22 December 2025

O’Leary: «Alitalia di nuovo nazionalizzata. Mai in profitto in 74 anni»

Il solito eccessivo, debordante, ma in qualche modo incisivo Micahel O’Leary. Dopo le bordate a Lufthansa e company, ora se la prende con Alitalia. Parlando con Euronews, il deus ex machina di Ryanair non ha usato mezzi termini: « Alitalia sopravvive solo con gli aiuti di Stato» ha detto, definendo la compagnia aerea in un modo non proprio gradevole.

Poi ha continuato: «Alitalia è stata rinazionalizzata. Una compagnia aerea che in 74 anni non ha mai dato profitti. Ryanair è la più grande compagnia aerea in Italia, easyJet è la numero tre, credo. Non vogliamo aiuti di Stato, ma vorremmo vedere una significativa riduzione delle tasse comunali e dei diritti aeroportuali in Italia, invece di aiuti di Stato per Alitalia».

E infine parlando in senso generale ha affermato: «Invece di trattare tutte le compagnie aeree allo stesso modo i governi stanno sovvenzionando massicciamente Lufthansa e Air France».

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 504375 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Il 2025 ha rappresentato per ItaliAbsolutely, un anno di successi e soddisfazioni, con uno sguardo più attento all’Italia meno conosciuta e un rapporto più stretto con buyer esteri. ItaliAbsolutely dispone di una mailing list che sfiora 70000 contatti internazionali naturalmente selezionati in relazione al loro lavoro con il nostro Paese, che è stato presentato in circa 4000 articoli che introducono il buyer sulle dinamiche più interessanti e commerciabili dell’Italia. Naturalmente l’azione di ItaliAbsolutely non si ferma qui, cioè al portale e al giornale cartaceo, ma diventa anche evento. Infatti abbiamo realizzato promozioni dell'offerta turistica italiana dal Nord al Sud durante eventi internazionali, fam trip e webinar. La partecipazione è stata ampia superando i 150 agenti di viaggio. Inoltre il magazine cartaceo ItaliAbsolutely verrà  distribuito all'estero, a ITB Berlin, Las Vegas Travel Agent Forum, WTM Londra. Da notare l’accordo con l’ITB di Berlino per la distribuzione in fiera del magazine a tutti i buyer presenti al prestigioso appuntamento internazionale. E’ chiaro che la distribuzione del giornale all'estero ha assicurato una visibilità maggiore alle aziende e destinazioni italiane presenti nel magazine. Insomma un lavoro a 360 gradi, quello di ItaliAbsolutely, che parla dell’Italia all’estero, usando esclusivamente un inglese lingua madre, e non tradotto da Google o da altri sistemi. [post_title] => ItaliAbsolutely verrà distribuito all'ITB di Berlino a tutti i buyer presenti [post_date] => 2025-12-19T12:45:49+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1766148349000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 504216 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => National Geographic-Lindblad Expeditions ritirerà due navi costruite negli anni '80 e noleggerà una nave della Aurora Expeditions per tre anni, a partire dal 2027. La nuova nave Come riporta Travel Weekly, la nave noleggiata, la Greg Mortimer, si unirà alla flotta al momento del ritiro della National Geographic Sea Bird e della National Geographic Sea Lion. La Greg Mortimer, che può ospitare 154 passeggeri, navigherà in Alaska, dove la domanda è elevata, ha dichiarato Natalya Leahy, ceo di Lindblad Expeditions. Si tratta di una nave significativamente più grande e più giovane rispetto alle Sea Bird e Sea Lion, che possono ospitare 62 passeggeri. La Greg Mortimer ha debuttato nel 2019. Le Sea Lion e Sea Bird sono state costruite nel 1982 e sottoposte a ristrutturazione nel 2014.   [post_title] => Nuova nave per National Geographic-Lindblad Expeditions [post_date] => 2025-12-18T09:46:06+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1766051166000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 504032 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_504033" align="alignleft" width="450"] Marco D'ilario[/caption] Marco D'Ilario è il nuovo country manager di Emirates per l'Italia, che assumerà ufficialmente l'incarico dal 1° gennaio 2026. La sua esperienza nelle operazioni strategiche, nello sviluppo del business e nella gestione dei team sarà fondamentale per sostenere la crescita continua e la presenza della compagnia nel mercato italiano. Una competenza maturata in oltre 26 anni di incarichi dirigenziali in mercati e settori internazionali chiave quali aviazione, logistica, tecnologia e hospitality. Nel suo nuovo incarico, D’Ilario guiderà le operazioni di Emirates in Italia, consolidando le relazioni con i clienti e i partner strategici e potenziando le attività del team locale di Emirates.  «Marco D’Ilario è un manager solido, la cui comprovata esperienza in settori globali complessi è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per accelerare la nostra crescita in Italia. La sua vasta esperienza in posizioni dirigenziali all'interno di multinazionali in Europa e negli Stati Uniti, unita a un solido curriculum nella pianificazione strategica, nella scalabilità organizzativa e nell'uso di soluzioni digitali per ottimizzare i risultati commerciali, ci rende fiduciosi che saprà generare valore sostenibile per tutti i nostri stakeholder». Il manager vanta una lunga esperienza nel settore aereo, dove ha lavorato come cco in Livingston Airlines e ha ricoperto ruoli esecutivi di primo piano in Alitalia, tra cui quello di vp sales per l’Italia. Più di recente, è stato global aenior vice president of sales & operations di Hrs Group, guidando con successo iniziative di trasformazione digitale e ottenendo importanti risultati in termini di leadership di mercato e crescita. «Per me è un onore e un privilegio entrare a far parte di questo team altamente dinamico e multiculturale - afferma D'Ilario, che riporterà direttamente a Flavio Ghiringhelli, vp commercial operations South and Central Europe di Emirates -. Non vedo l’ora di collaborare con i nostri professionisti, partner e clienti per esplorare nuove opportunità di crescita e rafforzare il nostro impegno verso l’innovazione e l’eccellenza del servizio in Italia». [post_title] => Emirates: Marco D'Ilario è il nuovo country manager per l'Italia [post_date] => 2025-12-16T12:17:58+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1765887478000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 503892 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_503896" align="alignleft" width="450"] Sandrine Buffenoir e Claire Béhar[/caption] La Costa Azzurra rafforza il suo legame con il mercato italiano e presenta a Milano le novità e i grandi eventi in programma tra il 2025 e il 2026, confermandosi una destinazione capace di vivere dodici mesi all’anno tra mare, montagna, cultura, enogastronomia e grandi appuntamenti internazionali. Ad aprire l’incontro è stata Sandrine Buffenoir, direttrice di Atout France Italia, che ha sottolineato il valore strategico della relazione con l’Italia: «La vostra presenza dimostra ancora una volta la forza dei legami che uniscono la Costa Azzurra all’Italia: legami culturali, turistici ed economici, ma soprattutto umani. Grazie al lavoro della stampa italiana continuiamo a costruire ponti, sviluppare progetti comuni e far conoscere la magia della nostra destinazione a un pubblico sempre più ampio». Al centro della presentazione, affidata a Claire Béhar, direttrice di Côte d’Azur France Tourisme, un’offerta sempre più diversificata: dai grandi progetti museali – con istituzioni come il Mamac di Nizza, il Museo delle Belle Arti e il Musée Bonnard Le Cannet – fino alla proposta outdoor che unisce mare e montagna, con 600 chilometri di piste sciistiche a soli 90 minuti dalla costa. «La Costa Azzurra è una destinazione dai paesaggi unici, che cambia volto in ogni stagione. Si può sciare di giorno e cenare vista mare la sera: è questa la nostra firma», ha dichiarato Béhar. Ampio spazio anche alla gastronomia, ai mercati e allo street food locale, oltre ai grandi eventi di richiamo internazionale: dalla cerimonia Michelin al Grimaldi Forum di Monaco il 16 marzo, ai festival, alle manifestazioni sportive come l’arrivo finale del Tour de France Femminile a Nizza, fino agli anniversari che segneranno il 2026, tra cui i 100 anni di Fragonard e i 20 anni delle Plages Électroniques di Cannes. Sul fronte dell’ospitalità, la destinazione continua a investire nella qualità con nuove aperture alberghiere di alto profilo, mentre cresce l’accessibilità dall’Italia grazie ai collegamenti aerei diretti con Nizza da Napoli, Roma, Venezia e Firenze. I numeri confermano l’importanza del mercato italiano: 945.000 pernottamenti nel 2024, con una permanenza media di 5,3 notti, e un dato particolarmente significativo: il 37% dei visitatori italiani ha scelto la Costa Azzurra per la prima volta. «L’Italia è da sempre uno dei nostri mercati chiave, per vicinanza culturale, facilità di accesso e fedeltà», ha concluso Claire Béhar. «Vi aspettiamo non solo lungo la costa, ma anche nelle aree centrali e montane, autentiche e ancora da scoprire». [post_title] => Costa Azzurra: novità ed eventi 2025-2026 [post_date] => 2025-12-15T14:08:51+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( [0] => atout-france [1] => costa-azzurra ) [post_tag_name] => Array ( [0] => atout france [1] => costa azzurra ) ) [sort] => Array ( [0] => 1765807731000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 502968 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Vietnam Airlines guarda all’Italia con un entusiasmo crescente, spinta da un mercato che sta dimostrando un interesse sempre più forte verso il Paese del Sud-est asiatico. Lo racconta Dang Minh Tung, direttore generale della compagnia in Italia, che durante il viaggio stampa recentemente organizzato per i media italiani ha condiviso una panoramica sui risultati ottenuti e sulle strategie future della compagnia. L’avvio del volo diretto Milano–Hanoi, inaugurato il 1° luglio 2025, ha segnato una tappa decisiva per il mercato italiano, permettendo a Vietnam Airlines di intercettare una domanda in forte ascesa. Secondo i dati raccolti dalla compagnia, gli arrivi dall’Italia crescono a ritmi molto elevati, con un incremento del 40% annuo dall’area lombarda e oltre 80.000 italiani arrivati in Vietnam nel 2025 dati del tourism board. L’obiettivo per il 2026 è ambizioso: raggiungere almeno 120.000 viaggiatori, una cifra che testimonia un margine di crescita ancora enorme. «Il potenziale è molto più alto», afferma Tung, convinto che con il supporto del trade e dei media si possano triplicare gli attuali volumi. Italia: da tre voli a settimana a un futuro di maggiore capacità Un passaggio cruciale riguarda proprio l’operatività dall’Italia. Oggi Vietnam Airlines serve Milano con tre voli diretti alla settimana verso Hanoi, una base solida dalla quale la compagnia intende crescere rapidamente. Tung spiega che questo è solo il punto di partenza: la strategia prevede, nell’arco dei prossimi tre anni, un aumento significativo delle frequenze, con l’obiettivo di arrivare a un numero molto più elevato di collegamenti settimanali per rispondere alla domanda crescente e facilitare ulteriormente i flussi turistici e business tra i due Paesi. I primi mesi del collegamento diretto confermano questa tendenza. Il load factor medio si è stabilizzato intorno al 70%, con punte del 90% e persino del 100% nei periodi di alta stagione. L’interesse degli italiani non riguarda solo la classe economica: cresce infatti l’utilizzo della premium economy e della business class, complice un rapporto qualità-prezzo particolarmente competitivo e un livello di servizio che la compagnia considera tra i migliori in Europa. Per sostenere questo flusso, la compagnia aerea ha introdotto l’Airbus A350 sulla rotta italiana, aumentando la capacità dell’11% rispetto al precedente 787-9.  (Quirino Falessi) [post_title] => Vietnam Airlines: «L’Italia è un mercato con un potenziale enorme. Pronti a crescere» [post_date] => 2025-12-03T09:36:49+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1764754609000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 502852 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Qual è l’attrattività del brand Italia e come la reputazione del nostro Paese all’estero può diventare una leva di sviluppo? Sul palco del BizTravel Forum tornano a chiederselo alcuni esponenti del mercato internazionale, a cominciare dal rettore dell’Università Bocconi, Francesco C. Billari, impegnato a portare gli studenti stranieri a frequentare i corsi dell’università milanese. Ma anche a cercare di trattenerli post laurea. «Il mondo del lavoro non è internazionalizzato come quello universitario. Esiste poi un grosso gap fra la formazione teorica impartita a scuola e l’esigenza di attività pratica». La soluzione è quella di «creare un sistema integrato perché il business deve rimanere in questa città». Va oltre Giovanni Speranza, vp, head of commercial services & acquisition parnership di Amex, che punta il dito sulla necessaria «digital transformation dei pagamenti, uno strumento indispensabile per migliorare la competitività delle aziende all’estero». Passi importanti in questa direzione sono già stati compiuti, «basti pensare che per la prima volta quest’anno il volume delle transazioni cashless ha superato quello dei pagamenti in contanti». In Italia «serve una rete di accoglienza da parte degli esercenti che favorisca le transazioni. I dati ottenuti sono anche un fondamentale driver per comprendere abitudini e gusti dei clienti, consentendo un’accurata profilazione del turista straniero». L'analisi dei dati L’analisi dei dati resta uno dei temi cruciali da affrontare perché, come ricorda Billari, «nel nostro Paese è ancora poco sviluppata». Sono però proprio i dati, indica Luca Bruschi, key account manager – global corporate partnership di Booking.com, a segnare la via da percorrere: «Dall’analisi dei dati si evince ad esempio come l’83% dei viaggiatori desideri vivere un’esperienza in linea con una maggiore sostenibilità e come il 50% degli utenti della fascia 18-34 anni utilizzi l’AI nella preparazione del viaggio. Tutti driver fondamentali per comprendere cosa chiederà il turista del futuro». Un altro segmento che influenza la competitività di una destinazione è quello della mobilità il cui concetto, come sottolinea Daniele Di Perna, sales director di Hertz Italia, sta cambiando profondamente. «Per restare accattivanti e creare repeater è fondamentale agire sulla semplicità di prenotazione e utilizzo. Per questo abbiamo studiato un nuovo sito, un’app per smartphone e una piattaforma per il Bt ancora più flessibili». Di Perna ricorda poi come l’interazione umana resti fondamentale: «L’autonoleggio è il primo approccio dello straniero all’Italia. Sicuramente si tratta di un’esperienza che ha la capacità di condizionare il buon esito della vacanza. Per questo abbiamo introdotto alcune novità come il progetto olfattivo per la creazione di una nostra fragranza con Antica profumeria San Simone: il “profumo di Italia” farà parte del ricordo da portare con sé una volta rientrati a casa». L’attrattività del Belpaese resta un punto di forza da sfruttare, che Bruschi ritiene possa essere capitalizzata dalle pmi grazie a una piattaforma globale come quella di Booking.com. «Le strutture ricettive sono ottimiste, ritenendo nell’85% dei casi di archiviare il 2025 con un risultato positivo. E secondo i dati in nostro possesso, il 48% dei viaggiatori prevede di spendere di più in viaggi nel prossimo futuro. Tutti elementi che inducono all’ottimismo». [post_title] => Brand Italia, la sfida delle aziende per catturare i viaggiatori stranieri [post_date] => 2025-12-02T09:09:30+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1764666570000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 502370 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Un'azione interessante quella di Gaetano Intrieri, ad di Aeroitalia. Infatti il vettore ha deciso di aprire le porte agli ex dipendenti Alitalia coinvolti dal licenziamento collettivo scattato il primo novembre.  A febbraio la compagnia aerea lancerà il proprio servizio di handling sull’aeroporto di Roma Fiumicino e il personale ha deciso di cercarlo e assumerlo tra i circa duemila ex dipendenti Alitalia che hanno perso, oltre il lavoro, anche la cassa integrazione terminata lo scorso 31 ottobre. Handling «Aeroitalia oggi conta circa 3 milioni di passeggeri, di cui 2 milioni su Fiumicino, quindi è evidente che per noi Fco è l’hub, il nostro aeroporto - afferma Intrieri a AdnKronos -. Adesso arriveranno altri 7 aerei e passeremo dalle attuali 25 rotazioni al giorno a 46 entro fine 2026. Con questi numeri, dal punto di vista economico e della cura del cliente, è molto meglio avere l’handling in auto produzione. Questo percorso ci dà la meravigliosa occasione di ricollocare al lavoro professionisti del settore che si ritrovano non solo senza lavoro, ma da qualche tempo anche senza più la Cig. Del resto Aereoitalia ne ha già reintegrate circa 570, arrivano dalla Cig di Alitalia, Meridiana e Blu Panorama». Quindi, in poche parole, parte dei 2.000 dipendenti ex Alitalia.   [post_title] => Gaetano Intrieri (Aeroitalia): «Gli ex Alitalia licenziati li assumiamo noi» [post_date] => 2025-11-25T14:08:42+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1764079722000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 502023 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Milano Malpensa e Stati Uniti: le tanto redditizie rotte del Nord Atlantico vedranno entrare in gioco un'altra compagnia aerea - la settima per la precisione - dall'11 maggio 2026, quando JetBlue inaugurerà la tratta da Boston a Malpensa, primo collegamento della low cost in Italia. La low cost statunitense si aggiunge così ai vettori già operativi sulle rotte da Milano e cioè American Airlines, Delta Air Lines, United Airlines, Emirates, Neos e La Compagnie. Il nuovo collegamento giornaliero - in vendita da oggi, 20 novembre - sarà stagionale e operato con Airbus A321neo. Oltre al servizio per Milano, JetBlue aprirà anche voli diretti da Boston a Barcellona, a cominciare dal 16 aprile 2026, che diventa così la seconda destinazione spagnola del vettore, dopo Madrid.  «Con l'ampliamento della nostra presenza nel New England grazie ai nuovi collegamenti da Boston a Barcellona e Milano, offriamo a un numero maggiore di viaggiatori il servizio di alto livello che ha ridefinito il trasporto aereo transatlantico, compresa la nostra pluripremiata esperienza premium Mint - ha affermato Joanna Geraghty, ceo di JetBlue -. I passeggeri che volano in Europa con JetBlue godono di un design accurato, privacy e ospitalità che semplicemente non troveranno con i vettori tradizionali». Negli ultimi anni la compagnia aerea ha ampliato in modo significativo il network transatlantico e nell'estate 2026 volerà su un totale di 14 rotte verso l'Europa sia da Boston sia da New York Jfk. Oltre alla Spagna e all'Italia, il vettore vola anche ad Amsterdam, Londra, Edimburgo, Dublino e Parigi dai suoi due  gateway transatlantici. Con queste due novità, il network JetBlue da Boston salirà a 77 destinazioni; dal Logan, nell'estate 2026, i passeggeri avranno a disposizione ben nove voli giornalieri diretti verso l'Europa.   [post_title] => JetBlue debutta in Italia con la Boston-Milano Malpensa, dall'11 maggio 2026 [post_date] => 2025-11-20T10:30:28+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763634628000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 502010 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Che il baricentro del trasporto aereo mondiale penda sempre più verso Oriente non è una sorpresa, ma ora arrivano anche i numeri a certificare un trend ormai consolidato che, in ultima analisi, mette in mostra anche tutto il ritardo dell'Europa. Lo studio, ripreso da Il Sole 24 Ore, è quello che porta la firma di Andrea Giuricin, economista dei trasporti e ricercatore dell'Università Bicocca, presentato durante il convegno “Le infrastrutture aeroportuali e lo sviluppo del trasporto aereo” organizzato dal Cesisp per il corso di Finanza pubblica. L'analisi evidenzia il "dominio" dei "grandi scali asiatici e mediorientali" che beneficiano "di investimenti anche pubblici colossali”. Nel 2006 per entrare nella top 20 mondiale bastavano 36 milioni di passeggeri, oggi non ne bastano più 50, e la soglia andrà via via alzandosi verso quota 100 milioni. Nel 2024 il maggior aeroporto al mondo resta Atlanta con 108,1 milioni di passeggeri, seguito da Dubai (92,3 milioni) e Dallas Fort Worth (87,8 milioni). Nella top ten non compare nessuno scalo europeo. London Heathrow rientra però tra gli scali internazionali, dove è seconda con 79,2 milioni, dietro Dubai e davanti Amsterdam che ne registra 70,7. Tra il 2019 e il 2024 il traffico italiano cresce del 13,8%, pari a 33 milioni di passeggeri in più rispetto al pre-pandemia. Un risultato che «ha permesso all'Italia di superare la Francia per numero di passeggeri complessivi». Francia, Olanda e Germania segnano invece cali dello 0,8%, 6,1% e 12%. «A pesare è la perdita di competitività verso l'Asia», anche a causa della chiusura dello spazio aereo russo. "Nel nostro paese - si legge dal quotidiano economico - il ruolo di Roma Fiumicino rimane strategico e nel 2025 dovrebbe superare quota 50 milioni. Lo scalo romano è tra i primi venti al mondo per traffico internazionale, davanti a Monaco e al Jfk di New York. Negli ultimi cinque anni cresce del 40%, più di Madrid, Dubai e Parigi: «Solo Istanbul e Doha hanno fatto meglio»". Nella top ten mondiale del 2024 spiccano le performance di cinque scali asiatici o mediorientali, al contrario del 2006, quando la classifica era dominata da Stati Uniti ed Europa. Lo studio afferma che «i relativi aeroporti hanno portato a termine investimenti per decine di miliardi di euro», sostenuti da strategie nazionali di lungo periodo che hanno ampliato piste, terminal e capacità. Dubai costruisce un nuovo scalo da 200 milioni di passeggeri; Istanbul punta anch'essa ai 200 milioni; Riyadh e Addis Abeba progettano aeroporti da 100 milioni. Heathrow, nel lungo periodo, prevede scenari fino a 150 milioni. Eurocontrol stima fino al 2050 una crescita del 3,4% annuo dal Medio Oriente e del 2,7% dall'Asia. Quel che serve all'Italia sono dunque nuovi e continui investimenti. «Non è possibile fermarsi - afferma Giuricin - pena rimanere fuori dai grandi megahub». Roma può ambire a 100 milioni di passeggeri. Ma senza nuove piste, terminal aggiuntivi e capacità adeguata, il rischio, si legge nel dossier, “non è tanto uscire dalla top 20, ma rimanere un hub di fatto secondario». [post_title] => Aeroporti: l'allungo dei grandi scali orientali e il ritardo dell'Europa [post_date] => 2025-11-20T09:44:51+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1763631891000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "oleary alitalia di nuovo nazionalizzata" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":31,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":209,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"504375","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il 2025 ha rappresentato per ItaliAbsolutely, un anno di successi e soddisfazioni, con uno sguardo più attento all’Italia meno conosciuta e un rapporto più stretto con buyer esteri.\r\n\r\nItaliAbsolutely dispone di una mailing list che sfiora 70000 contatti internazionali naturalmente selezionati in relazione al loro lavoro con il nostro Paese, che è stato presentato in circa 4000 articoli che introducono il buyer sulle dinamiche più interessanti e commerciabili dell’Italia.\r\n\r\nNaturalmente l’azione di ItaliAbsolutely non si ferma qui, cioè al portale e al giornale cartaceo, ma diventa anche evento.\r\n\r\nInfatti abbiamo realizzato promozioni dell'offerta turistica italiana dal Nord al Sud durante eventi internazionali, fam trip e webinar. La partecipazione è stata ampia superando i 150 agenti di viaggio.\r\n\r\nInoltre il magazine cartaceo ItaliAbsolutely verrà  distribuito all'estero, a ITB Berlin, Las Vegas Travel Agent Forum, WTM Londra.\r\n\r\nDa notare l’accordo con l’ITB di Berlino per la distribuzione in fiera del magazine a tutti i buyer presenti al prestigioso appuntamento internazionale. E’ chiaro che la distribuzione del giornale all'estero ha assicurato una visibilità maggiore alle aziende e destinazioni italiane presenti nel magazine.\r\n\r\nInsomma un lavoro a 360 gradi, quello di ItaliAbsolutely, che parla dell’Italia all’estero, usando esclusivamente un inglese lingua madre, e non tradotto da Google o da altri sistemi.","post_title":"ItaliAbsolutely verrà distribuito all'ITB di Berlino a tutti i buyer presenti","post_date":"2025-12-19T12:45:49+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1766148349000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"504216","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"National Geographic-Lindblad Expeditions ritirerà due navi costruite negli anni '80 e noleggerà una nave della Aurora Expeditions per tre anni, a partire dal 2027.\r\n\r\nLa nuova nave\r\nCome riporta Travel Weekly, la nave noleggiata, la Greg Mortimer, si unirà alla flotta al momento del ritiro della National Geographic Sea Bird e della National Geographic Sea Lion.\r\n\r\nLa Greg Mortimer, che può ospitare 154 passeggeri, navigherà in Alaska, dove la domanda è elevata, ha dichiarato Natalya Leahy, ceo di Lindblad Expeditions. Si tratta di una nave significativamente più grande e più giovane rispetto alle Sea Bird e Sea Lion, che possono ospitare 62 passeggeri. La Greg Mortimer ha debuttato nel 2019. Le Sea Lion e Sea Bird sono state costruite nel 1982 e sottoposte a ristrutturazione nel 2014.\r\n\r\n ","post_title":"Nuova nave per National Geographic-Lindblad Expeditions","post_date":"2025-12-18T09:46:06+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1766051166000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"504032","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_504033\" align=\"alignleft\" width=\"450\"] Marco D'ilario[/caption]\r\nMarco D'Ilario è il nuovo country manager di Emirates per l'Italia, che assumerà ufficialmente l'incarico dal 1° gennaio 2026. La sua esperienza nelle operazioni strategiche, nello sviluppo del business e nella gestione dei team sarà fondamentale per sostenere la crescita continua e la presenza della compagnia nel mercato italiano. Una competenza maturata in oltre 26 anni di incarichi dirigenziali in mercati e settori internazionali chiave quali aviazione, logistica, tecnologia e hospitality.\r\nNel suo nuovo incarico, D’Ilario guiderà le operazioni di Emirates in Italia, consolidando le relazioni con i clienti e i partner strategici e potenziando le attività del team locale di Emirates. \r\n«Marco D’Ilario è un manager solido, la cui comprovata esperienza in settori globali complessi è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per accelerare la nostra crescita in Italia. La sua vasta esperienza in posizioni dirigenziali all'interno di multinazionali in Europa e negli Stati Uniti, unita a un solido curriculum nella pianificazione strategica, nella scalabilità organizzativa e nell'uso di soluzioni digitali per ottimizzare i risultati commerciali, ci rende fiduciosi che saprà generare valore sostenibile per tutti i nostri stakeholder».\r\nIl manager vanta una lunga esperienza nel settore aereo, dove ha lavorato come cco in Livingston Airlines e ha ricoperto ruoli esecutivi di primo piano in Alitalia, tra cui quello di vp sales per l’Italia. Più di recente, è stato global aenior vice president of sales & operations di Hrs Group, guidando con successo iniziative di trasformazione digitale e ottenendo importanti risultati in termini di leadership di mercato e crescita.\r\n«Per me è un onore e un privilegio entrare a far parte di questo team altamente dinamico e multiculturale - afferma D'Ilario, che riporterà direttamente a Flavio Ghiringhelli, vp commercial operations South and Central Europe di Emirates -. Non vedo l’ora di collaborare con i nostri professionisti, partner e clienti per esplorare nuove opportunità di crescita e rafforzare il nostro impegno verso l’innovazione e l’eccellenza del servizio in Italia».","post_title":"Emirates: Marco D'Ilario è il nuovo country manager per l'Italia","post_date":"2025-12-16T12:17:58+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1765887478000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503892","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_503896\" align=\"alignleft\" width=\"450\"] Sandrine Buffenoir e Claire Béhar[/caption]\r\n\r\nLa Costa Azzurra rafforza il suo legame con il mercato italiano e presenta a Milano le novità e i grandi eventi in programma tra il 2025 e il 2026, confermandosi una destinazione capace di vivere dodici mesi all’anno tra mare, montagna, cultura, enogastronomia e grandi appuntamenti internazionali.\r\n\r\nAd aprire l’incontro è stata Sandrine Buffenoir, direttrice di Atout France Italia, che ha sottolineato il valore strategico della relazione con l’Italia:\r\n«La vostra presenza dimostra ancora una volta la forza dei legami che uniscono la Costa Azzurra all’Italia: legami culturali, turistici ed economici, ma soprattutto umani. Grazie al lavoro della stampa italiana continuiamo a costruire ponti, sviluppare progetti comuni e far conoscere la magia della nostra destinazione a un pubblico sempre più ampio».\r\n\r\nAl centro della presentazione, affidata a Claire Béhar, direttrice di Côte d’Azur France Tourisme, un’offerta sempre più diversificata: dai grandi progetti museali – con istituzioni come il Mamac di Nizza, il Museo delle Belle Arti e il Musée Bonnard Le Cannet – fino alla proposta outdoor che unisce mare e montagna, con 600 chilometri di piste sciistiche a soli 90 minuti dalla costa. «La Costa Azzurra è una destinazione dai paesaggi unici, che cambia volto in ogni stagione. Si può sciare di giorno e cenare vista mare la sera: è questa la nostra firma», ha dichiarato Béhar.\r\n\r\nAmpio spazio anche alla gastronomia, ai mercati e allo street food locale, oltre ai grandi eventi di richiamo internazionale: dalla cerimonia Michelin al Grimaldi Forum di Monaco il 16 marzo, ai festival, alle manifestazioni sportive come l’arrivo finale del Tour de France Femminile a Nizza, fino agli anniversari che segneranno il 2026, tra cui i 100 anni di Fragonard e i 20 anni delle Plages Électroniques di Cannes.\r\n\r\nSul fronte dell’ospitalità, la destinazione continua a investire nella qualità con nuove aperture alberghiere di alto profilo, mentre cresce l’accessibilità dall’Italia grazie ai collegamenti aerei diretti con Nizza da Napoli, Roma, Venezia e Firenze.\r\n\r\nI numeri confermano l’importanza del mercato italiano: 945.000 pernottamenti nel 2024, con una permanenza media di 5,3 notti, e un dato particolarmente significativo: il 37% dei visitatori italiani ha scelto la Costa Azzurra per la prima volta.\r\n\r\n«L’Italia è da sempre uno dei nostri mercati chiave, per vicinanza culturale, facilità di accesso e fedeltà», ha concluso Claire Béhar. «Vi aspettiamo non solo lungo la costa, ma anche nelle aree centrali e montane, autentiche e ancora da scoprire».","post_title":"Costa Azzurra: novità ed eventi 2025-2026","post_date":"2025-12-15T14:08:51+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":["atout-france","costa-azzurra"],"post_tag_name":["atout france","costa azzurra"]},"sort":[1765807731000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502968","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Vietnam Airlines guarda all’Italia con un entusiasmo crescente, spinta da un mercato che sta dimostrando un interesse sempre più forte verso il Paese del Sud-est asiatico. Lo racconta Dang Minh Tung, direttore generale della compagnia in Italia, che durante il viaggio stampa recentemente organizzato per i media italiani ha condiviso una panoramica sui risultati ottenuti e sulle strategie future della compagnia.\r\n\r\nL’avvio del volo diretto Milano–Hanoi, inaugurato il 1° luglio 2025, ha segnato una tappa decisiva per il mercato italiano, permettendo a Vietnam Airlines di intercettare una domanda in forte ascesa. Secondo i dati raccolti dalla compagnia, gli arrivi dall’Italia crescono a ritmi molto elevati, con un incremento del 40% annuo dall’area lombarda e oltre 80.000 italiani arrivati in Vietnam nel 2025 dati del tourism board.\r\n\r\nL’obiettivo per il 2026 è ambizioso: raggiungere almeno 120.000 viaggiatori, una cifra che testimonia un margine di crescita ancora enorme. «Il potenziale è molto più alto», afferma Tung, convinto che con il supporto del trade e dei media si possano triplicare gli attuali volumi.\r\nItalia: da tre voli a settimana a un futuro di maggiore capacità\r\nUn passaggio cruciale riguarda proprio l’operatività dall’Italia. Oggi Vietnam Airlines serve Milano con tre voli diretti alla settimana verso Hanoi, una base solida dalla quale la compagnia intende crescere rapidamente. Tung spiega che questo è solo il punto di partenza: la strategia prevede, nell’arco dei prossimi tre anni, un aumento significativo delle frequenze, con l’obiettivo di arrivare a un numero molto più elevato di collegamenti settimanali per rispondere alla domanda crescente e facilitare ulteriormente i flussi turistici e business tra i due Paesi.\r\n\r\nI primi mesi del collegamento diretto confermano questa tendenza. Il load factor medio si è stabilizzato intorno al 70%, con punte del 90% e persino del 100% nei periodi di alta stagione. L’interesse degli italiani non riguarda solo la classe economica: cresce infatti l’utilizzo della premium economy e della business class, complice un rapporto qualità-prezzo particolarmente competitivo e un livello di servizio che la compagnia considera tra i migliori in Europa.\r\n\r\nPer sostenere questo flusso, la compagnia aerea ha introdotto l’Airbus A350 sulla rotta italiana, aumentando la capacità dell’11% rispetto al precedente 787-9. \r\n\r\n(Quirino Falessi)","post_title":"Vietnam Airlines: «L’Italia è un mercato con un potenziale enorme. Pronti a crescere»","post_date":"2025-12-03T09:36:49+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1764754609000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502852","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Qual è l’attrattività del brand Italia e come la reputazione del nostro Paese all’estero può diventare una leva di sviluppo? Sul palco del BizTravel Forum tornano a chiederselo alcuni esponenti del mercato internazionale, a cominciare dal rettore dell’Università Bocconi, Francesco C. Billari, impegnato a portare gli studenti stranieri a frequentare i corsi dell’università milanese. Ma anche a cercare di trattenerli post laurea. «Il mondo del lavoro non è internazionalizzato come quello universitario. Esiste poi un grosso gap fra la formazione teorica impartita a scuola e l’esigenza di attività pratica». La soluzione è quella di «creare un sistema integrato perché il business deve rimanere in questa città».\r\n\r\nVa oltre Giovanni Speranza, vp, head of commercial services & acquisition parnership di Amex, che punta il dito sulla necessaria «digital transformation dei pagamenti, uno strumento indispensabile per migliorare la competitività delle aziende all’estero». Passi importanti in questa direzione sono già stati compiuti, «basti pensare che per la prima volta quest’anno il volume delle transazioni cashless ha superato quello dei pagamenti in contanti».\r\n\r\nIn Italia «serve una rete di accoglienza da parte degli esercenti che favorisca le transazioni. I dati ottenuti sono anche un fondamentale driver per comprendere abitudini e gusti dei clienti, consentendo un’accurata profilazione del turista straniero».\r\nL'analisi dei dati\r\nL’analisi dei dati resta uno dei temi cruciali da affrontare perché, come ricorda Billari, «nel nostro Paese è ancora poco sviluppata». Sono però proprio i dati, indica Luca Bruschi, key account manager – global corporate partnership di Booking.com, a segnare la via da percorrere: «Dall’analisi dei dati si evince ad esempio come l’83% dei viaggiatori desideri vivere un’esperienza in linea con una maggiore sostenibilità e come il 50% degli utenti della fascia 18-34 anni utilizzi l’AI nella preparazione del viaggio. Tutti driver fondamentali per comprendere cosa chiederà il turista del futuro».\r\n\r\nUn altro segmento che influenza la competitività di una destinazione è quello della mobilità il cui concetto, come sottolinea Daniele Di Perna, sales director di Hertz Italia, sta cambiando profondamente. «Per restare accattivanti e creare repeater è fondamentale agire sulla semplicità di prenotazione e utilizzo. Per questo abbiamo studiato un nuovo sito, un’app per smartphone e una piattaforma per il Bt ancora più flessibili». Di Perna ricorda poi come l’interazione umana resti fondamentale: «L’autonoleggio è il primo approccio dello straniero all’Italia. Sicuramente si tratta di un’esperienza che ha la capacità di condizionare il buon esito della vacanza. Per questo abbiamo introdotto alcune novità come il progetto olfattivo per la creazione di una nostra fragranza con Antica profumeria San Simone: il “profumo di Italia” farà parte del ricordo da portare con sé una volta rientrati a casa».\r\n\r\nL’attrattività del Belpaese resta un punto di forza da sfruttare, che Bruschi ritiene possa essere capitalizzata dalle pmi grazie a una piattaforma globale come quella di Booking.com. «Le strutture ricettive sono ottimiste, ritenendo nell’85% dei casi di archiviare il 2025 con un risultato positivo. E secondo i dati in nostro possesso, il 48% dei viaggiatori prevede di spendere di più in viaggi nel prossimo futuro. Tutti elementi che inducono all’ottimismo».","post_title":"Brand Italia, la sfida delle aziende per catturare i viaggiatori stranieri","post_date":"2025-12-02T09:09:30+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1764666570000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502370","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un'azione interessante quella di Gaetano Intrieri, ad di Aeroitalia. Infatti il vettore ha deciso di aprire le porte agli ex dipendenti Alitalia coinvolti dal licenziamento collettivo scattato il primo novembre.  A febbraio la compagnia aerea lancerà il proprio servizio di handling sull’aeroporto di Roma Fiumicino e il personale ha deciso di cercarlo e assumerlo tra i circa duemila ex dipendenti Alitalia che hanno perso, oltre il lavoro, anche la cassa integrazione terminata lo scorso 31 ottobre.\r\nHandling\r\n«Aeroitalia oggi conta circa 3 milioni di passeggeri, di cui 2 milioni su Fiumicino, quindi è evidente che per noi Fco è l’hub, il nostro aeroporto - afferma Intrieri a AdnKronos -. Adesso arriveranno altri 7 aerei e passeremo dalle attuali 25 rotazioni al giorno a 46 entro fine 2026. Con questi numeri, dal punto di vista economico e della cura del cliente, è molto meglio avere l’handling in auto produzione. Questo percorso ci dà la meravigliosa occasione di ricollocare al lavoro professionisti del settore che si ritrovano non solo senza lavoro, ma da qualche tempo anche senza più la Cig. Del resto Aereoitalia ne ha già reintegrate circa 570, arrivano dalla Cig di Alitalia, Meridiana e Blu Panorama».\r\n\r\nQuindi, in poche parole, parte dei 2.000 dipendenti ex Alitalia.\r\n\r\n ","post_title":"Gaetano Intrieri (Aeroitalia): «Gli ex Alitalia licenziati li assumiamo noi»","post_date":"2025-11-25T14:08:42+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1764079722000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502023","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Milano Malpensa e Stati Uniti: le tanto redditizie rotte del Nord Atlantico vedranno entrare in gioco un'altra compagnia aerea - la settima per la precisione - dall'11 maggio 2026, quando JetBlue inaugurerà la tratta da Boston a Malpensa, primo collegamento della low cost in Italia.\r\n\r\nLa low cost statunitense si aggiunge così ai vettori già operativi sulle rotte da Milano e cioè American Airlines, Delta Air Lines, United Airlines, Emirates, Neos e La Compagnie.\r\n\r\nIl nuovo collegamento giornaliero - in vendita da oggi, 20 novembre - sarà stagionale e operato con Airbus A321neo. Oltre al servizio per Milano, JetBlue aprirà anche voli diretti da Boston a Barcellona, a cominciare dal 16 aprile 2026, che diventa così la seconda destinazione spagnola del vettore, dopo Madrid. \r\n\r\n«Con l'ampliamento della nostra presenza nel New England grazie ai nuovi collegamenti da Boston a Barcellona e Milano, offriamo a un numero maggiore di viaggiatori il servizio di alto livello che ha ridefinito il trasporto aereo transatlantico, compresa la nostra pluripremiata esperienza premium Mint - ha affermato Joanna Geraghty, ceo di JetBlue -. I passeggeri che volano in Europa con JetBlue godono di un design accurato, privacy e ospitalità che semplicemente non troveranno con i vettori tradizionali».\r\n\r\nNegli ultimi anni la compagnia aerea ha ampliato in modo significativo il network transatlantico e nell'estate 2026 volerà su un totale di 14 rotte verso l'Europa sia da Boston sia da New York Jfk. Oltre alla Spagna e all'Italia, il vettore vola anche ad Amsterdam, Londra, Edimburgo, Dublino e Parigi dai suoi due  gateway transatlantici.\r\n\r\nCon queste due novità, il network JetBlue da Boston salirà a 77 destinazioni; dal Logan, nell'estate 2026, i passeggeri avranno a disposizione ben nove voli giornalieri diretti verso l'Europa.\r\n\r\n ","post_title":"JetBlue debutta in Italia con la Boston-Milano Malpensa, dall'11 maggio 2026","post_date":"2025-11-20T10:30:28+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1763634628000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502010","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Che il baricentro del trasporto aereo mondiale penda sempre più verso Oriente non è una sorpresa, ma ora arrivano anche i numeri a certificare un trend ormai consolidato che, in ultima analisi, mette in mostra anche tutto il ritardo dell'Europa.\r\nLo studio, ripreso da Il Sole 24 Ore, è quello che porta la firma di Andrea Giuricin, economista dei trasporti e ricercatore dell'Università Bicocca, presentato durante il convegno “Le infrastrutture aeroportuali e lo sviluppo del trasporto aereo” organizzato dal Cesisp per il corso di Finanza pubblica.\r\nL'analisi evidenzia il \"dominio\" dei \"grandi scali asiatici e mediorientali\" che beneficiano \"di investimenti anche pubblici colossali”. Nel 2006 per entrare nella top 20 mondiale bastavano 36 milioni di passeggeri, oggi non ne bastano più 50, e la soglia andrà via via alzandosi verso quota 100 milioni.\r\nNel 2024 il maggior aeroporto al mondo resta Atlanta con 108,1 milioni di passeggeri, seguito da Dubai (92,3 milioni) e Dallas Fort Worth (87,8 milioni). Nella top ten non compare nessuno scalo europeo. London Heathrow rientra però tra gli scali internazionali, dove è seconda con 79,2 milioni, dietro Dubai e davanti Amsterdam che ne registra 70,7.\r\nTra il 2019 e il 2024 il traffico italiano cresce del 13,8%, pari a 33 milioni di passeggeri in più rispetto al pre-pandemia. Un risultato che «ha permesso all'Italia di superare la Francia per numero di passeggeri complessivi». Francia, Olanda e Germania segnano invece cali dello 0,8%, 6,1% e 12%. «A pesare è la perdita di competitività verso l'Asia», anche a causa della chiusura dello spazio aereo russo.\r\n\"Nel nostro paese - si legge dal quotidiano economico - il ruolo di Roma Fiumicino rimane strategico e nel 2025 dovrebbe superare quota 50 milioni. Lo scalo romano è tra i primi venti al mondo per traffico internazionale, davanti a Monaco e al Jfk di New York. Negli ultimi cinque anni cresce del 40%, più di Madrid, Dubai e Parigi: «Solo Istanbul e Doha hanno fatto meglio»\".\r\nNella top ten mondiale del 2024 spiccano le performance di cinque scali asiatici o mediorientali, al contrario del 2006, quando la classifica era dominata da Stati Uniti ed Europa. Lo studio afferma che «i relativi aeroporti hanno portato a termine investimenti per decine di miliardi di euro», sostenuti da strategie nazionali di lungo periodo che hanno ampliato piste, terminal e capacità. Dubai costruisce un nuovo scalo da 200 milioni di passeggeri; Istanbul punta anch'essa ai 200 milioni; Riyadh e Addis Abeba progettano aeroporti da 100 milioni. Heathrow, nel lungo periodo, prevede scenari fino a 150 milioni.\r\nEurocontrol stima fino al 2050 una crescita del 3,4% annuo dal Medio Oriente e del 2,7% dall'Asia. Quel che serve all'Italia sono dunque nuovi e continui investimenti. «Non è possibile fermarsi - afferma Giuricin - pena rimanere fuori dai grandi megahub». Roma può ambire a 100 milioni di passeggeri. Ma senza nuove piste, terminal aggiuntivi e capacità adeguata, il rischio, si legge nel dossier, “non è tanto uscire dalla top 20, ma rimanere un hub di fatto secondario».","post_title":"Aeroporti: l'allungo dei grandi scali orientali e il ritardo dell'Europa","post_date":"2025-11-20T09:44:51+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1763631891000]}]}}