22 December 2025

Alpitour lancia la business unit lusso con i brand Turisanda e Viaggidea

Razionalizzare il prodotto e la comunicazione nei confronti delle agenzie, migliorare l’offerta per il cliente finale, in termini di servizi di conciergerie (con la collezione Ego), tour personalizzati e flessibilità, nonché unire le forze per creare ancora più valore aggiunto per i viaggiatori. Sono le tre ragioni alla base della creazione della nuova business unit del lusso, che accorpa i brand Viaggidea e Turisanda all’interno della divisione Francorosso. La novità sarà pienamente operativa a partire dal prossimo 1° di novembre e avrà sede a Milano.

Prosegue il percorso di riorganizzazione del gruppo Alpitour, che dopo l’acquisizione di Eden sta progressivamente mettendo ordine in un’offerta diventata davvero ampia e diversificata. La prima mossa, come è noto, ha riguardato proprio Turisanda, con Hotelplan che è diventata una linea di prodotto dello storico brand fondato nel 1923.

Ora è quindi la volta del nuovo polo del lusso: un settore di mercato che non conosce la parola crisi e che, nel solo gruppo Alpitour, è cresciuto del 9,3% nel corso dell’ultimo anno. “Viaggidea più Turisanda valgono da soli qualcosa come 220 milioni di euro di fatturato all’anno – rivela il direttore tour operating, Pier Ezhaya -. Se ci aggiungiamo anche il segmento più elevato di Francorosso (che al momento non entrerà a far parte della nuova business unit, anche se sarà accorpato agli altri due marchi nella divisione omonima, ndr), superiamo addirittura la soglia dei 300 milioni. Il che vuol dire più di un quarto dell’intero giro d’affari tour operating del gruppo“.

Dal punto di vista organizzativo, l’operazione prevede quindi il passaggio del brand Turisanda da Eden Viaggi ad Alpitour s.p.a.: un passaggio obbligato, vista la riunione con Viaggidea. “Ma questo non comporterà nessun taglio del personale – ci tiene a precisare lo stesso Ezhaya -. I contratti di tutti i collaboratori verranno infatti semplicemente trasferiti sotto il cappello Alpitour s.p.a. E anche gli uffici di Turisanda rimarranno nella sede attuale di Corso Italia a Milano. Certo, qualche piccola operazione di riassetto e ricompattamento inevitabilmente ci sarà. Ma non accadrà nulla di diverso da quanto periodicamente avviene in un’azienda dinamica come la nostra“.

Alla guida della nuova business unit sarà quindi posto l’attuale brand manager di Viaggidea, Paolo Guariento, mentre Luca Battifora, business unit director di Hotelplan e Turisanda seguirà, per sua scelta personale, nuovi percorsi professionali al di fuori del settore del turismo, occupandosi nel futuro di asset management in una società del comparto finanziario. E per le adv? I contratti Turisanda saranno uniformati con quelli di Viaggidea, rivela Andrea Moscardini, direttore vendite delle divisioni Alpitour e Francorosso: “E per quelle agenzie che sono abituate a vendere soprattutto il prodotto Turisanda abbiamo già in programma azioni formative ad hoc“.

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Si tratta di un sistema fatto in larga parte di piccole e medie imprese, ma che dà vita a “grandi alberghi” a pieno titolo: una struttura italiana media conta oltre 33 camere e quasi 70 posti letto, valori pienamente comparabili con quelli delle maggiori destinazioni europee. Domanda Anche sul fronte della domanda il sistema alberghiero italiano mostra una performance di primo piano. Nel 2024 gli hotel del nostro Paese hanno registrato circa 283,9 milioni di pernottamenti, terzo valore assoluto nell’Unione dopo la Spagna (363,1 milioni) e la Germania (300 milioni). L’Italia consolida così la propria posizione tra le destinazioni più scelte in Europa per il soggiorno in albergo, contribuendo in modo determinante alla competitività turistica nazionale e alla tenuta economica dei territori.  Positivo anche l’indicatore di utilizzo dei posti letto: con un tasso di occupazione netta del 52,4%, gli alberghi italiani superano la media UE del 49,4%, a conferma di una buona capacità di intercettare e fidelizzare la domanda, valorizzando la qualità dell’ospitalità e l’integrazione con l’offerta territoriale.  “Questi numeri smentiscono l’idea di un’Italia fatta solo di piccoli alberghi marginali”, commenta Nicola Scolamacchia, presidente nazionale di Assohotel Confesercenti. “Il nostro è un grande sistema alberghiero europeo - sottolinea - capillare, radicato nei territori e capace di competere con i principali Paesi competitor. 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