10 settembre 2019 10:27
Novità in casa Club Med Italia, che ha appena nominato un nuovo direttore commerciale b2b: Anne-Laure Redon prende il posto di Matteo Goi, già annunciato a novembre dell’anno scorso. Francese, studi all’École hôtelière di Losanna, Anne-Laure Redon vanta un passato importante in prestigiosi brand dell’ospitalità di lusso italiana. Ha lavorato infatti per una quindicina d’anni presso il gruppo della famiglia Moretti, il cui portfolio include strutture come l’Albereta in Franciacorta e l’Andana in Toscana, per poi approdare nel 2014 in Baglioni Hotels, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile commerciale.
La nuova nomina s’inserisce perfettamente nel percorso di riposizionamento verso l’alto dell’offerta Club Med già iniziato da tempo. Anne-Laure Redon è al timone di un team sales che negli ultimi anni, ossia dall’arrivo di Eyal Amzallag alla guida della divisione Sud Europa e mercati emergenti del gruppo francese, ha visto la forza del proprio organico raddoppiare di numero. Cambiate anche alcune logiche organizzative, a seguito della sostituzione dei ruoli di area manager Centro e Nord Italia con le figure di key account di prodotto.
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[post_content] => Una installazione tridimensionale che celebra l'Etna e il mare: all'aeroporto di Catania è stata inaugurata l'opera “Catania”, nell’area verde antistante gli arrivi del Terminal A, che non è solo un elemento decorativo, ma un vero e proprio landmark pensato per accogliere chiunque arrivi in città con un messaggio visivo immediato e potente.
Il progetto porta la firma del designer catanese e fondatore di WeCatania.it, Bob Liuzzo ed è stato fortemente voluto dal Comune di Catania e Sac per trasformare lo scalo aeroportuale da infrastruttura di transito a luogo di narrazione. L’installazione è una sintesi visiva dell’anima di Catania: attraverso le sue forme, racconta il dialogo costante tra gli elementi primordiali della zona - la maestosità dell'Etna, il fuoco della lava e la profondità del mare - offrendo ai visitatori un simbolo in cui riconoscersi e con cui interagire.
«Quest'opera rappresenta il primo saluto che il nostro aeroporto e l'intera città rivolgono a chi arriva e chi parte. Con l'installazione 'Catania', vogliamo offrire un impatto visivo che parli subito di identità, bellezza e accoglienza. È un gesto simbolico che trasforma un semplice luogo di passaggio in uno spazio che invita alla sosta, rafforzando il legame con le radici profonde della nostra terra» ha dichiarato Anna Quattrone, presidente di Sac.
«L’obiettivo di Sac è rendere lo scalo di Fontanarossa un'infrastruttura sempre più moderna e capace di raccontare l'anima della Sicilia. Grazie alla collaborazione del sindaco Enrico Trantino e del Comune e Città Metropolitana di Catania e al talento di Bob Liuzzo, oggi offriamo ai milioni di viaggiatori che transitano dal Terminal A un landmark iconico, un investimento sulla narrazione visiva del nostro territorio e sulla qualità dell'esperienza aeroportuale» ha dichiarato Nico Torrisi, amministratore delegato di Sac.
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[post_content] => Detroit è una città composta da elementi unici: patria dello sviluppo dell’industria automobilistica negli anni ‘20, ha donato al mondo i ritmi della Motown Music e dei suoi artisti negli anni ‘60 e promuove ogni giorno la cultura, lo sport e tanti progetti pubblici. È una città che costruisce il futuro appoggiandosi al suo patrimonio storico, facendo tesoro delle esperienze passate: profondamente segnata dalla bancarotta dichiarata nel luglio del 2013, l’ha superata già nel dicembre del 2014 grazie a un profondo desiderio di crescita unito a grandi investimenti; oggi è un’area in continuo crescita.
«Detroit è la città delle innovazioni: abbiamo avuto il primo semaforo, le prime automobili, la prima produzione in serie; è stato pensato a Detroit anche il primo Convention Bureau. È una città ricca di storia e di cultura, un luogo vibrante d’energia. - esordisce così Claude Molinari, presidente e ceo del Detroit Metro Convention & Visitors Bureau, responsabile di Visit Detroit e del suo sviluppo strategico - Il nostro obiettivo è quello di arrivare ai 25mln di visitatori nel 2030. È un obiettivo ambizioso, partendo dai 20mln di ospiti odierni. Per noi il mercato italiano è molto importante, per raggiungerlo abbiamo avviato una partnership con la Juventus. Crediamo sia una grande opportunità per portare gli italiani a Detroit e per pianificare nuove strategie insieme con gli operatori italiani. Gli accessi alla nostra piattaforma visitdetroit.com sono cresciuti tantissimo: se prima i visitatori italiani erano lo 0,1%, oggi sono il 10%. In 5 mesi c’è stato un aumento del 600%. Vogliamo coinvolgere il trade e stiamo incontrando gli operatori italiani e la stampa di settore. Per questo nel 2028 ospiteremo a Detroit l’Ipw, il più importante marketplace turistico internazionale. Allora saremo pronti ad accogliere un grande numero di persone e vogliamo che tutti pensino che Detroit è una destinazione sorprendente. Promuoviamo la nostra città anche con i social, che per noi sono estremamente importanti: basti pensare che la piattaforma della Juventus produce fino a 400mila contenuti in una settimana, il 60% dei quali cita Detroit.
Come dimostrano tanti sondaggi, oggi il viaggio non è più solo un desiderio; è diventato un bisogno, una necessità. Proprio grazie ai social ogni destinazione può rivelarsi a un possibile viaggiatore. Anche l’Ia sta giocando un ruolo molto importante e Visit Detroit si sta concentrando su questa forma di comunicazione. In questo momento Detroit si sta rinnovando grazie a investimenti di milioni di dollari: in ogni angolo della città c’è una gru al lavoro. Abbiamo un mix di architettura antica e moderna; in questi giorni è stato completato il secondo edificio più alto del Michigan: il 777 Woodward Avenue. C’è tanto sport: nel cuore di downtown hanno il loro headquarter quattro delle più importanti squadre degli Stati Uniti di baseball, football, basket e hokey. A Detroit hanno sede alcune delle più importanti aziende dell’automotive, della finanza e dei servizi e la nostra città è tra le 25 “Città del Design” dell’Unesco nel mondo - la prima città americana a ricevere questa denominazione - grazie alle affascinanti architetture dei suoi palazzi».
Il simbolo del riscatto e della rinascita di Detroit è la Michigan Central Train Station: costruita nel 1914, chiusa nel 1988 e abbandonata per oltre due decenni. Nel 2018, la Ford Motor Company ha acquistato la stazione e ha investito 950mln di dollari per riqualificarla, realizzando aree ricreative, uffici, spazi commerciali, ristoranti e parcheggi in un’area di 30 acri. La stazione è stata riaperta l’anno scorso e rappresenta un potente simbolo della storia di Detroit, un faro di speranza e innovazione per il futuro.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Level aprirà una nuova rotta diretta tra Barcellona e Lima che sarà operativa dal 3 giugno 2026: la compagnia aerea del gruppo Iag diventerà così l'unico vettore a operare voli tra le due città.
La Barcellona-Lima, i cui biglietti sono già in vendita, avrà inizialmente tre frequenze settimanali - mercoledì, venerdì e domenica - con orari studiati per facilitare i collegamenti con altre destinazioni in Europa e America.
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Level è solo una delle nuove compagnie aeree che il prossimo anno aggiungeranno ai loro network la destinazione Perù: tra queste ci saranno infatti Turkish Airlines, Emirates e il gruppo Lufthansa.
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Un traguardo ben chiaro all’orizzonte e la consapevolezza di voler restare un gruppo italiano capace di conservare la propria identità: il presidente di Th Group, Graziano Debellini, analizza il 2025, «un anno di passaggio, che ha posto le basi per il salto di fatturato e margini previsto nel 2026».
L’ambizione è quella di arrivare nel 2030 ai 400 milioni di euro di fatturato e ai 40 milioni di Ebitda e il percorso è tracciato. «La prima verifica sul futuro sarà quella della Borsa – spiega Debellini -. Già nel 2025 abbiamo investito gettando le basi per un nuovo balzo».
A un anno da “Campo Base 24” il manager sottolinea come la fase di riflessione prima di puntare alla vetta possa dirsi conclusa: «Quest’anno abbiamo investito sulla struttura, costruendo una squadra in grado di affrontare le battaglie del 2026».
Gli obiettivi all’orizzonte
Diversi gli obiettivi individuati. In primo piano la consapevolezza di poter giocare un ruolo da leader sulla montagna, «una posizione che ci siamo guadagnati per completezza di prodotto e competitività dell’offerta. Con la riapertura del Th Borca di Cadore - Parc Hotel Des Dolomites abbiamo aggiunto un’ulteriore tessera al mosaico di un’offerta che ci consente di coprire tutte le stagioni integrando mare e montagna».
Un secondo driver di sviluppo riguarda il prodotto città d’arte. «Abbiamo cominciato da Assisi, Roma e Peschiera, proponendo location di pregio. Senza alcuna pretesa di fare concorrenza ai grandi marchi dell’hotellerie presenti nelle città (ma anche nei borghi minori), puntiamo a sviluppare un nuovo prodotto che sia marcatamente esperienziale».
Terzo filone al centro della crescita è Baobab, «un esempio virtuoso di tour operator che, grazie alla grande capacità di Alessandro Gandola e della sua squadra, ha saputo scalare in breve tempo le vette del tour operating producendo risultati straordinari. Non ci sono limiti allo sviluppo di prodotti, anche su scala internazionale, che ci portino ad un ampliamento della clientela. Baobab è già fra i primi marchi in Italia sull’Egitto e a breve avremo ulteriori allargamenti nel portfolio delle gestioni». Mediterraneo, Africa, ma anche India o Maldive sono fra le aree che potrebbero esprimere il maggior potenziale.
Infine, il prodotto mare, «che in casa Th Group rappresenta una realtà già importante. Attualmente procura circa il 20% del fatturato ma vorremmo ampliare l’offerta selezionando le location più ambite». In arrivo l’annuncio di novità importanti, propedeutiche a una crescita «sana e profittevole, che ci consenta di puntare su prodotti vincenti».
Nessuna preclusione sullo sviluppo extra Italia, che potrebbe riguardare location in montagna o al mare. «La nostra è una posizione di apertura e ricerca. Non poniamo limiti alla crescita, anche se deve sempre essere oggetto di attenta valutazione».
Il bilancio 2025
Intanto, Debellini e soci si preparano ad archiviare un 2025 che dovrebbe portare a un fatturato vicino ai 300 milioni di euro. «Al di là dell’incremento dei numeri, siamo cresciuti in reputazione, brand awareness e soddisfazione del cliente – spiega il presidente -. E abbiamo proceduto alla ristrutturazione di tutti i comparti del gruppo per affrontare il 2026 con grinta». Una grinta che ha nel prezzo dinamico e nella flessibilità dell’offerta due preziosi alleati: «Grazie al prezzo dinamico riusciamo a ottimizzare i riempimenti e a salvaguardare una crescita più ordinata e strategica. L’elasticità della durata dei soggiorni, che non coprono più solo le tradizionali 7 notti, ci consente poi di riuscire a incrociare il massimo numero di clienti».
Su un dato Debellini è certo: «Sul fronte prezzi, non serve svendere, ma è necessario un innalzamento costante dell’asticella della qualità».
E avvicinandosi al giro di boa dei 50 anni di attività del brand, Debellini traccia un bilancio positivo. «Grazie a soci come Cdp Equity e Isa abbiamo avuto modo di crescere mantenendo inalterato il nostro dna. Un dna che ha nel capitale umano e nella crescita attraverso la formazione i suoi elementi centrali». Sotto questo aspetto, «anche i fondi dovrebbero essere più prudenti e pazienti, senza voler puntare sempre e solo ai numeri a tutti i costi».
Il futuro dell'hospitality
Ma il presidente si spinge oltre, e traccia una panoramica dell’hospitality in Italia. «Dovrebbe essere il frutto di un’orchestra che suona insieme, un risultato difficile da raggiungere per varie ragioni. Innanzitutto, l’estrema parcellizzazione dell’offerta, con circa 34.000 hotel attivi, rende difficile la collaborazione. Ma soprattutto, il turismo viene ancora considerato come un comparto di “serie B”, Occorrerebbe unire le forze e guardare con più stima, attenzione e collaborazione un settore fondamentale per la nostra economia, che esprime grandi potenzialità di sviluppo per tutto il territorio».
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[post_content] => Corsica Sardinia Ferries ha predisposto investimenti pari a quasi 30 milioni, che comprendono il refitting delle navi in chiave di transizione energetica e un piano industriale di rinnovo della concessione per le banchine del porto di Vado Ligure, che prevede, tra l’altro, l’installazione di un impianto di cold ironing destinata alle unità della compagnia, che già utilizzano questa modalità negli scali francesi di Tolone e Sete.
A spiegare i progetti è Sébastian Romani, ad della compagnia presieduta da Pierre Mattei. Im un'intervista riportata dal Sole 24Ore, per quanto riguarda la concessione di Vado, Romani spiega: «ci è stata appena rinnovata per due anni».
«Intendiamo chiedere - prosegue Romani - di poter stare su quelle banchine per altri 25 anni. Il nostro progetto prevede, tra l’altro, di investire per creare una shore connection nel porto di Vado e realizzare il cold ironing., con un investimento, solo per quello, di 4 o 5 milioni di euro».
«Vogliamo creare un vero green port - prosegue il manager - con quindi pannelli solari, isole ecologiche di ultima generazione per il trattamento differenziato dei rifiuti, colonnine per le auto elettriche, più, ovviamente, una parte d’investimento per il refitting delle aree passaggeri e per migliorare l’accoglienza: il servizio ai clienti che aspettano la nave. Insomma vogliamo fare molti investimenti verdi».
Per poter alimentare elettricamente le navi da terra, peraltro, occorre che queste abbiano a bordo i dispositivi per consentire l’operazione. E questo è un altro versante su cui si concentrano gli sforzi della Corsica Sardinia Ferries. «Stiamo stiamo facendo investimenti importanti per adattare le nostre unità alla transizione energetica; la nostra flotta conta oggi 10 navi e abbiamo già impegnato risorse su metà di questa, per dotarla della presa per collegare le navi elettricamente alla banchina. Per realizzare questo sistema ci vogliono 1,5 milioni di euro d’investimento per ogni nave. E siccome l’altra metà della flotta sarà pronta entro fine 2026, parliamo di 15 milioni complessivi».
Romani chiarisce che attualmente i cold ironing possono utilizzarlo nei porti francesi di Tolone e Sète. «Tolone è il nostro home port in Francia mentre a Sète facciamo meno toccate, anche se abbiamo aumentato un po’ le rotazioni, perché l’anno scorso il traffico è stato interessante».
Il restyling dei traghetti
Tornando alle navi, alcune saranno sottoposte, sempre in chiave green, anche a interventi di restyling «Il che significa cambiare le pale delle eliche per rendere una nave più efficiente e ridurre le emissioni. Pure in questo caso, si tratta di investimenti importanti, perché bisogna cambiare tutto il sistema di automazione del passo e il costo è pari a circa 1,5 milioni di euro a nave. Per ora abbiamo fatto quest’intervento sulla Pascal Lota. Abbiamo potuto misurare i risultati, che sono stati soddisfacenti, quindi abbiamo deciso di farlo su due altri ferry tra il 2026 e il 2027».
Intanto, la compagnia ha acquisito una nuova unità nella flotta, la Stena Vision (già equipaggiata per il cold ironing), acquistata dalla svedese Stena Line, che sarà ribattezzata Mega Serena, dopo un intervento di refitting presso i cantieri San Giorgio del porto, a Genova.
«Andrà in bacino di carenaggio a gennaio e speriamo che possa entrare in linea a metà aprile. Va a sostituire la Mega Express 5, che uscirà dalla flotta ai primi di gennaio». Inoltre la compagnia sta lavorando a un piano per la costruzione di un nuovo traghetto: «Lo avevamo iniziato prima del Covid, poi si era bloccato, e ora l’abbiamo rispolverato. Non sarà una cosa a breve ma avevamo fatto il progetto con lo studio Naos di Trieste e ora stiamo lavorando con loro per andare avanti».
Quanto ai risultati previsti per il 2025, Romani si dice «molto soddisfatto. Il traffico è in linea con l’anno scorso: a fine anno arriveremo a 3,5 milioni di passeggeri trasportati. Sarà lo stesso numero del 2024, con la differenza, però, che quest’anno non operiamo più sull’Elba. Dunque, senza operare su quella destinazione, abbiamo ottenuto lo stesso numero di passeggerei, il che significa che abbiamo avuto incrementi su tutte le altre linee».
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Il ceo e fondatore di Civitatis, Alberto Gutiérrez passa il testimone ad Andrés Spitzer, attuale direttore di prodotto e tecnologia. Spitwer sarà il nuovo amministratore delegato con effetto a partire dal 1° gennaio.
Alberto Gutiérrez rimarrà nel consiglio di amministrazione, mettendo a disposizione la sua ampia esperienza per continuare a sostenere la strategia di crescita e la visione dell’azienda. Questa transizione rappresenta un’evoluzione naturale all’interno della società.
Dopo quasi due decenni di successi e crescita sostenuta, Alberto Gutiérrez lascia un’eredità che ha trasformato un progetto personale in un leader globale della categoria, con 1,2 milioni di viaggiatori che prenotano attività ogni mese. Andrés Spitzer vanta una solida carriera nei settori della tecnologia, dei marketplace e del turismo, promuovendo l’innovazione e la crescita delle organizzazioni. La sua esperienza include ruoli in aziende come Amazon, Europcar e Ubeeqo, oltre a una fase di successo alla guida della strategia di prodotto e tecnologia di Civitatis.
A differenza di molte aziende tecnologiche del settore travel ad alta crescita, Civitatis ha mantenuto un flusso di cassa positivo in modo costante fin dalla sua fondazione nel 2008. L’azienda è stata sviluppata dal suo fondatore senza capitale esterno fino all’investimento di Vitruvian Partners nell’aprile 2022.
L'espansione
Negli ultimi anni, con il supporto dell’azionista di maggioranza Vitruvian Partners, Civitatis ha continuato a concentrarsi su una selezione di prodotti di alta qualità e a rafforzare la propria leadership in America Latina, dove l’azienda cresce a un ritmo superiore al 40%.
Enrique Espinel, direttore operativo fin dai primi anni dell’azienda, continuerà nel suo ruolo. In questa nuova fase, Enrique Espinel rafforzerà ulteriormente l’attenzione sull’espansione internazionale, in particolare in America Latina, con l’obiettivo di accelerare ulteriormente la presenza globale dell’azienda.
«Avviare Civitatis 18 anni fa è stato un sogno - commenta Gutiérrez -; vedere come si sia trasformata nel leader globale che è oggi in tutti i nostri mercati è un privilegio. Questa è una decisione personale presa in un momento in cui l’azienda è più forte che mai. Lascio le redini con assoluta fiducia. Andrés Spitzer ha la visione, l’esperienza tecnologica e la determinazione necessarie per portare Civitatis a livelli che non abbiamo ancora nemmeno immaginato».
«È un onore assumere questo ruolo e costruire sulle straordinarie fondamenta che Alberto Gutiérrez ha creato - aggiunge Spitzer-. Civitatis è una gemma rara nell’ecosistema tecnologico: un’azienda redditizia, in crescita e amata sia dai clienti che dai partner. La mia priorità sarà sfruttare le nostre capacità tecnologiche e di prodotto per accelerare il nostro ecosistema, offrendo ancora più valore a viaggiatori, agenzie di viaggio e fornitori».
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Il relais, che si affaccia stratto costiero dove lo sguardo abbraccia Lerici, Tellaro, Portovenere e l’arcipelago, ha scelto di puntare su una apertura straordinaria fino alla prima settimana di gennaio per offrire a residenti e viaggiatori un’esperienza di slow tourism.
Una scelta che nello specifico significa sostenere la destagionalizzazione, distribuire i flussi turistici oltre i mesi estivi e creare un’opportunità concreta per le attività di Montemarcello e della zona, che anche in inverno restano operative ma spesso faticano a intercettare presenze.
«Crediamo che il Golfo dei Poeti abbia molto da offrire anche d’inverno - spiega Dante Venturini direttore e fondatore del Golfo dei Poeti relais & Spa - Restare aperti significa sostenere l’indotto locale e portare presenze di qualità in un periodo dell’anno più tranquillo, ma non per questo meno interessante. È un’occasione per valorizzare Montemarcello e invitare residenti e visitatori a scoprire un’altra faccia del territorio: i sentieri, il mare e i borghi che in inverno rivelano la loro autenticità».
Dalla sua posizione panoramica, il relais offre camere e suite disposte come un piccolo anfiteatro naturale affacciato sul mare, giardini terrazzati in pietra ligure e un collegamento diretto con i percorsi che scendono verso gli affacci del promontorio. L’area benessere si sviluppa tra esterni e interni, con piscine riscaldate a sfioro che seguono la linea dei terrazzamenti, jacuzzi e sauna vista mare, solarium rivolto all’arcipelago e una Spa indoor ricavata dal recupero di una struttura anni ’80. La Spa è accessibile anche agli ospiti esterni, con percorsi benessere dedicati disponibili su prenotazione.
A completare l’esperienza c’è il ristorante panoramico Incanto, aperto anche per le festività, inclusi Natale e Capodanno. La proposta gastronomica interpreta in chiave contemporanea i prodotti del territorio, offrendo un luogo adatto a una cena lenta, a un brindisi o a una colazione illuminata dalla luce nitida delle mattine d’inverno.
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[post_content] => Prima capitale del Paese e culla della storia e dell’indipendenza polacca, Poznań si presenta oggi come una città compatta, verde e dinamica, capace di dialogare con un pubblico internazionale senza perdere il legame con le proprie origini. Meno frequentata rispetto ad altre destinazioni polacche più note, conserva un patrimonio storico integrato in un contesto urbano contemporaneo e vivace.
Durante la stagione invernale, la città si presenta in una delle sue vesti più suggestive. Da metà novembre al 6 gennaio, tre mercatini natalizi animano il centro storico, affiancati da uno degli eventi di punta del calendario: il Poznań Ice Festival. Nel secondo weekend di dicembre, la Piazza del Mercato Vecchio diventa un laboratorio a cielo aperto, ospitando una delle competizioni di sculture di ghiaccio più prestigiose a livello internazionale in cui artisti da tutto il mondo sono impegnati per tre giorni nella realizzazione di opere d’arte di ghiaccio.
È la pittoresca Piazza del Mercato Vecchio il punto di partenza imprescindibile per una visita della città. Le facciate colorate delle antiche case dei mercanti, oggi sede di ristoranti e negozi, creano un’atmosfera elegante e accogliente. Nella piazza si concentrano due dei simboli di Poznań: le celebri due capre del Municipio, che due volte al giorno si affacciano dall’edificio, e il Museo del Croissant di San Martino. Quest’ultimo propone un format esperienziale e interattivo che coinvolge il pubblico nella scoperta della storia e della preparazione del tradizionale rogale świętomarcińskie IGP.
Alle origini della città, Ostrów Tumski, l’Isola della Cattedrale, è il luogo dove oltre 1.050 anni fa ebbe inizio la storia di Poznań e della Polonia. La Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, la più antica del Paese, custodisce le tombe dei primi governatori polacchi. Poco distante, Porta Posnania offre un percorso museale interattivo e multimediale dedicato alla nascita dello Stato polacco, particolarmente adatto anche per il pubblico familiare e scolastico.
Un esempio emblematico della capacità di Poznań di coniugare passato e presente è rappresentato dall’antico birrificio in mattoni rossi, un tempo al servizio dell’esercito tedesco. Riqualificato nei primi anni Duemila, oggi è riconosciuto a livello internazionale come uno dei più bei centri commerciali al mondo, oltre ad ospitare anche importanti opere d’arte.
A completare il panorama storico della città è il castello più giovane d’Europa, costruito all’inizio del XX secolo. Oltre alla visita storica, il castello è oggi un importante polo culturale che accoglie eventi, concerti, festival ed esposizioni.
Tra le esperienze dedicate al benessere e al tempo libero si inseriscono le Malta Thermal Baths rappresentano il più grande complesso ricreativo e sportivo della Polonia alimentato da acque geotermiche naturali. Il centro comprende aree dedicate ai bambini, spazi wellness con numerose saune e spettacoli tematici, oltre a un futuro ampliamento interamente dedicato a trattamenti e massaggi.
L’offerta culturale di Poznań è integrata inoltre dalla presenza di importanti fiere internazionali ed eventi culturali come il Bittersweet Festival e il Pyrkon Fantasy Festival che animano la città durante la stagione estiva.
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(Elisa Biagioli)
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Adalte si prepara ad archiviare un'annata record, con le prenotazioni triplicate rispetto al 2024. La piattaforma b2b ha messo a segno un aumento a tre cifre nel numero di booking, una performance che è stata affiancata da un fatturato che è quasi triplicato rispetto all'anno precedente.
Il successo è stato trainato in modo significativo dall'eccezionale accoglienza, da parte dei tour operator, dei pacchetti City Break. Questi prodotti hanno spopolato, in particolare negli Stati Uniti, grazie alla loro economicità, al giusto mix di servizi e alla centralità degli hotel selezionati.
«Siamo entusiasti dell’anno che si sta concludendo, perché testimonia sia il valore che l’attrattiva delle soluzioni di viaggio che, in collaborazione con i nostri dmc, abbiamo iniziato a distribuire. Il mercato ha reagito positivamente di fronte ad un servizio semplice, facile da prenotare e al contempo di qualità - sottolinea Davide Galleri, ceo di Adalte -. Il fatto che l’incremento di fatturato sia rimasto praticamente in linea rispetto a quello delle prenotazioni, in un anno in cui abbiamo venduto molti pacchetti di pochi giorni, è il vero dato da sottolineare. Il nostro reparto di prodotto nell’arco degli ultimi due anni ha infatti coordinato la messa in vendita anche di servizi privati e tour combinati, inclusivi dei voli interni o di estensione mare, che hanno giocato un ruolo importante nel mantenimento della spesa media di ciascuna pratica sopra i 2.500 euro».
La piattaforma dei fornitori è cresciuta notevolmente. Il numero degli utenti collegati, in tutto il mondo, ha visto un incremento di oltre il 70%. E ancora più significativo è il dato sull’aumento degli utenti attivi, che risulta essere più del doppio rispetto al 2024 a livello globale. Con un relativo incremento dell'engagement e dell'utilizzo effettivo della piattaforma.
Il futuro
Adalte è già proiettato al futuro: tra la fine di dicembre 2025 e gennaio 2026, si prevede l'integrazione di quattro nuovi fornitori di altissimo livello. Queste partnership strategiche riguarderanno destinazioni considerate cruciali per la crescita nel 2026 e 2027: Stati Uniti, Nord Europa, Giappone e Sudafrica.
«Il lavoro da compiere è ancora tantissimo, sia dal punto di vista del numero di fornitori – che vogliamo portare in dote già dal 2026 ai nostri partner italiani – che in termini di prodotto. Ad esempio, siamo impegnati per far sì che sempre più fornitori aggiungano al loro catalogo pacchetti nelle destinazioni più importanti ed estensioni mare, che in tanti paesi sono la soluzione per offrire un’esperienza di qualità, ma anche su misura ai propri clienti».
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Quest’ultimo propone un format esperienziale e interattivo che coinvolge il pubblico nella scoperta della storia e della preparazione del tradizionale rogale świętomarcińskie IGP.\r\n\r\nAlle origini della città, Ostrów Tumski, l’Isola della Cattedrale, è il luogo dove oltre 1.050 anni fa ebbe inizio la storia di Poznań e della Polonia. La Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, la più antica del Paese, custodisce le tombe dei primi governatori polacchi. Poco distante, Porta Posnania offre un percorso museale interattivo e multimediale dedicato alla nascita dello Stato polacco, particolarmente adatto anche per il pubblico familiare e scolastico.\r\n\r\nUn esempio emblematico della capacità di Poznań di coniugare passato e presente è rappresentato dall’antico birrificio in mattoni rossi, un tempo al servizio dell’esercito tedesco. Riqualificato nei primi anni Duemila, oggi è riconosciuto a livello internazionale come uno dei più bei centri commerciali al mondo, oltre ad ospitare anche importanti opere d’arte.\r\n\r\nA completare il panorama storico della città è il castello più giovane d’Europa, costruito all’inizio del XX secolo. Oltre alla visita storica, il castello è oggi un importante polo culturale che accoglie eventi, concerti, festival ed esposizioni.\r\n\r\nTra le esperienze dedicate al benessere e al tempo libero si inseriscono le Malta Thermal Baths rappresentano il più grande complesso ricreativo e sportivo della Polonia alimentato da acque geotermiche naturali. Il centro comprende aree dedicate ai bambini, spazi wellness con numerose saune e spettacoli tematici, oltre a un futuro ampliamento interamente dedicato a trattamenti e massaggi.\r\n\r\nL’offerta culturale di Poznań è integrata inoltre dalla presenza di importanti fiere internazionali ed eventi culturali come il Bittersweet Festival e il Pyrkon Fantasy Festival che animano la città durante la stagione estiva.\r\n\r\nLa destinazione è facilmente raggiungibile dall’Italia: Ryanair collega Poznań con voli diretti di poco più di due ore da Roma (Fiumicino e Ciampino), Milano, Venezia, Bari, Cagliari e Palermo.\r\n\r\n(Elisa Biagioli)\r\n\r\n[gallery ids=\"504467,504459,504463,504466,504468,504469\"]","post_title":"Alle radici della Polonia: il fascino invernale di Poznań","post_date":"2025-12-22T11:31:59+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1766403119000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"504440","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_449779\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Davide Galleri[/caption]\r\n\r\nAdalte si prepara ad archiviare un'annata record, con le prenotazioni triplicate rispetto al 2024. La piattaforma b2b ha messo a segno un aumento a tre cifre nel numero di booking, una performance che è stata affiancata da un fatturato che è quasi triplicato rispetto all'anno precedente.\r\n\r\nIl successo è stato trainato in modo significativo dall'eccezionale accoglienza, da parte dei tour operator, dei pacchetti City Break. Questi prodotti hanno spopolato, in particolare negli Stati Uniti, grazie alla loro economicità, al giusto mix di servizi e alla centralità degli hotel selezionati.\r\n\r\n«Siamo entusiasti dell’anno che si sta concludendo, perché testimonia sia il valore che l’attrattiva delle soluzioni di viaggio che, in collaborazione con i nostri dmc, abbiamo iniziato a distribuire. Il mercato ha reagito positivamente di fronte ad un servizio semplice, facile da prenotare e al contempo di qualità - sottolinea Davide Galleri, ceo di Adalte -. Il fatto che l’incremento di fatturato sia rimasto praticamente in linea rispetto a quello delle prenotazioni, in un anno in cui abbiamo venduto molti pacchetti di pochi giorni, è il vero dato da sottolineare. Il nostro reparto di prodotto nell’arco degli ultimi due anni ha infatti coordinato la messa in vendita anche di servizi privati e tour combinati, inclusivi dei voli interni o di estensione mare, che hanno giocato un ruolo importante nel mantenimento della spesa media di ciascuna pratica sopra i 2.500 euro».\r\n\r\nLa piattaforma dei fornitori è cresciuta notevolmente. Il numero degli utenti collegati, in tutto il mondo, ha visto un incremento di oltre il 70%. E ancora più significativo è il dato sull’aumento degli utenti attivi, che risulta essere più del doppio rispetto al 2024 a livello globale. Con un relativo incremento dell'engagement e dell'utilizzo effettivo della piattaforma.\r\nIl futuro\r\nAdalte è già proiettato al futuro: tra la fine di dicembre 2025 e gennaio 2026, si prevede l'integrazione di quattro nuovi fornitori di altissimo livello. Queste partnership strategiche riguarderanno destinazioni considerate cruciali per la crescita nel 2026 e 2027: Stati Uniti, Nord Europa, Giappone e Sudafrica.\r\n\r\n«Il lavoro da compiere è ancora tantissimo, sia dal punto di vista del numero di fornitori – che vogliamo portare in dote già dal 2026 ai nostri partner italiani – che in termini di prodotto. 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