23 December 2025

Falkensteiner festeggia un’estate da record e continua a investire sull’Italia

Una cifra complessiva di 135 milioni di euro nei prossimi tre anni. E’ quanto intende investire in Italia il gruppo Falkensteiner per proseguire lungo il proprio percorso di sviluppo nella Penisola. Il tutto dopo un’estate da record, la migliore di sempre, grazie a tariffe camere più alte del 23%-24% rispetto all’epoca pre-Covid e a tassi di occupazione costantemente al di sopra del 90% in tutte le strutture dell’operatore alto-atesino. Risultati garantiti sia da un impegno importante nella riqualificazione e nel riposizionamento di hotel e resort, sia dal raddoppio delle spese marketing deciso in controtendenza proprio durante i mesi del lockdown. “Noi albergatori dobbiamo avere più coraggio – spiega il presidente della compagnia, Erich Falkensteiner -. Essere più consapevoli della qualità del prodotto e naturalmente indirizzare correttamente l’offerta verso il proprio target di riferimento (in questo caso il segmento upscale e upper upscale, ndr) ”.

Nel prossimo futuro, oltre all’apertura il prossimo 26 novembre del Family Resort Lido di Casteldarne, frutto del completo rinnovamento della struttura da dove è partita la storia del gruppo, ecco allora in calendario una nuova inaugurazione in Sicilia, a Licata, prevista per il 2023, nonché a Cortina per il 2024. “I nostri investimenti sono tutti condotti in partnership con realtà locali e/o internazionali – aggiunge Falkensteiner -. Normalmente i progetti sono realizzati con una metà di equity e la restante metà di debito. Un rapporto obbligato date le condizioni attuali di mercato, ma anche probabilmente il più corretto per operare senza eccessive pressioni, specialmente nelle fasi iniziali di opening, così da permetterci di concentrarci maggiormente sullo sviluppo del prodotto”. 
 
E in tale contesto un ruolo sempre più importante lo giocheranno anche le agenzie. Come testimonia il recente lancio di un portale b2b dedicato, con disponibilità live e commissioni immediate: “Nei primi quattro mesi dal lancio, la piattaforma ha già generato volumi per circa 500 mila euro – conclude Falkensteiner -. E contiamo di chiudere il primo anno a quota 2 milioni, per poi crescere ulteriormente nel futuro”. 
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