22 December 2025

Regno Unito e Brexit: passaporto obbligatorio, niente più Erasmus

Londra, Brexit, Hotel

Una nuova era: è quella che si appresta a vivere il Regno Unito – ma di conseguenza anche l’Europa – dal prossimo 1° gennaio, quando si concluderà definitivamente il periodo di transizione che ufficializzerà a tutti gli effetti la Brexit e che innescherà modifiche a numerose norme e abitudini consolidate. In queste ore, dopo il raggiungo accordo tra Gran Bretagna e Ue dei giorni scorsi, è arrivato anche il via libera unanime degli ambasciatori Ue (Coreper) all’accordo post Brexit sulle relazioni future con il Regno Unito. 

Con la sigla dell’accordo a cambiare radicalmente saranno in primis le regole relative agli spostamenti, con la reintroduzione del passaporto. Il ministro britannico Michael Gove, ha dichiarato che saranno possibili “intoppi” per via di “cambiamenti pratici e procedurali” e invitato coloro che intendono spostarsi ad attrezzarsi di conseguenza, assicurandosi di avere assicurazioni complete sui viaggi e verificando lo status del roaming telefonico con i provider.

Con il nuovo anno la libertà di movimento come intesa sino ad oggi cessa di esistere: sarà necessario il passaporto (senza visto) per viaggiare nel Regno Unito e restarci fino a tre mesi. Per un periodo più lungo, nel caso in cui si intenda soggiornare per ragioni di lavoro o di studio, occorreranno invece visti analoghi a quelli richiesti attualmente agli stranieri non comunitari. 

Inoltre la Gran Bretagna esce dal programma Erasmus di scambi fra studenti europei, considerato troppo oneroso dal governo di Boris Johnson e utilizzato finora più dai ragazzi continentali per periodi di studio sull’isola che non dai giovani britannici attratti dagli atenei dei Paesi Ue. Un programma che Londra ha annunciato di voler sostituire con un nuovo schema di scambi globali, allargato agli atenei americani o asiatici, e intitolato al matematico inglese Alan Turing (colui che svelò i segreti dei cifrari tedeschi di Enigma durante la Seconda Guerra Mondiale): programma per il quale il ministro dell’Istruzione, Gavin Williamson, ha promesso uno stanziamento iniziale da 100 milioni di sterline, in grado di coprire dall’anno prossimo i costi di soggiorni di studio globali a 35.000 studenti isolani, contro i 15.000 circa dell’ultimo Erasmus.

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In questi casi è naturale organizzare il noleggio auto a Heraklion direttamente al terminal, così da iniziare subito il proprio itinerario senza dover prendere un taxi o un autobus. Chi atterra invece a ovest può valutare il noleggio auto a Chania, ideale per esplorare spiagge come Balos, Falassarna o la famosa Elafonissi. C’è però un’altra opzione, sempre più comune soprattutto tra chi vuole combinare Atene e Creta nello stesso viaggio. Alcuni viaggiatori scelgono di ritirare l’auto direttamente ad Atene e salire sul traghetto con il veicolo, così da avere totale autonomia già all’arrivo in porto. Se questa è la tua idea, puoi vedere disponibilità e condizioni qui: ritirare l’auto a noleggio ad Atene prima del traghetto. È una soluzione pratica se ti piace viaggiare in modo lineare, senza dover organizzare due prenotazioni separate. Noleggio auto a Chania: ideale per le spiagge più iconiche dell’isola Chania è probabilmente la parte più pittoresca di Creta. 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Il salto di offerta, e di qualità, nei servizi portuali e nel turismo è quanto prevede il Piano regionale della rete della portualità turistica, presentato oggi a Sassari dalla presidente della regione, Alessandra Todde, e dall'assessore regionale ailLavori pubblici, Antonio Piu.\r\n\r\n\"I numeri parlano chiaro - evidenzia Todde - la Sardegna ha 1.897 km di costa, ma solo 13,2 posti barca per km, contro una media nazionale di 20,5. Un divario che limita lo sviluppo economico e concentra le opportunità in poche aree. Il cuore del Piano è la rete. 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