23 December 2025

Giamaica, il Reggae entra nel patrimonio Unesco

Il Reggae, genere musicale autoctono della Giamaica,  è stato riconosciuto come bene immateriale degno di promozione e protezione; un’eredità culturale che da sempre ha contribuito a veicolare importanti messaggi  “sulle questioni di ingiustizia, resistenza, amore e umanità”. Così ha dichiarato il comitato speciale delle Nazioni Unite riunitosi a Port-Louis a Mauritius, il quale ha iscritto il genere musicale nell’Intangible Cultural Heritage dell’Unesco e gli ha dedicato  sul sito ufficiale una scheda che ripercorre le tappe della storia della musica reggae. «Le funzioni sociali di base della musica – si legge nella scheda – non sono cambiate e la musica continua ad agire come una voce per tutti». Il genere Reggae, che viene insegnato nelle scuole già della prima infanzia, è stato riconosciuto come «veicolo per il commento sociale, una pratica catartica e un mezzo per lodare Dio». L’Unesco ha ricordato come sia stato proprio Bob Marley il “padre” del reggae; non soltanto il più grande cantante giamaicano ma soprattutto un autore ed interprete che ha saputo, attraverso i suoi testi, dar voce a un sogno di libertà e di pace universale. Tutto questo ovviamente è stato possibile attraverso il ritmo del Reggae, canto popolare e religioso, risultato di «stili neo-africani, l’anima, il ritmo e il blues del Nord America» che evolvendosi è divenuto un fenomeno globale.

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