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18 maggio 2010 07:34
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Serio professionista con esperienza ventennale nel settore adv offre propria candidatura come responsabile adv Provincia Livorno.
Invio cv dettagliato a chi seriamente interessato. Contattare via mail inserendo tutti i vostri dati. Risponderò solo se presenti questi requisiti; araketu1@yahoo.it
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La forza della Costa Azzurra sta nella sua capacità di proporsi come un mosaico di destinazioni diverse, complementari, con identità forti e una programmazione che copre l’intero arco dell’anno. Un posizionamento che guarda sempre più alla destagionalizzazione e a un’offerta articolata, capace di parlare al leisure come al Mice.
Antibes Juan-les-Pins unisce il fascino della città storica alla vocazione musicale e balneare. Tra i punti di forza, il Festival Internazionale Jazz in Juan e il processo di trasformazione urbana che coinvolge il lungomare, le spiagge e il rilancio di luoghi iconici come Le Provençal e Port Vauban, senza dimenticare eventi nautici di richiamo internazionale.
Cannes continua a rafforzare il proprio profilo di destinazione lifestyle e culturale anche nei mesi invernali, con oltre 50 spettacoli e una proposta che coinvolge palace hotel, spiagge aperte tutto l’anno, la Croisette e le Isole di Lérins. Centrale il ruolo della Malmaison, nuovo centro d’arte contemporanea, e della Gare Croisette, trasformata in hub culturale fino all’inizio del 2026.
Le Cannet si propone come balcone panoramico sulla baia, con il suo Vieux-Cannet, le gallerie d’arte e una scena gastronomica d’eccellenza. Il Museo Bonnard resta uno dei poli culturali più interessanti, con mostre che dialogano con il patrimonio del Centre Pompidou e del Museo Internazionale della Profumeria di Grasse.
Grasse conferma la sua doppia anima di capitale mondiale del profumo e porta d’accesso alla montagna. Accanto ai villaggi dell’arrière-pays e alle stazioni sciistiche di Gréolières les Neiges e Audibergue-La Moulière, si sviluppano esperienze immersive legate al savoir-faire della profumeria, riconosciuto patrimonio UNESCO.
Mandelieu-La Napoule rafforza la propria identità di Capitale della Mimosa, con un calendario di eventi che culmina nella Festa della Mimosa, affiancato da una forte vocazione sportiva legata a competizioni internazionali outdoor.
Nizza e la sua metropoli giocano la carta del patrimonio UNESCO come “località turistica invernale della Riviera”, con nuovi percorsi tematici, hotel di fascia alta e grandi progetti urbani come la Promenade du Paillon 2. Una città sempre più protagonista anche sul fronte degli eventi sportivi e culturali.
Valberg, stazione sciistica storica delle Alpi Marittime, festeggerà nel 2026 i suoi 90 anni con una stagione ricca di appuntamenti. A 1.700 metri di altitudine, rappresenta un modello di stazione familiare e sostenibile, con nuove infrastrutture dedicate alla divulgazione ambientale e scientifica.
Completa l’offerta Vallauris Golfe-Juan, terra di ceramica e memoria storica, con il Museo Picasso e le rievocazioni napoleoniche, e il mondo Fragonard, che nel 2026 celebrerà i 100 anni con eventi, laboratori e nuove esperienze legate alla profumeria.
Un sistema territoriale articolato, che fa della varietà la propria forza e che posiziona la Costa Azzurra come una delle destinazioni europee più complete e trasversali per il mercato italiano. Infatti, come commenta Claire Béhar, direttrice di Côte d’Azur France Tourisme “l’Italia si conferma un mercato strategico tutto l’anno, con una clientela fedele, capace di viaggiare anche fuori stagione e sempre più distribuita su tutto il territorio della Costa Azzurra. Nel 2024 abbiamo registrato quasi 945 mila pernottamenti italiani, con una permanenza media di oltre cinque notti, sostenuti da una forte accessibilità grazie ai collegamenti aerei diretti con Nizza e alla riapertura del Tunnel di Tenda. Un segnale importante è che il 37% dei visitatori italiani arriva oggi in aereo per la prima volta».
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Si tratta di un incremento del +10,4% sul novembre 2024, con crescita del segmento di traffico internazionale (+16,6%) che compensa la flessione del traffico domestico (-5,8%). Ma soprattutto, al 30 novembre 2025, il Sistema aeroportuale toscano ha già superato il totale dei passeggeri transitati nell'intero 2024.
Pisa e Firenze insieme hanno raggiunto i 9,2 milioni di passeggeri con un incremento del +8,4% sul 2024.
In particolare, il Vespucci di Firenze registra il miglior novembre della sua storia con 265.000 passeggeri movimentati, per un incremento del +11,6% sul 2024. In forte crescita il segmento di traffico internazionale (+17,1%) che ha più che compensato la contrazione del segmento domestico (-15,7%). Le rotte maggiormente trafficate a novembre confermano Parigi al primo posto, seguita da Londra, Barcellona, Amsterdam e Madrid. In pratica Firenze ha già superato - al 30 novembre 2025 - il totale dei passeggeri transitati nel 2024, con 3,6 milioni di passeggeri e una crescita del +9,5%.
Ed è traffico record anche per il Galilei di Pisa, che centra il suo miglior novembre con 348.000 passeggeri transitati e un aumento del +9,5% sul 2024. Andamento similare per il segmento di mercato internazionale (+16,1%) che si contrappone alla flessione di quello nazionale (-2,2%). Tirana conquista il primato delle rotte più servite, seguita da Londra, Palermo, Catania e Bari. Al 30 novembre 2025, lo scalo pisano ha oltrepassato il totale dei passeggeri transitati nel 2024 con 5,6 milioni passeggeri (+7,7% rispetto allo stesso periodo del 2024).
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«Negli ultimi mesi stiamo assistendo a una vera corsa all'investimento sul nostro territorio da parte di grandi gruppi internazionali, family office e fondi che cercano soluzioni residenziali ma anche strutture complesse come hotel, dimore storiche e palazzi - spiega Claudio Citzia, fondatore della piattaforma Luxforsale, che ha realizzato l'Osservatorio 2025 sui trend del segmento lusso -. Oggi si guarda non solo alle classiche città del lusso come Milano, Firenze, Roma o Venezia, ma anche a location emergenti: Liguria, Sicilia, Puglia, Marche e Veneto sono luoghi che registrano flussi crescenti di visitatori e acquirenti».
Su Luxforsale la quota di utenti stranieri è cresciuta in modo significativo: oggi quasi il 48% dei visitatori proviene da Paesi internazionali, da mercati consolidati e, sempre più spesso, da Paesi emergenti nel luxury real estate come Indonesia (12,36%), Turchia (3,92%), Pakistan (2,74%), Ucraina (2,25%) e Kuwait (1,38%).
Emerge in modo netto il fenomeno dello short rent di lusso che oggi non costituisce più una semplice alternativa all'hotellerie, ma si evolve in strategia di investimento.
Le più richieste
A livello numerico la Lombardia e la Toscana si confermano le regioni con il maggior numero di immobili di lusso: la prima con 1.036 immobili e la seconda con 963 immobili. Segue la Liguria con ben 519 residenze di pregio. Tra le città più rappresentate, figurano Milano (185 immobili), Roma (146), Firenze (81) e Verona (28). In Emilia Romagna, Ravenna con 25 immobili prende il posto di Bologna. In Lombardia è interessante anche la presenza di Monza con 85 proprietà.
A fianco delle grandi capitali storiche, si osservano veri e propri exploit regionali. La Toscana resta un riferimento indiscusso, con il primato per numero di immobili sopra i 10 milioni di euro e una domanda diversificata fra dimore storiche, ville e appartamenti di lusso. La Sicilia si distingue sia per il mercato delle ville in zone di pregio (a Palermo e Taormina gli immobili più richiesti tra gli acquirenti), sia per località montane come Randazzo. La Liguria, trainata da mete litoranee quali Alassio e Sanremo, si posiziona tra le regioni più richieste e dinamiche. Lombardia e Veneto registrano una crescita solida delle transazioni luxury e una valorizzazione record dei prezzi medi regionali.
«Da quindici anni a questa parte, l'Italia non ha mai vissuto un periodo così favorevole per gli investimenti immobiliari di fascia alta: oggi il nostro Paese è di nuovo sotto i riflettori internazionali, e nei prossimi cinque anni probabilmente assisteremo ad una ulteriore crescita, per effetto dell'instabilità geopolitica globale e ai conflitti internazionali che spingono molti investitori a scegliere mete sicure e affidabili».
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[post_content] => Giovedì le azioni Lufthansa hanno registrato un notevole aumento di valore, con un aumento del 4%, dopo che la società ha annunciato che i suoi risultati estivi, da luglio a settembre, sono stati pari a 966 milioni di euro, il 12% in meno rispetto all'anno scorso.
Poiché aveva previsto che l'estate sarebbe stata molto peggiore, gli investitori ritengono che l'azienda tedesca sia finalmente riuscita a tenere sotto controllo la situazione e che ora la situazione stia per iniziare a migliorare.
Gruppo
Quando parliamo di Lufthansa, parliamo del gruppo, cioè della compagnia aerea con quel nome più Eurowings, Austrian, Swiss, Brussels e Ita.
La Lufthansa aveva delineato uno scenario non positivo per quest'anno a causa di problemi con le consegne degli aerei (è una delle poche compagnie aeree al mondo che ancora utilizza gli iconici A340 o B747) e di una certa mancanza di controllo sui costi.
Ma l'azienda sembra in ripresa. Ha annunciato 4.000 posti di lavoro in meno, e anche questo è inserito nella previsione di profitto prevista sulla cifra di 1,6 miliardi.
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[post_content] => Il gruppo Lufthansa centra utili operativi leggermente superiori alle aspettative e traguarda un quarto trimestre solido, con una domanda che è destinata a migliorare, anche se le prenotazioni sul Nord Atlantico frenano l'ulteriore potenziale di crescita.
Il colosso tedesco aveva già avvertito che nel terzo trimestre avrebbe potuto registrare un leggero calo della domanda, in particolare nel mercato statunitese. Nella presentazione dei risultati ha affermato che il calo della domanda nel terzo trimestre è stato un “contrattempo temporaneo”.
I numeri parlano di un calo degli utili netti del 12% a 966 milioni di euro e un utile operativo a 1,3 miliardi di euro (-8%) a fronte di un fatturato record di 11,2 miliardi di euro (+4%) e 41,7 milioni di passeggeri trasportati. Nei nove mesi gli utili netti sono saliti del 32% a 1,093 miliardi di euro e del 17% quelli operativi.
«Il bilancio del terzo trimestre è complessivamente positivo - commenta il ceo, Carsten Spohr -. Abbiamo registrato la migliore estate degli ultimi dieci anni in termini di operazioni di volo, con una regolarità superiore al 99% e un miglioramento a doppia cifra della puntualità. Allo stesso tempo, le tanto attese consegne di aeromobili stanno finalmente accelerando, così come i miglioramenti sostanziali apportati alla nostra flotta a lungo raggio. Grazie alle numerose innovazioni digitali, ai servizi aggiornati e alle lounge di nuova concezione, la soddisfazione dei passeggeri è aumentata in modo significativo nel terzo trimestre. Con la soddisfazione dei dipendenti che ha raggiunto nuovi livelli record in tutto il Gruppo, il 2025 segna una svolta positiva. Ciò vale anche per i nostri costi unitari nella seconda metà dell'anno, che stanno registrando un andamento significativamente migliore rispetto ai trimestri precedenti grazie a una rigorosa gestione dei costi e a numerose misure di efficienza.
Inoltre, la domanda rimane stabile, con il segmento premium che continua a essere particolarmente forte, e le prospettive di prenotazione per il quarto trimestre sono positive. Anche se dobbiamo continuare a lavorare intensamente sul turnaround del nostro core business e sull'efficienza delle nostre compagnie aeree, oggi possiamo confermare la nostra previsione di un significativo miglioramento degli utili nel 2025. Tuttavia, continuiamo a essere preoccupati dal fatto che la Germania come sede di attività stia beneficiando sempre meno del nostro successo, come dimostra il fatto che i voli interni alla Germania si sono dimezzati dal 2019 a causa dell'andamento dei costi normativi».
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Cinquantacinque strutture fra Croazia e in Austria, una particolare attenzione al mercato italiano e un progetto che ha richiesto un investimento di 200 milioni di euro in dirittura d'arrivo: il gruppo alberghiero Valamar fa tappa a Milano per presentare un'offerta in costante implementazione.
A spiegare punti di forza e novità è Giovanni Benussi, group sales specialist, che sottolinea come «il Pical Resort di Parenzo si prepara all'inaugurazione ufficiale prevista per il prossimo marzo. Si tratta di un resort composto da tre strutture: il corpo centrale, un'ala Family riservata ai nuclei famigliari e un'ala VLevel, con un servizio di lusso». Cinquecentoquattordici unità in totale, per una capienza massima di 1.400 ospiti e un'ampia offerta di soluzioni ristorative e di possibilità di praticare sport ne fanno una location di vacanza ideale, 5 minuti a piedi dal centro di Parenzo.
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Il mercato italiano resta il core business del gruppo Valamar insieme agli altri bacini di prossimità come Germania e Austria, ma Benussi non nasconde il crescente interesse anche verso Stati Uniti e Uk: «La potenza di fuoco del gruppo ci consente di aprirci a nuovi scenari. L'obiettivo è quello di catturare altri segmenti di clientela, in grado di apprezzare un prodotto valido 365 giorni all'anno».
Gli investimenti non si fermano: in pipeline per l'anno prossimo il restyling di alcune strutture e la realizzazione di nuovi campi destinati alla pratica di padel, tennis e atletica.
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[post_content] => Uno dei dieci paradores con il fatturato più alto sta affrontando una ristrutturazione completa, che inizierà a gennaio 2026 e durerà due anni, comportando la sua chiusura durante questo periodo e un investimento di 30 milioni di euro, di cui circa 28 milioni saranno destinati ai lavori e 2 milioni al nuovo progetto di decorazione. Come riporta Hosteltur, il parador de Nerja, inaugurato nel 1965 e uno degli hotel più iconici del portfolio della catena alberghiera statale, ha cessato l'attività domenica scorsa. La catena alberghiera prevede di finalizzare il contratto per il progetto a dicembre e di avviare i lavori a gennaio 2026, con una durata stimata di due anni.
Lo ha annunciato martedì Raquel Sánchez , presidente di Paradores, durante una visita alle strutture, insieme al vice delegato del governo a Malaga, Francisco Javier Salas, e al sindaco di Nerja, José Alberto Armijo.
Sánchez ha spiegato che la trasformazione del parador de Nerja modernizzerà l'intera struttura con una completa ristrutturazione delle camere e dei bagni, la riconfigurazione di alcuni spazi per migliorarne l'operatività e l'aggiornamento di tutti gli impianti elettrici, di riscaldamento e sanitari. Saranno inoltre apportati miglioramenti alle aree comuni, alla cucina, ai bagni pubblici e alle aree riservate al personale, mentre il parcheggio, la piscina esterna e il giardino saranno ristrutturati. Il progetto sarà completato con un piano di ristrutturazione completo, che comporterà un investimento di 2 milioni di euro e migliorerà l'identità visiva e il comfort della struttura.
«Fin dalla sua apertura nel 1965, il Parador de Nerja è stato un punto di riferimento, ma il passare del tempo richiede una ristrutturazione completa per adattarlo agli standard di qualità, accessibilità, sostenibilità ed efficienza che oggi consideriamo essenziali» ha affermato Raquel Sánchez.
Il presidente di Paradores ha sottolineato che questa ristrutturazione va oltre l'aspetto strutturale e rappresenta un impegno decisivo per il futuro di questo emblematico parador. "Il parador de Nerja è uno dei più importanti di tutta la nostra rete, non solo per il numero di visitatori, ma anche perché è tra i dieci hotel con il fatturato più alto. Pertanto, ristrutturarlo è anche una decisione strategica che rafforza il nostro impegno per il turismo sostenibile, l'innovazione e lo sviluppo locale».
Gli altri progetti
I progetti previsti per i paradores nella provincia di Malaga richiederanno un investimento di oltre 35 milioni di euro, di cui più di 34 milioni di euro corrispondono a progetti promossi da Paradores e circa 725.000 euro a progetti sponsorizzati da Turespaña.
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[post_content] => Risultati positivi per l'apertura delle vendite sull'estate 2026 messa in atto da Club Med. L’iniziativa ha registrato una crescita del 17% in business value rispetto all’apertura vendite dello scorso anno. Un trend che conferma come gli italiani si sentano rassicurati dall’offerta all inclusive di Club Med e sempre più propensi a prenotare con anticipo.
Tra le destinazioni più scelte dagli italiani spicca la novità di Club Med South Africa Beach & Safari, apertura a luglio 2026, che combina il mare sull’oceano Indiano della costa di Durban con un’esperienza naturalistica alla scoperta dei big 5 nel KwaZulu-Natal. Questo resort segna una novità assoluta nel panorama dell’offerta in Sudafrica: non solo sarà il primo resort premium all inclusive del Paese, ma il mix spiaggia e safari rappresenta un concept unico.
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Montagna estiva in crescita
Molto bene anche la montagna d’estate, che registra una crescita del 26% rispetto all’apertura vendite dello scorso anno. In questo segmento, la novità più importante per la prossima stagione sarà il ritorno di Pragelato Sestriere, nel comprensorio della Vialattea, con nuovi spazi dedicati alle famiglie per una vacanza all’insegna della natura e attività incluse come trekking e mountain bike.
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[post_content] => Raffica di novità sul fronte ricettivo per Bruxelles, che consolida così il proprio posizionamento nel segmento Mice, ma anche l’appeal per l'intero comparto del turismo leisure. Sotto i riflettori sei nuovi hotel certificati Green Key, riconoscimento internazionale che premia le strutture turistiche impegnate in pratiche responsabili come la gestione efficiente dell’energia, la riduzione dei rifiuti, la formazione del personale e la sensibilizzazione degli ospiti.
Le strutture coinvolte sono: Cardo Brussels, Liman Hotel, Mix Brussels, Ibis Brussels Off Grand-Place, Novotel Brussels Off Grand-Place e Aparthotels Adagio. Complessivamente offrono oltre 1.200 camere, con spazi per eventi che variano dai 220 m² del Liman Hotel ai 2.000 m² del Cardo Brussels. La città conta così 76 strutture ricettive certificate Green Key.
Novità anche per le venues per eventi, a partire dal Quai 20, complesso dall’estetica contemporanea, che si distingue per un design ricercato, soluzioni d’arredo originali e un uso scenografico della luce. Perfettamente collegato con i mezzi di trasporto, offre diversi spazi modulabili e una terrazza panoramica affacciata sul Canale che attraversa Bruxelles. La sala principale “Main Room” misura 465 m² e può ospitare fino a 400 persone in configurazione teatrale, mentre la capacità totale del complesso è di 1.800 persone.
segnalare anche le proposte del Jules Verne Center, nel quartiere di Forest, con le sue sale meeting dall’estetica rétro-futurista ispirate al precursore della fantascienza. Da quest’anno il centro propone anche la possibilità di abbinare agli eventi la visita di mostre tematiche già allestite, come Alice Guy’s Posters, considerata una delle prime – se non la prima – regista donna nella storia del cinema, e Jules Verne’s Posters, con opere ispirate alle diverse trasposizioni cinematografiche tratte dalla letteratura di Jules Verne. Completano l’offerta le sedi gestite dal Comune di Forest, tra cui i giardini dell’Abbazia, il sito Imprimerie, gli spazi Maxima/Minima e La Marelle.
«Bruxelles consolida il posizionamento nel Mice puntando su qualità, innovazione e sostenibilità - osserva Ursula Jone Gandini, direttore Italia Ufficio del turismo di Bruxelles -. La diffusione delle certificazioni Green Key testimonia l’impegno della città verso un modello di ospitalità responsabile, che non solo risponde alle esigenze di organizzatori ed event planner, ma apre anche diverse opportunità al turismo leisure, in linea con la sensibilità crescente dei viaggiatori e delle nuove generazioni».
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