22 December 2025

Turismo internazionale: l’Italia insidia la quarta posizione della Cina

Il turismo internazionale non smette di crescere. E lo fa ancora una volta a ritmi superiori perfino alle più rosee previsioni. Gli ultimi dati dell’Organizzazione mondiale del turismo ci dicono infatti che gli arrivi da oltre confine hanno raggiunto nel 2018 quota 1,4 miliardi, crescendo di un ulteriore 5% rispetto all’anno precedente. Un flusso di visitatori ingente, che ha generato a livello globale ricavi da esportazione per 1,7 mila miliardi di dollari, corrispondente a un incremento annuo del 4%, superiore a quello del pil mondiale.

Il 2018 è il nono anno di crescita consecutiva del turismo internazionale, che oggi rappresenta il 7% del valore delle esportazioni globali. «L’ultima edizione del nostro rapport “International Tourism Highlights 2019” – spiega il segretario generale della Unwto, Zurab Pololikashvili – dimostra tutta la forza e il potenziale del comparto dei viaggi. Questi risultati sono stati trainati peraltro da un contesto economico favorevole, accompagnato dalla continua crescita della classe media nei Paesi emergenti, nonché dalle innovazioni tecnologiche, da nuovi modelli di business, da un incremento della capacità del trasporto aereo, da politiche di contenimento dei prezzi e dallo snellimento delle procedure per i visti d’ingresso».

In tale contesto la top 5 delle destinazioni più visitate al mondo rimane invariata, con il podio saldamento occupato da Francia (89 milioni di arrivi complessivi), Spagna (83 milioni) e Stati Uniti (80 milioni). Più indietro la Cina (63 milioni), la cui quarta posizione è però ora insidiata da vicino dall’Italia (62 milioni). Nel corso del 2018 la Penisola ha infatti visto crescere il numero dei visitatori internazionali del 7% contro il +4% del paese dell’ex Celeste impero e degli Usa, il +3% della Francia e il +1% della Spagna.

L’indagine Unwto svela poi che ben il 58% degli arrivi da oltre confine giunge ormai a destinazione utilizzando l’aereo. Era il 46% nel 2000. In generale, infine, il 56% dei viaggiatori internazionali si muove oggi per fare una vacanza, contro il 50% di 18 anni fa. L’unica area globale in cui il leisure non è il principale driver di viaggio è il Medio Oriente, dove ci si reca soprattutto per trovare parenti e amici, nonché per motivazioni legate alla religione o alla salute.

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