi strategici che ci siamo posti, ma consapevoli che sono innanzitutto la conseguenza della nostra gratificazione, non la loro causa: è un completo ribaltamento della visione di mercato tradizionale, al centro della quale torna l’uomo anziché un’idea di competitività basata sul mero calcolo, senza però perdere di vista il valore pragmatico delle scelte. Vogliamo continuare a inseguire i nostri sogni, ma migliorarci anche ogni giorno: solo la sinergia che trasforma la passione per i viaggi in un’attività stabile, gratificante e capace di apportare benessere è infatti in grado di alimentare il gioco di squadra tra staff e consulenti. Il nostro vero punto di forza».
Gli investimenti
Rispetto allo sviluppo della tecnologia, il 2026 darà priorità al potenziamento dell’assistente digitale Lysa, mentre il prodotto sarà rafforzato sia attraverso attività con i tour operator partner, sia ricorrendo alle risorse del tour operator CartOrange; relativamente alla formazione, è poi previsto un incremento degli eventi di learning e di fam trip dedicati ai consulenti di viaggio. Già nel 2025, il loro numero è stato notevole: 98 webinar per 150 ore di formazione in diretta e 130 consulenti coinvolti in fam trip.
Gli altri due punti chiave d’investimento sono, infine, la sostenibilità, improntata alla continuità del percorso verso una maggiore responsabilità ambientale, così come il capitale umano, destinato ad ampliarsi ulteriormente sia con nuovi membri dello staff e sia tra i consulenti di viaggio.
L’andamento di mercato del 2025 conferma una crescita significativa di alcune destinazioni: il Giappone, ad esempio, ha registrato un +19% sul 2024, ma indici molto positivi hanno interessato sia l’Oman che il Marocco, così come Mauritius e Maldive nell’oceano Indiano, dove è stato possibile cogliere appieno la spinta della collaborazione con The Residence Maldives. Se gli Stati Uniti hanno subito una contrazione del 10%, mar Rosso ed Egitto hanno, invece, fatto segnare un ritorno importante, contribuendo in tal modo alla chiusura record della stagione.
Alla convention hanno preso parte anche i partner strategici dell’azienda, Turkish Airlines, Civitatis, Tourism Australia, Borghini e Cossa e The Residence Maldives.
«Per dimostrare che il benessere non è per noi solo un concetto fondamentale - dichiara Silvia Poli, responsabile hr di CartOrange - ma una vera e propria esperienza, abbiamo pensato di coinvolgere gli ospiti della convention in un innovativo Harmonia Lab. Al talk di apertura di Emanuele De Nobili sul tema ‘Nutrire il corpo, nutrire la mente’, proposto per valorizzare il legame tra alimentazione e benessere quotidiano, risponde la sessione pratica di tecniche di respirazione e tapping di Arianna Piazzi, yoga teacher ed health coach, dal titolo “Respira, ritrova il tuo centro”. In calendario, dopo un energy break rigenerante con prodotti locali e bio, anche un workshop su “Pensieri lenti e veloci”’ a cura del formatore Massimiliano Moscarda e della psicologa Letizia Vibi».
Durante la convention, CartOrange ha presentato in anteprima una serie di novità e strumenti pensati per supportare i consulenti in ogni fase del lavoro, migliorando l’efficacia dei processi e l’esperienza del cliente.
La mattinata è proseguita con gli Awards CartOrange.
Il sabato sera si è svolto il Golden Christmas Party, una vera e propria festa di Natale durante la quale CartOrange ha ricreato un mercatino natalizio esclusivo per i propri ospiti. All’interno della serata si è tenuto anche il momento del “Secret Sustainable Santa di CartOrange”: ogni partecipante ha lasciato un proprio regalo riciclato sotto l’albero della convention, da cui gli altri ospiti hanno potuto attingere liberamente.
Durante la convention Silvia Poli, hr & sustainability manager, unitamente a Eleonora Sasso, responsabile marketing operativo e Claudio Asborno, responsabile t.o. CartOrange hanno fatto il punto sull’introduzione della nuova intranet aziendale e sulle nuove funzionalità della piattaforma di booking TravelPlace.
Simbolo e lascito dell’evento, infine, il mandala che ha ispirato la grafica di Harmonia: le sue linee flessuose e le sue sfumature dorate si intrecciano proprio come le esperienze, le competenze e i valori delle persone che rendono unica CartOrange.
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[post_content] => La richiesta di crociere fluviali è elevata. Quest'anno hanno debuttato circa 20 nuove navi e si prevede un numero simile l'anno prossimo. Guardando oltre, il 2027 è sulla buona strada per essere un anno particolarmente importante. Come riporta TravelWeekly, almeno 25 nuove navi, e il numero è in aumento, debutteranno nel 2027. A queste si aggiungerà Celebrity River Cruises che farà il suo attesissimo ingresso sul mercato con due navi.
Uniworld Boutique River Cruises ha dichiarato che la sua espansione del 2027 sarà la più grande di sempre, con tre nuove navi e una nave a noleggio. Tauck ha affermato che le sue due nuove navi in arrivo nel 2027, insieme ai nuovi itinerari, rappresentano la più grande crescita nella storia dell'azienda.
AmaWaterways aggiungerà tre navi quell'anno, mentre Amadeus River Cruises, Viva Cruises ed Emerald Cruises & Tours aggiungeranno una nuova nave ciascuna. Viking aggiungerà otto navi.
Infine, American Cruise Lines aggiungerà tre navi, con altrettante previste per il 2028.
Le nuove destinazioni
Nonostante la crescita, gli adv non temono che il settore possa raggiungere un punto di saturazione. Anche perchè con l'aumento della capacità, le compagnie fluviali stanno anche aggiungendo destinazioni. Nel 2027, Viking si espanderà sul Brahmaputra in India, Viva lancerà una crociera sul Po e Riviera Travel navigherà per la prima volta sul Mekong.
La clientela delle crociere fluviali è destinata a crescere ulteriormente nel 2027 con l'ingresso di Celebrity nel settore. La compagnia ha esaurito le prenotazioni con accesso prioritario in pochi minuti, soprattutto per i clienti del Royal Caribbean Group desiderosi di provare i fiumi, come ha spiegato la presidente Laura Hodges Bethge.
Il nodo attracchi
Il boom della cantieristica navale solleva tuttavia una preoccupazione, quella relativa all'attracco. Secondo CruiseMapper, in Europa ci sono 687 porti fluviali. La competizione per lo spazio è spietata e le navi spesso si agganciano tra loro, costringendo i passeggeri a passare tra le navi vicine per sbarcare. Un esempio di quanto possa essere difficile trovare uno spazio di prima qualità è stato condiviso dal ceo e presidente di Viking, Torstein Hagen, che ha dichiarato che la compagnia ha faticato per sette anni per assicurarsi i diritti di attracco di fronte alla Torre Eiffel.
Una soluzione per le compagnie potrebbe essere quella di visitare porti più piccoli e meno conosciuti, come fanno le navi da crociera oceaniche più piccole, oppure per le comunità rivierasche di costruire nuovi spazi di attracco per attrarre visitatori. A causa delle preoccupazioni relative al sovraffollamento turistico in Europa, non tutte le destinazioni potrebbero essere interessate ad aggiungere infrastrutture per il turismo crocieristico.
Un modo per contrastare lo spazio limitato in Europa sarebbe popi quello di lasciare l'Europa stessa a vantaggio di mete extra europee. L'America Latina offre ad esempio un potenziale significativo per le crociere fluviali. Le crociere fluviali in Amazzonia stanno già crescendo in popolarità e quest'anno AmaWaterways ha lanciato crociere fluviali in Colombia, che, secondo il presidente del consiglio di amministrazione e co-fondatore Rudi Schreiner, è destinata a crescere ulteriormente come destinazione per le crociere fluviali.
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[post_content] => La Saudi Tourism Authority lancia una nuova stagione di promozione internazionale per consolidare l’Arabia Saudita come hub globale di eventi e intrattenimento. Con il Saudi Unreal Calendar il Paese ha messo insieme un vero e proprio palinsesto annuale che riunisce festival, sport, cultura e lifestyle per stimolare soggiorni più lunghi e di conseguenza una maggiore spesa turistica.
ll calendario 2025/2026 punta a valorizzare le principali destinazioni saudite attraverso un approccio “event-driven” che combina hospitality di alto livello, nuove aperture alberghiere e infrastrutture dedicate.
Riyadh – Il nuovo polo mondiale dell’intrattenimento
La capitale si afferma come hub per grandi eventi sportivi e di spettacolo: Esports World Cup, WBC Boxing Grand Prix, UFC Fight Night, Riyadh Fashion Week, fino al consolidato Riyadh Season, uno dei più grandi festival multitematici del Golfo A questo si unisce la forte attrattività culturale di Diriyah, patrimonio Unesco.
AlUla – Tra patrimoni Unesco, wellness e outdoor luxury
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Red Sea – La costa del lusso sostenibile
Con l’apertura di Shura Island e resort iconici come St. Regis Red Sea, Six Senses Southern Dunes, Nujuma Ritz-Carlton Reserve e Desert Rock, il Mar Rosso saudita si posiziona come nuova meta internazionale per wellness retreat, sport acquatici e turismo d’esplorazione eco-friendly
Jeddah – Cultura, mare ed eventi internazionali
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Con un’offerta turistica sempre più strutturata e un portafoglio di eventi in rapido ampliamento, l’Arabia Saudita punta a raggiungere 150 milioni di visitatori entro il 2030, trasformandosi in un punto di riferimento per operatori, dmc e partner del trade internazionale.
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